Oggetto del Consiglio n. 323 del 25 gennaio 1984 - Resoconto
OGGETTO N. 323/VIII - APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA' DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DA REALIZZARSI NELL'ANNO 1984, AI SENSI DELLA L.R. 5 MAGGIO 1983, N. 28.
PRESIDENTE: Do lettura del testo della delibera:
IL CONSIGLIO REGIONALE
DELIBERA
1°) di approvare il programma di massima delle attività di formazione professionale da realizzarsi nell'anno 1984 di cui alle allegate tabelle A) e B), ai sensi della L.R. 5 maggio 1983, n. 28;
2°) di stabilire che all'attuazione, alle modalità di svolgimento e all'impegno di spesa delle singole operazioni si provveda con deliberazioni della Giunta regionale;
3°) di dare atto che la spesa per la realizzazione delle iniziative formative di cui al punto 1° graverà sui capitoli 49000 (spese per l'attuazione delle iniziative di formazione professionale tramite i Centri a gestione regionale) e 49010 (contributi per l'attuazione delle iniziative di formazione professionale tramite i Centri a gestione convenzionata) del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1984;
4°) di stabilire che il Servizio di formazione e orientamento professionale provveda a predisporre, per il finanziamento da parte del Fondo Sociale Europeo, tutti i progetti compresi nel programma di massima in questione che risultino compatibili con le nuove norme F.S.E. (Decisione CEE n. 83/516 del 17 ottobre 1983; regolamento CEE n. 2950/83 del 17 ottobre 1983);
5°) di dare atto che eventuali contributi provenienti dallo Stato o dalla CEE per attività di formazione professionale saranno introitati, a titolo di recupero, sui pertinenti capitoli della parte Entrata del bilancio di previsione per l'anno 1984.
omissis...
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta; ne ha facoltà.
ROLLANDIN - (U.V.): Lors de la séance passée j'avais demandé de discuter de ce problème, en tenant compte, comme j'avais dit à niveau de bureau de la programmation, qu'il y avait la nécessité d'approuver le plus tôt possible ce plan pour démarrer avec les cours mêmes.
Je me rends compte que dans cette délibération il y a des points qui peuvent être même modifiés à l'avenir. En effet, lors de la rencontre avec les forces syndicales, on a parlé même du problème de la formation professionnelle, en tenant compte qu'il y a une loi approuvée l'année dernière qui est en train de démarrer, et surtout du problème que pour un certain nombre des cours qui sont prévus ici on n'a souvent des données si sûres pour l'avenir. Nous nous rendons compte des limites que ça peut représenter pour la discussion à niveau de Conseil.
Tout de même, un certain nombre de cours ne sont que le prolongement de cours qui avaient déjà commencé l'année dernière; au contraire, pour des cours particuliers il s'agit de commencer dans l'année 1984.
Je ne sais pas si c'est le cas de descendre dans les détails des différents cours; s'il y aura des questions particulières les Assesseurs répondront dans les différents domaines.
Comme tout le monde peut voir, il s'agit en particulier de cours dans le domaine de l'industrie, commerce, artisanat et transports, là où tout le monde sait quelles sont les difficultés et les problèmes.
Il s'agit ici de faire une prévision que nous sommes en train de vérifier, en tenant compte du fait qu'il y a un discours ouvert avec les différentes forces sociales.
Je proposerais en particulier pour un cours une petite modification, c'est-à-dire "Corsi formativi per persone in cerca di occupazione e sottoccupate non ancora addette all'attività agricola", là on avait mis "da impiegare in qualità di alpigiani".
Ici malheureusement on doit dire qu'il n'y a pas eu des requêtes, et j'ai dit malheureusement, car nous savons quelle importance a l'alpage dans notre Région. Je proposerais d'ajouter "esperti in classificazione di fontine", car là on a, au contraire, un problème d'avoir un certain nombre d'experts qui puissent qualifier et donc voir quelle est la production de la fontine et donner des suggestions même pour les producteurs.
Je veux seulement répéter que c'est probable qu'on puisse avoir des modifications pendants l'année, en considérant l'évolution de la situation industrielle et de l'emploi dans notre Région.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout, ne ha facoltà.
COUT - (P.C.I.): Non entrerò nel merito dei singoli corsi almeno per il momento, penso che qualcun altro lo farà in seguito; vorrei solo sottolineare alcune cose, perché se teniamo conto di come sono arrivate queste proposte in Consiglio e anche di come va a rilento l'attuazione per ciò che riguarda la legge sulla formazione professionale, penso che sia necessario ricordare alcune scadenze della legge stessa, sulle quali pensiamo che la Regione potrebbe intervenire decisamente, vista la necessità di mettere in piedi, in Valle d'Aosta, una formazione professionale seria, soprattutto in collegamento alle richieste che ci sono sul mercato del lavoro, alla situazione occupazionale ed alle necessità che ne derivano.
L'art. 33 della legge che aveva citato il Presidente, richiama alcune scadenze che sono poi in definitiva queste: entro sei mesi la Giunta dovrebbe individuare sul territorio regionale le sedi di formazione professionale a gestione regionale, cosa che per il momento non mi risulta sia stata fatta, almeno non ci è ancora arrivata notizia, e pensiamo che questa non sia una cosa molto difficile da fare. Le sedi a gestione regionale non penso che possano essere molte e per l'agricoltura, per esempio, la sede è certa; alcune altre sedi potrebbero essere gli istituti professionali e così via, nel senso che non è una cosa tanto difficile da fare.
Inoltre, entro sei mesi dal mese di luglio (e questi sei mesi sono ormai scaduti). La Giunta doveva promuovere la costituzione della Consulta regionale, per cui mi risulta che sono state fatte delle richieste di designazione. Poi doveva ancora, entro sei mesi, adottare un regolamento apposito per emanare le disposizioni necessarie per l'attuazione della legge, cosa che non mi risulta sia stata fatta. Inoltre ci sono delle scadenze, che saranno a breve termine, per il piano triennale che dovrebbe essere preparato entro il 31 marzo 1984 e poi, soprattutto, la Regione avrebbe già dovuto cominciare a istituire il servizio di formazione e di orientamento professionale, visto che questo servizio - ce lo ricordava stamani l'Assessore Faval - è necessario che funzioni al più presto, proprio perché non capiti poi che ci sono 80 iscritti alla scuola per maestre d'asilo e manchino degli iscritti in quei settori dove ce n'è maggiormente richiesta.
Tutto questo a noi dà l'impressione che si vada molto a rilento, anche perché, se andiamo a vedere, l'unica cosa che è stata attuata è il comma in cui si dice che "fino a quando non siano insediati gli organi previsti dalla presente legge, le attività di formazione professionale continuano ad essere svolte secondo le disposizioni e le procedure in vigore".
Ci terrei a sottolinearlo: veramente, finora, non è stato fatto che questo! Le procedure in atto lo scorso anno sono state mantenute e stanno andando avanti; non s'è sentita l'apposita Commissione per la Formazione professionale neanche su questo piano che stiamo esaminando; sebbene, specificatamente, nella legge venga richiesto che la Commissione sia sentita per il piano triennale e non forse per quello annuale, visto però che in attesa di quel piano si è presentato questo, almeno per quest'anno, la si poteva sentire. Non c'è stato il minimo sforzo per superare quella preparazione di corsi spezzettata, fatta Assessorato per Assessorato, senza un minimo di coordinamento degli obiettivi, delle finalità, fatti poi passare attraverso l'Ufficio e portati in Consiglio senza un minimo di confronto (almeno per quello che mi risulta), tra i vari Assessorati e quindi con carenze gravi, che in altre occasioni avevamo sottolineato, per quanto riguarda la stessa formazione del piano che c'è stato presentato e che non starò ad esaminare nel dettaglio.
C'è un'altra questione che vorrei sottolineare e che mi pare abbastanza grave rispetto al programma di formazione professionale per l'anno 1984. Noi siamo solo oggi chiamati a deliberare su questo programma ma già abbiamo avuto modo di prendere visione di una deliberazione per un'attività di formazione professionale che non rientra in questo piano: mi riferisco precisamente alla deliberazione della Giunta n. 280 del 20.1.1984, concernente la qualificazione di persone disoccupate con prosecuzione del corso formativo finalizzato per maglieriste presso la ditta Buzzi di Aosta, che noi a suo tempo avevamo già criticato.
L'avevamo criticato per diversi motivi (ci tengo anche solo ad accennarlo per i Consiglieri che non erano presenti alla discussione nella legislatura scorsa): prima di tutto, perché questi corsi non rientravano in un piano organico ed erano a totale carico della Regione, al di fuori di quelli che erano i fondi CEE che avrebbero potuto essere distribuiti diversamente, ed anche, a differenza di altri interventi di formazione dove c'è una quota a carico delle aziende, come risulta per questo piano, perché in quel caso non solo questa quota non c'era ma la Regione forniva i filati, dava degli aiuti per i macchinari, addirittura c'era un impegno a parte (su cui si erano fatte anche alcune battute di spirito) per cui la Regione avrebbe acquistato alcuni maglioni dalla ditta Buzzi.
Inoltre, secondo il nostro parere, da quello che ci risultava, sembrava che quel tipo di formazione potesse essere acquisita in un tempo molto minore che non in due o tre anni di seguito per lo stesso personale.
Da quel momento cosa è stato fatto? Lo scorso anno, con una deliberazione, i 145 milioni che erano previsti per l'83 sono diventati 196; all'inizio i frequentanti erano venti, con impegno di assunzione di 15; visto che poi l'assunzione era stata portata a 18, con questo s'è giustificato l'aumento di costo, per la Regione.
I frequentanti non sappiamo quanti sono, saranno probabilmente ancora venti quest'anno, i 15 assunti saranno diventati 18, gli undici milioni previsti nella deliberazione dell'82, la 3436, sono diventati adesso 93 milioni, per un costo totale quindi di 375 milioni per il corso, invece dei 243 milioni che erano stati previsti nell'82.
Ci fa molto meditare questo sistema di preparare una programmazione per ciò che riguarda la formazione professionale e chiediamo che si cambi decisamente modo di intervenire: se è questo il modo in cui vengono ascoltate le critiche che la maggioranza rivolge a questa Giunta e se così vengono ascoltati i suggerimenti, vuol dire che la Giunta è sorda, che intende andare avanti con il solito modo di operare, soprattutto per ciò che riguarda la formazione professionale.
E' per questo che ci teniamo a sottolineare ancora una volta che, al di là di quella che può essere la discussione su questo programma, è necessario attuare la legge per la formazione professionale, sulla quale c'è stato un ampio parere positivo da parte di tutti i Consiglieri sia di maggioranza che di minoranza.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Pascale, ne ha facoltà.
PASCALE - (P.S.I.): Credo che la proposta della Giunta vada esaminata in base a quei limiti che lo stesso Presidente della Giunta ha evidenziato, cioè questa proposta non ha la pretesa né la finalità di attuare la legge 28 sulla formazione professionale, una legge che - l'ha già detto il Consigliere Cout - è lungi dall'essere attuata non soltanto per quello che si riferisce agli organismi che sono previsti dalla legge, cioè la Consulta regionale, e per quel piano triennale che è previsto dall'art. 8 e che dovrebbe costituire la base della futura formazione professionale, ma mi riferisco in modo particolare all'art. 1, là dove si dice che la formazione professionale si svolge nel quadro degli obiettivi della programmazione economica e del piano regionale di sviluppo. E' evidente che qui di programmazione economica non ce n'è ed è anche evidente che non esiste allo stato attuale il piano regionale di sviluppo,perché le ultime indicazioni risalgono al 1978 per il quinquennio '78-'83.
Credo che sia questo il problema fondamentale, perché una formazione professionale svincolata sia dal sistema di formazione scolastica, lo abbiamo visto stamani parlando dell'Istituto San Giuseppe, sia anche dal quadro programmatorio generale, evidentemente non può raggiungere quegli obiettivi che sono necessari per fronteggiare l'attuale crisi economica.
Ci troviamo di fronte, e lo prevede d'altra parte l'art. 33, ad un piano che ha carattere transitorio e che doveva già essere presentato a settembre dell'83, e quindi lo accettiamo come tale, sollecitando però la Giunta ad attuare nella sua completezza la legge sulla formazione professionale.
Non entrerò nel merito dei vari corsi che vengono proposti: alcuni hanno certamente una loro validità, altri ci lasciano un po' dubbiosi; in modo particolare vorrei delle informazioni per quel corso previsto per persone disoccupate da impiegare nel settore del trasporto aereo con elicotteri in qualità di specialisti, che prevede una partecipazione di dodici addetti e un finanziamento pubblico di 404 milioni.
Mi sembra una cifra abbastanza considerevole, tenuto conto che già la Regione ha stipulato una convenzione con la società Eli-Alpi, piuttosto onerosa, che abbiamo esaminata in precedenti Consigli; non comprendiamo a cosa serva questo corso, perché la Società che è tenuta in base alla convenzione ad effettuare i soccorsi, ha già al suo interno i piloti e gli esperti necessari per attuare queste incombenze. Su questo vorremmo avere delle delucidazioni dalla Giunta.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.
MILLET - (P.C.I.): Entrando nel merito, riteniamo che non si possa parlare di provvisorietà, perché questa delibera fa riferimento alla legge sulla formazione professionale, la n. 28 del 5 maggio 1983, in cui, all'art. 33, si dice che per l'84 si doveva presentare un piano entro settembre; già questo ritardo rappresenta una grave inadempienza da parte della Giunta, che non ha rispettato una norma di legge.
Inoltre la fretta non ci permette di dare il nostro contributo per migliorare il piano, perché, entrando nel merito, ci sono molte cose da dire, al di là di quelle che già il Consigliere Pascale ha sollevato.
Noi ci troviamo nella condizione di non poter avere gli strumenti per valutare se quanto proposto va bene o meno, mentre sostengo che il Consiglio debba avere tutti gli strumenti per poter giudicare se un corso è valido, come viene fatto, altrimenti non si può dare un parere né astenersi.
Questa è la prima cosa che volevo sottolineare, tenendo conto del fatto che il provvedimento che andiamo ad approvare ha un finanziamento di 6 miliardi, per cui non è cosa da poco: interessa - facendo il totale di tutti i posti di lavoro - circa 2000 persone, per cui diventa praticamente una delle più grosse aziende articolate della Valle d'Aosta.
Si doveva dare la possibilità ai Consiglieri di approfondire la questione e questo doveva essere fatto nelle Commissioni: si dovevano dare tutti gli elementi in modo da poter analizzare corso per corso e dare un giudizio articolato. Ci sono delle iniziative valide, altre meno valide, altre in cui ci sono dei grossi interrogativi, perché evidentemente l'84, anche se in via provvisoria, doveva rappresentare l'inizio di impostazione di questa attività in base alla nuova legge.
Si rispetterà la scadenza per presentare il piano triennale? Dagli elementi che abbiamo, mi pare che sarà molto difficile che per fine marzo possa essere presentato il piano, quindi ci troveremo, fra due mesi, con la mancanza delle strutture per attuare il tutto.
Una questione generale: ci si presenta con una colonna di numeri di cui si dice praticamente che è un piano triennale. Sarebbe stato forse opportuno che il piano annuale '84 rispecchiasse un po' più la realtà, senza inganni.
Intanto mi interesserebbe sapere quali sono i comitati di gestione che seguiranno tutti questi corsi e come saranno formati, perché mi ricordo che in uno di questi comitati, quello della Trecciofil, in cui si dice che devono essere presenti le parti sociali, c'erano il rappresentante della Regione, il proprietario dell'azienda ed il rappresentante dell'Associazione degli imprenditori, ma il rappresentante dei lavoratori non esisteva!
C'è quindi anche in questi Comitati di gestione da rispettare questa regola, cioè che se c'è il proprietario dell'azienda (cosa sulla quale ho dei dubbi, perché è parte interessata), se c'è il rappresentante degli imprenditori (e allora non può esserci poi il proprietario) ci deve anche essere il rappresentante dei lavoratori. Quindi la formazione dei Comitati di gestione, quando la legge sarà applicata, dovrà essere trasformata.
Annuncio che chiederemo tutti i programmi a consuntivo del 1983 e i programmi preventivi del 1984.
Per andare più nel dettaglio, a noi interessa sapere, nel settore Lavori Pubblici, là dove si prevedono nel 1984 due corsi: per muratori, quali sono le imprese interessate: non abbiamo chiaro cosa vuol dire "piccole imprese edili della Regione".
Come sono gestiti nella Sanità questi 140 posti?
Al Turismo e Urbanistica comincia un discorso di questo tipo: se dividiamo le ore per gli addetti, vediamo che addirittura ci sono 2000 ore in un anno per addetto. E qui ce ne sono poi diverse, soprattutto nel I^ corso per quanto riguarda artigiani, restauratori pittorici, preparatori chimici addetti al laboratorio di restauro, disegnatori archeologici. Sono 2000 ore a testa. Cosa vuol dire? Si paga lo stipendio a certe persone? Dico questo perché se andiamo a vedere nell'industria,nessun dipendente fa 2000 ore in un anno, quindi vorrei sapere se serve per la formazione o per pagare lo stipendio a qualcuno.
Per quanto riguarda il settore dell'agriturismo, si dice che si fanno i corsi di agriturismo - il che va bene - però ci sono delle difficoltà: per poi dare seguito a questa professionalità, dal momento che il reddito è per il 50% reddito agricolo, la Giunta ne tiene conto? Diversamente rischiamo di fare della formazione professionale e poi magari non c'è l'impiego, perché fra dieci anni questi hanno imparato qualcosa, ma poi se ne dimenticano.
Per quanto riguarda i corsi di taglio e cucito (500 persone per il I^ e II^ corso) vorrei chiedere se c'è la rotazione e chi è che gestisce questi corsi.
C'è poi il terzo corso nell'Industria, per elettricisti ed impiantisti: quali sono queste piccole aziende, che criteri si usano e, alla fine, questi trovano occupazione oppure no?
Per quanto riguarda l'altro foglio, troviamo il primo corso per idraulici -lattonieri presso aziende artigiane della Regione, 30 addetti, 2080 ore a testa; servono queste ore in un anno per fare diventare lattoniere o non è anche qui un discorso per pagare lo stipendio a qualcuno?
Per quanto riguarda la questione della COFARCO, quanti addetti ha? Sono in più questi o fanno parte dei dipendenti? Se sono nuovi, chi sarà assunto nella COFARCO? Perché penso che alla fine dovranno pur lavorare, sennò si spendono dei soldi in questa direzione.
Per il corso n. 3, quello della Scuola Cogne, l'Assessore Pollicini stamani ha detto che nel 1984 ci dovrebbe essere uno sbocco per le assunzioni. Su questo ci deve essere chiarezza, per evitare di impiegare 300 milioni perché poi questi non vengano assunti, anzi siano dei disoccupati. 0 da parte della Nuova Sias ci sono queste condizioni, oppure il rischio non è quello di dare professionalità, ma è tutta un'altra cosa.
Altra questione è per la ditta Acerbi, 6 corsisti per 1900 ore; anche qui, sono in più o sono parte dei dipendenti attuali?
L'Oman S.p.A. di Charvensod, l'Hôneconf: anche in questo caso la stessa domanda.
Per quanto riguarda i lavoratori soci della cooperativa di "Les Tisserands" di Valgrisenche, vorrei sapere questi 12 cosa sono.
Per la Derby, 10 persone, 2000 ore a testa: sono dipendenti attuali oppure nuovi?
La questione della Nuova Sias per 205 persone riqualificate: come? Per che cosa?
La Giovanetto: 8 corsisti per 1900 ore. Sono dipendenti della Giovanetto, nuovi, oppure sono per fare che cosa?
Per gli acconciatori: a quali aziende artigiane vanno 20 persone, 2000 ore? Anche qui sembra il pagamento dello stipendio ad una persona; che sbocchi possono poi avere?
Poi la questione che ha già sollevato il Consigliere Pascale, 400 milioni alla ditta Follioley: saranno assunti o sono già dipendenti? Dodici piloti in Valle d'Aosta: va bene, però a questo punto si pone anche un interrogativo, e cioè che forse con tutti i soldi che si danno si potrebbero trovare altre formule!
Al punto 13 abbiamo il Teatro dei Piccoli: va benissimo, però anche qui mi pare che sia una di quelle cose che s paga. Sono i sei della Cooperativa, oppure sono sei residenti in Valle d'Aosta ai quali questi insegnano come fare il Teatro dei Piccoli? A me pare che 134 milioni per 6 persone, sono 22 milioni a testa ed è un bello stipendio che viene fuori.
Corso 14: anche qui la stessa cosa, questi 25 per 450 ore a testa per la CO.GE.CO. sono dipendenti già attuali oppure no?
Poi 600 milioni per corsi aziendali (senz'altro uno sarà al Buzzi) ma qui non c'è niente di specifico.
Ho voluto fare questo elenco per dire che diventa difficile dare un voto su una questione del genere, perché ci sono tante questioni da sollevare. Per prima cosa manca un indirizzo generale che dovrà esserci alla base, perché qui si votano 6 miliardi che interessano 2000 persone, tenendo conto che c'è una legge che è stata approvata lo scorso anno, voluta dal Consiglio regionale.
Quindi, concludendo ho posto dei quesiti perché personalmente ed anche come Gruppo abbiamo bisogno di avere degli elementi; sarebbe stato meglio se ci fosse stato un momento di dibattito in Commissione, in modo da poter avere questi elementi, in modo da venire in Consiglio e fare un intervento meno pignolo sulle varie cose, ma fare anzi delle proposte concrete. Invece, così come è stato presentato (praticamente si hanno due paginette senza nessun documento che possa spiegare meglio queste cose) diventa difficile da parte nostra dare un giudizio, anche tenendo conto che è necessario fare la formazione professionale: ci sarà perciò l'astensione del P.C.I. perché ci sono cose che riteniamo debbano essere riviste. Speriamo che per il futuro si possa avere un po' più di tempo per discutere in modo da poter modificare prima e non dopo.
Prendiamo atto che c'è questa volontà di variare in seguito e senz'altro noi daremo un contributo in questo senso, ma vorremmo che si potesse prima discutere per vedere cosa fare o non fare in questo settore.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE - (P.S.D.I.): Brevemente, perché i Consiglieri che mi hanno preceduto sono stati esaurienti.
La legge del 5.5.1983, n. 28, all'art. 1 prevede (lo leggo integralmente) "Corsi dei giovani per il loro primo inserimento nell'attività".
La sorpresa: il metodo continua. Al punto 12 si regalano all'Eli-Alpi - non è stato sufficiente un miliardo e mezzo per Follioley - altri 404 milioni e leggo non solo a corsi formativi per soli disoccupati, ma a dipendenti della società stessa. Ci vuole un senso di logica in certe cose. La legge prevede dei corsi per giovani per il primo inserimento, qui invece noi versiamo 400 milioni a Follioley per pagare i dipendenti. Io chiedo ai Consiglieri, anche a quelli della maggioranza, con quale spirito possono votare un provvedimento di questo genere.
Le affermazioni fatte dagli altri Consiglieri mi trovano d'accordo, il nostro voto sarà un voto negativo.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Breuvé, ne ha facoltà.
LILLIANA BREUVE' (P.S.I.): Io avrei bisogno, per cortesia, di avere tutte le notizie possibili per i corsi di assistenti domiciliari, assistenti educatori e soprattutto assistenti per tossicodipendenti, ossia sapere che persone frequentano questi corsi, cosa fanno, anche perché mi sembra che la cifra sia molto modesta, in rapporto alla gravità dei problemi, soprattutto nel caso dei tossicodipendenti.
PRESIDENTE: E' chiusa la discussione generale.
Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ROLLANDIN - (U.V.): Tout le monde a rappelé le fait que lorsqu'on est en train de discuter de ce programme, on doit rappeler la loi approuvée au mois de mai par le Conseil régional et, en effet, on est en train d'essayer d'appliquer la loi.
Il y a des problèmes: lorsqu'on a dit - le Conseiller Cout en particulier - que, selon l'art. 33, "entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta con propria delibera individua ecc."; il faut aussi lire l'art. 28, "Ufficio per gli interventi formativi".
"L'Ufficio per gli interventi formativi" a dû être prédisposé, on a dû prévoir qu'un certain nombre de personnes puisse travailler sur ce texte, pour prédisposer un programme pour l'année 1984. Plusieurs Conseillers ont dit - le Conseiller Millet le disait avant - qu'on devrait faire dans le délai de 31 mars le programme pour trois ans; moi, je dis: tout ça doit être prédisposé d'avance de la part des bureaux.
Ce n'est pas pour trouver des excuses, mais il y a eu des problèmes objectifs; ce n'est pas la mauvaise volonté de la part de la Junte qui a empêché de discuter ce programme à niveau de Commission.
Malheureusement on a eu des difficultés, car le bureau prévu à l'art. 28qui devra prédisposer le programme pour les années prochaines, n'a pas encore eu la possibilité de travailler dans ce sens. Je partage ce que disait avant M. Pascale, que sûrement il faut donner des indications pour travailler dans cette direction et d'ailleurs la loi dit qu'il faut tenir compte des indications de cette Commission, qui n'a pas encore commencé à travailler car elle est en train d'être formée.
La Junte veut que la loi soit appliquée comme elle a été votée de la part du Conseil, et ça peut expliquer aussi le fait que cette délibération n'est pas tellement claire. Il y a eu sans doute des problèmes pour prédisposer ce programme de 1984, car on avait des requêtes pour des cours de certaines usines, là où maintenant ce n'est même plus possible de les faire, car elles ont des problèmes à leur intérieur.
Donc on a dû changer à la dernière minute certains cours; au contraire, on a dû prévoir certains cours, et M. Cout disait des cours de la "Buzzi", là où il y a eu des problèmes particuliers, que la Junte a évalués et a pensé que c'était quand même pour cette année le cas de les faire.
Je partage ce qu'a dit M. Cout: ce n'est pas le système de travailler pour l'avenir, mais pour cette année on a dû quand même faire face à des problèmes qu'on ne prévoyait pas.
Pour les différentes questions qui ont été soulevées, sans doute les objectifs de la loi sont valables et je veux dire a M. Baldassarre que oui, c'est bon de lire l'art. 1, mais l'art. 1 il faut le lire jusqu'à fond: "la formazione professionale si svolge nel quadro dell'obiettiva programmazione economica del piano regionale di sviluppo ed intende favorire l'occupazione, la produzione, l'evoluzione dell'organizzazione di lavoro". Lorsqu'on parle d'évolution de travail, on peut parler même des gens qui travaillent déjà et qui doivent faire un autre travail. Donc si o'est normal que ce soit pour le premier emploi, c'est aussi normal qu'il y a des gens qui doivent obtenir un autre système de travail à l'intérieur peut-être du même système d'organisation de travail.
Je comprends qu'il y ait des problèmes, et en effet pour répondre aux questions posées de la part du Conseiller Millet, je dois dire comme observation générale que, justement, il a fait la division mathématique entre le numéro des employés et les heures qui sont mises à disposition.
Avant tout, dans les différents domaines il y a des questions particulières, qui ne nous permettent pas de dire que, lorsqu'il y a un certain nombre d'employés, on a un certain nombre de heures. Chaque cours a des prédispositions particulières.
M. Millet voulait savoir quelle est la composition, mais la loi même dit quel doit être le Comité de direction. Je ne peux pas encore dire le nom des membres, car à la suite de l'approbation de la part du Conseil des cours on aura la désignation de la part des Assessorats compétents, des personnes qui feront partie de cette Commission, en application de la loi.
L'observation, soit en général quels cas particuliers, qu'on va payer le travail que ces gens feront c'est vraie, car lorsqu'il y a un engagement qui est pour un certain nombre d'heures de travail, c'est normal qu'ils travaillent et en même temps qu'ils apprennent à faire ce travail particulier; le règlement CEE dit très clairement qu'ils doivent être payés, pour cette période d'apprentissage, selon des accords convenus à niveau national.
Dans le détail, je ne sais pas si c'est le cas de répondre maintenant: je donnerai même la disponibilité de s'adresser aux Assesseurs compétents. Je dois seulement dire que, par exemple, pour la question des travaux publics, ce sont des cours qui avaient déjà démarrés l'année dernière et qu'on pense de continuer aussi pour l'année prochaine.
En ce qui concerne l'entreprise, lorsqu'il y aura les requêtes des gens qui veulent faire ces cours, on choisira, selon la disponibilité, des entreprises qui veuillent prédisposer les cours. S'il y a une requête à La Thuile, on cherchera de trouver une entreprise sur place qui puisse faire ça. La même chose vaut pour tous les cours rappelés par le Conseiller Millet.
Pour la question soulevée par M.me Breuvé, qui a soulevé le problème de la drogue et de l'assistance sociale, on a prévu cette expérience pour essayer de donner application à la loi dont on connaît l'iter. Les gens qui travailleront dans ce domaine seront avec les assistants sociaux et sanitaires et les responsables sanitaires des différents secteur:. C'est pour ça qu'ils essayeront de voir quelle est l'attitude à prendre envers ces problèmes.
Pour la question "Turismo ed Urbanistica", là les cours prévus sont selon le plan qu'on avait déjà fait et pour les interventions dans les différents domaines choisis par les Beaux Arts.
Pour l'Agriculture, la plupart sont des cours qu'on avait déjà essayé de faire, pour chercher de reprendre la possibilité de lier l'emploi avec l'agriculture. On sait qu'il y a eu une baisse d'occupation dans ce domaine d'à peu près 100%. Donc c'est le cas de prévoir qu'il y ait quand même des jeunes qui veuillent travailler encore dans la campagne.
Pour l'agritourisme je partage ce qu'a dit M. Millet: la loi est en train de démarrer et après on fera la première liste des agritouristes qui puissent avoir les bénéfices dont parlait le Conseiller Millet. On verra si c'est le cas, dans l'avenir, de changer certaines choses.
Dans le domaine du commerce, industrie, artisanat et transports, pour chaque cours il y a eu une série de pourparlers et un examen des différentes requêtes qui ont porté à ces décisions de la part de l'Assessorat compétent, avec le bureau de la programmation.
Pour "Corsi taglio e cucito" 500 personnes sont distribuées dans les différentes Communes; il y a certains cours qu'on fait déjà il y a plusieurs années et on verra les résultats en occasion de la foire de Saint-Ours, où on voit les produits de ces écoles.
Pour les différents domaines c'est toujours, plus au moins, la même question, sauf, je pense, un cours particulier "Corsi formativi per persone disoccupate da impiegare nel settore del trasporto aereo".
Je sais qu'un cours e formation dans ce secteur peut paraître un peu étrange, mais la considération qu'on a faite est celle-ci: il est vrai qu'on a fait une convention avec l'Eli-Alpi pour avoir la disponibilité des hélicoptères pour le transport et pour la protection civile, mais c'est d'autant plus vrai qu'il y a souvent des difficultés qui peuvent être liées à une affaire privée, car c'est l'Eli-Alpi qui a fait cette convention, mais c'est indispensable d'avoir des gens préparés dans ce système de secours.
Car dans ce domaine la période d'activité est très réduite (ce n'est pas comme dans d'autres domaines que les gens peuvent continuer à travailler pour plusieurs années), il faut prévoir un certain roulement et avoir des gens qui puissent après être à même de travailler dans ce secteur. C'est vrai que c'est un secteur privé qui a un certain intérêt dans le domaine public, vu qu'il y a eu cette convention; c'est ce lien que nous a porté à admettre ce cours qui peut être très onéreux, mais il faut aussi dire que les gens qui doivent faire ces expériences sont très particuliers.
Pour le restant, je ne veux pas répéter de choses que j'ai déjà dites; je veux souligner encore une fois qu'avant tout on essayera de maintenir la date prévue dans la loi du 31 mars pour un programme dans les 3 années prochaines, tout en considérant l'observation générale qu'a été faite de la part de plusieurs Conseillers et surtout de la part de M. Pascale, qu'il faut lier la partie de formation professionnelle avec les observations du bureau du travail, qui doit prévoir des statistiques les plus sûres pour le Conseil, pour prévoir dans l'avenir l'emploi dans les différents secteurs.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Marcoz; ne ha facoltà.
MARCOZ - (U.V.): Vorrei solo aggiungere alcune cose per quanto riguarda i Corsi sanitari per Assistenti Sociali.
Si sa che la riforma sanitaria viene operata in Italia con continui, susseguenti decreti-legge e D.P.R.; per quanto concerne i corsi per assistenti domiciliari, premesso che la legge prevede per ogni mille abitanti un assistente domiciliare, da conti fatti in Assessorato, poiché in Valle vi sono 114 mila abitanti, dovrebbero essere 115 i partecipanti a questi corsi.
Il corso verrà gestito dall'Assessorato alla Sanità e quindi predisporremo nei mesi successivi il da farsi (come per il corso di infermiere professionale), mentre per le altre figure (assistenti educatori ed educatori di tossico-dipendenti), non abbiamo ancora il famoso decreto del Ministero della Sanità che ci indica che tipo di figura deve partecipare, che tipo di corso dovremo instaurare. Da conti fatti, le 25 persone in più preventivate risulterebbero sufficienti; comunque nulla vieta, se il decreto dovesse dare indicazioni diverse, di modificare questa cifra di addetti.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Chabod; ne ha facoltà.
CHABOD - (D.C.): Volevo solo aggiungere, a quello che aveva detto prima il Presidente per il corso di muratori, che è già stato affisso il manifesto per un corso di 12 muratori; non sappiamo però ancora esattamente dove lo faremo.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il Consigliere Cout; ne ha facoltà.
COUT - (P.C.I.): Noi quest'anno, proprio per le osservazioni che abbiamo fatto, non daremo parere positivo per tutte le carenze che ancora abbiamo riscontrato nella formazione di questo programma.
Vorremmo solo sottolineare alcune questioni, che vanno tenute presenti in vista della formazione dei futuri piani di programmi di intervento per la formazione professionale.
La questione di fondo sta qui un po' in quel serpente che si morde la coda, nel senso che se non c'è l'Ufficio Personale non si possono fare alcune cose, se non c'è la Consulta non si possono fare le proposte all'Ufficio del Personale, che deve redigere i piani per ciò che riguarda gli interventi di formazione professionale. Quindi il problema è solo e sempre quello. Si tratta di vedere il modo per attuare il più presto possibile la legge di formazione professionale.
Siccome per preparare i piani annuali e triennali ci vuole il personale addetto che stenda questi benedetti programmi, bisogna che questi uffici che sono ricordati, è vero, all'art. 28, ma che poi in altri articoli, come il 31, vengono anche individuati per la loro composizione (un primo segretario, 6 segretari di VII livello, un ragioniere, un ispettore e 4 coadiutori che devono rientrare nella pianta organica dei posti del personale della Presidenza della Giunta) siano dotati di questo personale e possano lavorare sulle proposte che dovranno essere fatte dalla Consulta regionale, che si deve nominare al più presto.
Il problema allora è di predisporre l'organizzazione necessaria per stendere il piano, perché altrimenti, come non arriveremo a marzo '84 per il piano triennale, ho paura che andremo ben più in là per tutta una serie di altre questioni.
Un suggerimento ancora: per questi piani redatti in modo affrettato e dove ci sono delle carenze, è necessario valutare alla fine, individuando quanto sono costati, la validità, e cioè cosa hanno prodotto questi corsi fatti in questo modo per quest'anno, di modo che queste valutazioni siano un punto di partenza per la redazione del piano futuro.
Ci auguriamo che questi corsi diano risultati, almeno in certi casi, positivi ed è in questo senso che ci asterremo sul documento che ci è stato presentato.
Un'altra osservazione: da chi dipenderà poi questo servizio per ciò che riguarda gli interventi di formazione professionale: dall'Assessorato all'Industria (l'altra volta su queste questioni ci aveva risposto l'Assessore all'Industria), dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione (in quanto sono pur sempre collegati all'istruzione professionale e quindi più in generale all'istruzione in Valle) oppure dovranno dipendere direttamente dal Presidente della Giunta?
Dovrà essere formato un dipartimento che segua questi problemi, oppure basterà la Consulta regionale che darà il suo parere?
Anche questa è una questione da definire perché in questo modo potremmo in futuro sapere a chi dobbiamo rivolgerci e chi risponderà al Consiglio su queste questioni.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il Consigliere Pascale; ne ha facoltà.
PASCALE - (P.S.I.): Condividiamo le dichiarazioni generali che ha fatto il Presidente della Giunta sul carattere di transitorietà di questa proposta di formazione professionale e sulle difficoltà che si sono incontrate in questo ultimo periodo per l'attuazione della legge 28.
Quello che non ci convince - e non ci ha convinto la spiegazione del Presidente della Giunta - è quel corso formativo dell'Eli-Alpi, sul quale avevamo accentrato la nostra attenzione.
Abbiamo la convinzione quasi che questi corsi servano per specializzare i dipendenti della società, i quali a loro volta poi devono attuare quel servizio che è previsto dalla convenzione. Cioè abbiamo la sensazione che, in definitiva, si vada a ricompensare questa ditta due volte, remunerandola doppiamente con soldi della Regione e che forse era più economico per la Regione comprarsi l'elicottero e fare un servizio in proprio! Ci sembra un regalo eccessivo a questa ditta Eli-Alpi e per questo motivo il nostro Gruppo si asterrà sull'intera proposta.
PRESIDENTE: Metto in votazione la delibera in oggetto, ricordando che nella tabella A, al punto che riguarda i "corsi formativi per persone in cerca di occupazione o sottoccupate non ancora addette all'attività agricola, da impiegare in qualità di alpigiani od esperti in classificazione di fontine", viene messa in approvazione la dizione proposta dal Presidente della Giunta e che sostituirà quella che è stata distribuita in allegato:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 28
Votanti: 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 11 (Aloisi, Bajocco, Baldassarre, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Riccarand, Torrione)
Il Consiglio approva