Objet du Conseil n. 3396 du 20 mars 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3396/XII - Disegno di legge: "Organizzazione della centrale unica per la gestione delle chiamate di soccorso".
Articolo 1
(Definizione)
1. La Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, in virtù di quanto disposto dai capi I, II, III e IV della legge regionale 18 gennaio 2001, n. 5 (Organizzazione delle attività regionali di protezione civile), istituisce la centrale unica per la gestione delle chiamate di soccorso, di seguito denominata centrale unica, al fine di:
a) garantire una pronta risposta alle richieste di soccorso nel territorio regionale;
b) assicurare tempestivamente gli interventi atti a fronteggiare ogni situazione che si presenti in modo improvviso e con caratteristiche tali da poter provocare conseguenze critiche;
c) ottimizzare l'integrazione fra i soggetti che operano sul territorio regionale nelle attività di soccorso a qualsiasi titolo secondo i principi di efficacia, di efficienza e di economicità, in relazione ai compiti istituzionali a ciascuno attribuiti;
d) assicurare la corretta gestione di tutte le informazioni relative a qualsiasi tipo di emergenza.
Articolo 2
(Soggetti)
1. In sede di prima applicazione, partecipano alla centrale unica:
a) la Regione, tramite:
1) la struttura regionale competente in materia di protezione civile;
2) il Corpo valdostano dei vigili del fuoco;
3) il Corpo forestale della Valle d'Aosta;
b) l'Azienda regionale Unità sanitaria locale della Valle d'Aosta (Azienda USL), tramite le strutture cui è affidata la funzione di soccorso sanitario;
c) il Soccorso alpino valdostano.
2. La partecipazione alla centrale unica può essere estesa, con deliberazione della Giunta regionale, ad ulteriori enti e strutture, anche non regionali, nonché alle forze dell'ordine o ad altri corpi, previo accordo con l'amministrazione interessata.
Articolo 3
(Personale)
1. Nel rispetto dei principi di cui alla presente legge e degli indirizzi indicati dal Comitato di pilotaggio di cui all'articolo 6, gli enti partecipanti alla centrale unica:
a) provvedono alla gestione del proprio personale impegnato nella centrale unica;
b) definiscono la dotazione organica e le figure professionali del personale necessario a garantire il regolare funzionamento della centrale unica.
Articolo 4
(Requisiti formativi)
1. Al personale che svolge la propria attività nella centrale unica sono garantiti, nel rispetto delle attribuzioni degli enti che vi partecipano, adeguati standard formativi, con le modalità stabilite con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Comitato di pilotaggio di cui all'articolo 6.
Articolo 5
(Responsabilità)
1. La responsabilità gestionale e amministrativa della centrale unica è affidata, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 (Riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e revisione della disciplina del personale), alla struttura regionale competente in materia di protezione civile.
Articolo 6
(Comitato di pilotaggio)
1. Con deliberazione della Giunta regionale è istituito un Comitato di pilotaggio formato dai dirigenti, o loro delegati, delle strutture partecipanti alla centrale unica e coordinato dal dirigente della struttura regionale competente in materia di protezione civile, con i seguenti compiti:
a) elaborazione di proposte alla Giunta regionale finalizzate all'adozione e all'aggiornamento dei modelli organizzativi della centrale unica;
b) approvazione e aggiornamento delle procedure operative della centrale unica;
c) soluzione delle problematiche che dovessero sorgere all'interno della centrale unica;
d) promozione e valutazione di soluzioni organizzative, procedurali e tecnologiche innovative per il funzionamento della centrale unica;
e) promozione delle attività necessarie al miglioramento continuo della qualità;
f) messa in atto di ogni altra attività necessaria alla piena attuazione della presente legge.
2. Alle sedute del Comitato di pilotaggio possono essere invitati a partecipare, di volta in volta e per la trattazione di tematiche specifiche, esperti tecnici, interni o esterni agli enti di cui all'articolo 2, comma 1, individuati dal Comitato stesso.
3. Il Comitato di pilotaggio può essere, inoltre, coadiuvato da esperti esterni incaricati dalla Giunta regionale.
4. Per quanto non previsto dalla presente legge, il Comitato di pilotaggio adotta al proprio interno, a maggioranza dei componenti, le proprie regole di funzionamento e di organizzazione.
Articolo 7
(Rapporti finanziari)
1. Sono a carico della Regione i costi di gestione, di manutenzione e di ampliamento della centrale unica.
2. I rapporti finanziari tra la Regione e l'Azienda USL, derivanti dall'applicazione degli articoli 3 e 4, sono regolati annualmente nell'ambito dell'accordo di programma adottato ai sensi dell'articolo 7 della legge regionale 25 gennaio 2000, n. 5 (Norme per la razionalizzazione dell'organizzazione del Servizio socio-sanitario regionale e per il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza delle prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali prodotte ed erogate nella regione).
3. I rapporti finanziari tra la Regione e il Soccorso alpino valdostano, derivanti dall'applicazione degli articoli 3 e 4, sono disciplinati ai sensi della legge regionale 17 aprile 2007, n. 5 (Disposizioni in materia di organizzazione del Soccorso alpino valdostano), nell'ambito delle convenzioni regolanti gli obblighi di servizio pubblico per le attività di soccorso in montagna e protezione civile stipulate ai sensi dell'articolo 16 della medesima legge.
Articolo 8
(Disposizioni finanziarie)
1. L'onere complessivo derivante dall'applicazione degli articoli 3, 4, 6 e 7 è determinato in euro 1.568.000 per l'anno 2008, in annui euro 2.550.000 per gli anni 2009 e 2010 e in annui euro 2.700.000 a decorrere dall'anno 2011.
2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 2008 e di quello pluriennale per il triennio 2008/2010 negli obiettivi programmatici 1.3.2. (Comitati e commissioni), 2.2.1.11. (Protezione civile) e 2.2.3.01. (Sanità-spese di funzionamento).
3. Al finanziamento degli oneri di cui al comma 1 si provvede mediante l'utilizzo delle risorse iscritte negli stessi bilanci:
a) nell'obiettivo programmatico 3.1. (Fondi globali), al capitolo 69000 (Fondo globale per il finanziamento di spese correnti), per euro 400.000 per l'anno 2008 e euro 500.000 per gli anni 2009 e 2010 a valere sull'apposito accantonamento previsto al punto A.1. dell'allegato n. 1 ai bilanci stessi;
b) nell'obiettivo programmatico 2.2.3.01. (Sanità-spese di funzionamento) al capitolo 59900 (Trasferimenti all'Unità sanitaria locale per il finanziamento delle spese correnti) per euro 1.080.000 per l'anno 2008 e per annui euro 2.000.000 per gli anni 2009 e 2010;
c) nell'obiettivo programmatico 2.2.1.11. (Protezione civile) al capitolo 40730 (Spese per la realizzazione della centrale unica di soccorso per la struttura di protezione civile) per euro 88.000 per l'anno 2008 e annui euro 50.000 per gli anni 2009 e 2010.
4. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.
Articolo 9
(Disposizioni transitorie)
1. Al termine del primo anno di attività della centrale unica, la Giunta regionale provvede alla verifica delle modalità organizzative e gestionali sulla base di una dettagliata relazione predisposta dal Comitato di pilotaggio di cui all'articolo 6, ridefinendo, se del caso, i requisiti del personale necessario a garantire il regolare funzionamento della centrale medesima.
Président - La parole au rapporteur, le Vice-président Lanièce.
Lanièce (SA) - Il disegno di legge sulla centrale unica intende fornire un inquadramento giuridico all'organizzazione e alla gestione di un'esperienza che è al momento unica in Italia, e che è resa possibile in Valle d'Aosta dall'attribuzione delle funzioni prefettizie al Presidente della Regione, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legge 7 settembre 1945 n. 545 e dalle prerogative statuarie della Regione Autonoma Valle d'Aosta, che hanno permesso la regionalizzazione del Corpo Forestale e dei Vigili del fuoco. In virtù di questo "unicum" giuridico è stato possibile progettare e, tra pochi mesi, mettere in funzione una centrale unica per la gestione delle chiamate di soccorso finalizzate ad un miglior coordinamento degli interventi ed a una razionalizzazione dei mezzi e degli strumenti impiegati.
La richiesta di realizzazione di una centrale unica per la gestione delle chiamate di soccorso, risale al 1998, su richiesta presentata congiuntamente dalla Protezione civile, dai Vigili del fuoco e dal Soccorso sanitario "118". In seguito, con deliberazione della Giunta regionale, è stato costituito un gruppo di lavoro per la realizzazione di una centrale unica per la gestione degli interventi di soccorso comprendente la Protezione civile, l'Emergenza sanitaria e i Vigili del fuoco.
Ad oggi, si prevede che la centrale unica possa funzionare a regime dal mese di settembre 2008, dopo una prima fase sperimentale che partirà già dal mese di giugno. Le sedi della centrale sono due: una principale e una di "backup", da utilizzare in caso di indisponibilità della principale o di eventi calamitosi di grande entità. La sede principale si trova presso la Direzione protezione civile, al 1° piano della palazzina aeroportuale, in Saint-Christophe. Tale scelta si è resa al momento necessaria in seguito ai lavori che stanno interessando la Caserma dei Vigili del fuoco in Corso Ivrea. In futuro, sulla collocazione della centrale unica bisognerà quindi tener conto della nuova Caserma dei Vigili del fuoco e delle sue potenzialità. Nella sede principale si trova un locale per gli operatori di centrale, che ospita le 8 postazioni operative: 3 destinate al "118", 2 ai Vigili del fuoco, una alla Forestale, una al Soccorso alpino e una alla Protezione civile. Sono inoltre previsti: un locale atto ad ospitare il medico di centrale, un locale con 5 postazioni di riserva per operatori e un locale adibito a sala apparati. La sede di "backup" si trova presso la Caserma dei Vigili del fuoco, al 1° piano dell'edificio di Corso Ivrea. In tale sede si trova un locale per gli operatori di centrale, che ospita le 5 postazioni operative: 2 destinate al "118", una ai Vigili del fuoco, una alla Forestale, una in comune tra Soccorso alpino e Protezione civile, oltre ad un locale adibito a sala apparati.
Gli operatori dei vari servizi sono dotati di un modulo operativo gestionale che permette un rapido accesso alle banche dati necessarie alla gestione degli interventi di soccorso, nonché all'accesso alla base cartografica del territorio regionale in scale di dettaglio appropriate. Con questi strumenti l'operatore provvede a ricercare la chiamata, analizzare la richiesta, attivare le risorse e coordinare l'intervento, secondo i propri protocolli operativi. L'utente potrà accedere ai servizi della centrale tramite gli usuali recapiti telefonici dei vari servizi ai quali risponderà l'operatore competente. In caso di sovraffollamento risponderanno gli operatori degli altri servizi componenti la centrale per una prima raccolta di informazioni relative alla richiesta di intervento, per poi trasferire all'operatore competente la gestione dell'intervento stesso.
Gli obiettivi del disegno di legge all'esame del Consiglio regionale sono quelli di definire gli scopi e l'organizzazione della centrale unica, le strutture coinvolte, le modalità di formazione e aggiornamento del personale e di gestione della centrale i cui operatori, in prima applicazione della legge, appartengono alla Protezione civile, al Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, al Corpo forestale della Valle d'Aosta, al "118" dell'Azienda USL della Valle d'Aosta ed al Soccorso alpino valdostano. Proprio in virtù del suo carattere sperimentale, la partecipazione alla centrale unica potrà essere estesa, nel tempo, ad ulteriori enti e strutture, anche non regionali, nonché alle Forze dell'ordine, previo accordo con le amministrazioni interessate.
Il disegno di legge si compone di 9 articoli:
- l'articolo 1 istituisce la centrale unica e ne indica le finalità e cioè garantire una pronta risposta alle richieste di soccorso nel territorio regionale, assicurare la tempestività degli interventi, ottimizzare l'integrazione tra i soggetti che si occupano dell'attività di soccorso, assicurare la corretta gestione di tutte le informazioni relative a qualsiasi tipo di emergenza;
- con l'articolo 2 si individuano i soggetti che in sede di prima applicazione partecipano alla centrale unica: la struttura regionale competente in materia di Protezione civile, il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, il Corpo forestale della Valle d'Aosta, l'Azienda USL e il Soccorso alpino valdostano;
- l'articolo 3 stabilisce che la gestione del personale impegnato nella centrale è di competenza ai singoli enti e strutture individuati al precedente articolo;
- l'articolo 4 stabilisce che al personale in servizio presso la centrale siano assicurati adeguati standard formativi;
- l'articolo 5 stabilisce che la responsabilità gestionale e amministrativa è affidata alla struttura regionale competente in materia di Protezione civile;
- l'articolo 6 prevede l'istituzione di un Comitato di pilotaggio formato dai dirigenti delle strutture partecipanti alla centrale unica, che avrà tra i vari compiti quello di proporre alla Giunta regionale l'aggiornamento dei modelli organizzativi e delle procedure operative della centrale unica, di promuovere e valutare soluzioni organizzative, procedurali e tecnologiche innovative per il funzionamento della stessa centrale e presentare attività finalizzate al miglioramento continuo della qualità. Proprio l'articolo 6 è stato oggetto di alcuni emendamenti, presentati dal Presidente su proposta delle organizzazioni sindacali, tendenti ad inquadrare l'attività del Comitato di pilotaggio, in relazione alle sue competenze, all'interno di un corretto sistema di relazioni sindacali ed a rafforzare la partecipazione allo stesso di esperti tecnici per la trattazione di tematiche specifiche, utilizzando in via prioritaria il personale che svolge la propria attività nella centrale unica;
- l'articolo 7 reca disposizioni in materia di rapporti finanziari, stabilendo che i costi di gestione, di manutenzione e di ampliamento della centrale sono a carico della Regione;
- l'articolo 8 indica le disposizioni finanziarie.
Va infine sottolineato come, proprio in relazione al carattere innovativo della centrale unica, l'articolo 9 del disegno di legge disponga, in via transitoria, che la Giunta regionale, al termine del 1° anno di attività della centrale, provveda alla verifica delle modalità organizzative e gestionali, sulla base di una dettagliata relazione del Comitato di pilotaggio.
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale.
La parola al Consigliere Segretario Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Noi reputiamo questo intervento importante, è vero, la predisposizione unica di una centrale di soccorso è un provvedimento positivo, però permettetemi alcune osservazioni.
La centrale unica di soccorso, come correttamente ha detto il Vicepresidente Lanièce, era prevista e progettata nella Caserma dei Vigili del fuoco ed era in questo luogo che, secondo noi, doveva essere dislocata, lo sappiamo; vi è stata la traslazione dalla Caserma dei Vigili alla sede operativa della Protezione civile nell'Aeroporto, perché nel luogo della Caserma dei Vigili del fuoco si stanno facendo dei lavori. Questa, credo, sia una contingenza, però crediamo che la dislocazione della centrale unica nella Caserma dei Vigili del fuoco non sia un capriccio di una componente della Protezione civile, ma risponda ad una particolare esigenza: un'esigenza che deriva dalla natura diversa e più diversificata degli interventi che svolgono i Vigili del fuoco rispetto alle altre componenti.
Senza nulla togliere alle altre componenti del sistema di soccorso, i Vigili del fuoco sono chiamati a risolvere casi più diversificati e faccio un esempio. Quando vi è una chiamata di soccorso sanitario, la risposta del "118" è una risposta univoca: o parte l'ambulanza o partono l'ambulanza e l'auto medica, insomma esiste una procedura ed un equipaggio di autoambulanze standardizzato, cioè partono con l'autista, con l'infermiere professionale, con il medico, ma l'attrezzatura e l'intervento potrebbero essere standardizzati. I Vigili del fuoco invece hanno una diversa tipologia di automezzo, tipologia di attrezzatura e squadra diverse. Ad esempio, se devono fronteggiare un incendio in un nucleo abitato, partono le autobotti, mentre se devono fronteggiare un incendio in una industria siderurgica come la "CAS", l'attrezzatura e il personale sono diversi. Devono avere, come si dice, un contatto quasi diretto - mi hanno spiegato - fra la centrale e il cortile dove vi sono gli automezzi, la catena di comando, cioè l'organizzazione del soccorso deve essere una catena di comando che non deve avere soluzioni di continuità, deve esserci una comunicazione di tipo diretto perché, a seconda della tipologia dell'incidente, il capo squadra deve passare il comando al capoturno, da questo capoturno al caporeparto, dal caporeparto all'esperto, ad esempio sull'intervento per la presenza di materiale chimico, o materiale biologico o radioattivo, cioè esiste una naturale e conclamata diversità nella tipologia degli interventi, nella tipologia del personale e dell'attrezzatura che dipende dalla diversità degli interventi.
La standardizzazione rispetto ai tipi di intervento è quindi molto più complicata per gli interventi dei Vigili del fuoco che non per altri interventi. Ad esempio, il soccorso alpino, se interviene in parete, avrà nell'equipaggio la guida, l'aspirante guida, il medico, ma non esistono altre tipologie di intervento se non quelle in funzione della stagione. Naturalmente in caso di intervento in valanga dovrà avere il conduttore dei cani da valanga e la squadra dei ricercatori. I Vigili del fuoco invece hanno queste diverse tipologie. Abbiamo sentito in Commissione, con piacere, che la possibilità di avere la doppia centrale, cioè una centrale operativa a Saint-Christophe e una centrale di "backup" nella Caserma dei Vigili del fuoco potrebbe essere - noi lo speriamo - prodromica, quando finirà la ristrutturazione e la costruzione dei nuovi edifici nella sede dei Vigili del fuoco, allo spostamento della centrale operativa, lì, nella sede.
La nostra preoccupazione è quindi questa; abbiamo presentato degli emendamenti, che vanno a integrare in maniera non importante, ma puntuale, anche se sembrano minimali, alcuni articoli del disegno di legge n. 205. Riteniamo comunque che il percorso individuato dalla Regione per accorpare in una centrale unica tutti gli operatori sia positivo.
Mi riservo di intervenire su ogni specifico emendamento.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - L'analisi che facciamo di questo progetto di legge è un'analisi a 2 facce: da una parte questo è un risultato positivo che oggi andiamo a cogliere, quindi credo che al di là della possibilità o meno che alcuni degli emendamenti che abbiamo proposto siano accettati, voteremo a favore di questo provvedimento di legge, perché ha delle caratteristiche importanti; in particolare, è da rimarcare il fatto che c'è un coordinamento molto forte dal punto di vista di tutti i vari pilastri dell'organizzazione delle emergenze in Valle, per mettere in piedi una centrale che sia la più efficiente e funzionale possibile. Questo dovrebbe risultare un "atout" per la nostra Regione, in quanto avremo una centrale operativa che consenta di evitare che i cittadini perdano tempo nell'avvertire chi di competenza per quanto riguarda il soccorso; però ci sono alcuni aspetti che non vediamo in maniera particolarmente positiva ed è quello che questo provvedimento di legge rischia di essere, come al solito, un provvedimento un po' settoriale.
Abbiamo approvato pochi giorni fa la riforma del sistema dell'emergenza, che abbiamo affrontato nello scorso Consiglio: non si capisce come mai la Giunta regionale abbia proposto al legislatore un ulteriore provvedimento di legge, perché rischia di provocare una sovrapposizione di competenze pericolosa. Questo è un classico atteggiamento che ha questa maggioranza e questa Giunta, cioè una frammentazione impressionante delle strutture della Regione, che arriva a portare su territori molto vicini come questo rispetto all'emergenza sanitaria, strutture diverse. Qui c'è un coordinamento che si chiama "pilotaggio", nell'emergenza c'è un altro tipo di coordinamento, qui ci sono la Regione, l'USL, il soccorso alpino, il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, ma non ci sono i volontari, mentre in altre ci sono: allora avremo... che cosa? Avremo che i dirigenti che fanno parte di quello che viene chiamato impropriamente il "Comitato di pilotaggio", si ritrovano la mattina a fare il Comitato di pilotaggio, al pomeriggio di parlare dell'emergenza del "118", la sera di trovarsi ad una riunione sull'altro argomento che interessa sempre tale questione; pertanto abbiamo un prolificare di comitati, di strutture, di sigle che sminuiscono il potere e la capacità di questa legge, in quanto questa legge dovrebbe essere un po' un caposaldo. A me dispiace sentire le parole del relatore, focalizzate come al solito solo a vedere la parte pratica della questione: ci metteremo questo, sarà ubicata là, cioè guardando con lo spirito dell'addetto alle macchine delle navi, al posto di essere in cabina di comando al timone per sapere dove andare, a me sembra che gli Amministratori regionali di questa Giunta siano sempre in sala macchine per regolare il motore! Cosa degnissima, nessuno dice il contrario, in questo caso in particolare che il motore funzioni bene è una cosa positiva, ma si rischia che la nave vada ad incagliarsi perché nessuno la dirige!
Qui mi sembra che ci sia di nuovo un grosso segnale in materia e lo si riconosce proprio dal comma 1 dell'articolo 1, che dice: gli obiettivi di questo disegno di legge sono "di garantire una pronta risposta alle richieste di soccorso nel territorio regionale" e fin qui va bene. Un po' meno bene va dopo, mi dovete spiegare che senso ha aggiungere: "assicurare tempestivamente gli interventi atti a fronteggiare ogni situazione che si presenti in modo improvviso e con caratteristiche tali da poter provocare conseguenze critiche". Questo è il M. de Lapalisse che ha cominciato a girare nelle nostre aule, cioè quando si dice che questa è la centrale del soccorso e che deve dare una pronta risposta alle richieste di soccorso, abbiamo detto tutto. Di nuovo, dato che non bastava Lapalisse della lett. b) del 1° comma, arriviamo alla lett. c): "ottimizzare l'integrazione fra i soggetti che operano sul territorio regionale nell'attività di soccorso a qualsiasi titolo, secondo i principi di efficacia, di efficienza e di economicità e in relazione ai compiti istituzionali a ciascuno attribuiti". Questo comma viene poi smentito dal resto della legge, perché non è vero che tutti i soggetti che operano sul territorio regionale nelle attività di soccorso a qualunque titolo vengono coinvolti nella centrale unica del soccorso, perché - lo accenno, lo riprenderò in seguito - abbiamo che le associazioni di volontariato non sono state coinvolte in questa attività, di questo ci dispiace e abbiamo presentato un emendamento, ma di nuovo si arriva a fare confusione, perché è possibile che la centrale unica abbia il compito di integrare il Corpo forestale della Val d'Aosta, il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, la struttura regionale della Protezione civile? Non è questo un compito che è e dovrebbe rimanere alla Presidenza della Giunta in quanto responsabile della Protezione civile? Credo che non sia fra i compiti previsti per la centrale unica di soccorso, che è - come diceva giustamente il relatore - una struttura operativa che deve attuare il provvedimento in oggetto. Uno degli emendamenti che proponiamo è quello dell'abrogazione delle lettere b) e c) che ci paiono ridondanti, ma anche sull'ultima: "assicurare la corretta gestione di tutte le informazioni relative a qualsiasi tipo di emergenza", anche qua siamo sul livello di "de Lapalisse", perché vorrei vedere che non assicurino la corretta gestione!
Qualcuno ha immaginato che non ci sia una corretta gestione? Questo veramente significa o scrivere solo per fare vedere che c'è qualcosa, oppure di non avere coscienza di come vanno le cose. Questo lo dico perché se noi ritornassimo al concetto iniziale, cioè quello che bisogna fare delle leggi che cerchino di dare un quadro unitario a tutto un grande settore, questo provvedimento di legge era sufficiente ridurlo a uno o 2 articoli e immetterlo nella legge dell'emergenza; questo avrebbe consentito un migliore coordinamento e io sono certo che nei prossimi anni verranno fuori dei problemi per quanto riguarda l'integrazione fra la centrale unica del soccorso e il "118", perché i confini fra queste 2 strutture non sono stati ben definiti.
Il secondo dato importante - che ha a che vedere anche con la storia della nostra Regione - è all'articolo 2, dove abbiamo presentato un emendamento che interviene sulla questione di chi deve partecipare alla centrale unica... non essendoci più il Presidente, faccio riferimento al Vicepresidente... tanto per capire, visto che è il Presidente che risponde, adesso se n'è andato, diamo atto, è simpatica questa cosa... siete intercambiabili, devo dire che la capigliatura è leggermente diversa, ma con un po' di immaginazione posso vederla come Luciano Caveri... adesso è rientrato, perfetto!
Dicevo... fra i soggetti che devono partecipare alla centrale unica manca l'associazione di volontariato; secondo me questa è una dimenticanza grave, perché è qui che abbiamo uno sfasamento rispetto alla legge dell'emergenza, perché per il resto i settori sono gli stessi, salvo la Protezione civile che è specifica per quanto riguarda il soccorso, però mancano i volontari che svolgono un ruolo assolutamente essenziale. Non vorrei riprendere i discorsi che abbiamo fatto nella giornata di ieri: ci sono dei tratti fondamentali della nostra comunità, quello che viene chiamato "l'esprit valdôtain", che dobbiamo non solo rispettare, ma tenere in profonda considerazione in ogni momento della nostra attività legislativa. Credo che prevedere la partecipazione alla centrale unica del volontariato possa essere un momento importante per l'integrazione di questo enorme patrimonio. Questo è importante anche per dare delle motivazioni, cioè se i volontari vanno bene solo come piloti per il trasporto in ambulanza di persone che hanno dei problemi di trasporto, ma non sono in emergenza, cioè per la bassa manovalanza, avremo sempre più difficoltà a trovare dei volontari disponibili a mettere della propria attività a servizio dell'emergenza... c'è la III Commissione che è in piena funzione, ci fa piacere che lavorino, almeno qualcuno lavora...
Allora, abbiamo una situazione per cui il volontariato a livello del soccorso si sta affievolendo, è chiaro che se non si coinvolge in momenti essenziali come quello della centrale unica del soccorso, diventa difficile andare sul territorio a chiedere ai nostri giovani di impegnarsi nel volontariato, perché se tutto questo non si traduce in qualche momento di soddisfazione o di coinvolgimento, che sia il modo per poter fare qualche salto di qualità dal punto di vista della propria realizzazione, diventa difficile potersi aspettare una partecipazione ampia. Credo che cominciare a pensare seriamente a un coinvolgimento diretto, accettando il nostro emendamento, possa essere un passo che va in una direzione come noi auspichiamo.
L'altro punto particolare è un punto di vista formale: non ci piace la parola "Comitato di pilotaggio" e lo diciamo sulla base di un'esperienza concreta. C'è stato già un Comitato di pilotaggio a livello di Amministrazione regionale che è stato un fallimento di quelli più clamorosi, e mi ricordo che era coinvolto in quel Comitato di pilotaggio oltre al sottoscritto, l'attuale Assessore all'agricoltura Isabellon, comitato istituito per il recepimento delle indicazioni del PTP all'interno dei piani regolatori della Valle d'Aosta. È stato un comitato interessantissimo, che è andato avanti per un numero significativo di riunioni in cui non si è combinato assolutamente niente, si è fatto un "bla-bla" incredibile ed è venuto fuori il risultato che abbiamo davanti a tutti: che, a parte forse uno o due, ma ormai i piani regolatori si sono adeguati al PTP... è stato un fallimento totale! All'inizio della legislatura c'era l'opposizione di estrema Sinistra che chiedeva i tempi per avere queste cose qua e l'Assessore Cerise ci dava l'elenco di tutti i Comuni, quelli che avevano presentato delle carte, chi ne aveva presentate di più... tutto questo fu coordinato da un Comitato di pilotaggio che non raggiunse i suoi obiettivi.
Allora, direi... ma perché chiamare quello della centrale unica di soccorso "Comitato di pilotaggio"? Un po' perché porta sfortuna, ma anche perché questo nome evoca un atteggiamento mentale, non tanto dei politici, quanto dei dirigenti che lavorano alla stesura di questi progetti di legge, per cui sembra che trovando un nome accattivante come "pilotaggio", allora la legge già funziona meglio: credo che questo sia il segnale della debolezza progettuale che c'è dietro a questo pensiero. Usare parole più semplici come quella di "comitato di coordinamento della centrale unica" è un modo per dare il segnale che non vogliamo fare gli Americani che, con una trovata pubblicitaria, pensano di risolvere il problema della democrazia in Iraq e quindi mandano giù un po' di soldati per occupare quel territorio e portarlo alla democrazia. Non bisogna scimmiottare l'efficientismo che c'è nelle aziende con tutte le attività di marketing e di organizzazione industriale che comportano una serie di scelte, per cui si utilizzano queste definizioni accattivanti per dare forza a un progetto di legge. Invece è proprio questo il segnale che tale progetto di legge, come altri, è affetto da un "burocratese" impressionante ed è dimostrato - lo leggo di nuovo - da quelli che sono i compiti del Comitato di pilotaggio:
- elaborazione di proposte alla Giunta regionale finalizzate all'adozione e all'aggiornamento dei modelli organizzativi della centrale unica;
- approvazione e aggiornamento delle procedure operative della centrale unica (che è la stessa cosa che abbiamo detto alla lettera a);
- soluzione delle problematiche che dovessero sorgere all'interno della centrale unica (ma ci rendiamo conto che questa è aria fritta?... cioè che il comitato di coordinamento debba risolvere le problematiche che emergono, credo che questo sia il fatto di ripetere cose assolutamente... quindi sembra che facciano tante cose perché hanno 6 punti, in effetti è sempre la solita questione!);
- promozione e valutazione di soluzioni organizzative, procedurali e tecnologiche innovative per il funzionamento della centrale unica (è sempre la stessa frase che viene cambiata, ma che porta alla stessa cosa);
- promozione delle attività necessarie al miglioramento continuo della qualità - questo è uno scopiazzamento abbastanza mal fatto del cosiddetto "toyota pensiero", questo della qualità in evoluzione, per far vedere che questa legge è innovativa, che ha una serie di obiettivi moderni, non è che si va a cercare di coordinare meglio questa attività con quella del "118"... no, si fa una legge a parte, si fanno 2 comitati... ma si mette questa definizione: "toyota pensiero", così ci si è lavati la coscienza! Sono ripetizioni della stessa questione anche dimostrazioni della scarsa capacità di dare un senso a questa legge che aveva più senso ridurla ad un articolo nella legge dell'emergenza -; ma il top è l'ultima frase: "messa in atto di ogni altra attività necessaria alla piena attuazione della presente legge". Vorrei vedere se non deve essere attuata sempre e costantemente qualunque piena attuazione della legge che facciamo in Consiglio regionale! Questa è una vergogna dal punto di vista della struttura di questa legge! Allora prendiamo atto di questa situazione e speriamo che questi errori dal punto di vista procedurale, cioè questa enfatizzazione della forma a discapito del contenuto, alla fine non condizioni l'attività di questo importante strumento.
Le questioni che abbiamo affrontato sono ancora due: la prima riguarda i finanziamenti. La nostra impressione è che non ci siano delle giustificazioni particolari nella previsione dell'onere derivante dall'applicazione di questi articoli, cioè la centrale unica non è esattamente un Consiglio regionale, noi abbiamo che questa centrale unica costa un po' più della metà del costo del personale del Consiglio regionale della Regione. Vorrei capire come si spendono questi soldi, perché la mia impressione è che queste cifre, in particolare i 2,55 milioni per il 2009-2010, sui 1,568 milioni del 2008 è una cifra che in fase di avviamento potrebbe avere un suo significato, ma 2,55 milioni di euro come funzionamento di tipo ordinario per una centrale unica - che potrebbe avere certamente del personale, ma non so se debba avere tanto personale da costare quasi metà di quello del Consiglio regionale - credo siano cifre eccessive.
Non essendoci stata nella relazione del collega Lanièce alcuna rassicurazione su come questi soldi vengano investiti, ci siamo premurati di fare una serie di emendamenti per ridurre l'impegno finanziario della legge a 2 milioni di euro all'anno, che ci sembra una cifra di tutto rispetto. Questo risponde anche a un concetto che in Valle d'Aosta non è che si veda frequentemente: il concetto di utilizzare al meglio le risorse; qualunque esse siano, sono limitate, perché il bilancio della Regione ha una consistenza che è finita a circa 2 miliardi di euro, di fronte a un atteggiamento del genere bisogna in ogni settore avere il piede più prudente, cercare di ridurre i costi e gli investimenti e soprattutto le spese correnti. Non è che abbiamo dei dati specifici su quanto possa costare la centrale unica, ma abbiamo dei riferimenti che non ci piacciono; faccio un esempio, anche se in un settore diverso: il Forte di Bard. È vero che il Forte di Bard non lo abbiamo pagato noi, o solo in parte, nel senso che la stragrande maggioranza dei soldi per il Forte dei Bard sono arrivati dalla Comunità europea, ma abbiamo investito un sacco di soldi per avere un sacco di debiti ogni anno, perché non solo non abbiamo raggiunto il pareggio con quell'attività, ma ogni anno dobbiamo rifinanziare questa attività. Dobbiamo avere un diverso atteggiamento, un atteggiamento che cerchi di ridurre al minimo gli sprechi e dare un po' meno di quanto non ci si aspetti, per stimolare nei dirigenti, nel personale, nei Corpi forestale e dei Vigili del fuoco la mentalità dell'economia, dell'utilizzare l'intelligenza per trovare sistemi per essere efficienti, ma riducendo i costi di funzionamento.
Il secondo punto riguarda le disposizioni transitorie, legate al termine che viene inserito per la verifica delle modalità organizzative e gestionali sulla base di una dettagliata relazione predisposta dal Comitato di pilotaggio. Il termine di un anno è troppo ristretto... perché? È chiaro che questo è un processo innovativo rispetto a tutto il percorso che viene fatto nel resto d'Italia e rispetto ad altri settori della nostra Regione, quindi ci sarà un momento di confronto importante che però dovrà avere dei dati ampi. Tenuto conto che la sede della centrale unica non sarà quella definitiva, che ci saranno dei problemi di avviamento e che questo non potrà essere considerato un parametro definitivo visto che la sede definitiva non è, tenuto conto che bisognerà far passare un significativo periodo di tempo per vedere l'attività di coordinamento come si evolve... ma credo che esista un limite rispetto ai cicli della vita, cioè bisogna capire la centrale del soccorso come risponde all'emergenza di fronte alle varie stagioni, perché c'è un discorso di emergenza legato all'attività sportiva estiva che è diversa da quella invernale. Dobbiamo fare almeno concludere un ciclo intero dell'attività per poter vedere come risponde questa centrale unica nelle diverse situazioni dell'anno; come minimo bisogna far passare un anno e un mese per avere un ciclo continuo da poter affrontare. Crediamo che possa essere valutato con più di calma, quindi anche se si aspettano 2 anni, non credo che questo modifichi l'efficienza e l'efficacia di questo provvedimento di legge, che comunque avrà un monitoraggio da parte dei Consiglieri regionali, i quali, per loro attività istituzionale, devono, attraverso iniziative ispettive, mantenere un alto profilo e un'alta attenzione sul tema. Dobbiamo a questo punto vedere se esiste la possibilità su tali emendamenti di un confronto con la maggioranza e la possibilità di concordare le modifiche del testo.
Una ultima piccola questione riguarda la sede: credo che la sede che è stata scelta sia una scelta in parte dettata dalla contingenza, ma assolutamente non fuori luogo dal punto di vista operativo. Credo che in una visione moderna e aggiornata della Regione non si possa non prevedere che l'area dell'Aeroporto, della Protezione civile che è fra l'altro collegata con i 3 snodi fondamentali della Regione: l'aeroporto, la ferrovia, il principale nodo autostradale della Val d'Aosta che è quello più centrale, cioè è un po' il baricentro della Valle d'Aosta, è importante che sia in quella sede, perché quella è una sede che dal punto di vista della "maîtrise du territoire" consente di avere la massima efficienza. Questo si associa con il fatto che noi auspichiamo che in quella sede e nei territori circostanti possa essere costruito il nuovo Ospedale della Regione, con tutta l'attività del Pronto Soccorso e dell'emergenza, e questo chiuderebbe il cerchio. È per questo che è importante prevedere una visione politica di medio-lungo termine e di non arrivare in Consiglio con questi provvedimenti così spezzettati, perché c'è il rischio che si perda la visione di lungo periodo e strategica, che è quella che consente di avere la massima efficienza con i minori costi. Nel momento in cui riesco a prevedere più in là nel tempo, posso fare in modo che tutti i percorsi che oggi sono differenziati e paralleli, possano arrivare a un punto di sintesi e camminare tutti insieme, per poter sfruttare le economie di scala e il gioco di squadra che tutti auspichiamo. Le scelte legate alla Protezione civile, alla centrale unica del soccorso, all'emergenza sanitaria, sono quindi scelte che devono andare insieme,; pertanto, pur mantenendo un approccio positivo a questa legge, invito tutti a fare delle riflessioni in modo che su questi temi si possa raggiungere il discorso dell'Ospedale, che è essenziale.
Chiudo l'intervento facendo una riflessione dal punto di vista formale: abbiamo fatto alcune osservazioni formali su altri temi, ma ce n'era una che era particolarmente carina, che era il discorso del "pronta". Alla lettera dell'articolo 1 si dice: "garantire una pronta risposta del soccorso"; ora "pronta" è un aggettivo che di per sé potrebbe essere convincente, ma non è legata all'efficacia dell'intervento... uno è pronto, risponde, ma poi questo "pronto" corrisponde alle aspettative di tempestività richieste dalla popolazione? Ovviamente no, perché non fa parte del significato di questo aggettivo, per cui abbiamo presentato un emendamento, l'importante è che i soccorsi siano tempestivi, quello è l'aggettivo essenziale per dimostrare l'efficienza e l'efficacia della centrale di soccorso. Abbiamo voluto significare questo per evidenziare come questa legge sia stata un'ottima idea, che però è stata presentata formalmente e strutturalmente in modo raffazzonato, con dei rischi che la sua attuazione non sia facile e non porti i risultati che tutti auspichiamo.
Si dà atto che, dalle ore 10,40, presiede il Vicepresidente Tibaldi.
Presidente - Se nessuno vuole intervenire, chiudo la discussione generale.
La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Mi limiterò a qualche breve osservazione là dove mi sono state poste delle questioni, non dove si sono espressi dei pareri personali.
Vorrei ricordare al Consigliere Venturella che circa 2 anni fa i Vigili del fuoco hanno detto di no alla centrale unica, questo ha costretto ad effettuare i lavori alla Protezione civile. All'epoca l'unica soluzione prospettata dai Vigili del fuoco era la costruzione di un capannone, cosa che venne rifiutata dall'Amministrazione, e si è spostato alla Protezione civile; dopodiché più andava avanti il progetto, più i pompieri se ne pentivano di avere detto di no alla proposta della centrale unica, tant'è che poi si è arrivati alla soluzione interessante di avere la centrale unica alla Protezione civile, dove si sono effettuati i lavori per avere una sala degna di questo nome, anche perché, nel frattempo, cominciano i lavori di ristrutturazione dell'attuale centralino, dove dovrebbe sorgere la seconda centrale unica, quindi diventava veramente impossibile.
Rispetto allo scenario di allora c'è un elemento di novità: costruiremo la nuova Caserma all'ex "Multibox", qualora ritenessimo nella progettazione di tener conto di tutte le necessità, è possibile che la centrale unica principale vada di nuovo dai Vigili del fuoco perché in questo caso avranno le strutture necessarie...
(interruzione del Consigliere Segretario Venturella, fuori microfono)
... in virtù del ragionamento, queste sono questioni organizzative, cioè io non sono appassionato della spiegazione che pure mi hanno dato i Vigili del fuoco; per cui, avendo loro delle procedure particolari, deve essere per forza da loro, perché loro hanno tutta questa storia dei capisquadra. Credo che questo lo verificheremo con l'inizio dell'attività della centrale unica. Può anche darsi che tutti i soggetti, compreso il "118", quindi non capisco la questione del Consigliere Sandri, che non ha consapevolezza che il "118" finirà lì... è divertente perché il Presidente... eccolo qua... perché è veramente una cosa curiosa: pone delle domande e poi se ne va! La vorrei rassicurare su questo, così come le confermo, naturalmente ringraziando il relatore per l'ottima relazione, assolutamente esaustiva, perché mi aveva chiesto anche ieri la questione del terzo centralino... che se riusciamo con i risparmi dei costi della centrale unica a realizzare il terzo centralino, devo dire che siamo convinti della bontà della Scuola militare alpina. È vero che nel caso in cui si rompesse il Place Moulin... ma credo che se fossimo in Consiglio regionale il problema sarebbe per le prossime generazioni... a parte gli scherzi, lei mi aveva prospettato La Thuile, io ne ho parlato con i miei della Protezione civile, che mi ricordano che La Thuile è il paese valdostano forse il più distrutto nel tempo dalle famose sacche d'acqua che si sono create nella zona Rutor... comunque quella è una decisione che non abbiamo ancora assunto, ci fa piacere avendo presente la palazzina del Castello Cantore, e ci sembra che sia una sede adatta.
Per quel che riguarda le obiezioni del collega Sandri, come sempre, lei è offensivo con i dirigenti che hanno predisposto la legge, che sino a prova contraria sono più competenti di lei nei contenuti e nella tecnica giuridica, ma lei gode di ottenere dalle strutture regionali una generale disistima, e ciò comprende anche le coperture finanziarie che sono state calcolate con rigore e con serietà, sottoposte al vaglio dell'Assessorato delle finanze, quindi non sono delle fantasie dei dirigenti.
Sugli emendamenti: l'emendamento n. 1 proposto dal gruppo "Arcobaleno" riprende l'emendamento proposto da me e dal collega Lanièce, n. 1, e siamo naturalmente d'accordo anche sul n. 2 da noi presentato. Per ciò che riguarda l'emendamento n. 2 del gruppo "Arcobaleno", si evidenzia l'inutilità dell'approvazione di un regolamento regionale per determinare la composizione del Comitato di pilotaggio, in quanto sia la composizione che le funzioni del medesimo sono già indicate nel disegno di legge. Il richiamo al rispetto delle relazioni sindacali è ridondante perché già inserito nell'emendamento proposto dal relatore Lanièce. Relativamente all'inserimento dei rappresentanti del personale operativo all'interno del Comitato di pilotaggio, si evidenzia la valenza più propriamente tecnica del comitato medesimo. Gli emendamenti n. 1 e sub 1 proposti dal "Partito Democratico", se accolti, stravolgerebbero l'impianto della legge. Gli emendamenti n. 1bis e n. 1ter proposti dal "Partito Democratico" sono inutili, in quanto semplici sinonimi del termini utilizzati. L'emendamento n. 2 proposto dal "Partito Democratico" propone l'inserimento dell'associazione di volontariato come eventuali partecipanti alla centrale unica: si ritiene inutile tale inserimento, perché le associazioni sono ricomprese nella locuzione al comma successivo, ulteriori enti e strutture anche non regionali. Gli emendamenti dal n. 4 al n. 14 proposti dal "Partito Democratico" incidono sulle disposizioni finanziarie e sono palesemente ostruzionistici. Gli emendamenti dal n. 15 al n. 26 proposti dal "Partito Democratico" sono evidentemente inutili.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, per dichiarazione di voto.
Sandri (PD) - Volevo ringraziare il Presidente per l'attenzione che aveva posto alle osservazioni che avevamo fatto... credo che meritino alcune risposte.
Malgrado le parole non particolarmente cordiali, continueremo a votare favorevolmente a questo provvedimento di legge, ma credo che alcune spiegazioni l'intervento del Presidente le meriti. Capisco che lei debba difendere il suo operato, ma in termini di tecnica legislativa non possiamo essere, né io, né lei, dei maestri; sul giudizio politico su questa legge, abbia pazienza, ne sappiamo più noi dei dirigenti dell'Amministrazione regionale, che sono dei funzionari che preparano i testi, ma l'indirizzo politico è una competenza che è in mano al popolo, che la delega a noi e non ai dirigenti! Ed è lì che c'è stato l'errore, mi dispiace che lei non abbia avuto neanche la capacità di dire una parola per contestare le cose che avevamo detto, quindi sono confermate... cioè è confermato che questa è una legge che poteva benissimo essere riportata all'interno delle emergenze sanitarie, per cui tutto il settore dell'emergenza e della Protezione civile fosse in un "unicum" importante.
È sicuramente una legge ridondante, dove per far vedere che c'è dentro qualcosa si sono esplose delle frasi girandole e rigirandole in tutti i metodi possibili e immaginabili... che si venga a dire che togliere le lettere b) e c) stravolge la legge, credo che sia l'arrampicarsi sui muri! È vero che l'arrampicata libera è uno degli sport più diffusi in Valle, ma ancora in Consiglio regionale la si era vista poco! Invece prendo atto con soddisfazione del fatto che almeno informalmente il Presidente si rende conto dell'importanza dei volontari del soccorso; non è scritto, nel senso che dice: "la partecipazione alla centrale unica può essere estesa ad ulteriori enti e strutture"... le associazioni di volontariato non so come possano rientrare in questa definizione, soprattutto quanto subito dopo c'è scritto: "anche non regionali", che è il contrario delle associazioni di volontariato, che sono regionali. Se lei dice che all'interno di questa definizione c'è anche l'associazione del volontariato, prendo atto. Non so bene, visto che lei non sarà garante di questa legge nei prossimi anni, perché ci sarà, non ci sarà - speriamo! - se tutti la interpreteranno in questa maniera...
Caveri (fuori microfono) ... rimangono gli atti del Consiglio...
Sandri (PD) - ... che però non si vanno sempre a leggere, per cui continuo a ribadire che l'emendamento n. 2 sarebbe necessario che fosse accolto.
Per quanto riguarda la definizione dal punto di vista del Comitato di pilotaggio, non ho avuto risposte, ma quella è un'interpretazione personale... ha ragione il Presidente quando dice che risponde alle domande e non alle opinioni... quella era sicuramente un'opinione! Dal punto di vista finanziario, il fatto di chiedere una maggiore attenzione sui progetti finanziari non vuole dire che abbiamo un atteggiamento negativo nei confronti dei dirigenti, né che riteniamo di dover disistimare il lavoro che hanno fatto. È un invito a tutta l'Amministrazione regionale di avere un poco di attenzione all'economia, è un periodo non facilissimo... si dice che c'è la crisi della quarta settimana che comincia a diventare la crisi della terza settimana... allora vedere questo bellissimo libro di cui lei ci ha omaggiato stamani, con tutti gli stemmi, è una cosa spettacolare, ma... era veramente indispensabile fare questo? Non si poteva, per esempio, con questi soldi aumentare i fondi a disposizione dell'Assessore Fosson per la legge n. 19, a cui teniamo tanto? Queste sono le domande che ci facciamo.
Credo che forse ci dovremmo mettere nelle condizioni, nell'affrontare i prossimi provvedimenti di legge, che abbiamo ancora in Commissione, che magari qualche relazione finanziaria più dettagliata ci venga fornita, per poter esprimere un dato più preciso; così come mi dispiace che il Presidente della Regione non abbia risposto alle osservazioni sulla valutazione che noi avevamo fatto, in merito al periodo di osservazione della partenza dell'attività della centrale unica del soccorso, nel senso che al termine del 1° anno dicevo che non era sufficiente, per avere un quadro complessivo dell'annata intera, perché è diversa l'efficienza nei periodi intervallari delle mezze stagioni piuttosto che delle stagioni estive, quelle invernali che hanno delle caratteristiche particolari, e liquidare che siano inutili questi emendamenti è un'opinione sua personale. Ritengo opportuno significare questa cosa, perché svela un'altra questione tipica: per far vedere che "tutto va bene, Madama la Marchesa", si riempie la Regione e l'Amministrazione regionale di relazioni, di osservazioni, di schede, di altre cose del genere, per dare l'impressione che ci sia un monitoraggio costante della cosa, mentre non è vero. È soltanto grande carta che consente di attutire le coscienze degli uni e degli altri, mentre ci sono delle garanzie molto maggiori che si possono ottenere invece facendo un lavoro sereno, una legislazione chiara e dando spazio ai controlli nei modi e nei termini che ci devono essere. A fronte di questo enorme lavoro di relazioni e di valutazioni che finiscono nei cassetti, c'è costantemente lo svolgimento del compito dei Consiglieri regionali, e lo dico qua, dato che siamo sull'argomento dell'episodio che è successo stamani: ho chiesto delle delucidazioni al Capogabinetto in merito a una legge regionale fatta da questo Consiglio, la n. 32/2007, articolo 30, quando si parla di Valle d'Aosta sicura; fra l'altro entriamo nel tema della sicurezza... la risposta è stata: "non ti do niente, ciccia, non avrai niente perché questa è competenza prefettizia"! Dato che nella legge è scritto che la Giunta regionale è delegata in materia...
Caveri (fuori microfono) - ... al "116"...
Sandri (PD) - ... già fatto, già mandato con il "116"... però è a dimostrazione dell'atteggiamento, cioè: intanto ti dico di no, poi se ci credi mi è andata bene, se non ci credi, dovremo rispondere al "116"! Se facessimo meno relazioni e rispondessimo più ai Consiglieri regionali, forse questa Regione andrebbe meglio!
Spero che su questi punti nella discussione degli emendamenti potremo avere delle risposte da parte del Presidente Caveri. Mi associo invece a quanto da lui detto in merito al discorso dei pompieri, cioè se ci sono state delle valutazioni differenziate, come non ho motivo di dubitare, come ha detto il Presidente della Regione, che in un primo tempo i Vigili del fuoco avevano espresso delle perplessità sulla centrale unica, quasi un no... credo che se oggi siano ritornati sulla loro decisione e abbiano deciso di avere un atteggiamento positivo, penso che questo sia un dato molto importante per la nostra realtà, e credo che questo sia il viatico più importante che questa legge può avere, perché questa centrale unica su cui tutti noi siamo d'accordo, possa realizzarsi. Con questo auspicio confermo - sperando che sia almeno recepito l'emendamento n. 2 - il voto positivo del nostro gruppo.
Si dà atto che, dalle ore 11,07, riassume la presidenza il Presidente Perron.
Presidente - La parola al Vicepresidente Lanièce, per dichiarazione di voto.
Lanièce (SA) - Solo per confermare il voto della "Stella Alpina", riteniamo che questo disegno di legge sia molto importante, anche perché la centrale unica per la gestione delle chiamate di soccorso nasce dall'esigenza di meglio coordinare gli interventi di soccorso, razionalizzando mezzi e strumenti impiegati, e i vantaggi derivanti dall'istituzione della centrale sono essenzialmente il coordinamento delle fasi operative dei servizi partecipanti, con la razionalizzazione degli interventi che portano a una maggiore tempestività, efficacia e riduzione dei costi, dovuta soprattutto alla messa in comune delle risorse quali gli apparati di comunicazione e i sistemi informativi e poi il coordinamento nelle fasi di pianificazione e di formazione delle procedure e dei ruoli.
Riteniamo importante questo disegno e, come ho già detto nella relazione e come ha ribadito il Presidente, oggi la sede principale si trova presso la Protezione civile; è in corso la ristrutturazione della Caserma dei Vigili del fuoco e la sua realizzazione anche nell'ex area della "Multibox", quindi una volta ultimata la realizzazione si potrà vedere se spostare la centrale unica presso la nuova sede della Caserma dei Vigili del fuoco, vista la complessività degli interventi dei Vigili del fuoco e del fondamentale loro apporto in qualsiasi operazione di soccorso. Basti pensare in Valle ad alcuni esempi tragici quali l'alluvione, il rogo del Tunnel del Monte Bianco, dove l'operatività dei Vigili del fuoco ha dimostrato tutto il suo valore e encomiabile spirito di servizio. Questo si vedrà una volta ultimata la Caserma, visto che - come ho detto anche nella relazione - questo sarà in funzione anche di come verrà realizzata e delle possibilità di trasferire la centrale unica presso la nuova Caserma. Questo è quanto... ribadiamo la convinzione che questo disegno di legge sia molto importante e speriamo che ci sia da parte di tutta l'aula una condivisione sul disegno di legge.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Questa dichiarazione di voto sul primo articolo è anche dichiarazione di voto su tutto il disegno di legge. Non starò a ripetere tutto ciò che abbiamo detto nella discussione generale, noi voteremo a favore di questa legge, è importante, la centrale unica di soccorso è un provvedimento che va nella direzione giusta.
Si tratta però di fare alcune raccomandazioni: noi votiamo a favore della legge, ma con degli auspici. Gli auspici sono il ripensamento della dislocazione della centrale operativa, non quella di "backup", che crediamo sia meglio, per la tipologia di intervento dei Vigili del fuoco valdostani, che sia dislocata nella Caserma, per una questione che riguarda proprio la presenza durante le operazioni non solo di spegnimento degli incendi, ma abbiamo apprezzato l'intervento dei Vigili del fuoco in altre occasioni, quindi la presenza di una catena di comando e anche della sua dislocazione planimetrica, topografica nella Caserma, che risponda a delle esigenze precise di intervento, che devono avere un collegamento diretto con la centrale operativa. Io questo posso dire di averlo visto praticamente, perché in una visita fatta alla Caserma mi sono reso conto di come funzionava la catena di comando in emergenza, così loro la chiamano. Si tratta di una procedura standardizzata, che mi si dice in Valle si voglia come esperimento... non dico cominciare a mettere in discussione, ma cominciare a vedere di adattare. Rispetto a questa posizione credo che, mutuando per la Protezione civile dall'assunto "squadra vincente non si cambia", "procedura vincente non si cambia", cioè queste procedure standardizzate sono state create negli anni e costruite dal personale operativo perché si è visto che in alcuni casi è meglio fare in questa maniera; a tal riguardo ricordo che quando si fa A.I.B. (Anti Incendio Boschivo), i mezzi che arrivano non sono mezzi che possono venire utilizzati "tout court", ma ci sono una serie di lavori anche pesanti sui mezzi, che derivano dall'esperienza degli operatori che cambiano le modalità di attacco delle bocchette, le modalità di srotolo delle manichette. Sono cose che sembrano delle stupidaggini, ma non sempre anche la più fantasmagorica tecnologia è applicabile alla realtà e alle esigenze del personale operativo.
Abbiamo presentato questi emendamenti, ringrazio il Presidente Caveri per avere non dico condiviso in sede di emendamenti, perché non è vero, gli emendamenti sono andati in maniera parallela, però l'emendamento n. 1 lo ritiriamo perché confluisce nell'emendamento n. 1 del Presidente Caveri e del relatore, quindi la strada da percorrere era quella; invece gli emendamenti n. 2, n. 2.1 e n. 2.2 li manteniamo, in quanto in sede di discussione dei singoli articoli vedrò di spiegare il perché.
Per riassumere voteremo questa legge, ribadiamo queste osservazioni: speriamo che queste osservazioni poi diventino materiale su cui lavorare, e credo che una volta che è stata costituita la centrale unica, cominciato a provare le strutture, forse si potrà tornare a discutere nei Consigli successivi dell'adattamento di queste procedure che sono messe oggi in piedi.
L'emendamento n. 1 confluisce quindi nell'emendamento n. 1 del Presidente Caveri e del relatore, mentre manteniamo gli emendamenti n. 2, n. 2.1 e n. 2.2.
Presidente - Passiamo all'esame dell'articolato.
All'articolo 1 vi è l'emendamento n. 1 del "PD".
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Lo avevamo già accennato in discussione generale e il Presidente Caveri aveva definito questi emendamenti come qualcosa che avrebbe stravolto la legge.
Proviamo a rileggere l'articolo 1 come sarebbe sulla base del nostro testo: "La Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, in virtù di quanto disposto dai capi... istituisce la centrale unica per la gestione delle chiamate di soccorso, di seguito denominata centrale unica, al fine di garantire una tempestiva risposta alle richieste di soccorso provenienti da qualunque parte del territorio regionale". Questa è la proposta che vogliamo fare, semplice, chiara, non ridondante, non piena di parole che non vogliono dire assolutamente niente, che focalizzano bene il nucleo di questo provvedimento di legge.
Ho già espresso in altre occasioni in questo Consiglio regionale un problema che esiste, cioè abbiamo delle leggi che sono dei regolamenti, ma questo è arrivato a influenzare quelle che leggi davvero sono, tipo questa, che viene affrontata con tutta una mentalità di tipo regolamentare. È chiaro che tutto questo è legato al fatto che regolamenti e leggi hanno lo stesso tipo di procedura, però non ha alcun senso per le generazioni future, per chi deve applicare questo provvedimento di legge, per chi deve andare a valutare quello che abbiamo fatto, ritrovarsi con tutta questa serie di osservazioni. La cosa più semplice è che facciamo la centrale unica al fine di garantire una tempestiva risposta alle richieste di soccorso provenienti da tutto il territorio regionale. Questo a dimostrazione che quando si è chiari, vuol dire che si hanno anche le idee chiare dietro; l'impressione è che dietro formulazioni di questo genere ci sia poca chiarezza.
Una delle cose che il Presidente Caveri sa, per averla praticata diffusamente quando era in Parlamento sia italiano che europeo, è quello di essere capace di illustrare provvedimenti anche complessi con poche parole: questo voleva dire che aveva delle idee molto chiare nella sua testa... è quando uno non ha le idee chiare in testa che poi viene con dei testi del genere! Pertanto ribadisco la necessità di mandare un segnale chiaro da questo punto di vista e di accettare questo emendamento. Questo emendamento ha una volontà di chiarezza più totale; nel caso non fosse approvato poi, c'è un emendamento meno devastante del progetto di legge così come è stato presentato, su cui parleremo successivamente.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella, per dichiarazione di voto.
Venturella (Arc-VA) - Mi dispiace dover esprimere un parere contrario su questo emendamento, perché credo che l'esperienza della centrale unica di soccorso serva non solo a rispondere prontamente, ma esistono una serie di procedure che devono essere integrate e ottimizzate, perché finora si è pensato al "118" emergenza sanitaria, Soccorso alpino chiamate per l'intervento in parete o su valanga, Vigili del fuoco l'incendio, Corpo forestale incendio boschivo; invece, secondo noi, il fatto che ci siano 4 finalità serve a poter integrare personale operativo, procedure, mezzi per far sì che invece vi sia, come speriamo in tutta Europa, un cervello solo che coordina, comanda e fa eseguire.
Con dispiacere dichiaro il voto di astensione del nostro gruppo sugli emendamenti n. 1 e sub 1 del "PD".
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Ovviamente come "Partito Democratico" ribadiamo il voto positivo a questo nostro emendamento; mi permetterete una piccola risposta al collega Venturella, che ha fatto un discorso condivisibile, ma che non c'entra nulla con questo emendamento. Tutto quello che lui ha detto è condivisibile, ma mi deve spiegare come - quando si parla di integrazione - questo si possa non ritrovare nella definizione che ho detto prima, cioè quando si garantisce la risposta, quello è l'obiettivo che dobbiamo porre, poi il come si garantisce lo si vedrà nel resto della legge, ma l'obiettivo di questa legge è garantire una risposta.
Per raggiungere quel tipo di obiettivo dobbiamo mettere tutti dentro, fare una squadra unica, avere l'integrazione, bisogna avere il coordinamento... ma qua siamo sulle finalità della legge. La finalità della legge è quella di dire: diamo una risposta che funzioni, e poi dopo andiamo a vedere giù. Invece è questo il ragionamento su cui ci siamo arenati, cioè quello di mettere di mezzo di tutto e di più ed è di nuovo l'aspetto cosiddetto "regolamentare"; ovviamente non abbiamo degli strumenti per poter fare dei regolamenti in modo più veloce che non attraverso la solita trafila, commissioni e aula, perché se nel nostro Consiglio regionale si potessero approvare i regolamenti direttamente in Commissione con funzione deliberante, potremmo avere degli strumenti più agili che sono i regolamenti che si fanno in Commissione e le leggi che vengono in aula. Questo non è possibile, per cui troviamo questo che è una sintesi di una legge e di un regolamento, è tipico della nostra Regione.
Non siamo d'accordo, per cui ribadiamo il voto positivo al nostro emendamento.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 1 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 1 comma 1 le lettere b), c) e d) sono abrogate.
Consiglieri presenti: 27
Votanti: 21
Favorevoli: 2
Contrari: 19
Astenuti: 6 (Bortot, Ferraris, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, sull'emendamento sub 1 del "PD".
Sandri (PD) - Evidentemente l'importanza di avere delle leggi chiare non è così sentita dal Consiglio regionale, ma credo che lo stesso si possa fare un piccolo passo avanti. Di questi 4 punti, a parte il primo che condividiamo, ce n'è un altro a cui potremmo riconoscere una qualche valenza. La gestione delle informazioni è effettivamente un elemento importante, che merita di essere segnalato, nel senso che abbiamo una valenza delle informazioni a livello di soccorso molto importante, cioè la gestione delle informazioni non deve essere soltanto corretta dal punto di vista della privacy e del normale tipo di gestione delle informazioni, ma deve essere talmente coordinata, le procedure devono essere così ben organizzate da evitare che il passaggio delle informazioni porti a dei ritardi nell'organizzazione dei soccorsi sul territorio regionale. È per questa motivazione che credo che si possa... non vedo più il Presidente...
Presidente - ... lei illustri...
(interruzione del Consigliere Fey, fuori microfono)
Sandri (PD) - ... se c'è il Vicepresidente, mi fa piacere che il Vicepresidente...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... trovo agitazione sui banchi della Giunta, ma non vedo quale giustificazioni abbia... c'è un'aria di muscoli che dovrebbe portare a maggiore riflessione, perché potrebbe comportare conseguenze più complicate di quelle che già ci sono, la concretezza è quella di affrontare i problemi serenamente e non di arrivare, collega Vicquéry, a presentare...
(voci che si sovrappongono da parte dei Consiglieri di maggioranza e di opposizione)
Presidente - ... colleghi, per cortesia, stiamo sull'argomento! Vale per tutti...
Sandri (PD) - ... volevo dire che la gestione delle informazioni non è una cosa da ridere; se si vuole definire con maggiore precisione questo aspetto e farlo evidenziare, siamo d'accordo, per cui abbiamo presentato un sub emendamento che limita solo alle lettere b) e c) quello che deve essere abrogato per poter consentire una definizione, nel senso che: uno, dobbiamo rispondere alle domande di soccorso; due, avere una corretta gestione delle informazioni. Credo che questi siano i due elementi essenziali di questo provvedimento di legge che possano anche andare bene. Non è per noi l'ottimale, ma potrebbe essere una mediazione su cui spero che altri gruppi possano convergere e portare il loro contributo positivo.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento sub 1 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 1 comma 1 le lettere b) e c) sono abrogate.
Consiglieri presenti: 25
Votanti: 20
Favorevoli: 2
Contrari: 18
Astenuti: 5 (Bortot, Ferraris, Fiou, Squarzino Secondina, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, sull'emendamento n. 1bis del "PD".
Sandri (PD) - Questo emendamento l'ho già illustrato, quindi lo riprendo solo brevemente. Credo che la parola "pronta" non sia sufficiente a garantire alla comunità valdostana di centrare l'obiettivo che vogliamo centrare, cioè che la risposta non sia solo pronta, ma tempestiva, che corrisponda nella tempistica a quello che si aspetta la gente. Ripeto, qualora si andasse a rivedere le cronache dell'alluvione della Regione del 14 ottobre 2000... si diceva: "i soccorsi sono stati tempestivi". Quello è l'aggettivo che identifica l'efficacia e l'efficienza di un servizio; il pronto vuol dire che c'è una reazione, ma quali risultati questa prontezza ha dato non sono garantiti. Per cui credo che non sia solo una questione formale, ma sia una questione sostanziale quella di andare ad approvare questo emendamento, che consente di meglio precisare il punto a) di questo articolo, in modo che sia più chiaro qual è l'obiettivo che il Consiglio regionale affida alla struttura che sarà creata con questa legge.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 1bis del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 1 comma 1 lettera a) la parola "pronta" è sostituita dalla parola "tempestiva".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 24
Favorevoli: 2
Contrari: 22
Astenuti: 5 (Bortot, Ferraris, Fiou, Squarzino Secondina, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri sull'emendamento n. 1ter del "PD".
Sandri (PD) - Qui è una questione non del tutto formale, come potrebbe sembrare. Chiediamo la sostituzione della parola "nel", cioè garantire una pronta risposta alla richiesta di soccorso nel territorio regionale, con un'espressione più prolissa, ma secondo noi più confacente, cioè provenienti da qualunque parte del territorio regionale. Questo perché nel territorio regionale non è un'espressione che garantisca che su tutto il territorio regionale abbiano gli stessi diritti e le stesse possibilità di accesso alla centrale unica del soccorso, quindi è un po' generica come definizione.
Visto che in questo provvedimento si vuole essere precisi, con una precisione di tipo regolamentare, a nostro parere converrebbe avere una capacità di definire meglio e senza possibilità di equivoci l'obiettivo, e l'obiettivo è che la centrale unica del soccorso si occupi di tutto il territorio regionale. È un invito anche mettere tutto il territorio nelle condizioni di poter accedere alla centrale del soccorso, cosa non del tutto facile, perché sappiamo che le comunicazioni telefoniche o certe comunicazioni radio non sono facilmente controllabili su tutto il territorio regionale; quindi significa dare un input alla centrale unica del soccorso di dedicarsi con particolare attenzione a che tutto il territorio sia perfettamente monitorato e che un Valdostano, un turista, una persona che si trovi in qualunque luogo del territorio regionale possa accedere nel miglior modo alla centrale unica.
Credo che questa nuova definizione della lett. a) comma 1, articolo 1, possa migliorare il testo e dare un contributo alla parte normativa, in modo che sia più efficace possibile.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 1ter del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 1 comma 1 lettera a) la parola "nel" è sostituita dalle parole "provenienti da qualunque parte del".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Ferraris, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 1:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 28
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - All'articolo 2 vi è l'emendamento n. 2 del "PD".
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Questo emendamento è stato in parte commentato in discussione generale e nelle dichiarazioni di voto, ma merita essere ripresentato perché anzitutto il Presidente Caveri ha ammesso l'importanza che i volontari del soccorso, a cui ci riferiamo in questo emendamento, siano coinvolti nella centrale unica, quindi questo è un aspetto positivo. Non si capisce perché dovranno essere coinvolti con una procedura differenziata rispetto a quella prevista attualmente per i Corpi forestale e dei Vigili del fuoco valdostani, nonché per la Protezione civile.
Noi abbiamo, per essere chiari, la legge sull'emergenza sanitaria in cui si fa l'elenco delle strutture che sono coinvolte, che sono tutte queste, più le associazioni di volontariato e alcuni altri enti come la Croce Rossa, e dall'altra parte non c'è nulla di questo. Allora diventa difficile capire come funziona questa cosa, ma mentre per la Croce Rossa ci si può ritrovare nella definizione "anche non regionale", nonché alle Forze dell'Ordine che per qualche verso è un corpo che ha sempre avuto delle particolari convenzioni con l'esercito, e da quel punto di vista siamo tranquilli perché pensare che la Croce Rossa non sia coinvolta dalla centrale unica mi sembra demenziale, ma non credo che sia nella testa di nessuno, le associazioni di volontariato non sono chiaramente comprese in questo articolo. Credo che sarebbe stato bene elencarle nel comma 1 al punto d); abbiamo capito che si voleva mantenere un certo tipo di struttura, però neanche al comma 2, dove si identificano gli altri enti con cui si può convenzionare, c'è una citazione esplicita. Allora il nostro emendamento vuole evidenziare con una citazione esplicita, con le parole: "associazioni di volontariato" poste dopo le parole "enti e strutture anche non regionali", in modo che siano evidenziate; quindi il testo finale che proponiamo recita: "la partecipazione alla centrale unica può essere estesa con deliberazione della Giunta regionale a ulteriori enti e strutture, le associazioni di volontariato anche non regionale, nonché alle Forze dell'Ordine e di altri Corpi previo accordo con le amministrazioni interessate".
Visto che il Presidente Caveri aveva detto che il principio era giusto, auspichiamo che su questo emendamento ci possa essere un accoglimento da parte dell'aula.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 2 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 2 comma 2 dopo le parole "anche non regionali" sono aggiunte le parole "associazioni di volontariato".
Consiglieri presenti: 26
Votanti: 21
Favorevoli: 2
Contrari: 19
Astenuti: 5 (Ferraris, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 2:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - All'articolo 3 vi è l'emendamento n. 1 del gruppo "Arcobaleno" che viene ritirato, ne do lettura per il verbale:
Emendamento
Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 3 dopo le parole "centrale unica" aggiungere le parole "nel rispetto dei turni di lavoro stabiliti dalle relative contrattazioni di settore".
Vi è l'emendamento n. 1 del Presidente Caveri e del relatore Lanièce, che recita:
Emendamento
La lettera a) del comma 1 dell'articolo 3 è sostituita dalla seguente:
"a) provvedono alla gestione del proprio personale impegnato nella centrale unica, nel rispetto delle relazioni sindacali.".
Lo pongo in votazione:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 3 nel testo così emendato:
Articolo 3
(Personale)
1. Nel rispetto dei principi di cui alla presente legge e degli indirizzi indicati dal Comitato di pilotaggio di cui all'articolo 6, gli enti partecipanti alla centrale unica:
a) provvedono alla gestione del proprio personale impegnato nella centrale unica, nel rispetto delle relazioni sindacali;
b) definiscono la dotazione organica e le figure professionali del personale necessario a garantire il regolare funzionamento della centrale unica.
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, sull'articolo 4.
Sandri (PD) - Su questo punto ci asterremo sulla questione dei requisiti formativi, perché troppo generico, nel senso che o si esplicita in modo preciso con quali modalità questi standard formativi vengono realizzati, ma... questa delega in bianco alla Giunta, senza capire quali siano gli obiettivi... ci sembra fuorviante. La stessa cosa è riferita al fatto che viene citato il Comitato di pilotaggio, che sul problema specifico non è che ci siano delle chiarezze. Questo è uno degli elementi che volevamo evidenziare: viene fatto il requisito formativo, ma nei compiti del Comitato di pilotaggio la parte formativa non è particolarmente chiarita, quindi il gruppo del "PD" si asterrà sull'articolo 4.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 4:
Consiglieri presenti: 27
Votanti e favorevoli: 25
Astenuti: 2 (Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 5:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 27
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - All'articolo 6 vi sono gli emendamenti n. 2, n. 2.1, n. 2.2 del gruppo "Arcobaleno", emendamento n. 3 del "PD", emendamento n. 1 e n. 2 della III Commissione, l'emendamento n. 2 del Presidente Caveri e del relatore Lanièce.
La parola al Consigliere Segretario Venturella, sull'emendamento n. 2 del gruppo "Arcobaleno".
Venturella (Arc-VA) - I nostri 3 emendamenti n. 2, n. 2.1 e n. 2.2, intervengono sul comma 1 dell'articolo, nel senso che, se avete visto la strutturazione degli emendamenti, sono via via meno forti.
Crediamo che il Comitato di pilotaggio non debba essere istituito con deliberazione di Giunta, perché è una materia più generalista rispetto alle altre funzioni che la stessa legge assegna alla deliberazione di Giunta. Il regolamento, quello eventualmente stilato dalla Giunta regionale... non voglio dire che non sia una garanzia... ma crediamo che un passaggio in Commissione e in Consiglio, fra l'altro con una condivisione più ampia, sia lo strumento adatto, anche perché mi pare che in analoghe situazioni, non in Italia, perché ha ragione il collega Lanièce, questa potrebbe essere una delle prime esperienze di centrale unica, mi pare che anche la Provincia di Bolzano qualche anno fa l'abbia deliberata, ma con caratteristiche diverse, non sia compito della Giunta regionale istituire con deliberazione il Comitato di pilotaggio o Comitato di coordinamento come propone il "PD".
Crediamo poi che debbano essere presenti non solo i dirigenti o i delegati delle strutture stesse, ma sia data importanza nel Comitato di pilotaggio ai rappresentanti del personale operativo, che è una cosa diversa perché in alcune strutture il dirigente della struttura è nominato direttamente dalla Giunta o dal Presidente, quindi è più una nomina di tipo fiduciario, politico, non sicuramente operativo.
Gli emendamenti n. 2.1 e n. 2.2 in subordine vanno ad intervenire in maniera più leggera, quasi che l'uno escluda l'altro o viceversa. L'emendamento n. 2.1 interviene sia sul soggetto che deve istituire il Comitato di pilotaggio, che su una delle componenti del comitato stesso, il personale operativo. L'emendamento n. 2.1 interviene solo sul soggetto che deve istituire il Comitato di pilotaggio e che è responsabile delle sue funzioni, mentre l'emendamento n. 2.2 interviene solo sulla composizione del personale, rappresentato nella centrale unica.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 2 del gruppo "Arcobaleno", che recita:
Emendamento
Il comma 1 dell'articolo 6 è così sostituito:
"1. Con regolamento regionale è istituito un Comitato di pilotaggio formato dai dirigenti, o loro delegati, dalle strutture partecipanti alla centrale unica e dai rappresentanti del personale operativo delle stesse e coordinato dal dirigente della struttura regionale competente in materia di protezione civile che, nel rispetto delle relazioni sindacali, è incaricato dei seguenti compiti:
a) elaborazione di proposte alla Giunta regionale finalizzate all'adozione e all'aggiornamento dei modelli organizzativi della centrale unica;
b) approvazione e aggiornamento delle procedure operative della centrale unica;
c) soluzione delle problematiche che dovessero sorgere all'interno della centrale unica;
d) promozione e valutazione di soluzioni organizzative, procedurali e tecnologiche innovative per il funzionamento della centrale unica;
e) promozione delle attività necessarie al miglioramento continuo della qualità;
f) messa in atto di ogni altra attività necessaria alla piena attuazione della presente legge."
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 20
Favorevoli: 3
Contrari: 17
Astenuti: 9 (Comé, Ferraris, Fiou, Fontana Carmela, Lanièce, Ottoz, Salzone, Sandri, Viérin M.)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 2.1 del gruppo "Arcobaleno", che recita:
Emendamento
Al comma 1 dell'articolo 6 le parole "Con deliberazione della Giunta regionale" sono sostituite con le parole "Con regolamento regionale".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 20
Favorevoli: 3
Contrari: 17
Astenuti: 9 (Comé, Ferraris, Fiou, Fontana Carmela, Lanièce, Ottoz, Salzone, Sandri, Viérin M.)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 2.2 del gruppo "Arcobaleno", che recita:
Emendamento
Al comma 1 dell'articolo 6 dopo le parole "centrale unica" aggiungere le parole "e dai rappresentanti del personale operativo delle stesse".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 21
Favorevoli: 5
Contrari: 16
Astenuti: 8 (Borre, Comé, Ferraris, Fiou, Lanièce, Ottoz, Salzone, Viérin M.)
Il Consiglio non approva.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, sull'emendamento n. 3 del "PD".
Sandri (PD) - Lo avevamo già in parte spiegato nell'illustrazione del provvedimento di legge in discussione generale... è quella che potrebbe sembrare una correzione formale, mentre per noi è una questione sostanziale. Sembra, quello del soccorso di emergenza, un intervento in quei settori in cui con più facilità emerge la mania delle parole ad effetto, cioè diamo l'idea del pilotaggio, sembra che ci sia qualcuno che dietro il timone della nave o dell'aereo sa dove andare. La mia impressione è che questo sia un enfatizzare una cosa che non si riesce abitualmente a fare, credo che di problemi di coordinamento, oggi, fra le varie strutture di emergenza del soccorso ve ne siano tantissime, abbiamo visto nella discussione sull'emergenza come da parte di più gruppi consiliari emergessero spinte fra chi voleva sponsorizzare la Croce Rossa e chi voleva sponsorizzare le associazioni di volontariato, chi come noi il Corpo forestale valdostano, evidentemente perché il coordinamento non va poi così liscio. Allora perché non dire con chiarezza che "noi, il pilotaggio, speriamo che ce la caveremo", ma che questo comitato sia un comitato banalmente che si occupa di coordinare, che sarebbe già un bell'obiettivo, la centrale unica e tutti gli operatori e gli enti ed associazioni che vi partecipano... questo sarebbe un significato importante. Per queste motivazioni abbiamo presentato questo emendamento, perché riteniamo che di fronte a certi obiettivi che noi ci vogliamo porre - e lo hanno sottolineato tutti: il relatore, il Presidente della Regione, il collega Venturella - la necessità del coordinamento è uno dei cardini fondamentali. Allora chiamiamolo come si deve chiamare: "Comitato di coordinamento della centrale unica"!
Si dà atto che dalle ore 12,01 presiede il Vicepresidente Tibaldi e che, dalle ore 12,24, riassume la presidenza il Presidente Perron.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Per dichiarazione di voto, voteremo favorevolmente a questo emendamento, perché ci sembra che questo Comitato di pilotaggio potrebbe essere un gallicismo, cioè un "pilotage"...
Caveri (fuori microfono) - ... Comitato di pilotaggio è un'espressione tipicamente europea...
Venturella (Arc-VA) - ... però credo che le affermazioni del "PD" vadano condivise, Comitato di coordinamento potrebbe andare meglio...
Caveri (fuori microfono) - ... se uno presenta gli emendamenti linguistici per perdere tempo... spendere del tempo per... ma dai!
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
Venturella (Arc-VA) - ... è vero, però più che senso di democrazia dell'Assessore Fosson, direi il senso dell'intervento, se è un intervento che ha un suo significato si passa più tempo a votare in maniera contraria che non ad accettare l'emendamento e poi proseguire in maniera più veloce.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 3 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 6 comma 1 le parole "di pilotaggio" sono sostituite dalle parole "di coordinamento della centrale unica" e tale modifica è estesa a tutti i richiami all'articolo 6 presenti nel testo di legge.
Consiglieri presenti: 27
Votanti: 24
Favorevoli: 5
Contrari: 19
Astenuti: 3 (Ferraris, Fiou, Tibaldi)
Il Consiglio non approva.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, sull'emendamento n. 1 della III Commissione.
Sandri (PD) - Nella ricostruzione che sto cercando di fare rapidamente, mi sembra che questa sia un'integrazione della premessa del comma 1 dell'articolo 6. Credo che l'aver messo... praticamente il dato è nel rispetto delle relazioni sindacali... credo che questo sia stato il concetto, lo riteniamo positivo, quindi voteremo l'emendamento.
Ci permettiamo però di evidenziare come dietro questa espressione in altri provvedimenti di legge c'è l'inghippo. Per esempio, per quanto riguarda il disciplinare fra Regione Valle d'Aosta e Casinò il conteggio per tavolo, oltre che per gioco dell'attività della casa da gioco, deve essere fatto nel rispetto delle relazioni sindacali... un'espressione un po' simile: è stata utilizzata questa espressione per non attuare il conteggio per tavolo. Spero quindi che questo non abbia di sotto una "retro-pensée" che non sarebbe gradevole, ma con fiducia speriamo che non sia così. Il nostro gruppo voterà questo emendamento.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 1 della III Commissione, che recita:
Emendamento
All'alinea del comma 1 dell'articolo 6 le parole "con i seguenti compiti" sono sostituite dalle parole "che, nel rispetto delle relazioni sindacali, è incaricato dei seguenti compiti".
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 26
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri sull'emendamento n. 2 della III Commissione.
Sandri (PD) - Come "Partito Democratico" voteremo contro questo emendamento, nel senso che è una ritorsione rispetto all'atteggiamento che ha avuto il Presidente Caveri nei nostri confronti, non tanto per il contenuto, ma questo è simbolicamente per il fatto che, se si vuole lavorare in questo Consiglio, sarebbe opportuno cercare di trovare una giusta mediazione. Erano partiti dei segnali intelligenti e positivi, mi sembra che si siano persi per strada, mi auguro che ci sia la volontà di capire che far vedere i muscoli non serve a niente; però, per dimostrare che non siamo così disponibili ad essere trattati come carne da macello, su questo emendamento voteremo contro.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 2 della III Commissione, che recita:
Emendamento
Il comma 2 dell'articolo 6 è sostituito dal seguente:
"2. Il Comitato di pilotaggio è coadiuvato, di volta in volta e per la trattazione di tematiche specifiche, da esperti tecnici, interni o esterni agli enti di cui all'articolo 2, comma 1, individuati dal Comitato stesso.".
Consiglieri presenti e votanti: 28
Favorevoli: 26
Contrari: 2
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 2 del Presidente Caveri e del relatore Lanièce, che recita:
Emendamento
Al termine del comma 2 dell'articolo 6 è aggiunto il seguente alinea:
"Gli esperti interni sono scelti in via prioritaria tra il personale che svolge la propria attività nella centrale unica.".
Consiglieri presenti e votanti: 28
Favorevoli: 26
Contrari: 2
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 6 nel testo così emendato:
Articolo 6
(Comitato di pilotaggio)
1. Con deliberazione della Giunta regionale è istituito un Comitato di pilotaggio formato dai dirigenti, o loro delegati, delle strutture partecipanti alla centrale unica e coordinato dal dirigente della struttura regionale competente in materia di protezione civile, che, nel rispetto delle relazioni sindacali, è incaricato dei seguenti compiti:
a) elaborazione di proposte alla Giunta regionale finalizzate all'adozione e all'aggiornamento dei modelli organizzativi della centrale unica;
b) approvazione e aggiornamento delle procedure operative della centrale unica;
c) soluzione delle problematiche che dovessero sorgere all'interno della centrale unica;
d) promozione e valutazione di soluzioni organizzative, procedurali e tecnologiche innovative per il funzionamento della centrale unica;
e) promozione delle attività necessarie al miglioramento continuo della qualità;
f) messa in atto di ogni altra attività necessaria alla piena attuazione della presente legge.
2. Il Comitato di pilotaggio è coadiuvato, di volta in volta e per la trattazione di tematiche specifiche, da esperti tecnici, interni o esterni agli enti di cui all'articolo 2, comma 1, individuati dal Comitato stesso. Gli esperti interni sono scelti in via prioritaria tra il personale che svolge la propria attività nella centrale unica.
3. Il Comitato di pilotaggio può essere, inoltre, coadiuvato da esperti esterni incaricati dalla Giunta regionale.
4. Per quanto non previsto dalla presente legge, il Comitato di pilotaggio adotta al proprio interno, a maggioranza dei componenti, le proprie regole di funzionamento e di organizzazione.
Consiglieri presenti: 29
Votanti e favorevoli: 24
Astenuti: 5 (Bortot, Fontana Carmela, Sandri, Squarzino Secondina, Venturella)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 7:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - All'articolo 8 vi sono gli emendamenti dal n. 4 al n. 14 del "PD".
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Questi emendamenti che sono a scalare, dalla cifra più rilevante per noi a quella meno rilevante, hanno due caratteristiche che vogliamo illustrare. La prima è quella che, a fronte di una mancata chiarezza rispetto al "business plan" che è stato fatto dall'Amministrazione regionale per questa centrale unica, vogliamo sottolineare l'importanza di fare qualche taglio, qualche riduzione dei costi non per limitare l'attività della centrale unica, ma per aiutare i dirigenti preposti che si occuperanno di questa struttura a fare economia delle risorse che mettiamo loro a disposizione. È un atteggiamento mentale, prima che formale, a cui tutti dovremmo attenerci e a cui dovremmo ispirare la nostra attività; ovviamente questo vale di più per coloro che hanno delle investiture istituzionali, che dovrebbero trovare il modo e la forza per riuscire a stimolare l'intelligenza umana, perché proprio quando c'è la difficoltà, in cui le risorse non sembrano sufficienti per raggiungere un determinato obiettivo, che l'ingegno umano comincia a trovare delle soluzioni e spesso le più belle soluzioni sono state trovare nei momenti di maggiore difficoltà. Non è questo che si deve utilizzare come bastone, è ovvio, ma un funzionamento che dovremmo prevedere.
La seconda caratteristica è che noi diamo una prospettiva di finanziamento adeguata per gli anni successivi; così come è messo il testo, noi abbiamo che il finanziamento sarà aggiornato fra il 2010 e il 2011 perché passerà da 2.550.000 a 2.700.000, dopodiché non sarà più aggiornato, quindi già ipotizziamo un provvedimento di legge che avverrà nel 2012-2013 per dover aggiornare questa cifra; allora perché fare una legge che già oggi, in base ai dati attuali, sappiamo che avrà bisogno di una correzione? Non è meglio seguire il Consiglio regionale, magari farsi qualche opinione che poi si può vendere all'esterno, al posto di vendere solo la propria simpatia? Che è una cosa bella, ma magari seguire la discussione in Consiglio può essere utile.
Tornando al discorso di prima, noi abbiamo questa legge che ha questo baco, cioè un baco di dire che si ferma a una cifra che dal 2011 in poi non avrà alcuna evoluzione, e dato che l'inflazione è qualcosa che ci accompagna, bisognerà modificarla.
Abbiamo presentato un emendamento, che evidenzia come le parole: "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole: "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Questo è un provvedimento che consente di evitare... poi se chi ci sarà, riterrà opportuno fare delle riduzioni perché i costi si saranno contenuti, o fare degli aumenti perché riterrà che la centrale unica ha bisogno di maggiori risorse, quella sarà una decisione politica legata a delle scelte politiche e non legata alla necessità di combattere l'inflazione: questa è una questione che potrebbe essere presa in considerazione.
Perché abbiamo presentato degli emendamenti a scalare? Non abbiamo gli strumenti tecnici e abbiamo già detto che il legislativo del Consiglio regionale fa un'ottima opera, ma non può fare più di tanto, allora non sappiamo quante economie si possono fare su questo finanziamento, per cui abbiamo presentato delle cifre diverse, che viaggiano da 2 milioni di euro previsti nell'emendamento n. 4, fino a 2,5 milioni di euro dell'emendamento n. 14.
Invitiamo il Presidente Caveri a identificare una di queste cifre...
Caveri (fuori microfono) - ... non sono obbligato ad ascoltarla, lei non ascolta me quando parlo...
Sandri (PD) - ... non mi stavo lamentando di niente e di nessuno, non so a cosa si stesse riferendo...
Il Presidente Caveri potrebbe scegliere una di queste cifre e identificarla come quella che potrebbe identificare un livello di economia, che vada nel senso di dire a coloro che hanno predisposto il piano finanziario, che il Consiglio regionale ci ha invitato a fare un po' di economia e noi abbiamo identificato una cifra più bassa. A voi la scelta di identificare quale, ma sarebbe un fatto positivo e un segnale di una svolta politica che tutti ci attendiamo.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 4 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.000.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 24
Votanti: 19
Favorevoli: 2
Contrari: 17
Astenuti: 5 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 5 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.050.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 24
Votanti: 19
Favorevoli: 2
Contrari: 17
Astenuti: 5 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 6 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.100.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 24
Votanti: 19
Favorevoli: 2
Contrari: 17
Astenuti: 5 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 7 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.150.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 24
Votanti: 19
Favorevoli: 2
Contrari: 17
Astenuti: 5 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 8 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.200.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 24
Votanti: 19
Favorevoli: 2
Contrari: 17
Astenuti: 5 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 9 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.250.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 24
Votanti: 19
Favorevoli: 2
Contrari: 17
Astenuti: 5 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 10 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.300.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 11 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.350.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 12 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.400.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 13 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.450.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 14 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 8 comma 1 la cifra "2.550.000" è ridotta a "2.500.000", mentre le parole "in annui 2.700.000 € a decorrere dall'anno 2011" sono sostituite dalle parole "che verranno automaticamente aggiornate negli anni successivi sulla base dell'indice Istat del costo della vita al dicembre dell'anno di riferimento". Proporzionalmente è modificato l'importo del comma 3 lettera b).
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 8:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - All'articolo 9 vi sono gli emendamenti dal n. 15 al n. 26 del "PD".
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Questo è un gruppo di emendamenti che hanno lo stesso significato: quello di far riflettere questo Consiglio sull'utilità o meno di prevedere che la verifica dell'attività della centrale unica, verifica delle modalità organizzative e gestionali, sia realizzata attraverso una dettagliata relazione predisposta dal Comitato di pilotaggio, in un tempo più ampio rispetto a quello che è stato previsto dal provvedimento di legge; questo... perché? La centrale operativa del soccorso ovviamente fa un'attività che è profondamente condizionata dagli elementi meteorologici. È chiaro che una cosa tipica della Regione è il problema delle valanghe o degli incidenti in montagna, quando nella stagione estiva ci sono molte persone che frequentano le pareti delle nostre belle montagne, e tutto questo ha un effetto diverso sul funzionamento della centrale unica, in quanto possiamo avere delle attività legate a stagioni sportive, ad esempio gli sport invernali, mentre d'estate gli incendi o gli incidenti in montagna hanno un tipo diverso di urgenze che porta a una serie di comportamenti diversi. Allora la cosa interessante era non di avere una fotografia per quanto dettagliata di un periodo limitato, ma di avere una fotografia ampia che comprendesse un intero anno; è chiaro che non è possibile che, nel giro di pochi giorni o di poche ore, possa essere presentato alla fine dell'anno questo tipo di fotografia, quindi sarebbe utile allungare il periodo di osservazione in modo che si possa avere una fotografia che abbia le caratteristiche che ho sopra ricordato.
Abbiamo preventivato un periodo di 24 mesi che consente di avere un panorama ampio e delle valutazioni che siano approfondite, ma abbiamo messo nella disponibilità del Presidente della Regione la possibilità di scegliere un periodo inferiore che va da 24 a 13 mesi. Sottoponiamo questa serie di emendamenti; lascio alla maggioranza di evidenziare quale periodo più consono ritenga opportuno. Se siamo convinti dell'utilità di queste verifiche, mettere il personale che ci deve lavorare nelle condizioni di farlo seriamente, credo che sia la migliore testimonianza che noi crediamo in questi provvedimenti; altrimenti diventa abbastanza buffo che, appena terminata la fase iniziale della centrale unica, già ti devi mettere a fare delle verifiche senza avere un materiale sufficiente per fare una relazione dettagliata, e sarebbe solo "aria fritta"! Allora non vorremmo che, non accettando uno di questi emendamenti, la maggioranza dimostrasse per l'ennesima volta di fare queste cose in modo che formalmente si rispettino tutte le procedure... poi, nella pratica, si agisca in modo profondamente diverso!
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 15 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "24 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 16 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "23 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 17 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "22 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 18 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "21 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 19 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "20 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 20 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "19 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 21 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "18 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 22 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "17 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 23 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "16 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 24 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "15 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 25 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "14 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 26 del "PD" che recita:
Emendamento
All'articolo 9 le parole "primo anno" sono sostituite dalle parole "13 mesi".
Consiglieri presenti: 29
Votanti: 23
Favorevoli: 2
Contrari: 21
Astenuti: 6 (Bortot, Fiou, Ottoz, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 9:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, per dichiarazione di voto.
Sandri (PD) - Ovviamente riconfermo il voto positivo del nostro gruppo, però mi permetto di utilizzare questo spazio per evidenziare un comportamento scorretto da parte della maggioranza. Su questi temi, proprio perché si sta parlando di cose concrete dei nostri cittadini, delle persone che si dedicano a un bene di utilità pubblica, sarebbe opportuno un atteggiamento di confronto più serio. Su alcuni temi, su cui abbiamo fatto delle proposte, non abbiamo avuto neanche il rispetto di una risposta precisa. Noi non ce la prendiamo per questo atteggiamento, riteniamo però che tutto ciò che viene proposto dai Consiglieri regionali, che siano di maggioranza o di opposizione o che siano seduti in Giunta o che siano seduti da questa parte, meriti attenzione. Questa attenzione è stata rivolta sicuramente in modo molto ampio in altre situazioni, mi sembra che ultimamente questa stia calando. Fuori microfono il Consigliere Vicquéry dice: "in Commissione sì". Io ritengo che il lavoro delle commissioni in questo ultimo periodo soprattutto, sia tutto meno che quello di consentire ai Consiglieri di poter lavorare serenamente, nel senso: chiedi audizioni, vengono rifiutate; chiedi approfondimenti, vengono rifiutati; chiedi una serie di consulenze, vengono rifiutate.
Credo che l'ossessione di chiudere in fretta con l'approvazione, perché gli obiettivi sono: "chiudiamo in fretta, esprimiamo parere"... questa ossessione dell'esprimere parere non è utile! Ripeto quanto ho detto ieri: nel 1998 abbiamo avuto un ingorgo di provvedimenti così come oggi, provvedimenti molto importanti come il PTP, la legge n. 45, che sicuramente hanno condizionato, ma forse tutta una serie di errori e di difficoltà che abbiamo trovato in quei provvedimenti sono venuti fuori dal fatto che anche quella volta, per questioni di blindatura di maggioranza, furono portati in certe condizioni. Questo non serve alla qualità del lavoro che facciamo, quindi auspico che dal prossimo provvedimento di legge ci sia almeno una volontà di confronto più ampia.
Presidente - Pongo in votazione la legge nel suo complesso:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.