Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 740 del 19 settembre 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 740/VIII - SOLUZIONE DEL PROBLEMA DEL COLLEGAMENTO AOSTA-PILA NEL QUADRO DELLA VALORIZZAZIONE TURISTICA DELL'INTERO COMPRENSORIO CIRCOSTANTE - (Ritiro di mozione).

PRESIDENTE :: Do lettura del testo della mozione presentata dai Consiglieri Torrione, Pascale e Breuvé:

MOZIONE

La crisi del turismo regionale è stata puntualmente evidenziata nell'ambito del recente congresso svoltosi a Saint-Vincent.

In tale sede l'Assessore Borbey ha assunto precisi impegni su una molteplicità di problemi interessanti il settore turistico tra cui quello del collegamento tra Aosta e Pila.

E' però assodato che la realizzazione di un impianto del genere non può più essere vista in funzione esclusivamente delle due citate località ma va piuttosto considerata in una dimensione ben diversa e cioè nel quadro di un comprensorio territoriale che comprenda Aosta ed i Comuni limitrofi, Pila e Cogne.

Il discorso inquadrato in questi termini assume pertanto una rilevanza del tutto particolare sia per ciò che si riferisce al dimensionamento degli interventi da realizzare sia per quanto riguarda gli obiettivi turistici da conseguire.

E' chiaro ed evidente che una impostazione di questo tipo presuppone un impegno finanziario di una certa consistenza ma che può comunque essere compatibile con le attuali disponibilità regionali, visto e considerato che l'avanzo di amministrazione dell'esercizio finanziario 1983 ammonta ad oltre 150 miliardi di lire.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali Gianni Torrione, Liborio Pascale e Lilliana Breuvé propongono che

Il Consiglio regionale

DELIBERI

di impegnare la Giunta a sottoporre al Consiglio regionale entro e non oltre tre mesi una soluzione relativa al problema del collegamento Aosta-Pila nel quadro di una valorizzazione turistica del comprensorio comprendente le due citate località, Cogne ed i Comuni della cintura del Capoluogo regionale, previa consultazione delle Amministrazioni comunali interessate.

PRESIDENTE :: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Questa nostra mozione, già più volte rinviata a causa di altri argomenti che hanno tenuto impegnato il Consiglio, si trova in testa all'ordine del giorno di questa seduta. E' un problema ormai noto, che però si inserisce in un contesto che noi riteniamo debba essere esaminato sotto un'ottica del tutto particolare e trattato con una prospettiva sostanzialmente diversa.

Si tratta di riattivare il collegamento tenendo conto che non si debbono solo raccordare due località come Aosta e Pila, ma piuttosto favorire lo sviluppo di un intero comprensorio che riguarda la città di Aosta, i Comuni della cintura, Pila e Cogne. Solo in questa dimensione, a nostro avviso, il collegamento assume una diversa rilevanza perché altrimenti operiamo in un contesto ridotto, con una dimensione che forse non giustificherebbe l'entità della spesa. Questo argomento ci offre il destro per fare anche un altro tipo di riflessione su alcune scelte che, negli anni '55 '6O, sembravano di primaria importanza per lo sviluppo del turismo in Valle d'Aosta ma che poi si sono dimostrate non così valide come si ipotizzava allora.

La cosiddetta stazione di turismo di sci integrale, dove al turista e allo sciatore venivano offerte tutte le opportunità, si è rivelata, non solo per una esperienza italiana ma soprattutto francese, un grosso fallimento. Dico questo per essere credibile, perché noi all'epoca eravamo rimasti affascinati da questo tipo di impostazione e avevamo caldeggiato, come d'altronde altre forze politiche presenti in questo Consiglio, la costruzione della nuova Pila: con un minimo di autocritica che credo ogni forza politica debba fare, dobbiamo riconoscere che questa scelta, alla lunga, ha dimostrato dei grossi limiti. Forse sarebbe stato meglio ribaltare il problema e creare in Aosta e nei Comuni della cintura alcune infrastrutture di tipo turistico che avrebbero incentivato la vocazione di Aosta e dei Comuni della cintura e avrebbero lasciato intatta la zona che il compianto Avv. Caveri definiva "deliziosa".

Tra la bucolica Pila dell'Avv. Caveri e la realtà che vediamo con in nostri occhi la differenza è sostanziale e dopo questi grandi investimenti ci chiediamo anche se Pila possa avere uno sviluppo e un avvenire. Abbiamo constatato che il turismo riesce ad esprimere il meglio di se stesso là dove si colloca su di una realtà umana già preesistente e attiva; dove l'elemento umano ha una presenza imposta, come nella stazione di sci integrale di Pila, il discorso diventa molto più difficile. Credo che si debba riflettere su questi argomenti, soprattutto in un momento in cui il turismo in Valle d'Aosta subisce un calo preoccupante. Pila è lì, a testimonianza di alcune scelte che, ripeto, non sono state delle più felici, e noi dobbiamo riattivarla, non considerando però Pila realtà a se stante, con il collegamento effettuato esclusivamente in sua funzione. Pila va collocata in un'ottica sostanzialmente diversa: deve diventare un polo di riferimento per Aosta e per i Comuni della cintura urbana. Deve diventare un punto di riferimento anche rispetto a Cogne, con il collegamento attraverso il trenino, la cui realizzazione speriamo riesca ad iniziare. Cerchiamo quindi di individuare un comprensorio con una dimensione importante sul piano dell'offerta turistica dando la possibilità ad Aosta ed ai Comuni della cintura di recitare un ruolo che non sia più passivo ma attivo, e cerchiamo di attivare il turismo di Pila, che purtroppo ha una stagionalità sempre più ridotta, perché, al di là di alcuni mesi invernali, non riesce ad esprimere nulla anche, perché Pila d'estate offre lo spettacolo di una landa deserta, priva di servizi; ed anche quando i servizi ci saranno questo aspetto probabilmente non cambierà perché manca il preesistente substrato umano.

Comunque, pur accettando Pila così com'è, dobbiamo, tutto sommato, pensare a questo tipo di investimento non con una visione campanilistica (per favorire Aosta, ma in un'ottica diversa. In questo senso io credo che la funzione dell'Assessorato al Turismo sia essenziale, proprio per evitare che questo futuro collegamento, che io auspico, non si riduca a coinvolgere soltanto Aosta e Pila, ma coinvolga anche tutto il comprensorio al quale facevo riferimento. So che il problema è stato sollevato non solo da noi ma anche da altre forze politiche e ricordo una interpellanza del Consigliere Stévenin alla quale, l'Assessore Borbey aveva dato alcune assicurazioni.

Noi crediamo che l'approvazione di questa mozione possa essere la testimonianza di un intervento che si farà, anche perché non è più rinviabile né dilazionabile, pena il fallimento dell'impostazione turistica che riguarda Aosta e il comprensorio che abbiamo cercato di delineare. Non abbiamo altro da dire: è un problema che si dibatte ormai da anni e abbiamo visto che anche facendo un discorso più riduttivo, limitato ad Aosta, Pila rappresenta lo sbocco naturale per un certo tipo di turismo invernale che è tipico della nostra città: anche sotto questo aspetto io credo che possa essere dato l'avvio a questo intervento che, ripeto, non può essere più rinviato.

PRESIDENTE :: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey; ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Il Consigliere Torrione ha giustamente detto che il collegamento Aosta-Pila come il collegamento Prampraz - Acque Fredde Cogne, è già stato deciso. Anche se questa mozione è del 14 giugno 1984. negli atti del convegno che l'Assessorato al Turismo ha promesso a Saint-Vincent il 5 e 6 giugno si parla già dell'incarico di massima per la progettazione dell'impianto di arroccamento Aosta-Pila e dell'ulteriore incarico di progettazione del collegamento Prampraz-Cogne perché il precedente progetto, già esecutivo, prevedeva soltanto il collegamento Acque Fredde Cogne. Si è dovuto pertanto dare un ulteriore incarico per continuare la linea ferroviaria da Acque Fredde fino a Prampraz, punto d'incontro con la stazione intermedia di collegamento dell'ovovia Aosta Pila.

Quindi il Consigliere Torrione mi scuserà se la maggioranza e la Giunta regionale non approveranno questa mozione, astenendosi, perché si ritiene che nessuno voglia avere diritti di primogenitura su un discorso così importante, nemmeno il Consigliere Torrione e il Gruppo consiliare del P.S.I.

Nella mozione si dice: "di impegnare la Giunta a sottoporre al Consiglio regionale entro e non oltre tre mesi una soluzione relativa al problema..": la soluzione c'è già con il progetto di massima consegnato un mese fa dalla Società Agudio, che è già stato consegnato al Comune di Gressan, ai Comuni interessati e alla Società "Pila", affinché venga dato un parere tecnico. Sulla base di questo progetto di massima la Giunta regionale è sul punto di affidare l'incarico per il progetto esecutivo, per il quale non si sa ancora se fa re un appalto concorso tra le ditte specializzate che costruiscono le telecabine o se scindere la questione dando il progetto esecutivo per la parte meccanica e elettrica dell'impianto ad una società, affidando invece il progetto delle stazioni a ingegneri professionisti che operano nel settore edile. Posso già affermane che la maggioranza è indirizzata verso l'appalto concorso, se sul mercato ci sono almeno due o tre ditte che fanno questo tipo di lavori. In Italia infatti vi è solo una società che costruisce ovovie e cabinovie ed è la Agudio, mentre altre società costruiscono seggiovie e skilift.

Devo dire che questa maggioranza e questa Giunta, fin dalle elezioni regionali del 1978, avevano espresso la volontà politica di ripristinare il collegamento Aosta - Pila e Prampraz Cogne. Il Consigliere Torrione ha oggi ripreso il discorso, che era già stato toccato altre volte in Consiglio regionale, di fare un triangolo Aosta-Pila-Cogne a livello turistico. Aosta da al turista posti letto a prezzo inferiore di Cogne o di Pila, per ovvie ragioni di costi minori; Aosta potrebbe essere utilizzata come punto di partenza per le settimane bianche, proprio in quei mesi nei quali, sino ad oggi, non ha avuto molta affluenza di turisti. Essendo la volontà politica di fare questo impianto di arroccamento con Pila, del costo di 12 miliardi, ormai acquisita il prevedibile aumento di sciatori comporta, logicamente, la previsione di raddoppiare il domaine skiable di Pila, dando così modo di andare verso est e forse di utilizzare la parte alta del Comune di Charvensod, dal Lago di Chamolé sino ai prati dell'alpeggio di Chamolé, che si collega con la pista 4 che la Società Pila sta ampliando. Il triangolo verrebbe completato da Cogne, che ha un turismo estivo eccezionale grazie al Parco del Gran Paradiso ed ai ghiacciai, il che permetterebbe di passare dallo sci alpino di Pila allo sci nordico di Cogne, che è la sua caratteristica invernale.

Questo è quanto la Giunta è intenzionata a realizzare e si sta lavorando alacremente per poter iniziare i lavori (forse troppo ottimisticamente) prima della prossima estate. Per questo io credo che i proponenti la mozione debbano ritenersi soddisfatti in quanto è volontà di tutto il Consiglio regionale dare una buona impostazione alla esecuzione dell'opera.

Per i motivi sopra esposti invito il Gruppo consiliare del P.S.I. a ritirare la mozione, essendo evidente la dichiarazione di volontà della Giunta nei confronti del Consiglio: abbiamo già dato l'incarico per la progettazione di un impianto di arroccamento di ovovia a sei posti, con una velocità di 4 metri e mezzo al secondo (imposta dalla legge) e con una capacità oraria di 1750 persone all'ora; nel giro di quattro ore si possono portare da Aosta a Pila circa 6000 persone. Mi sembra quindi superfluo approvare questa mozione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.): Noi lasciamo al Gruppo Socialista decidere se ritirare la mozione o no.

Voglio però fare una considerazione: noi siamo orientati a votare la mozione, perché apprendiamo in questa occasione dalle parole dell'Assessore al Turismo che esiste un progetto di massima, già inviato ai Comuni interessati e alla Società Pila, di cui io, che sono Consigliere regionale della Valle d'Aosta, sono completamente all'oscuro. Una eventuale modifica a questa mozione è quella di far diventare i tre mesi di tempo una settimana: la Giunta ci presenti perlomeno, bontà sua, il progetto di massima già realizzato, che dovrebbe anche avere implicazioni economiche degne di considerazione. Il Consiglio regionale e la Commissione lo esamineranno ed esprimeranno suggerimenti alla Giunta per proseguire sulla strada intrapresa.

Mi sembra che il problema si ponga sostanzialmente in questi termini, altrimenti ancora una volta ratificheremo una scelta di questo tipo fatta tramite una delibera di Giunta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Credo che il collega Consigliere Tonino abbia anticipato quasi tutto il mio intervento e le sue osservazioni sono esatte. Peraltro l'Assessore Borbey ed io sovente diciamo le stesse cose e ci troviamo a concordare. Io ritengo che su questo argomento l'osservazione che ha fatto il Consigliere Tonino sia sostanziale: non è simpatico sentirsi dire che il progetto è stato inviato alle Amministrazioni interessate, visto che si tratta di un problema per il quale la nostra mozione è ferma qui da mesi e l'Assessore non aveva mai sentito nemmeno l'apposita Commissione Consiliare! Io non metto in dubbio neanche una parola di quello che ha detto l'Assessore Borbey, sono convinto che il progetto sia in fase avanzata; ciò è lodevole e di questo ringrazio l'Assessore che sull'argomento ha mantenuto gli impegni che aveva assunto in sede di Convegno. Però devo esprimere le mie perplessità, perché sappiano tutti che il progetto esiste e che le Amministrazioni comunali addirittura sono già state informate; non so se sia stata informata anche quella di Aosta. In ogni caso l'Assessore ha detto una cosa rilevante: a progetto ultimato la Giunta non sa ancora come procedere, se per appalto-concorso o per semplice appalto o per incarico. Anche l'iter di questo progetto può interessare il Consiglio. Se devo esprimere un parere preferirei che la Giunta procedesse per appalto-concorso, visto che le soluzioni possono anche, a detta dei tecnici, essere diversificate.

Se la Giunta vuole modificare o emendare la mozione non rivendico nessuna primogenitura, dico solo che l'atteggiamento di un gruppo di minoranza può, per qualche verso ed in termini estremamente corretti, aver sollecitato la maggioranza a procedere in maniera più spedita. Questo rientra infatti nei nostri compiti e credo rientri nei compiti della maggioranza essere sensibile alle istanze delle forze di opposizione. Se si vuole modificare il testo impegnando la Giunta a sottoporre alla competente Commissione i progetti relativi, già acquisiti da parte della Giunta, noi siamo d'accordo e credo che non si faccia che sancire il dato di fatto incontestabile che la Giunta ha già avviato a soluzione il problema e che nello stesso tempo, si dà al Consiglio l'opportunità di una più completa informazione. Siamo quindi d'accordo a modificare il testo deliberato della mozione.

PRESIDENTE :: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey; ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Io ho detto che "sembra" che si voglia avere la primogenitura! Tuttavia, quando si presenta una mozione il 14 giugno, dopo aver sentito il responsabile di settore di un esecutivo regionale dichiarare il 6 giugno, in un convegno pubblico che la Giunta aveva già dato l'incarico della progettazione, mi si permetta il sorgere del dubbio che qualcuno voglia farsi bello!

Questo esecutivo ha dichiarato la sua volontà di procedere al più presto sulla questione Pila, perché un "domaine skiable" e una località come Pila non possono essere dimenticati come lo sono stati da 10 anni a questa parte.

La "Società Pila" è l'unica che, in questi ultimi dieci anni, non ha costruito alcun nuovo impianto: in qualità di amministratori regionali noi siamo preoccupati e vi posso dire che nel corso di un sopralluogo fatto con altri colleghi a Pila e ad Acque Fredde, prima di dare l'incarico suppletivo per il trenino, ci siamo incontrati con i tecnici e i responsabili della Società Pila per sollecitarli in questo senso. Abbiamo anche riunito tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, toccando altre questioni per le quali noi dell'esecutivo non vogliamo avere la primogenitura; abbiamo ritenuto di suggerire alla "Società Pila" di aumentare la sua operatività, perché a noi, in qualità di esecutivo, non sta bene che operino in maniera perfetta a livello contabile, ma in maniera troppo lenta a livello di imprenditorialità.

Un progetto di massima di per un'opera del costo di 12 miliardi non può non avere un iter di alcuni mesi: la Giunta si esprimerà su questo progetto di massima e non avremo niente in contrario, appena avremo l'impostazione per poter predisporre la fase esecutiva, a chiedere al Presidente della Commissione competente di indire una riunione specifica e in qualità di delegato di Giunta (se sarò io) riferirò il punto di vista e l'impostazione dell'esecutivo. Non ritengo che si debba dibattere questo problema, che è di carattere tecnico, in Consiglio regionale, perché dal punto di vista politico tutti concordiamo sul da farsi.

PRESIDENTE :: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Glissons pour l'instant sur le problème formel, centré sur qui a inventé le problème ou qui en a donné les solutions et comme l'Assesseur vient de dire, considérons que le problème se posait déjà au début de l'année dernière.

On avait prévu de donner une certaine solution et l'Assesseur, pendant ces mois, a travaillé pour la trouver. Je crois donc qu'avec cette motion on voulait souligner encore une fois la nécessité de réaliser l'embranchement Aoste-Pila. L'Assesseur vient de présenter les solutions proposées. En attendant de se prononcer sur ce projet, il a cru bien avoir aussi l'avis des Communes intéressées. Donc c'est après cet avis que la Junte déclarera sa position; après quoi le projet sera envoyé à l'attention des Commissions compétentes du Conseil. Il ne s'agit pas de dire: "le Conseil n'est pas renseigné sur ce que la Junte fait", au contraire, la Junte avait déjà inclus dans son programme le travail et, pendant ces mois, elle a réalisé le projet, enfin elle l'a soumis à l'attention des Communes compétentes. Le problème donc est inexistant.

Toutes les forces politiques sont d'accord pour le développement de Pila. Ce serait absurde de voter cette motion, du moment que l'Assesseur a déjà déclaré que l'Exécutif est en train de porter en Commission le projet même.

PRESIDENTE :: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Per dare la chiara dimostrazione che non siamo qui per rivendicare primogeniture noi ritiriamo la mozione. Vogliamo però, con altrettanta correttezza, sollecitare la Giunta ad assumere degli atteggiamenti conseguenti. L'anno scorso noi abbiamo ritirato due mozioni sul turismo, perché la Giunta si era impegnata a risolvere il problema: siamo ancora qui ad aspettare la soluzione!

Non vogliamo dire che siamo noi a costruire l'Aosta-Pila; lo fa la Giunta e lo sbandiererà al momento opportuno. Se questo può dimostrare che noi non avevamo usato strumentalmente la mozione per farci promotori di iniziative che dessero lustro al Gruppo del P.S.I., noi non abbiamo nessuna difficoltà a ritirarla. Visto che le cose stanno in termini piuttosto avanzati per quanto riguarda la progettazione, riteniamo che l'impegno dell'Assessore debba essere assolto correttamente nei confronti del Consiglio. Questo è un atto di buona volontà ed è una ulteriore prova che non siamo qui per strumentalizzare l'opposizione ma per cercare di far risolvere da questa Giunta i problemi che riguardano la Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: La mozione presentata dal Gruppo Socialista è stata ritirata.