Objet du Conseil n. 2943 du 27 juillet 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2943/XII - Reiezione della proposta di legge: "Disposizioni in materia di incarichi. Modificazioni alle leggi regionali 28 aprile 1998, n. 18 e 20 giugno 1996, n. 12".
Articolo 1
(Modificazione all'articolo 8 della legge regionale 28 aprile 1998, n. 18)
1. Il comma 1 dell'articolo 8 della legge regionale 28 aprile 1998, n. 18 (Norme per il conferimento di incarichi a soggetti esterni all'Amministrazione regionale, per la costituzione di organi collegiali non permanenti, per l'organizzazione e la partecipazione a manifestazioni pubbliche e per azioni promozionali e pubblicitarie), è sostituito dal seguente:
"1. Non possono essere conferiti incarichi:
a) a dipendenti di enti pubblici impiegati a tempo pieno, esclusi i docenti universitari;
b) ai membri del Consiglio regionale;
c) ai parlamentari eletti in Valle d'Aosta;
d) a coloro che si trovano in situazione di conflitto di interessi con l'Amministrazione regionale nella materia oggetto dell'incarico;
e) ai parenti ed agli affini entro il secondo grado dei componenti della Giunta regionale.".
Articolo 2
(Modificazione all'articolo 19 della legge regionale 20 giugno 1996, n. 12)
1. Dopo il comma 12 dell'articolo 19 della legge regionale 20 giugno 1996, n. 12 (Legge regionale in materia di lavori pubblici), è aggiunto il seguente:
"12bis. I servizi attinenti all'architettura ed all'ingegneria non possono essere affidati ai parenti e agli affini entro il terzo grado dei componenti della Giunta regionale.".
Président - La parole au rapporteur, le Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Monsieur le Président, chères collègues et chers collègues... si è molto parlato negli ultimi anni di conflitto di interessi, specie a livello nazionale, per la presenza in una delle più alte cariche dello Stato di uno dei più ricchi imprenditori italiani, proprietario di rilevanti testate nazionali televisive e giornalistiche. Tale situazione è stata piuttosto diffusamente criticata, tanto che all'esame della I Commissione della Camera dei Deputati vi è un progetto di legge in materia.
Il conflitto di interessi tuttavia non è solo confinabile alla politica nazionale, e nemmeno alle rilevanti proprietà economiche, soprattutto nel campo dell'informazione. Infatti anche nella nostra Regione dobbiamo essere vigili e controllare con particolare attenzione che titolari di cariche pubbliche, come membri della Giunta regionale o della Giunta del capoluogo regionale, rispettino l'obbligo di astensione dal recare vantaggi economici rilevanti e differenziati a propri parenti rispetto alla generalità della popolazione. Sino ad oggi non è stato così. Infatti abbiamo numerose deliberazioni della Giunta regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste che affidano a parenti incarichi fiduciari e di rappresentanza legale dell'Amministrazione regionale.
Il presente progetto di legge vuole innanzitutto porre l'attenzione del Consiglio regionale e di tutta la comunità su questa realtà. I due articoli di legge prevedono le opportune modifiche necessarie a impedire il conflitto di interesse in queste materie: prevedono infatti come gli incarichi a soggetti esterni dell'Amministrazione regionale, attualmente normati dall'articolo 8 della legge regionale 28 aprile 1998, n. 18, non possano essere affidati a parenti ed affini entro il secondo grado dei componenti della Giunta regionale, e quelli previsti dalla legge 12 del 1996 in materia di lavori pubblici, relativa ai servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, non possono essere affidati ai parenti ed affini dei membri della Giunta regionale.
Per molti decenni l'autonomia della nostra Regione non ha avuto bisogno di un progetto di legge come questo: infatti i Consiglieri regionali delle precedenti legislature che ricoprivano incarichi esecutivi hanno sempre mantenuto un alto profilo etico, evitando spontaneamente il conflitto di interessi dell'affidamento di incarichi ai parenti. Da qualche anno non è più così, ed è apparso perciò indispensabile prevedere una norma che ristabilisca lo spessore etico, così tradizionale nelle nostre istituzioni. Il parere negativo della Commissione e il prossimo parere negativo dell'Aula rinvieranno solo di poco il problema, perché sarà certamente uno dei temi del dibattito elettorale per le regionali del 2008.
Andrò di seguito con l'intervento, perché credo che sia importante illustrare alcune questioni: la prima, è quella più tecnica. In una prima stesura - mi sembra su suggerimento del collega Ferraris - avevamo portato al 3° grado di parentela il problema dell'incompatibilità rispetto agli incarichi in tema di architettura e di ingegneria, dopodiché però mi è sembrato giusto per uniformità di trattamento fra il 1° e il 2° articolo, quindi fra gli incarichi agli esterni dell'Amministrazione e gli incarichi per architettura utilizzare il 2°, come vedete dall'emendamento allegato al testo.
Primo dato a cui bisogna far riferimento è il testo attualmente all'attenzione della Camera dei Deputati, che è il 1318; è già un testo ampiamente emendato, già lavorato, non vi dico i vari passaggi, ma è importante per questa discussione valutare, dell'articolo 2, il comma 2: sussiste altresì il conflitto di interessi nei casi in cui il coniuge non legalmente separato o i parenti affini entro il 2° grado del titolare di una carica di Governo ovvero del Presidente di una Regione, del componente di una Giunta regionale, del Presidente e dei componenti della Giunta provinciale, del Sindaco e dei componenti della Giunta di un Comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti o la persona con lui stabilmente convivente non a scopi di lavoro domestico, siano titolati di interessi economici privati che possono condizionarne l'esercizio e le funzioni, eccetera; quindi a livello statale si evidenzia che questo rapporto di parentela al 2° grado è il limite che si pone come riferimento per tutta questa normativa.
Mi dispiace... non vedo in aula... della mancanza del Presidente Caveri, perché credo che lui potesse immaginare che fosse proprio alla sua figura una serie di riflessioni che adesso andrò a fare... sarebbero state riferite, ma sicuramente avrete modo di riferirglielo.
Sul mitico libro "La Casta" di Stella e Rizzo la Valle d'Aosta viene citata 2 o 3 volte per una questione dell'Aeroporto Air Vallée e finanziamenti, ma soprattutto a pagina 182 la prima parte della citazione della Valle d'Aosta è di questo tenore: "Dall'altro capo dell'Italia, in Val d'Aosta, non fanno di questi misteri, si sentono infatti così sicuri che mettono tutto in piazza, certi che comunque al di là di qualche strillo di indignazione nessuno attaccherà davvero a fondo quella buona vacca grassa della Regione, che - come dimostra un'inchiesta de "Il Giornale" - ha una mammella per tutti. Ed ecco la consulenza legale da 61.000 euro all'avv. Alberto Caveri, fratello dell'Assessore al turismo e futuro governatore Luciano Caveri, uomo forte dell'Union Valdôtaine, eccone altre all'agronomo Italo Cerise, all'ing. Bruno Cerise e all'esperto di beni culturali Chantal Cerise rispettivamente fratello, figlio e figlia dell'Assessore ai lavori pubblici Alberto Cerise dell'Union Valdôtaine, e poi all'ingegnere...", eccetera, eccetera.
Il nostro disegno di legge, firmato dalla collega Fontana e dal collega Ferraris, data 1° dicembre 2006... non so neppure se quelle pagine che ho letto adesso erano state scritte, ma a dimostrazione che avevamo evidenziato un problema che poi sarebbe diventato di dominio pubblico. Allora, stimolati da questi dati, abbiamo voluto fare qualche riferimento e specificazione. Prima di passare alle cose più pratiche, vi dirò che c'è un'irregolarità grossa in questo libro di Stella, nel senso che alcuni dati che ho appena citato non sono veri, ma... torniamo ad un'impostazione generale.
Qualche settimana fa su "Il Corriere della Sera" si è parlato di un "caso Verheugen", un problema legato ad un Presidente tedesco del Consiglio dell'UE che ha avuto un comportamento apparentemente scorretto, ma in questo articolo si citavano alcune cose interessanti. L'Europarlamento - si dice - ha criticato il Presidente della Banca Mondiale, Paul Wolfowitz, dimessosi per aver favorito un aumento di stipendio alla sua fidanzata. Edith Cresson, allora commissario per la cultura, si dimise insieme a tutta la "Commissione Santer" per aver concesso il contratto ad un amico dentista. Questo Verheugen è sospettato di favoritismo e conflitto di interessi perché ha promosso Capo di gabinetto con un aumento di circa 2.500 euro mensili una connazionale, tal Petra Erler; il sospetto è che questa sia una convivente non per motivi lavorativi, infatti sui giornali tedeschi sono apparse foto che lo ritraggono mano nella mano con la sua Capo di gabinetto in vacanza in Lituania. Questo dimostra che in un altro ambito, per questioni di favoritismi rispetto a familiari o a persone legate da rapporti di convivenza o comunque di vicinanza molto stretta, ci si dimette e si va a casa. Ricordiamo il caso di Cresson, che provocò le dimissioni di tutta la "Commissione Santer", c'era anche in questo caso forse un contratto anomalo, non solo un contratto, quindi prendiamo per buono, ma... così si lavora in Europa!
In Valle d'Aosta, invece, si lavora diversamente... allora, siamo andati a vedere se davvero questi 61.000 euro, di cui parla Stella, erano giustificati. Abbiamo fatto richiedere dal personale di segreteria dell'Ufficio gruppi che ci stampassero tutte le deliberazioni che recavano il riferimento ad Alberto Caveri e a "Hammonds & Rossotto" a partire dall'8 luglio 2003, periodo in cui il Presidente della Regione attuale è entrato in Consiglio regionale con funzioni importanti a livello di Esecutivo. Allora sono tenute fuori: la deliberazione n. 3206, impegno di maggiore spesa e liquidazione della parcella dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino, relativo al saldo delle prestazioni svolte nei giudizi di appello promossi dal sig. Brugger Friedrich e dell'INAIL con atti notificati; la n. 3207, impegno di maggior spesa... siamo al 1° settembre 2003, spesa e liquidazione della parcella dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" da Torino, relativo al saldo delle prestazioni svolte dal sig. Brugger Friedrich, impegno per le questioni svolte nell'atto di citazione contro la "Milano Assicurazioni", Studio legale di Torino relativo al saldo delle prestazioni svolte nel giudizio promosso dal Tribunale di Torino nei confronti della Società Chenevier, e... avanti di questo passo, ne abbiamo trovato un certo numero, diciamo che sono 4 fogli, una trentina di deliberazioni. Ora, queste sono deliberazioni di Giunta, quindi ci sono degli impegni finanziari talvolta espressi, talvolta non espressi. Facendo la somma di quelli espressi, abbiamo 330.130,37 euro, non sono tutti riconducibili alla stessa persona, ma ovviamente sono collegabili. Questa prima analisi un po' superficiale ci ha permesso, però, di andare a fare un'analisi più attenta e allora prendiamo la mitica deliberazione n. 3206.
Si dice: "La Giunta regionale, richiamata la deliberazione n. 1644/2001 con la quale si stabiliva la costituzione in giudizio della Regione avanti la Corte d'Appello di Torino avverso gli atti notificati dal sig. Brugger Friedrich, e in data 23 aprile 2001 dall'INAIL, volti ad ottenere l'annullamento della sentenza del Tribunale di Torino n. 1982/00, relativa alla causa promossa dal sig. Brugger, a seguito di ustioni riportate dal trasporto in elicottero all'Ospedale di Aosta, si designava l'avv. Alberto Caveri e l'avv. Riccardo Rossotto facenti parte dello Studio legale "Rossotto & Associati" di Torino, ora "Hammonds & Rossotto", quali legali in rappresentanza e difesa dell'Amministrazione regionale...". Alcune riflessioni su questo punto: abbiamo dato, in questo caso, non solo un incarico a un parente di un membro della Giunta, che ha firmato questo dato, nell'intestazione l'Assessore Caveri non è rappresentato, quindi era uscito dall'aula, perché si fa menzione che sono assenti giustificati gli Assessori Alberto Cerise, Roberto Vicquéry, mentre vengono citati Perrin, Ferraris, Charles, Fosson e Marguerettaz, quindi era uscito dall'aula, e prendiamo atto che con questa scelta la Regione ha detto: "non siamo in grado, con un nostro Ufficio legale, di seguire questa causa"... Allora, fra tutti i dati, questo già testimonia da parte dell'Amministrazione regionale che il proprio Ufficio legale non è in grado di seguire una causa nei confronti di un signore che si lamenta dei danni per delle ustioni riportate durante il trasporto in elicottero. Chi è il più grande esperto avvocato di Aosta per tutelare la Regione rispetto a una causa per danni di questo genere? Casualmente fra tutti, un centinaio di avvocati del Foro di Aosta, emerge l'avvocato Alberto Caveri... probabilmente avrà delle competenze in materia, ma prendiamo atto di questa cosa!
Passiamo alla deliberazione successiva, la n. 3209, che dice:
"Richiamata la deliberazione della Giunta regionale 1360/00, con la quale si stabiliva di costituirsi in giudizio avanti il Tribunale di Torino, avverso la citazione promossa dalla Milano Assicurazioni nei confronti del decreto ingiuntivo 99 del Tribunale di Torino, su istanza della Regione a carico della Milano Assicurazioni, per il recupero di una somma garantita con polizza relativa al 10° stato di avanzamento lavori di ristrutturazione del fabbricato regionale a Mondange, nel Comune di Valsavarenche a favore dell'impresa Tripodi Fortunato... si designano l'avv. Alberto Caveri e l'avv. Riccardo Rossotto, facenti parte dello Studio legale Rossotto & Associati di Torino, ora Hammonds & Rossotto, quali legali in rappresentanza e difesa dell'Amministrazione regionale... impegno di spesa 1.739,58 euro". Qualche considerazione in più: abbiamo in questo caso che di nuovo lo studio legale dell'Amministrazione regionale non ha alcuna capacità di seguire questa causa, non so quanti avvocati ci siano, però non mi sembra una causa straordinaria dal momento che si prevede una bolletta di 1.739 euro, comunque si affida a degli avvocati esterni, casualmente di nuovo sempre allo stesso avvocato... ma, allora, non è più solo esperto di cause per danni alle persone, è anche esperto di cause per quanto riguarda le polizze relative all'avanzamento dei lavori di ristrutturazione di un fabbricato regionale. Questo significa che fra tutti gli avvocati che ci sono in Val d'Aosta, non c'è nessun altro che possa dare una risposta positiva a questo, il migliore... è sempre lui!
Andiamo avanti... deliberazione n. 3210: siamo arrivati al 1° settembre 2003, sempre con l'uscita dall'aula della Giunta regionale dell'attuale Presidente della Giunta Caveri, visto che non c'è alcun'altra menzione. Si dice: "Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2124/1997 con la quale si stabiliva di proporre ricorso avanti il Tribunale di Torino nei confronti della Società Chenevier S.p.a. al fine di ottenere il risarcimento dei danni derivanti dall'occupazione senza titolo di un immobile, destinato ad uso industriale sito in Comune di Charvensod..." e si designa... chi? L'avv. Alberto Caveri e l'avv. Riccardo Rossotto, facenti parte dello Studio legale "Rossotto & Associati" di Torino, ora "Hammonds & Rossotto", quali legali in rappresentanza e difesa dell'Amministrazione regionale! E qua di nuovo il discorso: su una causa di questo genere, un risarcimento per un'occupazione senza titolo di un immobile, non c'è, all'interno dell'Amministrazione regionale, uno che sia in grado di fare questa cosa! Tra l'altro un minimo di riferimento: chi era il responsabile dell'Ufficio legale all'epoca 2003-2004-2005? Non me lo ricordo, era forse il dr. Curto, quello che è stato promosso a fare il Difensore civico? Non lo so, perché... se fossi un dirigente dell'Ufficio legale mi arrabbierei! Ma come? Ci scavalcate continuamente... non possiamo seguirlo noi?
Il Presidente della Regione, in questo caso il Vicepresidente visto che non vedo il Presidente, potrebbe dire: "sì, ma questo è un ricorso rispetto al Tribunale di Torino, forse andare a Torino è troppo lontano oppure troppo complicato oppure ci vuole l'accreditamento", ma... se ci sono 100 avvocati ad Aosta, al Tribunale di Torino quanti ce ne saranno... 1.000...1.500? Bisogna sempre darlo a "Hammonds & Rossotto"? È un rapporto fiduciario, probabilmente, perché non ho avuto tempo di seguire altre cose, me ne scuso con l'Assessore Cerise, poiché tutte queste pratiche sono, tutte, dell'avv. Caveri, però è la stessa cosa se... io dessi un incarico allo studio associato "Tal dei Tali", di cui è intestatario, ad esempio, il dr. Pasquettaz, e casualmente nello studio associato c'è dentro anche il dr. Cerise... "sembra" che io lo abbia dato ad altri, ma evidentemente surrettiziamente l'ho dato a persone cointeressate al sottoscritto!
Andiamo avanti, arriviamo al 29 settembre 2003, compleanno del Presidente Berlusconi... costituzione nel giudizio di appello promosso da Chenevier: è una deliberazione che consente di specificare questo ricorso perché naturalmente questi avvocati, oltre che sui danni da ustioni, oltre che sui danni perché la "Milano Assicurazioni" non ha pagato, quindi sull'avanzamento dei lavori su un immobile regionale, sono esperti anche sull'occupazione abusiva e... sentite cosa si specifica: "Ritenuto opportuno avvalersi ai sensi dell'articolo 59 della legge n. 196/1978, del patrocinio di liberi professionisti e precisamente degli avv. Alberto Caveri e Riccardo Rossotto, facenti parte di Hammonds & Rossotto di Torino, in quanto detto Studio legale ha assistito la Regione nella precedente fase processuale, incaricato di rappresentanza e difesa della Regione Valle d'Aosta in precedenti giudizi e in ogni successiva fase e grado, inclusa la fase esecutiva e quella eventuale di opposizione, conferendo loro..."... Questa storia, evidentemente, è data per continuità, quindi c'è anche una giustificazione, ma vuol dire che il discorso di affidare a questo studio in cui c'è attualmente il fratello del nostro Presidente della Regione, è una storia che arriva da lontano! Prima del 2003 il nostro Presidente però non era un cittadino qualunque, era un Deputato della Val d'Aosta; quindi, per associazione, un po' di attenzione si poteva fare!
Arriviamo al 3 novembre 2003: "Richiamata la precedente deliberazione della Giunta regionale n. 1905/1999 con cui si stabiliva la costituzione in giudizio della Regione avanti il Tribunale di Torino, avverso l'atto di citazione promosso dalla società Non stop S.a.s., volto ad ottenere la condanna della Regione al pagamento di somme vantate dalla società ricorrente a titolo di presunto residuo credito per attività e forniture effettuate nell'ambito di un corso di qualificazione professionale..." - quindi esperti anche di cause legate ai corsi di qualificazione professionale - per rilevatori territoriali amministrativi istituito dalla Regione, nonché dalle graduatorie di nullità del provvedimento dirigenziale del Direttore della Direzione attività produttive zona franca del 1997, si stabiliva di proporre in via riconvenzionale la domanda di condanna della società "Non stop" alla restituzione della somma di 15.906.000 lire (8.000 euro) oltre a interessi e rivalutazione monetaria... questa è una causa per recuperare 8.000 euro. A chi viene data? Si designano, quali legali rappresentanti in difesa della Regione, l'avv. Alberto Caveri e l'avv. Riccardo Rossotto, facenti parte dello Studio legale "Rossotto & Associati" di Torino, ora "Hammonds & Rossotto". Questa è un'evidenza diversa, in quanto abbiamo una causa relativa a una richiesta di restituzione di soldi pagati, non coperti da una prestazione che è stata giudicata accettabile, alla società "Non stop" e abbiamo ancora questo tipo di valutazione.
Dieci novembre 2003: "Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2744/1993 con la quale si stabiliva di resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino, avverso l'atto di citazione promesso dal sig. Lucchetti Cesare, volto ad ottenere il risarcimento dei danni subiti per la mancata coltivazione della cava sita in località Cerian in Comune di Torgnon, si designava l'avv. Alberto Caveri e l'avv. Riccardo Rossotto, facenti parte dello Studio legale "Rossotto & Associati" di Torino, ora "Hammonds & Rossotto", quali legali in rappresentanza e difesa dell'Amministrazione regionale... qui, per pagare questo impegno per questa mancata coltivazione della cava... 23.562,52 euro. "Multibox", c'è la "CdL" che spesso si è interessata di questo tema, 24 novembre 2003: "La Giunta regionale, ricordato che la Corte di Appello di Torino ha dichiarato in riforma della sentenza del Tribunale di Torino che le attrezzature e gli impianti siti nello stabilimento denominato ex Multibox e di proprietà regionale, sito in Comune di Pollein...", come descritti in motivazione, sono di proprietà esclusiva della società "MB Aosta S.r.l."... ha condannato la Regione a rimborsare la società "MB Aosta S.r.l." alle spese di due gradi di giudizio, oltre IVA e CPA"... naturalmente... chi ha seguito questa cosa? L'avv. Alberto Caveri, che ha formalizzato e trasmesso la proposta transattiva alla Regione, dopo averla ricevuta dal legale dell'impresa, avv. Valeriano Ferrari!
Siamo arrivati al 22 marzo 2004: "La Giunta regionale, richiamata la precedente deliberazione, stabilisce la costituzione in giudizio della Regione avanti il Tribunale di Torino, avverso l'atto di citazione promosso dal sig. Timpone Patrick, volto ad ottenere il risarcimento di tutti i danni materiali e morali subiti per le lesioni fisiche riportate a seguito dell'evento franoso avvenuto il 6 novembre 1997 in località Pondel in Comune di Aymavilles..." e si designavano l'avv. Alberto Caveri e l'avv. Riccardo Rossotto, facenti parte dello Studio legale "Rossotto & Associati" di Torino, ora "Hammonds & Rossotto". Qui c'è una valutazione da fare, importante: l'insieme di queste deliberazioni, riferite sia al professionista avv. Alberto Caveri, che ad altri professionisti dello Studio legale "Rossotto & Hammonds"... il totale è - per quanto siamo riusciti a ricostruire, perché non tutte le deliberazioni di Giunta prevedevano l'impegno di spesa, che era rinviato al provvedimento dirigenziale, e anche sui provvedimenti dirigenziali qualche volta non abbiamo trovato le indicazioni - ... il totale è 330.000 euro, quando si metteva come canone di ricerca Alberto Caveri e "Rossotto & Hammonds"; 1.467.494 euro, quando si riferiscono ai provvedimenti dirigenziali dello Studio "Rossotto & Hammonds". Questo significa che probabilmente la carenza dell'Ufficio legale della Regione era così ampia che ci si doveva fare qualche domanda di tipo diverso: se dobbiamo ricorrere così costantemente ad avvocati esterni, allora questi soldi potevamo investirli in dipendenti, affinché questi potessero rafforzare la struttura legale; anche perché non so quanto costi un dirigente di 3° livello, ma se ne sarebbero potuti mantenere almeno 6-7 con queste cifre e, magari, con dei risultati più trasparenti dal punto di vista della democrazia, perché qui non è solo il problema che non si utilizza la struttura regionale, ma il fatto che vadano sempre alla stessa persona o allo stesso studio, mentre ci sarebbe forse l'opportunità di dire che è giusto che anche i figli e i fratelli e i parenti dei politici nell'Esecutivo possano lavorare con l'Amministrazione regionale, però in un territorio di parità con tutti, che ognuno prenda qualcosa e non che tutti vadano nella stessa direzione!
Dicevo, 1.400.000 euro in poco più di 3 anni e mezzo... ma è un conto per difetto, perché a fronte di tutta questa pletora di interventi di affidamento di incarichi allo Studio "Rossotto & Hammonds" di Torino, fra l'altro ultimamente ha preso una sede in Via Festaz visto che il cliente più interessante stava ad Aosta, non siamo riusciti ad ottenere - perché ormai c'è la tendenza a non voler dare i dati ai partiti di opposizione - i dati dei soldi spesi da "Finaosta" con lo Studio "Rossotto & Hammonds". Tutta la "vicenda Billia" è stata tutta trattata legalmente dallo Studio "Rossotto & Hammonds", anzi ci sono dei documenti, qua ne ho portato uno: al Casino de la Vallée, Gestione straordinaria in liquidazione, Saint-Vincent, 10 maggio 2007, avevamo ricevuto questa lettera dal liquidatore che è intestata allo Studio "Hammonds & Rossotto" di Via Avocado 26, Torino e alla cortese attenzione dell'avv. Caveri Alberto, quindi chiaramente si dice Studio "Hammonds", ma si legge "Caveri Alberto", e poi per conoscenza a Caveri On. Luciano, all'Assessore Marguerettaz, eccetera... quindi ci saranno delle parcelle che vedremo a settembre, nel bilancio 2006 della Gestione straordinaria, ma sicuramente ci sono altre parcelle relative a "Finaosta". Vi ricorderete che tutta la "questione Billia" era stata affidata a "Finaosta", che si era poi attivata per far fare - non so a chi... - delle stime, e tutte queste stime erano state fatte valutare dal punto di vista legale e procedurale per vedere se c'erano delle controindicazioni dal punto di vista legale, che potessero mandare "a carte 48" il contratto... a chi? All'avv. Alberto Caveri dello Studio "Hammonds & Rossotto"!
Per capire bene, non si può non proseguire nell'insieme di queste valutazioni: 22 marzo 2004, ratifica della Procura conferita in via d'urgenza dal Presidente della Regione, Carlo Perrin, naturalmente si dà atto che l'Assessore Luciano Caveri si allontana dalle 9,45 alle 10,00 e non partecipa alle deliberazioni dalla n. 798 alla n. 808... qui c'è già un cambiamento di atteggiamento, perché questa deliberazione è la n. 853, quindi al momento dell'approvazione di questa deliberazione l'allora Assessore al turismo era presente in Giunta... Cosa dice la deliberazione? "Preso atto del ricorso ex articoli 669 bis e segg., 703 del c.p.c., promossi innanzi al Tribunale ordinario di Aosta dal signor..." Tal dei Tali, "... al fine di ottenere la reintegrazione del possesso dei fondi distinti in catasto ai mappali 311 e 312 del foglio 7 del Comune..." Tal dei Tali, "... e la condanna della Regione autonoma Val d'Aosta e del consorzio irriguo di Gressan alla rimozione di un tratto di canale irriguo e di un pozzetto, realizzati sui citati mappali..." voglio dire... una causa di peso!... rimozione di un tratto di canale irriguo e di un pozzetto e noi... a chi lo abbiamo dato? All'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta e, dato che non era abbastanza sicuro, anche all'avv. Patrizia Serasso del Foro di Torino, quali legali, eccetera... Voglio dire, sono anche esperti di usi civici e tutta questa cosa qua... va bene, qui non c'è, per esempio in una di quelle deliberazioni in cui non c'è l'ammontare del costo e lo vedremo più in là quando tireremo le conclusioni.
Arriviamo ora alle cose più succose: costituzione in giudizio e nomina dei legali, avv. Alberto Caveri e avv. Maria Cristina Breida dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino in rappresentanza della Regione, avverso atto di citazione promosso dalla "Volvo Truck Corporation" - vi ricorda qualcosa? - per vedere accertata la responsabilità della Regione e del Comune di Courmayeur, in relazione alle vicende del 24 marzo 1999 all'interno del Tunnel del Monte Bianco. "La Giunta regionale, preso atto che in data 23 marzo 2004 è stato notificato all'Amministrazione regionale presso l'avvocatura distrettuale dello Stato di Torino un atto di citazione, promosso dinanzi al Tribunale civile di Torino da parte della società Volvo Truck Corporation con sede in Svezia, in persona dei propri legali rappresentanti la società "Volvo Euro Truck" ... eccetera... "con sede in Belgio... ritenuto pertanto opportuno avvalersi ai sensi dell'articolo 59 della legge n. 196/1978 del patrocinio di liberi professionisti e precisamente dell'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta...", quindi molto spesso ci sono delle deliberazioni che davano questo incarico per Torino, però vediamo che l'avvocato è di Aosta, e l'avv. Maria Cristiana Breida del Foro di Mondovì, facenti parte dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino. Quello che stupisce è che non c'è neanche il tentativo di dire: questi sono esperti di catastrofi, di queste diatribe internazionali, perché questa è una causa mica da ridere, nel senso che era una causa in cui si mettevano in piedi tutta una serie di problemi di diritto internazionale, perché in materia di penale, ma anche di civile, la normativa italiana è diversa da quella francese, quindi occorre avere qualcuno esperto di diritto francese. La citazione è di una ditta belga, è di una ditta svedese, quindi 2 ditte che hanno ulteriormente 2 condizioni diverse... anche nel diritto europeo e internazionale il migliore in assoluto è l'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta insieme all'avv. Maria Cristiana Breida del Foro di Mondovì!
Siamo al 9 aprile 2004... abbiate fede, che arriviamo ai giorni nostri... Una causa interessante questa, siamo al 7 maggio 2004: la Giunta regionale ha annullato l'aggiudicazione provvisoria a favore del raggruppamento temporaneo di imprese, costituito da "STA S.n.c.", "Rossi S.r.l.", di una gara di appalto avente ad oggetto la realizzazione delle carte topografiche regionali. Richiamata la deliberazione con cui la Regione promuoveva avanti il Tribunale competente opposizione al decreto ingiuntivo, provvisoriamente esecutivo, emesso dal Tribunale di Firenze, con cui si ingiungeva all'Amministrazione regionale di pagare in favore delle imprese del raggruppamento 108.000 euro, pari al 10% delle opere non eseguite, si designavano, quale rappresentanti in difesa della Regione Val d'Aosta, Riccardo Rossotto e Alberto Caveri, facenti parte dello Studio legale "Rossotto & Associati" di Torino, ora "Hammonds e Rossotto". Qui si è esperti anche di difficoltà nell'espletamento di un appalto, e poi si aggiunge l'avv. Giovanni Bosi del Foro di Firenze, magari bastava solo darlo a quest'ultimo, visto che la causa era a Firenze e che 3 avvocati per una sola questione... fra l'altro, per una cifra - 108.000 euro - che non mi sembra straordinaria! Alla fine abbiamo speso, per questo, poco più di 5.000 euro!
Andiamo avanti: 17 maggio 2004, l'Assessore Luciano Caveri lascia la seduta alle ore 10,40 dopo l'approvazione della deliberazione n. 1550, quindi non è presente alla n. 1578, là dove si dice: "Ritenuto pertanto necessario costituirsi nel giudizio di appello proposto dal fallimento ICEA di Bassino Carlo & C., volto ad ottenere la riforma della sentenza del Tribunale di Torino, sezione civile..., avvalendosi ai sensi dell'articolo... del patrocinio di liberi professionisti, precisamente degli avvocati Alberto Caveri del Foro di Aosta e dell'avv. Patrizia Serasso del Foro di Torino, facenti parte dello Studio legale Hammonds & Rossotto, legali peraltro già incaricati nella precedente fase". Questa è una causa che avevo seguito, perché interessa i locali della Biblioteca regionale, c'è ad un certo punto un provvedimento giudiziale contro l'impresa "Carniello Ruggero & C." con sede in Sacile Pordenone, nei lavori di adeguamento dei locali già sede della Biblioteca regionale siti in Aosta, Via Ollietti n. 3, da destinare a sede di Archivio storico regionale, eccetera... a chi viene dato l'arbitrato per decidere una serie di questioni che erano in contenzioso con questa impresa? Agli avvocati Alberto Caveri e Patrizia Serasso facenti parte dello Studio legale "Hammonds & Rossotto"! Qui c'è anche la liquidazione, voglio dire siamo solo al 2004 ed ho già parlato per mezz'ora, sono 25.000 euro, 736.000,73 quale saldo delle parcelle in materia.
Arriviamo alla deliberazione n. 1713/2004: di nuovo una questione di associazione temporanea di imprese "FER Generale Costruzione Impianti", che avevano vinto l'appalto per l'esecuzione dei lavori di costruzione del 3° lotto dell'impianto di irrigazione a pioggia computerizzato della collina di Saint-Vincent, poi era avvenuto un fallimento... chi è che ci rappresenta e quindi anche esperto di diritto fallimentare? Si dice: "è opportuno avvalersi, ai sensi dell'articolo 59 della legge 16 maggio 1978, così come modificata dal d.lgs. 24 febbraio 2004 n. 71, del patrocinio di liberi professionisti e più precisamente dell'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta e dell'avv. Patrizia Serasso del Foro di Torino, facenti parte dello Studio legale Hammonds & Rossotto"... Qui c'è però una novità: mentre nelle altre deliberazioni che ho letto finora si diceva: lo diamo a loro perché è così... qui, invece, si mettono le motivazioni, ovvero in considerazione della specifica competenza in materia di diritto civile e in materia di diritto dei lavori pubblici e dei positivi risultati conseguiti dallo studio legale nel difendere l'Amministrazione in precedenti controversie, conferendo nel presente giudizio, nonché in ogni successiva fase tutte le deleghe e ogni facoltà di legge... Qui si definisce tutta questa motivazione sul fatto che sarebbero dei professionisti particolarmente esperti in diritto civile e in materia di diritto dei lavori pubblici! Molto bene, ma abbiamo visto da tutte le deliberazioni precedenti che non ci sono solo esperti in materia di lavori pubblici, abbiamo avuto danni personali, contenziosi di vario tipo e non solo legati a quelli, quindi sarà il diritto civile... se sono esperti di diritto civile, loro, e sono i migliori, tutti gli altri avvocati di Aosta di diritto civile non capiscono niente? Credo che l'80% degli avvocati faccia solo civile, perché il penale è impegnativo, quindi sono pochi che si dedicano al penale, ma non è civile darlo sempre alla stessa persona, soprattutto quando questo è il fratello del Presidente o dell'Assessore!
Visto che ci avete "stufato" per anni con questa cosa, oggi vi "stufo" un po' leggendovi le varie deliberazioni. Arriviamo al 31 maggio 2004: "Ricordata che la SEV Società edile valdostana..." - qui abbiamo visto che sono degli esperti - "ha convenuto in giudizio la Regione e il Comune di Saint-Vincent, chiedendo la condanna dei convenuti in solido fra loro a corrispondere i danni subiti in relazione all'impossibilità di effettuare l'intervento edilizio inizialmente concessionato in località Col du Joux di Saint-Vincent"... questa è una causa ventennale o venticinquennale, perché deve essere cominciata alla fine degli anni '80, quando fu impedito per mancanza di acqua di fare un determinato intervento edilizio in quella località, e... chi si designa? Gli avvocati Alberto Caveri, Riccardo Rossotto e Pierluigi De Palma, facenti parte dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" quali legali rappresentanti dell'Amministrazione regionale. Essendo una causa di un certo peso, e qui si dimostra la falsità di questo libro che ha parlato di 61.000 euro... no, il 22 marzo 2004 la Giunta regionale, di cui faceva parte l'Assessore Caveri, che in questa occasione è uscito, ad Alberto Caveri, tramite lo Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino ha fatto avere 146.880,00 euro; evidentemente non tutti suoi, perché erano 3 avvocati, ma certo con una sola deliberazione abbiamo delle cifre che sono superiori a quelle citate nel libro.
Qui torniamo alle capacità in materia di lavori pubblici... siamo a giugno 2004, integrazione di una deliberazione precedente: "Premesso che la Regione ha notificato alla società Idrotecnica S.r.l. con sede in Vibo Valentia, una domanda di arbitrato in relazione all'appalto dei lavori di costruzione dell'impianto di depurazione acque fognarie dei Comuni di Gressoney-Saint-Jean/La-Trinité con raccordo alla viabilità ordinaria della Strada regionale n. 44 come da contratto"... si designano l'avv. Alberto Caveri e Patrizia Serasso, facenti parte dello Studio legale "Hammonds & Rossotto", quali legali in rappresentanza e difesa della Regione nel predetto giudizio arbitrale. Anche in questo caso non ci sono indicazioni dell'ammontare della parcella o del costo preventivato di questi interventi; dobbiamo solo presumere che ci sia stato un impegno di spesa: questo lo dico perché i 330.000 euro, quando si mettono le parole Alberto Caveri e Rossotto, e 1.460.000 in cui si mette solo Studio "Hammonds e Rossotto"... per esempio, questa deliberazione c'è, ma non avendo una cifra non sappiamo cosa impegna... quindi quelle cifre che dicevo sopra forse sono per difetto.
Arrivano poi, anche a sintesi, questi incarichi che vengono dati, per esempio: il 30 agosto 2004, assente Luciano Caveri come Assessore giustificato alla seduta, viene finalmente chiuso il problema nei confronti della Società Chenevier, viene deliberato di approvare la liquidazione della parcella n. 1677 dello Studio "Hammonds & Rossotto", si ricorda però che erano designati per questo incarico Alberto Caveri e Riccardo Rossotto, quindi avranno fatto a metà, con una maggiore spesa - non so quanto maggiore di prima - dove hanno chiesto un suppletivo rispetto alla precedente parcella di 11.239,73 euro, da recuperare dal cap. 20430 del bilancio regionale. Ancora abbiamo questi esperti di lavori civici... siamo al 30 agosto 2004: l'Assessore Caveri non c'è, la Giunta delibera di resistere nel giudizio arbitrale instaurato dall'impresa "Fratelli Arlotto S.p.a." con sede in Torino in relazione all'aggiudicazione definitiva dei lavori di recupero di un edificio storico denominato "Casa Vuillemet"... Vuillermet probabilmente... in Comune di Brusson... comunque nella deliberazione di Giunta è Vuillemet. Si provvedeva a nominare l'ing. Mario Maione di Aosta quale arbitro designando e altresì gli avv. Alberto Caveri e Patrizia Serasso, facenti parte dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" quali legali in rappresentanza e difesa dell'Amministrazione regionale. In questo caso si prevede una spesa contenuta, pari a 4.281 euro.
Arriviamo al 30 dicembre 2004: qui abbiamo quel famoso discorso del fotogrammetrico, del ricorso della società Studio topografico aerofotogrammetrico "CO.RI.P. e Rossi S.r.l."... chiedevano di condannare la Val d'Aosta. C'è l'intervento dell'avv. Caveri e alla fine, grazie a questi suggerimenti, la deliberazione cita: "all'unanimità di voti favorevoli espressi mediante votazione segreta per quanto concerne la designazione dei legali in rappresentanza e difesa della Regione...", cioè la Giunta quando deliberazione per la designazione dei legali vota a scrutinio segreto, m'intrippa questa cosa qua..., essendosi assentato l'Assessore Luciano Caveri, delibera di designare quali legali rappresentanti in difesa della Regione Val d'Aosta l'avv. Riccardo Rossotto del Foro di Torino e l'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta, facenti parte dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino e l'altro avvocato di Firenze, perché là era il Tribunale interessato.
Siamo al 10 gennaio 2005: con "Veralco S.r.l.", con sede in Verrès, qui c'è un capitolo che non sono riuscito a studiare con attenzione perché sono 2 faldoni solo per un avvocato! Qui c'è tutta una fase legata alla messa a norma dei rapporti fra Regione e chi occupava gli stabilimenti industriali di proprietà della Regione, ovviamente a tutelare gli interessi della Regione... chi è nominato? L'avv. Alberto Caveri dello Studio "Hammonds & Rossotto"! Ma la cosa strana che bisognerebbe capire è che alla fine molte di queste transazioni vengono fatte del tipo: visto che alla fin fine bisogna trovare una soluzione, si accettano delle proposte... non so quanto valide per l'interesse regionale a riduzione rispetto alla normativa regionale. Allora, lì, bisogna studiare bene se tutte queste proposte a riduzione sono nella via giusta, che potrei anche condividere: cerchiamo di far pesare il meno possibile sulle imprese valdostane il costo degli immobili, in modo che possano lavorare bene, però è da studiare. Comunque una di queste inizia: "... la Regione si è impegnata a concedere in comodato alla Alucon Bulk System Gmbh una porzione dello stabilimento industriale sito in Comune di Verrès, Via Issogne 21, per la durata di anni 6 dalla data della consegna e successivamente in locazione per anni 15". Poi vengono fuori tutta una serie di problemi, per cui: "Ritenuto di promuovere azione legale nei confronti della Veralco S.r.l. al fine di conseguire quanto dovuto per l'occupazione senza titolo dal 16 dicembre 1992 dell'immobile a destinazione industriale di proprietà regionale sito in Comune di Verrès" - ricordo che siamo nel 2005, quindi qui viene fuori che dal 1992 c'era una ditta che occupava senza titolo questo immobile - "Ritenuto opportuno avvalersi... del patrocinio dei liberi professionisti, e più precisamente in considerazione della specifica competenza ed esperienza in materia di diritto civile..." - ribadiamo che è unico esperto di diritto civile - "... degli avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta e Patrizia Serasso del Foro di Torino facenti parte dello Studio legale Hammonds e Rossotto di Torino, incaricato di assistere il Dipartimento legislativo e legale nella fase di negoziazione dei contratti di locazione ai sensi della legge regionale n. 1/1998, conferendo agli stessi nel presente giudizio e in ogni sua successiva fase tutte le facoltà di legge...". Qui c'è un altro passaggio interessante: è talmente forte questo tipo di incarico all'avv. Caveri e agli altri avvocati dello Studio "Hammonds & Rossotto" di Torino, che gli fanno fare "la badante", cioè si dice loro: assistete il Dipartimento legislativo legale, perché non va avanti!
A questo punto mi viene qualche dubbio... dicevano i Latini: "promoveatur ut amoveatur"... sarà il caso anche il nostro? Che forse le difficoltà del Dipartimento legislativo legale... va a sapere di che genere fossero! Ma qualche dubbio, per stessa ammissione della Giunta regionale, viene, e qua compare il 10 gennaio 2005 finalmente che si elegge il domicilio presso lo Studio dell'avv. Alberto Caveri in Aosta, Via Festaz 66, il quale, veramente oberato di lavoro dice: apriamo uno studio ad Aosta, così non ne parliamo più! Ma non ne parliamo più fino al 10 gennaio 2005, sempre la stessa giornata, c'è la "Veralco" di Verrès e c'è poi un problema molto simile legato alla "O.R.E. S.r.l.", che aveva ottenuto l'utilizzo di una porzione dell'immobile a destinazione industriale di proprietà regionale sito in Pont-Saint-Martin, Via Carlo Viola 65, e si decide di proporre avanti l'autorità giudiziaria azione nei confronti della "Tectel S.r.l." a socio unico per l'occupazione senza titolo dal 2 luglio 1996... qui siamo al 2005, ma... dal 1996 al 2005 questa occupazione senza titolo... perché nessuno ci si è messo a fare qualche riferimento? Questo non c'entra molto con la discussione di adesso, ma uno si fa le domande! Ma chi si designa? Si designa di nuovo, ad unanimità di voti favorevoli, palesi, essendosi assentato l'Assessore Caveri... anche qui, espressi mediante votazione segreta per quanto concerne la designazione del legale rappresentante in difesa della Regione deliberazione... non so se ci sono delle urne in Giunta per fare la votazione segreta... chi è che viene designato? L'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta e Patrizia Serasso del Foro di Torino dello Studio legale "Hammonds & Rossotto", conferendo agli stessi le più ampie facoltà di legge in modo da riuscire ad avere la tutela ammessa.
Di nuovo, qui, siamo nel 2005, 17 gennaio, nei confronti della "Lino S.p.a.", che è stato notificato dalla "Lino S.p.a." difeso dagli avv. Edoardo Rossetti di Torino e Salvatore Gagliardo di Roma tutta una serie di procedimenti, all'unanimità di voti favorevoli espressi mediante votazione segreta per quanto concerne la designazione degli avvocati rappresentanti la difesa della Regione, essendosi assentato l'Assessore Caveri, di proporre per eventuale ricorso nei confronti della Regione Valle d'Aosta e di designare quale legali rappresentanti gli avvocati Alberto Caveri del Foro di Aosta e Riccardo Rossotto del Foro di Torino, facenti parte dello Studio "Hammonds & Rossotto"... Al prossimo intervento... il resto della lettura!
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - La domanda al Consiglio da mille dollari: tutto quello che abbiamo discusso ieri e stamani non c'entra niente con tutto questo?
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Solo per consentire al collega Sandri di riposarsi un momento, prima di continuare la lettura delle altre deliberazioni. Credo che non ci sia alcun commento da fare rispetto a quanto il collega Sandri ha elencato... sono così chiari, questi dati, che parlano da soli!
Vorrei solo aggiungere un'esperienza personale come Consigliera. La sottoscritta, proprio perché voleva avere informazioni circa possibili legami di parentela fra i membri della Giunta e i consulenti via via nominati, è ricorsa agli strumenti di controllo che abbiamo. La sottoscritta aveva allora, 18 gennaio 2007, presentato un'interrogazione con risposta scritta in cui chiedeva di conoscere quali erano i parenti membri della Giunta che risultavano fra i consulenti. Mi si risponde dicendo: "guardi, lei ha sbagliato, questa non è un'interrogazione con risposta scritta, nel senso che lei chiede solo dei dati, quindi faccia una domanda in base all'articolo 116". La sottoscritta, visto che l'interrogazione con risposta scritta era indirizzata al Presidente, riformula la propria domanda al Presidente della Regione come domanda in base all'articolo 116: questo viene fatto il 23 gennaio... poiché a fine marzo non c'era alcuna risposta, la sottoscritta sollecita il Presidente della Regione per dire: ho fatto una domanda ai sensi dell'articolo 116, sono passati 40 giorni, non mi rispondono... come mai?
Il Presidente gentilmente sollecita il Presidente della Regione, a cui era stata indirizzata la richiesta di informazione e il Presidente della Regione mi risponde dicendo di essere disponibile a dare tutte le informazioni richieste, ma osserva che la domanda è troppo generica, nel senso che viene chiesto l'elenco a partire dal 2003 di tutti i consulenti e collaboratori esterni all'Amministrazione regionale, a cui la Giunta ha deliberato un incarico, che sono parenti della stessa Giunta. E il Presidente Caveri mi dà una lezione, giustamente, obiettando che la parola "parenti" è troppo vaga, che sarebbe da precisare meglio cosa vuol dire "parenti". Aggiunge poi che l'Amministrazione regionale non dispone delle informazioni relative ai familiari degli amministratori e che l'infelice indicazione di "parenti", virgolettata, sembrerebbe attribuire al termine un significato diverso da quello letterale. Mi invita a riformulare in modo più chiaro per evitare inutili carichi di lavoro aggiuntivi direttamente al dirigente competente, onde richiedere le deliberazioni che eventualmente non siano diversamente reperibili.
La sottoscritta segue l'indicazione del Presidente della Regione e comincia ad inviare richiesta, ad una serie di dirigenti responsabili di uffici competenti per ottenere informazioni, per sapere cioè se ci sono parenti e affini entro il 2° grado - questa volta riformulando in modo più preciso - di membri della Giunta regionale cui sono stati dati degli incarichi. Le risposte cominciano ad arrivare, ma sono risposte molto strane e vorrei proprio sottoporvele... ne leggo 2 o 3... Alcuni dicono che non hanno niente da dire... La prima risposta è del tipo: "non siamo in grado di fornire indicazioni precise in quanto i dati richiesti non sono in nostro possesso", così dicono i dirigenti, precisando inoltre che il criterio di grado di parentela e affinità non è uno degli elementi richiesti come necessari dalla vigente normativa; al momento dell'affidamento di un incarico di consulenza professionale, pertanto tale dato non è noto in forma ufficiale. Non credo che nel momento della deliberazione ci sia una crocetta per dire se l'esperto è fratello, cugino o parente o affine di qualche membro della Giunta, non c'è una scheda che dice così, quindi apparentemente è vero che non è un elemento necessario richiesto dalla normativa per dare l'affidamento, però... è vero o non è vero che quando viene dato un incarico ad un parente o affine di 2° grado, il membro di Giunta se ne esce e... non partecipa? Se è vero questo, vuol dire che si sa esattamente che il consulente che si sta nominando in quel momento non è solo il signor "Tal dei Tali", ma il signor "Tal del Tali" fratello o figlio non di un membro qualunque del Consiglio, ma proprio di quell'Assessore, tanto che quell'Assessore esce e non partecipa alla decisione! Se questo è un fatto legittimo e trasparente, perché non dire in modo trasparente questi dati? Perché bisogna nasconderli?
Vi leggo anche altre 2 risposte e non uso per queste alcun aggettivo, le lascio definire da voi. Un dirigente mi dice: "In assenza dell'indicazione di nominativi specifici, possiamo solo dare l'elenco delle consulenze e degli incarichi attivati dallo scrivente a soggetti omonimi dei componenti della Giunta regionale, non essendo noti all'ufficio i vincoli di parentela e affinità dei suddetti". Segue un elenco in cui l'omonimo è Caveri Alberto, Alberto Caveri, e via dicendo. Altra risposta analoga, cioè in assenza di elementi certi, perché noi non abbiamo bisogno di ricevere questi elementi, è possibile indicare in assenza di indicazioni nominative specifiche, mi si dà l'indicazione di soggetti omonimi dei componenti della Giunta regionale. Il Coordinatore del Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche mi dà, dal 2003 al 2006, come unica indicazione di nominativo di un soggetto omonimo di un componente della Giunta regionale il sig. Bruno Cerise...
(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)
... chiedo se effettivamente il modo con cui le strutture regionali - non do colpa ai dirigenti - che hanno delle indicazioni ben precise, perché sono fiduciari e rispondono all'Assessore... se tutto è logico e trasparente, e sono atti di cui uno può anche vantarsi, nel senso di dire: "io do lavoro a tutte queste persone, per cui ho fatto delle scelte egregie di cui non mi vergogno e che dico chiaramente", perché c'è questa difficoltà, reticenza da parte delle strutture di indicare con chiarezza dei dati che conoscono? Perché se non li conoscessero - ripeto - nelle deliberazioni non scriverebbero che è uscito il "tal Assessore" mentre si discuteva quel "tale oggetto"!
Chiedo perché non si ha il coraggio non solo di maggior trasparenza, ma anche di maggiore correttezza. Uno degli elementi che inquinano la vita politica, a parte i costi di cui abbiamo parlato, sono anche questi atteggiamenti, non solo di clientelismo, ma - peggio ancora! - di nepotismo. Credo che il tentativo fatto con la legge presentata dai colleghi "DS" vada nella direzione di fare chiarezza. Si dice chiaramente: perché i figli, i fratelli, i familiari di coloro che siedono in Giunta devono essere i favoriti rispetto agli altri cittadini... questa è una domanda che pongo, non ho soluzione... la legge va in questa direzione.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - La materia è sicuramente di quelle interessanti, sulle quali merita essere fatta qualche riflessione di prospettiva, ma dovrei dire - per essere onesto - anche qualche riflessione di retrospettiva. Allora, in esordio di questa mia riflessione, vorrei dare il benvenuto al gruppo dei "DS" in questa materia.
È vero che il gruppo dei "DS" in questo scorcio finale di legislatura ha patito una serie di sommovimenti interni che lo hanno portato a differenziare le denominazioni di gruppo, anche se poi mi sembra che si richiamino tutti alla loro casa madre, ma è significativo che il collega Sandri sia la continuità di quel gruppo "DS", qui presente nella scorsa legislatura, che ebbe modo di esprimere dei punti di vista ben diversi rispetto agli attuali, su un disegno di legge presentato dal nostro gruppo sul finire di legislatura titolato: "Revisione sui criteri delle nomine". In buona sostanza, incarichi, nomine, la materia era sostanzialmente questa, e in quel caso il gruppo si astenne come si astenne il gruppo dell'"Union" e i gruppi che rappresentavano allora la maggioranza politica che sosteneva la "Giunta Louvin". E Louvin ebbe a dire, in quell'occasione, e poi a dichiarare a mezzo stampa, che sulle nomine bisognava far qualcosa, ma che non era quello il momento per farlo. Forse aspettava di poter fare il paladino dell'opposizione per poter rivendicare un "repulisti" generale della politica.
L'argomento comunque è serio; penso vada affrontato seriamente, al di là dei ruoli contingenti che ognuno di noi, in nome dei partiti e dei movimenti che rappresenta, ricopre in un determinato momento politico, e devo dire che purtroppo non sempre è così, soprattutto su queste materie spesso c'è il condizionamento della posizione che uno esprime, maggioranza-opposizione e poi ancora, all'interno della maggioranza, Consigliere di prima e ultima fila piuttosto che Assessore o quant'altro. Su questo argomento noi siamo molto sensibili, non perché vogliamo avere una primogenitura, perché prima di noi, dico prima del 2003, sicuramente ci saranno state altre occasioni in altre legislature di argomentare su questa materia. La cosa evidente è che o per motivi di maggioranza, di schieramento o di tempi, non era mai il momento giusto per arrivare ad una revisione complessiva della materia. Anche noi abbiamo sostenuto, in passato, che spesso far politica vuol dire dimostrare ai cittadini che ci votano di essere al di sopra di ogni ragionevole sospetto, perciò al di là delle codificazioni che possono essere fatte o non essere fatte con norma di legge, molte volte sarebbe opportuna quella sensibilità, quello stile, quella delicatezza nei confronti dei fraintendimenti dell'opinione pubblica per evitare delle nomine che penso creino soddisfazione sicuramente economica, ma forse anche imbarazzo, per primi, ai nominati stessi.
Dobbiamo dire che la nostra Regione probabilmente non si discosta da un certo "andazzo" della politica nazionale, fatta a tutti i livelli da Roma alla periferia e che questa sensibilità non l'abbia mai dimostrata. Devo dire che questa assenza di sensibilità spesso va a detrimento di quei professionisti che spesso vengono ingiustamente indicati come professionisti buoni solo a prendere gli incarichi in certi "palazzi", che poi magari invece hanno capacità, ma che vengono offuscate dai collegamenti parentali con il potere politico che gestisce queste nomine. Mi atterrei però all'esame della proposta di legge, perché la proposta di legge si sofferma su un aspetto minimale rispetto a quella che è invece una materia molto più ampia, perché la materia dovrebbe essere forse affrontata tenendo presente quelli che sono meccanismi di rotazione o di sovrapposizione di incarichi: mi riferisco alle nomine nelle società partecipate e non solo agli incarichi di tipo prettamente professionale per le progettazioni. Pensate a quello che avviene nei Consigli di amministrazione o nei Collegi sindacali, dove è norma che lo stesso professionista abbia incarichi in più Consigli o Collegi sindacali di società partecipate. Perciò sarebbe forse il caso che questa materia, una volta per tutte, potesse essere oggetto di approfondimento a livello di gruppo di studio, per poter capire quali sono le debolezze che poi molte volte vanno a detrimento della stessa nomina, la quale non porta alle aspettative a cui si tenderebbe. Anche in questo caso non si capisce se la filosofia contenuta nella proposta di legge sia una filosofia che voglia affrontare in maniera oggettiva l'argomento o sia una filosofia che voglia salvare situazioni politicamente più vicine, rispetto a situazioni politicamente più lontane.
Devo dire che la cartina di tornasole può essere questa vicenda dei docenti universitari che hanno condizionato ultimamente il dibattito politico regionale. "Non possono essere conferiti incarichi..." - leggo nel testo riformulato - "ai dipendenti di enti pubblici impiegati a tempo pieno, esclusi i docenti universitari". Qui vorrei smitizzare il concetto del docente universitario, che è questo genio che sta al di sopra di tutto e di tutti, anche perché la politica valdostana forse ultimamente è stata condizionata dalle vicende universitarie o parauniversitarie. Sono convinto che se l'assetto dell'Università della Valle d'Aosta avesse avuto persone diverse in momenti diversi, una parte della storia recentissima della politica valdostana sarebbe stata scritta in maniera differente. Allora penso che i docenti universitari siano forse quelli che più di tanti altri avrebbero bisogno di andare a fare un'opera di pulizia morale all'interno della loro categoria... pensiamo a cos'è la "baronia universitaria", con tutto ciò che consegue a livello di concorsi, di nomine, di corsi... Allora non santifichiamo delle categorie che hanno gli stessi vizi e le stesse virtù di tante altre categorie! È sempre difficile poter fare un ragionamento serio andando ad eleggere una categoria ad esempio di virtù e un'altra ad esempio di vizio diffuso. E poi ancora i Parlamentari eletti in Valle d'Aosta: ma il problema sono quelli che sono eletti in Valle d'Aosta o sono quelli che fanno i Parlamentari? Perché se il problema è di evitare situazioni conflittuali, è evidente che il Parlamentare è anzitutto Parlamentare della nazione, poi ha un Collegio in cui viene eletto, ma l'attribuzione e la funzione elettiva è quella di Parlamentare dello Stato; perciò sicuramente questa legge ha il merito di affrontare un argomento difficile, ma ha la duplice debolezza di averlo affrontato in maniera minimale, collega Sandri, una maniera minimale che era più dettata da una volontà e da una mira politica che non da un obiettivo di dire: "creiamo dei presupposti oggettivi che possono portarci a quell'efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa".
Noi individuiamo in questa legge questi punti di debolezza e, rispetto al tentativo che avevamo fatto sul finire della scorsa legislatura, sono parecchie le parti che mancano, a partire dalle competenze sulle nomine nei Consigli di amministrazione, nei Collegi sindacali, la suddivisione fra la funzione di un organo di gestione rispetto ad un organo di controllo e dunque la differenza fra il ruolo del Consiglio che è organo di controllo e che potrebbe tornare ad avere certe competenze negli organismi di controllo quali sono i Collegi sindacali, rispetto alla legittimità di un Esecutivo di avere un rapporto fiduciario negli organi di gestione, cioè nei Consigli di amministrazione.
Pensiamo che soprattutto in una Regione come la nostra non si possa affrontare un ragionamento in materia di incarichi prescindendo dagli incarichi per eccellenza, cioè tutti gli incarichi delle partecipate, tutto il mondo delle società partecipate, che è strettamente legato a doppio filo al potere politico, e se qui spezziamo una lancia, non la spezziamo a favore di questa o delle Giunte che l'hanno preceduta, ma spezziamo una lancia su una realtà oggettiva: le nomine politiche negli incarichi professionali sono percentualmente e numericamente una parte minimale rispetto alle nomine politiche nelle società partecipate. Il vero "ventre molle" nelle nomine politiche sono gli incarichi nelle società partecipate e non tanto gli incarichi di tipo professionale; pensate a cosa ne è da "Finaosta" alla "Casinò S.p.a." passando per "INVA", per tutte quelle società funiviarie, e via dicendo: ecco perché questa la riteniamo una proposta debole, interessante da approfondire, ma debole nella sua capacità di incidere obiettivamente. Considerando che questo è un Consiglio di 35 persone con una Giunta di 8 componenti, non sono quel pugno di nomine fatte in nome di quel nepotismo deprecabile che creano il vero danno al sistema economico politico e amministrativo di questa Regione. Pensiamo che il gruppo dei "DS", nell'andare a scrivere questa proposta di legge, si sia fatto forse più abbagliare da una vispolemica politica, piuttosto che centrare il macroproblema, e il macroproblema penso vada affrontato con un più ampio respiro politico e con un più ampio ed articolato ragionamento legislativo.
Sono queste motivazioni che ci porteranno ad esprimere un voto di astensione, ma un voto diverso rispetto forse a quell'astensione che potrà esprimere la maggioranza politica di questo Consiglio, così come ebbe ad esprimerlo insieme all'allora gruppo dei "DS", che era maggioranza, sul nostro disegno di legge del 2003, nel senso che la nostra astensione è l'astensione di chi dice che questa norma è insufficiente per poter risolvere il problema. Non solo è insufficiente, perché uno potrebbe obiettare che è un piccolo passo avanti, ma pensiamo che sia viziata da una di quelle questioni che abbiamo evidenziato - i docenti universitari, "in primis" - da ragionamenti paraideologici. Di conseguenza, pur apprezzando il tentativo di aprire il dibattito sull'argomento e pur non volendo dare dei voti, ma dovendo alla fine esprimere un voto, riteniamo che quello di astensione sia politicamente quello più indicato rispetto al nostro pensiero, rispetto - anche e soprattutto - a quello che in un passato relativamente recente il nostro gruppo ha concretizzato con una proposta articolata.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Prima una piccola osservazione di mozione d'ordine. Avete perso come maggioranza la "Fédération"... mi dispiace, perché avevo una parte dedicata anche a loro e me la devo tenere per un prosieguo se qualcuno di loro arriverà a tenerci compagnia.
L'intervento del Consigliere Frassy, prima di riprendere la lettura delle deliberazioni della Giunta in merito a "Hammonds e Rossotto" e all'avv. Alberto Caveri, credo che meriti un'osservazione puntuale, perché l'ho trovato un intervento stimolante, pieno di dati positivi e di riflessioni che dobbiamo assumere, poiché il richiamo ad una tiratina di orecchie ogni tanto non fa male.
È vero, i "DS" - così come si sono presentati alle elezioni - oggi si presentano in modo frantumato, ma vorrei evidenziare che casualmente sono proprio i 2 Consiglieri che si astennero l'altra volta che sono finiti ai margini della maggioranza, o comunque in un atteggiamento di opposizione più moderata che non si capisce bene che opposizione ci sia, perché non li si sente frequentemente intervenire... quindi prenderemo atto prossimamente del loro stile! In questo senso credo però che una riflessione comunque vada fatta sul fatto che questa forza politica, in questi anni, su questi punti, non ha fatto delle riflessioni sufficientemente ampie e questo credo che vada a rafforzare un'idea forte che ci accomuna: il discorso dell'alternanza.
Voglio fare un piccolo paragone con il livello nazionale: c'è un effetto positivo del fatto che abbiamo avuto 5 anni di Governo di Centro-Destra e cioè che c'è stata una discontinuità a livello di una serie di nomine. Poi è chiaro che "dagli amici degli amici" del Centro-Sinistra si è passati "agli amici degli amici" del Centro-Destra, ma si è incrinato un meccanismo. Il problema è che qui non è così. Certo, avrei preferito a livello nazionale di trovare un Centro-Destra tipo quello francese di Sarkozy che, sì, ha fatto delle discontinuità, fra l'altro sapendo anche coinvolgere una parte dell'opposizione, ma comunque ci sono state delle discontinuità forti nella conduzione politica. Credo che questo dobbiamo recepirlo, perché la cosa fondamentale è l'alternanza proprio per evitare l'incancrenirsi di queste cose. Non avrei oggi 2 faldoni solo per una persona, se ci fosse stato una cosa come a livello nazionale, come diceva prima il Consigliere Frassy; quindi il discorso dell'alternanza, di avere coalizioni che si confrontano e si passano, è il primo deterrente per l'argomento che abbiamo oggi in discussione, perché è solo se cambia il padrone del vapore che abbiamo che queste situazioni non si radicano così nel tempo. Se si va a rivedere la storia degli appalti a livello di lavori pubblici e a livello di studi legali, purtroppo abbiamo una cosa che va troppo in là e potremmo fare tutte le leggi possibili, ma la prima legge che deve essere è la legge dell'alternanza; da questo punto di vista mi auguro che ci siano delle alternanze e penso che si potrà lavorare insieme. La parte più importante dell'intervento del Consigliere Frassy credo che sia proprio in merito alla debolezza di questo progetto di legge.
Questo progetto di legge non ha avuto la vispolemica come ci attribuisce il Consigliere Frassy, perché essendo stato firmato dal Consigliere Ferraris, non è una proposta di tipo estremistico, quindi è un nome e una garanzia. Era una proposta al Consiglio per poterne discutere, per avere un testo su cui lavorare, ma ci è stato impossibilitato di lavorarci sopra perché arrivava costantemente il Presidente della Regione piuttosto che l'Assessore ai lavori pubblici che diceva: "stiamo pensando di fare una proposta alternativa, aspettiamo e andiamo avanti". Così avremmo potuto fare un testo più ampio, inglobando le società, i dipendenti della Regione, le società dipendenti dalle società dipendenti dalla Regione, ma non ci è stata data la possibilità di farlo e credo che questo sia anche un elemento importante, per cui io dico che se c'è da parte della maggioranza la disponibilità a tornare su questo argomento e a confrontarci in Commissione per approvare un testo condiviso da tutti, anche attraverso la presentazione di un testo da parte della maggioranza, benissimo, ritiriamo questo provvedimento di legge e lo rimandiamo in Commissione. Non c'è alcun tipo di problema, perché noi vogliamo andare sul confronto.
Non è sufficiente questo testo... dobbiamo ampliarlo... integrarlo? Andiamo a recuperare la proposta della "CdL" del 2003? Benissimo, siamo disponibilissimi, purché si affronti il problema! C'è questo bisogno di affrontare nel concreto questo elemento, mi fa piacere che la motivazione dell'astensione è in senso contrario, perché è troppo poco, a quel che ho capito da parte degli amici di opposizione di Centro-Destra, perché è necessario non solo fare un confronto fra tutte le forze politiche, ma anche un confronto con una serie di soggetti sociali che da questo punto di vista hanno una rilevanza notevole: per esempio, l'Ordine degli avvocati, l'Ordine degli architetti, degli agronomi, dei geometri, degli ingegneri, dei periti agrari. Ci sono una serie di soggetti su cui vogliamo lavorare, ci sono una serie di problemi legati a quelle che un po' stizzito l'Assessore Cerise citava prima, cioè le gare; ma le gare per l'attribuzione di questi incarichi sono di 3 tipi, a seconda del soprasoglia, sottosoglia e dei 2 livelli sottosoglia rispetto al quinto della soglia regionale. Sono una serie di questioni su cui molto c'è da discutere, perché abbiamo una serie di parametri che non sono assolutamente convincenti. Anche qui, ad esempio, chi può negare la necessità di mettere che a queste gare sottosoglia siano escluse le società che abbiano, fra i propri soci, dei parenti fino al 2° grado della Giunta regionale? Credo che rientri nella fattispecie di cui abbiamo detto prima, sono delle gare, sì, ma se all'interno dell'associazione temporanea di professionisti o dello studio professionale... è "il gioco delle 3 carte"... a me non va bene! Vogliamo trovare delle soluzioni? Noi siamo disponibili, l'importante è che si coinvolga tutto il Consiglio regionale e gli operatori del settore per uscirne decentemente.
È una situazione difficile in questo senso, ed è il terzo apprezzamento che voglio fare al collega Frassy, che ha fatto un intervento positivo, perché è l'unico modo, quello con cui ha affrontato il tema, per dimostrare di avere un senso preciso di ciò di cui stiamo parlando. La nostra impressione è che si sia perso, da parte di alcuni rappresentanti della maggioranza, il senso stesso della decenza su questo tema. Vale altrettanto di questi 2 faldoni il fatto che la figlia di un Consigliere regionale è stata nominata nel Consiglio d'amministrazione di "Vallée d'Aoste Structure", perché se questa è la nuova politica che avanza... voglio la vecchia! E allora è giusto dire che occorre prendere questo testo e ampliarlo per una serie di valutazioni, perché è giusto che questo valga per chi ricopre incarichi di Giunta, ma anche per chi ricopre incarichi di Consigliere. Siamo quindi disponibili a fare una serie di riflessioni in Commissione, se si vuole tornare su questo tema; in passato ci sono stati altri dati, ma è inutile tornare sul passato.
Vogliamo ritornare un po' alla lettura delle deliberazioni della Giunta regionale, siamo al 7 febbraio 2005, si avvicina "la notte dei lunghi coltelli", quando ci sono state le pugnalate al Presidente Perrin, ma qui è ancora Carlo Perrin Presidente della Giunta, abbiamo la deliberazione n. 313/2005 e qui si parla di penale... avevamo detto che era il grande civilista ed esperto di lavori pubblici... "La Giunta regionale..." - si dice - "precisato che nell'ambito del procedimento penale n. 457/1990 relativo a fattispecie di furto aggravato e falso in bilancio verificatesi all'interno della Casa da gioco di Saint-Vincent, la posizione processuale del sig. Masi Bruno, è stata definita, per le fattispecie di furto, con sentenza del Tribunale di Torino, IV Sezione penale, che dichiarava i reati estinti per prescrizione, depositata in data 15 febbraio 1996... e successivi gradi di giudizio fino al passaggio in giudicato... Richiamata la deliberazione di Giunta n. 404/2002 con la quale si affidava l'incarico all'avv. Riccardo Rossotto del Foro di Torino e all'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta, di instaurare nei confronti del sig. Masi Bruno un'azione civile, volta ad ottenere il risarcimento del danno subito dalla Regione in relazione alla fattispecie di furto oggetto del procedimento penale sopramenzionato... Preso atto che con sentenza del Tribunale di Torino, Sezione prima civile, avente ad oggetto richiesta di risarcimento danni nei confronti del sig. Masi Bruno, è stata dichiarata l'inammissibilità dell'azione risarcitoria proposta dalla Regione... Ritenuto, sulla base del parere dell'avv. Caveri, legale della Regione nella causa in argomento nonché della documentazione ad esso legata, che vi siano ragionevoli presupposti affinché la Regione proponga appello avverso la sentenza del Tribunale di Torino..." si avvale di nuovo di Alberto Caveri. Non so come sia finita tutta questa storia... poi mi piacerebbe sapere se il parere dell'avv. Caveri che incitava la Regione a continuare l'azione pur avendo avuto la dichiarazione d'inammissibilità dell'azione risarcitoria da parte del Tribunale di Torino sia andata in porto o meno...
Arriviamo al 2 maggio 2005, deliberazione n. 1358: costituzione in giudizio avverso l'atto di citazione degli articoli 106 e 269... qui siamo sempre nel calcolo dell'Europa e del problema del Traforo del Monte Bianco, ma nella parte di questioni giudiziarie legate alla citazione in giudizio da parte delle società assicurative "Assitalia Assicurazioni", "SIAT Società italiana assicurazione e riassicurazione", "CHUBB", "Navale S.p.a. Assicurazioni" e "Meie Aurora S.p.a." citavano in giudizio, e le altre società Volvo, eccetera... In questo caso eravamo coinvolti anche noi in questo procedimento e, naturalmente, decidiamo: "Ritenuto opportuno avvalersi ai sensi dell'articolo 59 della legge n. 196/1978 del patrocinio di liberi professionisti e precisamente dell'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta e dell'avv. Maria Cristina Breida del Foro di Mondovì, facenti parti dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino, i quali già rappresentavano la Regione nei giudizi promossi dalla "Volvo Truck Corporation" e "Volvo Europa Truck" presso il Tribunale di Torino e il Tribunal de Grande Instance de Bonneville, incaricando i medesimi..." e quindi abbiamo di nuovo una sequenza collaterale a quella iniziale.
Deliberazione del 2 maggio 2005, più o meno sempre lo stesso giorno e argomento: "Premesso che con atto in data 28 giugno 2003 la sig.ra Amatizia Casteletti in proprio e quale genitore dei minori Alberto Malabarba e Riccardo Malabarba, conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Aosta, "SITMB", Società italiana per l'azione per il Traforo del Monte Bianco, affinché quest'ultima fosse dichiarata responsabile di tutti i danni subiti dal coniuge e dai figli a seguito dell'incendio del 24 marzo 1999...", di nuovo un processo per danni, visto che si occupavano di altre parti sempre di questo processo, giustamente veniva affidato all'avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta e all'avv. Maria Cristiana Breida del Foro di Mondovì, facenti parte dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino di tutte le rappresentanze legali possibili e immaginabili.
Arriviamo al 16 maggio 2005, azione legale nei confronti della "Dora S.p.a.", con sede in Aosta, per il conseguimento in quanto dovuto per l'occupazione senza titolo, terzo provvedimento sempre di queste occupazioni senza titolo, della palazzina ex "Montefibre": "Richiamata la convenzione del 1991 approvata da questo Consiglio regionale del 23 luglio 1991 con la quale si approvava la concessione a Tecdis S.p.a. dell'immobile a destinazione industriale noto come palazzina ex Montefibre di proprietà regionale, sita in Châtillon, Rue de la Gare 41... Richiamata la deliberazione del 2005 avente per oggetto l'azione legale nei confronti della Tecdis per il conseguimento di quanto dovuto per l'occupazione senza titolo del complesso industriale... che agli atti risulta che la Dora S.p.a. dal 1° luglio 2000 fino al 13 maggio 2004 ha trasferito la sede ad Aosta in Via Lavoratori Vittime Col du Mont n. 24... l'avv. Alberto Cerise del Foro di Aosta, incaricato precedentemente insieme all'avv. Patrizia Serasso del Foro di Torino della difesa della Regione... con parere reso il 19 aprile 2005... Ritenuto che la Regione per il periodo in cui la palazzina è stata occupata da Dora S.p.a., sia legittimata ad agire in via extracontrattuale nei confronti di tale società, al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti per l'occupazione senza titolo, facendo altresì presente che, data l'insussistenza di rapporti contrattuali fra la Regione e Dora S.p.a. e conseguentemente l'assenza di clausole compromissorie, la competenza a decidere del merito deve ritenersi spettare solo all'autorità giudiziaria ordinaria...", quindi si avvia un procedimento. Ovviamente all'unanimità di voti favorevoli, essendosi assentato l'Assessore Luciano Caveri, espressi mediante votazione segreta, sono stati designati quali legali in rappresentanza e difesa della Regione Valle d'Aosta nel presente giudizio e in ogni sua successiva fase o grado, inclusa la fase esecutiva e quella eventuale di opposizione, gli avv. Alberto Caveri del Foro di Aosta e Patrizia Serasso del Foro di Torino dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino.
Siamo arrivati al 30 maggio: pagamento di prestazioni professionali svolte da, questo è un pagamento per quanto riguarda la "Lino S.p.a.", con sede in Chambave, che aveva promosso un ricorso, eccetera, era stata impegnata la cifra di 10.000 euro, ne erano stati spesi circa 5.000, erano stati mandati in economia 5.000 euro perché erano decorsi 2 anni, alla fine c'era stata una serie di deliberazioni: ad unanimità di voti favorevoli essendosi assentato l'Assessore Luciano Caveri, si arriva a 18.670 - nel senso che c'era un senso di imbarazzo... va a sapere... qui, notate bene, ne erano stati stabiliti 10.000, ne erano stati pagati 5.000 e alla fine ce ne sono altri 18.000 da pagare! Questo ci consente, prima di proseguire nel resto delle deliberazioni, di poter fare un primo riassunto per quanto riguarda i costi perché poi tutte queste cose non sono solo un problema di imbarazzo, o poca opportunità politica, o una serie di questioni, ma sono problemi anche di costi! Qui sono solo una trentina di deliberazioni, quindi facciamo abbastanza in fretta.
Non siamo più nelle deliberazioni di Giunta, passiamo a guardare i provvedimenti dirigenziali e arriviamo fino al 31 maggio 2007, per evitare che si perda la parte in cui il Presidente attuale era interessato alla questione. Allora: impegno di spesa, liquidazione parcella allo Studio legale "Hammonds & Rossotto" relativa ad una parcella in cui era anche stato designato l'avv. Alberto Caveri, legato a una causa "Metalcarp & Gril S.a.s.", 649 euro. Nella stessa giornata un'altra deliberazione - l'avevamo citata, questa - la società "Non stop S.a.s.", per la causa promossa nei confronti della società "Non stop S.a.s." 4.983 euro. Impegno di spesa e liquidazione parcella allo Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino, 23 settembre, per saldo prestazioni nella causa promossa dall'arch. "Tal dei Tali" per incarico affidatogli di procedere alla redazione del progetto esecutivo di un edificio da adibire a sede dell'Istituto d'arte, 5.978,9 euro. Poi c'è un provvedimento dirigenziale del 21 gennaio 2004: impegno e spesa liquidazione parcella per lo Studio legale "Hammonds & Rossotto" relativa alla società "I.O.S. S.p.a."... qui non c'è indicazione, saldo prestazioni provvedimento per accertamento tecnico preventivo nella causa del Condominio Brenta di Courmayeur, 6.102 euro; accertamento tecnico preventivo dell'impresa "Carniello Ruggero" - ne avevamo parlato prima -, biblioteca da destinare ad Archivio storico, 31.299 euro; una liquidazione a parcella della "Volvo Truck", 62.130 euro; "Cooperativa Costruzione Antonelliana", 300 euro; "Orion Società Cooperativa S.r.l." 1.051 euro; nei confronti di un privato 2.510 euro, un altro soggetto privato 33.000 euro (qui siamo al 17 agosto 2005); 6 settembre 2005 svolte da "Hammonds & Rossotto" per l'occupazione della "Tectel S.r.l.", avevamo visto che erano stati dati, a Caveri e ad un altro avvocato dello Studio "Hammonds", 4.896 euro; "Veralco S.r.l." - ne avevamo parlato prima - 7.344 euro... queste sono le sintesi di tutti gli impegni di spesa. Un'altra per la "Volvo Truck", del 6 settembre 2005, per 24.480 euro... non so se questa è quella di cui parla "La Casta", siamo al 6 settembre 2005, un provvedimento dirigenziale, nel provvedimento sempre "Volvo Truck" nei confronti dell'assicurazione "Assitalia", "SIAT" "CHUBB", "Navale", "Meie Aurora", 61.200 euro; occupazione senza titolo di immobile industriale di proprietà regionale sito in Châtillon, 3.060 euro; di nuovo 61.000 euro per la "Volvo Truck".
Qui c'è poi la sentenza interessante, una bolletta interessante... riprendo la deliberazione, una delle deliberazioni che riguarda quest'affare è quella del 31 maggio 2004, n. 1821, con cui si delibera di approvare una liquidazione di 146.880 euro - li avevo citati prima - all'avv. Alberto Caveri e Riccardo Rossotto e Pierluigi De Palma, dello Studio "Rossotto & Associati". A fronte di questa deliberazione poi troviamo un provvedimento dirigenziale, si riferisce alla questione della "SEV" del Col du Joux, arriva la parcella del 29 novembre 2005 pagata regolarmente, per 562.599,15 euro, un miliardo per aver seguito quella questione di quell'insediamento che poi non credo sia stato fatto; non so se devono essere sommati a questa somma i 146.000 dell'anno prima o se erano conglobati, comunque... parcelle mica da ridere! Nei confronti di due altri privati per danni subiti a seguito di evento franoso, 20.666 euro; ricorso di fronte alla Suprema Corte di Cassazione, 6.731 euro; ricorso da parte di soggetti condannati al risarcimento danni, 66.628 euro (siamo al 23 marzo 2006, qui è Presidente della Regione, sono provvedimenti dirigenziali, ma in epoca già di Presidente della Giunta, di attuale Presidente della Regione). Nei confronti di altri due privati, 33.444 euro; di nuovo 61.000 euro un'altra causa per avvio di procedure esecutive cautelari su beni mobili e immobili intestati a dei privati; qui è un giudizio al Tribunale di Sanremo, la sig.ra Morielli Oriana per ottenere il risarcimento danni per il crollo di un muro di proprietà della Regione, 1.297 euro; un altro problema legato a "Multibox", 7.618 euro; un altro processo - questo è interessante - atto ad ottenere la restituzione di materiale fotografico prestato per l'allestimento di una mostra... cioè l'Ufficio legale della Regione non è capace di fare le cose attraverso i propri dipendenti per porsi il problema di una causa per il recupero di materiale fotografico... 8.816 euro... mi chiedo quanto valesse questo materiale fotografico!
La sede di Archivio storico, 24.480 euro; qui un'altra questione della "Garetto S.r.l.", un problema di fallimento per 12.240 euro; altra questione per il fallimento "Balzano", 33.580 euro; arriviamo al 17 luglio 2006, "Balzano", di nuovo per 6.120 euro; la società "SPA", quella dell'aerofotogrammetria, arriva la parcella per 17.975,99 euro; società "Idrotecnica", 28.000 euro; occupazione della "Tectel S.r.l." con sede in Pont-Saint-Martin per l'occupazione senza titolo, di nuovo, di un immobile a destinazione industriale, 5.274 euro; sempre per l'aerofotogrammetria approvazione del pagamento il 2 novembre 2006 a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino delle prestazioni professionali svolte nella causa promossa dalla società "SPA S.n.c.", a seguito della gara di appalto avente ad oggetto la realizzazione delle carte topografiche regionali 20.553,25 euro; approvazione, sempre il 2 novembre - tanto per dare un'idea, il 2 novembre abbiamo, con 4 deliberazioni, quasi 100.000 euro! - allora giudizio di appello promosso dalla Regione avverso la sentenza del Tribunale di Torino del 2004, 30.600 euro; ancora, provvedimento dirigenziale 4707 del 2 novembre 2006 approvazione del pagamento a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino per le prestazioni professionali svolte nel ricorso avanti la Suprema Corte di Cassazione dei signori... avverso la sentenza della Corte di Appello di Torino, 12.240 euro; approvazione del pagamento, 4708, provvedimento dirigenziale sempre del 2 novembre a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino per le prestazioni professionali svolte nel giudizio promosso dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione dal sig. Chamonal Franco, altre 36.720 euro.
Arriviamo al 16 novembre 2006, approvazione del pagamento delle prestazioni allo Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino, quale saldo per l'azione civile nei confronti della "Tecdis S.p.a.", per il conseguimento di quanto dovuto per l'occupazione, senza titolo, di un immobile a destinazione industriale di proprietà regionale, impegno di spesa. Non so se siamo riusciti a recuperare i soldi della "Tecdis", ma di certo altri 9.010,83 euro li abbiamo dati in parcelle. Approvazione del pagamento a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino delle prestazioni professionali svolte nell'ambito della procedura esecutiva promossa nei confronti dei soggetti condannati al risarcimento danni con sentenza al Tribunale di Torino, 6.832,83 euro. Arriviamo al 13 marzo di quest'anno, approvazione del pagamento a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino delle prestazioni professioni svolte in giudizio arbitrale promosso dal fallimento per "Generali Costruzioni Impianti S.r.l." dinanzi alla camera arbitrale, per i lavori pubblici, in Roma: 40.429,43 euro. Approvazione del pagamento a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino del saldo delle prestazioni professionali svolte nel giudizio promosso dinanzi alla Corte d'Appello per il fallimento di "Bassino Carlo & C.", avevamo visto che era stato proprio Alberto Caveri, 12.914,79 euro.
Arriviamo al 24 aprile 2007, approvazione pagamento di acconto a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino per le prestazioni professionali svolte in giudizio per Cassazione, promosso dalla Regione nei confronti della sentenza della Corte d'Appello, che non sarà stata positiva evidentemente, altri 18.360 euro. Ancora: sempre 24 aprile, 6.116,32 approvazione pagamento di acconto a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino per le prestazioni professionali svolte nel giudizio instauratosi davanti alla Corte d'Appello di Milano, società "I.O.S.", a seguito della gara di appalto indetta dalla Regione per l'esecuzione di interventi di protezione della Strada regionale 47 in località Pondel. Stesso giorno, approvazione del pagamento acconto a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino per prestazioni professionali svolte nel ricorso per Cassazione nei confronti della sentenza della Corte d'Appello di Firenze, depositata il 21 ottobre 2006, relativa ai costi della società telegrammetrica, quella che faceva le foto dell'alto... siamo arrivati fino alla Cassazione, altri 6.120 euro a seguito di gara di appalto ad oggetto realizzazione delle carte topografiche regionali, impegno di spesa.
Il 22 maggio 2007 abbiamo approvazione e pagamento di un acconto - quindi avremo ulteriormente delle cose - allo Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino, per le prestazioni svolte nel procedimento arbitrale promosso dalla società "Garboli S.p.a.", appaltatrice delle opere provviste relative al recupero di fabbricato e riconversione dell'ex cotonificio "Brambilla", impegno di spesa 46.512 euro, che va ad aggiungersi agli svariati milioni spesi per il recupero di quel fabbricato, peraltro tenuto molto bene e che sarà sede di una parte dell'Università della Val d'Aosta, questo è un dato positivo.
Ci siamo fermati al 31 maggio, perché qui erano i dati che avevo raccolto per una delle iscrizioni precedenti di questa legge, che è stata iscritta la prima volta in Consiglio il 7-8 marzo di quest'anno, approvazione pagamento a favore dello Studio legale "Hammonds & Rossotto" di Torino, del saldo delle prestazioni professionali svolte nella causa promossa dinanzi alla Corte d'Appello di Firenze, dalla società "SPA S.n.c." avente ad oggetto la realizzazione di carte topografiche regionali, impegno di spesa 14.057,3 euro. Il tutto è pari a 1.467.494,94 euro, non tutti ascrivibili all'avv. Alberto Caveri, ma una parte significativa deve essergli fatta a riferimento. Abbiamo illustrato ampiamente tutto questo - e ci spiace di aver abusato della vostra pazienza -, perché questi due faldoni non sono solo strumento di un dibattito in questo Consiglio, ma sono anche fisicamente la dimostrazione di come su questo tema si sia accumulata, negli anni, un'esagerata disattenzione.
Mi dispiace che il partito, che ancora io rappresento in questo Consiglio, nel 2003 non abbia colto l'occasione di quella proposta della "CdL" per fare un ragionamento, forse era stata presentata nel 2003, proprio nei mesi pre-elettorali ed era difficile anche; noi l'abbiamo presentata un anno e mezzo prima delle elezioni, quindi siamo più nei tempi, ma certo è una situazione che, al di là delle posizioni politiche che ognuno di noi rappresenta in quest'aula, ha da essere risolta. La cosa migliore sarebbe che il Presidente della Regione oggi ci dicesse: "bene, torniamo in Commissione" o "ci impegniamo a presentare un provvedimento di legge nel giro di un mese o due su cui poi discutere in Commissione e fare dei ragionamenti"; questo darebbe una grande credibilità a chi pronunciasse questa frase, ma soprattutto darebbe dignità a tutte le istituzioni politiche, e in questo senso ha avuto ragione prima il Consigliere Bortot a fare il collegamento fra quello che stiamo discutendo questo pomeriggio e quello che abbiamo discusso ieri e stamani in Consiglio regionale, perché una serie di struggimenti che abbiamo sentito stamani e... negare le accuse di "arrière-pensée" che ci sono state, oggi pomeriggio vengono al vaglio della loro credibilità, perché evidentemente nei costi della politica, nell'etica della politica, in tutta una serie di comportamenti, questo non può che essere considerato un aspetto fondamentale.
Devo dire che le lettere che ha letto la collega Squarzino sono anche simpatiche, per certi aspetti, perché dimostrano l'estrema difficoltà in cui vengono messi i dirigenti a rispondere a queste cose, non sono i dirigenti che si sono inventati quelle frasi, c'è effettivamente una grossa difficoltà. Prima ancora di arrivare alla legge in Consiglio, o di portare dei provvedimenti di legge o di rinviare questo testo in Commissione, c'è un modo semplice per prendere questi faldoni, buttarli via, togliere questo peso dalla politica della Regione rispetto alla nostra credibilità, ed è quello che da oggi il Presidente della Regione si alzi e dica: "da questo momento non do più incarichi ai miei parenti". Basta che lo dica lui, che lo dica l'Assessore Cerise e noi siamo tranquilli! Abbiamo risolto il problema, non c'è mica bisogno di una legge!
Siamo stati costretti a presentare la legge, perché ci siamo resi conto di questa cosa... fra l'altro, devo dire che non pensavo minimamente di arrivare a dimensioni di questo genere ed ho letto una piccola parte perché un faldone è rimasto lì e poi c'è ancora tutto il pezzo del primo faldone... potremmo anche andare avanti fino al mese di settembre... Ad un unico studio professionale in cui lavora il proprio fratello si sono dati 1.497.000 euro... ma scherziamo mica! Però voglio dire c'è un modo in cui scompare tutto, senza bisogno di una legge, di una votazione in Consiglio regionale, basta solo dire questa frase: da questo momento, fino a quando saremo in questo Esecutivo, nessuno dei parenti fino al 2° grado degli Assessori regionali e del Presidente della Regione avranno più incarichi. Quelli che ci sono ve li manterrete, non siamo per la retroattività delle norme, anche in questa che è una decisione autonoma, benissimo, da questo momento non si fa più questo, si va avanti con quello che c'è, si chiude questa cosa e si finisce! Questo renderebbe molto più facile la discussione di un testo di legge coordinato da parte di tutti su tali temi, perché porterebbe tutti noi ad affrontare... senza pregiudizi e senza prevenzioni nei confronti dell'altro: maggioranza nei confronti dell'opposizione, opposizione nei confronti della maggioranza, per fare un testo che dia a tutti noi delle regole comuni che dovrebbero valere per la Presidenza della Regione, per la Giunta regionale, per tutti gli altri Consiglieri a partire dal Presidente del Consiglio all'Ufficio di Presidenza, agli altri "peones" che siamo noi e che siamo seduti da questa parte. Questo era l'obiettivo di tale discussione: l'aver scelto di presentare in modo sistematico almeno una parte del lavoro che è stato svolto a supporto di questa proposta di legge è proprio per farvi percepire il peso di questa cosa.
Guardate che non c'è niente di peggio che mischiare l'interesse privato con l'interesse pubblico, stamani, pur nella vispolemica che ci ha diviso, ho apprezzato molto una dichiarazione del collega Vicquéry, che ha detto: "non mischio mai il privato con il pubblico", poi posso avere posizioni anche completamente opposte rispetto alle sue, ma quello è un principio fondamentale che dovrebbe unirci... questo non va in quel senso! Credo sia opportuno prendere insegnamento dal collega Vicquéry e dire: "fino adesso non abbiamo mantenuto la via dritta su questo tema, da adesso in avanti faremo diversamente". Mi aspetto un intervento preciso da parte della Giunta regionale e, in particolare, del suo Presidente, così come chiedo - se possibile - di avere una risposta sulla volontà della maggioranza di rinviare in Commissione questa proposta di legge, con l'impegno di portare da parte vostra un testo in alternativa ed arrivare ad una votazione concordata o meno, che però vada a regolamentare questa materia.
Non penso che si debba aspettare l'approvazione dell'atto della Camera n. 1318 in materia di conflitti di interesse di titolari di cariche di Governo dal Parlamento nazionale, perché sarebbe l'ennesima dimostrazione che su questi temi forti, per la credibilità della nostra autonomia, non siamo capaci di decidere per i fatti nostri, ma dobbiamo sempre aspettare le indicazioni nazionali. Ed è questo, così come lo è stato stamani rispetto alle indicazioni del 12 luglio 2007 per quanto riguarda l'accordo Stato-Regioni sui costi della politica, l'altro elemento che dobbiamo sempre tenere alto: che dobbiamo dare il segno che ci teniamo alla nostra autonomia e che su queste cose non abbiamo bisogno di aspettare indicazioni della CE, piuttosto che da Roma... che siamo in grado di poterci autogovernare.
Auspico che queste scelte possano essere condivise dalla maggioranza e, se al voto invece si dovrà arrivare, voteremo positivamente per questo disegno di legge, ma non ci fermeremo qua, e riproporremo in Commissione un altro testo, anche facendo tesoro dei testi predisposti nella scorsa legislatura dai colleghi della "CdL", perché credo che questo sia un terreno di tipo trasversale. Pertanto, se anche questo momento non verrà utilizzato per fare un salto in avanti ed un ragionamento insieme, ci dovrete tornare per forza... quindi forse conviene, oggi, riuscire a trovare una sintesi sul problema.
Presidente - Se non ho altri colleghi che si iscrivono a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Mi chiedo se l'obiettivo del collega Sandri era quello di portare in discussione una legge o se non voleva cogliere questa occasione per fare un po' di manfrina, e soprattutto per mettere in cattiva luce l'operato della Giunta e dei suoi componenti, in particolare quelli che sono coinvolti in questa vicenda.
Sono in Amministrazione regionale dal 1970, potrei raccontare tante cose, ma la prima considerazione che mi viene da fare è che l'Amministrazione regionale non ha mai avuto una sua avvocatura e ha da sempre fatto ricorso all'Avvocatura generale per dirimere le questioni giudiziarie. Ricordo, quando facevo il funzionario, eravamo noi che sollecitavamo l'individuazione di uno o dell'altro professionista perché o più pratico nelle vicende dell'Amministrazione regionale o perché aveva già seguito, "in primis", i vari fascicoli. Ricordo che il 90% delle volte le deliberazioni arrivano in Giunta sulla scelta degli avvocati, perché qui la materia è più delicata, tanto che la stessa legge n. 18 esclude certi limiti che la stessa legge ha per chi si occupa di aspetti legali, in considerazione dell'estrema fiducia che deve intercorrere fra chi dà l'incarico e chi lo riceve. Dicevo, il 90% delle volte - per non dire di più - le deliberazioni arrivano già con individuato il nominativo dello studio legale che si occupa della materia in relazione a questo tipo di delicatezza.
Per quanto riguarda l'avv. Caveri, io stesso ho avuto modo di beneficiare delle sue prestazioni quando ero funzionario per una vicenda che mi aveva coinvolto, nel senso che lo individuammo noi, come avvocato di fiducia; era un avvocato di fiducia dagli anni '80, così come gli è stata riconosciuta questa fiducia da fior di galantuomini che si chiamavano Mafrica, Ferrero, Ferraris, ripetutamente, tanto che potremmo citare una serie infinita di deliberazioni prima di quelle già citate. Mi dispiace che in questa storia si sia chiamato in causa questo studio così prestigioso, ma qui dimostra come la cosa sia più legata a un processo quasi fisiologico di come avvengono certe vicende, che a una scelta dei professionisti. Mi dispiace di averli sentiti citare per delle cose da poco... vorrei dire che in qualche caso dei professionisti si sarebbero rifiutati di accettare degli incarichi di così basso corrispettivo, se non fosse che questo faceva parte di un rapporto fiduciario fra i dirigenti regionali e poi della Giunta e lo studio stesso!
Si è fatto riferimento, nell'intervento della collega Squarzino, che con la "verve" che la distingue per seminare veleno... all'omertà; ma quale omertà? Ogni sei mesi la presidenza del Governo della Regione pubblica un elenco dettagliato di tutti gli incarichi che sono ancora in corso a tutti i professionisti della Val d'Aosta, siccome ci conosciamo tutti, i parenti sappiamo chi sono, basta prendersi questa cosa e si guarda, e se si hanno dei dubbi si fanno le interpellanze, giustamente, per sapere se quel signore ha un rapporto di parentela con... benissimo, dopodiché gli si dirà di "sì" o di "no" se ci fossero dei dubbi, ma parlare di omertà quando per due volte all'anno si pubblicano e sono in visione su internet, tutti i Consiglieri regionali lo ricevono con tanto di importi, di durata... mi sembra pretestuoso... si chiama elenco degli incarichi sia per la legge n. 18 che per quanto riguarda... Lei ha citato un'esperienza personale, collega Squarzino; gliela ricordo io, un'esperienza personale a proposito di nepotismo... se lo ricorda quando negli anni '90 lei perorava la causa di assumere il suo nipotino sui cantieri forestali? Io ero vicino all'Assessore...
Squarzino (fuori microfono) - ... ma sta impazzendo?
Cerise (UV) - ... non sto impazzendo, ci sono anche dei testimoni...
Squarzino (fuori microfono) - ... non ho alcun nipote! I miei nipoti hanno 9 anni e quello che avevo è morto a 16 anni!
Cerise (UV) - Era tanto un bravo ragazzo che bisognava prenderlo sui cantieri forestali...
Squarzino (fuori microfono) - ... io la diffido di dire certe cose...
Cerise (UV) - ... io la diffido di dire certe cose...
Squarzino (fuori microfono) - ... perché quello che sta dicendo è di una falsità estrema...
Cerise (UV) - ... esattamente come quella che ha citato lei prima! Dopo si alza e lo dice, così come è del tutto strumentale e vergognosamente strumentale... per dire che lei è matta, è completamente pazza... va bene, non io, moderi i termini...
Presidente - ... per cortesia, moderi i termini...
Cerise (UV) - ... allora non le permetta che sottovoce lei mi dia del pazzo! Si vada a bere una camomilla, se vuole c'è anche del sangue umano...
Squarzino (fuori microfono) - ... mi alzo e me ne vado...
Cerise (UV) - ... buon viaggio! Così come ritengo strumentale e vergognoso che lei abbia potuto citare un incarico che è stato affidato sulla base di una regolare gara pubblica ad evidenza pubblica e aggiudicata da una Commissione, peraltro qualcuno ha messo in dubbio l'operato di questa Commissione... se così è, è un reato penale che non deve essere denunciato qua, ma alla Procura della Repubblica!
Volevo poi citare qualche dato. Visto che qui, ancora una volta, la collega Squarzino faceva riferimento a degli incarichi che vengono dati sempre alle stesse persone, vorrei citare qualche dato di sintesi, perché credo che siano molto istruttivi. L'Amministrazione regionale, compreso quanto riguarda le opere pubbliche, ha affidato, da quando è in carica questa Giunta, incarichi per qualcosa come 40.826.903 euro; i famosi "parenti" che sono stati citati hanno avuto - ne cito 2 - uno, 281.713 euro e, l'altro, 249.597 euro. Faccio presente che uno di questi parenti fa il libero professionista dal 1978, quindi ha tutta una serie di incarichi che non arrivano da adesso: questo rappresenta in termini di percentuali di incarichi lo 0,031% l'uno e 0,061% l'altro. In termini di percentuale, per quanto riguarda il volume complessivo degli incarichi, rappresentano lo 0,070% e lo 0,061%, "alla faccia" degli incarichi pilotati! Dirò di più: sono stati affidati incarichi per un numero di 1.306 e 583 incaricati, questo significa che in termini di affidamento per i cosiddetti "parenti, i dati sono assolutamente insignificanti e strumentali.
Voglio poi concludere, per quanto riguarda l'ingegneria e l'architettura... ricordo la deliberazione di Giunta che è stata approvata in data 4 novembre 2006, la n. 3287; tale deliberazione disciplina interamente la materia dell'affidamento degli incarichi per l'ingegneria e l'architettura, sulla base di quanto disposto dal "decreto Bersani" la materia è stata completamente trasferita ai dirigenti, gli incarichi vengono tutti affidati sulla base di gare ad evidenza pubblica sia per quanto riguarda la sottosoglia e soprasoglia, come è stato già regolato, di conseguenza l'interferenza della Giunta regionale è del tutto estranea! Davanti all'Assessorato ai lavori pubblici vengono affissi gli avvisi, vengono fatte le offerte, c'è una Commissione fatta di funzionari nell'ambito di un seggio di gara, dopodiché vengono esaminate le offerte e c'è un'attribuzione degli incarichi in maniera totalmente e assolutamente trasparente, con l'assoluta esclusione dell'interferenza dal punto di vista politico.
Quello che mi pare interessante è che quando abbiamo cominciato ad applicare questa deliberazione, è venuto fuori che in una tornata di gara erano stati esclusi dei professionisti. Qualcuno è venuto a chiederci, proprio il collega Sandri che adesso è uscito, perché a lui è permesso offendere tutti, dare del ladro a tutti, ma appena ha il pretesto per fare... tanto sarebbe uscito lo stesso, perché non ha mai il buon gusto di stare ad ascoltare gli altri, ma proprio lui ha chiesto che si tornasse sui nostri passi per dare gli incarichi in maniera discrezionale... sapete perché? Per poter fare come ha sempre fatto, cioè è sempre stato lui uno dei grandi peroratori della causa di dire: "date l'incarico a Tizio, date l'incarico a Caio, questo lo conosco, quello è un amico, cerchiamo di...". Non lo vogliamo più fare e lo abbiamo deliberato in maniera chiara e definitiva, per cui io stesso, vi assicuro che, se notassi qualcosa che non va bene nell'affidamento, se avessi il sospetto che ci fosse qualcuno che nelle Commissioni di gara favorisce uno o l'altro, compresi i miei parenti, sarei il primo a fare un esposto alla Procura della Repubblica.
Mi pare che in questo senso lezioni di trasparenza e correttezza non ho assolutamente da prenderne da parte di nessuno. È una vicenda sgradevole che si vuole prendere a pretesto solo per fare un'opera di denigrazione, ma se noi siamo stati citati in quel libro lì, per vicende come queste, credo di poter dire che quello è un "libro immondizia" e non ho alcun timore di incontrare le persone che hanno scritto quelle cose per dir loro, non in questa forma così prezzolata e redditizia di "sputtanamento" che di questi tempi va di moda, ma di dir loro, sulla faccia, cosa penso di personaggi che così gettano discredito sulla politica! Il risultato di quei libri sapete qual è? È quello di non dire la verità, di strumentalizzare i fatti con il solo risultato di portare l'acqua al mulino di quei personaggi che non hanno mai voluto vedere la democrazia funzionare, ma hanno sempre e solo lavorato per destabilizzare, distruggere, impedire alle assemblee che devono operare nell'interesse della collettività, di fare il proprio lavoro!
Président - Nous pouvons passer à l'examen du texte.
La parole au Conseiller Sandri, sur l'article 1er.
Sandri (GV-DS-PSE) - Sono rientrato con qualche difficoltà, pur avendo seguito con attenzione, grazie ai mezzi telematici che la Presidenza del Consiglio ha gentilmente voluto inserire nell'atrio del Consiglio e perfino nelle postazioni giornalistiche, quindi non ci siamo persi una parola, signor Assessore e Vicepresidente della Giunta, di quanto lei ha detto...
Sono rientrato con difficoltà, perché sono imbarazzato nel dover commentare gli apprezzamenti che lei ha fatto alla collega Squarzino e alle considerazioni personali che ha voluto aggiungere nei confronti dei cosiddetti personaggi che rappresentiamo, qui, il sottoscritto e forse anche altri. Imbarazzato, perché a dover entrare in questa logica, ci si dovrebbe fare forse sopra una risata, forse lei è abituato ad andare in giro... che bisogna dare incarichi a questo o a quello... di noi non mi sembra che mai si sia preoccupato di questa cosa! Evidentemente è chi è abituato a fare determinate cose, che lo vede negli occhi degli altri; noi non ci preoccupiamo di questo!
Ho però molto apprezzato, per altri versi, il suo intervento, perché avendo passato negli scorsi mesi tanto tempo a guardarmi le deliberazioni che ho citato prima, mi sono perso un sacco di tempo... grazie, se mi può far avere quelle deliberazioni mi fa estremamente piacere, però le devo annunciare che questa sua illustrazione che ha fatto, lo 0,076%... mi ha stuzzicato, perché non ho parlato di lei, se non citando quelle 4 parole che erano presenti qua dentro e ho detto all'inizio che purtroppo mi è dispiaciuto di non potermi dedicare alla famiglia Cerise per questioni di tempo... adesso mi ci dedicherò! Quelle, se me le può dare, mi aiuta ad aumentare il lavoro, perché bisogna andare più a fondo della questione, in quanto la sua reazione è stata assolutamente immotivata e al di fuori di ogni logica, ma non per andare a cercare - intenda bene, Assessore! -, le colpe, solo per andare a vedere come su questo tema non ci sia la consapevolezza della gravità della questione, che non è una gravità penale, è una gravità politica! È uno stile politico che non c'è più e lei, con il suo intervento, l'ha confermato, l'ha sottolineato, gli ha messo l'evidenziatore!
Noi vogliamo andare a scavare proprio per fare quel lavoro che ci ha suggerito. Ringrazio per la quarta volta, oggi - sto un po' esagerando con il Centro-Destra - il collega Frassy: che su questi temi occorre una revisione completa dal punto di vista normativo, perché quando non viene spontaneo di volerci comportare in una certa maniera, con un certo stile, con una certa prudenza, io non le voglio rileggere... ma lei ha parlato male di questo libro dicendo che porta al disastro e "porta acqua" a questi personaggi, ma... vedremo se porta acqua o altro! Qua c'è però una parte molto interessante, che ricorda lo stile molto diverso che avevano altre personalità come De Gasperi, Fanfani... è anni luce rispetto alle persone! Dall'altra parte devo dire che una larga fetta di questo libro è dedicato ai figli di oggi, in altre Regioni d'Italia, ed è molto più grave di quello che sta succedendo in Val d'Aosta, per cui non è che sto gridando "al lupo, al lupo!", ma stiamo evidenziando che abbiamo preso una china sbagliata e che quella china porta alle pagine più incresciose che ci sono qua dentro, e non sono quelle che ho letto, sono altre, molto diverse: le mogli di governatori e gli appalti della sanità... Noi là non dobbiamo arrivare, ma per non arrivare là, anche questi piccoli segnali, anche queste sbavature devono essere ricondotte alla loro giusta dimensione.
Abbiamo avuto posizioni sicuramente contrastate, cadute... non importa, purché ci sia la volontà, da oggi in avanti, di prendere questo problema seriamente, un confronto aperto, nessun problema. Credo che da questo punto di vista la nostra disponibilità ci sia e che nulla di meglio ci sia di una collaborazione. Se tutta la Giunta sarà disponibile di farci avere i dati che chiediamo con la tempistica e la modalità utili a poterli utilizzare seriamente, credo che questo ci aiuterà e aiuterà anche il confronto, perché è chiaro che c'è un minimo di pregiudizio da parte nostra nei vostri confronti - lo ammetto sicuramente -, ma lei capisce che, a fronte di osservazioni, per quanto non si possano condividere, della collega Squarzino, lei ha avuto veramente una reazione che è al di là di ogni immaginazione!
Riportiamo il ragionamento su delle cose positive; credo che questo dibattito soprattutto vi sia servito perché questo rientri nelle nostre idee, torni ad essere un problema che è all'interno della vostra coscienza. Altro non si può dire, ma se abbiamo raggiunto questo obiettivo di portarvi ad avere coscienza di questo, credo che sia già un fatto molto positivo.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Chiedo anzitutto scusa alla collega Squarzino. Credo che possa capitare ogni tanto, in aula, di avere dei battibecchi di questo genere; nessuno, anche del Governo, voleva avere atteggiamenti offensivi o maleducati nei suoi confronti.
Devo dire però che nel parlare di stile, tutti possono farlo, ma non il collega Sandri, che per circa un'ora e mezza ha letteralmente "vomitato" contro mio fratello, Alberto, che ha l'unica sfortuna di essere mio fratello! Lei, collega Sandri, che so che mi ascolta da fuori, lei ha la capacità di rendere tutto sporco, esattamente il contrario di Re Mida, compresa l'attività di un professionista che ha cominciato a lavorare ben prima che mi occupassi di amministrazione, ha lavorato con tutte le amministrazioni che si sono succedute, anche quelle all'interno delle quali l'"Union Valdôtaine" non c'era e quando abbiamo preso sua figlia, per 2 volte, all'Ufficio di Bruxelles, l'abbiamo presa perché era brava, e non perché era sua figlia! Mi viene un po' da ridere a pensare che ho appena ricevuto un e-mail che mi invita al Festival dell'Unità di Bologna per un dibattito politico, quindi ci deve essere un doppio regime: sono ancora buonino per i "DS" nazionali, sono pessimo per i "DS-Gauche Valdôtaine", ma evidentemente vale questa cesura che si sta facendo sempre più profonda... altro che dialogo! Il discrimine fra normalità e devianza è un grande mistero, ma la vita non è un palcoscenico e neppure la politica, e chi si atteggia a Picchiatello a cui tutto si può perdonare, dovrebbe ogni tanto riflettere sui comportamenti, perché è vero che non siamo persone normali. Abbiamo l'articolo 24 dello Statuto di autonomia, di recente il GIP di Aosta ha confermato la bontà di questa guarentigia che abbiamo: i Consiglieri regionali non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. Questo ci obbliga ad un equilibrio nei dibattiti, perché possiamo attaccare le persone, possiamo far soffrire le persone, come è avvenuto talvolta in quest'aula, e lo possiamo fare perché godiamo di una speciale protezione, di cui dobbiamo essere consci e di cui non dobbiamo, in alcun momento, abusare.
Perché astenersi su questa proposta di legge? Perché rifiutare la logica un po' furbesca del rinvio? Io dovrei oggi stipulare una specie di patto luciferino con il collega Sandri, addivenendo ad una discussione in aula che non farebbe altro che procrastinare per mesi e mesi, con un continuo "tam tam" che serve più a scopi elettoralistici che al raggiungimento di qualcosa di concreto? Credo che se uno avesse voglia di scavare un po', di vedere le cose dal di dentro, scoprirebbe che anche il famoso libro "La Casta", che mi cita 3 volte, mi cita certo per gli incarichi a mio fratello, ma mi cita 2 volte perché dice che sono come Margaret di Inghilterra, nel senso che ho l'aereo dell'Air Vallée a disposizione, quando tutti sappiamo che questa convenzione è stata fatta in tempi lontanissimi, quando qualcuno era in quest'aula addirittura azionista dell'Air Vallée!
Perché non è convincente, oggi, approvare questa legge? Perché qualcuno ha raccontato delle cose che non sono veritiere! Qual è oggi l'elemento più avanzato della legislazione in materia di conflitto di interessi? È l'attuale provvedimento in discussione al Senato già approvato dalla Camera, che è nato con intenti molto forti. Non voglio dire altro, a parte che se ci fosse stata la reale volontà di fare una legge sul conflitto di interesse, probabilmente la si sarebbe fatta all'inizio degli anni '90; non la si è fatta, all'epoca ero in Parlamento e talvolta esprimevo il mio stupore per l'esistenza di elementi tangenti, quelle che Moro chiamava con un'impossibilità geometrica le "convergenze parallele".
Ora cosa dice questa legge che è la più avanzata sul conflitto di interessi? Dice di astenersi dalle decisioni che possano specificamente incidere sulle situazioni patrimoniali proprie del coniuge non legalmente separato, delle persone stabilmente conviventi, dei propri parenti e affini entro il 2° grado o di altri soggetti a loro legati da rapporti di interesse, recando ad essi un vantaggio economico rilevante e differenziato rispetto a quello della generalità dei destinatari del provvedimento. Ed è quello che c'è nella nostra legislazione regionale: l'articolo 5 del Regolamento di funzionamento della Giunta stabilisce l'obbligo per i componenti della Giunta di astenersi dal partecipare non solo alle votazioni, ma anche alle discussioni mediante l'allontanamento dalla sala di riunione. Non è un problema giuridico? È un problema di opportunità? Si ritiene che questo argomento debba essere ripreso? Si intende trovare delle soluzioni per contemperare?
In tempi non sospetti avevamo dato una disponibilità che non si era concretizzata non per una volontà nostra, ma per una totale assenza di una controparte che non ritiene di discutere questi argomenti, ma si comporta come i membri di una tribù in un villaggio africano, il cui unico interesse è quello di battere il "tam tam" della pubblicità e non è quello di risolvere i problemi! Questa è la ragione per la quale ritengo che questo provvedimento vada respinto con l'astensione.
Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.
Ottoz (GM) - C'è un termine che definisce l'ipnotica e ossessiva ripetizione delle cose, si chiama "Mantra"... Uno, a forza di ripetere una cosa, modifica il proprio cervello. Gli indiani lo fanno con il monosillabo OHM..., ma si può fare con qualunque sillaba, è uno degli esercizi che fanno gli ipnotizzatori.
Il collega Sandri avrebbe potuto dire: sono stati dati all'avv. Alberto Caveri "enne" incarichi per "emme" euro, e ad alcuni parenti dell'Assessore Cerise "enne" incarichi per "emme" euro, e sarebbe stato lo stesso dal punto di vista della sostanza. Così non è, perché il collega Sandri voleva intanto deliziarci con l'ascolto della sua voce, ma soprattutto scandire questa ripetizione tirtaica. Gli antici greci avevano inventato un verso che si chiamava "scazonte", era un trimetro giambico zoppo e serviva a scandire le musiche per andare in battaglia: "tututún, tututún, tututún, tututún"... i militari dicono "piede sinistro sul tamburo maggiore" e a un certo punto i soldati, a forza di fare questa cosa, trovano coraggio. Dico questo perché è illuminante il motivo per cui è stata fatta questa lunghissima ossessiva ripetizione. Alla fine della fiera, pur potendo condividere una serie delle istanze che sottendono questa tematica - e il collega Frassy lo ha ben esposto e ne ha esposto molto bene l'incompletezza -, l'obiettivo del Consigliere Sandri, per come ha sviluppato il discorso, sembra arrivare solo a denigrare, a battere tutti insieme il piede sul ponte, perché il ponte crolli a causa dello scatenarsi di risonanze perverse.
Sappiamo che in Val d'Aosta ci sono dei problemi sugli incarichi per motivi... Alcuni sono stati detti, altri sono determinati dal fatto che la Valle è piccola, la gente è poca, tutti si conoscono, molte volte sono parenti, quindi diventa difficile trovare il modo di affidare un incarico fiduciario a un "non parente". Non è questo il caso, ma viviamo comunque in una realtà piccola, in cui è facile che ciò avvenga. È difficile evitarlo in modo corretto. D'altra parte, il Presidente della Repubblica emerito, Ciampi, prima di terminare il suo mandato aveva fatto un discorso a proposito dei Magistrati, come Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, dichiarando: "i giudici, non importa che siano solo imparziali, devono anche sembrare tali"... a dire che non conta solo l'aspetto giuridico legittimo che pure è fondamentale per evitare una serie di rischi, bisogna anche sembrare onesti. Potrei anche dire che delle volte è quasi meglio sembrare onesti essendo disonesti, ma qui cadremmo in un altro campo. Non c'è dubbio che questi incarichi, come ha illustrato l'Assessore Cerise, sono fatti sulla base di norme, deliberazioni, questo l'ha ammesso anche il Consigliere Sandri.
È peraltro vero che questo tema andrebbe utilmente inserito nella riflessione sui costi della politica, perché non solo sono vere alcune cose che ha detto il Consigliere Frassy, ma vorrei andare oltre sul tema degli incarichi correlati ai costi della politica, dicendo che quando si parla di "costi della politica", bisogna parlare di costi delle consulenze, e questo stamani è stato evocato, ma soprattutto dell'introduzione di meccanismi virtuosi che permettano di abbassarne il costo e controllarne l'efficacia; quindi del modo di legare le parcelle ai tempi di realizzazione e ai risultati, di dare un voto ai consulenti. Il meccanismo potrebbe essere di "premio-punizione", e non solo di "va-sempre-bene-così", anche perché ho sentito un discorso pericoloso, forse dalla collega Squarzino o dal collega Sandri, cioè che non bisognerebbe dare tutte queste consulenze alle stesse persone, bisognerebbe distribuire un po', seguire il criterio di rotazione. Diamo anche le "consulenze a pioggia", indipendentemente dal valore dei consulenti, diamo a tutti, così sono tutti contenti, magari ci votano anche! Questa cosa la trovo ancora più sbagliata che correre il rischio di dare le consulenze a persone brave, che poi, essendo parenti, ti espongono a grossi rischi di immagine. Questo renderebbe e renderà difficile, qualora si arrivi a questo tipo di discussione, il rapporto con gli ordini professionali, perché voi sapete che in quasi tutti i Paesi del mondo - non conosco la legislazione del Rwanda e del Burundi - quando si fanno le gare, non si fanno le gare sul curriculum e a tariffe dell'ordine, ma si fanno le gare sul curriculum e sulle tariffe. Abbiamo in Val d'Aosta purtroppo una classe di consulenti che sono come le farmacie... vendono solo farmaci sui quali non si fa lo sconto, non hanno ancora le consulenze da banco, quelle che sono state liberalizzate dal Ministro Bersani.
Abbiamo un altro problema poco simpatico; di temi che hanno una loro validità e una loro logica, di questi temi il collega Sandri si appropria, sapendo che, a seconda dell'argomento mette in difficoltà questo o quel membro della maggioranza, segnatamente della Giunta, diciamo che si prende il merito di una riflessione che dovrebbe in realtà fare la maggioranza e che dovrà fare nell'ambito di questa proposta sulla riduzione dei costi della politica.
Ho sentito dal Consigliere Sandri una frase che sembrava dire: "era meglio quando era peggio", perché se questo è il nuovo che avanza... "aridateci er puzzone"... o... sbaglio? Non con queste parole, ma insomma: facciamo come una volta, che era meglio, anche perché ho la sensazione che abbia ragione chi ha detto - non ricordo se il Presidente o l'Assessore Cerise - che poi il Consigliere Sandri sulla discrezionalità sarebbe disposto a transare... gli piacerebbe questa cosa, perché permetterebbe in alcune occasioni di portare a casa qualcosa! Quello che non mi è piaciuto è il tono di puro attacco personale. È innegabile che siano state date tutte queste consulenze all'avv. Alberto Caveri e le altre che riguardano da vicino l'Assessore Cerise, ma il modo, la ripetizione di Sandri ha troppo il sapore dell'attacco personale, quindi di una riflessione che non è serena, oggettiva, tesa a porre e a risolvere i problemi, ma solo a rompere e fare dei "coups de théâtre" e poi, giustamente come avviene in questo periodo, a costruirsi una risonanza mediatica spaccando il sistema per tutti!
Mi auguro, per questi motivi - e perché sono convinto che questo progetto di legge sia assolutamente incompleto, ma pur condividendone il desiderio di fondo di mettere una maggiore trasparenza e ordine nel senso che diceva il Presidente Ciampi su detta questione degli incarichi - che tutto ciò possa essere utilmente approfondito e risolto con una proposta seria, nell'ambito del discorso che faremo entro il 30 novembre, per cui dovremo iniziare, appena tornati dalle ferie, a discutere sui costi della politica, identificando nuovi meccanismi di controllo della spesa, meccanismi virtuosi che spingano il sistema verso l'eccellenza delle consulenze, poiché uno dei problemi di questa Regione è che avrebbe più bisogno di tensione verso l'eccellenza in tutti i campi, in tutte le consulenze e in tutte le azioni.
Autonomia deve voler dire anche essere più bravi degli altri, utilizzare quello che abbiamo in più per essere più bravi e non solo per avere di più: per questi motivi, sul disegno di legge, sull'articolo 1, annuncio la mia astensione.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 1:
Consiglieri presenti: 28
Votanti e favorevoli: 5
Astenuti: 23 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Fey, Fosson, Frassy, Isabellon, Lanièce, La Torre, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Perron, Praduroux, Salzone, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent e Viérin Marco)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Ai sensi dell'articolo 77, comma 2, del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, visto che il primo articolo è stato respinto, l'intera proposta di legge si intende respinta.
Il Consiglio respinge pertanto la proposta di legge n. 146.