Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2 del 21 luglio 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 2/VIII - CONVALIDA DELLA ELEZIONE DEI CONSIGLIERI REGIONALI ED INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE.

PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, una breve introduzione: voi sapete che spetta al Consiglio regionale la convalida dei propri componenti. Informo, tralasciando di leggervi tutte le disposizioni in materia, che a questa Presidenza sono pervenute, per conoscenza, le dimissioni da precedenti cariche dei seguenti Consiglieri neo-eletti:

ALOISI Domenico, dimessosi in data 5 luglio da Consigliere comunale di Aosta; BALDASSARRE Gaetano, dimessosi in data 30 giugno dalla carica di Presidente dell'Istituto Autonomo delle Case Popolari di Aosta;

MILLET Ruggero, dimessosi in data 13 luglio da Consigliere comunale di Pollein, dal Consiglio della Comunità Montana Monte Emilius e da membro dell'Assemblea dell'U.S.L.;

TORRIONE Gianni, dimessosi in data 14 luglio dalle cariche di Assessore e di Consigliere comunale di Aosta.

Ricordo ai colleghi che l'art. 4, 3° comma, del Regolamento interno dice esattamente: "Quando sussista qualcuna delle cause di incompatibilità previste dalla legge, l'eletto nel Consiglio regionale deve dichiarare alla Presidenza del Consiglio regionale entro otto giorni dalla convalida delle elezioni, quale carica prescelga; mancando l'opzione si intende prescelta a carica di Consigliere regionale e l'eletto decade dalle altre funzioni che siano incompatibili".

Pertanto è chiaro che nei casi di incompatibilità previsti dalla legge vi sia decadenza automatica dalle altre cariche incompatibili, intendendosi scelta, anche in carenza della esplicita opzione, sia nell'Assemblea o nell'organismo di cui si faceva parte, sia presso la Presidenza del Consiglio regionale, la carica di Consigliere regionale.

Comunico inoltre che a questa Presidenza sono stati notificati in data 14 e 16 luglio due ricorsi accompagnati da alcune note illustrative, contro la elezione del Signor Baldassarre Gaetano. Gli stessi sono però stati ritirati dal proponente, come risulta dalla comunicazione notificata a questa Presidenza in data 20 luglio. Pertanto i ricorsi non sono oggetto nè di esame nè di discussione. Ricordo angora ai colleghi che il Consiglio regionale, ancorché non sia stato prodotto alcun reclamo, deve, per tutte le norme che non vi ho letto, esaminare la condizione degli eletti e, quando sussista qualcuna delle cause di ineleggibilità prevista dalle leggi, ne deve annullare l'elezione provvedendo ala sostituzione con chi ne ha diritto.

Ricordo infine che nel passato sono state votate le convalide per alzata di mano: in genere le convalide sono state votate in blocco, anche se esistono dei precedenti per cui la convalida è stata fatta Consigliere per Consigliere oppure in blocco per i Consiglieri la cui convalida non presentava osservazioni, separatamente per quelli per cui vengono sollevate eccezioni.

Comunico inoltre un suggerimento di carattere tecnico: sapete che la sala ha un certo numero di microfoni che sono quelli corrispondenti ai Consiglieri, detratte la Presidenza, la Giunta ed il Presidente della Giunta, per cui oggi non c'è, come di norma, un microfono per ogni Consigliere. Quelli che intendono prendere la parola sono quindi pregati di avvicinarsi al microfono più vicino, prenotandosi però, perchè non corrispondendo il microfono al Consigliere seduto al suo posto, dalla cabina di regia e nostre collaboratrici che provvedono a dare la parola, se, uno non si prenota, indipendentemente dal nome, non sanno a quale microfono si riferisce.

Detto questo, apro la discussione sul punto a) dell'ordine del giorno.

Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Signor Presidente, Signori Consiglieri, uno dei problemi più rilevanti nel rapporto fra istituzioni e cittadini è quello della fiducia. Parrebbe al nostro Gruppo dare una immagine del Consiglio non corrispondente alle aspettative dell'opinione pubblica se, facendo finta di niente, non si discutesse in questo Consiglio di un caso di cui ha parlato la stampa locale e che è in questi giorni stato all'attenzione dei cittadini valdostani. Ci riferiamo alla questione, citata fra l'altro nella relazione del Presidente di questa Assemblea, del Signor Baldassarre Gaetano.

La legge che regola le elezioni regionali stabilisce esistere motivi di ineleggibilità per gli amministratori di Enti che sono sottoposti alla vigilanza della Regione. La legge n. 182 del 1982, cioè la legge che completa il trasferimento delle competenze alla Regione, recepisce fra l'altro anche il trasferimento delle competenze alla Regione per ciò che riguarda gli Istituti Autonomi per le Case Popolari. Dalla relazione fatta dal Presidente dell'Assemblea risulta che il Signor Baldassarre ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente dell'Istituto Autonomo Case Popolari solo il 30 giugno di questo anno, cioè a elezione avvenuta. A nostro giudizio, essendo l'Istituto di cui era Presidente sottoposto alla vigilanza della Regione, il Signor Baldassarre doveva rassegnare le dimissioni prima di accettare la candidatura, onde evitare il contemporaneo ruolo di candidato alle elezioni regionali e di Presidente di un Istituto sottoposto alla vigilanza regionale.

Perciò noi chiediamo che per il Signor Baldassarre ci sia una convalida separata da quella degli altri Consiglieri e, data la esistenza per noi certa di condizioni di ineleggibilità del Signor Baldassarre, chiediamo che il Consiglio regionale non ne convalidi la elezione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Signor Baldassarre, ne ha facoltà.

BALDASSARRE - (P.S.D.I.): Con sorpresa ho assistito all'intervento del Consigliere Mafrica; probabilmente si è lasciato trascinare dall'entusiasmo, tralasciando i punti legali. Vorrei precisare al Consigliere Mafrica che la carica di Presidente dell'Istituto Autonomo Case Popolari è una carica di incompatibilità: l'incompatibilità è stata sanata con le mie dimissioni, che potevo da- ne o non dare, potevo anche aspettare la convalida delle elezioni e in quel caso avrei dovuto rassegnare le dimissioni per incompatibilità.

La legge del 1982, citata dal Consigliere Mafrica, all'art. 6, mi sembra, cita integralmente che le funzioni amministrative sono passate dallo Stato alle Regioni. Ma qui ci si doveva soffermare: le funzioni amministrative dello Stato erano di indirizzo non avendo questo nessuna vigilanza sull'Istituto Autonomo Case Popolari, tant'è vero che nel Consiglio di Amministrazione vi era un solo rappresentante che rappresentava esclusivamente il Ministro. Inoltre, lo Statuto dell'Istituto Autonomo Case Popolari, con una legge del 1981 che all'art. 6 cita integralmente i casi di ineleggibilità - quindi supera addirittura la legge del 1960, in cui venivano indicati i oasi di ineleggibilità -, prevede che il Consiglio di Amministrazione delle Case Popolari è in grado anche di sciogliere e mettere in liquidazione l'Istituto Autonomo Case Popolani.

Oltretutto la Regione Autonoma Valle d'Aosta non ha potere legislativo per le elezioni regionali, per cui in questa situazione non penso ci sia ineleggibilità quando poi la legge n. 865 del 20 ottobre 1971 all'art. 6, 6° comma, ribadisce che la Presidenza dell'Istituto Autonomo Case Popolari e la Vice Presidenza sono incompatibili con la carica di Consigliere comunale e di Consigliere regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

RICCARAND - (N.S.): La legge 5 agosto 1962, n. 1257, all'art. 6, punto e), recita: "Cause di ineleggibilità: non sono eleggibili gli Amministratori di Enti, Istituti o Aziende sottoposte alla vigilanza della Regione, esclusi i Comuni e le Comunità Montane".

Ora è chiaro che, per quanto riguarda l'Istituto Autonomo Case Popolari, noi ci troviamo di fronte ad un Ente che è sottoposto ala vigilanza della Regione, ma non solo: si tratta di un Ente che amministra, per conto della Regione, una serie di edifici. Questo era quanto già emerso nei ricorsi che erano stati presentati, che poi, non so per quali motivi, sono stati ritirati. Quindi esistono dei motivi tecnici, giuridici, che indicano chiaramente che esistono delle condizioni di ineleggibilità. Oltre alla questione giuridica, ne esiste anche un'altra estremamente chiara dal punto di vista politico. La legge evidentemente ha previsto dei casi di ineleggibilità per impedire che ci fossero degli Amministratori pubblici o di Enti sottoposti alla vigilanza pubblica che abusassero di questa carica per fini che sono esterni ala funzione della carica stessa. In questo caso ci troviamo di fronte ad un uso abnorme della carica di Amministratore dell'Istituto Autonomo Case Popolari, nel senso che è un dato di fatto che il Signor Baldassarre ha abusato della sua carica di Amministratore dell'Istituto suddetto. E' stata una grave responsabilità della maggioranza, che ha retto in questi cinque anni il Consiglio regionale, quella di mantenerlo al suo posto di Presidente del Consiglio per tutto questo periodo, nonostante tutta una serie di gravi illeciti nel suo comportamento, che già prima delle scadenze elettorali erano stati denunciati ed erano stati oggetto di discussione anche in questo Consiglio regionale. Quindi ha usato ed abusato di questa carica per raggiungere il posto di Consigliere regionale, violando la legge non solo nella forma ma anche nel suo contenuto sostanziale, nel suo contenuto politico di fondo.

Quindi mi associo alla richiesta del Capogruppo comunista e chiedo che si voti a parte la convalida dell'elezione del Signor Baldassarre.

PRESIDENTE: Signori Consiglieri, se nessuno intende prendere la parola, propongo al Consiglio di procedere con due votazioni: una votazione unica per i 34 Consiglieri per i quali non sono state sollevate riserve, ed una votazione separata per quanto concerne il Signor Baldassarre; pongo in votazione la convalida dei 34 Consiglieri per i quali non sono state sollevate obiezioni.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione sulla convalida del Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.

TORRIONE - (P.S.I.): A nome del mio Gruppo, anche perché la materia è estremamente discutibile ed opinabile, mentre altri colleghi si sono presentati su questo caso puntualmente preparati, noi ci siamo trovati di fronte ad un caso che era nell'aria, ma sul quale non abbiamo avuto modo di documentarci. Pertanto, prima di procedere alla votazione, chiederemmo cinque minuti di sospensione per documentarci sul caso; se non è possibile, ci regoleremo di conseguenza.

PRESIDENTE: Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 10,00 alle ore 10,10.

PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, riprendono i lavori, il Consiglio è chiamato ad esprimersi per votazione palese sulla convalida del Consigliere Baldassarre.

Ha chiesto di parlare il Consigliere Fosson per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

FOSSON - (D.C.): A nome dei Gruppi di maggioranza, dichiaro che voteremo a favore della convalida del Consigliere. Baldassarre, perché abbiamo esaminato le leggi ed a nostro parere ci sono dei motivi a favore della convalida ed anche dei motivi che potrebbero sembrare a favore della non convalida. Nel dubbio votiamo a favore e resterà sempre aperta la possibilità per i Consiglieri che voteranno contro la convalida del Signor Baldassarre, di fare ricorso alle competenti sedi. D'altra parte consideriamo ancora che la volontà dell'elettorato social democratico è stata quella di mandare il Signor Baldassarre in questa sede, per cui noi pensiamo che questa sia la miglior convalida per ogni Consigliere.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la convalida del Consigliere Baldassarre.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 35

Votanti: 34

Maggioranza: 18

Favorevoli: 27

Contrari: 7

Astenuti: 1 (Pedrini)

Il Consiglio approva