Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3286 du 6 février 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 3286/XII - Interpellanza: "Revisione degli indirizzi della gestione del patrimonio industriale della Regione".

Interpellanza

Preso atto che la Finanziaria statale, legge 244 del 2007, al comma 128 punto 6 quinquies ha escluso dalle società di comodo le "società partecipate da enti pubblici almeno nella misura del 20 per cento del capitale sociale" e ciò consente di non dover applicare tale definizione e le relative norme conseguenti a "Vallée d'Aoste Structure S.p.A.", rendendo la redditività della società non più elemento determinante;

Tenuto conto che in base alle leggi regionali 9 e 10 del 2004 tale società applica agli utilizzatori dei fabbricati industriali, ricevuti per trasferimento dall'Amministrazione regionale, affitti che corrispondono mediamente al 6% del valore normale degli immobili, comportando un rilevante onere che pesa sui bilanci delle imprese valdostane;

Ricordato che nella legge 1 del 1998 (Regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro) con le modificazioni dell'articolo 30 della legge regionale n. 1 del 2001 l'affitto era calcolato al 2% del valore dell'immobile, con notevoli benefici per le imprese valdostane;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta per conoscere se intenda:

1) attuare le possibilità offerte dalla Finanziaria statale 2008 e riportare al 2% il riferimento degli affitti degli immobili industriali rispetto al valore normale dell'immobile, attraverso l'approvazione della proposta di legge regionale n. 165, reviviscenza della legge regionale 14 gennaio 1998, n. 1, attualmente all'esame delle commissioni consiliari o attraverso un proprio provvedimento normativo;

2) predisporre un tavolo di confronto con le forze sociali imprenditoriali e sindacali per una revisione degli indirizzi della gestione del patrimonio industriale, perché sia di supporto allo sviluppo delle imprese e più in generale dell'economia della Valle d'Aosta, anche attraverso la trasformazione di "Vallée d'Aoste Structure S.p.A."in un'agenzia regionale, ente strumentale della Regione.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - La Finanziaria dello Stato molto recentemente, perché si parla della Finanziaria per il 2008, la 244, al comma 128, punto 6 quinquies, ha escluso in modo preciso e chiaro le società partecipate da enti pubblici almeno nella misura del 20% del capitale sociale dalle cosiddette società a cui si applica la normativa delle società di comodo. Quindi, grazie a questa norma del Centro-sinistra e del "Governo Prodi", "VDA Structure" non dovrà più fare i salti mortali per ripianare il proprio bilancio, in quanto verrà considerata come una società in house, e non avrà più il problema di incassare stratosferici affitti da coloro che utilizzano in locazione gli immobili industriali della Regione.

Tenuto conto che varie volte in questo Consiglio, come anche in Commissione, abbiamo evidenziato che la media degli affitti fatti pagare da "VDA Structure" è superiore al 6%, quindi un reddito molto superiore a quello dei BOT, BTP e della media degli investimenti, e che questo è un peso ormai insostenibile per l'imprenditoria valdostana, e che questo livello di affitti era giustificato dal non dover finire nella cosiddetta definizione di società di comodo, avendo risolto questo problema ci si chiede se la Giunta, alla luce di questa recentissima legge, non abbia intenzione di riportare al tradizionale 2% della legge n. 1/1998 il tasso di riferimento del costo delle locazioni in rapporto al valore degli immobili. Non solo: dato che questo porterebbe a una necessità di una revisione del meccanismo stesso di tutta l'impostazione della politica, si chiede se non sia giunto il momento, sfruttando questa necessità, di aprire un tavolo con l'imprenditoria e con i sindacati, per trovare un meccanismo più efficiente, più efficace, meno costoso e più controllabile per far funzionare questo sistema.

Abbiamo proposto varie volte la trasformazione di "VDA Structure" in un'agenzia regionale, ente strumentale non a scopo di lucro: questo potrebbe essere un passaggio essenziale, anche perché il patrimonio della Regione è rilevante e il riportarlo, non essendoci più questa necessità di tutelarci dalle società di comodo, sotto la diretta gestione della Regione, credo che sia assolutamente un dato importante. Dal punto di vista poi pratico, questa norma nazionale credo che consenta di fare qualche ragionamento di più alto spessore, perché la valutazione degli immobili che è stata fatta per determinare il prezzo della locazione sono valutazioni legate al trasferimento della proprietà dalla Regione a "VDA Structure", quindi quel 6% si è riferito spesso a dei valori molto rilevanti. In questo momento in cui possiamo rivedere tutta la nostra politica, potrebbe essere interessante trovare dei meccanismi con i sindacati, con le rappresentanze dell'imprenditoria per identificare dei valori che siano più consoni al sistema economico valdostano. Credo che questa sia un'ipotesi di lavoro su cui potremmo trovare delle larghe convergenze e volevamo avere, insieme alla collega Fontana, delle indicazioni da parte della maggioranza e della Giunta.

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - Intanto ringrazio gli interpellanti, che portano l'attenzione su un argomento importante, che sta a cuore a tutti, che potrebbe anche essere strumentalizzato ma così non è, nel senso che non siamo qui assolutamente a non cercare di difendere gli interessi degli imprenditori, al contrario, credo che stiamo dicendo tutti le stesse cose, ovvero come creare le migliori opportunità per gli imprenditori valdostani. Ecco che è importante che anche noi, nel tentativo di non strumentalizzare, cerchiamo di prenderci gli impegni che possiamo mantenere, non creando né false attese né promettendo in vista di elezioni o di momenti di confronto facili promesse, che poi non potrebbero essere mantenute. Partendo da questo presupposto, credo che nessuno più di me, di lei o dell'Assessore Marguerettaz abbia più interesse di noi di abbassare questi affitti: su questo siamo già d'accordo; però dobbiamo farlo in una maniera tale che sia sostenibile e compatibile con le funzioni delle società preposte a gestire questo tipo di affitto.

La normativa comunitaria non consente di erogare aiuti alle imprese, se non in quegli ambiti di regimi autorizzati, il de minimis, e qui si potrebbe aprire un ragionamento: se utilizzare il de minimis per abbattere gli affitti, però, è un ragionamento molto complicato che si può fare, ma che dovrebbe essere valutato. In parte le voglio leggere anche la risposta e poi facciamo qualche riflessione: "La legge regionale n. 12/1997 e successive modificazioni sul regime dei beni della Regione Valle d'Aosta dispone che la locazione dei beni destinati alle attività produttive avvenga a un canone determinato e in relazione ai valori di mercato - questo è un passaggio importante su cui torniamo dopo -. Gli indirizzi dati a 'VDA Structure' dal Consiglio regionale con la deliberazione n. 2625/2007 prevedono che la stessa per la locazione dei beni si conformi alle procedure delineate dalla citata legge. Nel merito poi 'VDA Structure' osserva che il 2% del valore normale del patrimonio conferito in numerosi casi finirebbe per essere superiore al 6% del valore di conferimento e che il nuovo regime fiscale basato sugli studi di settore pretende dalla medesima redditività più che doppia rispetto a quella consuntiva sul patrimonio conferito". Qui si apre un'osservazione: valutiamola come tale perché deve essere un patrimonio di tutti, cioè molte volte il valore del bene di conferimento è tale che è più basso del valore storico del bene...

(interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)

...la sto seguendo, ma gli studi di settore non parlano del 2%, parlano di valore di mercato...

(nuova interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)

Marguerettaz (fuori microfono) - ...ma cosa dici?

La Torre (FA) - ...valore di mercato! Adesso stiamo cercando di definire qual è il valore di mercato. Il riferimento è al valore di mercato, questo è il punto. Il valore di mercato e certo che lo si può determinare, ma non è che lo si può gestire: il valore di mercato è un valore dato da una serie di fattori, fra cui c'è anche il valore del bene. Già nella fase di conferimento il valore del bene è un valore che è stato conferito a un prezzo basso in alcuni casi, perché se si va a vedere il percorso storico del bene, si va a fare uno storico (si può chiamare uno storico del valore dove viene tenuto conto di tutto quello che comporta il bene), il rischio sarebbe che fosse più alto. E questa è un'osservazione su cui dobbiamo ragionare. Quindi ben venga il discorso del valore di mercato, ma questo parte dalle stime dei beni, dal valore che questi hanno e da qual è in quel preciso momento la valutazione che il mercato dà a questi immobili. Allora non è il 2%; il 2% è un riferimento a una legge che se non sbaglio era del 1991...

(nuova interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)

...del 1998, mi scusi; quindi il 2% è un riferimento che non è scritto più da nessuna parte.

Adesso entriamo nella questione della "VDA Structure", che ha una sua identità giuridica e ha bisogno di un equilibrio di bilancio, perché...

(nuova interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)

...se la società esiste e va in passivo...

(nuova interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)

Presidente - ...collega Sandri, interviene dopo, lasci parlare l'Assessore, poi nella sua replica farà notare questo...

La Torre (FA) - ...collega Sandri, lei può dirmi quello che vuole ma, mi consenta, se una società va in passivo, può andare in passivo per tanti motivi, possiamo discuterne, potrebbero essere gli affitti, le spese, sono d'accordo con lei, ma se una società va in passivo, ne risponde. Non è che una società va in passivo e poi viene continuamente risovvenzionata! Non è che esistono le società di comodo che possono essere gestite a servizio della politica! Quello che dobbiamo cercare di trovare è un equilibrio fra tutte queste cose che le ho detto, quindi ben venga la sua interpellanza: non le sto dando una risposta negativa in assoluto dove le dico non si farà mai questo, ma le rispondo una cosa diversa.

Le dico che è nostra intenzione fare di tutto per abbassare gli affitti di questi edifici, ma lo dobbiamo fare rispettando le normative. La nostra volontà è quella di andare ad affittarli a un valore di mercato, come dice la sua interpellanza che fa riferimento alle nuove normative, che citano il valore di mercato e non il 2%: non c'è scritto il 2% in quello che dice lei, ma citano il valore di mercato. La nostra volontà è quella di andare verso valori di mercato, la nostra volontà è quella di mettere in condizioni "VDA Structure" di avere un equilibrio finanziario, perché non sia una società di comodo e non debba essere un carrozzone della politica, ma abbia un suo senso operativo. La nostra volontà è anche quella di trovare delle soluzioni che tengano conto delle normative comunitarie, e in tal senso ci stiamo confrontando, sovrapponendo con i lavori di altre Regioni. Cito il Piemonte con cui abbiamo avuto degli incontri: loro stessi vivono lo stesso problema e lo stanno superando e ci stiamo confrontando con i loro uffici, perché una soluzione che si sta portando avanti in Piemonte, che potrebbe essere anche per noi una possibilità, è quella di creare questi contratti di insediamento che comprendono più cose all'interno del momento contrattuale che non è solo l'affitto del capannone, ma tutta una serie di "chi fa... che cosa" e che tipo di interventi vengono portati avanti. All'interno di questo possiamo dare le risposte vere agli imprenditori e dare delle garanzie, e non fare solo delle promesse di tipo elettorale o demagogico. Soprattutto è all'interno di questo che possiamo fare delle politiche che abbiano un senso di tipo amministrativo, altrimenti di nuovo cadiamo nella creazione di società carrozzone che poi sono solo a servizio di questa o quella situazione politica (cosa che, credo, nessuno di noi vuole).

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Basterebbe dire che la prima cosa da fare per aiutare gli imprenditori è che gli assessori si studiassero i dossier: lei non sa niente! Lei non sa niente! Continua a parlare di società di comodo, quando le ho spiegato che dal primo gennaio questa prospettiva su cui lei ha basato la risposta non c'è più! Studi di settore, analisi di bilancio, valori di mercato: via!

Noi siamo nelle condizioni che le società partecipate al più del 20%, neanche il 50%...

(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... e c'è un esempio, la "Casinò S.p.a.": vi siete mai preoccupati della "Casinò S.p.a."? L'avete ripianata trecentomila volte, avete fatto queste cose qua, allora qual è il problema? Il problema è che la società non sta in piedi, perché lei nel momento in cui di "VDA Structure" pensa a una società che faccia utili, mi deve spiegare qual è l'utile di "VDA Structure"! Quello di fare i soldi sulla pelle degli imprenditori e degli operai valdostani o è quello di fare il bene degli imprenditori valdostani? Il problema è che quella società non ha senso di esistere, quella società deve essere eliminata e sostituita da un'agenzia che gestisce i beni della Regione, al servizio dell'imprenditoria e dei lavoratori valdostani! È il concetto di utile privatistico che c'è in quella società che è sbagliato! Oltretutto quella società ha due difetti: è inefficiente, perché ha fatto perdere anni nella ristrutturazione dell'area Cogne, e lei lo sa benissimo, perché la ristrutturazione dell'area Cogne è iniziata nel 1994, siamo nel 2008 non è ancora finita e ci sono dei grossi problemi con tutto quello che è stato stoccato; è costosa, perché dentro c'è stato messo di tutto di più!

Allora bisogna dire che quella è una struttura che non funziona, che non fa gli interessi della Regione, né degli imprenditori, e lei non se ne occupa, non sa neanche dov'è! Lei dovrebbe rendersi conto che con la nuova normativa non c'è il problema di fare un carrozzone, c'è il problema semplicemente di utilizzare la norma nazionale che abbiamo lì, offerta dal "Governo Prodi", e dire: da questo momento applichiamo il 2%, come aveva fatto il buon Demetrio Mafrica, Assessore mai abbastanza compianto. Andava benissimo a tutti e noi abbiamo funzionato per decenni con questa cosa.

Lei, evidentemente, non è capace di fare il suo mestiere; deve rendersi conto che su questo non ha neanche bene in mente cosa c'è. Comunque le do un'opportunità di studiare e di aggiornarsi, che è la IV Commissione: chiedo ufficialmente al Presidente Praduroux di rimettere in una delle prossime riunioni della IV Commissione il progetto di legge mio e della collega Fontana sulla riviviscenza della legge Demetrio Mafrica, e alla luce di questa nuova normativa facciamo un confronto serio, ma le garantisco che le sue informazioni in questo momento non sono adeguate. Quella è la soluzione che ci consente di uscirne tutti positivamente. Se lei si prende il merito di questo, sono contentissimo! Qui nessuno vuol fare populismo: vogliamo portare un risultato e il risultato è quello della riviviscenza e subito dopo un tavolo di concertazione con gli imprenditori, con i sindacati, con l'Amministrazione regionale, per chiudere l'esperienza "VDA Structure" e aprirne un'altra. Noi proponiamo un'agenzia, si possono trovare altri strumenti: certo è che l'utile non può essere quello del bilancio di "VDA Structure", ma è quello dell'economia valdostana, e noi a questo teniamo particolarmente!

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri, per una precisazione.

Caveri (UV) - Se lei è così convinto della possibilità della riviviscenza, come la chiama, della "legge Mafrica", non c'è problema: la IV Commissione è pienamente libera di chiedere la notifica del provvedimento a Bruxelles, e poi... sentiremo Bruxelles cosa dice!