Objet du Conseil n. 26 du 2 février 1968 - Verbale
OGGETTO N. 26/68 - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta in via d'urgenza e salvo ratifica del Consiglio.
Montesano (P.S.D.I.) - La seduta è aperta con 26 Consiglieri presenti.
Oggetto n. 4631 in data 6.12.1967: Lavori di sopraelevazione ed ampliamento dell'Edificio sede delle Scuole elementari del Capoluogo del Comune di Châtillon - Aggiudicazione all'Impresa Edilcam di A. Bidasio, di Pian del Borno (Brescia) di un secondo lotto di lavori. Approvazione ed impegno di spesa.
Oggetto n. 4826 in data 22.12.1967: Concessione e liquidazione alla delegazione della Valle d'Aosta del Corpo di Soccorso Alpino della somma di Lire 4.090.000 a titolo di contributo nelle spese di funzionamento della delegazione medesima. Approvazione e finanziamento di spesa.
Oggetto n. 4873 in data 22.12.1967: Legge regionale 14.5.1964 n. 4. Contributi nelle spese per accertamenti radiologici a favore dei lavoratori malati di silicosi ed asbestosi e per visite mediche a favore degli Enti ed Istituti locali del Patronato. Liquidazione di spesa. Periodo dal 1.7 al 30.9.1967.
Oggetto n. 4892 in data 22.12.1967: Revisione del trattamento economico del personale religioso in servizio presso l'Istituto Regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta.
Oggetto n. 4971 in data 29.12.1967: Lavori di sistemazione dell'Edificio Scolastico della Frazione Dolonne in Comune di Courmayeur. Approvazione di perizia suppletiva. Approvazione ed impegno di spesa. Approvazione di nuovi prezzi.
Oggetto n. 4972 in data 29.12.1967: Lavori di sistemazione dell'Edificio Scolastico della Frazione Gimillian in Comune di Cogne. Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione ed impegno di spesa. Approvazione di nuovi prezzi.
Oggetto n. 4987 in data 29.12.1967: Concessione di un contributo di Lire 2.800.000 al Comitato organizzatore del Campionato Assoluto di Sci dei Giornalisti Italiani. Approvazione e liquidazione di spesa.
Oggetto n. 38 in data 3.1.1968: Lavori di completamento del 2° tronco della fognatura del Capoluogo del Comune di Pontey. Approvazione di perizia suppletiva. Approvazione ed impegno di spesa.
Oggetto n. 5207 in data 29.12.1967: Lavori di costruzione dell'Asilo Infantile della Frazione Pian Felinaz, in Comune di Charvensod. Approvazione di perizia suppletiva. Approvazione ed impegno di spesa. Approvazione verbale concordamento nuovi prezzi.
Oggetto n. 71 in data 10.1.1968: Concessione di un ulteriore contributo al Comitato Regionale "Natale 1967". Approvazione e liquidazione di spesa.
Oggetto n. 80 in data 10.1.1968: Concessione di sussidi di studio, per l'anno scolastico 1967/1968, ad alunni bisognosi e meritevoli di Scuole secondarie. Approvazione e finanziamento di spesa. Modalità per l'assegnazione dei sussidi.
Oggetto n. 111 in data 10.1.1968: Approvazione ed impegno della ulteriore spesa di Lire 142.000.000 per l'integrazione delle paghe agli operai e per l'acquisto di materiali e di attrezzature per cantieri di lavoro vari istituiti e gestiti dall'Amministrazione regionale.
Oggetto n. 173 in data 17.1.1968: Concessione e liquidazione di un contributo straordinario di Lire 5.000.000 a favore delle popolazioni dei Comuni siciliani colpite dal recente terremoto. Approvazione e finanziamento di spesa.
Oggetto n. 179 in data 17.1.1968: Concessione di un contributo di Lire 7.000.000 al Comune di Châtillon nelle spese per l'acquisto di un appezzamento di terreno e la sua sistemazione ad Area pubblica. Approvazione ed impegno di spesa.
Oggetto n. 223 in data 17.1.1968: Concessione al Comitato di gestione della pista di bob del Lago Blu, al Breuil, di un contributo nelle spese di esercizio della pista di bob durante la stagione invernale 1967/68. Approvazione e liquidazione di spesa.
Oggetto n. 227 in data 19.1.1968: Intervento della Regione Valle d'Aosta in cause promosse, nanti il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Torino, dall'E.N.E.L. e dalla SIP contro l'Amministrazione Finanziaria dello Stato - Designazione di legali.
Oggetto n. 229 in data 19.1.1968: Concessione e liquidazione alla Cooperativa Produttori Latte e Fontina della Valle d'Aosta di un contributo di Lire 4.000.000 nelle spese generali di esercizio per l'organizzazione del servizio di raccolta, lavorazione e vendita di burro nella Bassa Valle. Approvazione e liquidazione di spesa.
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Montesano (P.S.D.I.) - Si passa all'esame delle deliberazioni di Giunta cominciando dal terzo elenco, dalla deliberazione n. 4631.
Oggetto n. 4631 in data 6 dicembre 1967:
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola? Allora bisogna aspettare l'Assessore Dujany. Dottor Brunod, per favore, mandi il commesso per chiamare l'Assessore Dujany, se è arrivato, sennò passiamo alla deliberazione successiva.
Oggetto n. 4826 in data 22 dicembre 1967:
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola? Chi approva alzi la mano. Contrari? Astenuti?
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 27
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4873 in data 22 dicembre 1967:
Casetta (P.C.I.) - Signor Presidente, approfitto di questa deliberazione perché la ritengo in tema con l'argomento che voglio discutere.
Tempo fa un gruppo dei nostri Consiglieri, anche dell'Union Valdôtaine, aveva presentato alcune lettere per avere delle delucidazioni in merito a diversi problemi, fra i quali uno inerente la liquidazione degli arretrati delle rendite degli ammalati di silicosi a carico della Regione. Noi attendiamo ancora risposta a queste lettere, dopo aver sollecitato, dopo aver scritto a lei, che puntualmente ha trasmesso le lettere agli Assessori. Abbiamo mandato una lettera all'Assessore Benzo... ad esempio, sono successe le cose più strane, pensate che, premesso che i distributori di benzina in Valle d'Aosta sono 127 e i gerenti sono solo 62, metà dei gerenti della Valle d'Aosta iscritti all'elenco delle Ditte commerciali sono scomparsi. Abbiamo inviato una lettera all'Assessore Balestri per chiedere informazioni sulla funivia di Chamois, e si tratta di informazioni importanti... sono talmente importanti che non ci risponde, sono passati mesi, e abbiamo anche sollecitato! L'Assessore Mappelli, a cui abbiamo scritto per avere l'elenco degli ammalati di silicosi a carico della Regione a cui è stata liquidata la rendita, tace, non risponde...
L'Avvocato Bionaz, che è il più irrispettoso dei diritti dei Consiglieri, da giugno dello scorso anno, dopo aver sollecitato in diverse riprese, non risponde. Posso leggere la lettera che gli abbiamo scritto in data 23 giugno: "abbiamo esaminato i dati da lei fornitici su nostra richiesta per quanto riguarda le assicurazioni contratte o rinnovate ad ogni titolo dalla Regione, per poter completare lo studio che al riguardo noi stiamo svolgendo, ci necessita conoscere i seguenti dati: 1) i dati di rinnovo sulle vecchie polizze; 2) i premi annui di ogni contratto; 3) i nomi esatti delle compagnie delegatarie e di quelle coassicuratrici". Questa lettera che è stata inviata il 23 giugno gliela abbiamo ridata in copia il 31 di ottobre. Abbiamo scritto al Presidente del Consiglio ultimamente per ricordare questi fatti; attendiamo ancora risposta a questa lettera.
Dall'Assessore Benzo - che è l'unico che ci ha risposto, seppure in modo incompleto - abbiamo ottenuto in risposta a una lettera del 13 dicembre in data 23 gennaio. Attendiamo ancora risposta alla lettera del 22 gennaio inviata... cioè alla lettera del 14 dicembre inviata all'Assessore Mappelli ed è l'argomento di cui stiamo discutendo adesso, così dicasi per l'Assessore Balestri.
Ora, io non so se alle interrogazioni scritte in quest'Assemblea non si usa rispondere perché non si ritiene di farlo o perché si reputa superfluo rispondere alle interrogazioni dei Consiglieri, certo è che questo è un metodo che non permette di lavorare, di svolgere la nostra funzione. D'altra parte, se lei ricorda, Presidente, nella nostra lettera nel significarle il nostro disappunto per il modo di agire degli Amministratori che erano oggetto di queste lettere, ci appellavamo a lei, quale Presidente dell'Assemblea, per ottenere le informazioni richieste quale diritto di ogni Consigliere regionale nel rispetto della nostra funzione, di quella funzione che noi siamo chiamati a svolgere, ma che lei è chiamato a salvaguardare. Ora, non basta, me lo permetta, che lei mandi copia delle lettere o solleciti, bisogna che la sua autorità serva a far rispondere a queste lettere, a queste interrogazioni scritte che noi facciamo nello svolgimento delle nostre mansioni.
Montesano (P.S.D.I.) - Prima di dare la parola agli Assessori richiedenti, io, con il loro permesso, desidero dire al Consigliere Casetta - il quale mi aveva chiesto di trasmettere alcune sue richieste agli Assessori - che mi deve dare atto che il Presidente del Consiglio non è il tutore della Giunta. Questa tutela dei diritti di tutti i Consiglieri va espletata quando viene fatta un'interrogazione in Consiglio, che io sono obbligato a portare all'ordine del giorno, quando viene fatta un'interrogazione con risposta scritta, che io debba essere garante della risposta immediata, oppure della risposta dilazionata, non dilazionata dell'Esecutivo ai Consiglieri... Io ho risposto - e il Consigliere Casetta mi può dare atto di questo - alle sue lettere, le ho trasmesse in copia agli Assessori, ma lei si deve rendere conto che qui finisce il mio compito. Ben diverso sarebbe il mio compito se ci fosse un'interrogazione in Consiglio regionale iscritta all'ordine del giorno, che darebbe modo a tutti di avere le risposte, a norma di Regolamento, in quella data seduta o al massimo nella successiva. È ben diverso rispetto alla lettera che lei scrive a me chiedendo di trasmetterla agli Assessori: è diverso perché lei mi fa inserire... e lei ha il diritto di sapere entro un dato termine delle risposte. Lei deve convenire con me che, se lei fosse al mio posto e un Consigliere le scrivesse una lettera: "mi faccia dare una risposta dall'Assessore"... io posso pregare l'Assessore di dare la risposta, non posso fare altro, io non ho l'autorità oppure la responsabilità per poter indirizzare la volontà o meno di una parte dell'Esecutivo ad aderire alle sue richieste.
Detto questo, io do la parola all'Ingegner Benzo, che l'ha chiesta per primo, e poi all'Assessore Mappelli.
Benzo (D.C.) - Consigliere Casetta, mi ricollego a quanto ha detto il Presidente del Consiglio per aggiungere qualcosa di più. Per quanto mi concerne, il Presidente del Consiglio non solo ha provveduto a trasmettere una prima volta una lettera alla quale io risposi come Assessore direttamente al Presidente - e il Presidente poi ha risposto a lei - ma appunto per non fare il passacarte e per non perdere tempo a sollecitare, io devo dar atto che, in occasione della seconda richiesta scritta fatta da lei e dal Consigliere Germano, il Presidente del Consiglio ha demandato il compito all'Assessore affinché rispondesse direttamente ai due Consiglieri richiedenti. Così è stato fatto nel più breve tempo possibile, come lei giustamente ha fatto constatare dal Consiglio.
Devo dire però per precisione che quanto io le risposi è completo e cioè rispecchia completamente quanto l'Ufficio Registro Ditte ha trasmesso all'Assessorato. Devo dire di più: Consigliere Casetta, io non sono un prestigiatore e quindi mi permetta di dire che non è che io possa far scomparire i gerenti o farli ricomparire a mio volere. Quelle 62-64 ditte di cui lei ha ricevuto l'elenco sono tutte le ditte iscritte, non è che ce ne sono solo 60, sono scomparsi i gerenti delle altre ditte ...(voce del Consigliere Casetta)... comunque io rispondo a quanto lei ha detto: lei ha detto che sono scomparsi i gerenti iscritti alle ditte commerciali; io non ho questo dono e non faccio scomparire nulla, nemmeno nei miei uffici. L'Ufficio Registro Ditte ha trasmesso direttamente al Dirigente dell'Assessorato, il quale mi ha portato un elenco completo di tutte - ripeto: tutte - le ditte iscritte a tale Ufficio.
Lei ha avuto per quanto concerne la sua domanda la risposta precisa e completa.
Mappelli (D.C.) - Mi pare che, in merito alla delibera che stiamo discutendo, non ci sia niente da dire, perché c'è una legge regionale per cui in base a una tabella ...(voce)... no, ha detto che era in merito...
Per quanto riguarda la richiesta di informazioni in seguito al problema dei silicotici, io ho firmato proprio in questi giorni una lettera. Forse anche perché l'altro ieri c'era questo sciopero, lei, Consigliere Casetta, non ha ricevuto la lettera ma io ho firmato una lettera di risposta alla sua richiesta. Qui mi potrei anche fermare, però desidero informare tutto il Consiglio su questo problema, che è un problema che sta a cuore a tutti noi, un problema al quale abbiamo dedicato giornate e discussioni. Non è un mistero per nessuno il fatto che siamo dovuti andare a Roma, a Torino in diverse occasioni, inviavo ogni lunedì un telegramma di sollecito per la definizione di questo problema.
Il 29 dicembre, ecco il motivo per cui abbiamo tardato, lei mi pare abbia scritto qualche giorno prima di Natale... io non vedevo questa sua richiesta... le informazioni che ricordo chiaramente perché non ho bisogno naturalmente di cifre per spiegare questo problema...
(voce di un Consigliere) - ... il 13 dicembre...
Mappelli (D.C.) - ... va benissimo, il 13 dicembre. Il 29 dicembre il Consiglio nazionale dell'INAIL ha accettato la nostra proposta di prendere in carico tutti i silicotici che rientrano in quanto previsto dal Testo unico della legge uscita in quel periodo ed esattamente il 26 luglio del 1965. Mi pare che abbiamo fatto un buon lavoro, non soltanto amministrativo ma anche... e sia gli interessati, sia i patronati... perché ci sono stati purtroppo dei patronati che, anziché prendere in carico i silicotici subito, hanno fatto delle richieste niente di meno che a giugno e a luglio del 1966. Ci sarebbe stato pertanto un malcontento, uno squilibrio fra quelli presi in carico dal 1° marzo del 1966 e quelli che invece per altri patronati sono andati ad aprile, maggio, giugno e luglio del 1966; l'INAIL comunque il 29 dicembre ha preso in carico tutti i silicotici che rientravano in quella legge dal 1° marzo 1966. Come voi sapete, per coloro che sono rimasti in carico alla Regione, che noi da oltre un mese abbiamo liquidato, il problema è chiuso.
Io ho... non dico aspettato, ma volevo avere degli elementi più definitivi per rispondere, nel senso che la pratica venisse liquidata definitivamente, sollecitando l'INAIL per accelerare la definizione di questo problema. Infatti, per gli arretrati dal 1° marzo 1966 a quando è uscita la legge, cioè fine luglio del 1965, la Giunta ha già predisposto in delibera la differenza di quanto ognuno prende in base a1 nuovo massimale dell'Istituto e l'Istituto dell'INAIL, a partire dal 1° marzo fino al luglio del 1967, da marzo 1966 a luglio 1967, è pronta per dare gli arretrati. La settimana prossima pertanto tutto questo problema - e sarebbe già stato risolto se non avessimo avuto queste giornate di Consiglio - sarà chiuso definitivamente. Io sono veramente lieto e ringrazio il Presidente Montesano, che ha voluto essere così gentile nel seguirmi in questa delicata fase per reperire quanto la Regione aveva già anticipato a suo tempo, cioè da marzo 1966 a marzo 1967... ringrazio tutti i patronati che mi sono stati vicini, mi hanno confortato in queste valutazioni alla ricerca di una data unica per non creare dei malcontenti e dunque tutti i nostri silicotici, che a partire dalla settimana prossima prenderanno tutti gli arretrati, da luglio 1965 a marzo 1966 li anticiperà la Regione, dal 1° marzo 1966 al luglio 1967 darà gli arretrati l'INAIL. Questo problema pertanto è definitivamente chiuso.
Manganoni (P.C.I.) - Signor Presidente del Consiglio, io voglio rivolgermi particolarmente a lei. Quando noi facciamo delle domande alla Giunta, la Giunta non risponde, regolarmente. Noi protestiamo, ci appelliamo a lei e lei dice: "cosa volete che io faccia, il Regolamento non impone alla Giunta di rispondere ai Consiglieri". Io capisco la sua posizione, è la Giunta che si crede una banda di piccoli pascià. Cosa succede ...(voce dell'Assessore Colombo)... e stattene bravo che saresti ben contento di averlo, va!
(battibecco fra vari Consiglieri)
Montesano (P.S.D.I.) - Signori, non ricominciamo...
Manganoni (P.C.I.) - Consigliere Mappelli, nel tuo intimo però un piccolo harem...
Andiamo avanti. Allora cosa facciamo? Prendiamo il Regolamento e il Regolamento dice che, facendo le interrogazioni scritte e chiedendo le risposte scritte, la Giunta dovrebbe rispondere. Facciamo queste interrogazioni scritte, ne abbiamo alcune del mese di giugno e la Giunta non risponde. Noi diciamo: Presidente, lei è il tutore del Consiglio ...(voce del Consigliere Casetta e del Presidente Montesano)... se la Giunta continua ad avere questo disprezzo più completo per il Consiglio, chi è il tutore delle prerogative del Consiglio? È il Presidente e allora noi ci rivolgiamo al Presidente, dicendo: c'è un Regolamento, lei pretenda che la Giunta lo rispetti; no, la Giunta non solo non risponde ai Consiglieri, ma ignora gli inviti che lei rivolge alla Giunta. Ora, mi perdoni Presidente, è da 22 anni che c'è il Consiglio regionale, è da 22 anni che faccio parte del Consiglio regionale; mai, le dico, mai nessuna Giunta, neanche le precedenti democristiane, quella di Bondaz, eccetera, hanno dimostrato un tale disprezzo né per il Consiglio, né per il Presidente del Consiglio. Ora, abbia pazienza, ma se questi sono assolutamente sordi ai richiami dei Consiglieri, io penso che lei dovrebbe avvalersi con la sua autorità come Presidente del Consiglio e come tutore delle prerogative del Consiglio per invitare, se non pubblicamente, almeno a quattr'occhi, questi piccoli pascià a fare un po' meno i pascià e un po' più i democratici.
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Manganoni, io volevo soltanto dirle, per chiarire le cose, che i suoi colleghi non hanno fatto a norma di Regolamento un'interrogazione o un'interpellanza, hanno scritto delle lettere... (voce del Consigliere Manganoni) ...no, altrimenti l'avrei messo all'ordine del giorno, è lì la differenza! In ogni modo do la parola al Consigliere Casetta.
Casetta (P.C.I.) - Io sarò molto breve perché non ho l'abitudine di essere intollerante come qualcuno che da quattro anni siede in questo Consiglio e non apre mai bocca e poi si permette anche di interrompere. Io penso, Signor Presidente, che stiamo facendo un discorso fra sordi, perché ormai l'abbiamo ripetuto, abbiamo ribadito le nostre richieste.
Dicevo prima del contegno rispettoso del Presidente Bionaz dei diritti dei Consiglieri. Certo, gli do una lettera a giugno, se la mette agli atti; gliela rido a ottobre perché mi dice: "non so, non l'ho vista, non ho avuto tempo...", non risponde. Scrivo a lei, non risponde e dico: allora è inutile che scriviamo, perché qui dovremmo fare le domande in carte da bollo o usare i metodi che usano quei Signori nei nostri confronti. Lei però, se me lo permette, dovrebbe avere quella autorità di richiamare gli Assessori e anche il Presidente della Giunta, se lo vuole, lo faccia in camera caritatis, per la sua dignità, perché poi queste cose si ritorcono su di lei evidentemente perché noi ci rivolgiamo a lei, al rispetto dei diritti dei Consiglieri.
Vede, Ingegner Benzo, io ho scritto nella mia lettera al Presidente del Consiglio, che l'unico Assessore che si era degnato di risposta telefonica, che mi stava rispondendo, era l'Ingegnere Benzo. Io avevo scritto anche a lei nello svolgere le prime richieste, nel mentre la ringraziamo per la cortese sollecitudine con la quale ha voluto rispondere alle nostre richieste di documentazione scritta... rivolgevamo altre richieste. Ora, i distributori che scompaiono però a me fanno sorgere certi dubbi: ci sono 116 distributori elencatimi dall'Assessorato dell'Industria e Commercio su questo foglio, in Valle d'Aosta, è mai possibile che nell'elenco successivo dei gerenti questi distributori diventino 73? Sono abusivi? Cosa ci sta a fare l'Assessorato dell'Industria e Commercio, io mi chiedo, ma un distributore elencato qui, nella data di ottobre, la BP della zona di Saint Christophe, che non ritroviamo neanche più (e come questo ce n'è decine) lo sappiamo che c'è il gerente, perché il gerente che c'era prima all'ESSO... qui in Corso Ivrea, adesso è scomparso, non c'è più, non esiste più. Volete dirmi che non era regolarmente iscritto all'Industria e Commercio? Ma c'è della gente che è degli anni che esercisce. Cosa ci sta a fare l'Assessorato dell'Industria e Commercio se prima di rilasciare le licenze a queste ditte non provvede anche a richiedere l'iscrizione dei gerenti dei distributori all'Industria e Commercio? Questa è una cosa.
Io sono lieto che l'Assessore Mappelli ci abbia informati che il problema dei silicotici di cui discutevamo da anni in quest'aula talmente che io mi permettevo di ricordarle, Professor Montesano, nella nostra lettera che, come ella ricorderà, l'anno scorso, nel prosieguo di una discussione inerente una nostra iniziativa di interrogazione, l'Assessore alla Sanità e Assistenza si era impegnato ad affrontare e risolvere il problema relativo alla liquidazione degli arretrati previsti dalla legge nazionale per i pensionati di silicosi assistiti dalla Regione. Tralasciando le successive discussioni per brevità, a distanza di oltre un anno, tenuto conto che anche ella a suo tempo ha condiviso la nostra iniziativa... dicevamo, non sappiamo ancora niente, chiedevamo perlomeno l'elenco scritto.
Ora, questo è un sistema che si instaura e che si è inaugurato con questa Giunta, perché la dimostrazione pratica ce l'abbiamo quando parliamo dell'Assessore Balestri. Non mi dica che egli non ha avuto tempo di rispondere alla nostra lettera del 13 dicembre, perché veramente cadremmo nel ridicolo, e abbiamo anche sollecitato la risposta... ve la leggo: "noi preghiamo di volerci trasmettere con cortese sollecitudine i seguenti dati riferentesi alla nuova funivia di Chamois: data di appalto, elenco delle ditte invitate, copia della delibera di aggiudicazione, copia del capitolato di appalto, copia di delibera di nomina del Direttore dei lavori, copia degli stati di avanzamento, copia delle perizie suppletive, planimetrie, dati catastali dei terreni acquistati, costi al metro quadro, nome e generalità dei proprietari, perizie per la valutazione dei terreni acquistati". Ora, se questa è l'iniziativa dei Consiglieri di minoranza, dovrebbe essere rispettata. Sono passati dei mesi e non ci si risponde. Allora noi abbiamo tutto il diritto di ritenere che non si voglia rispondere: questa è la verità dei fatti, e se non ci si risponde, è perché c'è qualcosa da nascondere: questo è quanto noi possiamo affermare oggi.
Caveri (U.V.) - Si parla di silicotici e di INAIL, ritengo mio dovere di stigmatizzare un fatto: l'INAIL, che come compito d'Istituto dovrebbe tutelare, difendere i silicotici, funziona invece in senso inverso, in senso fiscale contro i silicotici. Io vi cito dei fatti. Si è rivolto a me un ex operaio della Cogne, ultrasilicotico con una percentuale fortissima di silicosi, mi ha chiesto di essere assistito e non ho potuto fare niente perché l'INAIL mi ha opposto un'eccezione di prescrizione di un anno che l'INAIL invoca. Secondo caso: un silicotico di Challand si è rivolto a me e mi sono trovato nell'impossibilità di fare qualunque cosa perché anche in quel caso l'INAIL mi ha opposto la prescrizione di un anno. Si è rivolto poi a me un silicotico di Pontey, mi sono rivolto al Direttore dell'INAIL, che non è l'attuale Direttore, ma è il precedente, e mi ha detto che sarebbe intervenuto a favore del silicotico di Pontey.
Ho fatto delle pressioni inaudite, si sono fatte visite diciamo parziali (parziali perché non erano collegiali), si sono fatte visite collegiali, si è trascinata la questione per mesi e mesi con dilazioni continue; a un certo momento ho detto al Direttore dell'INAIL: spero che anche per questo caso non vorrete fare in modo che poi decorra l'anno, "ma no, si immagini" mi ha risposto il Direttore dell'INAIL, "ma no, pensi stiamo facendo, stiamo provvedendo per la prima, la seconda collegiale", insomma, morale: siamo arrivati a 15 giorni dalla scadenza dell'anno. Allora io ho perso la pazienza e ho dettato a una dattilografa una citazione e ho citato l'INAIL di Aosta davanti il Tribunale di Aosta.
Quando è stata notificata la citazione, l'allora Direttore dell'INAIL mi disse: "ma perché - era offeso perché io avevo citato l'INAIL a comparire davanti il Tribunale - noi stavamo risolvendo il caso", "già - dico - ma qui siamo a 15 giorni alla scadenza del termine che voi mi invocate". Nelle 48 ore però ho ottenuto per quel silicotico quello che doveva essere ottenuto, perché? Perché avevo provveduto a notificare la citazione, altrimenti anche quel silicotico di Pontey avrebbe perso tutti i suoi diritti. Ma è ammissibile che un ente come l'INAIL proceda in questo modo e studi i sistemi attraverso dilazioni delle visite collegiali di defraudare i silicotici di quello che loro spetta? Sono cose inammissibili. L'Assessore Mappelli dice: "bene, benissimo", come l'Assessore Benzo, "chiaro, chiarissimo", e invece è chiaro, chiarissimo che qui l'INAIL cerca di fregare i silicotici con questa storia del termine di un anno. Allora bisogna che chi assiste questi silicotici notifichi una citazione a tempo, altrimenti i poveri silicotici perdono tutti i loro diritti. Io ritengo doveroso di citare alla Giunta questo caso... non è un caso: è un sistema di procedere.
Balestri (P.S.I.) - È uscito Casetta? Tanto gli riferiscono.
Io ringrazio il Consigliere Casetta di aver letto tutti i punti delle richieste, sono tutti dati tecnici, e io posso assicurare che è la terza volta che sollecito gli uffici per queste risposte. Anche una settimana fa ci hanno detto: "ci manca ancora un punto da tirare fuori e sono pronte", quindi non c'è niente da nascondere, sarà questione di due o tre giorni e le riceverà. C'è un po' di ritardo, va bene, siamo passati, gli uffici sono pieni di lavoro; certe volte non possiamo stare a sollecitare tutti i giorni per quello. Avrete anche voi le vostre esigenze, siamo d'accordo, però sono dati tecnici, non sono richieste di dati alle quali possiamo rispondere noi direttamente come Assessori. A un certo momento per fornirvi questi dati abbiamo bisogno di uffici che ce li forniscano e ce li tirino giù con precisione. Non c'è niente da nascondere, quindi li riceverete presto e chiaro.
Manganoni (P.C.I.) - Voglio solo dire questo: non capisco la questione che è da due mesi che si sollecitano i dati tecnici agli uffici. Io, quando ero Assessore, chiamavo i funzionari e dicevo: qui chiedono la risposta, entro 15 giorni io voglio la risposta, ma qui... non ci sono dei "ma", entro 15 giorni si risponde. Alcune volte ho fatto così, dopo non occorreva più dire: "entro 15 giorni", lo sapevano e, entro 15 giorni, rispondevano, perché se quelli dicono: "mi, ma, mo" e l'Assessore dice: "sì, mi, mo, ma" e voi continuate così a scambiare i "mi e mo" per dei mesi... l'Assessore è Assessore o non lo è e, se lo è, deve stabilire un termine e dire: "entro tale data, io voglio avere le risposte", non dire: "ma, vedremo, se...". A parte che forse quelli sapevano che l'Assessore non ci teneva a rispondere molto presto - queste sono delle mie supposizioni -, è inutile scaricare sugli uffici, è la cosa più disonesta quella di scaricare i propri errori sugli uffici, è l'Assessore che ne risponde e non si scarica sugli uffici...
(battibecco fra il Consigliere Manganoni e l'Assessore Benzo)
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Allora chi approva la delibera n. 4873 alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4631 in data 6 dicembre 1967:
Manganoni (P.C.I.) - Io qui osservo una cosa: è stato appaltato un lavoro per 30 milioni e c'è una perizia suppletiva di 26.700.000, ho detto bene? Ora, che con i lavori si possa uscire in certi casi dal preventivo lo capisco, ma che poi il lavoro venga a costare il doppio di quanto previsto nel progetto questa cosa è un po' grossa, Assessore Colombo! Qui rientra nella faccenda ...(voce dell'Assessore Colombo)... no, io ho detto: 30 milioni appaltati, 26 milioni di perizia suppletiva, è esatto? Non è esatto, spiegatemelo. Quanto è di perizia suppletiva?
Colombo (P.S.I.) - Per quest'anno era inserito per la sopraelevazione dell'edificio scolastico di Châtillon il finanziamento per un primo lotto di lire 30 milioni, per un progetto del costo complessivo di 55 milioni.
Manganoni (P.C.I.) - Scusi ancora una domanda: quante aule ci sono?
Colombo (P.S.I.) - Ci sono dieci aule più una palestra.
Manganoni (P.C.I.) - Mi permetto solo di fare osservare questo: che noi con questa cifra avremmo potuto costruire dieci aule nuove, mentre invece così rappezziamo sempre delle vecchie baracche. Spendiamo la stessa cifra, perché con cinque milioni di media ad aula si costruivano gli edifici nuovi, e qui sono dieci aule, si spendevano 50 milioni e potevamo costruire dieci aule nuove.
Colombo (P.S.I.) - Io volevo chiarire che qui poi in definitiva costruiamo naturalmente in primo luogo dieci aule nuove, perché sopraeleviamo l'edificio e lo allunghiamo anche su di un'ala, e ricaviamo dieci aule nuove, inoltre sistemiamo tutto l'edificio vecchio. Anche rispetto agli effettivi costi, certamente attraverso questa impostazione ne abbiamo un vantaggio, spendiamo molto di meno che non se avessimo costruito le dieci aule nuove e poi al tempo stesso sistemiamo il vecchio edificio che è del 1928-1929... del 1932 mi pare. Tu però sai che, per sistemare un edificio di 30 anni fa, non è che non ci siano delle opere da fare. Per quanto concerne l'indirizzo economico che ha seguito l'Amministrazione regionale, ritengo quindi che perlomeno sia un indirizzo che certamente fa risparmiare qualche cosa alla stessa.
Manganoni (P.C.I.) - Io sono sempre della tesi che, per non riallacciarmi alle discussioni fatte questa mattina, fatte in precedenza, che, quando si devono spendere queste cifre e con la stessa cifra si fa un edificio nuovo, con tutte le caratteristiche dei nuovi edifici: funzionalità... è sempre preferibile costruire degli edifici nuovi che non rappezzare i vecchi.
Assessore Colombo, un edificio di 30 anni fa non è un edificio di nuovo da rifare.
(voce dell'Assessore Colombo)
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola?
Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4892 in data 22 dicembre 1967:
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola? Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4971 in data 29 dicembre 1967:
Manganoni (P.C.I.) - Qui vi è un'altra perizia suppletiva sui cinque milioni di appalto di tre milioni, che è notevole. Ora, c'è il 50% di aumento. Io però voglio dare atto di una cosa - e questo vale anche, per non fare altri interventi, per altre perizie suppletive - che almeno l'Assessore ai Lavori Pubblici Colombo per tutte le perizie suppletive - sia di trenta milioni, sia di tre milioni, sia di cinquecentomila - ci porta un elenco dettagliato per dimostrare e giustificare le spese. Assessore Colombo di questo ti do atto, però devo osservare il contratto col tuo collega che siede alla tua destra, Balestri, il quale ha portato e ha fatto approvare dal Consiglio, non da questa parte del Consiglio, ma da quei Consiglieri, una perizia suppletiva di cento milioni sulla funivia di Chamois, 120 milioni, senza una pagina di allegato per giustificare dettagliatamente le spese.
Ora, ebbene, io invito l'Assessore Balestri a seguire l'esempio del suo collega, perché qui noi sappiamo cosa approviamo: approviamo tre milioni perché hanno speso tre milioni di muratura, di scavi, eccetera, mentre invece lì il Consiglio ha approvato 120 milioni di perizie suppletive senza avere un elenco dei lavori che comportavano questa cifra. Ecco, solamente questo volevo fare osservare e voglio raccomandare all'Assessore Balestri di seguire l'esempio positivo dell'Assessore Colombo. D'altronde non è una scoperta di Colombo, perché tutti gli Assessori ai Lavori Pubblici - anche i Democristiani, cominciando da Vesan e prima da Bionaz Ferdinand - hanno sempre portato in dettaglio l'elencazione dei lavori fatti in più, ciò che non è avvenuto da parte dell'Assessore al Turismo...
Balestri (P.S.I.) - C'è una voce sola...
Manganoni (P.C.I.) - ... non può esserci una voce sola, perché non possono esserci 120 milioni di aumento di calcestruzzo, guarda che questa l'hai detta grossa!
Allora, io la invito in avvenire a seguire l'esempio che segue l'Assessore Colombo e che hanno sempre seguito gli Assessori ai Lavori Pubblici.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4972 in data 29 dicembre 1967:
Dayné (U.V.) - Vorrei chiedere una delucidazione in merito a questo argomento, perché il rifacimento di questa scuola consisteva quasi unicamente nel rifacimento del tetto e qualche sistemazione interna, invece qua vedo al punto n. 6, scavo di fondazioni.
Manganoni (P.C.I.) - Le fondazioni del tetto...
Colombo (P.S.I.) - Qui forse il Consigliere non è al corrente che non solo abbiamo provveduto alla sistemazione del tetto, ma, in seguito alle richieste del Comune, abbiamo anche provveduto all'installazione del riscaldamento. Gli scavi quindi sono fatti per poter appunto piazzare la caldaia nel sotterraneo della scuola stessa. Questi maggiori lavori dunque sono dovuti proprio alla presa di posizione dell'Amministrazione regionale... all'installazione del riscaldamento nella scuola di Gimillan.
Ritengo che sia stato giusto da parte nostra accogliere questa richiesta, perché a Gimillan non abbiamo un clima molto felice e il riscaldamento è un'opera senz'altro più che utile...
Dayné (U.V.) - Se è all'interno, perché sapevo che all'esterno non erano state fatte...
Colombo (P.S.I.) - Internamente è stato fatto, nel sottoscala.
Dayné (U.V.) - Allora di quello non ero a conoscenza.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 4987 in data 29 dicembre 1967:
Casetta (P.C.I.) - Premetto che non ce l'ho con i giornalisti che vanno a sciare particolarmente. Ora volevo solo chiedere una cosa: io ho notato qui ...(voce del Consigliere Caveri)... Io volevo chiedere un'informazione al Dottor Balestri: stamattina abbiamo approvato una deliberazione di 10 milioni di contributo all'ASIVA, come prima parte, perché l'anno scorso ne abbiamo dati 20, credo che si continuerà a darne 20.
Ora, l'ASIVA quale funzione assolve nella nostra Regione? Dovrebbe finanziare tutte quelle altre piccole società che fanno dello sport, perlomeno aiutarle, dare loro dei contributi (sport invernali, naturalmente, perché parlo sempre di sci, ASIVA; non è che parlo della Boxe Aosta, parlo dell'ASIVA).
Ora, a me risulta che l'anno scorso, oltre ad aver dato i 20 milioni all'ASIVA, noi abbiamo dato un contributo ai vigili del fuoco che dovrebbero essere finanziati dal Ministero degli Interni, se non vado errato. Abbiamo dato la bellezza di 4 milioni e 295 mila lire allo Sci Club Cervino; abbiamo dato 700 mila lire al C.S.I. per organizzare i Campionati italiani di sci a Cervinia; abbiamo dato 300 mila lire a Don Perruquet di Pontey non so per quale manifestazione (non so se a Pontey si fanno le gare di sci sulla brina, a l'envers può darsi che succeda anche questo). Ora, questi 20 milioni, solo citando questi tre esempi, diventano circa 30; adesso diamo 2.800.000 a un'altra organizzazione sportiva dei giornalisti italiani in questa occasione.
Mi sa dire l'Assessore a cosa servono i 20 milioni che diamo all'ASIVA? Conclusione della mia domanda: perché se l'ASIVA non dà poi i contributi, tagliamo i contributi a ASIVA e diamoli direttamente alle altre società.
Savioz (P.C.I.) - Volevo chiedere all'Assessore al Turismo se era possibile sapere quanto hanno speso questi giornalisti a Courmayeur, perché penso che avranno presentato un preventivo e avrete dato un contributo in base al preventivo presentato e in base alle risultanze fatte in seguito alle informazioni. Qui non è detto, nelle premesse della delibera di solito si riportava la spesa complessiva che incontrava il sodalizio. Qui non c'è, vorrei sapere quanto hanno speso.
Pedrini (P.L.I.) - Io ho già preso la parola l'anno scorso su questo argomento e avevo espresso un punto di vista che non era mio personale, ma che era condiviso da parecchi sci club, in modo particolare i piccoli, e avevo anche detto, fra le altre cose, che il calendario dell'ASIVA era il più brutto, il più mal stampato, il più disorganizzato calendario che si presentava nelle Alpi occidentali.
Mi auguravo - e l'avevo specificato -, mi auguro che il prossimo anno l'ASIVA, con 20 milioni che il Consiglio regionale dà, cerchi di migliorare sia pure leggermente la presentazione delle nostre gare valdostane, perché bisogna dire e bisogna pensare che questo calendario non va soltanto alle nostre organizzazioni locali, ma esce dalla Valle, va dappertutto. Io già l'anno scorso, e quest'anno lo ripeto, avevo pregato l'ASIVA, la Direzione dell'ASIVA, di andare un momentino nel loro archivio che avrebbero trovato sicuramente, fra tanti altri calendari delle altre Provincie e della Regione Trentino Alto Adige, quello di Torino. Torino, senza spendere una lira, presenta, per tutto quello che riguarda il suo arco alpino, un calendario fatto in carta patinata, meravigliosa, con dentro un mucchio di pubblicità, che pagava appunto la pubblicazione. Questo non tanto perché quel calendario è in carta patinata e il nostro ha dei foglietti tirati a ciclostile che fanno pena, ma perché dà un senso di dignità anche alla organizzazione stessa.
Noi diamo 20 milioni a quest'associazione e io vorrei proprio invitare i Signori Consiglieri, non certo qua, ma vorrei farlo vedere, son tre fogli tirati a ciclostile in una maniera penosa... eccoli qua: questo è il calendario dell'ASIVA! Va bene! Ora con 20 milioni che dà... ma no, ma non avrebbero da tirar fuori una lira, perché quali sono le case di sci e le nostre botteghe di sport che non fanno réclame su un calendario del genere? E poi mandiamo fuori dalla Valle d'Aosta un qualcosa di presentabile.
È vergognoso, tante volte parlavo con il Consigliere Savioz, quando era Assessore al Turismo; ma insomma, quando mandiamo qualcosa fuori dalla Valle, desideriamo che sia qualcosa di perfetto, di pulito, il più possibile, affinché dicano: però in Valle d'Aosta ci sanno fare.
Se siete uno degli organizzatori qualsiasi, di qualsiasi zona del centro-settentrione d'Italia se vi vedete arrivare dalla Valle d'Aosta una cosa del genere, che cosa pensate della Valle d'Aosta? E noi siamo direi la culla della neve. Ma che cosa si può pensare? A parte poi il fatto che non abbiamo avuto neve quest'anno, abbiamo avuto delle grane finché basta, ma siamo al 1° di febbraio, mi risulta, e questo da diversi sci club... e non c'è ancora nemmeno un calendario per i "cuccioli" che corrono con gli sci.
Allora questa organizzazione esiste? Non esiste? Cosa ci sta a fare? Diamo questi 20 milioni. Io ho detto l'anno scorso, lo ripeto: mi auguro, sono convinto che saranno spesi magnificamente bene; non voglio dir niente, ma che cosa può essere leggermente più a posto? Niente, un po' di buona volontà soltanto. Io mi auguro soltanto che il prossimo anno "le mie farfalle non siano cadute nel vuoto" come l'anno scorso, perché evidentemente non si tratta di un punto di vista personale: si tratta della dignità di un'associazione finanziata dalla Valle, di un'associazione che è presente in tutti i campi dello sport sciistico, è un'organizzazione che in fondo porta in giro il nome della Valle, non soltanto in Italia, ma anche nei Paesi vicini, nei Paesi esteri vicini.
Io mi auguro veramente che abbia a cessare, che con un po' di buona volontà il prossimo anno sia presentato un calendario come si deve; in modo particolare, in riferimento proprio a quei 20 milioni che la Valle dà.
Balestri (P.S.I.) - Casetta, noi diamo quei 20 milioni all'anno all'ASIVA e l'ASIVA pensa per tutte le gare e quel programma stabilito che si riferisce alle società della Valle ...(voce del Consigliere Casetta)... le gare al di fuori, gare nazionali di un certo interesse che l'ASIVA non ha... insomma è inutile, lì è questione di interpretazione, è una coppa che però - il Consigliere Savioz vi può insegnare - ha una risonanza mondiale, è una gara internazionale dove veramente fa parlare della Valle d'Aosta non solo in Europa, ma anche all'estero, anche al di fuori dell'Europa. Se poi nel merito si dice: vale, non vale, questo è un altro discorso, non si può pretendere però che l'ASIVA pensi questo.
Al Consigliere Savioz volevo dire: sì, ce l'hanno fatto un preventivo che era sui tre milioni e due, tre milioni e tre; il consuntivo è poi arrivato a tre milioni e mezzo. L'hanno avuto attraverso altre case, altri réclame, eccetera, la F.I.A.T. e altri. È una gara nazionale, di tutti i giornalisti nazionali, quindi abbiamo ritenuto che sia stato importante perché ha parlato molto della Valle d'Aosta, parlerà ancora della Valle d'Aosta in tutti i giornali italiani e quindi è un prezzo che possiamo aver pagato. Credo che, come réclame, sia stato vantaggioso.
A Pedrini rispondo che io ne avevo parlato al povero Presidente dell'ASIVA, il quale aveva compreso la cosa.
Ci sono state le varie vicende, che hanno portato, ne riparleremo... vi dirò subito, a scanso di equivoci, che l'ASIVA è una cosa che funziona perfettamente - parlo dal lato rendiconti -, è una delle società che veramente ha sempre dimostrato una puntualità eccezionale. I rendiconti dell'ASIVA devono essere presi a modello per i rendiconti di una società. Ora, ci possono essere quelle manchevolezze, purtroppo per quella vicenda forse non hanno provveduto per quest'anno, glielo faremo ancora presente per queste corse che, capisco, hanno una certa importanza, per ambientare... un programma vuol dire già presentare un biglietto da visita.
Pedrini (P.L.I.) - Io vorrei chiarire, perché le parole dell'Assessore Balestri possono prestarsi a un equivoco, perché io non ho parlato di fatture, eccetera, io su questo non entro in merito, perché: primo, non le ho viste; secondo, mi hanno riferito veramente che, sotto questo profilo, sono da encomiare. Io mi riferisco solo a quel biglietto da visita che gentilmente ha voluto definire così, che è il nostro programma.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 28
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 38 in data 3 gennaio 1968:
Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 28
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5207 in data 29 dicembre 1967:
Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 28
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 71 in data 10 gennaio 1968.
Germano (P.C.I.) - Vorrei i dati dell'anno scorso.
Mappelli (D.C.) - Mi dispiace, posso darle tutti i dati precisi di quest'anno, ma non ho quelli dello scorso anno. Ad ogni buon conto, quest'anno abbiamo nel Comune di Aosta, sono stati distribuiti per... mi dispiace non ho questo dato preciso.
Germano (P.C.I.) - Noi abbiamo solo speso in più perché ci sono le elezioni.
Caveri (U.V.) - Io non posso non deplorare lo sperpero che è stato fatto in quest'anno per la questione del Natale, c'è stata una distribuzione "urbi et orbi" di pacchi e di sussidi, di contributi di ogni genere; si è arrivati al punto di telefonare a domicilio e di dire: "venite a ritirare pacchi, doni...". Questa è una bassa speculazione elettorale, e non dico niente di più.
Mappelli (D.C.) - Voglio solo dire che io ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al Comitato e che disinteressatamente si sono dati da fare per allietare il Natale dei nostri bambini e dei nostri vecchi.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti: 29
Votanti e favorevoli: 22
Astenuti: 7 (Caveri, Chamonin, Dayné, Fosson, Perruchon, Savioz e Vallino)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 80 in data 10 gennaio 1968:
Dujany (D.C.) - Volevo chiedere al Consiglio l'approvazione di una piccola rettifica; alla linea 3° si dice: "propone di escludere dal beneficio gli alunni delle scuole medie e della prima classe dell'Istituto professionale regionale della Regione, i quali... hanno avuto l'assegnazione gratuita dei libri di testo". Vorrei aggiungere: "salvo casi di particolare bisogno", perché succede nella situazione pratica che alcuni dei ragazzi frequentanti l'Istituto professionale hanno avuto le 30.000 di pagamento dei libri di testo e sono ragazzi che si trovano in particolare stato di bisogno e non vorremmo escluderli dalla possibilità della presentazione della domanda e di fruire di questi eventuali sussidi solo perché hanno avuto 30.000 lire di libri di testo. Lo stesso concetto dovrebbe essere riportato a pagina 2, punto 3 b), cioè "possono presentare domanda per la concessione del sussidio gli alunni che, avendo i requisiti... rispondono alle seguenti condizioni... b) non usufruiscano né di posti gratuiti o semigratuiti in convitti né della fornitura gratuita dei libri di testo, né di altre borse o sussidi di studio o di assistenza né di altri benefici analoghi di importo superiore a lire 30.000". Non vogliamo cioè trovarci nelle condizioni di voler privare quei ragazzi che viaggiano, che sono in collegio, che frequentano le Scuole Medie superiori o l'Istituto Professionale, che hanno avuto i buoni libro (dell'importo di 15.000-20.000 lire all'anno) o il pagamento dei libri, quindi gratuiti, per quanto riguarda coloro che frequentano l'Istituto Professionale, di poter utilizzare eventualmente anche questi sussidi, sempre che si trovino in particolari condizioni di bisogno.
Cusumano (P.L.I.) - A proposito della distribuzione gratuita dei libri di testo, io sono favorevolissimo, anzi direi che bisognerebbe arrivare al momento di distribuirli a tutti per tutti gli ordini di scuola. Vorrei però fare anche un'altra cosa: vorrei che quei libri di testo che non si consumano, cioè che non vanno in prescrizione, ossia quelli che si possono recuperare, fossero recuperati, disinfettati e poi ridistribuiti un'altra volta a degli altri ragazzi per due motivi: prima di tutto si farebbe un'economia, e poi si darebbe anche un premio a quegli studenti che, tenendo bene il loro libro, che può essere recuperato, avrebbero un piccolo premio. Questo penso che avrebbe anche un valore educativo, oltre diciamo quello di poter estendere la distribuzione gratuita dei libri di testo al massimo possibile degli alunni delle scuole della Valle d'Aosta, nei diversi ordini di scuola, anche fino al liceo, qualora ci fossero condizioni di bisogno.
Andrione (U.V.) - Je suis presque complètement d'accord avec Monsieur Dujany. La seule question que je voudrais lui poser c'est de quelle façon est établi l'état de besoin de ceux qui pourraient jouir de ces providences et de ces subsides, parce que le point délicat est celui-là. Alors je voudrais lui demander - évidemment en excluant ma personne, parce que je n'y tiens pas, parce que je ne connais personne, mais je voudrais lui demander de déclarer au Conseil que ce choix sera fait par une Commission... oui, je sais, mais pas celle-là parce que pour des raisons de principe je ne peux pas y participer... mais en tout cas par une Commission qui garantisse le fait que ces subsides seraient distribués d'une façon tout à fait impartiale et objective, c'est-à-dire là où les conditions de besoin sont reconnues.
Il est évident que nous partageons ses préoccupations; du reste je l'ai fait maintes fois... à une délibération de Junte... de donner deux subsides à la même personne, mais il y a eu des cas où cela était délicat, c'est-à-dire je me suis trouvé - et peut-être vous avez eu la même expérience - devant des demandes faites par des personnes qui étaient même - selon l'expression italienne - agiate et alors il serait nécessaire qu'il y ait une commission, qu'il y ait des documents, qu'il y ait quelque chose de sérieux pour faire... et pour donner les subsides là où il est vraiment nécessaire, où il est vraiment justifié. Moi je me remets à votre discrétion, mais il serait bien que ce soit fait par une commission, où un représentant de la minorité soit présent.
Dujany (D.C.) - Consigliere Cusumano, il problema dei libri di testo gratuiti è un grosso problema, cioè l'estensione anche a coloro che non ce l'hanno in questo momento e soprattutto l'altro principio che la scuola diventi proprietaria, o l'ente che paga diventi proprietario dei testi. Comunque è un problema che si deve studiare, mi pare che però il problema più immediato sia questo di una rigorosa sorveglianza sul modo con cui viene fatta la scelta dei libri di testo. In un secondo tempo poi si potrà esaminare anche l'altro problema.
Monsieur Andrione, évidemment lorsqu'on distribue des subsides c'est toujours une chose très difficile, surtout parce que, tout en observant des informations des Maires, en observant des informations des Écoles, nous nous apercevons bien souvent de n'avoir pas d'informations suffisantes et bien souvent on se trouve dans des conditions involontairement de se tromper. Évidemment on cherchera de faire le possible, de faire en manière que ces subsides soient destinés aux personnes qui vraiment ont besoin et qui ont vraiment de la bonne volonté. La Commission est déjà prévue par la délibération au point n° 7, de la Commission font partie aussi trois Conseillers régionaux dont deux de la minorité.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola?
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 111 in data 10 gennaio 1968:
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 173 in data 17 gennaio 1968:
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 179 in data 17 gennaio 1968:
Casetta (P.C.I.) - Brevemente vorrei solo fare rilevare questo: questa delibera è stata assunta dalla Giunta in data 17 gennaio ed è motivata dalla necessità di poter partecipare a un'asta che il Tribunale di Aosta aveva indetto per la vendita di un terreno situato in Châtillon del costo di 6.700.000 lire, se non vado errato, prezzo d'asta, l'aggiudicazione del Tribunale è di 6.700.000 lire, non è 7.000.000; comunque sono 300.000 lire che forse servono per le spese di... non ha importanza, sono 300.000 lire su 7 milioni, non credo che ci dobbiamo mettere a litigare. È sul principio che io voglio discutere.
Cos'è avvenuto? Era un anno che questo terreno era all'asta, questa era la terza asta... L'Assessore Dujany mi ha già premesso che le prime aste erano del valore di 13 milioni, se non vado errato, che questa era un'asta di ribasso e quindi il Comune poteva concorrere. D'altra parte, però, il Comune di Châtillon poteva avere se non altro prima questa preoccupazione, perché a me risulta che quel Comune ha deliberato solamente in Giunta e non in Consiglio l'acquisto con procedura d'urgenza, salvo approvazione del Consiglio comunale, di quest'area situata nel centro di Châtillon da adibire a parcheggio. Ora, cos'è che fa riscontro a questo? Che è un'interessante tutela quella di questa Giunta su quella dei Comuni... c'è un Comune che un mattino si sveglia, delibera di chiedere un contributo alla Regione in modo immediato, di corsa, d'urgenza per acquistare un'area da adibire a parcheggio; la Giunta delibera subito in data 17 gennaio di elargire questi 7 milioni per l'acquisto di quest'area ritenuta importante. Ci sono altri Comuni che hanno deliberato in Consiglio, non in Giunta, tipo Hône, tipo Issogne, di comprare delle aree da adibire a parcheggio e ci dormiamo su degli anni. Questa è la realtà: il metro di misura, di confronto è quello che vale. Questi hanno partecipato all'asta con una delibera urgente della Giunta comunale di Châtillon, non del Consiglio comunale, approvata da questa Giunta non so se in sede di tutela, e subito si è corsi dietro a dare i 7 milioni.
Vi pare il metodo giusto, il metro di misura esatto, per guardare cosa fa un Comune, cosa fa un altro? Ora, il paragone proprio fra un Comune e un altro dove prima studiano in Giunta, deliberano in Giunta, lo portano in Consiglio, chiedono il contributo all'Amministrazione regionale... passano degli anni e si perdono alle volte queste possibilità di acquisire delle aree per fare dei parcheggi, perché alla Giunta non fa comodo di accogliere quelle giuste richieste. A questo Comune in via... chiamiamolo... non è un favoritismo, era una necessità, mi dirà l'Assessore Dujany, ma nella realtà delle cose ci sono due metri di misura per le diverse Amministrazioni comunali: era solo questo che volevo fare rilevare.
Manganoni (P.C.I.) - Forse non è di pertinenza di questo argomento, ma è solo una domanda che voglio fare alla Giunta: nello stesso Châtillon tre case hanno dovuto essere sgomberate a causa della frana creata dall'ANAS nella costruzione della circonvallazione. Queste tre famiglie hanno dovuto abbandonare la propria casa e hanno ricevuto, se non vado errato, fino ad oggi 100-150 mila lire, 100 dalla Regione, mi pare, e 50 dal Comune, l'ANAS non c'entra. È passato un anno e più e ora questa povera gente che ha dovuto abbandonare la propria casa, andarsene via, e quella casa dovrà essere demolita o riparata perché è tutta piena di crepe... io non incolpo la Giunta, sia chiaro, però vorrei invitarla a fare il possibile, a intervenire presso l'ANAS.
Assessore Colombo, tu che sei amico del Ministro Mancini, digli di tener conto di quei lavoratori, di quegli operai, quelle casette danneggiate dalla frana... lo so che la Giunta deve essere intervenuta per circa 100 mila lire, io do atto di questo; altri 50 forse il Comune, so che in tutto sono 150. Io però vorrei invitare la Giunta - senza volerne fare una colpa, perché io non faccio nessuna colpa alla Giunta - di intervenire affinché questo Ministero... per colpa dell'ANAS sono crollate tre case, quelle persone hanno dovuto scappare, abbandonare tutto da più di un anno e non hanno un soldo di indennizzo, vedete un po' ...(voce dell'Assessore Colombo)... ecco, solo questo volevo dire.
Dujany (D.C.) - Questa era una condizione particolare. Si tratta di una vendita di terreno all'asta fatta dal Tribunale di Aosta e quindi il Comune ha ritenuto di dover intervenire con quella sollecitudine che avrebbe dovuto avere un privato qualunque, per cui probabilmente non ha sempre la possibilità di convocare il Consiglio con quella sollecitudine che sarebbe augurabile.
Voi sapete che questi avvisi vengono messi al pubblico entro determinati termini; il Comune, quando ha avuto questa notizia, ha ritenuto di partecipare a quest'asta. Riteniamo che l'acquisto di questo terreno sia stato un acquisto estremamente utile nell'interesse del Comune e soprattutto veramente vantaggioso, anche dal punto di vista del prezzo e vi dico questo di più: che c'erano parecchi privati che erano in procinto di acquistare quest'area. Il Comune quindi ha dovuto seguire questa strada, che forse non era strettamente ortodossa, ma per raggiungere lo scopo di voler "fermare" quest'area. Non so se voi conoscete la posizione... sono duemila metri quadrati circa, con l'accesso della strada della circonvallazione di via Pellissier, ed è un ottimo terreno nelle vicinanze della Scuola elementare, che avrà senz'altro una grande possibilità di utilizzazione.
Per quanto riguarda l'altro problema sollevato dal Consigliere Manganoni, mi pare sia cosa già fatta: il Presidente se ne è interessato ultimamente e vi potrà rispondere con maggiore precisazione.
Bionaz (D.C.) - Io debbo dire per la verità che questa volta non possiamo fare dei rimproveri all'ANAS, perché credo che la pratica si stia concludendo in questi giorni con il pagamento. Perché, com'è successo? C'è stata quella frana, hanno dovuto accertare naturalmente di chi era la colpa e la prima fase è stata indubbiamente lunga.
Quando si è stabilito che la popolazione doveva essere risarcita, in occasione della venuta del Ministro Mancini e del Direttore generale dell'ANAS per l'inaugurazione dell'autostrada, sono stati convocati i proprietari danneggiati al Billia, dove si era tenuto il pranzo ufficiale. E lì il Ministro, alla presenza degli interessati e del Direttore generale, si era impegnato a fare di tutto per transigere la questione senza ricorrere alle vie legali. C'era però una difficoltà di ordine burocratico, ed era questa, ha detto: "noi, purtroppo, dovremmo almeno investire della questione... il contenzioso, perché non possiamo pagare, perché la Corte dei Conti ci farebbe un rilievo". Allora l'hanno investito, però nello stesso tempo l'ANAS ha chiesto all'Ufficio tecnico erariale di fare la sua perizia e si è invitato, così con le buone, il legale - che allora si era suggerito ai danneggiati di nominare subito - a fare altrettanto per avere due perizie e le perizie quasi quasi combaciano, cioè c'è una piccola differenza, non so se un milione e più (non so se la perizia dei danneggiati... la perizia di parte ha un ammontare di 20 milioni; l'altra 18, quasi 19). l'ultima volta che sono andato dal Direttore generale quest'ultimo in mia presenza ha chiamato lì tutti quelli che si occupano della questione e ha detto: "guardate qui abbiamo l'ultimo stadio da affrontare, cioè quello dell'Avvocatura dello Stato". Qui è chiaro che non permettiamo di fare la causa, visto che gli ammontari, le perizie quasi quasi corrispondono, non faremo la causa, aspettiamo solo il parere dell'Avvocatura, che naturalmente sarà positivo, e diamo il via anche al pagamento. Questo 15 giorni fa, e penso che adesso a giorni ci sarà il parere dell'Avvocatura e loro, come avranno il parere dell'Avvocatura, daranno senz'altro luogo al pagamento.
La questione dunque dovrebbe essere risolta, anche senza spese, naturalmente, perché ha evitato le spese di causa.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 223 in data 17 gennaio 1968:
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 229 in data 19 gennaio 1968:
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Il Consiglio delibera di ratificare le deliberazioni sopraindicate.
Bionaz (D.C.) - Signor Presidente, io vorrei chiederle, lei dice la 227 deve essere discussa a scrutinio segreto...
Montesano (P.S.D.I.) - ...sì perché c'è la nomina di un legale...
Bionaz (D.C.) - Io le chiederei la parola non per parlare dei legali, ma per illustrare un po'... qui si tratta semplicemente di... vi assicuro che non entro in polemiche, state tranquilli, se il Presidente mi dà la parola...
L'intervento della Regione in questa causa è giustificata dal fatto che l'Avvocatura dello Stato ci ha chiamati in causa nella causa civile tra l'E.N.E.L. e l'Avvocatura dello Stato. Cosa succedeva? In seguito alla nota sentenza della Corte costituzionale, l'E.N.E.L. non ha più pagato i canoni demaniali e, trincerandosi dietro alla scusa - io dico che è una scusa evidentemente - o al motivo di non sapere a chi giustamente dovesse pagare, non ha più versato i canoni, di modo che noi oggi siamo creditori di una somma che si aggira sul miliardo quasi, con un incremento annuo di 126 milioni da parte dell'E.N.E.L.. Indubbiamente è una situazione imbarazzante e anche di disagio, perché insomma lasciare i soldi che ci sono giustamente dovuti inoperosi perché chi li deve pagare fa i capricci non è una cosa simpatica.
Cos'è successo ultimamente? È successo che abbiamo dovuto intervenire in causa perché siamo stati chiamati d'ufficio a intervenire. Nello stesso tempo però abbiamo cercato - io un accenno stamattina l'ho fatto - almeno un approccio con l'E.N.E.L. per recuperare quella parte di canoni sui quali anche la Corte costituzionale non aveva emesso nessun dubbio e che anche da parte della SIP e dell'E.N.E.L. si ritiene che siano dovuti. Pochi giorni fa abbiamo avuto - e non ero solo, ero accompagnato anche da un altro legale - abbiamo avuto un contatto con l'E.N.E.L. e, per la verità, questa volta si è di molto ammorbidita e avrebbe assunto una decisione: quella almeno di liberare la parte sulla quale non vi è questione, cioè la parte dei 9/10 dei canoni. Su questo ha già l'assenso del Ministero dei Lavori Pubblici, riteniamo che in questi giorni, dietro nostro intervento, anche il Ministro dell'Industria li abbia autorizzati a questo primo versamento. Si tratta di affrontare adesso il parere dell'Avvocatura dello Stato che indubbiamente deve sentire il Ministro delle Finanze. La prossima settimana sarà sentito a questo proposito il personale, cioè il funzionario del Ministero delle Finanze e riteniamo almeno di poter superare questa fase, cioè il recupero dei 9/10 di questi canoni, lasciando salva e impregiudicata la questione di principio che verte unicamente sul decimo, cioè sulla decima parte di quanto ci è dovuto. Questo per la verità per spiegare ai Consiglieri a che punto si trova questa pratica. C'è da notare questo: che c'è un ammorbidimento da parte dell'E.N.E.L., l'ha anche detto ma noi, in definitiva, preferiremmo anche avere a che fare con la Regione, perché i nostri impianti sono lassù e non avremmo niente in contrario a versare direttamente il canone alla Regione, qualora naturalmente non avessimo l'opposizione, l'Avvocatura dello Stato, che cercheremmo di convincere a lasciare... o prendere questa decisione da parte dell'E.N.E.L..
Montesano (P.S.D.I.) - Si passa alla votazione a scrutinio segreto, non facciamo seduta segreta, ma lo scrutinio segreto.
Germano (P.C.I.) - Sì, ma noi vogliamo discutere...
Montesano (P.S.D.I.) - Scrutinio segreto, Avvocato Caveri, non seduta segreta.
Andrione (UV) - ... per delle persone nominate sarebbe seduta segreta...
Montesano (P.S.D.I.) - Se volete fare quello io... allora qui ci sono da fare due votazioni: una votazione per alzata di mano per l'approvazione della delibera e un'altra a scrutinio segreto per la nomina del legale rappresentante della Regione. Facciamo la votazione per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.
Il Consiglio ratifica la deliberazione di Giunta n. 227 in data 19 gennaio 1968 ("Intervento della Regione Valle d'Aosta in cause promosse, nanti il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Torino, dall'E.N.E.L. e dalla SIP contro l'Amministrazione Finanziaria dello Stato. Designazione di legali") limitatamente alla seguente prima parte dispositiva della deliberazione (rinviando a successiva votazione segreta e in seduta privata la ratifica della seconda parte dispositiva della deliberazione concernente l'incarico ai legali in rappresentanza e difesa della Regione):
"di autorizzare il Presidente pro-tempore della Giunta Regionale, Avv. Cesare Bionaz, ad intervenire, a nome e per conto della Regione Autonoma della Valle d'Aosta, nelle cause di cui in premessa vertenti nanti il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche, di Torino, ...".
Andrione (U.V.) - Non è il volere fare o il non volere fare, noi chiediamo soltanto...
Montesano (P.S.D.I.) - Avvocato Andrione, si è fatto sempre così: quando c'è da nominare qualcuno in un provvedimento di Giunta, si faceva la votazione a scrutinio segreto...
Andrione (U.V.) - Allora io personalmente sollevo una riserva sulla nomina dei legali...
(voce)
Andrione (U.V.) - Non ha importanza, io sollevo questa riserva per una questione di principio, cioè una riserva sui nomi degli avvocati X e Y.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora, Avvocato Andrione, bisogna farlo in seduta segreta.
Andrione (U.V.) - Va bene...
Montesano (P.S.D.I.) - Allora d'accordo. Questa votazione allora rimane a metà.
Andrione (U.V.) - Perché in seduta segreta dirò alcune cose sull'Avvocato Colombo.
(voci di vari Consiglieri)
Montesano (P.S.D.I.) - Allora rimane questa deliberazione approvata nel suo contesto. Rimane poi da approvare la deliberazione n. 4195 per la nomina dei tecnici per il provvedimento stesso... e per la nomina del legale rappresentante della deliberazione n. 227.
Il Consiglio prende atto.