Objet du Conseil n. 2142 du 21 septembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2142/XII - Requisiti per il conferimento di posti gratuiti e semigratuiti presso collegi regionali. (Interpellanza)
Interpellanza
Considerati i bandi di concorso per il conferimento di posti gratuiti e semigratuiti presso collegi e convitti regionali, relativi agli anni scolastici 2005/2006 e 2006/2007 dal cui confronto si evince che, oltre ai necessari aggiornamenti su scadenze e importi, non si rilevano grandi differenze nel contenuto, ad eccezione di una diversa paragrafatura dell'articolo 3 (Determinazione del reddito, del patrimonio e delle quote esenti);
Appreso che a fronte di una non sostanziale variazione dei parametri per la determinazione del reddito, gli Uffici competenti richiedono ai partecipanti nuovi e diversi requisiti che sembrano non aver nessun riscontro nell'articolato;
Constatato che tali non giustificate richieste appaiono come un tentativo di discriminazione nei confronti di quei genitori che non sono né coniugati, né divorziati o legalmente separati;
Preso atto inoltre che tra la documentazione richiesta compare la fotocopia della dichiarazione dei redditi e una non meglio specificata dichiarazione attestante il possesso di eventuali patrimoni;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere:
1) i motivi che hanno spinto gli Uffici competenti a richiedere nuovi requisiti rispetto all'anno precedente;
2) come si intende operare per correggere la procedura amministrativa di cui sopra, affinché non sia più discriminatoria;
3) perché non viene richiesto l'Indicatore di situazione economica equivalente (ISEE).
F.to: Venturella - Squarzino Secondina
Président - La parole au Conseiller Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Questa interpellanza nasce da una situazione un po' paradossale: il paradosso sta nelle conseguenze che ha avuto su alcune famiglie valdostane una interpretazione un po' particolare di un bando di concorso per il conferimento di posti gratuiti e semi-gratuiti nei collegi e nei convitti.
Il fatto da cui partire è che il bando di concorso 2006-2007 rispetto al bando di concorso 2005-2006 non è cambiato assolutamente, ma è stato ricopiato, se non per un aggiornamento numerico delle somme parametrate poi agli indici ISTAT; è cambiata anche la paragrafatura, il contenuto è lo stesso, ma si è paragrafato in un'altra maniera l'articolo 3. Naturalmente i paragrafi sono stati variati, ma il contenuto è lo stesso, perché sia nel bando 2005-2006 che in quello 2006-2007 il contenuto dei paragrafi dell'articolo 3, in cui si specifica cosa si intende per reddito, non è cambiato per nulla.
Poche settimane fa alcune famiglie ricevono, da parte dell'Assessorato all'istruzione, una lettera in cui si dice (naturalmente provocando la sorpresa delle famiglie): "Con riferimento all'istanza relativa all'oggetto...", cioè al conferimento, "si fa presente quanto segue: l'articolo 2 del relativo bando di concorso... l'appartenenza al nucleo famigliare come risulta dallo stato di famiglia... tuttavia l'articolo 3...", insomma dice a queste famiglie: "tu, famiglia, composta da un solo genitore - perché l'altro genitore, non essendo coniugati, né separati, né divorziati -, tu madre - perché il caso era l'affido che di solito è affidato alla madre - devi presentare, oltre alla tua dichiarazione del reddito, anche il reddito del genitore anche se questo non vive nel tuo nucleo familiare"... paradossale! Un'interpretazione - non saprei come definire - "borbonica", essenzialmente burocratica: sì, in definitiva si colpiscono le cosiddette - uso un termine desueto - "ragazze-madri", ovvero quei figli di nuclei familiari i cui genitori che non sono sposati, né separati, né divorziati, ma hanno avuto un figlio e non sono conviventi essendo sciolto il loro legame. In definiva si va a colpire coppie di fatto, unioni civili, ma che si sono separate, chiedendo - nonostante il nucleo familiare si sia sciolto - il reddito anche dell'altro genitore, il perché non si sa, anche se l'altro genitore si è formato una famiglia, anche se l'altro genitore non partecipa al sostentamento del figlio perché non obbligato.
Nel momento in cui non esiste un vincolo matrimoniale, infatti, il genitore ancorché riconosca il proprio figlio, il Tribunale dei minorenni - competente in materia - riconosce la situazione, ma non fissa l'obbligatorietà dell'assegno mensile; per avere il sostentamento l'altro genitore deve intentare una causa al Tribunale civile e far sì che il Tribunale civile stabilisca l'assegno di sostentamento che nelle coppie non sposate non è obbligatorio. Esiste ancora un conflitto di competenza, perché il Tribunale civile dice che è compito del Tribunale dei minori, mentre quest'ultimo ne rimanda invece il compito al Tribunale civile. Da questo fatto si evince comunque una discriminazione, non so se volontaria, se dolosa o colposa, ma è una discriminazione che sottolineiamo e che ha del paradossale, soprattutto quando nella stessa amministrazione, per servizi che sono analoghi, quali le prestazioni assistenziali legate al reddito oppure servizi di pubblica utilità, si richiede il famoso IRSEE, cioè si parte dalla dichiarazione sostitutiva unica, si va all'ISE che è l'indicatore della situazione economica, si fa l'ISEE che è l'equivalente parametrato. Qui, invece, si richiede non l'ISE, l'ISEE, l'IRSEE, ma si richiede lo stato di famiglia anagrafico del padre - fate attenzione che il padre è padre, ma non è convivente e in molti casi si è formato un'altra famiglia, quindi si creano situazioni anche spiacevoli -, la dichiarazione dei redditi 2005 e poi una dichiarazione attestante l'eventuale possesso del patrimonio, sempre del padre - che potrebbe risiedere anche in Nuova Zelanda -, pena l'esclusione dalla graduatoria.
Credo che a questo punto l'Assessore, se mi sono spiegato bene, abbia capito qual è il problema, come ci si trovi di fronte a un paradosso amministrativo o a una svista, non so dare un'etichetta a questo comportamento che deriva da una burocratica e gretta interpretazione amministrativa della norma.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - L'avis de concours pour l'année scolaire 2006-2007 pour l'attribution des places gratuites et semi-gratuites aux collèges et aux internats régionaux, date de 7 juin 2006 et le dernier délai de présentation des demandes était le 14 juillet dernier, juste avant mon arrivée, mais ceci dit, en lisant l'interpellation du collègue Venturella le doute m'était venu, un doute que je vois aussi parmi les expressions de certains collègues.
Les choses ne sont pas vraiment ainsi. J'ai voulu discuter aujourd'hui cette interpellation justement pour approfondir un peu le problème, car il me manquait des données et j'ai voulu faire une mise à jour des données effectives. L'introduction de la clause prévue par la lettre d) de l'article 3 est née à l'époque de la constatation de la part de la Direction des politiques de l'éducation que l'avis précédent ne tenait pas en compte certaines conditions économiques et, en particulier, la situation des parents des bénéficiaires qui ne se trouvent pas dans le même groupe familial d'état civil, mais qui contribuent au maintien de l'enfant. L'année dernière, face à un manque d'indications à ce sujet, quelques postulants avaient présenté la déclaration des impôts de deux parents, même s'ils ne faisaient pas partie du groupe familial d'état civil et quelqu'un d'autre non; donc certains l'avaient fait et d'autres non. A l'état actuel, sur un total de 201 demandes et il y a 186 places disponibles, le cas dans lequel on a une seule déclaration des impôts sont au total de 2, donc 2 cas. On est en train d'évaluer ponctuellement ces 2 situations et de réfléchir sur la formulation de l'avis pour l'année prochaine, afin de prendre en compte toutes les situations et aussi les quelques cas des sujets actuellement contestés, comme le disait M. Venturella.
Cela dit, à mon avis on ne peut pas considérer du point de vue du principe comme discriminatoire la procédure administrative tout cout, mais plutôt il faut, à mon avis, étudier une façon pour vérifier le cas où effectivement un des parents ne contribue pas, car l'avis de concours se base sur le fait que les 2 parents doivent participer aussi économiquement, sauf différente décision d'un tribunal, à l'éducation des enfants, les 2 parents, que ce soit la mère ou le père, parce qu'il y a aussi des cas inverses par rapport au cas soulevé, dans le sillon des plus récentes dispositions en matière de "affido condiviso", car tout le monde doit s'occuper de la famille.
Le secteur des bourses d'études, pour ce qui est de l'autre aspect de l'Assessorat à la culture, est en train d'introduire progressivement et, en tant qu'évaluation de la situation économique, l'instrument de l'ISEE. Dans le domaine du droit de l'étude universitaire l'ISEE, avec les intégrations prévues au niveau national pour les étudiants universitaires, l'ISEE a été introduit au cours de l'année académique 2005-2006 pour l'accès facilité aux services de cantine et il est en phase d'étude son introduction pour la distribution des bourses d'étude au titre de l'année académique 2006-2007. Dans le domaine enfin du droit aux études ordinaires on évaluera l'introduction de l'ISEE et ses éventuelles intégrations à partir des prochains avis de concours qui concerneront l'année scolaire 2007-2008, donc un engagement pour l'avenir pour vérifier ces cas dont vous parlez.
Président - La parole au Conseiller Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Brevemente, per rispondere così all'Assessore. È vero, dal punto di vista formale ciò che ha detto l'Assessore è quasi ineccepibile... perché? Perché vi sono molti casi anche in nuclei familiari normalmente coniugati, quindi o separati o divorziati, in cui il giudice stabilisce l'assegno di sostentamento, ma uno o l'altro non partecipa, e vi sono cause su questo al Tribunale. Ancor di più in quei casi in cui non è stato fissato il montante mensile perché non è stata intentata la causa civile, e dove è solo un genitore che provvede al sostentamento, e... a questo gli si chiede il reddito anche dell'altro che è un emerito estraneo?
(interruzione dell'Assessore Viérin Laurent, fuori microfono)
... sì, il principio che è stato adottato, ma bisogna vedere caso per caso, per cui basterebbe una dichiarazione. Come voi nelle lettere che avete spedito ai genitori dei parenti, in cui si dice che potete comunque, anche se non volete presentare lo stato di famiglia, la fotocopia, la dichiarazione dei redditi, potete presentare una dichiarazione sostitutiva di certificazione... ma scusate, allora chiedete al genitore una dichiarazione in cui si dichiara effettivamente la situazione, cioè che l'altro genitore non partecipa al sostentamento...
(interruzione del Consigliere Salzone, fuori microfono)
... invece questo non è successo. È stata mandata il primo settembre 2006 una lettera a queste famiglie dicendo: "se non presentate questo stato di famiglia verrete escluse"! A parte l'intervento un po' colorito del futuro Assessore Salzone, chiedo sul serio, ora, a parte le battute, Assessore Viérin, un po' di buona volontà e un po' di buon senso! Credo che il "burocratese" dal punto di vista del linguaggio e la "burocratizzazione" dal punto di vista delle procedure sia quanto mai deleteria, quando viene applicata in modo così rigido!