Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 184 del 25 novembre 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 184/VIII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 6172 in data 21 ottobre 1983: Lavori di allargamento della strada regionale Antey-Torgnon (6° tronco). - Approvazione di perizia suppletiva. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Con sigliere Riccarand, ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Questa è la prima di una serie di nove deliberazioni di Giunta che riguardano perizie suppletive, tutte quante proposte dall'Assessore Borbey in assenza del titolare dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, Assessore Chabod. Nel caso di tre lavori si tratta della seconda perizia suppletiva, in un caso addirittura della terza; complessivamente con queste perizie arriviamo ad un miliardo e seicento milioni di perizie suppletive contro un importo iniziale dei lavori previsto di ca. 2,5 miliardi, quindi siamo ben oltre quella che è la soglia normale di una perizia suppletiva di questa procedura. Il caso più macroscopico è quello della deliberazione n. 6194 in cui avevamo un importo iniziale di 106 milioni previsto e siamo arrivati con due perizie suppletive ad altri 290 milioni, quindi cambiando completamente quello che era lo stanziamento iniziale. Già in altre occasioni, in questo Consiglio, da parte mia e di altri Consiglieri era stato criticato questo uso abnorme delle perizie suppletive; non posso che ripetere queste cose e non voterò queste perizie suppletive.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): A parte il fatto che condivido le osservazioni del Consigliere Riccarand, vorrei però avere un minimo di informazione in più. Posso capire perchè ho fatto anch'io l'Assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Aosta che nel corso dell'esecuzione dei lavori siano necessarie delle perizie suppletive perchè non è facile prevedere tutto; oppure ci si rende conto che il progetto non è rispondente a quelle che sono le esigenze dell'opera. Vorrei chiedere però ai due Assessori (visto che abbiamo la possibilità di avere sia l'Assessore ai Lavori Pubblici che l'ex Assessore): è possibile che questi progetti siano così approssimativi che ogni volta si deve ricorrere alla perizia suppletiva, quando poi questa - come diceva giustamente il Consigliere Riccarand - in certi casi supera l'importo iniziale a base d'asta? Voteremo là dove l'importo della perizia ci sembra ragionevole, in questo caso su un importo di 195 milioni l'approvare una perizia suppletiva di 60 milioni può anche essere giustificato.

Obiettivamente si ha la sensazione che l'importo iniziale relativo al progetto sia un fatto del tutto secondario, quella che conta è poi la perizia suppletiva. L'impresa che concorre può fare un ribasso di un certo tipo perchè dopo è ampiamente ricompensata dall'arrivo a pioggia di perizie suppletive per importi che sono uguali o superiori allo importo iniziale. Il nostro atteggiamento è critico non per fare del moralismo peloso, ma perchè la cosa non può diventare un metodo di amministrazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Berti, ne ha facoltà.

BERTI (Art. e Comm. Vald.): Vorrei fare un'osservazione ed una raccomandazione all'Assessore ai Lavori Pubblici. In ogni adunanza del Consiglio abbiamo queste ratifiche di delibere di Giunta con centinaia di milioni di perizie suppletive. E' chiaro che abbiamo sempre le solite imprese che concorrono per questi lavori, le quali abbassano il prezzo perchè sanno che successivamente si è ormai adottata la prassi delle perizie, addirittura del 100%.

Vorrei chiedere alla Giunta se non è possibile, con gli strumenti ed il personale che ha, fare un capitolato e nell'arco di un anno o due eseguire questi lavori con l'indice che è anche previsto per i lavori ministeriali (sappiamo che può essere del 15-20%); mi pare che sia necessario cambiare questo sistema delle perizie con centinaia di milioni di aumento. Mi pare che sia anche una forma di concorrenza sleale fra queste stesse imprese che concorrono a prendere questi lavori perchè sono sempre le stesse imprese che fanno un ribasso d'asta fino al 30%, a scapito di altre che non sanno che ci sono tutti questi sistemi per rivalutare l'appalto.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Abbiamo notato in precedenti delibere di Giunta che riguardano i lavori pubblici che in effetti, per una serie di appalti, si sono usati metodi diversi da quello del massimo ribasso. Ricordo che nel marzo scorso c'era stata una discussione in Consiglio sul modo migliore per garantire la Regione rispetto all'appalto di opere regionali. Il fatto di ricorrere oltre che al metodo del miglior ribasso anche a qualcuno dei differenti metodi proposti con la media, significa che almeno al momento dell'appalto c'è stato uno sforzo di cambiare sistema, di avere una più articolata possibilità da parte della Regione nella scelta delle imprese.

Non è invece ancora intervenuto nessun cambiamento rispetto alle perizie suppletive. Facendo delle osservazioni deliberazione per deliberazione sembra quasi o di parlare ai sordi o di ripetersi e diventa faticoso per il Consiglio; invitiamo la Giunta regionale a ripensare, oltre al momento della licitazione o dell'appalto, anche ad una revisione di questi metodi della perizia, perchè le giustificazioni che possono reggere, possono anche essere viste in forma differente. Prevedere dei lotti può significare diluire nel tempo i pagamenti, essere più tempestivi nell'esecuzione delle opere, però comporta altri rischi che è meglio tenere presenti rispetto al fatto che le imprese su questa che è diventata una prassi, possono giocare.

Ci auguriamo che l'Assessore Chabod faccia l'Assessore ai Lavori Pubblici lui, non sia per sue assenze sostituito da altri.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Segretario Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE (U.V.): Sulla questione degli appalti vorrei solo dire un proverbio che è italiano: "chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova". Credo che avrei degli esempi classici da fare su questo argomento.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare lo Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Vorrei chiarire una cosa al Consigliere Mafrica: le delibere le ha preparate l'Assessore ai Lavori Pubblici Chabod con i suoi funzionari; venerdì mattina ha dovuto andare a Roma (è partito giovedì sera) per cui il mattino seguente la segretaria dell'Assessore Chabod mi ha portato in ufficio alle ore 9 meno 5, la fotocopia delle deliberazioni ed in Giunta è stato deciso che presenterà le delibere dell'Assessore Chabod l'Assessore Borbey, quelle dell'Assessore Rollandin l'Assessore Marcoz. Tutto lì. Io ne ho già a sufficienza dell'Assessorato al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali!

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Chabod, ne ha facoltà.

CHABOD (D.C.): Devo ringraziare il Consigliere Mafrica che mi ha detto di fare L'Assessore.

Per quel che riguarda la strada Vignerosa-Verana di Champorcher, era successo che il primo tratto finiva in un punto, in cui abbiamo trovato molta acqua e se non si continuavano i lavori, questa avrebbe rovinato quello che avevamo già fatto fino ad allora. Dunque andando sul posto con i tecnici abbiamo deciso di finire questo lavoro per risparmiare dei soldi.

E' vero, la perizia è un po' alta, ma certe volte purtroppo capitano queste cose, proprio come capita che non si prevedono degli sbancamenti nè dei muri da fare. Nel caso dei lavori i proprietari si mettono a bisticciare, non si può più andare avanti e siccome i terreni in Valle d'Aosta sono così pochi, cerchiamo di tenere i muri più alti possibile per poter sfruttare il terreno al di sopra. Voi sapete che con 10,20 o 30 milioni non è che si faccia granché. Ad ogni modo c'è sempre la buona fede dell'Assessore, ricordatevelo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Riesce difficile rispondere all'Assessore Chabod per una serie di motivi che non sto qui ad elencare. Si chiede almeno l'impegno che si ponga fine a questo metodo perchè non è possibile continuare così. Nel limite del possibile, al suo buon cuore.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31

Votanti 20

Favorevoli 19

Contrari 1

Astenuti 11 (Bajocco, Baldassarre, Berti, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6173 in data 21 ottobre 1983:

Lavori di ampliamento e sistemazione strada Chatelard-Cheverel in Comune di La Salle. - Approvazione di perizia suppletiva. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31

Votanti 20

Favorevoli 19

Contrari 1

Astenuti 11 (Bajocco, Baldassarre, Berti, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6174 in data 21 ottobre 1983:

Lavori di sistemazione ed allargamento strada di accesso all'Ospedale Geriatrico regionale (1° tronco) in Comune di Aosta. - Approvazione di perizia suppletiva. -Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31

Votanti 20

Favorevoli 19

Contrari 1

Astenuti 11 (Bajocco, Baldassarre, Berti, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6175 in data 21 ottobre 1983: Lavori di costruzione della strada di Fey di sopra, in Comune di Perloz. - Approvazione di perizia suppletiva. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Noi voteremo questa perizia perchè, per il momento, è la prima in termini ragionevoli. Abbiamo già discusso in altre occasioni, è vero che la Giunta può anche superare il limite del 20%, ma quando lo supera intervengono dei fattori di discrezionalità della Giunta che possono non essere condivisi dal Consiglio. Quindi mentre alcune rientrano nella norma generale, altre comportano dei giudizi discrezionali che possono non essere condivisi.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 29

Favorevoli 29

Astenuti 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6176 in data 21 ottobre 1983: Lavori di ampliamento e sistemazione strada Col San Carlo in Comune di La Thuile. - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 19

Favorevoli 18

Contrari 1

Astenuti 11 (Bajocco, Baldassarre, Berti, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6177 in data 21 ottobre 1983: Lavori di sistemazione della frana in località Bonne del Comune di Valgrisenche. - Esecuzione dei lavori in economia diretta. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 19

Favorevoli 18

Contrari 1

Astenuti 11 (Bajocco, Baldassarre, Berti, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino e Torrione)

Oggetto n. 6192 in data 21 ottobre 1983: Lavori di arredamento della sala consiliare dell'edificio cumunale di Nus. - Esecuzione dei lavori in economia diretta. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Non sono riuscito a capire il senso di questa deliberazione. Perchè i lavori di arredamento della sala consiliare di un Comune devono essere fatti a carico della Regione? C'è una legge regionale che, oltretutto, dà dei contributi ai Comuni per l'esecuzione di opere; quindi i Comuni hanno la loro autonomia. Al Comune di Nus invece si danno no in un primo tempo, 50 milioni per lo arredamento della sala consiliare e ora se ne danno altri 14!

Sono favorevole al discorso che i Comuni abbiano delle sale consiliari dignitose, anche perchè quella del Comune di Aosta è diventata indecente, ma perché una sala consiliare, che è l'espressione massima dell'autonomia comunale, deve essere fatta a spese dell'Amministrazione regionale?

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Mi permetto di rispondere io, anche perchè era una questione che avevamo seguito direttamente. L'appalto del primo lotto del nuovo edificio comunale di Nus (solo il primo lotto, perchè il progetto completo commissionato dal Comune prevede anche un grande salone) prevedeva un finanziamento per il 60% con legge statale (una legge speciale, di cui si era interessato allora il sen. Fillietroz per il comune di Nus) e per il 40% con fondi che la Regione dava a mo' di contributo. La Regione è stata inadempiente, per mancanza di fondi, verso il Comune di Nus per un centinaio di milioni ed il Comune ha, con propri finanziamenti, completato il primo lotto. Quando l'edificio è stato inaugurato, mancava ancora il completamento della sala consiliare. In quella occasione abbiamo promesso agli amministratori di Nus che, per coprire l'inadempienza, avremmo completato noi la sala consiliare - non l'arredamento, ma controsoffittatura, perlinatura speciale che è costata molto perchè sono stati usati materiali pregiati, e poi pavimentazione, rivestimenti, corpi illuminanti ecc. Logicamente non è prassi normale.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto, con la modifica che anzichè di "lavori di arredamento" si tratta di "lavori di completamento della sala consiliare".

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 29

Votanti 28

Favorevoli 28

Astenuti 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6193 in data 21 ottobre 1983: Lavori di ammodernamento della strada regionale n. 7 di Erésaz fra le progressive 9+660 e 10+100. - Approvazione di perizia suppletiva. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Siccome questa è la seconda perizia suppletiva, ci asteniamo sulla deliberazione.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 29

Votanti 19

Favorevoli 18

Contrari 1

Astenuti 10 (Bajocco, Berti, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6194 in data 21 ottobre 1983: Lavori di costruzione della strada di Vignerosa-Verana, in Comune di ChamporCher - Approvazione di perizia suppletiva. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.): In merito ad alcune osservazioni che sono state fatte stamani mattina sull'affidabilità dei progetti, a me risulta che questo tratto di strada da Vignerosa a Verana sia stato realizzato al di fuori del tracciato previsto dal progetto, tant'è che esiste addirittura - porterò la documentazione all'Assessore - un piano di espropri pubblicato che non corrisponde, nei mappali, all'effettivo tracciato della strada. Volevo chiedere se in Giunta sono informati di questo fatto e naturalmente chiedere chi è che ha deciso. Sulla delibera valgono le osservazioni fatte prima.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Per mettere al corrente i colleghi che il primo appalto è stato eseguito dalla Regione, ma con fondi del Comune ed è per questo che forse all'interno dell'Assessorato ai Lavori Pubblici non si sanno determinate cose perchè sono quei fondi della legge 10.

Per quanto riguarda la perizia, dato che l'Amministrazione regionale aveva determinati fondi, ha messo a disposi-ne del Comune, ma è per questo che alcune volte non si sanno determinate cose.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 29

Votanti 22

Favorevoli 17

Contrari 5

Astenuti 7 (Bajocco, Berti, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet e Tonino)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6199 in data 21 ottobre 1983: Lavori di costruzione delle opere civili dell'impianto di depurazione reflui idrici dell'Ospedale regionale di Aosta. Aggiudicazione dei lavori a trattativa privata alla ditta Meggiolaro Geom. Enzo di Aosta. - Approvazione ed impegno di spesa. - Approvazione del progetto e del capitolato speciale d'appalto. - Esonero dal versamento della cauzione. - Anticipo del 20% del prezzo contrattuale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Dopo quello che ci ha detto stamani in risposta ad una nostra interpellanza l'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale Marcoz sull'ospedale, potremmo guardare anche con occhio diverso questa deliberazione, purchè si arrivi alla fine dei lavori. Però non vedo la ragione della trattativa privata - perchè è il metodo che contestiamo. Non si sapeva che questa opera doveva essere fatta? Perchè una gara ufficiosa all'ultimo momento? Perchè le solite buste che vengono poi aperte dall'Assessorato, anzichè procedere regolarmente con un gara d'appalto?

Ma scusate, dell'estrema urgenza si sapeva anche prima, visto che si era fatto un reparto nuovo è chiaro che il discorso delle opere per l'impianto di depurazione delle acque reflue andava fatto. Non capiamo neanche perchè è legata questa deliberazione alla 6136 con cui si dà, per delle opere elettromeccaniche sempre a trattativa privata, alla impresa S.A.C.E.D.E. e si procede con lo stesso metodo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Effettivamente dalla deliberazione non si riesce a capire se è una trattativa privata vera e propria oppure se si è fatta una specie di gara ufficiosa con dei concorrenti che offrivano i loro prezzi rispetto ad un parametro predisposto dalla Regione. Al 4° comma della deliberazione si legge che sono pervenute tre offerte, si tratterebbe di chiarire questo primo punto, se c'è stata o no una gara.

La seconda osservazione è come mai, mentre per altri casi si elencano nella deliberazione le ditte offerenti e le rispettive percentuali di ribasso o di aumento sui prezzi di capitolato, in questo caso si parla solo della ditta "miglior offerente".

La terza osservazione è di tipo un po' tecnico: come mai per la pista forestale della deliberazione n. 6164, rispetto ai prezzi calcolati dalla Regione, c'è stato un ribasso del 52% mentre in questo caso anche se sono lavori differenti seguiti all'interno dell'ospedale, c'è un aumento, rispetto ai calcoli fatti degli uffici, addirittura del 37%? Queste oscillazioni, se i calcoli sono fatti, come penso, con tutta la cura dovuta, devono avere qualche spiegazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Chabod, ne ha facoltà.

CHABOD (D.C.): Per la questione della gara d'appalto erano state invitate otto ditte. Voi sapete bene che fare quello impianto di depurazione non è un bel lavoro; abbiamo dovuto supplicare che almeno qualche impresa partecipasse a questa gara, perchè non so se avete visto ultimamente l'ospedale, quella specie di sifone che c'è fa paura e dobbiamo iniziare i lavori al più presto. Se volete posso portarvi nel pomeriggio l'elenco delle ditte che hanno partecipato con i ribassi e posso dirvi anche il perchè di questo aumento così forte.

PRESIDENTE: La ratifica della deliberazione in oggetto è rinviata al pomeriggio.

Oggetto n. 6202 in data 21 ottobre 1983: Lavori di ristrutturazione dell'ex Ambulatorio di Hône da destinare a centro diurno di sostegno per handicappati. - Esecuzione dei lavori in economia diretta. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 27

Votanti 26

Astenuti 1 (Riccarand)

Favorevoli 26

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6204 in data 21 ottobre 1983: Lavori di pavimentazione in conglomerati bituminosi della strada di Terre Blanche in Comune di Pollein. - Aggiudicazione mediante trattativa privata all'impresa MONTROSSET S.N.C., con sede in Aosta. Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I;): Vorrei chiedere chi è che ha chiesto questa pavimentazione, dal momento che mi risulta che il Comune di Pollein non ha chiesto di asfaltare questa strada (e non è una voce perchè il sottoscritto era Assessore in quel Comune). Questa non è una strada comunale; se si tratta di un privato, allora, a questo punto, tutti i privati che hanno un pezzo di strada chiedono di asfaltarselo.

Poi mi si dovrebbe spiegare come mai si può classificare questa strada dal punto di vista dell'interesse regionale, perchè fra l'altro questa è una di quelle strade famose tabellate e poi costa 75 milioni.

La stessa cosa sulla questione della delibera 6371, strada collinare di La Salle che non conosco.... potrebbe essere benissimo una strada comunale quindi va bene. Per l'altra asfaltatura fatta a Pollein sulla strada che va all'auto-porto, capisco invece l'interesse regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): E' un'osservazione che si ripete; la Giunta ovviamente fa quello che ritiene più opportuno, non ha mica da seguire le osservazioni che si fanno in questo Consiglio! Si trovi un'altra giustificazione, però.

La ditta MONTROSSET ha avuto questo lavoro a trattativa privata perchè era già sul luogo. Capisco tutto perchè ho fatto l'Amministratore, però non si può andare a cercare l'impresa; se si instaura questo principio prima si spostano le imprese e poi si fanno i lavori.... è un paradosso! Posso capire che ci siano dei vantaggi per l'Amministrazione per il fatto che l'impresa è già lì, ma non ci si costringa a dire quello che non vogliamo dire!

Il metodo della trattativa privata è previsto dalla legge ma non si trovi questa giustificazione, anche perchè la impresa in questione ha sede in Comune di Aosta; però fra il Comune di Aosta e quello di Pollein ci sono 3 km., quindi non è che non si può spostare il cantiere. Assessore Borbey, ci dia una risposta che ci convinca, sennò ce la faccia dare dal suo collega Chabod che è molto più convincente.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Sulla questione della trattativa privata, in effetti le deliberazioni della Giunta sono fatte con dei clichés che si ripetono di delibera in delibera, cambiano solo i nomi delle imprese interessate ma le formule sono sempre le stesse; quelle per le perizie suppletive, siccome si è verificata l'esigenza di nuovi lavori, ecc., trattativa privata siccome si trovava sul posto. In questo Consiglio sembra quasi che ci siano delle imprese onnipresenti e vale quell'osservazione che avevamo già fatto in passato che con questa giustificazione: uno può partire da Pont-Saint-Martin e arrivare a Courmayeur, perchè si trova sempre sul posto, si sposta man mano più sù, quindi bisogna che siano chiarite le ragioni nel testo delle deliberazioni. Ogni lavoro ha una sua storia, devono esserci delle precisazioni e delle informazioni migliori per il Consiglio, altrimenti valgono le osservazioni del Consigliere Torrione, si cade addirittura nel ridicolo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Rispondo io perchè sono stato pregato dall'Assessore Chabod di farlo in quanto si tratta di un lavoro programmato nel periodo in cui ero ancora Assessore ai Lavori Pubblici, anche se è stato eseguito dopo. L'intervento del Consigliere Torrione è più che giusto, lo ammetto, ma non quello del Consigliere Mafrica, che non ha ancora capito che il discorso sugli asfalti è diverso, anche se l'abbiamo detto in una conferenza stampa e l'abbiamo ripetuto; invece lui vuol sempre fare lo stesso miscuglio delle cose! Lo ha ripetuto anche il Presidente della Giunta in qualità di Capo di questo esecutivo.

Il sottoscritto ha sempre detto che determinate perizie suppletive, determinati lavori a trattativa privata si poteva anche non farli ed abbiamo accettato le critiche, ma ci siamo prese la responsabilità ed abbiamo detto che abbiamo fatto questa scelta perchè l'abbiamo ritenuta nell'interesse dell'Amministrazione regionale. Ma per la questione degli asfalti è un falso problema. Siamo obbligati come Regione ad appaltare, allora quando ci sono in bilancio ca. 800 milioni all'anno e facciamo 4 lotti, uno Alta Valle, due Media Valle, un quarto Bassa Valle, suddividendo 200 milioni per ogni lotto. Si invitano le imprese che fanno asfalti: Montrosset, Follioley, Freydoz e Bertino (Ramella non ha neanche aperto gli impianti, noi l'invitiamo ma non risponde più, purtroppo). Non ci sono altre ditte, infatti l'appalto dello scorso anno lo hanno mandato deserto. Abbiamo chiamato queste imprese ed abbiamo minacciato: guardate che noi quest'anno non facciamo una lira di asfalti, però abbiamo riconosciuto che i prezzi non erano troppo elevati e li abbiamo poi aumentati del 7%. I lotti sono stati assegnati a queste imprese.

I Comuni, pur usando i loro fondi, non fanno gli appalti per i loro piccoli tratti perchè sennò pagano 13.000 lire quello che la Regione paga 7.000. Allora, in base alla legge 10 il Comune chiede alla Regione di fare l'appalto per i tratti di strade comunali da asfaltare. E dato che la legge 10 prevede che la Regione lo può fare, se il Comune di Pollein, nel caso in esame, vuole asfaltare per 30 milioni, la Regione chiama la ditta che ha vinto quel lotto (cioè Media Valle) e le affida il lavoro con delibera, a trattativa privata, con lo stesso ribasso dell'appalto di 200 milioni cui ho fatto riferimento prima. Questa è una di quelle delibere in cui si è deciso dopo di fare anche l'asfalto di questa strada e il lavoro è stato dato, a trattativa privata, all'impresa Montrosset, la quale aveva vinto questo lotto, perchè se era invece una strada a Champdepraz rientrava nel lotto Bassa Valle e si faceva la trattativa privata con la ditta Follioley, al ribasso con il quale aveva vinto allora quell'appalto. Ed ecco, in realtà, perchè per gli asfalti vengono fatte tante trattative private e sembra succeda chissà cosa, con un appalto di fondi regionali: ma per 1'80% sono i fondi iscritti al capitolo 22701, della legge 10, e sono i Comuni stessi che vengono a pregarci di fare così!

Per quanto concerne la domanda del Consigliere Millet, non c'era una richiesta specifica in relazione al piano lavori del Comune di Pollein per la questione della strada di Terre Blanche, sollecitata da diversi proprietari del posto. Abbiamo fatto un sopralluogo con un Consigliere regionale della zona - che era Ugo Voyat, ma se ci fosse stato il Consigliere regionale Millet invitavo anche lui - il Sindaco di Pollein e due proprietari. E' vero che in quel momento il Sindaco di Pollein ha detto che, oltre alla richiesta di questo asfalto, ci avrebbe dato una lettera in cui indicava come prioritari altri due tratti da asfaltare. Va bene, questo lavoro è andato in porto, andranno in porto anche gli altri, non lo so di preciso.

Per quanto concerne il discorso dell'interesse regionale, è dovuto al fatto che anche questa è una strada pubblica, e sia che si tratti di strada comunale o strada pubblica si ritiene di interesse regionale. Ma quella non è una strada interpoderale, questo è bene specificarlo: la strada è stata costruita dalla Regione con cantieri forestali, il Comune di Pollein aveva stanziato allora 40 milioni, che corrispondono adesso a 400 milioni. E' successo che questa strada è stata fatta con fondi pubblici, però non era stata richiesta dai proprietari. Noi non la dichiariamo comunale perchè dopo dobbiamo pensare noi alla manutenzione, quindi quella è ancora la strada di nessuno, però nessuno può confutare che è una strada di uso pubblico, perchè ci sono oltre ad alpeggi, case e gente che rimane su otto o nove mesi all'anno. Questa mi sembra, Consigliere Millet, la risposta più sincera possibile, perchè lei ne sa più di me su questo problema.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Se vogliamo stare sulle battute possiamo anche farlo, però mi pare che questa sia una cosa seria, dal momento che ho avuto un'esperienza su quella zona per altri problemi; chiaramente il favore è stato fatto ad alcuni proprietari perchè non si può sancire il principio per cui si asfalta, con una spesa di 65 milioni, un pezzo di strada senza dichiarare che c'è un interesse regionale; c'è l'interesse di alcuni privati. A questo punto vorrei vedere quale sarebbe il comportamento della Regione di fronte a richieste di altri privati che in base a questo precedente avrebbero diritto. La palina non si può dire c'è o non c'è: quella è una di quelle strade che, in base ad una famosa legge regionale, è vietata al transito quindi se il sottoscritto passa di lì e trova una guardia forestale, questa gli fa la multa (poi pagarla o meno è un altro discorso). Quindi è una strada privata fatta con i soldi pubblici e non si può venire qua a dire che c'è un interesse regionale!

Il fatto grave è che, al di là del Sindaco, ci sono la Giunta ed il Consiglio comunale che ha fatto delle richieste di asfaltatura per quest'anno e questo tratto non c'era: quindi c'è anche una violazione. A me risulta che anche adesso non è stato fatto quindi la Regione ha soddisfatto alcuni interessi privati. Per questo ci asteniamo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Non è una questione di interesse privato... perchè se c'è una strada comunale che va in una frazione dove ci sono tre famiglie secondo il tuo parere è interesse privato? Allora se si vuole fare polemica per fare polemica, la faccio anch'io, dato che sono della zona e le cose le so bene: questa è una strada di uso pubblico e non privato. Va bene, è una strada che è stata fatta con i fondi pubblici ma non a contributo con la legge delle strade inter-poderali, ma completamente con i fondi pubblici; non c'è stato un minimo consorzio costituito che ha messo una lira. Quindi la legge regionale 1.4.1977, n. 18 dice che la Regione autorizza l'ente proprietario di una strada, consorzio o cooperativa, a mettere il divieto di transito quando lo ritiene opportuno perchè è il consorzio proprietario di questa strada: qui non c'è nessun consorzio costituito, non c'è nessuno proprietario della strada e, sino a prova contraria, la giurisprudenza dice che quando c'è una strada ad uso pubblico la competenza è del Comune.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Non ho capito questo concetto del Consigliere di zona riferito al collega Ugo Voyat; vorrei che lo Assessore mi spiegasse cosa significa ed in base a quali criteri ha deciso che Voyat è il Consigliere della zona di Pollein, visto che questo Comune confina con molti altri Comuni e non solo con quello di Gressan.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): E' perchè chi siede su questi banchi, per conoscere le questioni sempre più a fondo, invita anche il Consigliere di zona. Io personalmente quando facevo dei sopralluoghi a Issogne e Champdepraz, tendenzialmente invitavo il Consigliere Cout.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Da quello che dice l'Assessore rimane chiaro che questa strada non è regionale. Un ex amministratore del Comune di Pollein ci dice che non è stata riconosciuta dal Comune come strada comunale. L'Assessore ha detto adesso che non è neanche una strada del Consorzio, quindi continua ad essere una strada che passa su terreni di proprietà di privati. La Regione asfalta una strada che di fatto esiste, di cui però non è accertata la titolarità! Mi chiedo se il Consiglio regionale possa votare una delibera di questo tipo, solo dal punto di vista formale, lasciando da parte le altre questioni sostanziali.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat; ne ha facoltà.

VOYAT (U.V.): Penso sia inutile cercare di insistere a far capire a chi non vuol capire. L'ha spiegato molto bene l'Assessore Borbey, ed io lo ringrazio perchè, in genere quando si facevano dei lavori in quelle zone mi chiedeva di essere presente per vedere i lavori. Ritengo che questa dovrebbe essere una prassi che dovrebbero adottare tutti gli Assessori, per mettere al corrente anche chi forse, essendo del luogo, può dare dei consigli.

Non è colpa dell'Assessore Borbey se il Sindaco di Pollein non ha messo al corrente della questione un suo Assessore o un suo Consigliere; però quel giorno il Sindaco ha detto,"dietro la richiesta di tutti i proprietari, che hanno dei problemi per andare nella zona, farò una lettera all'Assessore". E l'Assessore ha risposto che se non gli fosse pervenuta questa lettera non si sarebbe fatto niente.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Maquignaz, ne ha facoltà.

MAQUIGNAZ (Féd.DP-UVP): Visto che oggi in questo Consiglio è stata istituita la figura del Consigliere di zona, e visto che io rappresento la Comunità Montana del Marmore, vorrei rivolgere un caldo invito a tutti gli Assessori affinchè richiedano la mia presenza quando fanno un sopralluogo nella mia zona.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): A nome dei 18 Consiglieri della zona di Aosta rivolgo analogo invito per tutte le opere che riguardano Aosta.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 19

Favorevoli 18

Contrari 1

Astenuti 11 (Aloisi, Bajocco, Baldassare, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Tonino, Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6205 in data 21 ottobre 1983: Lavori di sistemazione ed adeguamento di alcuni locali del fabbricato sito in Via de l'Archet ad Aosta da adibire ad uffici regionali. - Esecuzione dei lavori in economia diretta. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 28

Votanti 27

Favorevoli 27

Astenuti 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6246 in data 21 ottobre 1983: Concessione e liquidazione di un 2° contributo straordinario di £ 1.800.000 al Centre Culturel di Challand-Saint-Anselme per l'espletamento della propria attività nell'anno 1983. - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE; Ha chiesto di parare il Consigliere Cout, ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Je pense que tous les centres disposent déjà d'une contribution financière pour l'activité normale, il s'agit de donner une deuxième contribution de presque 2 millions des lires. La question que je pose à l'Assesseur est de connaître le montant de la première contribution normale et l'activité extraordinaire pour laquelle l'Assesseur propose cette deuxième allocation.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Faval, ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): Je ne connais. pas le montant précédent parce qu'on l'a approuvé depuis longtemps. En. ce qui concerne la subvention qu'on a pensé d'allouer pour la deuxième fois, on nous a présenté un programme que le gouvernement régional a évalué être bon et digne d'être réalisé; on a pensé donc de donner une partie de ce qui avait été demandé. En tout cas, je peux montrer ce programme.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 28

Votanti 27

Favorevoli 27

Astenuti 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6303 in data 21 ottobre 1983: Acquisto terreni in frazione Buisson del Comune di Antey-Saint-André, da destinare alla sistemazione del piazzale della funivia. - Rettifica, modificazione ed integrazione della deliberazione del Consiglio regionale n. 269, in data 26 maggio 1982.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli 28

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 6313 in data 21 ottobre 1983: Costruzione di un edificio da adibire a cantina sociale con annessi in Comune di Chambave. - Appalto a licitazione privata. - Approvazione ed impegno di spesa. - Revoca deliberazione n. 3281 in data 20.5.1983.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Su questa delibera chiederei un rinvio data l'assenza dell'Assessore all'Agricoltura e Foreste Rollandin.

Comunque vorrei avere l'elenco delle ditte che sono state invitate.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Marcoz, ne ha facoltà.

MARCOZ (U.V.): Si vede che c'era la revoca della delibera 3281, allora si è fatto l'appalto con i fondi disponibili dell'Assessorato che erano di ca. 600 milioni. Poi c'è stato un assestamento di bilancio, quindi la delibera prevede adesso un miliardo e 100 milioni di appalto. Le ditte invitate erano 14, se non vado errato; posso comunque far avere l'elenco.

Può darsi che adesso qualcuna di queste sia stata scartata in quanto non iscritta per un certo tipo di lavoro; mi informerò subito per sapere quante sono attualmente.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli 29

Il Consiglio approva all'unanimità

Objet n° 6321 en date 21 octobre 1983: Allocation et versement d'une subvention de 14.000.000 de lires au Centre International de Formation Européenne pour la organisation du colloque "L'Europe des Enseignants et la perspective des prochaines éléctions européennes". - Approbation de La somme.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 29

Votanti 27

Favorevoli 27

Astenuti 2 (Aloisi, Riccarand)

Il Consiglio approva

PRESIDENTE: Per quanto riguarda l'oggetto 6325 lo rinviamo alla discussione unitamente all'oggetto 22 dell'ordine del giorno trattandosi di argomento univoco.

Oggetto n. 6336 in data 28 ottobre 1983: Lavori di costruzione delle opere elettromeccaniche dell'impianto di depurazione reflui idrici dell'Ospedale regionale di Aosta. - Aggiudicazione dei lavori a trattativa privata alla ditta S. A. C. E. C. C. A. V. DEPURAZIONI S. A. C. E. D. E. S.p.A., di Milano. - Approvazione del progetto e del capitolato speciale d'appalto. - Esonero del versamento della cauzione. - Anticipo del 20% del prezzo contrattuale ai sensi di legge.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 19

Favorevoli 19

Astenuti 11 (Bajocco, Baldassarre, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Riccarand, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6369 in data 28 ottobre 1983: Lavori di pavimentazione, in conglomerati bituminosi, di piazzali adibiti a servizi doganali, in Comune di Pollein. Aggiudicazione, mediante trattativa privata, all'impresa Montrosset s.n.c. con sede in Aosta. - Approvazione e impegno di spesa.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 29

Votanti 19

Favorevoli 19

Astenuti 10 (Bajocco, Baldassarre, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Riccarand, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6371 in data 28 ottobre 1983: Lavori di pavimentazione, in conglomerati bituminosi, della strada della collina, in Comune di La Salle. - Aggiudicazione, mediante trattativa privata, all'impresa Montrosset s.n.c., con sede in Aosta. - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Vorrei solo chiedere da chi è stata richiesta la pavimentazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Chabod, ne ha facoltà.

CHABOD (D.C.): E' stata richiesta dal Comune e il lavoro è stato affidato a Montrosset perchè il Comune aveva dato un appalto alla ditta Dherin che aveva fatto un grosso pezzo di strada. Nello stesso tempo Dherin doveva anche dare l'asfalto, visto che asfaltava già il pezzo di terreno, lo abbiamo dato alle stesse condizioni che aveva fatto Dherin per il resto del tronco.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 28

Votanti 17

Favorevoli 17

Astenuti 11 (Bajocco, Baldassarre, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Riccarand, Tonino e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6376 in data 28 ottobre 1983: Lavori di costruzione di una scuola materna in Comune di Verrayes (2° lotto) - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione ed impegno di spesa - Approvazione di nuovi prezzi - Concessione di proroga.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 11 (Bajocco, Baldassarre, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Riccarand, Tonino, Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6414 in data 28 ottobre 1983: Concessione e liquidazione di un contributo straordinario di £ 10.000.000 al Comune di Antro per l'acquisto di arredamento per le scuole materna ed elementare.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 2 (Riccarand e Tamone)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6481 in data 28 ottobre 1983: Concessione di contributi a ditte varie nelle spese per l'esecuzione di lavori di ripristino di terreni ed opere danneggiate da frane, valanghe ed alluvioni - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Su questo tipo di deliberazioni si era già discusso in precedenti Consigli e c'era stato l'impegno dell'Assessore alla Agricoltura di presentare le prossime deliberazioni accorpando le proposte di intervento a seconda della calamità che si era verificata Comune per Comune, suddivisa per periodo e località. Invece questa deliberazione ripete l'impostazione delle precedenti deliberazioni, quindi non mi pare sia stato rispettato l'impegno che l'Assessore si era assunto in Consiglio.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.

MILLE T (P.C.I.): Sono d'accordo col Consigliere Riccarand: non so se la Giunta è in grado di dire che tipo di alluvioni, frane e valanghe sono riferite a questi nomi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Ritengo che, oltre alle imprese itineranti che vanno in giro per la Valle a fare asfalti, qui ci sono anche calamità che incombono sulla nostra testa e noi Consiglieri regionali non riusciamo ad accorgercene. A parte le considerazioni che faceva il Consigliere Riccarand, in effetti c'era un impegno dell'Assessore e l'avevo preso per buono anch'io, che provvedimenti del genere avessero avuto un'altra motivazione (è un'osservazione che faccio ed in questa mia osservazione posso anche non essere preciso); gli uffici competenti dell'Assessorato, dice la deliberazione, hanno provveduto all'esame dell'istruttoria delle domande presentate dai singoli agricoltori. Nello schema allegato vedo che l'importo della richiesta iniziale è di £ 400.000 o di £ 540.000; dopo l'istruttoria delle pratiche a tutti si dà la metà di quello che è previsto: questo corrisponde ad una legge regionale, ad una disposizione che ha fatto l'Assessore oppure l'istruttoria si chiude automaticamente dando la metà? Mi rifaccio ad un discorso che avevo già fatto: è possibile che venga dato un contributo di £ 72.000 ad un individuo, a cosa serve una somma così esigua? Che danno aveva avuto? Non riesco a capire a quali fini risponda. E' possibile venire incontro agli agricoltori valdostani con questo tipo di contributo a pioggia?

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Vice-Presidente De Grandis, ne ha facoltà.

DE GRANDIS (P.R.I.): Credo che ci sia un errore di metodo, o meglio ancora un errore concettuale, nell'erogazione di questi tipi di contributo. Vale a dire: dalla lettura di queste delibere, dal modo come vengono erogati questi fondi, pare di capire che si voglia soddisfare un diritto del cittadino che è colpito da una calamità naturale. Secondo me bisogna mettere in chiara evidenza che questo non è un soddisfacimento di un di ritto, è un atto di solidarietà che lo Ente pubblico compie nei confronti del privato colpito da una calamità naturale, ma un atto di solidarietà non può essere rappresentato da un contributo di £ 70.000 o anche di £ 200.000 se non in casi in cui ci sono condizioni economiche addirittura inconcepibili nella nostra epoca. Bisogna allora che ci diamo delle norme se vogliamo continuare con questi atti di solidarietà tali per cui l'intervento deve essere giustificato dal tipo di calamità, deve essere giustificato dall'entità del danno e deve essere giustificato anche dal rapporto dell'entità del danno e dalla capacità economica di colui che il danno ha subito.

Mi rendo conto che una piccolissima azienda agricola può sopportare a mala pena danni di poche centinaia di lire, mentre per un'azienda agricola di un certo rispetto ricevere un contributo di 70 o 200 mila lire non ha alcun significato, diventa una forma di elemosina che secondo me è da combattere.

Bisogna che la Giunta si faccia carico di studiare delle norme che tengano conto in maniera fondamentale del fatto che non si tratta di soddisfare un diritto del cittadino colpito da calamità, ma si tratta di fare un atto di solidarietà, che sono due concetti completamente diversi e ben distinti che quindi richiedono un'attuazione diversa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Marcoz, ne ha facoltà.

MARCOZ (U.V): Non voglio entrare in merito a quanto deciderà di fare il Consigliere Rollandin, però questi contributi venivano dati perchè, per esempio, una frana colpiva diversi proprietari. Con lo spezzettamento di proprietà che c'è qui in Valle poteva darsi che l'occupazione di questa frana riguardasse solo una parte di territorio di proprietà di una persona; la frana incideva per un certo costo per la sua ripulitura, difatti il contributo veniva dato per la rimessa a ripristino della cultura esistente. Se era un prato si puliva il prato, se era un campo si puliva il campo, quindi il costo veniva suddiviso in base ai metri quadrati occupati da questa frana e si dava il 50% delle spese sostenute, perchè allegata ad ogni pratica c'è la perizia fatta dal tecnico della Regione che si recava sul luogo e quindi valutava il danno subito dal proprietario. Abbiamo evidenziato in Consiglio che si dovrà fare una modifica e credo che l'Assessore Rollandin la stia studiando, però non posso sapere a che punto è.

Vorrei solo rispondere al Consigliere Baldassarre; l'appalto della Cantina Sociale di Chambave è in atto quindi non posso fornire l'elenco delle ditte, ma sono 23 ditte invitate.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Martin, ne ha facoltà.

MARTIN (Féd. DP-UVP): Non è per entrare nel merito della delibera ma per fare un discorso un po' generale con il Consigliere Torrione. Mi sono sempre dichiarato contrario all'erogazione di questi tipi di contributi che sono veramente delle elemosine, sono del parere che un certo meccanismo vada rivisto se non altro si debba mettere un tetto sotto il quale non si debba assolutamente andare. Non so quanto sia questo tetto, 30-50 o 200 mila lire, non ha importanza, il disco so da fare è un altro. Dobbiamo render i conto che un certo tipo di agricoltura in Valle d'Aosta sta andando allo sfacelo, non c'è più nessuno che la cura. Ci sono molte parti incolte, la gente non taglia nemmeno più il fieno. Sono sicuro che se proseguiamo di questo passo, potremo arrivare a dare contributi per tagliare il fieno perchè la agricoltura è importante per altre cose... forse si fa già! Allora attenzione, perchè noi uomini di città siamo troppo spessa abituati a ragionare in una certa miniera. Dovremmo andare in certe zone, quali ad esempio Fontainemore, dove non ci sono strade nè telefono, a volte neppure la luce elettrica e c'è magari la vecchietta di novant'anni che ci abita tutto l'anno. Voi chiedete a questa persona se le fa piacere avere 72.000 lire o no, chiedete a questa persona cosa significano 72.000 lire!

Discutiamo pure sul fatto di vedere dov'è elemosina e dove è veramente intervento, sono d'accordo; però teniamo presente l'esigenza di continuare a praticare questo tipo di intervento perchè comunque per la nostra Regione è necessario.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Sono perfettamente d'accordo con l'impostazione data dall'Assessore Marcoz, però sono nettamente contrario a quanto poco fa ha espresso l'Assessore Martin. Uno dei principi del mio partito è quello del rispetto della personalità umana, che non c'è con questo contributo a pioggia. Non si può risolvere in agricoltura dando in maniera non tanto chiara le 72.000 o le 150.000 lire. Quindi pregherei l'Assessore Martin di rettificare il discorso in questo senso: facciamo qualcosa per l'agricoltura, ma non l'elemosina.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Indubbiamente l'Assessore Martin ha ragione, il suo discorso non fa una grinza perchè ha messo l'accento su un problema che è di enorme portata e, fra l'altro, ha citato una zona che conosco nonostante sia ben radicato in questa città: la zona di Fontainemore, che è una delle più emblematiche, perchè sembra di tornare indietro di cento anni, ed è un pezzo di Valle d'Aosta che va salvata. Ma proprio perchè riveste una dimensione così vasta e racchiude in sè aspetti addirittura drammatici, questa zona può essere salvata solo attraverso un intervento che dia all'agricoltura un altro tipo di respiro e la possibilità di costituire almeno un mezzo di sopravvivenza. Si studino tutte le provvidenze che si devono attuare per far sì che questo modo di essere ancora montanaro rimanga, ma non in condizioni così drammatiche come purtroppo abbiamo l'opportunità di verificare.

Però il discorso è diverso e mi permetto di sottolinearlo; non si contrabbandi questo aspetto in contributi di opere danneggiate da alluvioni, frane e valanghe. E' ridicolo: siamo all'elemosina. Se facciamo un calcolo - e qui mi rivolgo all'Assessore alle Finanze - per dare 72.000 lire a questa poveretta che ne avrà anche bisogno, alla collettività, tra delibere, ratifica, le parole che abbiamo speso noi, i mandati e la domanda che ha fatto l'interessata, questa operazione costa tre volte tanto. Ricordo un discorso, che sottoscrivo totalmente, fatto dal Presidente della Giunta sull'assistenzialismo sul modo di non essere della nostra Regione rispetto ad altre realtà: ed allora siamo anche conseguenti, non si faccia quanto è stato condannato a distanza di due mesi! Lo sforzo non lo si fa neanche nel redigere la deliberazione perchè lo stampato è uguale. Che razza di valutazione hanno fatto i tecnici regionali se si è tagliata esattamente a metà la richiesta iniziale?

Ma è una valutazione questa? La si chiami piuttosto sussidio di assistenza per persone bisognose ed il discorso è diverso, è più accettabile, meno mortificante e non nasconde questo brutto vezzo di non chiamare le cose con il loro vero nome. Io le ho contate: con questa è la settima deliberazione di contributi di questo tipo. Se si vuole intervenire per l'agricoltura, cosa che ci troverà senz'altro consenzienti, diamo degli interventi che siano congrui, significativi, impostati in un quadro generale soprattutto di intervento nel settore agricolo e poi io credo che non ci saranno più queste antipatiche discussioni.

Faccio una raccomandazione alla Giunta affinchè eviti di riprendere in esame contributi di questo tipo. Vorrei che un membro della Giunta mi desse questa assicurazione, dopodichè voterò la deliberazione, per dimostrare che la mia non è polemica per il gusto della polemica, ma è una questione di fondo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Segretario Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE (U.V.): Non credo che non sia una polemica di fondo perchè stamani tutte queste approvazioni di delibere di Giunta hanno visto, secondo me, un velato (e neanche tanto velato) tentativo di dimostrare che questa maggioranza non è capace ad amministrare. Questo lo rifiutiamo e voglio parlare su questo argomento perchè tutti quelli che mi conoscono sanno che sono da sempre contrario a questi tipi di intervento.

Oggi in Consiglio si vuole tentare o di non capire o di far dire alle persone le cose che non hanno detto: questo non lo sopporto da parte di nessuno, non voglio farlo io nei confronti degli altri, ma neppure gli altri nei nostri confronti lo devono fare.

L'assessore Marcoz ha spiegato bene come funziona questo meccanismo, perchè viene dato il 50% e soprattutto perchè ci possono essere contributi anche di 50.000 lire; ripeto, non perchè il contributo sia di £ 50.000! Purtroppo c'è un difetto in questa delibera, che è sostanziale (ma non è quello che dite voi): il difetto è di voler mettere i nomi in ordine alfabetico invece che raggrupparli per zone interessate ai fatti. Probabilmente se facessero un ordine di questo genere, ci accorgeremmo che l'intervento non è a pioggia - come si dice - ma è più logico, anche se lo contesto e non l'approvo. Però da questo a dire, come sostiene il Consigliere Baldassarre, che siamo al più nero assistenzialismo, ce ne corre! Di assistenzialismi dobbiamo purtroppo farne anche altri, perchè la situazione degli abitanti di questa Valle, che viene ritenuta miliardaria, non è così florida come si crede. Noi possiamo anche ammettere che dobbiamo cambiare sistema e lo cambieremo senz'altro, perchè questo è un impegno che ci siamo presi, ma non è che queste cose si facciano dall'oggi al domani. Molto probabilmente - il Consigliere Torrione lo sa perchè ha lavorato in Amministrazione per lungo tempo - queste domande risalivano anche a sette-otto mesi fa, per cui prima si devono esaurire le pratiche iniziate e poi cercare di mettere in piedi altri metodi.

Per quanto riguarda la questione dell'agricoltura, direi anche in generale, che non solo nelle zone dove non arrivano le strade e quindi i trattori che non lavorano più i terreni, ma anche dove arrivano le strade comunali; a Bosses, per esempio, 3/4 di prati quest'anno non sono stati falciati. E' un problema che si sta ponendo là dove l'agricoltura era, fino a pochi anni fa, la principale fonte di sostentamento della gente. Sono sicuramente dei problemi da affrontare con altre metodologie ma dei quali dovremo farci carico per risolverli; e purtroppo, poichè c'è il contadino che ha un fazzoletto di terra di 300 metri, dovremo di nuovo dare, magari ogni anno solo 50.000 lire, perchè quello è l'aiuto che la Regione gli dà per riparare i danni.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Lanièce, ne ha facoltà.

LANIECE (D.C.): Il Consigliere Tamone mi ha quasi "espropriato" di tutto quello che intendevo dire. Comunque dissento sulle conclusioni del Consigliere Tamone, perchè io sono favorevole a questi interventi, in quanto non bisogna confondere: questo non è un intervento per aiutare l'agricoltura ma è un intervento per proteggere e/o per rimettere in opera dei terreni danneggiati da alluvioni, smottamenti, ecc. Di conseguenza se cade una frana che colpisce solo una minima parte di terreno, al proprietario si dà un contributo per ripristinare questo terreno altrimenti si rischierebbe che la frana rimanga tale con tutte le conseguenze che si possono immaginare. E' inutile fare dei discorsi di ecologia se poi non si vuole recuperare e/o mantenere il territorio. Si danno dei contributi per il complesso della frana, come giustamente spiegato dall'Assessore Marcoz e poi si divide l'importo tra i vari proprietari.

Pertanto non deve stupire se qualcuno prende 70.000 lire. Altrimenti dovremmo dire che a chi spettano 70.000 lire non gli diamo niente e paghiamo solo gli altri: non so se questo è giusto!

Sono d'accordo sul fatto di fare una sola delibera per l'importo complessivo del ripristino, però dobbiamo fare attenzione prima di affermare che si tratta di contributi inutili, poichè si va incontro al grave rischio di spendere dei miliardi, in seguito, per ripristinare i danni derivanti dall'abbandono dei terreni; di conseguenza, per risparmiare 50.000 lire, si rischiano spese di miliardi! Se questo è un sistema di amministrare, non sono d'accordo nel modo più assoluto.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi, ne ha facoltà.

ALOISI (M.S.I.): In un primo momento ero orientato ad astenermi su questa delibera, ma l'intervento dell'Assessore Marcoz mi ha convinto del contrario, anche se debbo riconoscere che le proposte fatte dal Consigliere Torrione sono corrette, perchè in effetti è necessario rivedere il tipo di meccanismo di questi finanziamenti. Per questo voglio motivare il mio voto favorevole alla delibera.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Segretario Breuvé, ne ha facoltà.

BREUVE' (P.S.I.): Ma perchè non tagliamo la testa al toro e vicino a questi contributi, non scriviamo dove e quando sono avvenute le frane o alluvioni, anche perchè nell'ultima delibera avevo visto un contributo di 25.000 lire in Via Guido Rey e mi ero informata sulla frana: non era successo nulla! Questo ordine alfabetico ingenera la confusione attuale. Oltretutto il Consigliere Tamone ha ragione, è giusto aiutare l'agricoltura; mi sembra però che il contadino sia molto più speciale nel senso che non ha certamente diritto all'elemosina ma ad uno stipendio notevole, per avere l'incentivo a continuare a fare l'agricoltore.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval, ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): Questa mattina ci siamo sentiti dire, in quest'aula, che sarebbe ora che il Consiglio regionale facesse qualcosa per l'agricoltura. Io posso dire molto chiaramente che questa maggioranza, questa Giunta, non ha dovuto aspettare l'arrivo del Consigliere Baldassarre per fare qualcosa in agricoltura.

Mi riferisco anche all'intervento del Consigliere Torrione, perchè non mi pare corretto da parte sua, partendo solo dal contributo di 72.000 lire, parlare, con i suoi soliti voli pindarici, di tutta l'agricoltura in Valle. Voglio perciò invitare tutti i Consiglieri regionali, che magari non hanno ancora preso conoscenza di cosa il Consiglio regionale ha fatto per l'agricoltura, a guardarsi attorno. Faccio presente che se esiste la possibilità di avere agricoltura in Valle questo è dovuto in particolare ai "rû", che sono quei canali che adducono l'acqua dalle pendici dei monti fino in fondo alla valle, perchè se andate nel vallese, a nord ed ad ovest delle Alpi in alta Savoia, vedrete che lì non esistono perchè la nostra è la Valle più secca di tutte le Alpi; quindi questo è un lavoro che risale ai nostri antenati, nella notte dei tempi. Per esempio il rifacimento del rû Courthoud che porta l'acqua della valle di Ayas fino a Saint-Vincent, che è terminato due o tre anni fa, è costato oltre sei miliardi. Ho fatto un solo esempio a questi Consiglieri perchè non è corretto venire a fare un discorso sull'agricoltura in Valle d'Aosta partendo da un contributo di £ 72.000 lire che va ad una persona ma che rientra in un discorso molto più ampio e generale, riguardante un certo tipo di evento. Certamente sappiamo tutti, senza bisogno di aspettare i Consiglieri Torrione e Baldassarre, che questo non è l'unico strumento e l'unico intervento che questa Giunta intende utilizzare per far fronte ai problemi dell'agricoltura. Vi faccio un altro esempio: nel mese di maggio il Consiglio regionale ha votato una legge specifica riguardante degli incentivi per la costruzione di centraline idroelettriche per il settore dell'agricoltura; inoltre, unicamente per l'agricoltura, l'intervento prevede il 50% di contributo a fondo perso del costo dell'opera. E' chiaro perciò che c'è un disegno molto più ampio e non si può stare tranquillamente ad ascoltare chi pretendete - e questo è contrabbando, Consigliere Torrione - di contrabbandare la politica di questa maggioranza e di questa Giunta regionale con un contributo di 72.000 lire date ad una persona all'interno di un provvedimento più ampio.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Non sono entrato in questo Consiglio per dare lezioni a nessuno, ma sia ben chiaro che è già la seconda volta che l'Assessore Faval travisa volutamente i miei interventi e non sono disposto ad accettarlo. Io non sono venuto qui a fare alcuna requisitoria, ho cercato solo di ricordare alla Giunta alcuni impegni che la Giunta ha preso; le promesse dell'Assessore Rollandin non le ho fatte io, ma lui! Credevo che questo discorso fosse chiuso, mi trovo invece un'altra deliberazione a faccio le stesse osservazioni. La Giunta è rimasta come a] solito muta, poi l'Assessore Marcoz ha detto alcune cose che capisco. Il discorso dell'agricoltura non l'ho introdotto io, ma l'Assessore Martin che ha detto cose giuste e sensate; ma nessuno qui è venuto a fare il processo all'Union Valdôtaine sulla politica agricola nè ha usato termini offensivi nè può essere accusato di lesa maestà; per cui certe arroganze nei miei confronti non si usino!

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Forse è un motivo in più per convincerci che noi ieri avevamo ragione a chiedere le dimissioni del Presidente della Giunta Andrione: in mancanza del re (o del gatto) i baroni (o i topi) si danno daffare, perchè su questo problema importante sono intervenuti tre Assessori. Questo mi fa piacere.

Un'altra cosa: non è che si offenda l'intelligenza dell'opposizione se si crede che le osservazioni si facciano per rito; noi facciamo il nostro dovere di Consiglieri e rivendichiamo il nostro ruolo, che è quello di dare un contributo critico e costruttivo.

Sulla questione specifica sono d'accordo che bisogna vedere la materia, perchè per esempio a mio padre arrivano 20.000 lire che non risolvono niente, ma il contributo è uguale per terreno incolto che per terreno coltivato. Un Assessore si era impegnato; o si fanno presenti le difficoltà che ci sono oppure gli impegni devono essere rispettati, perchè questo fa parte delle regole. Seconda cosa, sono d'accordo con il Consigliere Tamone che nella delibera si dovrebbe indicare i beneficiari per zone, così anche il Consiglio potrà rendersi meglio conto della realtà dei danni. Addirittura io sarei d'accordo a dare il 100% del danno perchè il terreno deve essere mantenuto, però in questa forma; quindi rivolgo un ulteriore invito affinchè in futuro si indichino i beneficiari del contributo in base all'evento calamitoso che si è verificato.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 25

Favorevoli 25

Astenuti 5 (Baldassarre, Breuvé, Pascale, Riccarand e Torrione)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6495 in data 28 ottobre 1983: Costruzione di un ponte per la strada regionale Châtillon-Pontey sul torrente Molinaz. - Perizia suppletiva e approvazione nuovi prezzi per sistemazione e raccordi stradali.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Vorrei sapere l'importo iniziale dei lavori perchè non è riportato in delibera; qui c'è una perizia suppletiva, per valutare quant'è bisognerebbe sapere l'importo iniziale.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 29

Favorevoli 29

Astenuti 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 6595 in data 3 novembre 1983: Concessione e liquidazione al Comitato di gestione della pista di bob di Breuil Cervinia di un primo acconto di lire 70.000.000 nelle spese da sostenersi per la gestione della pista stessa. - Approvazione e finanziamento di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Maquignaz, ne ha facoltà.

MAQUIGNAZ (Féd.DP-UVP): Solo per questo: sono contentissimo che l'Assessore al Turismo abbia presentato celermente questa delibera per dare un primo contributo al Comitato di gestione della pista di bob, le spese vengono pagate per il 50% dalla Regione e per il 50% dal C.O.N.I. La Regione è stata sempre molto puntuale nei pagamenti, mentre il C.O.N.I. nazionale è sempre in ritardo; il risultato è che il Presidente del Comitato di gestione fa delle figuracce perchè non è in grado di effettuare i pagamenti, non può pagare gli operai nè i fornitori per cui si trova in grosse difficoltà. Allora rivolgerei un caldo invito all'Assessore affinchè intervenga fin d'ora presso il C.O.N.I. per sollecitare questi pagamenti.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): L'invito è accettato. Debbo dire che abbiamo già sollecitato parecchie volte ma purtroppo il C.O.N.I. è in ritardo non avendo ancora completato il pagamento della sua parte della manifestazione dello scorso anno. Debbo oltretutto dire che c'è stato anche un disguido perchè il C.O.N.I. non ha accettato parte delle spese di rendiconto e c'è stato un pourparler fra le parti per chiarire questo contributo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Maquignaz, ne ha facoltà.

MAQUIGNAZ (Féd. DP-UVP): Questa è una cosa seria perchè non è ammissibile che il C.O.N.I. nazionale ogni anno ritardi i pagamenti. Se si ritiene che i conti non siano fatti bene, allora lo si dica chiaro; però si definisca questa questione una volta per tutte. Faccio un caldo invito all'Assessore a voler definire questa vicenda, eventualmente modificando la convenzione fra Regione, Comune di Valtournenche e C.O.N.I.; tra l'altro il meccanismo che il C.O.N.I. impiega è infernale perchè addirittura dà contributi alla F.I.S.I. che poi li dà al Comitato di gestione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Lanivi, ne ha facoltà.

LANIVI (Féd. DP-UVP): Esiste una convenzione C.O.N.I.- Comune di Valtournenche e Regione Valle d'Aosta sulla gestione della pista di bob di Cervinia. Il C.O.N.I. a livello nazionale, a quanto mi è risultato, ha delle grosse difficoltà per gli interventi diretti, anche per i controlli che il C.O.N.I. subisce da parte della Corte dei Conti; ecco perchè segue una via indiretta. Comunque è una via che pone il Comitato organizzatore in difficoltà, per cui credo che anche a livello centrale ci sia una disponibilità a chiarire le quote percentuali di intervento ed anche rivedere la convenzione e per questo dichiaro la mia disponibilità.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la ratifica della deliberazione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 29

Favorevoli 29

Astenuti 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva