Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2134 del 12 gennaio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2134/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito all'individuazione di una sede alternativa per l'Ufficio esecuzioni penali esterne sito in via Carducci ad Aosta.".

Bertin (Presidente) - Il punto n. 12 sarà accorpato al n. 26, pertanto verrà affrontato successivamente. Punto n. 13. Risponde il Presidente della Regione.

Lavevaz (UV) - Quest'interrogazione prende spunto, come è indicato nel suo testo, da mie dichiarazioni a seguito della riunione dell'Osservatorio Carcere che è avvenuta il 16 dicembre scorso e in particolare chiede notizie relativamente al reperimento di una sede alternativa per l'Ufficio Esecuzioni Penali Esterne, onde evitare il suo trasferimento nella sede di Torino. Effettivamente questa è una situazione che abbiamo seguito nei mesi scorsi: ho avuto diversi incontri in particolare con i responsabili dell'Ufficio interdistrettuale delle esecuzioni penali esterne per il Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, il cosiddetto UIEPE, proprio per cercare di trovare una soluzione a questo problema.

Abbiamo interessato anche le strutture dell'Assessore Marzi, nello specifico la Struttura espropriazioni e valorizzazioni del patrimonio dell'Assessorato stesso, per cercare delle soluzioni e soprattutto trovare delle disponibilità di locali all'interno del patrimonio disponibile dell'Amministrazione regionale. Questo non è stato possibile, però da notizie informali che abbiamo, anche da contatti con gli uffici dell'UIEPE, parrebbe che abbiano trovato una soluzione e siano in procinto di occupare una nuova sede in Aosta, che è un locale di proprietà dell'Agenzia del Demanio. Quindi il problema è stato risolto senza una disponibilità da parte di patrimonio disponibile della Regione, ma con un altro ufficio.

Presidente - Per replica, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie, Presidente, per la sua risposta. Come è già stato riassunto, siamo stati particolarmente colpiti dalla notizia che l'ufficio di esecuzione esterna avrebbe dovuto spostarsi; fortunatamente ci si è aggiornati rispetto al ritrovamento di una sede. Diciamo che lo spunto non erano le sue dichiarazioni, Presidente, ma il fatto che l'UEPE stesso aveva evidenziato di essere purtroppo situata all'interno di locali che erano inagibili. Questo avrebbe portato, se non si fosse trovata una soluzione, a dover costringere i 300 valdostani che scontano la pena con i lavori socialmente utili a doversi recare a Torino. In questo caso si è trovata una soluzione, ne siamo felici, non possiamo che essere soddisfatti di questa notizia, però è chiaro che evidentemente questo tipo di allarme era importante che venisse portato all'attenzione della massima assise regionale.

Siamo felici che si sia risolta così la situazione e siamo felici che l'UEPE possa tornare a operare in maniera sicuramente più efficiente e più efficace, avendo una sede sul territorio valdostano e soprattutto che abbia trovato una soluzione che a questo punto gli permette di evitare di allungare i percorsi da parte dei valdostani che fanno riferimento a questo ufficio.