Oggetto del Consiglio n. 1468 del 11 maggio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1468/XVI - Sostituzione di componenti in seno alle Commissioni consiliari permanenti.
Bertin (Presidente) - Punto n. 3.01 dell'ordine del giorno. In data 4 aprile 2022 i consiglieri Marquis e Baccega hanno costituito il gruppo consiliare Forza Italia, che si colloca tra le forze politiche di minoranza. Ieri 9 maggio il consigliere Pierluigi Marquis ha rassegnato le proprie dimissioni da componente della I, della II e della V Commissione permanente. Pertanto è necessario procedere a effettuare le opportune sostituzioni in seno alle Commissioni in questione, tenendo conto dell'articolo 20 del Regolamento interno, che prevede che le composizioni, per quanto possibile, siano determinate con criteri di proporzionalità e che ogni Commissione sia costituita da sette consiglieri, salvo la I Commissione che può essere, su decisione della Conferenza dei Capigruppo, composta da un numero superiore di consiglieri.
Come sapete ogni Consigliere deve essere assegnato a una Commissione, pertanto, seguendo questi articoli del Regolamento interno del Consiglio regionale, procediamo alla sostituzione del consigliere Marquis. Sentita la Conferenza dei Capigruppo ieri, propongo quanto segue. Nel mentre si è prenotato il consigliere Marquis che vuole intervenire prima della votazione. Consigliere Marquis ne ha facoltà.
Marquis (FI) - Ritengo che sia doveroso da parte mia fare alcune considerazioni, anche a seguito degli articoli che sono usciti oggi a mezzo stampa con delle ricostruzioni del tutto fantasiose circa le mie dimissioni. Noi abbiamo costituito il gruppo di Forza Italia il 4 aprile 2022 e in quell'occasione c'era stata immediata disponibilità a dare le dimissioni, ma in aula era stata chiaramente espressa la volontà di provvedere alla ricostituzione delle Commissioni al termine della verifica politica che avrebbe dovuto chiudersi nel giro di alcuni giorni, quindi si è soprasseduto alla ricostituzione. Nel frattempo, con grande responsabilità, abbiamo sostenuto i provvedimenti che erano stati scaricati dalla Giunta: la legge omnibus di manutenzione legislativa e abbiamo anche dato disponibilità a votare il disegno di legge della Giunta sugli esami di Stato, ma poi è stata contestata la regolarità di convocazione della Commissione e si è soprasseduto.
Questa è la ricostruzione dei fatti. Dopodiché la verifica non si è ancora conclusa e credo che sia doveroso, a questo punto, ricostituire le Commissioni, pertanto sono state date nei giorni scorsi le dimissioni per consentire queste sostituzioni. Un passaggio credo importante che può mettere sicuramente la maggioranza, in quanto c'è una maggioranza, nelle condizioni di poter lavorare o di concludere la verifica con un eventuale allargamento o anche con una possibile revisione completa delle alleanze; questo sta nelle facoltà della maggioranza regionale.
Da parte nostra continueremo a dare il nostro contributo, come abbiamo fatto in questo mese in cui abbiamo portato avanti tutte le iniziative ispettive, abbiamo onorato il nostro lavoro. Ciascuno chiaramente ha pienamente la legittimità di decisione nell'aula e non tutti hanno preferito questa linea; noi abbiamo ritenuto che fosse doveroso procedere in questa direzione. Continueremo a lavorare, pertanto credo che con piacere da quest'atto potranno essere ricostituite le Commissioni e mi auguro che, così come avviene all'inizio del mandato, possano essere a stretto giro convocate anche per la nomina della presidenza, sempre che ci sia l'accordo da parte della maggioranza.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Come sottolineato già nella Conferenza dei Capigruppo, noi invece non ci troviamo d'accordo con questa decisione, o meglio, sarebbe il caso di chiarire quanto sta avvenendo oggi. Era al 6 aprile 2022 quando la crisi, che in realtà si trascinava ormai da un anno, è entrata ufficialmente in Consiglio regionale e da lì sono iniziate consultazioni e non consultazioni, riunioni alla luce del sole e riunioni nelle segrete stanze, ritiro e rinvio di mozioni, balletti e giravolte.
A distanza di un mese dall'inizio di tutto questo e dopo un anno di interim in un assessorato importante, come quello di ambiente e trasporti, oggi si chiede come se niente fosse all'aula di votare l'integrazione di alcune Commissioni, senza esplicitare con chiarezza - è questo che ho detto ieri in Conferenza dei Capigruppo - se questo teatrino imbarazzante sia finito o meno, se il programma di legislatura più volte stiracchiato e calpestato sia cambiato o meno, se oltre a ricomporre le Commissioni si pensa anche di nominare finalmente un presidente per la V Commissione che, ricordiamo, ha il piano della salute e del benessere da affrontare; se si pensa, infine, di nominare anche un nuovo assessore o di ridistribuire le deleghe dell'Assessorato ambiente e trasporti. Insomma, c'è la volontà di proseguire e rilanciare la maggioranza a diciotto, o si fa questo passaggio semplicemente per traccheggiare, per non decidere e per tirare a campare?
Presto vi saranno oltre 100 milioni di euro dell'avanzo di amministrazione da destinare: come si pensa di ripartire queste risorse? Quale maggioranza intende gestirle? Sappiamo bene che la pianificazione e la programmazione non fanno parte del DNA di questa maggioranza, che purtroppo è del tutto ondivaga, con assenza totale di una linea politica. E tutto questo mentre vediamo la sanità ormai che crolla, la povertà che cresce e diminuiscono i servizi sociali. Insomma, una grave incapacità ad affrontare i temi centrali e nessuna visione per il futuro della Valle d'Aosta.
Più volte abbiamo chiesto di confrontarci sui temi concreti: non è mai stato possibile, e la conferma della chiusura al confronto e al dialogo da parte di qualcuno lo abbiamo visto anche in questi giorni. Stando alle notizie riportate dai giornali, vediamo che i confronti principali avvengono rispetto alle poltrone.
Per queste ragioni, come PCP, crediamo che questa situazione non sia più tollerabile e quindi non parteciperemo alle votazioni per integrare alcune Commissioni, a una votazione che non intenda mettere chiarezza a questa situazione diventata imbarazzante ed insostenibile. È del tutto evidente che oggi l'integrazione delle Commissioni consiliari è una scelta politica, la scelta di proseguire con una maggioranza a diciotto, una scelta che non si capisce neppure da chi sia stata fatta. Per questo si spaccia una scelta politica come un fatto tecnico, ma non è così ed è di tutta evidenza.
Presidente Passiamo dunque a integrare le Commissioni. In base all'articolo n. 20 e 20bis del Regolamento, in I Commissione, al fine di garantire a ciascun consigliere l'assegnazione almeno di una Commissione, i componenti aumentano da nove a undici, mantenendo così il rapporto maggioranza-minoranza che in questo caso è rapportato da sei a cinque. I componenti proposti per la I Commissione sono il consigliere Rosaire e il consigliere Padovani per la maggioranza; il consigliere Marquis per la minoranza. Per le altre Commissioni: per la II Commissione, per la maggioranza il consigliere Testolin, per la V Commissione, per la maggioranza, consigliere Malacrinò.
Come detto, si procede con voto palese sull'intera proposta. Passiamo alla votazione in base alla proposta formulata. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.