Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 3161 du 14 avril 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 3161/XI Eventuale trasferimento degli uffici della Sovrintendenza dei beni culturali in località Amérique. (Interrogazione)

Interrogazione Preso atto di voci diffuse circa un eventuale spostamento degli uffici della Sovrintendenza ai Beni Culturali in località Amérique, in locali sovrastanti un centro commerciale, Motor-America;

Considerato che le attuali sedi degli uffici, collocate in centro città, piazza Roncas e piazza Narbonne, si troverebbero dislocate rispetto a sedi prestigiose, come il palazzo Roncas, e si troverebbero accomunate a centri commerciali che nulla hanno a che fare con i Beni Culturali;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) se tali voci corrispondono al vero;

2) quali sono i motivi dell'eventuale trasferimento di detti uffici e della scelta dei nuovi locali.

F.to: Squarzino Secondina

Président La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Pastoret.

Pastoret (UV) Cette question se base sur des "voci presunte" et sur ces voix si aléatoires on pose deux questions auxquelles je vais répondre. Tout d'abord quelques prémisses. Il faut dire qu'actuellement les bureaux de la Surintendance des biens culturels, hormis les Archives historiques, le Brel et les Activités culturelles, se trouvent dans différents sièges et précisément: place Narbonne, rez-de-chaussée, 1er étage, le palais ainsi dit "Valbruna", 1er étage, l'ancienne Caserne Challant, actuellement Musée archéologique. C'est surtout pour ceux qui occupent ces bureaux du Musée archéologique que le problème semble avoir été posé. Il faudrait après ajouter à ces bureaux les laboratoires, les magasins de Tzambarlet, ceux dans la Commune de Quart et rue de l'Ancienne Monnaie à Aoste.

En venant aux questions posées, en raison des difficultés liées aux différents emplacements des bureaux et à l'impossibilité d'élargir les archives - et là il faut préciser qu'il s'agit d'archives pérennes qu'on ne peut pas éliminer -, dans les dernières années on a envisagé la possibilité de regrouper tous les services de la Surintendance, mais pour l'heure on n'a pas pu trouver des structures adéquates permettant d'accueillir toutes ces archives. Parmi les différentes possibilités il y a eu aussi l'idée d'utiliser les locaux de propriété de la Région, situés au-dessus du magasin que la Conseillère rappelle, mais ce n'est pas possible, car les archives du Service du paysage se composent de 250 armoires, elles augmentent de 6 armoires chaque année. Bref, pour revenir aux deux questions, "le voci" ne correspondent pas au vrai et, quant au fait qu'il y ait une exigence importante et urgente, cela est incontestable. Pour le moment la conclusion que l'on peut tirer c'est qu'il y a nécessité de déplacer tous ces bureaux, mais pour l'instant nous n'avons pas une solution au problème, même s'il y a cette urgence parce que pour le moment on n'a pas de locaux adéquats pour pourvoir à ce déplacement.

Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) Le dico che sono contenta di sentire che l'ipotesi formulata da più voci provenienti da più direzioni diverse non corrisponde al vero, Assessore. Qualcuno mi aveva accennato a questo possibile trasferimento e subito non ho dato importanza a questa congettura, ma quando da altri settori mi sono giunte analoghe voci, mi sono detta che forse era una consapevolezza più diffusa, per cui valeva la pena di verificare. Avevo cercato di mettermi in contatto con lei, ma non mi è stato possibile, per cui ho deciso di verificare ufficialmente in Consiglio.

Prendo atto che non c'è l'intenzione di portare in mezzo ad un centro commerciale uffici di carattere culturale. Prendo atto anche che non si intende incontrare i vari esperti di archeologia, storici, numismatici, romanisti, mediovalisti sopra una rivendita di moto e di accessori di moto, non ho nulla contro le moto, ma credo che non sia questo un luogo adeguato. Spero che si intenda continuare a ricevere anche questi esperti del settore in sedi più rispettose del carattere storico e artistico della nostra città. In altre situazioni - penso a tutti i problemi che aveva l'Assessorato dell'agricoltura - si sono trovate delle soluzioni e spero che anche per questi beni culturali così importanti si individui una soluzione dignitosa. Abbiamo anche moltissimi edifici storici che vogliamo giustamente salvaguardare, rimettere in sesto, forse si potrebbe tentare di fare una panoramica di tutti gli edifici che la Regione possiede e vedere se alcuni non possono essere utilizzati in questo modo, perché se il problema esiste - e ne prendo atto - è anche vero che la soluzione prefigurata sarebbe una soluzione disastrosa e non rispondente al problema. Se ho capito bene, sarà la prossima Giunta che dovrà affrontare questo argomento.