Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 4 del 21 luglio 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 4/VIII - ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE.

PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, prestato giuramento, il Consiglio entra nel pieno delle sue funzioni ed è chiamato alla trattazione dell'oggetto iscritto al punto c) dell'ordine del giorno.

Prima di aprire la discussione su questo argomento, vorrei fare presente che anche se il regolamento dà un certo tempo per l'espletamento di questi obblighi, i Consiglieri sono sollecitati a dichiarare la loro appartenenza al Gruppo e soprattutto, poichè può essere necessaria una convocazione, anche nel corso della giornata dei Capigruppo, a segnalare, per iscritto, al Presidente del Consiglio il nominativo del Capogruppo e del Vice Capogruppo; ovviamente per quei Gruppi che hanno più di un Consigliere.

Ha chiesto di parare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO - (P.C.I.): Signori Consiglieri, noi riproponiamo ala carica di Presidente dei Consiglio il Consigliere Giulio Dolchi, innanzitutto perchè riteniamo che le cariche istituzionali che riguardano i lavori ed il funzionamento del Consiglio, che interessano il rapporto fra le istituzioni ed i cittadini, come pure le questioni di partecipazioni, siano questioni che riguardano non la sola maggioranza, ma tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Così è stato nel Paramento della Repubblica, là dove sul piano istituzionale le varie forze politiche hanno trovato un accordo che ha permesso ala compagna Nilde Jotti di essere riconfermata alla Presidenza della Camera, senza alcuna confusione con la futura maggioranza di governo che guiderà il nostro paese.

Inoltre riproponiamo il nome di Giulio Dolchi perchè è stato nel corso di ben due legislature un Presidente imparziale, il cui operato nessuno ha mai avuto modo di criticare; un Presidente che ha diretto questa Assemblea con efficienza e correttezza, che ha rappresentato la Valle d'Aosta con prestigio, non solo sul piano nazionale, ma anche sul piano internazionale, che ha curato con scrupolo i collegamenti fra la Regione ed il Parlamento, che è stato, rappresentando l'intero Consiglio, sempre in prima fila nelle battaglie per l'autonomia della nostra Regione. E' sottolineando questo incontestabile contributo di imparzialità e di correttezza che noi riproponiamo anche per questa legislatura il compagno Giulio Dolchi alla Presidenza del Consiglio regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON - (D.C.): Dell'intervento del Consigliere Tonino intendo sottoscrivere appieno - e penso che lo sottoscriveranno tutti i Consiglieri che hanno appartenuto alla passata legislatura - l'elogio di Giulio Dolchi quale Presidente corretto ed imparziale, che ha saputo rappresentare il Consiglio regionale della Valle d'Aosta in ogni situazione. Questo è un riconoscimento che, fatto da un avversario politico del P.C.I. come il sottoscritto, penso possa rappresentare effettivamente una convalida di quella che è stata l'imparzialità di Giulio Dolchi.

Ciò detto, ci sono motivi politici che a nostro avviso ci fanno ritenere che sia passato il momento di dare aduna forza di opposizione importante come il P.C.I. la Presidenza del Consiglio regionale. Il P.C.I. ha perso nelle ultime elezioni voti ed ha perso un seggio, noi riteniamo che debba esserci una continuità fra quello che rappresenta la Giunta regionale e quello che rappresenta il Consiglio regionale.

E' vero, lo diceva il Consigliere Tonino, che al Parlamento nazionale la Presidenza della Camera è stata assegnata all'On. Nilde Jotti, rappresentante del P.C.I., ma è altrettanto vero che, ad esempio nella Regione Piemonte, la Presidenza del Consiglio regionale è affidata ad un esponente del P.S.D.I., partito che fa parte integrante della maggioranza di sinistra con il P.C.I. ed il P.S.I.. Quindi non ci sono motivi istituzionali o formali per dare la Presidenza di questo Consiglio ad una forza di opposizione.

Di conseguenza, a nome dei Gruppi di maggioranza, D.C., U.V., Fédération D.P.-U.V.P. e P.R.I., propongo per l'elezione a Presidente di questo Consiglio regionale l'Avv. Giovanni Bondaz.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Pedrini, ne ha facoltà.

PEDRINI - (P.L.I.): Signor Presidente, solo due parole per dire che l'amicizia che mi lega al Presidente Giulio Dolchi è di vecchia e lunga data. Debbo dare atto, così come ha detto bene il Consigliere Fosson, dell'imparzialità che il Presidente Dolchi ha sempre dimostrato in questi anni in cui ha retto la Presidenza del Consiglio; nello stesso tempo dirò che, a nome del P.L.I., scinderemo il nostro voto per la Presidenza del Consiglio da quello per la Presidenza della Giunta. Farò dopo una dichiarazione in questo Senso per la Presidenza della Giunta, affermando che per noi liberali il Presidente del Consiglio, e quindi il Presidente dell'Assemblea, deve essere come sua figura al di sopra di tutti i partiti, quindi annuncio voto favorevole del P.L.I. a questa elezione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE - (P.S.I.): Riteniamo che, in questa particolare situazione, anche l'elezione del Presidente del Consiglio ha una sua precisa e specifica valenza politica. I giochi mi sembrano ormai fatti, si tratta di concretizzarli in questa aula. Noi ci collochiamo in una chiara posizione di opposizione a quella che è la costituenda maggioranza, però abbiamo sempre sostenuto che la Presidenza del Consiglio dovesse essere attribuita alle forze di maggioranza. Questo per una nostra impostazione di tipo politico. Siamo all'opposizione, giustificheremo il nostro atteggiamento al momento dell'elezione dell'esecutivo, ci rendiamo conto che la carica di Presidente del Consiglio è una carica prestigiosa, però ci rendiamo conto che è pur sempre espressione di una volontà politica. In questa situazione il P.S.I. voterà scheda bianca.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

RICCARAND - (N.S.): La proposta di assegnare la Presidenza del Consiglio a Bondaz fa parte, evidentemente, di un disegno di spartizione di posti fra le forze di maggioranza. Non essendo stati sufficienti i posti in Giunta ed i posti del cosiddetto sottogoverno, di cui discuteremo quest'autunno, evidentemente è stato necessario estendere la presenza di membri della maggioranza fino alla Presidenza del Consiglio; seguendo questo criterio non si è certo tenuto conto di quelle che sono le reali esigenze per un funzionamento corretto del Consiglio regionale, di una Presidenza che sia all'altezza della situazione. Ne credo che si possa considerare il Consigliere Bondaz un esponente al di sopra delle parti: era fino a poco tempo fa, non so se lo è ancora,. il Segretario regionale della D.C.. Quindi il nostro voto sulla proposta che viene fatta è un voto contrario, anche se dirò subito che se da questa scelta deriverà una distinzione più netta e più chiara fra quelle che sono le responsabilità delle forze di maggioranza e quelle che invece sono le proposte alternative della minoranza o dell'opposizione, questo può essere anche un elemento di chiarificazione non del tutto negativo. Riteniamo infatti che si debba lavorare, in Valle d'Aosta, per un Governo alternativo a quello che abbiamo avuto nei cinque anni appena trascorsi e probabilmente alternativo rispetto a quello che presumibilmente verrà nominato in questo Consiglio regionale. Riteniamo che l'alternativa sia un processo lungo, che vada costruita soprattutto ridefinendo un polo che sia veramente diverso, che dia fiducia e convinzione nelle possibilità di cambiamento fra la gente. Quindi, se da questo cambiamento possono derivare elementi di chiarezza, pur non condividendo il metodo attraverso il quale si vuole imporre Bondaz ala Presidenza del Consiglio, può darsi che ne possano derivare anche frutti non negativi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.

BALDASSARRE - (P.S.D.I.): Noi socialdemocratici voteremo a favore della Presidenza a Bondaz, anche perchè riteniamo che a Presidenza del Consiglio debba andare ad una forza della maggioranza, questo a prescindere dalla dichiarazione di voto che farò al momento della formazione della Giunta.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi, ne ha facoltà.

ALOISI - (M.S.I.): A nome del M.S.I. voglio distinguere le due elezioni: quella del Presidente del Consiglio e quella del Presidente della Giunta.

Per quanto riguarda la Presidenza del Consiglio, sono favorevole all'elezione dell'Avv. Bondaz, anche se non è una richiesta che mi è stata fatta; lo faccio volentieri perchè comunque una persona deve andare a presiedere questa Presidenza. Quindi di fronte ad una candidatura del P.C.I. ed a una candidatura della D.C., il M.S.I. sa dove scegliere e sceglie a D.C..

Per quanto riguarda invece l'elezione del Presidente della Giunta, è un discorso che valuteremo in seguito, al momento dell'elezione del Presidente della Giunta, perchè sarà una presa di posizione prettamente politica.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO - (P.C.I.): L'ultimo intervento mi fa dire che c'è una ragione di più per il nostro Gruppo di non votare l'Avv. Bondaz a Presidente del Consiglio regionale, tuttavia il fatto che la futura maggioranza che va a costituirsi abbia deciso preventivamente di trattare la questione dell'incarico di Presidente del Consiglio alla stregua di un posto come gli altri, da lottizzare fra le forze di maggioranza, è da noi giudicato in modo molto negativo. Naturalmente la cosa era nell'aria, era sui giornali: per accontentare le varie pretese delle forze di maggioranza mancava un posto e questo non poteva essere che la Presidenza del Consiglio; Si portano, senza tuttavia spiegarli, dei presunti motivi politici; confesso, caro Consigliere Torrione, che non ho capito cosa vuole dire la valenza politica della Presidenza del Consiglio; noi riteniamo che quella sia una istituzione che deve essere trattata a livello istituzionale.

Riteniamo questa forzatura della maggioranza un sopruso, il segno di una maggioranza che comincia a nascere con i vecchi metodi di prepotenza e di arroganza. Non voteremo perciò a favore dell'Avv. Bondaz, non tanto in modo preconcetto contro colui che sarà il Presidente del Consiglio regionale, perchè da questo punto di vista lo giudicheremo naturalmente dai fatti, nè perchè è espressione della D.C., anche se questo già ci fa dire che ci sarebbero alcune ragioni per votare contro, ma perché è nostra opinione che sia sbagliato il metodo di concepire questi incarichi come pura e semplice spartizione. La maggioranza di questo Consiglio non ha accettato la nostra proposta di una trattativa di carattere globale, per queste ragioni ritiriamo anche la candidatura del compagno Dolchi e voteremo in quanto Gruppo scheda bianca, come segnale del nostro voto negativo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE - (U.V.): Al la suite de l'intervention du Conseiller Tonino, je prends la parole pour déclarer d'abord que nous voterons en faveur de la Présidence à M. Bondaz, mais surtout pour dire que ce n'est pas vrai que nous n'avons pas envisagé la question de la Présidence du Conseil: dans les deux tournées que nous avons eu avec tous les partis présents dans ce Conseil, nous avons parlé aussi du problème de la Présidence du Conseil d'une manière très claire. Nous en avons parlé car nous nous étions aperçus qu'il s'agissait d'un véritable problème; à ce point-là la majorité des partis que nous avons consultés, a déclaré - et d'ailleurs M. Torrione vient de le dire - que la place du Président du Conseil devait revenir à la majorité. Nous nous sommes inclinés à cette volonté, parce qu'il n'y avait pas autre choses à faire. La majorité des partis consultés a décidé, en nous le disant très clairement, que la place du Président du Conseil devait revenir à un des représentants de la majorité. Je ne veux pas faire des considérations sur M. Dolchi, car mes considérations à cet égard sont connues et je n'ai aucune autre chose à dire. Le choix a été en ce sens et nous pensons être conséquents en votant aujourd'hui M. Bondaz. Si d'autres forces après décident de s'agréger à cette votation, ce n'est pas que nous demandons certains voix. Etant donné que nous vivons dans un système démocratique, aussi certaines voix, qui ne sont pas demandées, reviendront sur e candidature de M. Bondaz, hélas!

PRESIDENTE: Ha chiesto di parare il Consigliere Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON - (D.C.): Nella mia dichiarazione di proposta dell'Avv. Bondaz avevo detto chiaramente che tale proposta veniva fatta a nome dei Gruppi di maggioranza ed avevo indicato anche quali, perchè noi riteniamo che la maggioranza debba essere delimitata, precisa, responsabile: siamo del parere che in questa legislatura non ci debbano più essere delle forze che entrano o escono dalla maggioranza a seconda delle convenienze. Quindi la maggioranza, lo ripeto, è chiaramente delimitata; come tale ha fatto la proposta dell'Avv. Bondaz alla Presidenza del Consiglio.

Se poi, come ha già detto il Consigliere Tamone, altre forze ritengono, non richieste, di aggregarsi autonomamente con noi alla votazione del Consigliere Bondaz alla Presidenza del Consiglio, questo non ci tocca, anche se intendiamo distinguere chiaramente quella che è la nostra funzione di Gruppo della D.C. da altre forze che a questa votazione dell'Avv. Bondaz si aggregano. Sicuramente può essere, e lo sottolineava pesantemente il Consigliere Tonino, un motivo di timore, un handicap per l'Avv. Bondaz avere il voto del M.S.I.; tengo a precisare che è un voto che non abbiamo richiesto e che tutto sommato non ci riguarda. Sicuramente l'Avv. Bondaz sarebbe stato più imbarazzato se avesse avuto il voto favorevole del P.C.I..

Ciò detto, mi sembra che possiamo continuare ad affrontarci come ci siamo affrontati finora, a viso aperto; mi è piaciuta l'interpretazione del Consigliere Riccarand, quella dove diceva, ben venga a questa Presidenza un uomo della D.C. se questo può servire a chiarire i rapporti fra la maggioranza e l'opposizione ed a favorire la ricerca di un'alternativa, dal suo punto di vista, perchè è vero che Dolchi nella passata legislatura si è comportato correttamente ed imparzialmente, ma è anche vero che questa sua Presidenza se non ha tarpato le ali a nessuno, può averle tarpate all'opposizione del P.C.I. ed in questo senso mi pare anche che ci sia la possibilità da parte dei comunisti di poter essere più liberi nell'esprimersi in questo Consiglio regionale.

Ci spiace forse la scheda bianca del P.S.I., ma di questo avremo modo di riparlare.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, passiamo alla votazione, che avviene per schede segrete. Prima di procedere alla votazione, chiederei ai gruppi più numerosi, come la consuetudine vuole, di designare uno scrutatore.

Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica,, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Per il P.C.I., il Consigliere Bajocco.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.

VOYAT - (U.V.): Pour l'U.V., le Conseiller Attilio Rolando.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON - (D.C.): Per la D.C., il Consigliere Lanièce.

PRESIDENTE: Nella mia veste di Presidente provvisorio dichiaro che per questa serie di votazioni gli scrutatori designati sono i colleghi Bajocco, Rolando e Lanièce.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 35

Votanti: 34

Astenuti: 1 (Berti)

Sch. bianche: 11

Ha riportato voti:

- BONDAZ Giovanni: ventitrè.

PRESIDENTE: Proclamo eletto Presidente del Consiglio regionale, avendo superato la maggioranza prevista di diciotto voti, il collega Avv. Giovanni Bondaz e lo invito a prendere posto ala Presidenza.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BONDAZ