Oggetto del Consiglio n. 3769 del 20 giugno 2024 - Verbale
Oggetto n. 3769/XVI del 20/06/2024
REIEZIONE DI MOZIONE: "SOSTEGNO, TRAMITE I PARLAMENTARI VALDOSTANI, ALLA PROPOSTA DI LEGGE PER L'ABROGAZIONE DELLA LEGGE 22/1998 RECANTE DISPOSIZIONI SULL'USO DELLE BANDIERE". (APPROVAZIONE DI UNA RISOLUZIONE)
Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri MANFRIN, FOUDRAZ, PERRON, DISTORT, LAVY, GANIS e SAMMARITANI e iscritta al punto 53 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra il Consigliere MANFRIN.
Il Presidente BERTIN informa il Consiglio che è stata depositata una risoluzione della maggioranza sulla mozione.
Intervengono i Consiglieri DI MARCO, CRETIER, MINELLI, AGGRAVI, MANFRIN, MARQUIS, PERRON, MINELLI (secondo intervento), AGGRAVI (secondo intervento).
Replica l'Assessore agli affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna, CAVERI.
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli sette e voti contrari venti (presenti: trentadue; votanti: ventisette; astenuti: cinque, i Consiglieri AGGRAVI, BRUNOD, LUCIANAZ, PLANAZ e RESTANO);
NON APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
VISTA la legge 5 febbraio 1998, n. 22 "Disposizioni generali sull'uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell'Unione europea";
VISTA la proposta di legge presentata al Senato della Repubblica per l'abrogazione della legge 5 febbraio 1998, n.22 in data 16/05/24 dal senatore Borghi;
VISTO l'articolo 12 della Costituzione;
EVIDENZIATO che, nella proposta di legge summenzionata a prima firma Borghi si prevede che negli uffici pubblici venga esposta la bandiera nazionale affiancata dalla bandiera della Regione;
CONSIDERATO che l'Italia è l'unico Paese europeo ad avere una legge che impone il summenzionato obbligo di esposizione;
CONSIDERATO ALTRESI' che l'eventuale spazio lasciato libero dalla bandiera europea potrebbe essere utilizzato per esporre, davanti agli uffici dei Comuni della nostra Regione, la bandiera delle singole Amministrazioni comunali valorizzando anche l'identità dei nostri territori;
IMPEGNA
il Governo regionale a trasmettere ai Parlamentari valdostani il sostegno del Consiglio regionale della Valle d'Aosta alla summenzionata proposta di legge prevedendo, laddove è possibile, di esporre la bandiera valdostana e quella delle singole Amministrazioni comunali.
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Successivamente, il Presidente invita il Consiglio a esaminare la risoluzione presentata dalla maggioranza di cui dà lettura.
Intervengono i Consiglieri LUCIANAZ, MINELLI, RESTANO, DI MARCO, PERRON e MALACRINÒ.
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli ventuno e voti contrari sette (presenti: trentatré; votanti: ventotto; astenuti: cinque, i Consiglieri AGGRAVI, BRUNOD, LUCIANAZ, PLANAZ e RESTANO);
APPROVA
la sottoriportata
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE
RICHIAMATO il dibattito sulla mozione iscritta al punto
53) dell'ordine del giorno "Sostegno, tramite i parlamentari valdostani, alla proposta di
legge per l'abrogazione della legge 22/1998 recante disposizioni
sull'uso delle bandiere";
RICORDATO che la proposta di legge in questione, primo firmatario il Senatore Claudio Borghi della Lega, riconosce l'obbligo dell'esposizione della sola bandiera nazionale escludendo quella europea;
RICHIAMATA altresì la legge regionale 16 marzo 2006, n. 6 "Disposizioni per la valorizzazione dell'autonomia e disciplina dei segni distintivi della Regione. Abrogazione della legge regionale 20 aprile 1958, n. 2." ed in particolare l'articolo 6, comma 1, lettera f) che, relativamente alla bandiera valdostana, dispone che questa venga esposta "ogni volta che sono esposte le bandiere della Repubblica italiana e dell'Unione europea";
INVITA
i Parlamentari valdostani a non sostenere la proposta di legge
per l'abrogazione della legge 5 febbraio 1998, n. 22 "Disposizioni
generali sull'uso della bandiera della Repubblica italiana e di
quella dell'Unione europea.
INVITA
le istituzioni e gli enti individuati dalle norme sopra citate al pieno rispetto di quanto disposto dall'articolo 6 della legge regionale 16 marzo 2006, n. 6 "Disposizioni per la valorizzazione dell'autonomia e disciplina dei segni distintivi della Regione. Abrogazione della legge regionale 20 aprile 1958, n. 2".
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