Objet du Conseil n. 28 du 11 mars 1948 - Verbale
OGGETTO N. 28/48 - VARIE: PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA DELLA VALLE IN SEDE DI TUTELA.
Il Consigliere Geom. Vesan, durante la discussione relativa alla ratifica dei provvedimenti adottati in via d'urgenza dalla Giunta della Valle, rileva che alcuni Comuni lamentano che da parte dell'Amministrazione della Valle non si dia corso, con sufficiente sollecitudine, alle deliberazioni comunali trasmesse per l'esame e l'approvazione dei competenti organi di tutela; raccomanda alla Presidenza di voler attualmente richiamare gli impiegati preposti a tale servizio, invitandoli a sveltire il servizio in modo da non intralciare il regolare funzionamento delle amministrazioni comunali. Cita il caso del Comune di St. Denis, che aveva adottato una deliberazione con la quale stabiliva di procedere alla vendita di piante. Aggiunge che tale deliberazione fu inviata per l'approvazione all'Amministrazione della Valle e non fu approvata che dopo sei mesi; fa presente che il ritardo nella trattazione della pratica ha comportato un grave danno finanziario al Comune di St. Denis per la diminuzione del prezzo del legname verificatasi in questi ultimi tempi.
Il Presidente Avv. Caveri obietta che occorre conoscere il curriculum delle singole pratiche prima di esprimere un giudizio al riguardo; osserva che in precedenti riunioni del Consiglio è stato stabilito che le interpellanze dei Signori Consiglieri debbano essere presentate per iscritto qualche giorno prima dell'adunanza, affinché i singoli Assessori ed uffici possano raccogliere i dati relativi alle singole pratiche, in modo che la Presidenza e gli Assessori competenti in materia possano rispondere in modo esauriente ai Consiglieri interpellanti.
Il Presidente Avv. Caveri osserva che l'esame delle deliberazioni inviate dalle Amministrazioni comunali per l'approvazione da parte dell'Amministrazione della Valle ha subito ultimamente un certo ritardo per il fatto che nel mese di gennaio 1948 la Giunta non ha potuto riunirsi in quanto il Presidente e tre Assessori erano in delegazione a Roma per la questione dello Statuto; precisa che, al ritorno degli Assessori da Roma, la Giunta della Valle ha tenuto parecchie riunioni straordinarie oltre alle due ordinarie settimanali e che nel mese di febbraio furono esaminate circa un migliaio di deliberazioni delle amministrazioni comunali, il che sta a dimostrare che la Giunta, in sede di tutela, si è preoccupata di decidere con ogni possibile sollecitudine circa le deliberazioni comunali soggette a tutela, come da raccomandazione del Consigliere Geom. Vesan. Per quanto concerne le deliberazioni comunali soggette a speciale approvazione tutoria, il Presidente Avv. Caveri comunica che la Giunta, in ogni sua riunione, esamina moltissime deliberazioni dei Comuni. Invita, comunque, i Signori Consiglieri ed in particolare i Consiglieri che ricoprono la carica di Sindaco, a segnalare alla Presidenza o al Segretario Generale le deliberazioni che loro risultino giacenti presso l'Amministrazione della Valle. Ribadisce che molto spesso le deliberazioni inviate dalle amministrazioni comunali sono incomplete o sono adottate in contraddizione con le disposizioni di legge, per cui, prima di muovere appunti per eventuali ritardi nell'approvazione delle deliberazioni stesse, occorre esaminare i fascicoli e lo svolgimento delle pratiche relative alle deliberazioni.
Il Consigliere Geom. Vesan osserva che egli non ha inteso fare dei rilievi o appunti alla Giunta, ma di avere richiamato semplicemente l'attenzione sull'opportunità di impartire disposizioni agli uffici competenti; fa presente di avere accennato ad una sola deliberazione del Comune di St. Denis rimasta per lunghi mesi inevasa e rileva che potrebbe citare qualche altra deliberazione adottata dai Comuni di Chambave e di Verrayes, deliberazione di cui da lungo tempo si attende l'approvazione. Aggiunge che il Comune di Verrayes, a seguito del ritardo da parte dell'Amministrazione della Valle nell'approvazione della deliberazione, ha subito un danno finanziario rilevante in seguito alla svalutazione verificatasi del prezzo del legname. In merito alla deliberazione adottata dall'Amministrazione del Comune di Chambave, l'Asessore Sig. Nouchy fa presente che la pratica relativa ha subito un forte ritardo per il fatto che non era stata, dal Comune, sufficientemente istruita, per cui se ne rese necessario il rinvio al Comune e soltanto dopo lunga corrispondenza fra l'Assessore all'agricoltura ed il Sindaco di Chambave fu possibile approvare la deliberazione; precisa che la Giunta della Valle ha, però, autorizzato soltanto il taglio di parte delle piante, e cioè per un totale di 500 (cinquecento) metri cubi.
Il Consigliere Geom. Vesan rileva che, nel caso specifico, la Giunta della Valle, nel limitare il taglio delle piante, è incorsa in errore di valutazione, in quanto il taglio parziale delle piante, data l'ubicazione del bosco, comporta l'impianto di una teleferica eccessivamente costosa in relazione al numero delle piante da tagliarsi.
Il Presidente Avv. Caveri rileva che il Consiglio, finora, si era preoccupato di limitare il più possibile il taglio delle piante, per impedire la totale distruzione delle foreste, e che, nell'esame della citata deliberazione del Comune di Chambave, la Giunta si è attenuta a tale principio. Aggiunge che occorre persistere in tale linea di condotta - dopo gli estesi e indisciplinati esboschi effettuati in questi ultimi anni - se si vuole evitare la distruzione delle foreste; è evidente che in tale modo si crea del malcontento specie in certe amministrazioni comunali i cui componenti sono direttamente o indirettamente interessati ai tagli di legname; ciò potrebbe influire sfavorevolmente nella prossima campagna elettorale. Aggiunge che le poche amministrazioni comunali che hanno subito un danno finanziario per la non tempestiva approvazione delle deliberazioni adottate per tagli di piante debbono farne colpa a sé stesse, in quanto i ritardi sono dovuti al fatto che le deliberazioni non erano complete né documentate secondo le disposizioni vigenti in materia forestale. Accenna di essere stato incolpato di fare della politica per il fatto di avere vietato il taglio di una foresta a Gressan; rileva a tale riguardo che ciò rientra appunto nel campo amministrativo e non già nel campo politico. Aggiunge che occorre, per l'avvenire, limitare ancora maggiormente i tagli di legname, dato il fortissimo depauperamento e i danni già arrecati al patrimonio forestale dai vasti esboschi avvenuti.
Il Consigliere Geom. Vesan riconosce l'opportunità che la Giunta della Valle esamini le deliberazioni relative al taglio dei baschi con criterio molto restrittivo, ma aggiunge che, in casi del tutto particolari, occorre che la Giunta segua criteri meno restrittivi.
Il Presidente Avv. Caveri rileva che la Giunta deve seguire criteri maggiormente restrittivi allorché il taglio di grandi quantitativi di piante viene richiesto da Comuni il cui Sindaco o i cui Assessori sono commercianti in legname. L'Assessore Sig. Nouchy precisa che le pratiche sono tempestivamente sottoposte all'esame della Giunta, che decide in merito.
Il Presidente Avv. Caveri invita il Consigliere Geom. Vesan a passare di persona nell'Ufficio della Presidenza o nell'Ufficio dell'Assessore all'agricoltura per chiarimenti più dettagliati in merito alle pratiche di cui si tratta.
IL CONSIGLIO
prende atto.
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