Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 57 du 24 septembre 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 57/XIII - Interpellation: "Initiatives pour la liquidation de contributions régionales suite aux démarches d'expropriation".

Interpellation

Considéré que le Gouvernement régional, d'entente avec le Conseil permanent des collectivités locales, n'aurait plus refinancé depuis l'exercice budgétaire 2002 quelques lois de secteur, parmi lesquelles la loi n° 71 du 1994 et successives modifications;

Rappelant que la susdite entente prévoyait la liquidation de la contribution régionale prévue auparavant, pour toutes ces œuvres dont les démarches d'expropriation étaient activées dans le délai du 31-12-2001;

Prenant acte que plusieurs communes n'ont pas encore reçu la susdite contribution dont le montant est comptabilisé dans les respectifs budgets;

Constaté que le désengagement de l'administration régionale à ce sujet entraîne des problèmes d'ordre comptable et financiers pour les administrations concernées;

Rappelant que le principe de la loyale collaboration demeure l'élément essentiel pour régler les rapports entre l'administration régionale et les collectivités locales dans l'esprit de l'estime mutuelle;

le soussigné Conseiller régional

Interpelle

l'Assesseur aux Finances pour connaître:

1) quelle est la situation des susdites démarches;

2) quelles initiatives estime éventuellement opportun prendre pour régler cette anomalie;

3) le délais qu'il estime éventuellement nécessaire pour parvenir à une solution du problème.

Signé: Cerise Giuseppe

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Je crois que dans cette salle il y a plusieurs collègues qui m'ont entendu plusieurs fois soulever ce problème, on portait peut-être une autre casquette dans le siège de Place Narbonne, je vous assure qu'il est beaucoup plus confortable ici le fauteuil. J'avais soumis ce problème à l'attention de l'alors Assesseur Marguerettaz, lui aussi a changé de fauteuil, j'espère aussi pour lui plus confortable, il a passé la relève à l'Assesseur Lavoyer, donc sera lui qui devra donner quelques réponses à ce sujet.

J'avais soulevé ce problème car c'est un problème qui touche fortement les collectivités locales qui sont concernées, car il y avait eu une entente entre le Gouvernement régional et le Conseil permanent des collectivités locales de ne plus refinancer toute une série de lois du secteur, parmi lesquelles la loi n° 71. Cette entente prévoyait aussi que toutes ces démarches, qui étaient régulièrement mises sur pied dans le délai du 31 décembre 2001, devaient être quand même financées. On a pris acte que cela ce n'est pas ainsi, c'est le problème que, comme je viens de dire, j'avais soumis à l'attention plusieurs fois de l'Assesseur Marguerettaz. Je crois que ce dégagement de la part de l'Administration régionale a des réflexes très lourds vis-à-vis des collectivités concernées, car, quand elles finançaient l'œuvre, régulièrement allaient prévoir dans le budget la contribution prévue par la susdite loi; cela se n'est pas vérifié. On veut donc comprendre avant tout quelle est la situation de toutes ces démarches au moment actuel et après toutes les initiatives que l'on estime éventuellement opportun prendre pour régler cette anomalie et le délai que l'on estime nécessaire pour parvenir à une solution j'espère positive de ce problème. Je voulais aussi rappeler que le principe de la loyale collaboration demeure un élément essentiel pour régler les rapports entre l'Administration régionale et les collectivités locales, donc j'espère bien pouvoir avoir à ce sujet une réponse satisfaisante. Merci.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Grazie, Presidente. La prima parte della risposta è un resoconto per capire meglio l'oggetto dell'interpellanza, che mi è stato predisposto dagli uffici. Vogliamo ricordare che si tratta di pratiche svolte con la procedura antecedente al testo unico sulle espropriazioni, per le quali era la Regione a formalizzare le fasi procedurali aventi rilevanza esterna sulla base dello stato di avanzamento delle pratiche a livello dei comuni. Per quanto rileva in questa sede, con decreto del Presidente della Regione si determinava la misura dell'indennità provvisoria a favore dei proprietari dei terreni espropriandi; a seguito della trasmissione da parte dei comuni dell'elenco delle ditte che avevano accettato l'indennità con provvedimento del Presidente della Regione, si ordinava al Comune il pagamento delle indennità accettate e il deposito di quelle rifiutate. Quest'ultimo provvedimento, l'ordinanza di pagamento, era la conditio sine qua non stabilita dalla legge n. 71/1994 al fine dell'erogazione dei contributi a garanzia in pratica dell'effettivo e successivo esborso dell'indennità agli interessati da parte dei comuni. Le procedure prevedevano la presentazione della domanda di intervento entro il 15 settembre di ogni anno, a valere per l'anno successivo, corredata del progetto definitivo esecutivo dell'opera da realizzare e con la localizzazione delle aree interessate. In genere ogni comune si limitava a presentare in questa fase un semplice elenco delle opere che aveva deciso di realizzare, a fronte del quale la struttura regionale competente aveva deciso di adottare dei criteri di selezione e di ammissione basati sull'ordine di ricevimento delle pratiche e sul loro stato di attuazione, procedura comunicata con circolare ai sindaci, ai presidenti delle comunità montane e ribadita ai singoli comuni interessati in successive comunicazioni. Più precisamente, le pratiche venivano raggruppate in tre gruppi ed è questo anche il motivo per cui è utile tale premessa per arrivare poi alla risposta: pratiche immediatamente ammesse al finanziamento, in quanto complete dei dati e dei documenti necessari; pratiche per le quali non era ancora pervenuta la richiesta di emissione dell'ordinanza di pagamento, ma per le quali era già stata fissata l'indennità provvisoria e pratiche in attesa di decreto di fissazione dell'indennità provvisoria. Le pratiche del secondo e del terzo gruppo potevano essere liquidate solo se la richiesta di emissione dell'ordinanza di pagamento da parte dei Comuni perveniva in tempo utile per permettere agli uffici regionali di adottare, oltre all'ordinanza stessa, il provvedimento di impegno e liquidazione del contributo, vale a dire entro il 30 novembre dell'anno successivo a quello di presentazione della domanda. In caso contrario i Comuni erano tenuti a presentare nell'anno stesso una nuova domanda di finanziamento, da istruire come nuova procedura a valere per l'anno successivo. Questa premessa è per illustrare le modalità di procedura e perché forse tale richiesta del collega Cerise non ha avuto esito finale positivo.

La legge regionale, come è scritto nell'interpellanza, è stata rifinanziata fino al 2001 in quanto il CELVA, con nota in data 17 settembre 2001, ha proposto di continuare a finanziare alcune leggi di settore e di congelare, pertanto non rifinanziare le rimanenti, fra le quali era compresa anche la legge in argomento, come ha già sottolineato il collega. Agli atti esiste solo la citata nota del CELVA, non risultano riscontri ufficiali in merito ad eventuali accordi diversi intercorsi. Il mandato dell'allora Servizio espropriazioni è stato quello di liquidare nel corso del 2002 le richieste di concessione di contributi perfezionate con l'emissione dell'ordinanza di pagamento entro il 30 novembre 2001, sono rimaste pertanto escluse dal finanziamento le pratiche per le quali o esisteva una semplice istanza alla quale non corrispondeva alcun avvio di procedura, o era stata già avviata la procedura espropriativa, ma non si era pervenuti in tempo utile indispensabile all'ordinanza di pagamento (i due sottogruppi che avevo prima elencato). D'altronde la scelta proposta dal CELVA era di far rientrare tutto nel calderone a partire dal 2002 e ha comportato inevitabilmente ex se l'esclusione della possibilità di un parallelo rifinanziamento della legge regionale. Questa situazione, come è stato evidenziato prima, era conosciuta perfettamente dal CELVA e dai sindaci interessati ed era stata rappresentata dall'allora Capo Servizio mediante l'invio al CELVA, in data 18 luglio 2002, di una tabella riassuntiva dello stato delle pratiche. Nel 2003 la problematica è stata sollevata da parte del collega Cerise, allora Sindaco di Fénis, all'attenzione del collega Marguerettaz, come già detto; gli uffici insieme all'Assessore allora hanno esaminato il procedimento seguito nel 2002 dalla struttura competente e in quella fase lo hanno ritenuto congruo. Allo stato di queste informazioni, ritengo anche da parte mia che l'operato della struttura allora sia stato corretto e rispettoso delle norme e degli accordi vigenti. Detto ciò, in conclusione, nello spirito dell'invito a conclusione dell'interpellanza di collaborazione fra gli enti, mi dichiaro a disposizione del Consigliere se vogliamo approfondire meglio alcune pratiche o alcune situazioni, sono a disposizione per verificare se ci sono delle possibilità di andare incontro a queste esigenze. Allo stato delle cose, la mia risposta va nella direzione di fare un esame di quanto è avvenuto e diciamo che le procedure sono state esercitate correttamente. Nulla vieta che vi possa essere un ulteriore approfondimento per vedere se è possibile risanare la cosa.

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Je vous remercie pour la dernière affirmation que vous avez faite: la disponibilité d'aborder le problème. Je regrette de ne pouvoir me déclarer disons satisfait de votre réponse, car vous avez abordé le problème en termes techniques, voilà; moi j'avais posé une question qui était politique. Il y avait une entente entre le Conseil permanent et le Gouvernement régional, à laquelle n'a pas été donné suite, entre autres même du point de vue technique je crois qu'il y a quelque chose qui ne marche pas, car il y a toute une série de démarches qui ont été correctement transmises de la part des bureaux compétents en matière d'expropriation au Bureau des finances pour la liquidation. Cette affaire retourne au départ, car le Bureau des finances n'avait pas financé la loi, mais il y avait cet accord transitoire entre l'accord de ne plus financer la loi n° 71 depuis 2002, mais sauvegardant toutes ses démarches, qui étaient régulièrement mises sur pied dans le délai du 31 décembre 2001. Cela je le répète, c'était un accord, pas signé, mais un accord entre gentilshommes, je pense, étant donné qu'il concernait quand même des représentants des deux administrations publiques. J'espère pouvoir "mettre main à la pâte" dans ce conteste et aboutir à une solution raisonnable, car peut-être qu'on devra aborder aussi un autre thème toujours à cette matière, mais ce sera dans le futur.