Oggetto del Consiglio n. 2898 del 26 ottobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2898/XVI - Interpellanza: "Utilizzo dello spazio aggregativo della Cittadella dei Giovani della Bassa Valle in conformità agli obiettivi di progetto di cui alla deliberazione della Giunta regionale 1348/2022".
Bertin (Presidente) - Punto n. 32. Consigliere Manfrin, ha facoltà di intervenire.
Manfrin (LEGA VDA) -Torniamo su un punto che abbiamo trattato più volte all'interno di questo Consiglio, come immagino l'assessore Guichardaz saprà bene, ovvero l'utilizzo degli spazi pubblici, pagati con fondi pubblici, che vengono utilizzati per scopi privati o politici privati di alcuni elementi ben identificati.
Andiamo per ordine: il modello della Cittadella dei Giovani che esiste in Valle d'Aosta, ed è stato un modello virtuoso fino a qualche tempo fa - ovvero fino a quando il Comune di Aosta non ha pensato bene di metterci le sue "belle manine" dentro, per decidere che bisognava fare della propaganda politica da quel momento in poi -, è stato un modello virtuoso perché nella sua idea era un modello che serviva per aggregare i giovani mettendo a loro disposizione degli spazi, dal teatro agli spazi espositivi, dalle sale riunioni alla sala informatica, dalla sala di musica - molto interessante - alle aule studio e ad una piccola caffetteria a supporto degli eventi e delle giornate che le persone trascorrevano all'interno.
Da quando però qualcuno ha deciso che i progetti dovevano avere una chiara matrice politica o qualche associazione ha detto: "C'è un bello spazio, perché non lo occupiamo militarmente così facciamo un po' di propaganda e troviamo delle persone che ci supportino?", purtroppo quest'obiettivo è decaduto; peraltro, l'obiettivo principe della Cittadella dei Giovani di Aosta era quello della promozione della francofonia e dello scambio linguistico-culturale con Albertville. Queste sono le motivazioni originali che sono in nuce rispetto alla costituzione della Cittadella dei Giovani.
Arriviamo ai tempi nostri, ai giorni nostri e a qualche giorno fa, quando abbiamo avuto una bella notizia, sicuramente positiva, cioè quella dell'apertura di una seconda Cittadella dei Giovani nella Bassa Valle, dedicata ai giovani della Bassa Valle, quindi più facilmente raggiungibile anche per i giovani della Bassa Valle, e cominciamo, secondo me, molto bene, perché, come ho riportato all'interno dell'interpellanza, nella scheda che è allegata alla delibera di Giunta regionale del 2022, la n. 1348, con la quale si individuano gli obiettivi del progetto della Cittadella, si riassume tutta una serie di obiettivi:
- promuovere iniziative di animazione anche in una prospettiva intergenerazionale, in particolare nelle zone a rischio di isolamento sociale, spopolamento, con la collaborazione di altri soggetti pubblici o privati operanti sul territorio regionale interessati (l'animazione, prospettiva intergenerazionale);
- rafforzare nei giovani il senso di appartenenza ad una storia locale e ad un territorio, riscoprendo e valorizzando anche le tradizioni, gli antichi mestieri, le attività folkloristiche, le minoranze linguistiche (io credo che questo forse sia uno dei più importanti obiettivi sicuramente interessanti che la delibera pone);
- intercettare e promuovere la creatività e l'ingegno di giovani con attitudini spiccate per le arti, l'artigianato e l'uso delle nuove tecnologie;
- rendere apprezzabili e fruibili, attraverso il coinvolgimento dei giovani, beni e spazi socio-culturali di valore, in quanto rappresentativi del patrimonio della comunità valdostana e, spesso, di difficile comprensione per il grande pubblico;
- premiare le relazioni dirette tra soggetti del Terzo settore, affinché adottino un sistema di cooperazione integrato, economicamente vantaggioso ed incontestabilmente produttivo, in termini di crescita non soltanto del capitale umano ma anche dell'economia regionale tra territori, consentendo di creare un polo con specificità legate alle esigenze dei cittadini in una zona specifica della Regione.
Di fronte a questi obiettivi - sicuramente ambiziosi, direbbe Giuseppe Conte -, io sono stato particolarmente favorevole all'istituzione di questa Cittadella dei Giovani, ancorché nessuno mi abbia chiesto un'opinione, e quindi ho detto: "Finalmente anche in Bassa Valle uno spazio aggregativo"
Avrei avuto piacere di partecipare, ma purtroppo non ne ho avuta la possibilità perché mi si sono accavallati una serie di appuntamenti, ma vado a vedere - tutto entusiasta - il profilo Instagram e i profili social di questa Cittadella per vedere com'era, che cosa aveva organizzato e quant'altro. La prima cosa che vedo, nel primo video pubblicato sul profilo social della Cittadella dei Giovani della Bassa Valle, è una bella presenza di un'associazione politica, quale Arcigay, con il suo bel roll-up dietro che dice: "Che bello" con le bandiere, presente militarmente, occupante gli spazi della Cittadella dei Giovani.
Vedo una cosa di questo tipo e mi dico: "Acciderbolina, ma ci risiamo?".
Non c'è stato nemmeno un periodo libero, come è successo per la Cittadella di Aosta! No, lì si procede all'immediata occupazione militare degli spazi da parte di un'associazione politica.
Tengo a dire che il fatto che questi siano un'associazione politica, che ha obiettivi politici, non lo dico io, ma lo dicono loro direttamente sul loro sito che io purtroppo, e sottolineo purtroppo, sono dovuto andare a vedere mille volte. Peraltro, sono dovuto andare a vedere anche delle campagne sui loro profili social, che hanno promosso recentemente e ho visto delle cose ... Se volete andateci, regalatevi anche un po' di visualizzazioni; andate a vedere la campagna promossa recentemente e vi assicuro che rimarrete basiti. Io sono assolutamente basito e stranito. Ho fatto vedere anche ai colleghi, peraltro, alcune cose.
Sul loro sito loro che cosa scrivono? Che loro agiscono direttamente a livello nazionale, come soggetto di iniziativa politica e istituzionale e coordinano la diffusione su tutto il territorio di campagne, iniziative e programmi e, fra questi programmi ed iniziative, loro si battono - c'è scritto - per il cambiamento politico e normativo attraverso attività di lobbying, advocacy, campagne di sensibilizzazione e informazione, contributo alle politiche pubbliche di settore, iniziative, programmi, progetti, presenze nel dibattito pubblico, capacità di aggregazione e mobilitazione, al fine - loro scrivono - di ottenere pari e pieni diritti per le persone Lgbtqia+ - che nessuno ovviamente nega -, ma scrivono: "Incluso in particolare il matrimonio egualitario e riconoscimento della genitorialità Lgbtqia+" e tutte le lettere che uno vuole mettere dall'alfabeto.
Ora questi - soprattutto questi due - sono evidentemente obiettivi politici, che passano da un cambio di norma, che passano da un cambio di leggi, e che oggi sono fortemente osteggiati e non soltanto in Italia: parlo, per esempio, della genitorialità, un argomento che loro inseriscono, sul quale nel nostro Paese si è speso per avere il riconoscimento del reato universale, su questo tipo di cose. Anche il fatto di ottenere il matrimonio egualitario è una questione ed una battaglia politica che prevede iniziative che sono già state fatte e si sono già viste, ad esempio il DDL (disegno di legge) Zan, all'interno del Parlamento. Questo è il sostegno di campagne politiche e qui il pericolo vero è che gli spazi, che sono pubblici e che sono pagati con i soldi dei cittadini valdostani, vengano utilizzati come mezzo per propagandare idee politiche.
Io penso, Assessore, che, se domani la Lega andasse alla Cittadella dei Giovani e facesse un bello spazio con il suo bel roll-up dietro, dicendo: "Adesso dobbiamo cambiare delle leggi e vi dico che cosa", probabilmente qualcuno non sarebbe d'accordo, ed io sarei d'accordo con lui. Questo perché gli spazi aggregativi devono essere spazi liberi dai condizionamenti politici, spazi aggregativi, cioè, in cui tutti, che siano di destra, di sinistra, di centro, che non abbiano alcuna idea politica, che non abbiano neanche intenzione di andare a votare, possono andare, sentirsi a casa loro, evitare di essere attirati in mezzo ad un meccanismo di propaganda e, quindi, abbiano la libertà di poterli frequentare senza condizionamenti di sorta.
Ecco perché con quest'interpellanza io le chiedo, Assessore, a quale titolo l'associazione citata abbia partecipato all'inaugurazione, con tanto di roll-up montato nella struttura, a quali degli obiettivi del progetto di cui alla delibera che le ho richiamato l'associazione in premessa contribuisca al raggiungimento e se sia intenzione di garantire che lo spazio aggregativo della Cittadella dei Giovani della Bassa Valle sia libero da ogni condizionamento politico e ideologico.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Prima di entrare nel merito delle singole risposte, mi permetta di rilevare, sollecitato dalle sue premesse, che l'Associazione in questione, sul sito di riferimento, è sì descritta quale soggetto di iniziativa politica istituzionale che si batte per il cambiamento politico normativo, al fine fra l'altro - l'ha citato - di ottenere pari e pieni diritti per le persone Lgbtqa+, include in particolare il matrimonio egualitario e il riconoscimento della genitorialità, come lei ha evidenziato in premessa, ma è anche descritto, sempre nella pagina dalla quale lei ha parzialmente attinto, come un'Associazione indipendente da qualsiasi Governo, partito o ideologia politica o religiosa, finanziata grazie al tesseramento dei soci, alle donazioni di privati e a fondi attratti attraverso progetti che rispondano a bandi di enti pubblici e privati.
Sempre nella stessa pagina, viene evidenziato che Arcigay collabora con Associazioni non governative, italiane e internazionali ed è interlocutrice delle principali Istituzioni locali, nazionali ed internazionali.
Le ho riportato quanto scritto sul sito dell'Arcigay nazionale, quello che lei ha citato, in quanto lei, nelle numerosissime iniziative che prendono di mira l'Associazione, si dimentica sempre di ricordare questa parte della mission istituzionale dell'Associazione.
Sulla definizione: "soggetto di iniziativa politica istituzionale", non voglio sicuramente fare l'esegeta delle parole di Arcigay, che è benissimo in grado di difendersi e di rappresentarsi da sola. Mi lasci dire che lei, che peraltro è persona di grande intelligenza e come politico io glielo riconosco sempre, sa bene che molte Associazioni assolutamente apartitiche attivano quotidianamente iniziative politiche istituzionali per il raggiungimento dei loro obiettivi.
La definizione "soggetto di iniziativa politica istituzionale" - credo me lo possa insegnare lei che, se ben ricordo, ha una laurea in Scienze politiche -, non può essere banalizzata assimilandola ad un qualsivoglia partito politico o ad un soggetto con finalità evidentemente politiche, come lei ha scritto nelle premesse dell'interpellanza.
Tutti, a prescindere dalle militanze individuali o dall'appartenenza a gruppi organizzati, sono in condizione di attivare iniziative politiche e istituzionali, senza necessariamente dover essere etichettati come soggetti politici e istituzionali strutturati, compresi coloro che mirano al cambiamento di norme nazionali o di norme regionali.
Immagino che lo stesso CSV (Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta) agisca, nelle sue funzioni aggregative, come soggetto in grado di attivare iniziative politiche istituzionali, così come tutte le ONLUS, o le Associazioni che hanno in qualche modo finalità di lobbying; mi viene da pensare al "Forum delle famiglie", per dirne una, o al "Movimento per la vita", che pure lei mira a fare azione di lobbying, di cambiamento di alcune normative che non gli vanno bene, o ad un qualunque comitato di quartiere che agisce nell'interesse dei suoi aderenti.
Per quanto riguarda la Cittadella Bassa Valle, mi piace ricordare che la stessa è luogo simbolo di aggregazione, di libera espressione e di svago per le nuove generazioni e per i nostri ragazzi. La Cittadella nasce in un territorio come quello della Bassa Valle nel quale mancava uno spazio ludico ricreativo dedicato ai giovani, con lo spirito anche di combattere episodi di isolamento e di devianza, anche grazie all'impegno delle Associazioni coinvolte. Aver trovato uno spazio fisico nell'ex polo Brambilla, che ospita l'Istituzione scolastica di istruzione liceale, tecnica e professionale di Verrès, facilita lo sviluppo di collaborazioni e sinergie varie e variegate, al fine di promuovere i valori della coesione sociale, dell'integrazione nella comunità, della coesione di esperienze e dello scambio intergenerazionale.
Veniamo alle domande: a quale titolo l'Associazione citata abbia partecipato.
A premessa, riporto quanto dichiarato dal Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta CSV Onlus: "L'Associazione Arcigay Valle d'Aosta Queer VdA è regolarmente iscritta al RUNTS ed è un soggetto privato del territorio che può liberamente partecipare a bandi e avvisi pubblici e la loro attività va proprio nella direzione di riflettere assieme sulla connessione dei singoli per il benessere di tutti".
Per venire alla domanda, sono state richieste le necessarie informazioni al Coordinamento solidarietà CSV Onlus, ente capofila per la gestione della Cittadella Bassa Valle, il quale ha evidenziato che l'Associazione citata ha proposto ed attuato una serie di interventi ed attività per l'inaugurazione della Cittadella a Bassa Valle a seguito di un apposito avviso indetto dal CSV Onlus con fondi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di cui al DM (Decreto Ministeriale) 44/2020 in coprogettazione con il Dipartimento politiche sociali dell'Assessorato regionale sanità, salute, politiche sociali e la Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta.
L'avviso citato aveva l'obiettivo di sollecitare le Associazioni del territorio a realizzare iniziative di animazione da tenersi durante l'inaugurazione della Cittadella della Bassa Valle e in risposta è pervenuta, come idonea tra altre, solo la proposta dell'Associazione Arcigay Valle d'Aosta Queer VdA.
In definitiva, l'Associazione in questione ha partecipato all'inaugurazione suddetta in virtù del fatto di essere risultata vincitrice, a seguito di un avviso indetto dal CSV Onlus, per il quale sono stati regolarmente utilizzati dei fondi statali - tra l'altro diversi da quelli impegnati dal mio Assessorato -, per individuare il gestore della Cittadella Bassa Valle, ossia lo stesso CSV Onlus.
A quale degli obiettivi del progetto di cui alla DGR (Deliberazione della Giunta Regionale) l'Associazione in premessa contribuisce al raggiungimento?
Il CSV Onlus, su richiesta degli uffici, ha fornito copia della proposta presentata dall'Associazione Arcigay Valle d'Aosta Queer VdA. In essa era stato specificato che la finalità delle attività e degli interventi previsti è di far riflettere i giovani sulla conoscenza del sé e della comunità attraverso la sperimentazione di altri codici espressivi (in questo caso quello manuale e artistico, scrivono nella fiche) e per farli riflettere sulle connessioni che esistono tra le varie individualità per costruire assieme la collettività e la comunità, alla quale è prevista la partecipazione di un massimo di quattordici giovani della stessa età, in quanto sono previsti anche lavori in gruppo.
Gli interventi proposti dall'Associazione per l'inaugurazione sono stati valutati coerenti con alcuni di quelli previsti nella scheda progettuale inserita nella DGR 1348/2022 da lei richiamata, in particolare i seguenti (questo è quanto mi dicono al CSV):
- attivare alcuni servizi di aiuto e mutuo aiuto, di accompagnamento e di animazione anche per persone fragili;
- realizzare produzioni artistiche originali di arti performative, anche con il coinvolgimento di giovani valdostani.
Inoltre gli interventi proposti si collegano con alcuni degli obiettivi contenuti nella scheda progettuale sopra richiamati, in particolare: promuovere iniziative di animazione, anche in una prospettiva intergenerazionale, in particolare nelle zone a rischio di isolamento sociale e di spopolamento con la collaborazione di altri soggetti pubblici e privati operanti sul territorio regionale interessati; intercettare e promuovere la creatività e l'ingegno dei giovani; rendere apprezzabili e fruibili, attraverso il coinvolgimento dei giovani, beni e spazi socio-culturali di valore, in quanto rappresentativi del patrimonio della comunità valdostana.
Nel giorno dell'inaugurazione, l'Associazione Arcigay Valle d'Aosta Queer VDA, concretamente ha proposto ed attuato un laboratorio manuale espressivo per la conoscenza reciproca ed un secondo laboratorio collaborativo e collettivo per realizzare lavori comuni (tra gli altri, un cartellone sul significato dell'essere comunità).
Queste attività hanno visto la partecipazione di molti giovani e mi dicono essere state molto apprezzate.
Semplicemente, in questi termini, ribadisco che in occasione di quanto organizzato e svolto per la sola inaugurazione della Cittadella della Bassa Valle, in risposta ad un avviso di CSV Onlus, l'Associazione Arcigay Valle d'Aosta Queer VDA ha contribuito quindi al raggiungimento di alcuni degli obiettivi stabiliti dalla DGR 1348/2022 e comunque, indirettamente, in quanto essa non fa parte del raggruppamento di cui CSV Onlus è capofila per la gestione della Cittadella della Bassa Valle.
Invece, il perseguimento sistematico degli obiettivi stessi, per tutta la durata della gestione della Cittadella, non può che spettare unicamente e legittimamente al citato raggruppamento di associazioni. Ciò potrà ancora avvenire attraverso avvisi emanati regolarmente a cui potranno concorrere i soggetti che avranno i requisiti, tra le quali potranno liberamente esservi l'Associazione Arcigay Valle d'Aosta Queer VDA o altre, sempre in conformità agli obiettivi fissati dalla DGR.
In ultimo, se sia intenzione di garantire che lo spazio aggregativo della Cittadella sia libero da ogni condizionamento politico ed ideologico, credo di aver risposto all'inizio, ma risulta evidente che l'attività in sé svolta, in questo caso dall'Associazione Arcigay Valle d'Aosta Queer VDA nel giorno dell'inaugurazione - e presumo anche le attività successive, visto che CSV Onlus ha dichiarato, e si preoccupa, di non far politica all'interno di questo luogo di aggregazione - non aveva nessun condizionamento politico e ideologico, quantomeno piuttosto una connotazione di tipo partecipativo, in senso ampio, in merito al contributo di ciascuno nella creazione di una comunità solidale.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua interessantissima introduzione rispetto alle attività e all'inquadramento che l'Associazione in oggetto conduce.
Se ho ben capito la sua spiegazione - ma probabilmente ho dei limiti -, se un'Associazione si produce in un'azione di cambiamento politico e normativo evidente, ma all'interno delle sue attività sociali annovera anche qualcosa di differente, allora si può legittimamente ritenere che non faccia attività politica.
Facciamo un esempio: se il CSV (Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta) domani mettesse fra i suoi obiettivi sociali il fatto che bisogna cancellare l'autonomia dalla Valle d'Aosta e per questo si ponesse l'idea di perseguire quest'obiettivo con un'iniziativa politica e istituzionale e come soggetto di lobbying, advocacy e quanti altri inglesismi sono stati inseriti sul sito di Arcigay, a lei andrebbe benissimo, perché, tanto, ha degli altri obiettivi inseriti nelle sue politiche sociali.
Assessore, si rende conto dell'assurdità di tutto questo? O le devo sottolineare ulteriormente quella che è una forzatura? Perché io sapevo benissimo che, prima o poi, ci saremmo arrivati a questo punto, ed è per questo Assessore - e di questo le do atto: di aver osservato con attenzione le mie iniziative, non si è limitato a leggere le risposte che le hanno fornito gli uffici, o forse gli uffici che le hanno fornito le risposte hanno letto attentamente le mie iniziative - che io ogni volta ho riportato le diciture che sono sul sito, evidenziando che ci sono delle omissioni tra le due parentesi quadre, ma evidenziando i pezzi nei quali si evidenzia la finalità politica di quell'Associazione.
Così come lei ha osservato, in maniera attenta, da quello che mi pare di cogliere dai suoi cenni, che io ho riportato dei pezzi, si dimentica però di osservare - anche qui facendo una certa azione di confusione - che non è sufficiente avere degli altri obiettivi per dire: "Quell'Associazione non fa politica".
Partendo da quest'obiettivo, lei ha detto che le mie iniziative prendono di mira un'Associazione. Ebbene, le mie iniziative non prendono di mira nessuno, ma mirano a garantire la libertà, e la libertà si garantisce impedendo che venga fatta della propaganda negli spazi pubblici. Poi, ogni Associazione ha il diritto di esistere, ha diritto di perseguire i suoi obiettivi sociali e di comunicare, di fare quello che ritiene con i soldi suoi e a spese sue e non a spese nostre.
Lei dice che l'Associazione ha risposto ad un bando e mi ha elencato una serie di cose. Io non vorrei elevarla al grado di "conte Mascetti", come ho fatto più volte con il collega Marzi, ma in questo caso lei c'è andato molto vicino o, per lo meno, ci sono andati molto vicino coloro che - lei è incolpevole in questo caso - hanno elencato gli obiettivi che avrebbero raggiunto partecipando a questo bando, che propone delle attività manuali di animazione di giovani.
Io, da quelle che sono le proposizioni che hanno inserito in questo bando (peraltro sono stati gli unici a partecipare e quindi "hanno vinto facile", come si suol dire), ma da quello che lei ha inserito, non ha chiarito che cosa hanno fatto: la percezione di sé, la percezione degli altri... come se fosse "antani per due, e anche cappotto"; non è che è molto chiaro che cosa è stato perseguito.
Io avrei voluto vedere e vorrei vedere - magari qualche documentazione la recupererò - che cosa materialmente è stato fatto perché un'Associazione di quel tipo, fa quel tipo di azioni, propone quel tipo di azioni e sostiene quel tipo di azioni.
È bene che lei abbia ribadito (c'era scritto nella delibera e anche nel bando) che quell'Associazione non farà parte della gestione della Cittadella; ma, sul pericolo e sulla possibilità che quest'Associazione possa inserirsi nuovamente in altri bandi per portare delle iniziative all'interno di quella struttura - iniziative che saranno politiche - noi vigileremo, glielo assicuro.