Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 100 del 14 febbraio 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 100/VII - PROPOSTA DI REVISIONE DEI CRITERI DI RIPARTIZIONE DEGLI IN TROITI DERIVANTI DALL'ESERCIZIO DEI GIO CHI AMERICANI PRESSO LA CASA DA GIOCO DI SAINT-VINCENT. APPROVAZIONE DI MOZIONE.

PRESIDENTE: Da lettura della mozione presentata dai Consiglieri Fosson, Lani vi, Martin e Maquignaz:

MOZIONE

In data 20.6.1981, con provvedimento n. 341, il Consiglio regionale concedeva autorizzazione all'esercizio dei giochi americani presso la Casa da gioco di Saint-Vincent, affidandone la gestione alla società SAISET S.p.A. in base alla convenzione stipulata in data 23.5.1981 tra la società SITAV e la precitata SAISET, con lo scopo di incrementare, introducendo nuovi giochi, l'attività presso la Casa da gioco di Saint-Vincent.

Il punto 8 della convenzione prevede tra l'altro che "la SAISET dovrà versare ogni 10 giorni all'Ufficio amministrazione SITAV gli introiti realizza ti dai giochi di cui al punto A) art. 2, trattenendo a corrispettivo del servi zio reso la percentuale del 38%.

Tali introiti, depurati dalla predetta percentuale, verranno dalla SITAV versati all'Amministrazione regionale giusta i criteri di cui all'art. 4 del contratto Regione-Sitav del 16.2.1976, n. 5099 di Rep. l'Amministrazione regionale si riserva il diritto, trascorso il primo anno solare intero di esercizio, di rivedere, entro il semestre successivo tali criteri di riparto in relazione all'andamento degli introiti con seguiti dai giochi americani in sè e con riferimento a quelli dei giochi tradizionali".

Siccome è trascorso più di un anno dall'entrata in funzione dei giochi americani e l'andamento degli introiti conseguiti è superiore alle più ottimistiche previsioni, è necessario che la Regione, secondo quanto previsto dal precitato punto 8 della convenzione, proceda ad una revisione dei criteri di riparto degli introiti al fine di con sentire un più cospicuo afflusso di risorse finanziarie nelle casse regionali.

Tali maggiori risorse conseguenti alla revisione dei criteri di riparto potrebbero essere destinate al Comune di Saint-Vincent e alla Comunità Montana del Marmore, quale contributo per la ricerca di positive soluzioni ai numero si e gravi problemi che attanagliano le comunità locali.

Non va sottaciuto il fatto che la Comunità Montana del Marmore è investita da una profonda crisi soprattutto per quanto concerne il mantenimento della forza lavoro operante nel comprensorio. 500 posti di lavoro sono infatti in pericolo a seguito della ormai evidente volontà della Montefibre di procedere alla chiusura dello stabilimento di Châtillon. A fronte di una siffatta crisi è dovere della Regione ricercare possibili attività sostitutive in grado di riassorbire i posti di lavoro persi. Per realizzare tali interventi a sostegno dei livelli occupazionali in una zona che non può concedersi il lusso di perdere 500 posti di lavoro, occorrono da parte della Regione cospicui sforzi finanziari.

Ecco dunque la necessità che la Regione si assicuri maggiori disponibilità finanziarie. In questa ottica si inserisce la proposta di revisione, in senso più favorevole alla Regione, dei criteri di riparto degli introiti derivanti dall'esercizio dei giochi amenicani.

Con nuove e più cospicue risorse finanziarie la Regione potrebbe anche farsi carico di altri importanti iniziative quali ad esempio l'acquisizione di aree per l'edilizia economica e popolare, senza dover ricorrere alla procedura dell'esproprio che, visti gli ultimi casi, penalizza i contadini valdostani, e promuove interventi di recupero dei vecchi centri abitati.

Tutto ciò premesso

IL CONSIGLIO REGIONALE

DELLA VALLE D'AOSTA

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale a voler presentare al Consiglio regionale entro il termine ultimo di 30 giorni, una proposta di revisione, in senso più favorevole alla Regione, dei criteri di ripartizione degli introiti derivanti dall'esercizio dei giochi americani, avendo come punto di riferimento i criteri di ripartizione degli introiti fra Regione e SITAV, previsti dal Con tratto Regione-SITAV 16.2.1978, n. 5099 di Rep.

PRESIDENTE: Illustra la mozione il Consigliere Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): Mi pare che di Casinò e di case da Gioco in questo Consiglio si sia discusso già a lungo in altre sedute, oltre che in quella odierna in riunione segreta. Vi sono diversi modi di affrontare il problema "Casa da Gioco" a partire da quello coerente, rigido e radicale del Consigliere Riccarand che aveva presentato in quest'aula una mozione tesa in pratica alla chiusura in prospettiva del Casinò, mozione che poteva avere certe sue motivazioni per il fatto che il gioco d'azzardo in sè è un elemento di corruzione, che dunque va eliminato. C'è poi un'altra posizione più mediata, che è quella di chi sostiene giustamente che il Casinò è un male necessario, che va ridotto in un alveo preciso, va controllato ed impedito a chi lo gestisce di prevaricare sull'ente pubblico, sia esso locale che regionale. Ricordo l'amico Pollicini quando dall'opposizione tuonava perchè il Casinò era una Mecca che assorbiva investimenti finalizzati ed al di fuori di questa c'è la casba. Ragionamento giusto anche questo. Direi però, nel presentare questa mozione insieme ai Consiglieri Maquignaz, Martin e Lanivi., che qui si tralascia tutto quanto dicevo prima, si prescinde da considerazioni troppo generali, fermandosi solo alla considerazione che il gioco d'azzardo è in questa Regione un'attività tollerata e come tale va mantenuta dall'Ente pubblico, circoscrivendone i cospicui interessi per impedire che diventino prevalenti rispetto all'interesse generale. In questo senso diciamo che l'Ente pubblico deve esercitare un severo controllo sull'attività di gioco. Vorrei ricordare al proposito, e meriterà forse ritornarci ed approfondire il problema con cognizione di causa, le legislazioni di alcuni paesi stranieri che controllano tassando le vincite e le mance. E' un tema questo già sollevato a suo tempo dai comunisti. L'Ente pubblico deve esercitare sull'attività del gioco un controllo severo e continuo e deve ricavare nel caso specifico della Regione Valle d'Aosta il massimo utile per la Comunità. Ritengo, e lascio poi al Consigliere Maquignaz il compito di illustrare gli aspetti tecnici della mozione, che lo spirito con cui abbiamo presentato la mozione sia proprio quello, in quanto Consiglieri della Regione Valle d'Aosta tenuti a portare avanti quello che è l'interesse di tutta la Comunità regionale di ricavare, compatibilmente è ovvio, con le esigenze minime vitali della società che gestisce la Casa da Gioco, il massimo interesse per l'ente pubblico e per tutta la Comunità.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Maquignaz, ne ha facoltà.

MAQUIGNAZ (D.P.): Condivido quanto ha appena detto il Consigliere Fosson, credo però che alcune cose oggi vadano ricordate e ribadite, per giustificare la nostra richiesta di revisione della convenzione fra la Regione, la SITAV e la SAISET, società che gestisce i giochi americani per conto della SITAV.

Innanzitutto occorre ricordare che, in base al 2° comma dell'art. 8 della convenzione, la Regione può rivedere il criterio di riparto degli introiti entro il semestre successivo al primo anno solare intero di esercizio. Quindi è estremamente importante che la Regione, se intende rivedere la convenzione, lo faccia entro la fine di giugno 1983, altrimenti non sarà più possibile modificare la convenzione, che rimarrà vali da fino al 1991.

Venendo poi ai motivi per i quali avevamo richiesto la revisione della convenzione, la ragione fondamentale è che la Regione percepisce dalla SAISET, come tutti sanno, il 43% ca. degli introiti, mentre invece dalla SITAV percepisce dal 70 al 78% degli introiti, a seconda sempre dell'entità globale de gli introiti. Personalmente sono convinto che la SITAV avrebbe potuto gestire in prima persona i giochi americani senza per questo chiedere la modifica dei precedenti criteri di riparto. Infatti la SITAV in tal caso sarebbe stata largamente compensata dall'andamento del volume degli introiti che i giochi americani avrebbero portato, con conseguenti benefici non solo per la SITAV, ma anche per la Regione. Mi sembra altresì evidente che, se si affronta il problema da questa angolatura, tutta la questione delle mance e del personale assume una scarsa rilevanza e non giustifica a sufficienza la presenza della SAISET e tanto meno il criterio di riparto fra Regione, SITAV e SAISET.

Altre perplessità derivano dal fatto che la SAISET potrebbe avere interesse, al fine di aumentare i propri introiti, a dirottare la clientela dalla SITAV alla SAISET, per esempio dallo chemin de fer al punto-banco. La Regione, invece, la SITAV e, diciamolo pure, anche i croupiers, hanno l'interesse opposto, che è quello di mantenere la clientela alla SITAV.

A questo punto occorre chiedersi, per capire a favore di chi gioca questo conflitto di interessi, fino a che punto le persone che gestiscono la SITAV e la SAISET rappresentano interessi contrapposti. Da quanto si è potuto capi re, sembra che la mente delle due società sia la stessa persona.

Se questa ipotesi risponde a verità, gli incassi del punto-banco sono desti nati ad aumentare, mentre quelli dello chemin de fer sono destinati a diminuire. Non solo, ma tutta la politica dei giochi verrà impostata per valorizzare i giochi americani, soprattutto da parte della società che gestisce i giochi americani, cioè la SAISET, che eventualmente un domani potrà gestire anche altri giochi, ad esempio quelli tradizionali.

A questo punto vorrei dire, per riallacciarmi a quanto detto dal Presidente della Giunta stamani, che chi odia la SAISET non è perché vuol fare il gioco di un certo gruppo di croupiers: il motivo di fondo è che con la convenzione stipulata con la SAISET la Regione perde un sacco di soldi.

Per giustificare la richiesta di modifica alla convenzione, credo sia a questo punto molto importante fare un'analisi del conto profitti e perdite della SAISET e per fare questo farò riferimento ai dati illustrati dal Presidente della Giunta contenuti in una lettera di chiarimenti inviata al Presidente del Consiglio datata 18.7.1981, che è stata poi inviata dal Presidente del Consiglio alla Commissione di Coordinamento che chiedeva dei chiarimenti.

La società SAISET nel 1982 ha introitato circa 8 miliardi di lire, è ragionevole prevedere che per il 1983 la SAI SET potrà introitare 10 miliardi, cioè il 20% in più. Se chiediamo la revisione della convenzione, bisogna che dimostriamo che questo tipo di convenzione non va bene e continuo quindi nell'analisi dei costi dopodichè procederò all'analisi delle entrate e sarà possibile vedere qual è l'utile di questa società. Nel 1983 abbiamo alla SAISET 70 dipendenti, il cui costo abbiamo quantificato in un miliardo cinquecento milioni circa. Le spese di amministrazione legali 100 milioni, la pubblicità 100 milioni, le spese generali, bancarie, quote di ammortamento 300 milioni circa ed altri costi, che forse non sono stati considerati, circa 200 milioni. Abbiamo quindi un costo totale di 2,2 miliardi.

Facciamo adesso brevemente un'analisi delle entrate. Sulla cifra prevista dei dieci miliardi, sappiamo che alla SAISET per gestire i giochi americani spetta il 38%, che corrisponde a 3,8 miliardi. A questa cifra poi occorre aggiungere gli introiti dei giochi previsti al punto b) dell'art. 2 della convenzione, cioè i famosi giochi di cui parlavamo stamane, tra cui il punto-banco. Non avendo a disposizione alcun dato sugli introiti complessivi del punto-banco è praticamente impossibile stabilire l'introito effettivo derivante da questo gioco. E' vero che il Presidente della Giunta nella risposta all'interpellanza di stamani ha fatto riferimento ad un incasso giornaliero non inferiore, se ho ben capito, a 4 milioni al giorno. Comunque non voglio neanche far riferimento alla lettera anonima, perchè non faccio caso ai 50 milioni citati, però penso di dover azzardare una previsione di entrata se vogliamo fare un conto di profitti e perdite, ed ho indicato in 5 milioni l'introito giornaliero, solo per avere un'idea di massima. Per concludere quindi l'analisi delle entrate, possiamo affermare che la previsione di entrata per la società SAISET per il 1983 sarà la seguente: 3,8 miliardi, il 38% su 10 miliardi, ed un miliardo e mezzo circa per l'introito dovuto al punto-banco. Quindi possiamo prevedere un incasso globale lordo da parte della società che gestisce i giochi americani, di 5,3 miliardi. Se facciamo la differenza fra i costi ed i ricavi abbiamo 5,3 miliardi meno 2,2 miliardi, ed arriviamo ad un utile o perlomeno ad una cifra che può essere a disposizione della SAISET di 3 miliardi e 100 milioni. Questo è uno dei motivi di fondo per cui riteniamo che la convenzione debba essere modificata.

Mi rendo conto che si tratta di conti approssimativi, però ricordo a questo Consiglio che possiamo chiedere la revisione solo entro la fine di giugno 1983; se non la facciamo adesso non potremo più farla fino al 1991. Occorre infine ricordare i giochi previsti al punto b) dell'art. 2 della convenzione: per questi giochi come tutti sanno forse la Commissione di Coordina mento nel vistare la delibera aveva richiesto l'adozione di un atto integrativo per la determinazione degli importi forfettari da versare all'ufficio amministrazione della SITAV. Questo atto integrativo non è stato ancora fatto, c'è solo una presa d'atto della Giunta in base alla quale la Giunta autorizza l'inserimento del punto-banco dietro corrispettivo di 1 milione per giornata di apertura. Questo è un altro punto che secondo noi va rivisto cioè è veramente importante trovare un criterio per forfettizzare la quota che spetta alla Regione sul punto-banco. Per questi motivi chiediamo che la convenzione debba essere rivista entro il giugno 1983.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE (U.V.): Prima che altri intervengano, una parentesi. Il Presidente della Repubblica ha inviato alla Presidenza della Giunta il seguente telegramma:

"Con costernazione appreso notizia tragica sciagura di Champoluc. La prego, Signor Presidente, di rendersi interprete presso i familiari delle vittime della mia commossa partecipazione al loro dolore e di far giungere ai feriti i più fervidi auguri di una pronta guarigione".

Per quanto riguarda la mozione in discussione, così com'è formulata non può essere considerata tale; ai tempi dell'impero germanico si sarebbe chiamata "diktat" perchè dice: "entro 30 giorni una proposta di revisione in senso più favorevole" dando anche il criterio nel senso più favorevole, eliminando la differenza praticamente fra la presenza dei giochi francesi delle mance e la non presenza delle mance ufficiali - non quelle che vengono date comunque - nei giochi americani.

Per cui, così com'è formulata non è accettabile. Non solo per i motivi, che poi ripeterò, perchè siamo in seduta pubblica, che ho già spiegato questa mattina, ma perchè nessuno può trattare con un mandato di questo genere, perchè in tal caso bisogna chiamare le persone in questione e dire: "Ho ricevuto mandato di dire questo". Il che poi in pratica si traduce nel desiderio di quel famoso gruppo di cui si parlava stamane, di cui parlerò di nuovo dopo, di boicottare i giochi americani a favore delle tradizionali posizioni di privilegio che essi detengono.

Il Consigliere Maquignaz ha insistito molto sul fatto del semestre: posso garantire che la Presidenza della Giunta si è preoccupata di far deliberare dal Consiglio di Amministrazione la delibera che visto il periodo di scio pero e di collocazione aliena della sede del Casinò presso l'Hôtel Billia ecc..., l'unica possibilità per contegiare effettivamente l'incidenza dei giochi americani può partire dal 4 agosto e non prima. Di conseguenza, la revisione deve essere ammissibile o fino all'1.1.1984 e fino al 30.6.1984. Le relative delibere dei rispettivi Consigli di Amministrazione saranno distribuite ai Consiglieri.

Venendo al dunque, la mia proposta sarebbe quella di fornire entro 30 giorni alla I Commissione Consiliare Permanente ed a tutti i Consiglieri che vogliono partecipare, tutti i dati in possesso della Giunta regionale affinché, d'intesa con la Giunta, detta Commissione elabori una proposta che tenga evidentemente conto anche delle esigenze minime vitali della società di gestione. Perchè, se è vero che la SITAV ha lo stesso Amministratore delegato, non azionista, della SAISET, è vero anche che da un lato, il contratto, facendone sovente menzione, anche se in maniera implicita, tiene conto delle mance, mentre dall'altro le esclude e, di conseguenza, stabilisce delle proporzioni di riparto differenti.

Queste proporzioni di riparto possono essere cambiate, ma non possono nel senso auspicato qui, e cioè che i due contratti sono uguali come se i giochi dovessero essere gli stessi; possono essere mutate le percentuali sulla base dei dati reali e concreti ottenuti attraverso un'esperienza che si sta svolgendo.

La Regione, pur con le perplessità che sono state manifestate in Consiglio, ha voluto innovare ed introdurre dei giochi nuovi nell'assoluta convinzione che il fatto di adagiarsi sul successo ininterrotto per tanti anni dei giochi di tipo tradizionale francese potesse essere in definitiva un arresto o perlomeno un plafonnement definitivo del Casinò di Saint-Vincent e che occorresse assolutamente un rilancio con dei giochi nuovi, anche perchè si volevano spezzare - l'ho detto allora, lo ripeto adesso - piccolo monopoli, oligopoli, formatisi all'interno, sia per quanto riguarda l'azionariato che è molto anziano e che non avrebbe avuto nessuna voglia di spendere, sia per quanto riguarda i dipendenti che, distinti tra chemin de fer, trente et quarante, roulette, hanno anche loro le proprie posizioni ed evidentemente possono non gradire il fatto che si possa procedere a dei cambiamenti. Se il Consiglio regionale vuole arrivare a questi cambiamenti, deve tenere conto anche di questa situazione e deve sentire l'una e l'altra parte. Sarà opportuno che la I Commissione, come ha già fatto in altri momenti, senta gli Amministratori delle società in questione, abbia i dati di questa società dalla Giunta come pure da altre fonti. Questo non perchè si voglia difendere un profitto che sia superiore a quello che è normale per questo tipo di attività, ma per il fatto che la Regione è convinta che solo con il giusto profitto per i concessionari il Casinò rende alla Regione il massimo possibile; se qualcuno ha dei dubbi, non ha che da studiarsi la storia dei Casinò di Sanremo e del Lido di Venezia. Quindi la Regione non intende premiare qualsiasi formazione all'interno del Casinò, sia essa di Amministratori, concessionari, o dipendenti dello stesso, che sia in contrasto con gli obiettivi fondamentali che, anche secondo noi, so no quelli di cui ha parlato il Consigliere Mafrica stamani, e cioè fino a che esiste, il Casinò deve essere retto in una certa maniera, deve rendere il massimo possibile alla Regione, rispetto alle leggi esistenti, e che tutto avvenga nella maggiore chiarezza e nella più grande conoscenza dei fenomeni da parte di tutti gli interessati.

Se i Consiglieri proponenti accettano la formulazione di "impegnare la Giunta regionale a voler presentare al Consiglio regionale entro il termine ultimo di 30 giorni (questo termine può anche essere ridotto a 20 giorni) tutti i dati necessari all'elaborazione di una proposta di revisione" che in primis la I Commissione porterà avanti, noi la accettiamo. Così com'è formulata personalmente non posso accettarla, perchè vuol dire chiamare qualcuno per dirgli "Lei farà d'ora in poi così" e se la controparte non accetta, vuol dire che dopodomani i giochi americani chiuderanno, eventualità questa che non è nelle intenzioni di questa Giunta.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Carlassarre, ne ha facoltà.

CARLASSARRE (Dem.Prol.-Nuova Sin.): Finalmente si ridibatte di Casinò. Un'impressione: qui si è parlato di una sorta di gruppo di potere che avrebbe interesse a fare la guerra ai giochi americani, e non vorrei che la difesa dei giochi tradizionali francesi fosse portata da un altro gruppo di potere ben preciso con dei difensori molto altolocati. Questo perchè mi pare che da parte del Presidente della Giunta ci sia una difesa abbastanza acritica delle cose così come stanno e si cerchi di far slittare nel tempo una serie di revisioni, di modifiche della Convenzione fatta con la SAISET, arrivando a dire che i conti in ultima analisi li possiamo fare solo dal 4 agosto in poi, tenuto conto del fatto che il nuovo Casinò è entrato in funzione in quella data, si arriva a far deliberare dalle due società un accordo che consenta alla Regione di poter intervenire oltre i sei mesi. Vorrei un attimo riflettere sulle cifre fornite dal Consigliere Maquignaz, che mi sembrano tendenti al ribasso, che tengono in conto massimo del fatto che il Casinò non ha funzionato appieno nei sei mesi o sette che hanno preceduto il 4.8.1982, e vorrei leggere delle cifre mese per mese. Iniziando dal mese di gennaio, la resa dei giochi americani è stata di 473 milioni 600 mila, a febbraio di 355 milioni, a marzo di 468 milioni, ad aprile di 399 milioni, a maggio di 445 milioni, a giugno di 373 milioni, a luglio di 509 milioni, ad agosto di 1 miliardo e 8 milioni. Dopo il raddoppio a partire dal mese di agosto, abbiamo avuto a settembre 956 milioni, ad ottobre 1 miliardo, a novembre 977 milioni, a dicembre 1 miliardo 161 milioni. Possiamo quindi affermare, e la matematica non mi smentisce, che a partire dall'apertura del nuovo Casinò le cifre sono più che raddoppiate rispetto ai mesi precedenti, per cui la cifra di otto miliardi che deriva dalla somma delle cifre che vi ho esposto adesso, è una cifra che tiene conto di queste grosse differenze, per cui l'aumento prevedibile fatto dal Consigliere Maquignaz del 14% in modo da arrivare a dieci miliardi, è una cifra al ribasso in quanto non tiene conto che gli otto miliardi sono derivati da quei 6-7 mesi che hanno dato una resa del 50% rispetto alla resa data da quando è stato aperto il nuovo Casinò.

Ritengo che si possa molto rapidamente giungere ad una modifica di questa convenzione, che si possa avere un incontro con i dirigenti della SAISET, per sapere quelli che sono i loro costi effettivi, per poter fare una valutazione; ritengo che sia invece pretestuoso il fatto di far slittare di mesi la modifica a questa convenzione, in quanto le cifre che ho letto sono cifre ufficiali che possono essere in qualsiasi momento fornite a tutti i Consiglieri, per cui non c'è bisogno di questa lunghissima pausa per arrivare al 4 agosto.

Vorrei anche far riflettere sul fatto che se si vuole arrivare al 4 agosto possiamo già con assoluta certezza, sempre perchè la matematica ce lo dimostra, fare dei conti ad un livello molto più elevato rispetto a quello fornito dal Consigliere Maquignaz. Vorrei ricordare ancora che nel giro di affari il Consigliere Maquignaz non ha tenuto conto del fatto che in tutto questo marchingegno c'è una cifra che viene introitata dalla SITAV, che non è stata conteggiata, e che corrisponde al 22% del rimanente 62%.

Vorrei ancora riprendere l'argomento mance, perchè il Presidente continua a ripetere che la percentuale che la Regione può spuntare sui giochi francesi è possibile proprio perchè non si va a quantificare l'aspetto mance. Questo mi fa ripetere che, in ultima analisi, facciamo una convenzione per quanto riguarda i giochi francesi con delle cifre molto approssimative perchè non viene quantificata quella che presumibilmente è una cifra che si aggira sul 40% dell'introito netto del Casinò, che rappresenta la percentuale che mediamente tutti i Casinò europei hanno come mance rispetto a quello che è la resa che deriva dai giochi francesi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Bordon, ne ha facoltà.

BORDON (D.C.): Vorrei innanzitutto dire che sono profondamente soddisfatto che questa Giunta, organo esecutivo del Consiglio, si accorda che il Consiglio può anche porre dei diktat, perchè molte volte il Consiglio qui è stato un po' maltrattato. La Giunta è l'organo esecutivo del Consiglio che è l'organo deliberante, quindi è giusto che segua i desideri del Consiglio.

Detto questo, vorrei fare alcune considerazioni, perchè era anche mio desiderio firmare questa mozione, perchè mi sembrava che tutte le richieste in esse espresse erano giuste. Mi sia consentito un piccolo inciso: stamani sono stato, insieme ad altri Consiglieri, non dico criticato, ma ripreso perchè non c'eravamo battuti per rendere pubblica la seduta che i compagni comunisti avevano richiesto segreta. Il Presidente del Consiglio aveva illustrato molto bene stamani il caso in cui, esprimendosi giudizi su persone si rendeva indispensabile la seduta segreta; nella discussione di stamani non è proprio emersa nessuna critica verso i control lori del Casinò di Saint-Vincent, quindi poteva benissimo svolgersi in seduta pubblica. Questo però non è un rimprovero: i proponenti dell'interpellanza hanno ritenuto necessaria la seduta segreta, però sia ben chiaro che non sono emerse responsabilità di persone in modo così specifico da dover fare una seduta segreta.

Mi sembra che in questo Consiglio si stia facendo un discorso che è molto più ampio di quello che penso tutti noi vogliamo, probabilmente a causa del lungo periodo di critica cui siamo sottoposti, però vorrei anche dire, per chi come me da alcuni anni segue i problemi della SITAV, che non riuscirete mai a non avere queste critiche. Adesso ci troviamo di fronte a due gruppi; uno che sostiene la SAISET, l'altro i giochi francesi. Questo dualismo, che secondo alcuni esiste all'interno del Casinò), non lo posso neanche concepire, perchè sarebbe veramente assurdo, in questo caso sarebbe veramente necessaria una Commissione di controllo per svolgere una qualche ispezione, perché nel futuro l'esistenza di questo dualismo interno non farebbe certo l'interesse della Regione. Ma, ripeto, non mi sembra che questo dualismo esista. Sono discussioni che purtroppo emergono, perchè quando è nata l'idea di questi nuovi giochi americani, lo ha precisato bene prima il Presidente si voleva vivificare un po' l'ambiente dei giochi di Saint-Vincent, che andava avanti forse in modo un po' monotono, con il rischio di raggiungere un certo plafond e di rimanere lì stabili. Quindi, anche chi, come il sottoscritto, aveva delle perplessità sul fatto che questi giochi americani potessero far diminuire gli introiti dei giochi francesi, alla prova dei fatti è stato smentito. Quindi questa strana crisi che potrebbe permettere anche delle discussioni in altri settori, non si registra nel settore dei giochi, il che dimostra che non c'è stato dualismo. Gli introiti sono aumentati, il che testimonia la bontà della gestione della SITAV e della SAISET; questa mozione ha preso perciò un indirizzo che non era nelle intenzioni nè mie nè di quelle di altri Consiglieri.

Abbiamo sentito delle cifre che non voglio ripetere, le hanno illustrate bene i Consiglieri Maquignaz e Carlassarre ed il Presidente della Giunta. La conclusione è che prevedevamo un certo introito da questi giochi; trattandosi di una novità, si è ritenuto di stabilire una certa percentuale di inizio. Oggi come oggi invece questi giochi vanno meglio del previsto e si chiede, nel limite del giusto, di rivedere la quota, tanto più che, se è vero il discorso fatto dal Consigliere Maquignaz, se noi non interveniamo entro la fine di giugno, si va avanti con questa parametrazione ancora per diversi anni. Sarebbe il colmo allora se noi qui dentro non portassimo avanti un discorso di revisione perchè andremmo contro gli interessi della Regione, e nessuno qui dentro vuole questo. Ecco quindi che si tratta adesso di operare una mediazione, perchè affrontiamo il problema di petto, non si risolverà mai. Chiediamo innanzitutto al nostro organo esecutivo, che è quello che deve avere l'iniziativa, tenuto conto dell'impostazione attuale che entro un certo lasso di tempo sia rivisto questo contratto. Per me il nocciolo della questione è questo: e sarebbe ridicolo - lo ha detto il Presidente - che l'organo esecutivo dicesse: "No, per noi va bene così". Il Presidente ha parlato di 20 o 30 giorni, io pregherei la Giunta, se i proponenti sono d'accordo, di studiare la proposta nuova perchè ho paura che passino dieci-quindici giorni per avere i dati. Come dicevo prima al Presidente, prima che questi dati arrivino alla Commissione Affari generali, composta da persone di valore, e che la stessa li discuta passerà parecchio tempo, vogliamo vedere se è possibile che la Giunta ci proponga qualcosa entro il 14 marzo, data del futuro Consiglio. Ne discuteremo allora in Consiglio, se avremo ancora qualcosa da rinviare, avremo ancora alcuni giorni davanti. Però io chiedo che sia la Giunta a prendere l'iniziativa avendo in mano tutti gli elementi per valutare meglio di noi, perchè quando arriveremo in Commissione Affari Generali ricominciamo a discutere; mi sembra che dovremmo essere tutti d'accordo su questo fatto.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Visto che alcuni Consiglieri hanno citato la seduta di questa mattina ricordo che noi abbiamo insistito sul mantenimento della richiesta di seduta segreta perchè ci sembra va inopportuno avere una seduta pubblica per verificare fatti che era necessario verificare ma che erano stati portati alla ribalta da una lettera anonima a cui bisognava far riferimento, che conteneva elementi di contorno che non era opportuno venissero discussi in una seduta pubblica. Credo che si debba riconoscere che la seduta di stamani ha permesso di verificare, rispetto ai due punti che noi ponevamo, le modalità del controllo dei biglietti cambiati ai tavoli da gioco ed il meccanismo di introiti del punto-banco - almeno due cose: per il cambio dei biglietti, è risultato che non ci sono elementi fondati che facciano presumere irregolarità in questo campo; per quanto riguarda invece il punto-banco, è emersa "la opportunità di procedere ad un approfondimento per verificare se gli interessi regionali erano tutelati dal punto di vista delle percentuali relative alla materia che stiamo discutendo adesso. Quindi confermo quello che ha detto prima il Consigliere Bordon: non erano imputati i controllori regionali, si trattava di verificare dei meccanismi.

Credo si possa far riferimento a quanto detto dai Consiglieri Maquignaz e Carlassarre: aggregando i dati degli introiti SAISET, si vede che nei mesi fino ad agosto gli introiti SAISET era no stati di tre miliardi e 25 milioni, negli altri cinque mesi erano stati di 5 miliardi e 106 milioni, per un totale di 8 miliardi e 131 milioni. La media dei primi sette mesi è di 432 milioni, quella degli altri cinque è di 1 miliardo e 21 milioni. Quindi il rapporto non è di due, ma superiore esattamente 2,36. L'ipotesi che nell'anno prossimo ci sia questo miliardo circa, per dodici mesi, incrementato del 13%, porta ad una cifra di 14 miliardi e non di dieci come invece aveva calcolato il Consigliere Maquignaz.

A noi invece sembra che su dieci miliardi l'elemento da tener presente sia quello che la SITAV introita 1 miliardo e 400 milioni per un'operazione che non mi sembra abbia dei costi equivalenti. In pratica la SITAV subappalta ed introita 1 miliardo e 400 mi lioni ogni 10 miliardi solo per il fatto di essere la prima concessionaria che concede a una seconda concessionaria, di cui l'Amministratore delegato - ci dice il Presidente della Giunta -è lo stesso.

Secondo noi è opportuno che questa situazione venga chiarita; chiediamo che sia mantenuto un margine per recuperare alla Regione una parte di introiti, che può essere raggiunto come chiede la mozione, oppure può essere studiato qualche altro sistema. E' vero che in qualunque momento il Consiglio regionale può decidere di procedere ad una revisione, anche se i sei mesi sono scaduti. Abbiamo già rivisto la convenzione fatta con la SITAV nel 1977, però i tempi più opportuni sono i sei mesi previsti dalla convenzione con la SAI SET ed, in questo senso, siamo d'accordo che occorre tener conto del fatto delle mance, rispetto alla posizione più volte espressa dal Presidente della Giunta, siamo d'accordo sul fatto che chi gestisce abbia diritto al suo profitto, ma riteniamo che questo profitto debba essere limpido e trasparente, se non sono sufficienti le percentuali previste nella convenzione, bisogna avere una parte di mance che non viene messa nel conto. E' secondo noi più opportuno eventualmente aumentare la percentuale: però eliminando quella parte che non è messa in conto e cioè le mance, che si presta a tutta una serie di fatti non del tutto chiari.

Quindi pensiamo che questo discorso debba essere ripreso, ci sembra che la mozione abbia posto un problema reale, siamo favorevoli ad indagini e ad un riesame della questione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Vice-Presidente Faval, ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): Per quanto riguarda il Casinò di Saint-Vincent, credo che ciascuno di noi, pur tenendo conto di quelli che sono gli interessi fondamentali della Regione, cioè quello di ricavare il massimo possibile da quel tipo di attività, debba porsi in una posizione diversa da quella che ci si pone rispetto ad attività economiche diciamo così normali. Infatti, nei confronti di questa attività economica molto particolare, non possiamo fare gli stessi ragionamenti di dare ed avere, di costi e ricavi che possiamo e dobbiamo invece fare nei confronti di attività economiche che possiamo definire di tipo norma le. D'altra parte, all'interno del di scorso Casinò, dobbiamo anche notare come in Italia questo abbia un aspetto del tutto particolare rispetto ad altri paesi anche confinanti. Sappiamo che in Francia i Casinò si trovano praticamente in quasi tutte le città e non sono strutturati come il Casinò di Saint-Vincent che, per quanto riguarda l'Italia, lo sappiamo tutti, è il Casinò che ha maggior volume d'affari rispetto anche a Sanremo e Campione; l'atteggiamento di molti nei confronti del Casinò è il risultato di un'ipocrisia, di quel falso moralismo di cui si fa portatore il paese Italia, dove da una parte certe cose non si fanno perchè moralmente inaccettabili, dall'altra invece si consente che si verifichino o addirittura si gestiscono in proprio, come ad esempio il gioco del lotto, il totocalcio, le lotterie nazionali di capodanno, cosa sono se non un gioco d'azzardo, gestito direttamente dallo Stato. Solo che poi si vuole disconoscere in modo ipocrita l'esistenza di un'immensa ed impensabile disponibilità del genere umano al gioco. In Inghilterra si scommette sui cani, se nascono con le orecchie dritte o basse. E gli inglesi, il Consigliere Mafrica lo sa bene, sono tra l'altro i fondatori di quella corrente filosofica che è il pragmatismo. Essendo pragmatici prendono come buono ciò che normalmente si verifica all'interno della Comunità. L'Italia è un paese invece piuttosto bizantino quando non è ipocrita, e certe cose non le accetta, per cui i Casinò in Italia sono tutelati in un certo modo.

Per quanto riguarda il Casinò di Saint-Vincent, se teniamo conto delle premesse che ho fatto all'inizio, non possiamo dimenticare che, da quando esiste, non ha mai dato alcun fastidio; non abbiamo avuto mai grossi problemi se non il polverone che, in varie occasioni, settori politici di vario tipo hanno cercato di sollevare attorno alla capacità di questa struttura di condizionare le scelte politiche. Se invece ci guardiamo intorno, vediamo tutti cosa è successo al Casinò di Sanremo o a Venezia; sono arrivati in ritardo, e dopo aver commesso gravissimi errori dal punto di vista economico, a fare le scelte che noi abbiamo fatto nel 1946. Di queste cose penso non si possa non tenere conto, e ciò significa che il da re ed avere tra Regione ed Ilssa. Viola può essere un discorso; il dare ed avere tra Regione-Casinò un altro. Dobbiamo metterci in una posizione diversa e valutare questa diversità.

Se teniamo conto di ciò che il Consiglio regionale ha votato in quel contratto che è stato poi siglato da chi di dovere - e cioè che il Consiglio regionale si riserva di modificare il contratto - e del fatto che rispetto ai giochi francesi in quelli americani non si ha l'esperienza ultratrentennale e quindi bisogna fare determinati assestamenti, ci sono compensazioni che devono essere valutate per quanto riguarda la validità delle scelte. Un minimo di tempo per valutare queste cose dobbiamo pur darlo. E' fondata l'osservazione fatta dal Presidente della Giunta che i giochi americani hanno cominciato a funzionare in un certo modo a partire dal 4 agosto. Mi pare che la proposta del Presidente sia quella più valida perchè viene dal buon senso, nel dire che tutti assieme vogliamo perseguire un certo obiettivo che è quello che è stato illustrato stamani dal Consigliere Mafrica: ottenere il massimo di vantaggio per l'Amministrazione regionale.

La proposta avanzata dal Consigliere Bordon, di richiedere un ulteriore sforzo alla Giunta affinché porti in Consiglio, oltre ai dati ed alle informazioni richieste, una bozza di proposta sulla quale poter lavorare, è un'ulteriore concretizzazione delle richieste emerse nella mozione. Questo significa accelerare i tempi, per arrivare, nel caso lo si ritenga opportuno, ad una revisione del contratto nei termini che si riterrà più opportuni da parte del Consiglio regionale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): A me pare che si siano dette molte cose, soprattutto il Vice-Presidente Faval ha parlato di pragmatismo e di altre cose interessanti, ha detto che il Casinò di Saint-Vincent non ha mai dato nessun pensiero, anche se è vero che hanno mandato qualcuno sul banco degli imputati per fondi neri. Ma lasciamo perdere, ce ne sarebbe per tutti, il discorso diventerebbe troppo lungo. Siamo d'accordo con il Presidente quando dice: "nessun oligopolio, massimo profitto per la Regione". Diciamo nessun oligopolio di nessun tipo, cristallizzato, precostituito o da costituirsi, e mi pare che su questo possa essere d'accordo anche il Presidente della Giunta, come tutti gli altri. La proposta del Consigliere Bordon è esattamente in linea con l'idea che, in quanto presentatori della mozione noi abbiamo espresso nel deliberare. Pertanto votiamo a favore della mozione così com'è scritta nel suo deliberato, perchè mi pare che questo sia il senso della mozione così come è stata presentata, recepita e spiegata dal Consigliere Bordon e dal Vice-Presidente Faval.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE (U.V.): Se l'italiano ha un senso, la mozione nell'ultima frase dice un'altra cosa perchè, avendo come punto di riferimento i criteri riguardo alla ripartizione degli introiti, ripeto che non può essere votata in nessun modo. Da questa discussione in Consiglio è emerso come sottinteso che è convinzione diffusa che sia possibile ritoccare e rivedere la convenzione della SAISET in senso più favorevole alla Regione. La Giunta non ha niente in contrario, oltre a fornire i dati, a predisporre anche una proposta, con l'avvertimento che la proposta della Giunta deve essere appunto considerata come tale. Immaginiamo che la Giunta dica di ritoccare di tre punti o cinque, ecc... dato che la questione deve comunque venire in Consiglio, il fatto di interessarvi la Commissione voleva solo dire che certe discussioni, certi calcoli, dovrebbero essere contestati agli interessati della Commissione, che potrà anche richiedere l'elenco degli addetti a quei giochi, e cose del genere. Allora facendo un piccolo sillogismo: premessa maggiore - la convenzione con la SAISET deve essere riveduta in senso più favorevole alla Regione; premessa minore - che continuo a sostenere, questo tipo di proposta deve essere fatta sulla base dei dati. La proposta che la Giunta farà, sarà quel la di correggere la convenzione SAISET, però per adesso mantiene quella, poi la Commissione potrà fare i vari emendamenti, per cui se il Consigliere Fosson mi dà il testo definitivo della mozione corretta, sono disposto a dichiarare che votiamo a favore.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE (U.V.): Sono sempre più stupito di questo Consiglio, non parlo quasi mai perchè mi conviene star zitto. Questo è un Consiglio di frustrati, perchè tutti si lamentano che i Consiglieri non hanno potere, non possono decidere perchè c'è un solo gruppo di persone che decide; oggi quello che potrebbe essere il simbolo di questo sistema di potere propone ad un gruppo di Consiglieri di elaborare una proposta nell'interesse della Regione, ma questi si rifiutano di accettarla. Bisogna che ci mettiamo d'accordo: facendo anch'io parte di quel gruppo rivendico, quella possibilità, quindi chiedo che la I Commissione abbia tutti i dati e possa elaborare una proposta da sottoporre alla Giunta per vedere come si può migliorare la proposta di convenzione della SAISET.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE (U.V.): La Giunta regionale fa una proposta, quella proposta permette alla Commissione di partire. E con questo penso di aver tagliato certe polemiche che sarebbero perfettamente inutili perchè se la Commissione lavora sia sulla base dei dati, sia continuando a chiedere dei dati all'Amministrazione regionale che segue il tutto con attenzione, e ci saranno altre proposte, bisognerà continuamente avere delle iniziative in materia tenendoci in stretto contatto. Se l'interesse comune è quello di fare l'interesse della Regione, sono sicuro che si troverà una soluzione che vada bene per tutti, anche se poi si possono avere delle opinioni differenti in materia di Casinò.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Maquignaz, ne ha facoltà.

MAQUIGNAZ (D.P.): Non per complicare le cose ma per semplificarle. Credo che la prima parte del deliberato possa andare bene, nel senso che c'è questo impegno generico della Giunta per rivedere la convenzione. Sappiamo poi che questa proposta di revisione deve passare nelle Commissioni consiliari competenti per materia, possiamo togliere l'ultima parte di deliberato dopo "giochi americani". Dopodichè la proposta verrà discussa nella Commissione ed è anche bene che sia la Giunta ad iniziare il discorso perchè tutta la trattativa fatta per i giochi americani è stata fatta dalla Giunta, quindi non so se le Commissioni in questo momento hanno tutti gli elementi per poter procedere alla revisione. Quindi lasciamo così la mozione.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la mozione nel testo riletto dal Consigliere Maquignaz per quanto riguarda il dispositivo:

IL CONSIGLIO REGIONALE

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale a voler presentare al Consiglio regionale, entro il termine ultimo di 30 giorni, una proposta di revisione, in senso più favorevole alla Regione, dei criteri di ripartizione degli introiti derivanti dall'esercizio dei giochi americani.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 30

Votanti 29

Astenuti 1 (Tamone)

Favorevoli 29

Il Consiglio approva