Objet du Conseil n. 285 du 4 mai 1978 - Verbale
OGGETTO N. 285/78 - INIZIO DEL DIBATTITO CONCERNENTE LA SANITÀ.
Il Presidente DOLCHI concede la parola all'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale Jorrioz il quale intende illustrare il disegno di legge in questione concernente "Organizzazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali della Regione".
L'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, JORRIOZ, fa presente che il disegno di legge n. 374 trae origini dal documento proposto dalla Giunta, riguardante le linee generali per l'organizzazione dei servizi socio-sanitari ed assistenziali della Valle d'Aosta ed in particolare da quanto deliberato dal Consiglio nell'ordine del giorno approvato nel corso dell'adunanza del 4 gennaio 1978.
Afferma che il disegno di legge proposto dalla Giunta tende ai seguenti obiettivi:
- pur nell'attuale stato di transitorietà della riforma sanitaria, dare un quadro organizzativo dei servizi sanitari e sociali;
- predisporre nell'ambito regionale un apparato istituzionale ed organizzativo, idoneo a recepire, nel rispetto delle particolarità della Regione, gli istituti ed i principi della riforma sanitaria;
- formare una moderna coscienza sanitaria basata su di una adeguata educazione sanitaria della popolazione e delle comunità locali.
Fa inoltre presente che il disegno di legge in esame prevede l'accorpamento dei Comuni della Regione in distretti suddivisi sulla base della densità e sul tipo di attività svolta dalla popolazione, nonché sui servizi attualmente disponibili nella zona.
Comunica che il complesso degli uffici e dei servizi gestiti dai Consorzi di Comuni ed articolati in distretti sanitari e socio-assistenziali costituirà l'unità sanitaria di base.
Conclude sostenendo che tale disegno di legge, una volta approvato, potrà essere modificato sulla base delle proposte che i vari Comuni vorranno formulare al Consiglio; la possibilità di una modifica è infatti espressamente contemplata dall'articolo 5.
Il Consigliere POLLICINI commenta il fatto che le Comunità Montane non siano state informate del disegno di legge in esame.
Sostiene che un effettivo decentramento non è realizzabile senza la collaborazione di chi poi dovrebbe gestire le funzioni decentrate e, mancando tale collaborazione, questo disegno di legge corre il rischio, a suo avviso, di non diventare operativo.
Quindi, in relazione al problema derivante dalle dimissioni di numerosi medici dell'Ente Ospedaliero Regionale ed alla scelta del tempo definito, da parte di altri medici di tale Ente, con grave pregiudizio per il funzionamento dell'Ospedale stesso, chiede come si possa fare una commistione fra le figure del medico-dipendente e del medico-convenzionato dato che oltretutto a queste figure diverse corrispondono anche diversi trattamenti economici.
Ritornando al disegno di legge, critica il progetto di zonizzazione che, a suo avviso, rende problematici gli interventi sul territorio e crea uno spezzettamento eccessivo.
Sostiene che, in definitiva, tale progetto risponde ai fini di accentramento poiché la creazione di ben 14 distretti non consentirà ai distretti stessi la possibilità di operare autonomamente, rendendoli dipendenti dall'Assessorato regionale della Sanità.
Sostiene poi che i finanziamenti previsti dal disegno di legge non sono sufficienti ed esprime perplessità anche sul sistema di ripartizione dei fondi che a suo avviso avrebbero dovuto essere ripartiti fra le Comunità Montane.
Comunica che il Gruppo dei Democratici Popolari ha predisposto una serie di emendamenti che si riserva di illustrare nel prosieguo della discussione.
Conclude dichiarando che il Gruppo dei Democratici Popolari, per la somma dei motivi illustrati, è contrario all'approvazione del disegno di legge n. 374.
Il Consigliere MAPPELLI fa presente che il Gruppo Democristiano valuta il disegno di legge sotto due aspetti: concorda sul contenuto generale e ne sostiene la validità; per quanto riguarda la zonizzazione, sostiene invece che essa potrà essere modificata in base alle indicazioni che scaturiranno dall'applicazione concreta.
Pur confermando il giudizio complessivamente favorevole del suo Gruppo, annuncia la presentazione di alcuni emendamenti e, per quanto riguarda la suddivisione in distretti, ritiene che la medesima potrà essere migliorata in relazione a quanto emergerà dalla pratica attuazione della legge ed alle richieste dei singoli Comuni.
Il Consiglio prende atto.
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