Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2498 del 25 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2498/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie in merito al percorso formativo relativo alle tecniche infermieristiche rivolto ai tecnici specializzati di soccorso alpino.

Bertin (Presidente) - Punto n. 15.02. Consigliere Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - L'assessore Marzi, presentando la delibera 517 del 15 maggio 2003 relativa alle disposizioni all'Azienda USL della Valle d'Aosta per la formazione e l'addestramento permanente del personale operante nel sistema regionale delle emergenza/urgenza sanitaria, ha annunciato che la Valle d'Aosta era la prima Regione in Italia a professionalizzare i tecnici del soccorso alpino e ha anche detto che - oltre a essere guide alpine con specializzazione elevata - ai tecnici di soccorso alpino viene di fatto richiesta anche la qualifica di soccorritore, proseguendo quindi nell'elevare conoscenze e capacità operative per chi lavora a stretto contatto con l'elisoccorso, andando così a migliorare il servizio

In particolare, la delibera riporta nell'allegato C, oltre alle varie disposizioni, un iter formativo per i tecnici specializzati di soccorso alpino e per i tecnici di soccorso alpino cinofili che operano in elisoccorso anche un modulo di formazione che riguarda percorsi formativi per tecniche infermieristiche di primo soccorso, di cui un modulo di un'ora dedicato a fornire elementi di farmacologia ed esercitazione nel riconoscere, preparare e somministrare i farmaci salvavita sotto supervisione medica.

Con quest'iniziativa chiediamo all'Assessore qual è il contenuto dei pareri dei rispettivi ordini coinvolti, quindi delle professioni infermieristiche e mediche, rispetto a questo tema.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Non mi capita spesso di dirlo, grazie collega Guichardaz, nel senso di ringraziare i colleghi della minoranza perché fanno le domande.

La delibera in esame riguarda la formazione, l'aggiornamento e l'addestramento permanente di tutto il personale operante nel sistema regionale dell'emergenza/urgenza sanitaria e più precisamente delle seguenti figure:

1) personale sanitario del servizio sanitario regionale, vale a dire medici del servizio sanitario, medici dell'emergenza territoriale convenzionati, personale infermieristico del sistema sanitario regionale, operatori tecnici specializzati che operano nel sistema dell'emergenza/urgenza sanitaria;

2) l'altro personale tecnico del servizio sanitario regionale, cioè i volontari del soccorso operanti nell'ambito del sistema regionale di emergenza/urgenza sanitaria, tecnici specializzati di soccorso alpino e i tecnici di soccorso alpino cinofili, sempre del soccorso alpino valdostano che operano nell'elisoccorso.

Per venire quindi alla sua domanda, i soggetti coinvolti a partire dall'estate del 2018 per l'aggiornamento su questi temi sono stati: l'Azienda USL con le professionalità da essa ritenuto opportuno coinvolgere; il mondo del volontariato, con tutte e tre le associazioni presenti sempre sul territorio, e naturalmente il Soccorso alpino valdostano.

Questo tavolo ha visto una serrata serie di confronti - tra l'altro con tutta una serie di pause nell'ultimo triennio - fino alla proficua mediazione posta in essere e successiva alla firma delle convenzioni con il mondo del volontariato sul tema del soccorso, che sono state firmate a fine marzo del 2023.

Quest'atto, la delibera, è quindi volto alla formazione delle categorie professionali che ho specificato in premessa, senza escludere alcuna categoria, tanto che l'allegato A, a titolo di esempio, disciplina anche la formazione del personale infermieristico del Servizio Sanitario Regionale.

In un processo finalizzato ad aumentare le competenze e la formazione di ogni singola categoria coinvolta, va letto che i tecnici specializzati di soccorso alpino e i tecnici di soccorso alpino cinofili, operanti in elisoccorso, vedono per la prima volta in Italia aumentare le loro competenze in ragione della sicurezza da garantire in un contesto unico, quello valdostano, che vede operare tutti i nostri operatori a un'altezza media degli interventi pari a 2.500 metri di altezza, cioè laddove si inizia ad adoperare in Valle d'Aosta, nelle altre realtà italiane ci si ferma.

In relazione al passaggio richiamato circa le tecniche infermieristiche è quindi il caso di specificare che, esso si configura come un refuso che non si può applicare e che quindi è già previsto di eliminare; in tal senso ne daremo conferma alle categorie sindacali degli infermieri, con le quali è già programmato un incontro.

A tal proposito è il caso di specificare che questa DGR, che viene approvata dopo quasi 16 anni dalle precedenti disposizioni in materia, si occupa di migliorare la qualifica professionale di tutte le categorie lavorative coinvolte attraverso la formazione e non di modificare le qualifiche professionali.

Presidente - Assessore, concluda.

Marzi (SA) - ...Quindi, anche dopo l'eliminazione del refuso, non resterà finalizzata solo alla formazione delle categorie professionali individuate e non a definire né diminuire nessuna mansione professionale.

Sappiamo quindi che quest'iniziativa valorizza e forma tutto il personale addetto al sistema dell'emergenza/urgenza valdostana, ma non risolve l'assenza del personale infermieristico in alcuni ambiti del sistema emergenza/urgenza della nostra Valle, tema sul quale è nostra volontà trovare una sintesi, ma non era oggetto della delibera che riguarda solo ed esclusivamente la formazione di tutto il personale sanitario regionale.

Presidente - Per la replica, consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Sono fortunata, ho beccato l'unico refuso della delibera, comunque la sto analizzando e sicuramente l'affronteremo nel prossimo Consiglio, anche perché mi chiedevo legalmente come era possibile fare in modo che le guide alpine potessero svolgere una professione che invece è quella dell'infermiere che non solo ha bisogno, come sappiamo, di una laurea... quindi esercitando quanto c'era scritto in quella delibera, si andava verso l'abuso di professione e quindi anche a qualcosa di legalmente passibile.

Forse, e leggerò meglio la delibera, avrebbe più senso inserire nell'equipaggio gli infermieri ma, come ho detto, torneremo sul tema nel prossimo Consiglio regionale.