Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 311 del 10 giugno 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 311/VII - DISPOSITIVI DI SICUREZZA PER ASSICURARE L'INCOLUMITA' DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA DELLA VALLE D'AOSTA.- (Interrogazione con risposta scritta).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione con risposta scritta presentata dal Consigliere Minuzzo:

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA

CONSIDERATO che la sicurezza nelle scuole deve essere elemento fondamentale per l'agibilità delle strutture scolastiche;

VERIFICATO quanto è successo lo scorso anno alla Scuola Media J.B. Cerlogne

PRESO ATTO dell'immane tragedia di Todi;

CONSTATATO che poche sono le scuole con dispositivi di sicurezza tali da garantire una sufficiente incolumità alla popolazione scolastica;

INTERROGA

l'Assessore competente per conoscere:

1) la situazione nelle scuole della Valle di ogni ordine e grado per quanto concerne il rispetto delle norme di sicurezza previste dalle vigenti disposizioni di legge;

2) a quanto ammonterebbe approssimativamente l'onere finanziario per la Regione qualora intendesse intervenire per dotare le scuole di tutti i dispositivi di sicurezza necessari a garantire la incolumità alla popolazione scolastica;

3) cosa intende fare per porre fine ad una situazione non rispettosa delle vigenti norme in materia di sicurezza nelle strutture scolastiche della Regione.

PRESIDENTE: Non risulta essere stata data risposta scritta.

Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY - (D.C.): La risposta scritta perverrà domani, ma riguarderà solo le scuole di proprietà della Regione; le altre sono di competenza dei Comuni.

Dico questo per specificare la questione, in quanto nella interrogazione si chiede "la situazione delle scuole nella Valle di ogni ordine e grado per quanto concerne il rispetto delle norme di sicurezza previste dalle vigenti disposizioni di legge".

Certamente è una richiesta molto particolare, perché se i risultati dovessero essere portati a conoscenza dell'ENPI, questo ci fa chiudere più o meno il 50% delle scuole.