Objet du Conseil n. 18 du 23 mai 1966 - Verbale
OGGETTO N. 18/66 - COMMEMORAZIONE DELL'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, GEOM. PAREYSON ENRICO E DELL'ONOREVOLE CORRADO GEX, DEPUTATO VALDOSTANO AL PARLAMENTO ITALIANO.
Il Consigliere PEDRINI dichiara quanto segue:
"Dopo la convalida dei due nuovi Consiglieri, desidero riallacciarmi per un attimo, se mi consente, Signor Presidente, alle nobili parole da Lei dette all'inizio di questa seduta.
Enrico Pareyson, ex Presidente del Consiglio Regionale della Valle d'Aosta, ex Assessore all'Industria e Commercio, ex Assessore al Comune di Aosta, era un uomo liberale nel vero senso della parola e tutti, indistintamente, avversari compresi, gli avevano dato atto della sua nobiltà d'animo, della sua coerenza di pensiero e di azione, sia nel campo politico che nel campo amministrativo.
L'On.le Gex militava in un'altra formazione politica, ma non per questo non aveva la nostra stima, in quanto noi Liberali, evidentemente, per concezione, per spirito, per animo, non facciamo sterili polemiche, ma abbiamo amici in tutti i Partiti, al di sopra delle ideologie politiche, solo ed esclusivamente per il bene dell'Italia, per il bene della nostra Valle d'Aosta.
A nome del Partito Liberale porgo le più sentite condoglianze alle Famiglie Pareyson e Gex".
Il Consigliere MONTESANO dichiara quanto segue:
"Io mi associo, a nome del Partito Socialdemocratico, alle nobili parole espresse dal Signor Presidente e a quelle che sono venute dopo dal gruppo liberale in merito a due nobili figure di valdostani che noi qui oggi ricordiamo.
Chi conosceva l'On. Gex da vicino, - e tutti noi l'abbiamo conosciuto per aver egli preso parte, giovanissimo, a questo Consiglio Regionale in un posto di responsabilità, quale Assessore all'Istruzione Pubblica -, può effettivamente rendersi conto della grave perdita che la Valle d'Aosta ha subito.
È troppo recente la sciagura che ha colpito la Valle intiera, sciagura che ha accomunato nella perdita del nostro Parlamentare altre vite giovani e la vita di un padre che accompagnava la sua figliuola.
La Valle d'Aosta, alla sera del 25 aprile, fu scossa dallo sgomento per la sciagura tremenda che colpiva il suo Popolo, per la tragica fine di queste vite, per la fine immatura di tanti giovani e per la fine altrettanto immatura del suo rappresentante al Parlamento Italiano.
Chi conosceva da vicino l'On.le Gex poteva apprezzarne le doti d'intelligenza, di cultura, di serietà e di ardimento.
Egli era la vera espressione valdostana, egli era un degnissimo figlio della Valle d'Aosta.
Ma la sciagura è troppo recente per commemorare idoneamente la figura dell'On.le Gex; questa figura sarà commemorata quando noi toccheremo con mano quale sia la perdita che la Valle d'Aosta ha avuto, quale sia la perdita di questo figlio che si staccava un po' dalla gioventù attuale, anch'essa ardimentosa, per dedicarsi a problemi di notevole importanza e di notevole interesse vitale per la Valle d'Aosta.
Io mi associo al cordoglio di questo Consiglio, mi associo al cordoglio delle Famiglie di tutti gli Scomparsi e propongo al Signor Presidente di fare giungere alle Famiglie degli Scomparsi l'espressione del nostro profondo cordoglio.
Mi associo al Comm. Pedrini e al Signor Presidente per la commemorazione che è stata fatta in aula del Geom. Pareyson, soprattutto della figura di Presidente del Consiglio Regionale che egli ha diretto con sagacia, con spirito di imparzialità e, soprattutto, con lo spirito della sua dirittura morale.
Si diceva che il Geom. Pareyson fosse un Signore; questa è proprio l'espressione più adatta alla sua figura.
Lo conoscevano tutti, era affabile con tutti ed era effettivamente stimato da tutti.
A queste due figure di valdostani, io vorrei aggiungerne un'altra che è recentemente scomparsa.
Voglio ricordare a Voi la figura del Canonico Maxime Durand, altra figura di valdostano che ha tenuto alte le tradizioni valdostane, che ha tenuto alta la cultura valdostana, nella Sua semplicità, nella Sua povertà.
Una degna figura di Presidente dell'Accademia di S. Anselmo, che ha saputo portare alla luce molti documenti delle tradizioni valdostane e tener vivo nel Popolo valdostano la fiamma delle sue tradizioni, della sua lingua e della sua storia".
Il Consigliere BALESTRI, a nome del Partito Socialista Italiano, dichiara di partecipare alle parole espresse dal Presidente dell'Assemblea, Sig.na Personnettaz, per la commemorazione delle due personalità valdostane recentemente scomparse.
Rinnova, come già fatto in precedenti occasioni, le più vive condoglianze alle Famiglie degli Scomparsi.
Il Consigliere BERTHET dichiara quanto segue:
"Sulle figure degli Scomparsi che noi commemoriamo è stato già detto tutto; il loro ricordo ci addolora assai.
Il compito mio non è molto facile perché non vorrei ripetere male quanto è già stato detto dai Colleghi che mi hanno preceduto ed in particolare perché il Presidente dell'Assemblea, Sig.na Personnettaz, che è democratica cristiana, ha già espresso il sentimento di dolore che alberga nei nostri cuori.
A nome di tutto il Gruppo consiliare democristiano, mi associo alle vive condoglianze espresse.
Il Consigliere Montesano ha voluto ricordare anche la figura di un altro Valdostano: il Canonico Maxime Durand.
Il Canonico Maxime Durand era una mente eletta del nostro Paese e della nostra Valle.
Egli aveva sempre tenuto altissimo lo spirito valdostano attraverso i suoi scritti e le sue conferenze.
Egli è stato di grande, di validissimo aiuto alla nostra Valle, in un modo del tutto particolare, durante il periodo della Resistenza, quando, riuniti in casa sua, andavamo studiando l'avvenire della nostra Regione con l'amico Deffeyes, il Canonico Bréan, il Senatore Page ed altri.
Quindi al Can. Durand deve andare, in questo momento, il nostro particolare ricordo ed un particolare riconoscimento per questa sua attività, attività santa per il nostro Paese, attività che ha contribuito a formare anche la personalità del povero nostro amico Gex.
Dobbiamo, infatti, ricordare che anche Corrado Gex faceva parte del "Cercle di St. Ours" e che in quell'ambiente aveva attinto molto del suo spirito e imparato ad amare la nostra Valle.
Volevo ancora fare una piccola considerazione.
Noi abbiamo visto cadere, sul fiore dell'età, una delle nostre speranze della Regione.
Giustamente il Can. Durand, riprendendo il motto dei Challant, diceva: "Tout est et n'est rien".
Con questo pensiero noi dobbiamo esprimere una parola di solidarietà alle Famiglie di questi tre Scomparsi e, nello stesso tempo, tenerli presenti nel nostro intimo come monito di vita".
Il Consiglio prende atto.
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