Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 3106 du 19 mars 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 3106/XI Ampliamento dei confini territoriali del Parco naturale del Mont-Avic nell'area denominata Vallone di Dondena, in Comune di Champorcher.

Deliberazione Il Consiglio

Richiamata la legge regionale 19 ottobre 1989, n. 66 "Norme per l'istituzione del Parco naturale del Mont-Avic" e, in particolare, l'articolo 1, comma 3 che, per quanto attiene le procedure previste per l'ampliamento del Parco, recita: "Eventuali modificazioni in aumento della superficie del Parco naturale del Mont-Avic saranno stabilite con Decreto del Presidente della Giunta regionale previa deliberazione del Consiglio regionale, su proposta dell'Assessore dell'Agricoltura, Foreste ed Ambiente naturale, d'intesa con i comuni territorialmente interessati";

Richiamata la legge regionale 30 luglio 1991, n. 30 "Norme per l'istituzione di aree naturali protette" e, in particolare, l'articolo 10, comma 3 nel quale si ribadisce che eventuali modificazioni in aumento della superficie dei parchi naturali sono stabilite con Decreto del Presidente della Regione previa deliberazione del Consiglio regionale, su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente naturale, d'intesa con i comuni territorialmente interessati e con il Comitato regionale per l'istituzione dei parchi naturali, se l'aumento dell'area protetta è superiore a 500 ettari;

Richiamato il regolamento regionale n. 3 del 17 agosto 1999, recante: "Riordino degli organi collegiali della Regione ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 (Riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e revisione della disciplina del personale)" con il quale è stato soppresso il Comitato regionale per l'istituzione dei parchi naturali (CRIPN);

Considerato che, con nota prot. n. 3830 del 13 agosto 2002, è stata trasmessa al Servizio gestione risorse naturali, competente in materia di aree naturali protette, la deliberazione del Consiglio comunale di Champorcher n. 27 del 1° agosto 2002 recante: "Proposta di ampliamento dei confini territoriali del Parco naturale del Mont-Avic nell'area denominata Vallone di Dondena, in Comune di Champorcher";

Atteso che il Servizio Gestione risorse naturali dell'Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, in seguito alla richiesta avanzata dal Comune di Champorcher, ha avviato l'istruttoria predisponendo la documentazione tecnica e cartografica a supporto della proposta di ampliamento;

Precisato che la zona interessata dalla proposta, denominata Vallone di Dondena, occupa l'estremo sud-occidentale della Valle di Champorcher, compresa nel bacino idrografico del torrente Ayasse, per un'estensione di circa 2225 ettari, inserita in una fascia altimetrica tra i 1900 e i 3185 metri, nella quale è inserito anche il settore di circo glaciale sovrastante il bacino del Miserin, tra la Rosa dei Banchi e la cima Bec Costazza, per un'estensione di 160 ettari, attualmente compreso all'interno del Parco nazionale Gran Paradiso;

Evidenziato che il Vallone di Dondena presenta caratteristiche di notevole valore naturalistico, sia per la sua ricchezza faunistica, che per la sua non comune varietà floristica, dovuta alla particolare posizione geografica e alla presenza di vari tipi di substrati litologici, che lo rendono uno dei luoghi più ricchi ed interessanti dell'intera catena alpina. La zona, particolarmente ricca di torrenti e laghi alpini di dimensioni variabili, riveste una notevole importanza anche dal punto di vista storico per la presenza delle mulattiere reali di caccia e del Santuario di Notre Dame de la Neige presso il Lago Miserin;

Sottolineato che la Valle di Champorcher, oltre a rappresentare già oggi la via preferenziale di accesso al Parco naturale del Mont-Avic, ha sempre avuto una buona valenza turistica sia nel periodo estivo che in quello invernale, essendo dotata di buona ricettività alberghiera e, oltre al turismo di soggiorno, registra anche un notevole turismo di passaggio legato ai percorsi escursionistici dell'alta via n. 2;

Riferito che il Servizio Gestione risorse naturali ha provveduto a dare comunicazione di avvio del procedimento amministrativo per l'ampliamento del Parco naturale del Mont-Avic, attraverso la pubblicazione dell'avviso sul Bollettino regionale n. 50 del 19 novembre 2002, l'affissione all'Albo pretorio della Regione e del Comune di Champorcher, presso la sede del Parco naturale del Mont-Avic e la pubblicazione sul Sito Internet della Regione;

Preso atto che, come precisato nell'avviso di avvio di procedimento, ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale n. 18/1999, gli elaborati e le cartografie relative all'area interessata all'ampliamento sono stati messi a disposizione, del pubblico, per un periodo di trenta giorni, presso gli Uffici tecnici del Servizio Gestione Risorse naturali e del Comune di Champorcher e che non sono pervenute osservazioni in merito;

Evidenziato che, ai sensi dell'articolo 15 della legge regionale 18/99, con nota prot. n. 32668/RN in data 25 novembre 2002, è stata indetta per il giorno 13 dicembre 2002, la Conferenza istruttoria per l'esame della proposta, alla quale sono stati invitati i seguenti soggetti:

- Direzione forestazione

- Corpo Forestale della Valle d'Aosta

- Direzione Urbanistica

- Parco naturale del Mont-Avic

- Parco nazionale Gran Paradiso

- Comitato Scientifico del Museo regionale di Scienze naturali

- Comitato regionale per la gestione venatoria

- Consorzio regionale per la tutela e l'esercizio della Pesca in Valle d'Aosta

- Associazione Coltivatori Diretti di Champorcher

- Comune di Champorcher

- Associazioni ambientaliste: Amici della Terra Valle d'Aosta, Club alpino italiano, Ente nazionale democratico e Azione sociale, Pro Natura Valle d'Aosta, Italia nostra Valle d'Aosta, Circolo Legambiente Valle d'Aosta, Società geografica italiana, Terranostra Valle d'Aosta, Touring Club Italiano;

Precisato che le associazioni ambientaliste sopra citate sono state individuate previa richiesta al Ministero dell'Ambiente dell'elenco delle associazioni legalmente riconosciute, con Decreto del Ministero dell'Ambiente ai sensi della legge 8 luglio 1986, n. 349, e verifica della presenza di una loro sede in Valle d'Aosta;

Riferito che alla Conferenza sono intervenuti:

- Sig.ra Santa Tutino - Servizio gestione risorse naturali,

- Sig.ra Annalisa Béthaz - Direzione urbanistica,

- Sig.ra Lilia Domeneghetti - Corpo forestale della Valle d'Aosta,

- Sig. Franco Montacchini - Parco nazionale Gran Paradiso,

- Sig. Massimo Bocca - Parco naturale Mont-Avic,

- Sig.ra Laura Poggio - Comitato scientifico del Museo di Scienze naturali,

- Sig. Celestino Savin - Comune di Champorcher,

- Sig. Roberto Trova - Comitato regionale per la gestione venatoria,

- Sig. Nicola Vallainc - Associazione coltivatori diretti - Sez. Champorcher,

- Sig. Sergio Gaioni - Club alpino italiano - Delegazione Valle d'Aosta,

- Sig.ra Maria Clara Freydoz - Società geografica italiana,

- Sig. Nicolino Tartaglione - WWF Valle d'Aosta;

Preso atto che, con nota prot. 2011 del 5 dicembre 2002, il Consorzio regionale per la tutela, l'incremento e l'esercizio della pesca in Valle d'Aosta ha espresso parere positivo alla proposta di ampliamento a condizione che venga garantita e mantenuta la possibilità di esercitare l'attività di pesca anche nei corsi e specchi d'acqua della nuova area;

Richiamato il parere positivo, espresso in sede di Conferenza, del Servizio gestione risorse naturali in quanto il Vallone di Dondena è caratterizzato da emergenze naturalistiche, storiche e culturali tali da giustificare ampiamente un intervento di protezione dell'area attraverso l'istituzione di un'area protetta, così come previsto dalla legge regionale n. 30/1991; appare, peraltro, assolutamente coerente l'inserimento dell'area nell'adiacente Parco naturale del Mont-Avic in quanto le due aree presentano aspetti e peculiarità naturalistiche tali da permetterne l'integrazione e conferire all'intero comprensorio un eccezionale valore naturalistico complessivo. La diversa consistenza del patrimonio faunistico tra l'attuale parco e la zona di ampliamento e la valenza floristica del Vallone di Dondena permetteranno la creazione di veri e propri sentieri naturalistici collegati con quelli già presenti, inoltre i numerosi laghi alpini si integreranno pienamente con i valori paesaggistici del Parco, già oggi definito il parco dei laghi. Risultano, peraltro, non secondarie le notevoli potenzialità del nuovo comprensorio dal punto di vista del turismo escursionistico: già attualmente l'accesso al Parco del Mont-Avic avviene in gran parte da Champorcher, attraverso l'itinerario Petit Mont-Blanc/Col du Lac Blanc; inoltre, l'ampliamento permetterà il collegamento con il Parco nazionale Gran Paradiso e, da questo, con il parco francese della Vanoise realizzando, in tal modo, un itinerario di aree protette di notevole valore sotto il profilo della protezione che rappresenta, al tempo stesso, un'opportunità estremamente valida di promozione del turismo naturalistico;

Dato atto che i partecipanti alla Conferenza esprimono nel complesso parere positivo alla proposta e che, per quanto attiene la parte di territorio attualmente compresa nel Parco nazionale Gran Paradiso, il Presidente dell'Ente, Prof. Franco Montacchini, esprime parere favorevole alla cessione subordinando la stessa all'approvazione del Piano del Parco attualmente in corso di elaborazione;

Vista la valutazione finale della Conferenza che recita: "la Conferenza ha espresso all'unanimità parere favorevole all'ampliamento dei confini territoriali del Parco naturale del Mont-Avic nell'area denominata Vallone di Dondena, così come rappresentata dall'allegata cartografia. Si prende atto, altresì, del parere favorevole espresso dal Presidente del Parco nazionale Gran Paradiso relativamente alla cessione dell'area individuata in cartografia ed attualmente compresa all'interno del Parco Nazionale Gran Paradiso, subordinando la cessione stessa all'approvazione del Piano Territoriale del Parco Nazionale Gran Paradiso. La Conferenza invita il Sindaco di Champorcher a valutare l'opportunità di un ampliamento rispetto all'area proposta fino a comprendere la zona di grande interesse botanico, coincidente con il Mont Rascias e versante Nord dello stesso, così come suggerito dalla Dott.ssa Poggio del Comitato Scientifico del Museo regionale di Scienze naturali di Saint-Pierre. La Conferenza auspica che l'Amministrazione comunale di Champorcher, nell'ambito della propria pianificazione territoriale e dell'adeguamento del Piano regolatore al Piano Territoriale Paesistico, valuti opportunamente le modalità di accesso all'area protetta in modo da conciliare le esigenze legate alla fruizione del Parco con la tutela delle aree limotrofe";

Considerato infine che, con nota prot. 153 del 14 gennaio 2003, il Comune di Champorcher ha inviato copia della deliberazione di Consiglio comunale nella quale si esprime parere contrario alla proposta, avanzata in sede di Conferenza, circa l'inserimento dell'area coincidente con il Mont Rascias e il versante Nord dello stesso e, con nota prot. n. 387 del 29 gennaio 2003, ha confermato l'intesa per l'inserimento del Vallone di Dondena all'interno del Parco naturale Mont-Avic, come da cartografie allegate, trasmettendo la deliberazione della Giunta comunale n. 3 del 17 gennaio 2003 recante: "Approvazione risultanze verbale Conferenza Servizi e richiesta al Presidente della Giunta regionale per l'emissione decreto per ampliamento Parco Mont-Avic";

Propone, pertanto, di approvare l'ampliamento dei confini territoriali del Parco naturale del Mont-Avic nell'area denominata Vallone di Dondena, in Comune di Champorcher, come da corografia e cartografie catastali allegate, dando atto che l'estensione complessiva del Parco risulterà pari a 5747 ettari e che l'area evidenziata in cartografia, ed attualmente compresa all'interno del Parco nazionale Gran Paradiso, entrerà a far parte del Parco naturale Mont-Avic in seguito all'approvazione del Piano del Parco nazionale Gran Paradiso di cui all'articolo 12, della legge 394/1991;

Propone, altresì, di modificare il Consiglio d'Amministrazione del Parco naturale del Mont-Avic, ai sensi dell'articolo 5 - comma 2 - della legge regionale 66/89 e dell'articolo 13 - comma 2 - della legge regionale n. 30/1991, inserendo, tenuto conto della nuova superficie sottoposta a tutela, due rappresentanti del Comune di Champorcher;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 5116 in data 30 dicembre 2002 concernente l'approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2003/2005, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati e di disposizioni applicative;

Visto il parere favorevole rilasciato dal Capo del Servizio Gestione Risorse Naturali dell'Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla legittimità della presente deliberazione;

Visto il parere della III Commissione consiliare permanente;

Delibera

1) di approvare l'ampliamento dei confini territoriali del Parco naturale del Mont-Avic nell'area denominata Vallone di Dondena, in Comune di Champorcher, come da corografia e cartografie catastali allegate, dando atto che l'estensione complessiva del Parco risulterà pari a 5747 ettari e che l'area evidenziata in cartografia, ed attualmente compresa all'interno del Parco nazionale Gran Paradiso, entrerà a far parte del Parco naturale Mont-Avic in seguito all'approvazione del Piano del Parco nazionale Gran Paradiso di cui all'articolo 12, della legge 394/1991;

2) di modificare il Consiglio d'Amministrazione del Parco naturale del Mont-Avic ai sensi dell'articolo 5 - comma 2 - della legge regionale n. 66/1989 e dell'articolo 13 - comma 2 - della legge regionale 30/91 inserendo, tenuto conto della nuova superficie sottoposta a tutela, due rappresentanti del Comune di Champorcher;

3) di stabilire che l'Ente Parco naturale del Mont-Avic provvederà ad indicare sul terreno i confini dell'area oggetto di ampliamento mediante apposizione sul perimetro esterno di apposite tabelle di segnalazione;

4) di stabilire che, fino a quando non venga aggiornato l'attuale Piano di gestione territoriale del Parco, approvato con deliberazione del Consiglio regionale 22 giugno 1994 n. 753/X, nell'area oggetto di ampliamento sono comunque vietate le attività previste alle lettere a, c, d, e, f, i, l, del comma 2, articolo 9 della l.r. n. 66/1989, così come disposto dall'articolo 16 della legge stessa.

Allegati

(Omissis)

Président La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.

Perrin (UV) Je remercie le Conseil pour avoir permis la discussion de ce point. Je voudrais aussi profiter de votre patience pour annoncer la présentation d'une résolution d'appui à une proposition de loi d'initiative populaire, qui récite: "Indicazione obbligatoria nell'etichettatura dell'origine dei prodotti alimentari". Cela sert surtout à garantir les consommateurs et les producteurs, et la résolution va dans la direction de donner un soutien institutionnel à cette initiative.

Pour ce qui est de la délibération dont à l'objet, la loi régionale n° 66/1989 - portant normes pour l'institution du Parc naturel du Mont-Avic - prévoit que les agrandissements éventuels de la superficie du parc seront établis par arrêté du Président du Gouvernement régional, sur délibération préalable du Conseil régional sur proposition de l'Assesseur à l'agriculture et en accord avec les communes dont le territoire est concerné. D'après la proposition présentée par la Commune de Champorcher, d'élargir le Parc naturel du Mont-Avic à la zone du vallon de Dondena, proposition approuvée par le Conseil communal par délibération n° 27/2002, les bureaux du service gestion des ressources naturelles de l'Assessorat ont préparé la documentation prévue.

Dondena est située dans le vallon de l'Ayasse et occupe les hauts lieux de la Commune de Champorcher pour une surface d'environ 2225 hectares de terrain à une altitude de 1900 à 3185 mètres. La richesse de sa faune et de sa flore est considérable ainsi que la valeur naturelle du site. Le territoire, riche en torrents et lacs, a une valeur aussi historique par la présence de chemins muletiers pour la chasse royale et par la présence du Sanctuaire de Notre Dame de la Neige près du Lac Miserin. La documentation afférente la zone intéressée à l'agrandissement a été mise à disposition du public pendant trente jours près des bureaux du service de gestion des ressources naturelles et du bureau de la Mairie de Champorcher. Aucune observation n'a été relevée.

Une conférence pour l'examen de la proposition a été convoquée le 13 décembre 2002, à laquelle ont été invités les responsables de la direction des forêts, du Corps forestier de la Vallée d'Aoste, de la direction de l'urbanisme, du Parc naturel du Mont-Avic, du Parc national du Grand Paradis, du Comité scientifique du Musée régional des sciences naturelles, du Comité régional de la gestion de la chasse, du Comité régional pour la protection, l'expansion et la pratique de la pêche, de "l'Associazione Coltivatori Diretti" de Champorcher, de la Commune de Champorcher, des associations environnementales. La conférence a exprimé un avis favorable à l'unanimité.

Le Conseil régional est donc appelé à approuver l'agrandissement des limites de la superficie du Parc naturel du Mont-Avic, jusqu'à y comprendre tout le territoire du vallon de Dondena dans la Commune de Champorcher, dont une partie est actuellement comprise à l'intérieur du Parc national du Grand Paradis et, compte tenu de la nouvelle surface protégée d'intégrer le Conseil d'administration du Parc du Mont-Avic par deux membres nommés par la Commune de Champorcher. Par cet agrandissement le Parc du Mont-Avic sera uni au Parc du Grand Paradis. Nous avons donc un vaste territoire protégé, riche en valeur naturelle, en flore et en faune. Il est important de souligner l'engagement qui a été déployé pendant ces années pour valoriser le parc, les aires naturelles et protégées, les sites d'intérêt communautaire, dans l'esprit de protéger des valeurs importantes, mais aussi avec la certitude d'apporter des bénéfices aux populations résidentes par la valorisation touristique de ces zones et par la valorisation de l'agriculture, des produits agricoles et de toutes les ressources naturelles du territoire.

Si dà atto che il Consigliere Charles Teresa non partecipa alla discussione e alla votazione dell'oggetto.

Président Le débat est ouvert. La parole au Conseiller Nicco.

Nicco (GV-DS-PSE) Nel corso della discussione sul bilancio del 2003 - i colleghi si ricorderanno - auspicavo che questo Consiglio potesse approvare l'ampliamento del Parco del Mont-Avic quale ulteriore e concreta iniziativa di salvaguardia e di valorizzazione ambientale, e non posso dunque che esprimere, anche a nome del gruppo, piena soddisfazione per la realizzazione di un obiettivo che, alcuni fra di noi, hanno perseguito da gran tempo.

Oggi, su questa proposta, come già per quella del Mont-Mars, pare esservi una larga unità, ma anche in questo caso come già per il Mont-Mars l'evoluzione è stata quanto mai travagliata e contrastata, e non mi sembra allora inutile ricordare che ben altre erano le prospettive tracciate da qualcuno all'inizio degli anni '70 per quel vallone, quando il Comune di Champorcher, su sollecitazione di determinati gruppi di interesse economico e finanziario, aveva redatto un piano regolatore generale che prevedeva nuovi insediamenti per quasi 6000 unità nelle zone già urbanizzate, e la realizzazione ex novo di una cosiddetta "stazione integrata in quota". Il modello era chiaramente quello dell'Alpila.

In particolare, sviluppando alcune indicazioni che erano state fornite dal Capitano Lamberti, allora si erano ipotizzati sulla sinistra orografica due domaines skiables, l'uno nell'area Mont-Blanc, Col de Croix, Bec Raty, l'altro nel bacino Dondena, Finestra di Champorcher, Colle della Balma, cioè precisamente le aree sulle quali oggi si propone l'estensione del Parco del Mont-Avic. In prossimità di questi due domaines, si era prospettata anche la realizzazione di cosiddetti "centri turistici ricettivi e residenziali", allora ben noti e discussi, denominati ES1, ES2, ES3, che erano dimensionati per una ricettività di 8700 unità ed erano ubicati fra Prarion e Laris, fra Mont-Blanc e il Col de Croix per il bacino di Vernouille e fra Sapy e Dondena per l'omonimo bacino, con, oltre a questo, - leggo dalla relazione del piano - "una stazione di alta quota ubicata nella zona fra Dondena e il lago Miserin, con possibilità di creare un altiporto in prossimità".

Ci fu chi, sin da allora - fra questi voglio ricordare in questo Consiglio in particolare Pierino Danna, che poi fu Sindaco di Champorcher - si oppose a quei progetti e perseguì altre direttrici, con la predisposizione fin dal 1976 di un piano di sviluppo della zona Dondena-Laris, che indicava una via totalmente diversa da quella del piano regolatore precedente, bocciava quella stazione integrata e la considerava un'isola - leggo in una relazione di quegli anni - "un corpo estraneo che male si inserisce nell'ambiente umano e naturale".

Devo dire che il Sindaco Danna aveva trovato degli appoggi importanti già allora anche all'interno dell'Amministrazione regionale, in alcuni settori dell'Amministrazione regionale, consapevoli che quel piano regolatore non delineava affatto una prospettiva di sviluppo equilibrato per la comunità di Champorcher, ma che vi era invece il rischio di iniziative sporadiche, configuranti più la speculazione edilizia che la reale utilizzazione di domaines skiables. Ciò ricordato, ribadiamo il nostro pieno consenso alla direzione che oggi si è imboccata, nella convinzione che questa direzione possa rappresentare un concreto e significativo esempio di quello sviluppo sostenibile a cui spesso ci si riferisce, ed in cui la comunità di Champorcher e quella intera valle possano svolgere un ruolo non subalterno ad interessi esterni, ma essere invece dei protagonisti.

Président Si personne ne demande la parole, je ferme la discussion générale.

Je soumets au vote la délibération ainsi que la cartographie en annexe, en rappelant que la IIIème Commission a donné son avis à la majorité:

Conseillers présents et votants: 26

Pour: 26

Le Conseil approuve à l'unanimité.