Objet du Conseil n. 65 du 2 mars 1970 - Verbale

OGGETTO N. 65/70 - Aggiornamento dei lavori del Consiglio.

Presidente MONTESANO - Il Consiglio dovrebbe oggi proseguire nella discussione del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1970. Il Consigliere Pollicini ha però chiesto la parola per una questione pregiudiziale. Ne ha facoltà.

Consigliere POLLICINI - Signori Consiglieri,

la recentissima vicenda del Comune di Aosta ha fatto registrare delle dichiarazioni di un autorevole membro della Democrazia Cristiana.

Infatti, il Consigliere comunale Zanin ha, a più riprese, esplicitamente dichiarato che la formula di Centro-Sinistra era finita, a tutti i livelli, in Valle d'Aosta. Conseguente a questa sua dichiarazione, ha poi presentato una mozione di sfiducia alla Giunta Comunale di Centro-Sinistra, proposto una Giunta tecnica formata dai rappresentanti di tutti i Partiti, dal Liberale al Comunista, pur non essendovi la necessità, anche numericamente, di una siffatta Giunta e ha partecipato alle riunioni dei Capi Gruppo dell'opposizione al fine di costituirla e ha votato pure in accordo con loro su tale questione.

Il gesto del Cav. Zanin e le sue dichiarazioni non sono quelli di un franco tiratore, perché egli è il Segretario Amministrativo del nostro Partito, carica che, per Statuto, non è certo di secondo piano e, quindi, rappresenta legalmente il nostro Partito. Inoltre, e soprattutto, egli ha esplicitamente dichiarato di parlare e agire a nome della maggioranza del Comitato Regionale della Democrazia Cristiana.

Siccome oggi dovremmo esprimere un voto di assenso o di dissenso sul documento amministrativamente e politicamente più importante dell'anno di questo Governo regionale, che è appunto qualificato dalla collaborazione dei Partiti che hanno costituito alla Regione il Centro-Sinistra, noi Consiglieri della D.C. sentiamo la necessità di interpellare gli organi competenti del nostro Partito, unici autorizzati a dare direttive generali di carattere politico, affinché decidano se le suddette dichiarazioni fatte al Consiglio Comunale di Aosta sono frutto di una posizione personale di chi le ha fatte o se effettivamente comportano un diverso orientamento della maggioranza del nostro Comitato e, di conseguenza, del nostro Partito nei confronti della formula di Centro-Sinistra.

Chiediamo pertanto al Signor Presidente del Consiglio e a tutti i Consiglieri di questa Assemblea di voler permetterci questa pausa di riflessione.

La votazione sul bilancio potrà avvenire - ove vi sia un accordo della maggioranza consiliare su questo punto - entro il corrente mese.

L'Amministrazione regionale non subirà conseguenze di nessun genere, essendo l'esercizio provvisorio del bilancio operante sino al 31 marzo. Propongo che la prossima riunione del Consiglio sia indetta per mercoledì 11 marzo.

Consigliere GERMANO - A nome del Gruppo consiliare del P.C.I., chiedo una breve sospensione della seduta per esaminare con maggior attenzione le dichiarazioni testé fatte dal Consigliere Pollicini.

Presidente MONTESANO - A nome personale, dichiaro di essere favorevole alla proposta di sospensione della seduta fatta dal Consigliere Germano.

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrini. Ne ha facoltà.

Consigliere PEDRINI - A nome del Gruppo consiliare del Partito Liberale, mi associo alla proposta di sospensione della seduta fatta dal Consigliere Germano.

Consigliere FOSSON - In relazione alle dichiarazioni del Capo Gruppo della Democrazia Cristiana, noi dell'Union Valdôtaine aderiamo alla proposta del Consigliere Germano.

Presidente MONTESANO - In accoglimento alla proposta di cui si tratta, comunico che la seduta è sospesa per quindici minuti.

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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,59 alle ore 18,17

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Presidente MONTESANO - La seduta è riaperta. Ha chiesto la parola l'Assessore Milanesio. Ne ha facoltà.

Assessore MILANESIO - Siamo stati chiamati a decidere su una proposta di rinvio della odierna seduta, il cui ordine del giorno comprendeva, essenzialmente, la discussione e l'approvazione del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1970. Il Consigliere Pollicini, nelle sue premesse, ha elencato le ragioni di tale proposta, ragioni essenzialmente di ordine interno alla Democrazia Cristiana.

Ora, quando un Partito alleato chiede il rinvio della discussione di un determinato argomento, è giusto che in qualche modo si accolga questa richiesta; però, è anche giusto che si dice quello che si pensa in ordine ad una certa situazione e, soprattutto, a detta richiesta di rinvio della seduta. È vero che c'è una situazione molto confusa al Comune di Aosta, è vero che la Democrazia Cristiana deve chiarire la sua posizione, ma è anche altrettanto vero che il Partito Socialista non ha fatto e non fa della formula di Centro-Sinistra un mito da perseguire a tutti i costi. Noi abbiamo dato vita ad una coalizione politica basata su determinati postulati programmatici e su un quadro politico generale, che, entro certi limiti, voleva rappresentare e rappresentava anche il superamento del Centro-Sinistra, così come era stato originariamente impostato.

Quindi, le considerazioni svolte dal Consigliere Pollicini hanno un valore essenzialmente nei confronti della Democrazia Cristiana, ma, secondo me, una scarsa attinenza con il voto che quest'oggi avremmo dovuto esprimere sul bilancio preventivo della Regione per l'anno 1970, bilancio presentato da questa Giunta e che avrebbe dovuto o dovrebbe avere il sostegno dell'attuale maggioranza consiliare.

Dunque, in linea di principio, noi saremmo contrari alla proposta di rinvio della seduta, per le ragioni che ho esposto prima; ma, trattandosi della richiesta fatta da un Partito alleato per motivi di chiarificazione interna, riteniamo che questa richiesta possa e debba essere accolta dal Consiglio. Perciò noi voteremo a favore della richiesta stessa, pur non ritenendola, in linea di principio e per quanto ci riguarda, giustificata.

La riteniamo invece giustificata per il Partito alleato, che ha dei suoi problemi interni da risolvere. Ora, noi siamo rispettosi delle difficoltà e dei problemi che sorgono all'interno dei Partiti che in questo momento compongono la Giunta di Governo. Noi ci auguriamo però che, in qualche modo, la situazione abbia uno sbocco, perché è chiaro che l'adozione di un atto politico-amministrativo importante, quale il nostro bilancio preventivo, non -può essere procrastinata. Noi ci auguriamo quindi che la Democrazia Cristiana trovi una soluzione ai problemi che la travagliano.

Consigliere GERMANO - Noi prendiamo atto che la richiesta fatta dal Consigliere Pollicini, a nome del Gruppo della Democrazia Cristiana, ha una motivazione politica, motivazione che denota però la profonda crisi che lacera questo Partito e che testimonia, ancora una volta, il fallimento del Centro-Sinistra.

Naturalmente una simile situazione si ripercuote negativamente sulla vita amministrativa della Regione. Infatti, vi sono problemi importanti, che devono essere risolti nell'interesse della popolazione valdostana, problemi che, l'anno scorso, hanno subito un arresto di otto mesi a causa della crisi della Giunta e che ora continuano ad attendere, accumulandosi e aggravandosi ognor di più. Non possiamo quindi dare il nostro consenso alla richiesta di rinvio della seduta. Però, comprendendo il travaglio della Democrazia Cristiana, ci asterremo dalla votazione, per dar modo ad essa di risolvere i suoi problemi interni.

Consigliere TONINO - Di fronte alla proposta di rinvio della odierna seduta a data da destinare, fatta dal Consigliere Pollicini, il sottoscritto, quale rappresentante del Partito Socialista di Unità Proletaria in questo Consiglio, non può non biasimare un tale comportamento che, ancora una volta, mette a nudo la realtà in cui si trova il defunto Centro-Sinistra. Questo fatto conferma, ancora una volta, come sia urgente, nell'interesse del popolo valdostano, che il Centro-Sinistra prenda atto della sua rottura, del suo fallimento come formula politica voluta dal vertice, ma disapprovata dalla base.

La motivazione data alla proposta di rinvio della seduta, così come è stata espressa, non può essere considerata quale motivazione valida alla risoluzione dei problemi del popolo valdostano e, perciò, il mio giudizio su tale proposta non può essere che critico e negativo.

Compito di questo Consiglio è di lavorare per risolvere gli annosi problemi che ci stanno davanti e di salvaguardare quel poco di fiducia che ancora hanno le Assemblee elettive.

Le Assemblee elettive non devono degradarsi ad un punto tale da far venir meno la fiducia riposta in loro e sugli uomini politici che le compongono.

Io non voglio dunque essere compartecipe di questo stato di cose e perciò, ripeto, il mio voto sulla proposta Pollicini non potrà che essere negativo, anche se tale proposta è stata avanzata da un Consigliere della sinistra della Democrazia Cristiana.

Consigliere PEDRINI - Signor Presidente,

a me spiace di non poter condividere la posizione del Consigliere Germano, il quale ha dichiarato l'astensione del suo Gruppo dalla votazione sulla proposta Pollicini, perché noi Liberali riteniamo che non ci si possa astenere da una votazione quando è in gioco il bilancio di una Amministrazione Regionale. Che la Democrazia Cristiana sia in crisi è un fatto risaputo ormai in tutta l'Italia e, in modo particolare, in Valle d'Aosta; ma che la crisi della Democrazia Cristiana debba riversarsi sulla vita amministrativa della nostra Regione, noi Liberali non lo possiamo ammettere, perché già troppo tempo è stato perso a causa di crisi politiche.

Ci pare strano, comunque, che il Presidente del Consiglio non abbia rilevato come il Capo Gruppo della Democrazia Cristiana, esautorando il Presidente delle sue funzioni, abbia addirittura indicato o proposto, se così si preferisce, la data della prossima adunanza del Consiglio Regionale. Si sarebbe almeno dovuto avere il buon garbo e l'educazione politica di dare mandato al Presidente di sentire a questo proposito il parere dei Capi Gruppo, i quali, di comune accordo, avrebbero potuto fissare la data della prossima adunanza consiliare.

Infatti, noi non siamo degli uomini politici pagati e quindi liberi tutti i giorni, ma siamo uomini che diamo, lavorando, il nostro contributo alla comunità e che pertanto abbiamo determinate esigenze personali che devono conciliarsi con le esigenze pubbliche a livello regionale.

Non voglio ora fare una tragedia sul mercoledì 11 o sul martedì 10 o sul giovedì 12; ma devo sottolineare che è sempre la forma che, in questo Consesso, spesso e volentieri la Democrazia Cristiana dimentica, come ha fatto anche in questa occasione, scordando che l'approvazione di un bilancio à un atto essenzialmente amministrativo e che, pertanto, la crisi al Comune e la lotta delle sue varie correnti non avrebbero dovuto investire tutti i Gruppi politici della Regione e, in modo particolare, la sua Amministrazione.

Anche se su questo argomento il discorso potrebbe essere molto lungo, non voglio tediare nessuno e, pertanto, mi limito a ribadire che noi, come Liberali, non possiamo condividere simili impostazioni di politica demagogica, che è strettamente personale e interna ad un Partito.

A questo proposito, debbo dire di essere stupito che il Partito Socialista Italiano, che è un Partito laico, sia pure alleato alla Democrazia Cristiana, come bene ha osservato l'Assessore Milanesio, non abbia sentito il dovere di stigmatizzare il comportamento di quest'ultimo Partito in termini, più chiari e precisi di quelli usati effettivamente, con la abilità di oratore, di cui diamo atto, dallo stesso Assessore Milanesio.

Sento che il Presidente della Giunta, Bordon, parla di benzina di fronte a queste mie osservazioni. Ebbene, caro Presidente della Regione, Bordon, e tu sai quale stima e simpatia io ho per te benzina, qualche volta, ci vuole; e se i Liberali devono essere, eventualmente, i primi a partire con la latta di benzina, così sia: noi partiremo per primi. Noi non ci tiriamo mai indietro; questo nella nostra vita politica l'abbiamo dimostrato non. da oggi, ma già nel passato e, quindi, siamo sempre disposti a partire con la latta di benzina, se è il caso.

Comunque, concludo il mio intervento ponendo in risalto. (e su questo punto chiamo a testimonio tutto il popolo valdostano e, modo particolare, quella parte di esso che vota per la Democrazia Cristiana e che fra quattro mesi dovrà mettere nell'urna un'altra scheda) questo esempio, che indubbiamente non è un esempio edificante per l'Amministrazione Regionale valdostana.

Conseiller CAVERI - Puisque l'Union Valdôtaine a déjà dit, par la parole de Monsieur Fosson, ce qu'elle pense de la proposition de Monsieur le Conseiller Pollicini, je me permets tout simplement d'ajouter quelques considérations sur la situation politique actuelle.

Les événements qui se déroulent sur le plan national, sur le plan régional et sur le plan communal de la Ville d'Aoste, comme d'ailleurs sur le plan de plusieurs autres Communes, sont très graves et confirment les thèses que nous avions soutenues depuis plusieurs années.

Il y a, évidemment, une crise de la Démocratie Chrétienne, de ce Parti unique des catholiques, que l'on a voulu fonder il y a 25 ans. On voit aujourd'hui si c'est possible qu'un Parti, un immense Parti, qui a une écrasante majorité, on peut dire, au Parlement, si c'est possible qu'un grand Parti basé simplement sur un lien confessionnel puisse exister, fonctionner et faire vivre les communautés nationales, régionales et communales.

Il y a évidemment, une crise du Centre-Gauche; mais i1 faudrait que tous ceux qui ont une responsabilité politique réfléchissent que, si l'on continuera dans cette voie qu'on est en train de suivre d'une façon aveugle, qui est la voie des marchandages et des byzantinismes, il y aura bientôt une crise du régime parlementaire, une crise tout simplement du système démocratique.

Nous avons vu comment est finie la troisième République en France; nous avons vu comment est finie la démocratie corrompue de la Grèce et il ne sert plus, après, de verser des larmes parce que les colonels sont arrivés et ont fait le coup d'état.

Nous devons penser que, si l'on continue de ce pas, nous finirons tous ensemble sous la férule d'un nouveau dictateur. C'est seulement question de temps: il faudra voir si le temps sera court ou s'il sera un peu plus long, mais si l'on continue avec ce système de démocratie byzantine, levantine, corrompue jusque dans la moelle des os, on ne sauvera rien. Nous valdôtains nous ne sauverons pas l'autonomie et, sur le plan national, on ne sauvera pas le régime parlementaire, on ne sauvera pas la démocratie en Italie.

Cela ce sont les faciles prophéties que nous pouvons faire aujourd'hui, devant ces événements très graves, sans ajouter de plus.

Conseiller CHAMONIN - Je ne veux pas faire ici aucune considération d'ordre politique sur une question qui devra être, à mon avis, d'ordre exclusivement administratif.

Vu que le budget est 1'acte administratif de la majeure importance et qualification pour notre Administration Régionale et nécessite, pour son approbation, de la volonté unanime et sans ombre de tous les Groupes composant l'actuelle majorité, bien que, en principe, nous ne soyons pas d'accord sur la demande de renvoi avancée par le chef du Groupe démocrato-chrétien, Groupe de majorité relative en ce Conseil, nous ne pouvons que nous associer à cette demande pour permettre à la Démocratie Chrétienne de procéder en son intérieur à cet éclaircissement indispensable au moment actuel.

Consigliere POLLICINI - Rispondo al Capo Gruppo del Partito Comunista per rassicurarlo che non si tratta del fallimento del Centro-Sinistra. Questa formula per noi rimane valida, in quanto l'alleanza fra cattolici e socialisti è oggi l'unica formula per garantire il progresso del Paese.

Si tratta invece, collega Germano, di un problema di democrazia interna del nostro Partito, di un problema di democrazia autentica, inconcepibile certamente in regimi autoritari. Infatti, è inconcepibile persino immaginare che questo nostro atteggiamento possa essere riportato nei Consigli, ammesso che esistano, dei Comuni dei Paesi di democrazia orientale.

Comunque, io vi assicuro che la Regione non è investita dalla crisi, anche se la crisi del Comune di Aosta ha bisogno di una doverosa discussione democratica all'interno del nostro Partito, poiché si tratta di un episodio politico sul quale noi, proprio per il rispetto che abbiamo degli elettori, intendiamo ancora una volta fare conoscere la nostra posizione in modo chiaro e. senza equivoci, in relazione appunto ad alcuni equivoci che possono essere sorti in questi ultimi giorni.

E per chi si cullasse in facili illusioni, posso garantire, non solo davanti al Consiglio Regionale, ma anche agli elettori, che l'approvazione del bilancio preventivo per l'anno 1970 non sarà ritardata e che, pertanto, l'attività dell'Amministrazione Regionale non subirà alcun rallentamento.

Mi pare che, con questa dichiarazione, noi abbiamo assolto al nostro dovere, nel rispetto dei canoni fondamentali della democrazia.

Presidente MONTESANO - Il Consiglio dovrebbe procedere ora alla votazione sulla proposta di rinvio della odierna seduta fatta dal Consigliere Pollicini.

A questo proposito, mi sento in dovere di tranquillizzare il Consigliere Pedrini osservando che il Consigliere Pollicini non ha richiesto che la nuova seduta fosse fissata per il giorno 13 marzo, ma ha semplicemente accennato a tale data a titolo indicativo.

Naturalmente non rientra nella mia competenza di Presidente del Consiglio. accogliere, o no, tale proposta perché le decisioni in tale materia spettano al Consiglio stesso. Infatti, in passato, io ho sempre lasciato al Consiglio, oppure ai CapiGruppo consiliari, le decisioni su analoghe richieste.

Poiché nessun altro oratore è iscritto a parlare, metto ai voti, per alzata di mano, la proposta di rinvio della odierna seduta fatta dal Consigliere Pollicini.

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Procedutosi alla votazione per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli venticinque e voti contrari tre (Consiglieri presenti: trentacinque; Consiglieri votanti: ventotto; Consiglieri contrari: Maghetti, Pedrini e Tonino; astenutisi dalla votazione i Consiglieri: Crétier, Dolchi, Germano, Macheda, Manganoni, Savioz e Siggia in Bianco), ha approvato la soprariportata proposta di rinvio della odierna seduta del Consiglio.

Il Consiglio prende atto.

Presidente MONTESANO - Il Consiglio deve concordare ora la data della nuova adunanza consiliare.

Ha chiesto la parola il Consigliere Pollicini. Ne ha facoltà.

Consigliere POLLICINI - Ritengo che sarebbe opportuno fare coincidere la data della nuova adunanza consiliare per la prosecuzione della discussione sul bilancio preventivo della Regione per l'anno 1970 con la data dell'adunanza obbligatoria, a termini di Regolamento, da tenere nella prima quindicina di marzo.

Inoltre, confermo a mia volta che la data del 13 marzo, a cui avevo accennato all'inizio della odierna seduta, era puramente indicativa e priva del benché minimo senso costrittivo.

Presidente MONTESANO - Concordo, con il Consigliere Pollicini, sulla opportunità che la data della nuova adunanza consiliare per la prosecuzione della discussione del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1970 coincida con la data dell'adunanza consiliare che, a' sensi di Regolamento, deve avere luogo obbligatoriamente nella prima quindicina di marzo.

Comunico, in proposito, che l'Ufficio di Presidenza aveva già concordato di stabilire la data di tale riunione obbligatoria per il giorno 13 marzo. Propongo quindi di rinviare a tale data anche l'odierna seduta, fermo restando che l'adunanza del 13 marzo continuerà nei giorni seguenti nel caso che ciò si rendesse necessario.

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Si dà atto che il Consiglio concorda, unanime, sulla proposta fatta dal Presidente Montesano.

Si dà atto che la riunione ha termine alle ore 18 e minuti 41.

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Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

(Montesano Prof. Dr. Giuseppe)

IL CONSIGLIERE SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

(Rollandoz Geom. Roberto)

IL SEGRETARIO ROGANTE

(Brero Dr. Attilio)