Objet du Conseil n. 123 du 20 septembre 1954 - Verbale
OGGETTO N. 123/54 - PROVVEDIMENTI PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO IN LOCALITA' TURISTICHE (MOZIONE DEL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, SIGNOR CUAZ CARLO) APPROVAZIONE.
Il Presidente, Signor G. BREAN, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione del Vice Presidente del Consiglio, Signor Cuaz Carlo, concernente la richiesta di provvedimenti per la tutela del paesaggio in località turistiche, mozione che è stata trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
---
A Monsieur le Président
du Conseil Régional
AOSTE
Je Vous prie de bien vouloir porter à l'ordre du jour de la prochaine séance du Conseil la motion suivante:
"Etant à prévoir dans plusieurs localités de grand intérêt touristique, récemment ouvertes à la circulation des automobiles, un très rapide développement de nouvelles constructions d'immeubles;
dans l'attente de l' élaboration de plans régulateurs en matière;
l'Autorité régionale doit intervenir immédiatement, par des opportunes dispositions, pour empêcher que le cachet panoramique, traditionnel et naturel desdites localités soit détruit par des constructions d'aspect, de dimension et d' emplacement contrastantes à l' ensemble naturel du pays".
Aoste, le 11 septembre 1954.
Signé: Cuaz Charles
---
Il Vice Presidente, Sig. CUAZ, premette che lo sviluppo turistico dei vari centri e località della Valle è strettamente legato alla costruzione di nuove strade ed osserva che vi sono località turistiche rinomate per il loro grandioso panorama che soltanto ultimamente sono state allacciate con strade al fondo valle.
Precisa che laddove vengono costruite nuove strade sorgono immediatamente nuovi fabbricati e rileva la necessità dell'approvazione di norme regionali per la disciplina delle nuove costruzioni in tali centri, ad evitare che esse contrastino con le bellezze del paesaggio sia per la loro non conveniente ubicazione che per le loro caratteristiche architettoniche non confacenti con il "cachet" locale.
Osserva che solo in tal modo l'Assessorato competente potrà intervenire tempestivamente per impedire che i privati costruiscano fabbricati che siano in stridente contrasto con il paesaggio nei contri turistici.
Comunica, ad esempio, che nella Valle di Rhêmes vi sono delle praterie e dei pianori bellissimi che bisognerebbe tutelare e vincolare, in quanto il "cachet" della Valle di Rhêmes verrebbe rovinato se si permettesse che in detti pianori sorgessero fabbricati. Esprime parere che, per non deturpare il paesaggio in tale località, i fabbricati dovrebbero essere costruiti nelle vicinanze dei boschi e dovrebbero corrispondere alle caratteristiche architettoniche locali: non dovrebbero oltrepassare l'altezza dei fabbricati esistenti, i muri esterni dovrebbero essere costruiti in pietra e non intonacati, i tetti in ardesia, ecc. Aggiunge che i progetti dei fabbricati dovrebbero avere le caratteristiche dell'edilizia montana e dovrebbero essere approvati da una apposita Commissione.
Insiste sulla assoluta urgenza di approvare particolari norme nella materia di cui si tratta per salvaguardare il passaggio nelle località turistiche della Valle d'Aosta.
Il Consigliere Geom. G. NICCO rileva che la mozione presentata dal Vice Presidente Signor Cuaz è molto opportuna perché, effettivamente, in Valle d'Aosta si constata, con rammarico, il deturpamento delle bellezze naturali in molte località. Precisa però che, per fare qualche cosa di organico, occorre che la questione sia studiata a fondo da una apposita Commissione.
Osserva che, a tali effetti, l'intero territorio della Valle di Aosta deve essere considerato e dichiarato zona turistica, perché tutti i paesi sono belli ed hanno caratteristiche speciali che li differenziano gli uni dagli altri.
Fa presente che chi rovina maggiormente il paesaggio non è certo il povero contadino o il piccolo commerciante locale che costruisce una casetta in Valle, ma sono le grandi Società le quali si avvalgono di architetti progettisti di gran nome, poiché si è constatato molto spesso che un progetto presentato da un privato qualsiasi viene osteggiato, mentre un progetto che porta la firma di un grande architetto viene approvato senza varianti sostanziali.
Pone in rilievo il grave stato di disagio economico in cui verrebbe a trovarsi la popola zione se le attuali industrie locali dovessero in futuro scomparire e sottolinea, quindi, la necessità di intensificare al massimo lo sviluppo del turismo, che già aumenta sensibilmente ogni anno.
Ritiene assolutamente necessario di approvare e promulgare una legge regionale recante norme particolari e vincolative in materia di edilizia, al fine di salvaguardare le bellezze naturali e di rendere la Valle d'Aosta sempre più accetta ai turisti. Aggiunge che si può affermare, con orgoglio, che la Valle d'Aosta è forse la più bella delle vallate alpine.
Mr le Conseiller PERRON se déclare d'accord avec le Vice Président, Mr Cuaz, sur la nécessité d'approuver une loi régionale pour régler la construction des immeubles en Vallée d'Aoste.
Il remarque, cependant, que ce n' est pas seulement par la construction de certains immeubles qu'on gâte le paysage, mais aussi en permettant que les Sociétés hydroélectriques construisent de grands piliers en certaines localités, ainsi qu'il est arrivé à Avise, où la Société S.I.P. est en train de construire un pilier énorme tout près du château, ce qui abimera le panorama très beau de l'endroit.
Il prie Mr l'Assesseur au Tourisme de bien vouloir s'intéresser de la question.
Il Consigliere Signora RONC-DESAYMONET comunica di associarsi a quanto detto dal Vice Presidente, Sig. Cuaz, e dai Consiglieri Geom. G. Nicco e Signor Perron, perché ha constatato personalmente i gravi inconvenienti lamentati, anche per quanto concerne i piloni costruiti dalle Società idroelettriche.
Precisa che intende rendere omaggio all'opera svolta dal compianto Assessore Prof. Deffeyes per la costruzione di fabbricati con caratteristiche architettoniche locali, onde conservare l'aspetto pittoresco ai nostri paesaggi.
Rammenta che, a tale scopo, su proposta del compianto Assessore Prof. Deffeyes, il Consiglio aveva approvato di concedere sussidi per la costruzione di tetti in ardesia e di balconi in legno.
Ricorda l'accorato appello di un illustre valdostano, Guido Rey, che ha lanciato un grido di allarme contro la deturpazione della conca del Breuil, ove sono sorti, successivamente, grandi fabbricati che costituiscono un insulto al paesaggio e specialmente alla grandiosità del Cervino. Osserva, infatti, che il Breuil oggi giorno ha un aspetto edilizio, cittadino e lamenta che non si sia intervenuti a tempo per disciplinare la costruzione dei fabbricati in tale zona.
Fa presente che si associa al Vice Presidente del Consiglio, Sig. Cuaz, e ai Consiglieri Geom. G. Nicco e Sig. Perron per chiedere che sia al più presto elaborata ed approvata dal Consiglio una legge "urbanistica" che contempli norme assai rigide in materia di costruzione di fabbricati in Valle d'Aosta, legge che dovrà essere rigorosamente applicata in tutto il territorio della Regione. Riconosce, peraltro, che fra le molte case costruite in questi ultimi tempi in Valle d'Aosta ve ne sono di veramente belle, costruite parte in pietra e parte in legno.
Rammenta di avere già, in altra adunanza, informato il Consiglio che, avendo avuto occasione, durante un viaggio, di parlare con una personalità politica straniera, detta personalità, sapendo di rivolgersi ad un Consigliere regionale, le ha raccomandato di chiedere sempre e di insistere affinché siano conservate nella nostra Valle le caratteristiche edilizie locali e cioè tetti in ardesia, balconi in legno, fabbricati in pietra vista, ecc.
Ribadisce la necessità di vietare la costruzione di fabbricati che non rispecchino le caratteristiche edilizie locali e sottolinea che si è fatto molto bene e vincolare l'incantevole prato di Sant'Orso, in Comune di Cogne, perché trattasi veramente di una gemma della Valle d'Aosta che, ricorda, è stata sempre oggetto di ammirazione da parte dei turisti i quali si recavano a Cogne per godere del meraviglioso panorama del Gran Paradiso.
Osserva che in fondo al prato di Sant'Orso, vicino alla strada che conduce a Valnontey, è stata costruita una casa molto bella, che presenta una facciata artistica, con porte e finestre di pretto stile valdostano. Lamenta, peraltro, che un po' a nord di tale casa sia stato costruito un fabbricato, adibito a colonia dei Salesiani, in uno stile che contrasta con il paesaggio, ciò che è un vero peccato.
Comunica che, secondo quanto le risulta, la progettazione di molte nuove case sorte ultimamente in Valle d'Aosta sarebbe stata affidata a professionisti di Torino, anzichè a professionisti locali. Fa presente che tale fatto ha provocato il malcontento dei professionisti valdostani, i quali hanno espresso il loro rammarico, lamentando che il Consiglio non bandisca un concorso pubblico per la progettazione di fabbricati di stile valdostano, concorso al quale potrebbero partecipare anche molti professionisti valdostani i quali, essendo del luogo, conoscono profondamente le caratteristiche dell'edilizia valdostana.
Chiede che si accerti se sia vero che per certi comuni della Valle (Cogne, Champoluc, ecc.) sia stata affidata a professionisti di Torino l'incarico di redigere il piano regolatore menante il pagamento di onorari elevati; insiste affinché si bandiscano concorsi liberi a tutti i professionisti, in modo da poter scegliere fra le diverse soluzioni edilizie e ambientali.
Raccomanda alla Giunta di prendere in considerazione la sua richiesta.
Mr le Conseiller BOTTEL déclare de partager l'avis des Conseillers qui ont prit la parole sur la question de la sauvegarde du paysage en Vallée d'Aoste, mais il remarque que, pour rejoindre le but, il faut aussi conserver les noms originaires aux centres touristiques. Il souligne, à ce propos, que le Breuil doit conserver cette dénomination et non pas s'appeler "Cervinia".
Mr l'Assesseur Doct. BERTON, en réponse à la question posée par Mr le Conseiller Perron, communique que des pourparlers ont eu lieu avec les représentants de la Société S.I.P. à propos des piliers de soutien des lignes électriques et que, malheureusement, on a dû permettre, pour des raisons d'ordre technique, la construction d'un pilier tout près du château d'Avise. Il ajoute que l'on a cependant obtenu que la Société S.I.P. renonce à la constructions de piliers en certains autres endroits.
Quant à la question dont a parlé Madame Ronc-Désaymonet, il informe que la Surintendance aux Antiquités a chargé des architectes, très renommés, de rédiger six "piani regolatori" pour les centres touristiques de Cogne, Gressoney, Breuil, Champoluc, Pila et Courmayeur.
Il déclare que si l'on décidera, à la suite de la motion présentée par Mr le Vice Président Cuaz, de faire rédiger d'autres "piani regolatori", on tâchera de faire des concours publics et on établira les conditions, entre autres les prix, de manière que l'on choisira, pour la rédaction des "piani regolatori", les architectes qui donneront les meilleures garanties.
Il ajoute d'avoir pu constater, quant aux prix, que les architectes valdôtains demandent des honoraires qui ne sont pas inférieurs à ceux pratiqués par les architectes d'autres Régions.
Répondant à Mr le Conseiller Bottel, il informe que, selon un accord qui a été pris jadis par le regretté Prof. Deffeyes, le centre touristique du Breuil doit s'appeler "Cervinia-Breuil".
Mr le Vice Président CUAZ remarque qu'il est nécessaire de régler la construction des maisons en Vallée d'Aoste en adoptant, tout au moins, des mesures provisoires, mais ayant caractère restrictif et draconien, parce que, si l'on doit attendre l'élaboration et l'approbation des plans régulateurs, il arrivera dans la Vallée ce qui c'est vérifié dans la Cité d'Aoste.
Il rappelle en effet que, il y a six ans, la phase constructive dans la Ville d'Aoste n'était pas encore commencée et l'on discutait au Conseil communal sur l'opportunité de créer une grande route longitudinale dans le centre de la ville, dans le but de faciliter la circulation en ville. Il observe que, si l'on avait pris cette décision, beaucoup de constructions nouvelles se seraient alignées sur ladite route et la circulation serait facile, tandis que, ayant voulu attendre le plan régulateur, le problème doit encore être résolu, la circulation est devenue presque impossible dans le centre et les maisons ont surgi sans aucune règle.
Il insiste, partant, sur la nécessité que l'on adopte des mesures provisoires, dans l'attente de l'élaboration et de l'approbation des plans régulateurs, pour empêcher que de nouvelles constructions ayent à gâter le paysage des centres touristiques de la Vallée d'une façon irréparable.
Mr l'Assesseur Expert FOSSON estime que tous les Conseillers soient d'accord sur la nécessité de sauvegarder le paysage dans le territoire de la Vallée d'Aoste, ce qui est absolument nécessaire si l'on veut que la Vallée d'Aoste prenne toujours plus d'essor du point de vue touristique.
Il remarque que le Conseil s' est déjà occupé d'autres fois de cette question et que, même si l'on n'a pu faire tout ce qui était nécessaire, Messieurs les Conseillers peuvent avoir la conscience tranquille, parce qu'on a tâché de faire tout le possible en appliquant les dispositions législatives existantes.
Il souligne que très opportunément le Conseiller Madame Ronc-Désaymonet a rappelé la passion ardente du regretté Prof. Deffeyes pour les toits en ardoise et les balcons en bois. Combien de fois, dit-il, ne s'est-on pas moqué sur les journaux locaux de cette passion, qui a été, d'autre part, très bien comprise par des étrangers (comme il a été rappelé aussi par Madame Ronc), qui voyaient dans les toits en ardoise et dans les balcons en bois quelque chose de très caractéristique de notre paysage.
Il remarque que, dernièrement, le Conseil régional a approuvé deux lois régionales qui concernent indirectement aussi le paysage: la loi pour la protection de la flore spontanée en Vallée d'Aoste et la loi pour la limitation et la discipline de la publicité de la route en Vallée d'Aoste.
Il observe que l'essor pris par la soi-disante civilisation porte bien des fois dans nos vallées, malheureusement, aussi un tas de spéculateurs, qui viennent dans nos villages non pas pour y construire une villa, mais avec un esprit commercial et avec l'intention de faire de grandes constructions dans le but de vendre les logements. Il déclare que l'on doit faire bien attention que ce qui est arrivé au Breuil et même à Courmayeur - où l'on a construit des maisons en condominium, qui sont très indiquées dans les centres industriels -, ne se répète pas dans ces lieux ni ailleurs en Vallée d'Aoste.
Il relève que pour discipliner la question des constructions il faut qu'il y ait une loi régionale et il observe que la loi actuelle prescrit l'existence d'un plan régulateur dûment approuvé, de manière qu'il est nécessaire et urgent, dans l'attente que les plans régulateurs soient préparés et approuvés, d'étudier une solution provisoire.
Il informe que la loi du 3 novembre 1952, n. 1902 (Misure di salvaguardia in pendenza dell'approvazione dei piani regolatori), qui a été approuvée sur intervention d'une partie du groupe des parlementaires chargés de la sauvegarde du paysage, établit que les Communes qui ont déjà approuvé le plan régulateur peuvent empêcher les constructions qui soient en contraste avec le plan régulateur, dans l'attente que le plan régulateur soit approuvé par les autorités centrales et pour la période de deux années.
Il remarque que c' est un petit pas en avant pour les localités qui ont déjà le plan régulateur approuvé par le Conseil communal, tandis que pour les Communes qui n'ont pas encore un plan régulateur il faudra étudier une loi régionale par laquelle on puisse empêcher la construction de maisons en certaines zones, en les déclarant "vincolate".
Il remarque que ces "vincoli" peuvent être mis, actuellement, lorsqu'il s'agit de zones archéologiques ou de zones très proches à des constructions qui ont une importance historique. Il ajoute qu'il est bien plus difficile mettre ces "vincoli" lorsqu'il s'agit simplement de protéger le paysage.
Il informe que le plan régulateur de la Ville d'Aoste, qui avait été rédigé de premier abord, a été révisionné ces années dernières et approuvé par le Conseil communal, mais pas encore par l'autorité centrale.
Il déclare que Mr le Vice Président du Conseil a fait très bien d'attirer l'attention du Conseil sur ce problème, qui pourra être étudié et résolu par le nouveau Conseil, moyennant l'élaboration et l'approbation d'une loi, étant donné que, selon le Statut, la Région a le pouvoir de légiférer en cette matière.
Il est d'avis, cependant, qu'il ne faut pas se faire trop d'illusions à cet égard, parce que, jusqu'à présent, nos lois régionales ont été presque toutes repoussées et, partant, c' est probable que cette loi aussi sera repoussée. Il affirme que le Conseil doit, tout de même, faire ce qui est possible, particulièrement en ce qui concerne les "vincoli effettivi" que l'on devrait mettre dans l'attente que les plans régulateurs soient étudiés et approuvés.
Il observe que dans ce domaine il y a souvent des contrastes et, se rapportant au "vincolo" qui a été mis, il y a quelques années, sur le pré de Saint Ours, à Cogne, pour la sauvegarde du paysage, il rappelle que ces années passées il y eu des discussions interminables à cet égard, parce que le "vincolo" empêchait la construction de maisons sur ce pré, tandis qu'aujourd'hui tous sont d'accord sur cette mesure.
Il déclare de partager entièrement l'avis de Mr le Conseiller Géom. Nicco que, à part certains "vincoli" pour des zones déterminées, tonte la Vallée d'Aoste doit être sauvegardée au point de vue du paysage.
Il communique qu'il entend retourner sur une question qu'il a soulevée autrefois lors de la discussion concernant les subsides à accorder pour les maisons rurales, pour les toits en ardoise et pour les balcons en bois.
Il rappelle d'avoir recommandé à l'Assesseur compétent, soit en séance de Junte qu'en séance de Conseil, de ne pas laisser faire des toits en tuiles dans les zones où les toits des maisons rurales sont tous, ou pour la plus grande partie, en ardoises et de donner, s'il était nécessaire dans ces cas, même un subside en mesure supérieure.
Il adresse à nouveau ladite recommandation à l'Assesseur à l'Agriculture et à l'Assesseur au Tourisme et il insiste afin qu'il n'ait plus à se répéter l'inconvénient qui s' est vérifié, c'est-à-dire que l'on ne permette la construction de toits en tuiles aux maisons rurales, subsidiées par l'Administration régionale, dans les zones où les toits sont tous, ou presque tous, en ardoise car ce serait un contresens.
Répondant à Monsieur le Conseiller Perron, il convient que les piliers de soutien des lignes électriques gâtent le paysage et il remarque que, à cet égard aussi, on a fait tout le possible en cherchant de concilier les exigences du paysage avec les exigences de la technique moderne, parce que on ne peut empêcher la construction de centrales hydroélectriques et, conséquemment, des lignes électriques nécessaires pour le transport de l'énergie.
Il remarque que les Sociétés hydroélectriques ne se soucient que de leurs intérêts et tracent toujours les lignes dans la direction la plus courte, afin d'avoir une dépense inférieure, sans se préoccuper du paysage; ainsi qu'il est arrivé pour la ligne électrique du Petit St. Bernard, pour le tracement de laquelle la Société S.I.P. a gâté une des zones les plus belles de la Vallée d'Aoste, c'est-à-dire Arpy, en faisant une coupe de bois très large tout le long de la ligne.
Il informe que l'Administration régionale est intervenue et a pu obtenir quelque chose pour la sauvegarde du paysage, à propos de la ligne de Valsavaranche qui, passant par le Nivolet, aboutit dans le Canavais.
Il remarque qu'à Avise le paysage et le panorama du Mont Blanc et du château ont effectivement été gâtés par les poteaux que la S.I.P. a placés et il observe qu'il faudra chercher d'obtenir quelque chose pour les piliers de soutien de la ligne électrique qui portera l'énergie de la centrale d'Avise jusqu'en Suisse.
Il souligne que de la part de la Société S.I.P. il n' est jamais possible de savoir rien de précis et qu'il faut absolument, tout en sachant qu'il y a bien peu à faire, insister auprès de la Société S.I.P. afin d'arriver à une solution technique qui sauvegarde les exigences du paysage.
Il communique que le Conseil, lors de l'étude de la question de la sauvegarde du paysage, devra aussi étudier un autre problème. Il remarque qu'en Vallée d'Aoste on est en train de construire de nombreuses routes pour relier toutes les localités des vallées latérales, ce qui donnera un nouvel essor touristique à ces petits centres, qui finiront par perdre leur cachet, c'est-à-dire la tranquillité.
Il observe que ceux qui vivent au milieu des bruits des grandes villes désirent, pour se reposer, trouver des localités tranquilles, loin du tapage des usines et des différents moyens motorisés et il souligne qu'il y a déjà une certaine orientation dans ce sens pour le tourisme d'élite qui aime à fréquenter, par exemple, Zermatt justement parce que, n'étant pas relié par des routes, les voitures n'y arrivent pas et, conséquemment, il n'y a aucun bruit.
Il déclare que selon son avis l'avenir de la Vallée d'Aoste est strictement rattaché au développement du tourisme et qu'il faut penser de prévoir des zones - (oasis) - de silence et de tranquillité, qui soient reliées avec des téléphériques mais non avec des routes. Il exprime la certitude que ces zones de silence auront un grand essor à l'avenir et que des localités aujourd'hui très peu fréquentées pourront devenir, à la suite, des centres de tourisme très recherchés.
Il Presidente, Sig. G. BREAN, rileva che la mozione, nell'ultima parte, dice: "l'autorité régionale doit intervenir immédiatement, par des opportunes dispositions, pour empêcher que le cachet panoramique, traditionnel et naturel desdites localités soit détruit par des constructions d'aspect, de dimension et d'emplacement contrastantes à l'ensemble naturel du pays".
Ritiene che si debba discutere in che modo l'Amministrazione regionale possa intervenire immediatamente con proprie norme atte a raggiungere lo scopo e, qualora non sia possibile emanare dette norme, ritiene che si debba discutere quali provvedimenti possano essere approvati con urgenza per il conseguimento dello scopo.
Il Vice Presidente, Sig. CUAZ, ribadisce quanto detto in precedenza ed insiste sulla necessità che l'Amministrazione regionale intervenga, con opportune norme, per salvaguardare il paesaggio nelle località turistiche, approvando disposizioni di carattere temporaneo in attesa della emanazione di apposita legge regionale che disciplini la materia.
Pone in rilievo che il problema, sul quale ha richiamato l'attenzione dei Signori Consiglieri, è della massima importanza e deve essere risolto al più presto; ritiene che lo studio del problema stesso debba essere demandato ad apposita Commissione da nominarsi nella seduta odierna o dal nuovo Consiglio che sarà prossimamente eletto.
L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva che il Consiglio ha dovuto fare una discussione di carattere generale e ritiene di aver già illustrato sufficientemente il modo di attuare quanto proposto nella mozione. Osserva però che, in base alle disposizioni legislative vigenti, non è possibile disciplinare convenientemente la costruzione dei fabbricati in Valle d'Aosta. Esprime parere che, essendo ormai prossime le elezioni del nuovo Consiglio regionale, non sia opportuno nominare, nell'adunanza odierna, una Commissione per lo studio del problema.
Si dichiara d'avviso che la mozione possa essere approvata dal Consiglio nel testo proposto.
Il Vice Presidente, Sig. CUAZ, dichiara di concordare sulla proposta di rinviare al nuovo Consiglio ogni decisione in merito alla nomina della Commissione incaricata dello studio di norme per la disciplina delle costruzioni in. Valle d'Aosta, al fine di salvaguardare il paesaggio, in modo particolare nei centri turistici.
Il Presidente, Sig. BREAN, dichiara di concordare sulla proposta dell'Assessore Per. Ind. Fosson e del Vice Presidente Sig. Cuaz.
Raccomanda, peraltro, all'Assessore al Turismo che si provveda alla elaborazione di piani regolatori non soltanto per i centri turistici, ma anche per le zone di maggior importanza attraversate da vie di grande comunicazione, come Verrès, Pont St. Martin, ecc.
Pone quindi ai voti, per alzata di mano, la approvazione della mozione presentata dal Vice Presidente Sig. Cuaz.
IL CONSIGLIO
ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti numero sedici);
Delibera
di approvare la seguente mozione del Vice Presidente del Consiglio, Signor Cuaz Carlo, concernente l'adozione di provvedimenti per la tutela del paesaggio in località turistiche della Valle d'Aosta:
"Etant à prévoir dans plusieurs localités de grand intérêt touristique, récemment ouvertes à la circulation des automobiles, un très rapide développement de nouvelles constructions d'immeubles;
dans l'attente de l'élaboration de plans régulateurs en matière;
l'Autorité régionale doit intervenir immédiatement, par des opportunes dispositions, pour empêcher que le cachet panoramique, traditionnel et naturel des dites localités soit détruit par des constructions d'aspect, de dimension et d'emplacement contrastantes à l'ensemble naturel du pays".
______