Objet du Conseil n. 2952 du 19 septembre 2007 - Resoconto
OBJET N° 2952/XII - Communications du Président de la Région.
Président - La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - Je voudrais, moi aussi, M. le Président, participer au deuil des familles de Vittorino Chiarello et Guido Chabod. Chabod en particulier était membre du Gouvernement valdôtain et je rappelle... et je l'ai vécu pendant de longues séances du Conseil de la Vallée, que je suivais en tant que journaliste... j'ai connu sa sympathie personnelle et la grande humanité de son approche en politique.
La Place Chanoux d'Aoste nous a accueilli le 7 septembre dernier pour la deuxième édition de la Fête de la Vallée d'Aoste, fête qui s'est déroulée pendant 3 jours, du 7 au 9 septembre, avec une participation populaire accrue et "un crescendo" évident dans le message et dans les valeurs qui sont à la base de cette manifestation. En particulier le 7 septembre, date choisie par le Conseil régional pour les célébrations, la place intitulée au martyr de la Résistance valdôtaine a été le théâtre de la remise des décorations régionales aux "Chevaliers de l'autonomie" et aux "Amis de la Vallée d'Aoste". Une cérémonie suggestive, pleine de moments vibrants, enrichis par les mots et les messages lancés directement par les personnes qui ont eu ces reconnaissances. Cette année le Comité pour l'attribution des décorations a décidé de conférer les insignes de "Chevalier de l'autonomie" à Ida Désandré, Francesco Nex, Umberto Parini, Joseph-César Perrin, Vincent Trèves et à titre posthume à Rinaldo Bertolin. Les nouveaux "Amis de la Vallée d'Aoste" qui ont été décorés le 7 septembre sont: Mike Buongiorno, Dino Piero Giarda, Valerio Onida, Guido Sportelli. Au cours de la cérémonie Pierre-André Comte a reçu les insignes, alors que Michel Barnier n'a pas pu être présent. Je crois que nous pouvons tracer un bilan positif de cette édition de la Fête, dont le succès se fonde sur le fort sentiment identitaire qui caractérise les Valdôtains et qui constitue un instrument de cohésion fondamental pour une petite Communauté comme la nôtre.
Mercredi 12 septembre 2007 j'ai rencontré à Paris le Ministre de l'agriculture et de la pêche de la République française, Michel Barnier, ancien Ministre aux affaires étrangères et ancien Commissaire à la politique régionale. Nous avons abordé avec le Ministre une série de thèmes politiques tels que la montagne européenne, l'agriculture, les quotas laitiers et les quotas vitivinicoles, ainsi que la francophonie. Michel Barnier - je le rappelais auparavant - est un "Ami de la Vallée d'Aoste", ce qui lui a été d'ailleurs reconnu officiellement par l'attribution des insignes insérées dans le contexte de la Fête de la Vallée d'Aoste. Lors de notre entretien nous avons reconnu dans la défense et la valorisation des zones de montagne et de leurs produits typiques l'un des défis les plus importants auxquels faire face dans le cadre de la récriture du Traité constitutionnel européen. Barnier nous a encore rappelé les rapports d'amitiés qui lient la Vallée d'Aoste à la France et tout ce que les institutions régionales réalisent pour la promotion de la francophonie dans son ensemble.
Le même jour j'ai eu un entretien avec M. Abdou Diouf, Secrétaire général de l'Organisation internationale de la francophonie. On a eu la confirmation très positive de la venue fin mois d'avril de M. Diouf. Nous sommes très honorés car pour la première fois un Secrétaire de l'OIF visitera officiellement la Vallée d'Aoste: elle représente la reconnaissance du travail que nous sommes en train de réaliser avec la plus haute instance de la francophonie multilatérale. Un travail qui se concrétisera aussi par la mise en place de stages destinés aux jeunes valdôtains auprès du siège de l'OIF à Paris et dont les modalités pratiques sont en train de se définir et qui viseront tout particulièrement les étudiants de l'Université de la Vallée d'Aoste. Au cours de la rencontre j'ai également attiré l'attention du Président Diouf sur la nécessité de valoriser la présence de la Vallée d'Aoste au sommet des Chefs d'Etats et Gouvernements francophones qui se tiendra l'année prochaine au Canada et au Québec en particulier. J'ai rappelé au Secrétaire général que le Gouvernement œuvre pour la valorisation de la langue française en Vallée d'Aoste, tout comme il participe activement aux initiatives de la francophonie à tous les niveaux. C'est pourquoi nous avons demandé au Président Diouf de soutenir concrètement notre demande d'une amélioration de notre Statut, en sachant que de notre côté nous poursuivrons notre travail auprès du Gouvernement italien dans le but de le sensibiliser à l'égard d'une adhésion à l'OIF.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Due piccole osservazioni: questa Festa della Valle d'Aosta è stata festeggiata anche dal Deputato e dal Senatore, che nel giorno 7 settembre si sono recati a piedi in cordata e non in elicottero sulla punta del Cervino, una delle punte più prestigiose della nostra Regione. Questo lo dico perché ci sono modi un po' diversi di vivere tale giornata e questo non è dovuto alla voglia di dividersi, ma a una presa d'atto che la Festa della Valle d'Aosta è diventata la festa di una parte politica e non di tutta la Comunità e questo lo si può dire perché la scelta di "Chevaliers de l'autonomie" e degli "Amici della Valle d'Aosta" è una scelta che è fatta non dal Consiglio regionale, tenendo conto della maggioranza e delle minoranze, quindi di tutte le differenti sensibilità, ma "moto proprio" dal Presidente in accordo con il Presidente del Consiglio. Cosa ha portato? Ha portato ovviamente a 2 tipologie che non condividiamo: una presenza di premiati di una sola parte politica, dall'altra parte anche ad un'estrema preponderanza di uomini rispetto a donne: su 10 premiati una sola donna. Credo quindi siano temi su cui si debba fare una riflessione e ci aspettiamo che per l'anno prossimo il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio, almeno informalmente prima di prendere delle decisioni si confrontino con i differenti gruppi consiliari per poter condividere un poco di più queste scelte, altrimenti è una scelta che si faranno loro e che si porteranno avanti loro con tutte le conseguenze del caso.
Secondo tema: questa estate, oltre ai differenti e dolorosi avvenimenti che sono stati prima citati e a cui anche il nostro gruppo si associa nella commemorazione e nel cordoglio, è successo qualcosa di importante dal punto di vista politico, leggiamo su "La Stampa" del 23 agosto 2007: "Frassy ribadisce che Forza Italia non è un satellite di nessuno, ma vuole aprirsi al dialogo nell'ottica di un bipolarismo che coinvolga l'area autonomista. Vogliamo concretizzare un obiettivo politico che perseguiamo da tempo..."
Presidente - ... collega Sandri, mi spieghi: questo è un intervento su quale comunicazione?
Sandri (GV-DS-PSE) - ... sulle comunicazioni del Presidente, vorrei chiedere al Presidente se è cambiata la maggioranza regionale, lui non lo ha detto, però io glielo chiedo.
"... e nella cui ottica abbiamo dato qualche apporto pratico alla maggioranza regionale, UV, Fédération e Stella alpina, che governa la Regione".
Su questa cosa qui noi come forze di opposizione vogliamo sapere se questi sono voti che sono stati accettati e richiesti dalla maggioranza, quindi abbiamo una maggioranza di tipo diverso, comprensiva di "Forza Italia" e "La Casa delle Libertà", oppure se queste sono delle fantasie del Consigliere Frassy che ha "sparacchiato" dal punto di vista estivo... su questo il Presidente doveva darci una giustificazione, non l'ha data, gliela richiediamo.
Président - La parole au Président de la Région, Caveri, pour une précision.
Caveri (UV) - Lei è veramente simpatico, ormai vive di luce riflessa perché, quando tutte le mattine si vede nello specchio, vede una persona in difficoltà rispetto alle prossime elezioni regionali e quindi passerà tutti i Consigli regionali - credo - da qui alle elezioni a vivere di queste piccole questioni.
Anzitutto sono offeso per 2 questioni: la prima è che lei dà un'interpretazione politica all'assenza dei Parlamentari valdostani che i Parlamentari non mi hanno dato, pochi minuti prima dell'inizio della manifestazione hanno telefonato dicendo che per elementi di casualità quel giorno, come talvolta capita a molti Valdostani che vanno in montagna senza fare comunicati stampa o farsi fare le fotografie... avevano avvertito che erano quel giorno sul Cervino, fra l'altro assieme a un "Chevalier de l'autonomie": la guida Antonio Carrel. Scopro quindi da lei - evidentemente è diventato l'esegeta dei Parlamentari valdostani - che c'era in tale loro assenza una chiave polemica; scriverò ai Parlamentari per chiedere se questa sua interpretazione è esatta o se è una sua ricostruzione maliziosa. Non rispondo sulla questione delle personalità di solo uno schieramento politico, perché è sufficiente scorrere l'elenco "des Amis de la Vallée d'Aoste" e "des Chevaliers de l'autonomie" per vedere che esiste un'amplissima copertura di tutto il mondo politico o di tutte le appartenenze ideologiche, sia negli uni che negli altri, proprio si può essere tranquilli!
Per quanto riguarda le dichiarazioni del collega Frassy, consiglierei di chiedere al Consigliere Frassy.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Non so se il collega Frassy risponderà di quello... darà un'interpretazione autentica delle dichiarazioni che ha fatto testè il collega Sandri, io rimango sulle dichiarazioni.
Stamani abbiamo commemorato 2 ex colleghi, che abbiamo tutti apprezzato per la loro moderazione... pronti via, parte il Consiglio e siamo così lontani dalla gente che veramente meriteremmo di andare a casa tutti adesso, prendiamo le valigie andiamo a casa e abbiamo risolto il problema, perché se tutto il dibattito politico in questo Consiglio inizia su 2 questioni, che mi permetterete di determinare importanti, ma non così fondamentali per la Valle d'Aosta, credo che abbiamo perso la connessione con il territorio e con le persone. Il Presidente della Regione ci ha illustrato che in 2 mesi di vacanze le cose importanti da dire al Consiglio sono che c'è stata la Festa della Valle d'Aosta - lo avevamo capito - e che è venuto il Ministro dell'agricoltura francese e ha avuto un incontro con lui; mancava solo che ci dicesse dove è andato in vacanza e avevamo completato l'illustrazione delle banalità di questi 2 mesi di lavoro!
Siccome so che invece così non è stato, so che c'è stato del lavoro da parte della Giunta, credo che questo Consiglio e la Comunità che lo stesso rappresenta... perlomeno l'illustrazione dei fatti di governo salienti di questo periodo dall'ultimo Consiglio in cui ci siamo ritrovati. Mi pare di aver letto che in bassa valle vi è più di un problema di occupazione, ho visto qualche servizio giornalistico che ha espresso ulteriori preoccupazioni per gravi crisi dell'industria in bassa valle e la Giunta non reputa di dover parlare di questo come fattore centrale: ci pensa lei... non dobbiamo disturbare, neanche per comunicazione, voglio dire... illustrare qual è la situazione e cosa hanno fatto in questi giorni. Non dico che ci debba essere una relazione da parte del Presidente, ma almeno la comunicazione di fatti gravi come il fallimento di aziende che mettono sulla strada famiglie e di cosa si sta facendo, un minimo per conoscenza non sarebbe stato sgradito. Abbiamo visto che il casinò continua a perpetrare danni alla Comunità valdostana e alle sue risorse, mantenendo intatti i suoi centri di potere, di privilegio e di favore, nessuno dice nulla, noi ascoltiamo, dobbiamo leggere le relazioni del lavoro dai giornali e dalla televisione. Per il turismo sappiamo che è stata una stagione "perfettamente" disgraziata perché gli albergatori, i ristoratori... e i turisti li abbiamo visti scappare frettolosamente dalla nostra Valle un po' per il tempo e un po' perché siamo abbastanza scarni di attività, qualcosa il Comune di Aosta ha fatto, ma voglio dire... vi sono problemi così importanti di cui questo Consiglio dovrebbe essere informato che, detto con tutta serenità, proprio per essere fedeli alle commemorazioni dei nostri colleghi stamattina, sentirci parlare come comunicazioni al Consiglio della Festa della Valle d'Aosta e della venuta del Ministro francese... "non ce ne può fregà de meno" si direbbe da qualche altra parte!
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Una breve precisazione politica ovviamente alle affermazioni e alle preoccupazioni del collega Sandri, che ha citato il testo o la sintesi di un'intervista apparsa questa estate sulla situazione politica. Penso che il collega Sandri non dovrebbe rimanere sorpreso del fatto che la nostra parte politica vada ricercando e sostenendo l'esigenza di un bipolarismo, che mi sembra sia un concetto politico che dovrebbe essere chiaro e anche caro alla sua parte politica. Sicuramente non c'è nulla che forse una sintesi un po' infelice in quell'apporto pratico, che stava a sintetizzare quel confronto invece su argomenti istituzionali concreti, ovviamente con quelle che erano e che sono le forze della maggioranza politica e il riferimento non poteva che essere le riforme elettorali. Riforme elettorali dove la nostra forza politica ha svolto un ruolo determinante nel definire un sistema elettorale di tipo maggioritario e che di conseguenza tende a quel bipolarismo a cui si faceva riferimento prima, nella consapevolezza che solo con un passaggio elettorale potranno cambiare - ma su presupposti diversi - gli attuali schieramenti di maggioranza. Collega Sandri si tranquillizzi, contrariamente a quello che ha fatto nel passato recente, ma anche lontano la sua parte politica, ossia quella di "stampella" critica a queste forze autonomiste, a questo stato di cose, a questo sistema, la nostra visione politica del futuro della Valle d'Aosta passa attraverso un cambiamento di pagina: nessun appoggio, nessuna "stampella"! Un cambiamento di metodi e di conseguenza sarà il voto della prossima primavera a decidere il futuro politico della Valle d'Aosta.