Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 181 du 5 novembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 181/XII - Situazione finanziaria ed occupazionale della società "Meridian & Magnesium Products". (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che:

- con l'ultimo assetto societario di alcuni mesi fa la Meridian & Magnesium Products da S.p.A. si è trasformata in S.r.l.;

- l'ultimo bilancio (2002) si è chiuso con un forte deficit e che nel primo semestre del 2003 il passivo si aggirerebbe già oltre i 5.000.000,00 di Euro;

Rilevato che vi è un continuo e massiccio ricorso a manodopera non qualificata e residente fuori Valle;

Saputo che sono stati trasferiti dei macchinari in uno stabilimento in Inghilterra con la logica conseguenza di una perdita di commesse;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per sapere:

1) se è a conoscenza di quanto sta accadendo;

2) quali iniziative intende intraprendere per evitare future spiacevoli situazioni per i lavoratori.

F.to: Viérin Marco - Stacchetti

Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - Questa situazione della "Meridian" è approdata più volte in Consiglio nei passati anni. Vi sono notizie preoccupanti ed è per questo che abbiamo presentato tale iniziativa, anche perché, dopo alcuni anni non troppo felici per la "Meridian", pare che in questo esercizio i conti non tornino.

Ci preoccupa il fatto che vi è un effettivo disimpegno della "Meridian" anche nei fatti, perché si continua ad utilizzare mano d'opera non qualificata di fuori Valle a tempo determinato e si stanno trasferendo dei macchinari in altri stabilimenti perdendo delle commesse.

Volevo pertanto sapere se l'Assessore è a conoscenza di quanto sta accadendo in questo stabilimento e quali iniziative intende intraprendere al riguardo, onde evitare future spiacevoli situazioni per i lavoratori, che in bassa Valle si ripetono in modo anomalo.

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - Colgo l'occasione di questa interpellanza per fare il punto della situazione rispetto alle diverse domande poste.

La "Magnesium Products of Italy" (MPI) è stata costituita nel 1994 e commercializza getti pressocolati in lega di magnesio per il mercato automobilistico; produce plance per cruscotti, parti di paraurti, interni di sedili ed altre componenti per auto sempre in lega di magnesio. I principali clienti della società sono: la "BMW", la "Volvo", la "Jaguar", la "Mercedes" e la "Opel" e la stessa "FIAT". Questa azienda fa parte del gruppo canadese-norvegese "Teksid S.p.A." - che è un'azienda del gruppo "FIAT" - e "Norsk Hydro", ha recentemente modificato la propria composizione societaria e la ragione sociale. Infatti, al fine di consentire al gruppo di fare un consolidamento fiscale - legittimato dalla normativa fiscale americana -, compensando gli utili delle società americane e canadesi con le perdite della "MPI" di Verrès, il controllo della "MPI" è dovuto passare da una società europea, la "Meridian Magnesium NV" con sede in Olanda, ad una società americana la "Magnesium Product of America" con sede negli Stati Uniti d'America e la ragione sociale è stata modificata da S.p.A. a S.r.l. con socio unico.

La "Magnesium Products of Italy" continua ad essere indirettamente controllata dalla "Meridian Technologies" che, a sua volta, continua ad essere controllata dal gruppo "Teksid" e dal gruppo "Norsk Hydro", con quote azionarie immutate - il 51% al gruppo canadese ed il 49% al gruppo "Teksid" -, per cui le variazioni societarie sono state fatte per motivazioni di natura fiscale e di semplificazione della catena societaria.

Per quanto riguarda l'andamento della società, il 2002 si è chiuso con una significativa perdita pari ad euro 20.419.000, coperta mediante l'utilizzo dei versamenti in conto capitale del socio, effettuati nel corso del 2002, per complessivi euro 30.000.000. Secondo quanto dichiarato dagli amministratori, tale risultato negativo è da imputarsi ai seguenti fatti:

- il lancio di 11 nuovi prodotti per i clienti "Jaguar", "Mercedes" e "Opel": quest'ultimo, con numerose difficoltà che hanno pesantemente condizionato il risultato dell'anno;

- la congiuntura sfavorevole del comparto produzione e indotto del settore dell'auto in Europa, che è cosa ampiamente nota;

- la contrazione dei volumi, in particolare modo per i prodotti "FIAT" (-33%), "Jaguar" (-25%) e "Opel" (-50%);

- un'elevata percentuale di scarto a fine ciclo produttivo che ha indotto gli amministratori a ricorrere ad un utilizzo superiore alla media di personale interinale - circa 40 unità in più - per il controllo di qualità;

- le spese straordinarie di trasporto sostenute per soddisfare le esigenze del cliente ed attività straordinarie di controllo durante le fasi di lancio dei nuovi prodotti;

- l'incendio nell'area di "recycling" che ha provocato la sospensione delle attività di riciclaggio, costringendo così la società ad acquistare magnesio all'esterno con costi aggiuntivi.

L'ultimo esercizio comunque ha fatto registrare un deciso incremento del fatturato, +36%, nonostante il sensibile calo dei volumi dei principali clienti - che sono, dicevo prima, "FIAT", "Jaguar", "Opel" - avvenuto nel corso del secondo semestre 2002.

Per quanto riguarda il personale, nell'esercizio 2002 la società ha impiegato mediamente 265 dipendenti contro i 189 del 2001 e di questi circa l'80% è residente in Valle d'Aosta. Secondo i dati che vengono elaborati dall'Agenzia del lavoro, mediamente nelle aziende della basse Valle c'è una componente del 30% di occupati che vengono da fuori Valle; nel caso della "Meridian" siamo al 20, quindi un numero inferiore rispetto a quello di altre imprese che vi sono nella bassa Valle.

Per quanto riguarda i rapporti fra Regione e Finaosta, la società ha ottenuto dalla Finaosta nel corso degli ultimi anni alcuni interventi finanziari in gestione ordinaria, destinati alla costruzione del capannone industriale e all'acquisto delle linee di produzione. Nel complesso sono stati erogati mutui per originari 8,26 milioni di euro residuanti in 5,16 milioni di euro e un "leasing" di 11,9 milioni di euro residuanti in 5,9 milioni di euro. In sede d'istruttoria degli interventi di cui sopra, sono stati stipulati dei patti parasociali tra la "MPI" e la Finaosta che prevedevano, tra l'altro, che alla Finaosta S.p.A. venisse riservata la nomina di un sindaco effettivo e di un sindaco supplente. Tale accordo prevedeva, inoltre, il raggiungimento di un'occupazione a regime di circa 160 dipendenti. Al 30 settembre 2003 i dipendenti in forza sono 254 unità, quindi quasi 100 unità in più di quanto previsto dall'accordo stipulato con Finaosta e Regione. La Giunta, come è noto, aveva deliberato la costituzione del diritto di superficie gratuito di durata trentennale per la costruzione del capannone industriale e questo diritto di superficie è stato realizzato nel febbraio 1995.

Per quanto riguarda le prospettive, la società, nell'arco del 2002 e nel corso del presente esercizio, tenuto conto dei pesanti cali di commesse da parte del cliente "FIAT Auto", ha intrapreso una politica aziendale basata sulla diversificazione dei prodotti, al fine di potersi inserire in nuovi mercati come quello tedesco ed inglese delle case automobilistiche "BMW", "Mercedes", "Volvo", "Opel", "Jaguar" e "Chrysler", e sulla razionalizzazione dei costi nelle aree manutenzione, attrezzature e lavorazioni extra-ciclo. Nel 2003, in considerazione della situazione di crisi che c'è nel settore auto, i volumi produttivi della "MPI" sono inferiori di circa il 15% rispetto al budget e non sono sufficienti a saturare la capacità produttiva installata.

Veniamo al trasferimento degli impianti. Visto che uno stabilimento nord-americano del gruppo "Meridian" ha avuto necessità di un nuovo impianto di pressocolata, la "MPI" ne ha ceduto 1 non utilizzato, tra i 14 di cui dispone. Nessuna produzione è stata ceduta insieme a tale impianto e i proventi di tale cessione - perché la cessione è avvenuta sulla base di un costo che è stato pagato alla "MPI" - hanno consentito, tra l'altro, importanti interventi finalizzati al miglioramento dell'ambiente interno di lavoro, così come la realizzazione del nuovo sistema d'aspirazione sui forni fusori.

In un anno in cui si è manifestata una generale flessione degli ordini, la "MPI" di Verrès ha avuto un'interessante opportunità produttiva che, fin da principio - era noto -, avrebbe avuto una durata limitata. Secondo gli accordi tra "BMW" e "Meridian", definiti in fase d'acquisizione dell'ordine, la prima fase di produzione di una traversa per la vettura "Mini" si sarebbe svolta nello stabilimento "MPI" di Verrès solo nell'attesa che un nuovo piccolo stabilimento "Meridian", appositamente costruito in Gran Bretagna, fosse in grado di subentrare. Va detto che le produzioni in magnesio sono particolarmente leggere, ma anche particolarmente voluminose, per cui i costi di trasporto incidono molto sul trasferimento dei prodotti. Il programma di trasferimento della produzione della traversa "BMW Mini" al nuovo stabilimento britannico del gruppo "Meridian" è stato completato al 70% tra agosto e settembre 2003. Nessun impianto di produzione è stato trasferito in Gran Bretagna dallo stabilimento di Verrès.

Per quanto riguarda l'andamento economico, la società prevede di raggiungere un pareggio, relativamente al risultato operativo, nell'esercizio 2004, mentre si avvicinerà al pareggio di bilancio soltanto nel 2006.

Per quanto riguarda le iniziative da intraprendere, proprio da sempre, ma anche in considerazione di una situazione economica non particolarmente felice, sia l'Assessorato che Finaosta seguono con particolare attenzione l'andamento delle imprese industriali valdostane, di tutte, e quindi anche della "Meridian". La presenza di un sindaco all'interno del Consiglio di amministrazione va proprio in questa direzione: avere un'antenna per capire cosa succede all'interno di questo stabilimento. Dicevo che questo rapporto si esplica in un monitoraggio continuo sulla situazione sia occupazionale e produttiva, che su quella di carattere più generale, finanziario.

Per quanto riguarda l'andamento ultimo della società, ricordo che, a fronte di una perdita di più di 20 milioni di euro nel corso del 2002, le previsioni di chiusura per il 2003 sono di una perdita di 6 milioni di euro, perdita inferiore di 2/3 a quanto realizzato nel 2002, proprio perché gli interventi fatti sul piano interno per il recupero di efficienza, per ridurre gli scarti, per ottimizzare l'utilizzo degli impianti, stanno dando dei risultati positivi, che sono particolarmente evidenti nella fase finale del 1° semestre di quest'anno e continuano ad esserlo anche nella 2° parte dell'anno.

Si sta realizzando quindi un'inversione di tendenza, che ci auguriamo continui anche nei mesi prossimi, ma comunque questo è un dato da tenere nella dovuta considerazione.

Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - Assessore, lei ci ha proposto una relazione dettagliata ma, proprio perché abbiamo anche un sindaco effettivo e uno supplente all'interno del consiglio della società, nominati dalla Finaosta, forse avrebbe anche dovuto dirci alcune cose che non ha detto, e cioè che dall'arrivo in Valle d'Aosta la "Meridian" non ha fatto una lira di utile! Dovremmo chiederci perché si continua con questo "andazzo" e non si pensa che prima o poi il "bubbone scoppierà", perché i dati, sono chiari: 10 miliardi, 14 miliardi, 20 miliardi, 30 miliardi… tutti gli anni un deficit! Non ha inoltre detto che, proprio negli ultimi 2 anni, è calato anche il volume economico, perché da 53 milioni di euro si è passati alla previsione attuale al mese di settembre a 45 milioni di euro.

L'altro discorso non fatto è che si sta già pensando, per un recupero parziale del capitale, ad uno spostamento nel piano economico di ammortamento dei macchinari da 10 a 16 anni anziché ad un apporto di capitale fresco - ed è per questo che per quest'anno l'azienda avrà un disavanzo di 6 milioni di euro -. Qui capiamo che alcune pedine sono state mosse - o si muoveranno - per cercare di dimostrare un minore disavanzo.

Lei ha fatto anche menzione alla situazione occupazionale: noi abbiamo dati diversi, in quanto, dal 2001 ad oggi, abbiamo avuto un sintomatico calo nelle assunzioni di personale. Con questi dati, che vanno ad integrare la sua relazione, direi che la situazione di "Meridian" non è così tranquilla! Oltretutto, quando lei mi dice che le previsioni dell'azienda andranno a pareggio nel 2005-2006, ci lascia anche così qualche dubbio in più! Spero che l'Assessorato e la Finaosta vigilino su questa azienda, che comunque ha un'occupazione intorno ai 250-270 lavoratori complessivamente, quindi è un'azienda importante per l'occupazione. Sull'azienda si sono fatte varie scommesse - dichiarate anche in quest'aula - proprio sulla tipologia del prodotto, sul magnesio, sull'innovazione tecnologica, sull'entrata nel comparto auto, quindi su tutto quello che era la prospettiva, purtroppo tutte cose che non si sono avverate!

Oggi siamo qui, Assessore, a dirle che speriamo non si avveri anche l'ultima tappa, vale a dire che questa azienda vada definitivamente in crisi. Speriamo vivamente di no, dobbiamo solo confidare in un controllo estremo da parte sua e della Finaosta!