Rédaction informelle du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 234 du 24 octobre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 234/67 - Settimane commerciali d'autunno. Richiesta di informazioni. (Interrogazione)

Benzo (D.C.) - In data 31 maggio 1967 la Giunta regionale approvava un preventivo di spesa per le settimane commerciali d'autunno per la somma di Lire 8.500.000 per un insieme di manifestazioni da organizzare al fine di fare conoscere la bontà ed i pregi dei prodotti locali e di prorogare la stagione turistica estiva, convogliando nella città di Aosta nuove correnti turistiche attratte da tipiche manifestazioni commerciali, culturali, folkloristiche e sportive della Regione.

Questo insieme di manifestazioni, che hanno richiesto una lunga preparazione, sono state effettuate nel periodo dal 15 settembre al 1° di ottobre.

Il rendiconto approvato dalla Giunta regionale assomma complessive lire 8.486.571 di spesa globale, ma siccome vi è stato un introito di incasso a favore dell'Amministrazione di 1.012.000 per la lotteria dei consumatori, il costo effettivo è stato di lire 7.474.571. Questo è il costo globale.

Non è possibile, diciamo, dividere settimanalmente le settimane in quanto, come si sa, tutte queste spese vengono ripartite molto prima, addirittura, per la preparazione per quello che riguarda tutta la parte, diciamo, di spese generali ecc. e le singole manifestazioni hanno una loro caratterizzazione che investe tutti i quindici o diciotto giorni delle settimane commerciali.

Pedrini (P.L.I.) - Vorrei fare subito una premessa molto chiara. Che quanto si va dicendo qua dentro, come sempre, riguarda la Regione e non l'Assessore competente, in questo caso l'Ing. Benzo.

Ma evidentemente, non ci si può dichiarare soddisfatti di questa risposta per vari motivi.

E i motivi vari, io mi permetterò di elencarli seppure velocemente: primo, non è stato risposto a quanto è stato speso in Svizzera ed in Francia, così come era stato scritto in quell'opuscolo che era stato distribuito di propaganda.

E mi risulta che né in Svizzera né in Francia sia stata fatta alcuna propaganda, a meno che, a meno che, non si voglia tener buona per propaganda un cartellone messo nei pressi del Casinò di Chamonix o in qualche, non diciamo piola, diciamo in qualche ristorante nelle vicinanze nostre di confine.

Ma, evidentemente, secondo il mio modesto parere non si può parlare di alcuna propaganda né in Svizzera né in Francia, come la intendiamo noi, ossia una propaganda turistica e commerciale che abbia veramente una presa sul pubblico, una presa sulla popolazione dei paesi a noi vicini.

Detto questo, io purtroppo devo entrare nel merito di queste settimane commerciali.

Entrare nel merito, in modo particolare, per due motivi.

Il primo è che a un dato punto queste settimane commerciali sono diventate tutto tranne o, diciamo il 90%, folkloristiche, di passaggio, ecc., di pranzi, meno che commerciali.

Prima cosa.

Secondo. È evidente che delle settimane commerciali e in questo io inviterei proprio non soltanto l'Assessore competente ma tutta la Giunta ad andare un momentino in Svizzera, dove vi sono dei paesini che non hanno 32 mila o 33 mila abitanti, quanti ne ha la città di Aosta, dove ci insegnano come fanno le settimane commerciali e non delle pagliacciate o qualcosa di similare o carnevalate del genere, perché queste noi le lasciamo agli altri e non vogliamo assolutamente che l'Amministrazione regionale si assuma questi impegni, perché siamo stati praticamente, a parte quelli che sono abituati sempre a dare delle belle leccate in faccia, praticamente a tutta la popolazione di Aosta.

Io vorrei che qualcuno della Giunta, così in camera caritatis, chiedesse a qualche commerciante il suo parere: direbbero che veramente loro non hanno avuto alcun beneficio per queste manifestazioni commerciali.

Ed allora dicevo, andando nella vicina Svizzera noi potremo vedere dei paesini, ripeto, dove ci insegnano a fare delle settimane commerciali.

Queste settimane commerciali hanno una specie di fiera, hanno dei padiglioni, vi sono delle mostre, organizzano evidentemente delle mostre.

Bisogna dire onestamente che sono state due cose veramente positive, perché c'è il lato negativo che direi è il 70-80%, c'è però anche il lato positivo, di cui bisogna dare atto, come, per esempio, quel raduno archeologico di studi archeologici e qualche altra cosa.

Non mi si venga però a dire, e io vorrei che il prossimo anno chi sarà alla Regione e seduto su quei banchi, non presenti più una settimana del libro dove, o delle bancarelle, dove addirittura facciamo ridere anche i polli.

Tre bancarelle, a cui se ne è aggiunta una quarta non si sa bene quando, va bene, questo è veramente una cosa che snatura la manifestazione stessa che se inizialmente poteva, perché come iniziativa è ottima sotto tutti i profili, è quella organizzativa che non funziona, è l'impostazione che secondo noi è errata, va bene, perché evidentemente non si può pensare di attirare della gente in Valle d'Aosta o in Aosta città esclusivamente preparando un menù alla valdostana che poi viene contrabbandato qualche volta per tale, mentre in realtà poi non lo è.

Anche lì, uno andava in un ristorante, c'era non so dei giorni che, "eh vorrei il menu alla valdostana", questo è successo a me, perché ho fatto il giro; dice "ah, ma oggi non c'è", dice "mi scusi, non c'è l'affare ... no, no, ma oggi e domani abbiamo deciso che non ci fa comodo, lo faremo, se Lei vuole venire a mangiare dopodomani"; dico "ma guardi che io dopodomani io sono via, io sono qui soltanto oggi a mezzogiorno"; "se vuole c'è la solita bistecca con la purea o le patatine coi piselli, niente altro", e questo non in un ristorante solo, ma in diversi ristoranti.

Ora, ora, pur dando atto della buona volontà direi, positiva, dell'iniziativa, è l'impostazione, ripeto, è l'organizzazione che vengono totalmente a mancare. Abbiamo avuto quattro bande in quattro piazze, ma questo lasciamolo fare al Dr. Balestri, che attualmente è in America e il quale se ne intende evidentemente di turismo e di folclore, perché se l'hanno fatto assessore di questo turismo è logico che egli se ne intenda, ma addirittura che un assessorato, che ha una competenza specifica nel commercio e nell'artigianato, e nell'industria, venga a sostituirsi agli altri assessorati. E cito soltanto questo, perché potrei tirare in ballo l'Assessorato all'Istruzione, tanti altri assessorati, va bene, io dò atto, si vede che questa Giunta veramente funziona a perfezione, che in Giunta sono tutti perfettamente d'accordo che avranno dato tutti i mandati all'assessore Benzo dicendo "fai tu che noi siamo perfettamente contenti di questo, però, ad un dato punto, se questo è avvenuto, il che metto in dubbio, se questo è avvenuto, evidentemente, anche nell'organizzazione di questo, avrebbero dovuto figurare, non soltanto l'Assessorato all'Industria, ma anche quello al Turismo, all'Istruzione, ecc..

Mi pare di aver espresso così, da parte liberale, il nostro veramente non plauso, per il 70-75% dell'organizzazione di queste settimane commerciali che, così come sono impostate, noi di cuore ci auguriamo non avvengano più nel tempo; se vi sarà qualcosa di buono, se vi sarà qualcosa di cambiato, se si studierà qualcosa di buono, se vi sarà qualcosa di cambiato, se si studierà una nuova impostazione, noi siamo qua, sempre pronti a dare un colpo di mano, ma evidentemente non è così che si prolunga il turismo, anzi, non entriamo nell'argomento perché vi sarebbe allora troppo da dire, non è così che si promuove il turismo, si si allungano le campagne turistiche in Valle d'Aosta, ma vi sono ben altri mezzi con spese forse anche minori che potrebbero portare a questo, ma concrete, con dati positivi, con dati veramente interessanti a favore della nostra Valle.

Benzo (D.C.) - Se la Giunta ha ritenuto che l'organizzazione di queste settimane commerciali investisse in vari settori è segno che gli Assessori competenti erano d'accordo su questo, tanto è vero che gli Assessori alla Pubblica Istruzione hanno partecipato al Convegno dell'Archeologia, l'Assessore al Turismo ai convegni che li riguardano.

Non ce ne sono stati pranzi.

Per quanto riguarda, diciamo, il nocciolo della questione, cioè la parte principale che è quella dell'aumento del traffico turistico e delle fermate turistiche nella città di Aosta, ne possono fare fede gli albergatori della Città, i quali hanno dichiarato, pubblicamente, che prima chiudevano i loro esercizi verso il 5 di settembre, mentre sono stati completamente esauriti fino ai primi di ottobre, grazie appunto a questo flusso turistico maggiorato, che d'altronde i nostri uffici statistici e anche quello del Turismo hanno potuto constatare.

Per quanto concerne, diciamo, la questione di impostazione che si è data, è stata frutto, diciamo, di discussione, in base a quanto era avvenuto lo scorso anno, che ci aveva già dato un certo risultato, quest'anno dobbiamo dire che, anche dal punto di vista commerciale, che è il settore forse più difficile effettivamente, abbiamo ottenuto dei notevoli risultati. Purtroppo su un numero di negozi, mi pare siano 700 nella città di Aosta, non tutti hanno risposto, indubbiamente, se i commercianti desiderano partecipare attivamente, non avere i soli benefici, ma anche dare un qualche cosa, perché ricevere è tanto facile, sarebbe opportuno sempre che ci fosse una rispondenza da parte loro, e solo 50 negozi hanno partecipato al concorso delle vetrine, e non è colpa nostra.

Per quanto riguarda la bancarella del libro, identicamente, sono 21 le cartolerie della città, 5 hanno risposto positivamente, sono state felicissime, non hanno mai venduto tanto, e mi dispiace che sia stata fatta solo per una settimana questa piccola, è stata piccola questa manifestazione, forse la manifestazione più significativa è stata quella, come dice Lei, il Convegno di archeologia, che è stato ad un livello internazionale e quindi ha dato quei risultati che verranno pubblicati dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione che da questi problemi ha potuto continuare e continuerà, diciamo, per quella che è stata già una sua creazione, e quel centro studi regionali del settore.

...in quanto, un'altra domanda ancora che veniva fatta circa la pubblicità, specialmente all'estero: devo dire che la pubblicità, innanzitutto, parte dai giornali e noi abbiamo notevolmente aumentato i limiti dello stanziamento perché voi sapete, Lei lo sa meglio di tutti che la pubblicità è molto cara; comunque abbiamo fatto quattro inserzioni su La Stampa che a 600.000 copie di tiratura, abbiamo delle inserzioni sulla Gazzetta del Popolo, inserzione sul Corriere della Sera, sul Secolo XIX di Genova, in Francia, sul Dauphiné Libéré, che ha una tiratura anche di 600.000 copie, su Le Progrès, quattro inserzioni, e Le dico anche le giornate, comunque, sempre su due colonne, 90x45.

In Svizzera abbiamo fatto pubblicità sul "Nouvelliste du Rhône" che ha una tiratura abbastanza notevole, con quattro inserzioni e La Suisse, una inserzione, e la Tribune de Lausanne, una inserzione.

Poi, indubbiamente, abbiamo provveduto a massicciamente interessare coloro che erano in entrata, e in particolare abbiamo distribuito e abbiamo visto effettivamente che molta gente si è fermata in Città, essendo stata interessata da noi ai due trafori alpini; peccato che ciò non è avvenuto anche sul casello autostradale, perché sulla richiesta fatta dagli Assessorati, dagli uffici dell'Assessorato, è stato risposto che ci voleva una donna in costume, poi invece i trafori non hanno chiesto questo particolare, perché per dare i dépliants era sufficiente, indubbiamente, che li desse il casellante, e così hanno fatto sia al Traforo del Gran S. Bernardo che al Traforo del Monte Bianco, con grande nostro beneficio qui per la città.

Per quanto riguarda ancora la parte sempre straniera, svizzera e francese, ritengo opportuno segnalare che, come già avvenne l'anno scorso alla conferenza permanente delle Camere di Commercio delle Regioni di frontiera italo-svizzera e italo-francese, quest'anno a Lugano mi fu fatta dagli svizzeri la stessa osservazione fatta l'anno scorso, cioè una richiesta di spostamento di queste settimane, indubbiamente perché il comptoir di Martigny che è molto più, che ha tanti anni di più di vita, ne risentiva di questa quasi concomitanza di manifestazione: Aosta è una città altamente turistica quindi dava un certo fastidio. I Presidenti delle Camere di Commercio e di Sion e di altre parti mi hanno fatto queste osservazioni che indubbiamente mi hanno fatto piacere, questo per dimostrare che effettivamente in Svizzera e in Francia questa nostra manifestazione è stata sentita.

Ritengo con questo comunque che, per la cifra modesta che è stata spesa per queste, per questa somma di manifestazioni, chiunque organizza sa come è, indubbiamente se sarà possibile, chiunque sarà, penso che sia opportuno, negli anni a venire continuarla, ampliarla, perché le cose coordinate hanno sempre una loro, forse, funzione migliore, comunque sia questi sono i dati di fatto che noi abbiamo. Il risultato, riteniamo, come Giunta, sia stato lusinghiero sia per la città di Aosta, sia per la Regione tutta, nell'interesse non solo dell'economia generale, ma anche di quella particolare del settore del commercio.

Pedrini (P.L.I.) - Io prendo atto di quello che ha detto l'Assessore; vorrei soltanto precisare due cose: primo, non è stato detto nulla per quanto riguarda, eventualmente degli stand, perché soltanto e solamente quelli potranno dare una certa sostanza alla nostra manifestazione; potremmo fare, non so, visto che ha tirato Svizzera e Francia, fare, non so, due giornate dedicate alla Francia, prodotti francesi, due giornate dedicate alla Svizzera, prodotti svizzeri, insomma, c'è la possibilità di creare in un capoluogo di Regione, un qualcosa di costruttivo, di veramente stabile, di veramente concreto, di modo che la gente che viene possa andare in questi stand a vedere il nostro artigianato, senza andare in piazza Chanoux a vedere nel negozio nostro, ma possa vedere veramente uno stand attrezzato come si deve; e vorrei ancora dire che io sono veramente mortificato nel sentire che 50 su 700 negozi hanno aderito alla manifestazione delle vetrine, ma questo sta a significare che l'Assessore - ripeto io parlo all'Assessore al Commercio, non all'Ingegner Benzo -, se l'Assessore, dico sono mortificato, perché l'Assessore da questo dovrebbe intuire come la manifestazione non è sentita, perché se la manifestazione fosse sentita, se questi commercianti pensassero veramente di avere dei benefici, anziché 50 su 700, sarebbero 650, e 50? Non parteciperebbero, come anche le cartolerie. A noi non interessa che abbiano venduto i quattro o i cinque che sono stati sotto i portici di piazza, della nostra piazza principale, a me non interessa affatto questo, queste sono cose strettamente di indole privata, a noi interessa che la gente non ci rida dietro, perché quando leggiamo "settimana del libro, della bancarella, ecc." la gente va là e si trova prima tre bancarelle, e poi saranno arrivate a cinque, e allora sghignazza e con chi se la prende? Con l'Amministrazione regionale, dice: "ma guarda, fanno una settimana commerciale che fa ridere i polli, perché ci sono tre bancarelle", ma questo è veramente, insomma, non so, sì non si sta a definire, perché se no le parole sarebbero evidentemente troppo grosse.

Per quanto riguarda, e qua voglio proprio riprendere l'Assessore al Commercio, evidentemente l'autostrada ha chiesto ed era a disposizione della Regione per fare della pubblicità, dei manifestini, ecc. e ha richiesto delle ragazze o dei complessi, insomma, uno o due persone in costume. Io sono stupito e farò sapere questo mio stupore ai Trafori del Bianco e al Traforo del G.S. Bernardo, perché si prestano a farli dare, prima di tutto dai casellanti, che non è il loro lavoro. Andate un po' nelle altre autostrade a vedere se i casellanti sono a disposizione, e impariamo un pochino a fare del turismo, andate in Tirolo, andate in Alto Adige, nei passi più alti ci sono delle donne in costume che vi danno i fiorellini, vi dicono "ritornate a casa nostra", non un agente bigliettaio, va bene, che dà così della pubblicità sottobanco, ma scherziamo, ma noi dobbiamo, se veramente vogliamo fare che queste settimane, di queste settimane commerciali qualcosa, mandiamo due, tre ragazze, gruppi, non sono le 5.000 lire su un bilancio di 8 milioni e mezzo, non sono le 15.000 lire per tre ragazze che vengono per 4, 5, 10 giorni, che mandano al collasso la Regione, ma almeno facciamo la figura dignitosa, almeno diamo un qualcosa al forestiero che passa, il quale, attratto proprio dal costume avrà tutto l'interesse di vedere, e anche dalla ragazza magari, avrà tutto l'interesse di fermarsi ad Aosta e di passare 24 ore. Non è sicuramente dando a dei casellanti, i quali poi li danno o non li danno, vanno a finire nella pattumiera, o no, queste sono altre cose, ma evidentemente, proprio sotto un profilo di distinzione di Regione. Ma insomma, io sono veramente mortificato di sentire delle risposte del genere: "l'autostrada non ha voluto", certo ha fatto bene l'autostrada a non dare questo permesso, ha detto "sì, a gruppi in costume, no, a gente in borghese" perché se la manifestazione doveva essere fatta in quella data maniera, come noi la pensavamo, così non era e ne abbiamo le prove.

Io mi auguro che questo non succeda più nel prossimo anno, chiunque, ripeto, si sieda su quei banchi.

Benzo (D.C.) - Non è il caso indubbiamente di scaldarsi per questa questione, comunque, se anche, diciamo, fosse servita la bancarella del libro a fare sorridere o ridere, come dice Lei, un po' di umorismo non fa male, è segno che sappiamo fare vivere sereni i turisti che arrivano qui.

Per quanto riguarda la questione del commercio che Lei ha sollevato, è un fatto che, come dicevo, è più facile, è più comodo ricevere che dare, visto che effettivamente qui ad Aosta non hanno ancora, per adesso, bisogna prepararli, educarli a quella sensibilità che hanno ad Ivrea o a Torino, per le mercuriali o in altre parti, di commercianti che organizzano loro, come Annemasse, Clusaz, Sallanches, ecc., in quanto noi guardiamo l'interesse generale; indubbiamente ne deriva poi anche un interesse particolare a loro, e un beneficio per la categoria.

È un peccato, ma io penso che lo comprenderanno ad un certo momento, e quindi saranno tutti invogliati.

Fatto sta che sono bastati questi 50 negozi per fare sì che molta gente che è venuta da fuori, e se Lei avrà da venire nell'Assessorato vedrà le decine di lettere che ci sono, a tutti i livelli, che ci dicono che Aosta aveva un aspetto bellissimo, sotto l'aspetto dei negozi.

Quindi, comunque è stata positiva, sotto il profilo economico, perché c'è stato un giro di denaro molto maggiore che negli anni passati, e ancora più dell'anno scorso, positiva sotto l'afflusso turistico, e per quanto riguarda, ripeto, ancora la questione, diciamo, propagandistica, è indubbio che tutto ciò che si fa e si può fare è migliorativo.

Però il fatto di mettere per quindici giorni, mi permetta, dei complessi in costume a vivere nei caselli autostradali non è così facile come si viene detto. Comunque sia, noi siamo quelli che hanno sempre cercato di mettere queste nostre ragazze in costume, lì si trattava solo di dare dei dépliants a della gente che si ferma sì e no tre secondi, riceve i dépliants e se ne riparte. Comunque, questo è quanto volevamo comunicare.

(voce in lontananza)

Montesano (P.S.D.I.) - Guardi, Consigliere Marcoz, non è la prima volta che si sono avute due risposte e due domande nelle interpellanze, è stato sempre fatto questo, quindi non è una novità; se loro desiderano che effettivamente si rispetti il Regolamento, anche da quei banchi, per Lei è stata la prima volta che c'è stata una risposta, c'è stata una domanda, ecc. Lei sta dicendo di questo, ma l'ha permesso anche Lei quando era qui a questo posto. Io raccomando, siccome ci sono delle proteste, di attenersi al Regolamento, e cioè a dire, l'interrogazione comporta una risposta da parte dell'Assessore interrogato e una, un rilievo da parte dell'interrogante se è soddisfatto o no. Quindi bisogna attenersi a questo Regolamento, perché è quello nostro, anche se c'è stato nel passato e in questo momento un'eccezione che non guasta però, non guasta perché ha un pochino esplicato meglio l'argomento.