Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 567 del 11 novembre 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 567/VII - COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.

PRESIDENTE: Le comunicazioni del Presidente del Consiglio, concernono l'attività del Consiglio dal 27 ottobre ad oggi.

Disegni di legge presentati:

Proposta di legge n. 441, presentata dai Consiglieri Martin, Nebbia, De Grandis, Lustrissy, Tamone, Mafrica e Bordon, in data 29 ottobre 1982, concernente: "Modificazioni delle delimitazioni territoriali stabilite con legge 5.4.1973, n. 13, recante norme sull'istituzione e sul funzionamento delle Comunità Montane."

Disegno di legge n. 442, presentato dalla Giunta regionale in data 8 novembre 1982, concernente: "Personale regionale. Assegno mensile riassorbibile". (I Commissione).

Disegno di legge n. 443, presentato dalla Giunta regionale in data 10 novembre 1982, concernente: "Sviluppo della meccanizzazione forestale e delle strutture produttive per la prima lavorazione del legno."

Disegno di legge n. 444, presentato dalla Giunta regionale in data 10 novembre 1982, concernente: "Aumento della spesa per l'applicazione della legge regionale 9.5.1963, n. 12, concernente l'istituzione dell'Ente Valdostano per l'Artigianato Tipico."

Disegno di legge n. 445, presentato dalla Giunta regionale in data 10 novembre 1982, concernente: "Aumento della percentuale di intervento per l'attuazione dei compiti attribuiti alla "Federachon di sport de Noutra Tera" della legge regionale 11.8.1981, n. 53."

Disegni di legge vistati:

Disegno di legge n. 419, concernente: "Modificazione della legge regionale 1.4.1977, n. 18, recante norme per la circolazione dei veicoli a motore nella Regione."

Disegno di legge n. 417, concernente: "Norme sulla Commissione di disciplina dell'U.S.L."

Non vi sono disegni di legge non vistati.

Non vi sono deliberazioni vistate, né deliberazioni non vistate.

La scadenza, per quanto concerne questi provvedimenti, adottati nell'ultima seduta consiliare, non è avvenuta in questo periodo di tempo.

Le riunioni sono state:

Conferenza Capigruppo, Ufficio di Presidenza e Presidenti di Commissione: 1

Ufficio di Presidenza: 1

I Commissione: 1

III Commissione: 2

IV Commissione: 1

I e III Commissione congiunte: 2

I e IV Commissione congiunte: 1

I e V Commissione congiunte: 1

Commissione Speciale Châtillon: 1

Commissione Speciale Informazione: 1

Comitato Amministrativo Cassa di Previdenza Consiglieri: 1

In proposito informo i colleghi che quanto prima, alla fine dei lavori del Consiglio, si dovrà fare un'assemblea della Cassa di Previdenza per adottare alcuni provvedimenti di modifica che sono strettamente legati all'approvazione della legge.

Per quanto riguarda l'altra attività del Consiglio, la Segreteria della Federazione unitaria CGIL, CISL, UIL e SAVT ha trasmesso a questa Presidenza un documento in cui si comunica che è intenzione delle organizzazioni sindacali di indire in tempi ravvicinati una conferenza regionale sulle partecipazioni statali. Il documento in questione è a disposizione di quanti ne fossero interessati alla consultazione, presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio.

Un gruppo di lavoratori occupati presso la SIB, operanti presso l'autoporto regionale, hanno inviato a questa Presidenza una petizione nella quale esprimono vivo disappunto per il fatto che è stata autorizzata la circolazione su quattro corsie sulla strada statale, nel tratto Aosta-Saint-Christophe-Villair di Quart, senza una adeguata segnaletica e protezione per i veicoli che si immettono sulla statale.

Nel documento, indirizzato oltre che a questa Presidenza, anche al Presidente della Giunta, all'Assessore ai Lavori Pubblici, al Comando della Polizia Stradale, alla Direzione dell'ANAS ed ai Sindaci dei comuni interessati, si richiede di provvedere, con la massima urgenza, all'adozione di adeguate misure al fine di garantire l'incolumità a coloro che si devono immettere nella strada statale dalle strade laterali e soprattutto nei momenti in cui maggiore diventa l'affluenza per l'entrata e l'uscita dei posti di lavoro.

Un gruppo di cittadini residenti nel comune di Montjovet ha fatto pervenire a questa Presidenza una petizione, nella quale si richiede l'installazione di un nuovo ripetitore che consenta la ricezione di tutti i programmi televisivi.

Nel documento in questione, inviato oltre che a questa Presidenza anche alla Presidenza della Giunta regionale, al Presidente della Commissione per l'Informazione, ai Capigruppo consiliari ed al Direttore della sede RAI di Aosta, si esprime vivo disappunto per la mancanza di interventi risolutivi da parte delle competenti autorità nonostante reiterate richieste e si preannuncia l'adozione di adeguate iniziative di protesta.

In relazione alla discussione avvenuta in Consiglio regionale nel corso dell'adunanza del 28 ottobre, a seguito di interrogazioni presentate sulla vicenda inerente la risoluzione del rapporto di lavoro nei confronti di un invalido civile assunto dall'INPS ai sensi della legge 482/68, l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Augusto Rollandin, con sua lettera in data 4 novembre 1982, indirizzata a questa Presidenza per conoscenza, si è fatto interprete presso il Direttore della sede INPS di Aosta degli auspici manifestati dal Consiglio regionale per un riesame del caso da parte di quell'Istituto.

L'Assessore Rollandin, nella sua lettera, ha ancora invitato il Direttore della sede INPS, qualora ciò rientri nelle sue competenze, ad esaminare la possibilità di una revisione del provvedimento, ovvero ad interporre i suoi buoni uffici presso la Direzione generale dell'INPS.

Cette Présidence a participé aux travaux du colloque international sur le thème "Coopération et Régions" qui s'est déroulé à Saint-Vincent les 8 et 9 novembre derniers.

A l'ouverture des travaux j'ai tenu à souhaiter la bienvenue à tous les participants au nom du Conseil régional et à mon nom personnel.

In data 30 ottobre 1982 l'Ufficio di Presidenza ha ricevuto una delegazione dell'Ordine degli Avvocati della Valle d'Aosta, che aveva ospitato, per uno scambio di esperienze, una delegazione dell'Ordine degli Avvocati del Vallese.

Infine, colleghi Consiglieri, una comunicazione ufficiale che fa seguito a quanto già discusso in sede di Conferenza dei Capigruppo; il Presidente della Giunta, in data 10 novembre 1982, ha richiesto per iscritto e ufficialmente entro i 20 giorni, cioè il 30 novembre con prosecuzione all'1/2 dicembre, la convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio con iscrizione all'ordine del giorno dei seguenti oggetti:

- bilancio di previsione della regione Autonoma della Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1983 e per il triennio 1983/85;

- finanziamenti di spese nei diversi settori regionali di intervento, con modifica all'autorizzazione di spese di leggi regionali in vigore assunte in coincidenza con l'approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio 1983 e del pluriennale 1983/85.

Come già è stato reso noto alla Conferenza dei Capigruppo, la Presidenza della Giunta regionale considera indispensabile questa convocazione urgente in considerazione degli emendamenti che il governo - sempre che ne esista uno - intenderebbe presentare alla legge finanziaria per modificare in senso negativo, cioè la riduzione dai 9 ai 7 decimi della quota spettante alla Valle d'Aosta per il 1983.

Il Presidente della Giunta dice testualmente: "al di là di ogni conseguente azione a difesa dei diritti acquisiti dalla regione Autonoma Valle d'Aosta, richiedo pertanto una convocazione straordinaria al fine di prevenire la possibilità anche remota di una tempestiva entrata in vigore della suddetta legge finanziaria statale". Ovviamente il Presidente della Giunta si riferisce anche ad eventuali decreti legge. "Infine, il Consiglio regionale prenda quindi la sua posizione sul bilancio così costruito con i 9/10 di entrate prima dell'eventuale pubblicazione o della legge finanziaria emendata o di eventuali decreti legge."

La Presidenza confida di poter distribuire alla I Commissione ed alle altre Commissioni, nonché a tutti i Consiglieri regionali questa documentazione entro la giornata di oggi.

Un'ultima notizia non confermata che comunque mi corre l'obbligo di trasmettere al Consiglio: le radio di questa mattina, pur con la dovuta cautela e le dovute riserve, avrebbero annunciato che Radio Mosca ha ufficialmente comunicato il decesso del Capo dello Stato, Segretario del P.C. dell'Unione Sovietica, Leonid Breznev. Fra tutte le radio che hanno dato per ipotetico questo decesso, Radio Mont Blanc dà invece per sicura questa notizia, trasmessa alle nove di questa mattina - ora italiana, da Radio Mosca.

Ritengo che il Consiglio regionale, che sempre con sensibilità e tempestività ha preso parte agli avvenimenti inerenti la vita internazionale, debba prendere atto di questo luttuoso avvenimento.

In un momento così delicato e critico per la vita internazionale e per i rapporti tra Stati e Governi, certamente con la scomparsa di un personaggio che, sulla scena mondiale, è stato uno dei principali artefici della vita politica di questi ultimi decenni è auspicabile che nel prossimo futuro non si debbano registrare modificazioni in senso negativo, tanto più che ve ne sono già molte nei rapporti tra le grandi potenze.

Se il Presidente avrà notizie più precise durante la mattinata, ne informerà immediatamente il Consiglio. Così come lo stesso Presidente della Giunta informerà il Consiglio se si avranno notizie più precise su quanto sta avvenendo a Roma in merito al governo italiano.

Sono così terminate le comunicazioni del Presidente del Consiglio. Vi sono Consiglieri che intendono intervenire? Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ha facoltà di parlare.

MAFRICA - (PCI): Il Presidente del Consiglio ha ricordato che alcuni giorni fa, nella riunione dei Capigruppo, era stata ventilata la notizia circa l'intenzione del governo di ridurre a 7/10 anche per il 1983 le quote di riparto spettanti alla Valle d'Aosta.

Stamattina ci è stato comunicato che il Presidente della Giunta chiede una discussione anticipata del bilancio. Dato che mancano meno di 20 giorni a fine mese, ovviamente una discussione anticipata porterà ad una più difficile discussione sul bilancio stesso.

A questo proposito noi vogliamo rilevare alcuni punti su questa nuova iniziativa promossa dal governo contro la nostra regione. Anzitutto dobbiamo rilevare che troviamo strano che, dopo aver dato ai Capigruppo questa notizia, la Giunta se ne stia tranquilla e silenziosa, addirittura come se ci fosse una consegna del silenzio. Non riusciamo a capire questo atteggiamento.

Noi ci aspettavamo qualche forma di protesta da parte della Giunta regionale, soprattutto in considerazione del fatto che l'emendamento, che il governo sarebbe intenzionato a presentare, non avrebbe avuto, come previsto dallo statuto, nessuna preventiva discussione con la regione e con il Presidente della Giunta.

Comprendiamo che ci sia il rischio di dimissioni del governo nella stessa giornata di oggi, ma la legge finanziaria dello Stato credo comunque dovrà essere approvata dal Parlamento, quindi in questa approvazione potrebbero trovare spazio gli emendamenti già predisposti, tra cui quello che riguarda la Valle d'Aosta.

Noi diamo un giudizio negativo su questa iniziativa del governo; riteniamo assurdo che un governo già traballante, scarsamente credibile, pensi di poter dare lezioni di rigore alle regioni, in particolare alla nostra.

Da tempo era noto che esisteva tra i Ministri una divisione che avrebbe potuto portare problemi per la sopravvivenza del governo. Noi diciamo che il governo conduceva già una vita stentata e la probabile caduta del governo era già insita nella sua stessa formazione. Era infatti un governo fotocopiato rispetto al precedente che, al suo interno, conteneva gli stessi personaggi che già in passato avevano seguito impostazioni differenti e questo non poteva farlo durare a lungo.

Le divisioni, a nostro giudizio, più che dipendenti dal carattere dei Ministri, sono divisioni di impostazione di politica economica, e un governo non può presentarsi con due facce in una situazione di crisi come quella attuale quando il dollaro vale ormai 1.500 lire, quando la bilancia dei pagamenti è in deficit per circa 20 mila miliardi, quando il debito pubblico complessivo raggiunge i 350 mila miliardi e quando il deficit per questo anno non si sa se sia intorno ai 70 mila miliardi o se si avvicini ai 100 mila miliardi. In una situazione così, quindi, la politica economica deve essere unica, non può essere indirizzata su binari divergenti. A nostro giudizio è necessario quindi un cambiamento radicale nel governo del paese.

Si parla da tempo di elezioni anticipate, andare alle elezioni per ripresentare una maggioranza ed un governo che abbia le stesse caratteristiche, le stesse divisioni e la stessa inconcludenza di quella attuale ci pare poco utile per il paese. Riteniamo invece che sia necessaria un'alternativa completamente diversa. E' necessario che si vada ad un governo in cui siano rappresentati, tutelati gli interessi delle forze del paese che difendono tutti coloro che lavorano e coloro che hanno bisogno.

Per ciò che riguarda la riduzione di 2/10 per il 1983 delle quote di riparto spettanti alla Valle d'Aosta, noi crediamo che, se la Giunta regionale non l'ha ancora fatto, il Consiglio regionale debba oggi, in qualche modo, esprimere una sua protesta, perlomeno la forma più semplice, quella che abbiamo usato alcune volte, predisporre cioè un ordine del giorno, un telegramma dei Capigruppo indirizzato ai Capigruppo del Parlamento, affinché non votino questo eventuale emendamento presentato dal governo.

Noi non crediamo che ci possa essere, rispetto ad imposizioni che vanno a toccare dei diritti della regione, un atteggiamento di rassegnazione, non ci sembra che i sentimenti di estraneità, che ogni tanto la Giunta esprime rispetto allo Stato, possano essere tirati in ballo quando ci sono iniziative del governo che vanno a toccare la possibilità stessa di autonomia della regione, la possibilità di decidere e di intervenire nella nostra Valle.

Si usino, se esistono, i collegamenti fra forze politiche di maggioranza presenti in questa Giunta e presenti nel governo centrale, si faccia sentire ad alta voce la protesta della Valle d'Aosta.

Noi, per parte nostra, abbiamo preso contatto con il Sen. Modica, Presidente della Commissione per le questioni regionali, abbiamo preso contatto con i Capigruppo della Camera e del Senato, affinché i gruppi comunisti - abbiamo chiesto - si esprimano contro questo tentativo di far pagare alla Valle d'Aosta l'incapacità del governo nazionale.

PRESIDENTE: Altri chiedono la parola sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio?

La parola al Consigliere Tamone; ne ha facoltà.

TAMONE - (UV): C'est seulement pour dire que les considérations qui ont été faites par le Conseiller Mafrica nous trouvent pour certains aspects particulièrement d'accord, mais pour d'autres un peu moins, dans le sens que, malheureusement, pour les événements qui se passent à Rome ces jours-ci, nous attendions la présentation des amendements à la loi financière de l'Etat pour lundi, à la rentrée du Président du Gouvernement italien des Etats-Unis.

Après d'autres choses se sont passées... Formica-Andreatta, Andreatta-Formica, Spadolini s'est trouvé dans un piège beaucoup plus complexe que la loi financière qui est déjà pour son compte très complexe et compliquée.

Paraît-il que parmi les nombreux amendements que le gouvernement aurait dû présenter à la loi financière, il aurait dû y être aussi un amendement concernant la répartition financière entre la Vallée d'Aoste et l'Etat italien.

Je pense que le gouvernement valdôtain, ces amendements présentés, aurait pu agir selon ses décisions. Ce n'est pas à moi de dire ce que le gouvernement valdôtain aurait dû faire, mais je pense quand même qu'il puisse s'exprimer au gouvernement italien.

Au contraire, en tant que parti et mouvement politique, nous avons des possibilités de type et d'ordre différents et nous nous exprimons d'une façon différente, chose que vous avez fait un peu plus vite que l'Union Valdôtaine.

Peut-être, vous êtes plus agiles que nous et vous pouvez prendre des décisions sans consulter vos organes directeurs. Notre organisation est différente, en effet nous avons attendu la communication de lundi; le mardi notre Comité exécutif s'est réuni et a pris sa décision sur cet aspect.

Nous avons déclaré que si le gouvernement italien aurait pris des décisions de ce genre, il aurait violé deux lois: celle sur la répartition financière et la loi constitutionnelle qui est le Statut. En effet, le Président du gouvernement valdôtain doit pouvoir s'exprimer sur de tels arguments, et ceci jusqu'à ce moment n'a pas été fait.

C'est pour cela que nous avons dit toutes ces choses, en suivant la vague de M. Carlassare, finalement nous avons dit que si le gouvernement présentait ces amendements et si ces amendements étaient approuvés, M. Fosson aurait enlevé la confiance au gouvernement.

Alors, je crois que c'est juste que les forces politiques s'engagent sur ce problème et même s'il y avait eu un engagement encore plus fort des forces politiques sur cet argument, nous pensons que la chose aurait été positive.

Il me semble quand même un peu délicat engager des organes officiels, tels que le gouvernement régional et le conseil régional, sur un argument dont la sûreté n'est guère établie.

Evidemment si ces amendements seraient présentés, ce matin on attend d'autres nouvelles du gouvernement italien parce que, paraît-il, il y aura la démission du cabinet, présidé par M. Spadolini, alors évidemment tout le problème change et nous devrons, nous aussi, regarder à ce problème avec une autre vision et une autre prise de position, parce que évidemment, vue l'absence d'un gouvernement central, aussi nos positions devront être modifiées.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Carlassare; ne ha facoltà.

CARLASSARE - (Dem. Prol. - Nuova Sin.): Anzitutto devo dire che ho presente una vignetta apparsa sull'organo dell'Union Valdôtaine, dove si vedeva un bel bersagliere che opprimeva la Valle d'Aosta.

Il discorso fatto da Tamone da una parte mi trova consenziente, visto che questa indicazione è stata data in più occasioni dal sottoscritto. Mi trova consenziente anche circa un atteggiamento che tiene l'Union Valdôtaine, perché mi pare che Tamone abbia espresso un giudizio a nome dell'Union Valdôtaine.

Ritengo che questo provvedimento, se verrà preso - e pare proprio di sì - sia non casuale e non sia l'ultimo di un'azione politica condotta dal governo centrale, punitiva nei confronti degli enti periferici dello Stato, delle Regioni e dei Comuni, oltre che punitiva nei confronti dei ceti sociali più deboli, in quanto incapace di fare pagare ai ceti sociali ed alle strutture economiche più forti il prezzo di questa crisi, per cui si cerca di risolverla con una serie di provvedimenti che si ripercuote nei bilanci familiari delle famiglie più deboli.

Accolgo comunque di buon grado questa indicazione data dall'Union Valdôtaine, però vorrei fare alcune riflessioni.

Come primo punto ritengo che il governo centrale non sia un'entità distaccata dalle forze politiche che lo appoggiano e queste forze non sono entità distaccate dalle forze politiche che operano a livello regionale, salvo i movimenti regionalisti.

Pertanto, gradirei moltissimo - e penso, come me, tutti i cittadini della Valle d'Aosta - che questo giudizio pesante, dato dall'Union Valdôtaine, in quanto movimento politico, fosse un giudizio espresso dal Presidente della Giunta, il quale non dovrebbe sfuggire, attraverso dribbling dialettici, nel dare un giudizio sul comportamento del governo centrale che ha atteggiamenti punitivi nei confronti della Valle d'Aosta dal punto di vista economico, dal punto di vista finanziario ed anche dal punto di vista statutario, ma giungere a dare un giudizio sul comportamento di questo governo e su quello delle forze politiche che lo appoggiano e si esprimono attraverso questo governo.

Ritengo che il Presidente della Giunta non possa sfuggire a questo giudizio perlomeno per coerenza, in quanto sa benissimo che la posizione dell'Union Valdôtaine e del Presidente, in quanto membro dell'Union Valdôtaine, siano contro lo Stato.

Pertanto, non ritengo che altrettanto possano affermare i rappresentanti di altre forze politiche presenti in Giunta. Va benissimo che se la prenda con la Repubblica in senso lato, senza precisare bene cos'è la Repubblica, vorrei però che il massimo organismo responsabile della conduzione della cosa pubblica in questo Stato, in questa Repubblica che è il governo, fosse finalmente giudicato per i suoi comportamenti da parte del massimo rappresentante della Giunta, il Presidente.

Invito pertanto il Presidente della Giunta a dare un giudizio politico su questi comportamenti che non sono solo il molto probabile decurtamento di 2/10 del bilancio regionale, che legittimamente ci spetta, ma sono anche tutta una serie di altri atteggiamenti che prevedono soluzioni adottate nei confronti dell'industria valdostana, sono tutta una serie di non soluzioni adottate per una serie di problemi, tipo quello dello scorrimento stradale del fondo valle che sono poi i riflessi di provvedimenti e di comportamenti generali, in quanto tali, ma che influiscono anche sulle condizioni di vita della popolazione valdostana.

PRESIDENTE: Ci sono altri che chiedono la parola sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio?

La parola all'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Chabod; ne ha facoltà.

CHABOD - (DC): Solo per tranquillizzare sia Carlassare che l'amico e compagno Mafrica: noi non sappiamo ancora quali siano questi emendamenti e, come ha detto Tamone, stiamo aspettando di conoscerli.

Voglio far rilevare che, come Giunta regionale e come partito della D.C. faremo tutti i passi onde far rispettare quanto è stato votato in questo Consiglio.

PRESIDENTE: Altri chiedono la parola? Procediamo nell'ordine del giorno.

Non ci sono comunicazioni del Presidente della Giunta.