Objet du Conseil n. 193 du 21 juillet 1967 - Verbale
OGGETTO N. 193/67 - Concessione all'Automobile Club della Valle d'Aosta di un contributo nelle spese per la VII Edizione della Corsa automobilistica Aosta/Pila.
L'Assessore al Turismo, Dott. Balestri, riferisce alla Giunta in merito alla richiesta dell'Automobile Club Valle d'Aosta intesa ad ottenere la concessione, da parte dell'Amministrazione regionale, di un contributo per l'organizzazione della VII edizione della Corsa automobilistica in salita Aosta-Pila, in programma per il 24 settembre 1967 e per la quale è prevista una spesa di Lire 6.330.000 circa.
Ritiene che, in analogia a quanto è stato praticato nei decorsi anni, si possa aderire alla richiesta, proponendo al Consiglio regionale di approvare la concessione di un contributo di Lire 5.600.000 all'Automobile Club Valle d'Aosta.
la Giunta
preso atto di quanto sopra riferito dall'Assessore, Dott. Balestri;
ad unanimità di voti favorevoli;
delibera
di proporre al Consiglio regionale, con il proprio parere favorevole:
1) di concedere all'Automobile Club Valle d'Aosta un contributo di Lire 5.600.000 (cinquemilioniseicentomila) nelle spese per l'organizzazione della 7° edizione della Corsa Automobilistica in salita Aosta-Pila;
2) di approvare e di impegnare la spesa di Lire 5.600.000 (cinquemilioniseicentomila) sul capitolo 510 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1967 ("Contributi a Enti, Istituzioni, Società sportive e privati per iniziative di interesse turistico e per l'organizzazione di manifestazioni turistiche e sportive"), che presenta la necessaria disponibilità, stabilendo che alla liquidazione del contributo si provveda, a richiesta dell'Assessore al turismo, ad avvenuta manifestazione e su presentazione di dettagliato rendiconto delle spese sostenute.
Balestri (P.S.I.) - Si tratta della solita corsa che viene sottoposta all'approvazione del Consiglio con una spesa di 6.300.000 e un contributo da parte della Regione di 5.600.000. È stata inserita nel programma delle corse automobilistiche in modo da dare un maggior contributo e la maggiore partecipazione di tutti i concorrenti.
Andrione (U.V.) - Devant les accidents qui sont survenus dernièrement, il y a une tendance nationale, même, je crois, un Ministre, qui a dit qu'on abolisse les courses sur routes... et ici il y a quand même des dangers, parce qu'il est impossible de prendre des mesures de sûreté adéquates étant donné que la route est assez longue, assez tortueuse, parfois qui présente des difficultés. Je ne sais pas s'il ne serait pas le cas de ne pas faire cette course et d'éviter de ne pas la faire après qu'il aura eu un mort, ou deux morts, ou quatre morts, comme malheureusement il est arrivé dernièrement. Je comprends, il y a un côté sportif qui peut être amusant, mais désormais les courses d'automobiles, à plusieurs points de vue, sur route, pas dans une piste fermée, sont relativement dangereuses du point de vue technique et sportif. Moi je demande simplement qu'on examine bien le problème parce qu'on ne fera plus une course après, malheureusement, comme on dit en italien: "a funerali avvenuti". Il faut y penser avant, parce que vraiment, à Caserta dernièrement il y eu un cas tragique et il y a eu trois morts et il y a une tendance nationale, presque tout le monde est d'accord d'éviter de faire des courses automobiles sur route.
Casetta (P.C.I.) - Anch'io vorrei esprimere alcune preoccupazioni per questa deliberazione. A parte i 5-6 milioni per una manifestazione che dura poche ore, credo che tutti noi, anche se sembra ormai lontano, ricordiamo l'incidente di Bandini. Si trattava di una gara internazionale di Formula 3. Ha già ricordato il Consigliere Andrione come alcune domeniche or sono, due morti a Caserta, uno a Reggio Emilia, dieci feriti. La gara di Reggio Emilia era una corsa in salita, per non parlare poi degli incidenti avvenuti all'estero a Francorchamps, ancora in Italia, nella Sila, a Monte Scuro. Credo che basti leggere alcuni ritagli di giornali di quei giorni, di quelle settimane, per rendersi conto dell'allarme che nel nostro Paese si è creato a questo proposito. C'è un ritaglio de "La Stampa" di quei giorni che dice: "dopo gli ultimi incidenti, corsa d'auto in salita annullata a Brindisi". L'Automobile Club di Brindisi ha annullato la 18° Gara automobilistica in salita a Selva di Fasano in programma il 2 luglio. La decisione è stata presa in seguito a incidenti accaduti nel corso di competizioni automobilistiche nazionali e straniere. La corsa pugliese era stata inserita nel calendario nazionale per il Campionato della montagna. Tutti i costruttori, tutti i Dirigenti del mondo automobilistico, Ferrari compreso, hanno in quei giorni rilasciato a "La Stampa" dichiarazioni nelle quali auspicavano che solo corse negli autodromi potessero avvenire nel nostro Paese e vi è stata la proposta di abolire addirittura la Formula 3. In verità, quello che avviene nelle corse automobilistiche, che è fuori dal progresso tecnico, è diventato solamente un alibi. Le corse in realtà sono quasi esclusivamente uno spettacolo ed è allo spettacolo che si sacrifica sia la vita dei piloti che quella degli spettatori. Ora, noi sappiamo che il pilota può conoscere benissimo quello che può essere il suo rischio, lo spettatore però ha il diritto di essere salvaguardato, di essere garantito dall'incidente, come quelli che sono avvenuti e sono stati citati in questi ultimi periodi, in particolare quello di Fasano. Ora direi che questa tragica concomitanza di sciagure ha portato anche gli... a prendere una presa di posizione presentando una proposta di legge che abolisse tutte le corse su strada. Io vorrei che questi passi portassero a riflettere che dopo tutto, per organizzare delle corse, ci vogliono dei permessi dalle Autorità ed è grave che si concedano delle licenze di suicidio, ma è ancora più grave che si concedano delle licenze per uccidere dando ancora dei contributi per queste manifestazioni.
Benzo (D.C.) - Indubbiamente penso che queste preoccupazioni espresse non possano che essere condivise, le abbiamo tutti, anche noi di fronte a quelli che possono essere eventuali incidenti. È certo che, di fronte a queste situazioni, noi possiamo preconizzare un avvenire abbastanza facile e poi trovarci nella condizione di dire: "l'avevamo detto". Io penso che più di tutto possa avere valore, se ho ben capito anche dall'espressione del Consigliere di opposizione, una seria impostazione di misure di sicurezza che il Consiglio potrebbe raccomandare alla Società, non so quale sia la sede, penso che sia l'A.C.I. che si occupa di questa corsa, corsa che è sempre stata fatta. Questo, a mio parere, perché queste preoccupazioni, specialmente per quello che concerne non tanto il rischio calcolato, se vogliamo dire così, dei piloti, ma per quello che riguarda gli eventuali incidenti dovuti alla mancanza di misure di sicurezza, dunque dico indisciplinato che in un certo momento viene messo in condizioni di pericolosità da queste stesse cose.
Cusumano (P.L.I.) - Io vorrei dire questo sulla utilità o meno delle corse... si sono già lasciate in sede di... in quanto c'è chi afferma che le corse non servono e altri che servono. Sta di fatto che solo le corse permettono un progresso tecnico così rapido come invece con la sperimentazione non è possibile. Sulla questione della pericolosità dello sport automobilistico, io vorrei dire che ci sono altri sport altrettanto pericolosi, tipo non so la roccia, tipo la box e anche questi hanno la cosiddetta "licenza di uccidere", perché con un pugno si può uccidere un uomo, eppure questi sport non vengono proibiti e vengono continuamente esercitati. In secondo luogo, l'Italia è un Paese produttore, perciò la sua esigenza di fare corse automobilistiche è ancora più sentita di altri Paesi che non lo sono. Anche nei Paesi tipo l'America, che per convenzione avevano deciso di non più fare corse, le case americane a un certo momento anche loro si sono viste indotte a fare delle corse. Anche la Russia, se vogliamo, fa delle corse, non le fa ancora nel senso, diciamo, esteso come le facciamo noi, in quanto il suo interesse per questo tipo di sport non è ancora elevato perché non è un Paese fortemente... In secondo luogo vorrei dire anche che le corse in montagna sono di una pericolosità molto ridotta, infatti gli incidenti delle corse in salita sono piuttosto rari, ultimamente si è fatta la Corsa della Mendola e via di seguito. Non vedo perciò perché una corsa che in Valle d'Aosta ha ormai una tradizione di molti anni, che non ha dato mai adito a degli incidenti, per la quale si prenderanno certamente, come si è sempre preso, tutte le cautele necessarie perché questi non avvengano, debba essere abolita quando è indiscutibile l'interesse sia dal lato tecnico, sia dal lato sportivo, sia dal lato turistico.
Balestri (P.S.I.) - Vi dirò che le stesse perplessità le ho avute anch'io, anzi, se si fosse trattato di una corsa su strada normale, certamente sarei stato contrario, purtroppo avevamo già preso gli impegni per quest'anno in calendario. Io prendo atto delle perplessità del Consiglio e penso che per un altro anno ci dovremo pensare e, se si riterrà di sopprimere questa corsa, vuol dire che il Consiglio deciderà. A un certo momento però è stata anche concessa quest'autorizzazione perché si trattava di una corsa in salita, le corse in salita sono sempre pericolose ma meno delle altre e purtroppo sono quei rischi che oggi si corrono anche sulle strade normali, perché basta uscire in strada per essere soggetti a questi rischi.
Andrione (U.V.) - Dottor Balestri, domanderei se fosse possibile, prima di prendere una decisione definitiva, di chiedere all'Automobile Club di Aosta un parere sulla grave pericolosità di quella corsa e sulla possibilità di prendere le misure di sicurezza adeguate in maniera che perlomeno la Giunta abbia un parere più o meno tecnico su quella che può essere la pericolosità della Corsa Aosta/Pila.
Balestri (P.S.I.) - Signor Andrione, io consiglierei una cosa: di approvare la delibera, altrimenti non facciamo più a tempo, prima di concederla noi della Giunta chiediamo per scritto all'A.C.I. che ci confermi o meno questa pericolosità, che si prenda tutte le responsabilità in modo da esserne fuori.
Cusumano (P.L.I.) - Come Consigliere dell'A.C.I., posso dire che di questo ce ne siamo preoccupati moltissimo, se non altro in base ai precedenti già avuti, perché, a un certo momento, anche l'Ente organizzatore se succede un incidente... indiscutibile noi... Indubbiamente perciò saranno prese tutte le misure necessarie in quanto pericolosità specifiche per quel percorso non ce ne sono di più di quelle che possono esserci in tanti altri percorsi dove queste corse vengono svolte, come la Mendola, Torino/Susa, la Susa/Moncenisio e corse del genere, però rarissimamente hanno dato origine a incidenti gravi, sia ai piloti, sia agli spettatori e non bisogna assolutamente confonderle con le corse in circuito come quelle che sono state citate prima, che hanno tutt'altre caratteristiche sia di percorso, sia di velocità. Prima di tutto nelle corse in salita corre solo un mezzo per volta, invece nelle altre corse sono più mezzi che corrono contemporaneamente sul circuito, naturalmente questo può aumentare la pericolosità, invece nell'Aosta/Pila, corre una macchina, se la macchina va fuori strada, immediatamente viene dato l'ordine alla macchina successiva di non correre. Gli incidenti di massa, come sono avvenuti in altre corse, in questa qui non possono assolutamente avvenire, può essere che qualcuno vada fuori strada, ma indubbiamente si è fatto tutto il possibile e si farà tutto il possibile affinché, se questo dovesse avvenire, avvenga con il minor numero di danni, fino ad ora i danni maggiori sono stati alle carrozzerie delle vetture.
Fosson (U.V.) - Siccome la Giunta ha già preso un impegno, la cosa è in calendario, noi possiamo anche approvare questa delibera per quest'anno, però con le raccomandazioni che sono state fatte; io non vorrei ripetere quello che ha già detto Andrione, cioè di richiamare l'attenzione dell'A.C.I., metterlo di fronte alle sue responsabilità, perché il Consigliere Cusumano ha parlato della corsa della Mendola solo pochi giorni fa e lì ci scappava un incidente mortale come tutti gli altri, per puro caso sono arrivati in tempo a estrarre il pilota quando la macchina si è incendiata. In altri casi non sono arrivati in tempo e i piloti sono bruciati con la loro macchina, ma alla Mendola è capitato questo; quindi per puro caso non c'è scappato il morto, perché la macchina è andata fuori strada, non è che vada fuori strada semplicemente, cioè senza avere delle conseguenze gravi, ma vediamo specialmente in questi ultimi tempi, forse dovuto a certi fattori costruttivi, che il più delle volte, quando capita un incidente, c'è immediatamente l'incendio della macchina... Noi quindi possiamo votare a favore di questa delibera in questo senso: subordinando, accettando la condizione che ha richiamato anche l'Assessore Balestri, dicendo che, prima di dare un contributo, occorre vedere con l'A.C.I. tutto quello che si deve fare con la raccomandazione però di non prendere degli impegni per i prossimi anni perché ritengo che l'orientamento sia appunto quello di abolire le corse su strada sia in salita, sia su strade libere e fare queste corse esclusivamente in circuito.
Bordon (D.C.) - Io sono favorevole alle corse, quindi chiedo scusa nel farvi sentire questo punto di vista... anche come hobby, avevo questo pallino, sono un fallito anche in quel settore. Io ritengo che le corse automobilistiche servano effettivamente da un lato meccanico, quindi, fatta questa premessa, io ritengo che le corse devono avvenire laddove non danno noia e non creano della pericolosità agli altri viandanti, quindi sulla strada Aosta/Pila mi sembra che potranno dare noia quelle 24 ore durante le quali si effettua la preparazione e si effettua la corsa. Il venire qui a temere che il corridore automobilista rimanga vittima di questo incidente è una cosa scontata. Chi fa il corridore automobilista ha questo già nel suo piano, lo prevede già, lo sa già che gli può accadere, come lo prevede colui che va in montagna e quanti morti noi abbiamo durante il periodo estivo e quanta gente muore perché va a fare il bagno nel Po e chi ha un hobby sportivo? In linea di massima in questo settore sa già quello che gli aspetta. La raccomandazione quindi che tengo a fare è soltanto questa, qualora effettivamente si avesse l'idea di non concedere più questa corsa, di non dare più questi contributi, bisogna dirlo molto prima, per cui si dovrà fare una riunione in Consiglio e riparlarne eventualmente. Naturalmente la raccomandazione massima, assoluta è questa: che un corridore di macchina, che per un suo hobby si diletta a fare la corsa Aosta/Pila e sa che ci può lasciare la pelle, non produca però la morte di altri. La raccomandazione assoluta quindi è che l'Organizzazione, in quei punti dove si può creare il pericolo per gli altri, provveda con un'organizzazione veramente ben fatta a evitare questo danno, per il resto non c'è niente da dire. Chi fa la corsa sa già che può lasciarci la pelle.
Albaney (R.I.V.C.V.) - Già lo scorso anno ero intervenuto su questo argomento e avevo invitato la Giunta a far sì che questa corsa, che viene effettuata nel mese di agosto... settembre precisamente, fosse effettuata nel mese di giugno, per due motivi: primo motivo è che se la facciamo nel mese di giugno, danneggia molto meno le culture della zona, perché sappiamo che nel mese di settembre abbiamo la frutticultura, abbiamo i vigneti e questi vigneti e queste piante vengono prese d'assalto proprio dagli spettatori. Un motivo era quello, l'altro motivo era dal lato turistico diciamo. Nel mese di maggio-giugno noi abbiamo il turismo molto scarso e pertanto se noi anticipassimo nel mese di maggio o giugno, potremmo incrementare il turismo in quei periodi dei mesi di morta. Ecco le due annotazioni che avevo fatto l'anno scorso e vorrei che anche per l'avvenire queste due considerazioni siano tenute in debita considerazione.
Insisto ancora, affinché la Regione, concedendo questo contributo non indifferente di 5.600.000, paghi adeguatamente i danni che verranno recati alle agricolture degli agricoltori in quella zona.
Savioz (P.C.I.) - Vorrei solo fare una raccomandazione, ma mi ha già preceduto il campagnard, quindi io non ho più altro da aggiungere, lo ha già detto lei.
Cusumano (P.L.I.) - Io volevo rispondere al Consigliere Albaney, che queste sono state anche le nostre preoccupazioni, perché anche noi abbiamo cercato di spostare la corsa a giugno o in periodi, diciamo, di minore affluenza turistica, appunto per approfittare della corsa, diciamo favorire il turismo in periodo di morta, senonché le corse devono seguire il calendario dell'A.C.I. C.S.A.I. e non è che possiamo stabilire il giorno o l'epoca precisa, possiamo dirlo in linea di massima, ma poi è l'A.C.I. C.S.A.I. che ci dà il calendario delle corse in cui inserisce la corsa in un determinato periodo. In quanto alla pericolosità, come giustamente ha detto anche il Consigliere Bordon, vi ho già detto che vi sono anche altri sport pericolosi, tipo il bob, in cui, purtroppo, ci sono anche delle vittime e non solamente vittime, diciamo fra i facenti lo sport ma anche fra gli spettatori e con questo però non pensano di proibire il bob, né di proibire la roccia e altri sport che sono per la loro stessa natura pericolosi. Giustamente ha anche fatto osservare che, prima di prendere una decisione per abolire questa corsa, bisogna farlo con un notevole anticipo, sempre per la questione cosiddetta "del calendario A.C.I. C.S.A.I.", perché noi dobbiamo avvertire l'A.C.I. C.S.A.I. del periodo nel quale abbiamo intenzione di fare la corsa in maniera che lei possa includerla nel calendario.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Allora chi approva l'oggetto n. 30, alzi la mano, contrari? Astenuti?
Esito della votazione:
Consigliere presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.
Il Consiglio
delibera
1) di concedere all'Automobile Club della Valle d'Aosta un contributo di Lire 5.600.000 (cinquemilioniseicentomila) nella spesa per l'organizzazione della VII° edizione della Corsa automobilistica in salita Aosta-Pila;
2) di approvare e di impegnare la spessa di Lire 5.600.000 (cinquemilioniseicentomila) sul capitolo 510 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1967 ("Contributi a Enti, Istituzioni, Società sportive e privati per iniziative di interesse turistico e per l'organizzazione di manifestazioni turistiche sportive"), che presenta la necessaria disponibilità, stabilendo che alla liquidazione del contributo si provveda, a richiesta dell'Assessore al Turismo, ad avvenuta manifestazione e su presentazione di dettagliato rendiconto delle spese sostenute.