Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2416 del 10 maggio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2416/XVI - Elezione di tre Consigliere regionali e di dieci componenti della Consulta regionale per le pari opportunità di cui alla legge regionale 23 dicembre 2009, n. 53.

Bertin (Presidente) - Punto n. 4. Per mozione d'ordine, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere una breve sospensione a nome dei gruppi di minoranza.

Presidente - Sospensione concessa.

La seduta è sospesa dalle ore 09:28 alle ore 09:45.

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere? Riprendiamo dal punto n. 4 dell'ordine del giorno. L'oggetto è già stato letto. Ricordo che, ai sensi della legge regionale 23 dicembre 2009, la Consulta regionale per le pari opportunità è composta, tra l'altro, da tre Consigliere regionali elette dal Consiglio stesso con voto limitato a due nomi e dieci componenti elette dal Consiglio regionale fra le componenti degli organismi di cui alla lettera a), comma 1, articolo 7 della legge in questione, anche in questo caso il voto è limitato a sette nomi su dieci. Almeno tre componenti devono essere espressione della minoranza consiliare.

La Presidenza del Consiglio ha quindi richiesto agli organismi a cui si faceva riferimento sopra, vale a dire quelli previsti dall'articolo 7, l'elenco delle persone disponibili che vi è stato trasmesso nei giorni scorsi. Pertanto avete a disposizione sia l'elenco che il resto riguardante questa votazione. Possiamo a questo punto procedere prima con la votazione delle tre Consigliere regionali, ricordo che il voto è limitato a due preferenze. Facciamo distribuire le schede. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Come già detto nella Conferenza dei Capigruppo, ritengo che riproporre un organismo tel quel aveva poco senso, soprattutto perché sappiamo bene le problematicità che ci sono state allora rispetto a quest'organismo. Ribadisco che in questo caso vedo difficile che la minoranza della minoranza possa essere rappresentata in questo organismo, quindi non ci sarà una pluralità rispetto alle dieci componenti naturalmente intendo, perché noi abbiamo invece il grande orgoglio di avere un gruppo con due persone e due donne, quindi, sotto questo punto di vista, come Consigliere saremo presenti.

Non riteniamo che anche rispetto alla questione delle associazioni, nessuna di questa si possa ritenere di maggioranza o di minoranza, quindi esprimeremo comunque un voto rispetto a chi nel tempo abbiamo conosciuto e chi nel tempo sappiamo essersi occupato della questione delle pari opportunità e che possa dare in qualche modo un contributo fattivo alla Consulta regionale, tenuto conto del fatto che, come detto dal Presidente ieri, sembra che già l'obiettivo almeno espresso dalle quattro componenti che sono state elette e sono state scelte nella prima fase è quello proprio di andare a modificare questa legge. Riteniamo quindi che, sotto questo punto di vista, possa essere importante esprimere delle preferenze anche rispetto a chi nel tempo sappiamo essersi occupato in maniera costruttiva di pari opportunità.

Come accennato nella Conferenza dei Capigruppo ieri, vediamo anche che alcuni organismi sono già stati scelti, nelle quattro donne vengono riproposti, che i sindacati avevano in qualche modo fatto una scelta al loro interno ma qui ritroviamo ancora componenti dei sindacati e che il partito dell'Union Valdôtaine esprime tre nominativi di donne, quindi non riuscendo a far sintesi neanche al suo interno rispetto alla scelta della donna da esprimere in Consulta. Sarà poi interessante comprendere se queste tre donne saranno tutte e tre elette o perlomeno ci sarà una scelta in quel senso e quindi non ci sia un'occupazione, come spesso avviene anche in altri organismi, e poi magari anche l'espressione della Presidente della Consulta, perché poi l'evoluzione sarà interessante da comprendere.

Ribadisco quindi che, per quello che riguarda il nostro gruppo, riteniamo che, posta com'è stata posta questa votazione, molto probabilmente la parte progressista non sarà espressa da nessun nominativo e quindi a livello di organismo che dovrebbe in qualche modo essere plurale e rappresentare tutti evidentemente una parte importante del panorama politico valdostano non sarà espressa.

Presidente - Come le ricordavo ieri, consigliera Guichardaz, questa legge ha molteplici difficoltà anche evidenziatesi in passato, proprio per questo si era anche riflettuto se non era il caso di modificarla prima di restituirla. Lei in primis, come il resto dei Capigruppo, ha preferito giustamente, da questo punto di vista, procedere prima alla ricomposizione.

Peraltro, come si accennava, nella riunione nella quale sono state delegate le componenti già elette, si sono prese l'impegno di proporre al Consiglio una modifica della legge, anche perché la legge ha anche molti aspetti interpretativi, non è chiara e ha alcune lacune, ma tant'è applichiamo la legge che abbiamo a disposizione, nella prospettiva, mi auguro possibile, di migliorarla in questa legislatura.

Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo perché lei ha evocato una facoltà nel suo intervento che ha testé effettuato, ovvero lei ha evocato la facoltà che si procedesse a rivedere una norma che è in vigore, che sarebbe stata in vigore, prima di darne applicazione.

Quello che vorrei che capissero i Valdostani e che capisse chi ascolta questo dibattito è che c'è una legge che dispone che venga nominata una Consulta femminile. Questa legge prevede che venga nominata con certi crismi, con certi criteri e con certe persone, ma la stessa è stata disapplicata.

Cosa direbbe a una persona che dovesse venire qui da Marte e dovesse assistere a questo dibattito? In Valle d'Aosta quindi se ci sono le leggi... se si ritiene... come dire? a scelta di chi governa o di chi dovrebbe in teoria attivare un percorso... si può decidere di applicare, non applicare, di rendere valida, di non rendere valida, secondo criteri imperscrutabili quella legge perché... ah deve essere riformata? Il problema non è questo, Presidente, perché se fosse così, allora a questo punto diremmo: sapete che c'è? Il sistema di tassazione dei cittadini non va bene, deve essere riformato, quindi nel frattempo non pagate le tasse, perché non applichiamo la legge, poi vediamo. Non funziona così. Se la legge c'è, è vigente e produce i suoi effetti, significa che essa deve essere osservata. Non è quindi che c'è stata una volontà da parte dei Capigruppo di dire: "questa legge è sbagliata ma siccome siamo cattivi, adesso bisogna applicarla". C'è un preciso impegno, c'è una legge vigente e deve essere rispettata, punto, questo è il problema!

Prima quindi ci si rende conto del fatto che le leggi vanno rispettate, osservate e fatte rispettare e prima si riesce a capire che non è che c'è la volontà o la cattiveria di qualcuno, quella legge lì è da diversi anni in cui c'era già lei in Consiglio, presidente Bertin, non mi pare di aver mai sentito un anelito rispetto alla riforma di questa legge, e sono qui dal 2018, non l'ho mai sentita parlare di questa necessità, non ha mai presentato nulla nel merito, quindi se può prendersela con qualcuno, se lei intendeva riformare quest'organismo, se la prenda con sé stesso in primis.

Presidente - Consigliere Manfrin, le vorrei ricordare che la legge in questione nella passata legislatura non è stata applicata. Lei dovrebbe saperlo, ma non è stata applicata neanche in quella precedente. Oggi la applichiamo e mi auguro e spero che possa essere cambiata, per cui anche nella passata legislatura si poteva evidenziare questa necessità di applicare la legge che non è stata applicata, oltre alla finalità di modificarla.

Al di là di questo, credo che sarà l'occasione... ne siamo tutti consapevoli, anche oggi e ieri sono state sollevate da parte di tutti in modo trasversale delle problematicità di questa legge che necessita di essere rivista.

Ha chiesto la parola la consigliera Guichardaz per secondo intervento, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Proprio alla luce di quello che ha detto, non sarei intervenuta ma condivido le parole del consigliere Manfrin, perché forse lei ricorda male come è avvenuto e come arriviamo oggi a questa votazione. C'è stata una nota della Consigliera di parità che ci invitava a rinominare l'organismo, lei in quella seduta ha detto: "bisognerebbe pensare a proporre una modifica", cosa di cui io ho sottolineato l'esigenza, ma, come diceva il consigliere Manfrin, non mi sembra che lei abbia proceduto in questo senso. Sotto questo punto di vista, naturalmente ci deve essere un'applicazione della legge, quindi speriamo che le componenti della Consulta possano in questo senso andare a modificare e a rendere finalmente operativa quella legge. Dimentica poi un altro passaggio: nella legislatura precedente a quella del 2018 alcune donne, tra cui mi sembra che a capo di tutta la proposta di riforma ci fosse la consigliera Certan, avevano comunque depositato una proposta emendativa. In questo senso quindi si poteva andare comunque a valutare quella proposta, cosa che potranno fare, secondo me, le componenti della Consulta, quindi decidere a quel punto se quella proposta a cui hanno lavorato lungamente, perché c'erano diverse donne anche non appartenenti al Consiglio regionale che vi hanno lavorato... quindi se sotto questo punto di vista quel lavoro potrà essere ritenuto valido, molto probabilmente si potrà andare a una riforma.

Oggi si vota grazie al sollecito della Consigliera regionale di parità, immagino che, come lei ha detto, uno dei primi obiettivi delle donne presenti all'interno della Consulta sarà proprio quello di rivedere e rendere più operativo questo organismo, non metta però in bocca a tutti noi cose che non abbiamo detto, perché le criticità, come lei ha evidenziato, sono state evidenziate in quella Conferenza dei Capigruppo, c'è un verbale quindi basta andarlo a riprendere, cosa che ribadisco anche oggi.

Sotto questo punto di vista, procediamo, dopodiché spero che chi farà parte di questa Consulta possa in qualche modo mettere mano proprio all'organismo per far sì che sia più operativo.

Presidente - Quella proposta a cui facevo riferimento le è stata trasmessa prima della riunione dei Capigruppo dell'epoca proprio per analizzarla e per eventualmente costituire un gruppo di lavoro da parte della Conferenza dei Capigruppo, partendo da lì per modificare la legge.

Aspetteremo le proposte di modifica della nuova Consulta, credo che, da un punto di vista procedurale, sia addirittura meglio ma la invito a rileggere attentamente i verbali.

Distribuiamo le schede, possiamo votare al banco o in cabina? Votiamo al banco, distribuiamo le schede. Ricordo che si possono esprimere due referenti. Distribuite le schede. Ricordo che stiamo votando le tre Consigliere, che ovviamente devono essere scelte all'interno delle possibilità che il Consiglio permette, vale a dire tre. Le espressioni di voto sono due.

Chiedo al Consigliere Segretario di procedere all'appello.

Appel nominal

VOTO PER SCHEDE PER ELEZIONE TRE CONSIGLIERE:

Chiedo agli scrutatori di raggiungere il collega segretario Jordan per procedere allo spoglio dei voti, consiglieri Manfrin, Marguerettaz e Malacrinò.

Presenti e votanti: 35

Nulle: 3

Valide: 32

Bianche: 4

- Foudraz Raffaella: 20

- Minelli Chiara: 13

- Guichardaz Erika: 8

Risultano elette le consigliere Minelli, Foudraz e Guichardaz.

Possiamo passare alla successiva votazione. Distribuiamo le schede, ricordo che è un voto limitato a sette preferenze su dieci. Stanno distribuendo le schede e poi procediamo alla votazione.

Procediamo all'appello con il consigliere segretario Jordan.

Appel nominal

VOTO PER SCHEDE PER ELEZIONE 10 COMPONENTI:

Invito gli scrutatori a raggiungere il consigliere Jordan per procedere allo scrutinio.

Presenti e votanti: 35

Nulle: /

Valide: 35

Bianche: /

Risultano elette:

- Matar-Sahd Raffaella: 21

- Udali Maria Elena: 20

- Borre Franca: 19

- Megna Fabiola: 18

- Noussan Denise: 18

- Baldera Santana Miguelina: 17

- Favre Sara: 16

- Caracciolo Sonia: 14

- Verducci Vera: 14

- Prochilo Alessia: 13

Hanno preso dei voti ma non risultano elette:

- Tubère Elisabetta: 5

- Burgay Sarah: 2

- Carpinello Carola: 2

- Dozio Valeria: 2

- Giordano Chiara: 2

- Tripodi Elisa: 2

- Yeuillaz Cleta: 2