Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1429 del 6 aprile 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1429/XVI - Discussione generale congiunta sugli atti: "Approvazione della proposta di programma FESR 2021/2027 della Regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste" e "Approvazione della proposta di programma FSE+ 2021/2027 della Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste".

Bertin (Presidente) - Suggerisco di affrontare congiuntamente i punti n. 3.01 e n. 3.02 dell'ordine del giorno, se siete d'accordo, altrimenti procediamo separatamente. Se non vi sono obiezioni, anche d'accordo con l'assessore Caveri, affrontiamo i due punti congiuntamente. Si è prenotato l'assessore Caveri, ne ha facoltà.

Caveri (AV-VdA Unie) - Entro il 17 aprile dobbiamo trasmettere alla Commissione Europea entrambi questi documenti, per avviare il negoziato formale che porterà tra qualche mese, assai probabilmente settembre, ad adottare questi due programmi che sono così importanti per la Valle d'Aosta. Come voi sapete, ne abbiamo già discusso in Commissione, si tratta complessivamente di 92 milioni e mezzo di euro per i FESR e 81 milioni e mezzo per l'FSE+ all'orizzonte 2027; poi sappiamo che 2021-2027 è il periodo dell'attuale programmazione, ma in realtà, per ragioni di tempo e anche a causa dei ritardi che sono stati cagionati dalla pandemia, questo periodo di programmazione si sposterà intorno al 2028/2029, ed è tutto coincidente con il periodo di riflessione, non solo di programmazione, su quei temi cardine che l'Unione Europea ha fissato come tali all'orizzonte 2030.

Un aspetto chiave che la politica regionale ha insegnato al mondo regionale e delle autonomie locali è la programmazione. Non è mai una programmazione "Sovietica", cioè piani pluriennali che finiscono poi in qualche maniera per essere inespressi e demagogici, ma si tratta sempre di temi che partono da riflessioni assai profonde, che vengono fatte dalla Commissione europea e dal Consiglio, e anche per fortuna dal ruolo crescente come motore dell'Unione Europea del Parlamento europeo, come espressione democratica, con un supporto, benché dal punto di vista legislativo non abbia spazi, del Comitato delle Regioni, che è l'espressione appunto della democrazia locale.

La politica regionale è molto importante. Nasce negli anni ottanta su grande intuizione dell'allora presidente della Commissione Jacques Delors e ha in qualche maniera capovolto quell'impostazione che era stata data sin dai Trattati di Roma di un'Europa esclusivamente attenta agli stati nella loro completezza, con un ruolo marginale per la democrazia locale. Da allora, e ho avuto anche la possibilità di vivere quest'esperienza come Presidente della Commissione del Parlamento europeo che si occupava della politica regionale, ho avuto la possibilità di studiare, di approfondire quest'approccio nei diversi paesi dell'Unione, che oggi ricade con questi atti anche sul nostro territorio. E devo dire che questo avviene anche in una logica di grande professionalità della Valle d'Aosta, che è sempre stata un punto di riferimento importante per l'impiego dei fondi comunitari, con il raggiungimento di standard molto elevati di spesa, a differenza - lo si può anche dire in termini comparativi - di altre Regioni italiane.

Gli obiettivi sono quelli che vengono riportati, quindi un'Europa più competitiva e intelligente, un'Europa più verde, resiliente e basse emissioni di carbonio e ancora un'Europa più sociale. All'interno di questa socialità ci sono la cultura e il turismo, e questo riguarda il cosiddetto FESR. Per quanto riguarda le FSE+, ci sono diverse priorità, che vanno dall'occupazione all'istruzione e formazione, dall'inclusione sociale all'occupazione giovanile.

Questi soldi dovranno essere spesi bene, sono soldi sicuri e non con il rischio dell'alea che deriva dalla competitività per bando del PNRR, quindi si tratterà nei mesi a venire di incominciare a elaborare, ed è stato fatto nel corposo programma che noi proponiamo all'approvazione dell'aula, che è frutto di un lavoro attento non solo politico ma anche frutto di esperti, in piena collaborazione con quelli che vengono chiamati gli stakeholder, nel linguaggio europeo, cioè tutti quei decisori che dall'associazionismo al terzo settore, ai sindacati, alle forze politiche, naturalmente i sindaci, i presidenti delle Unités des Communes si sono ritrovati nel sostanziare questo documento che oggi viene votato dal Consiglio regionale e che, ripeto, nelle settimane a venire sarà all'attenzione della Commissione europea.

Presidente - La discussione è aperta. Ci sono richieste di intervento? Consigliere Testolin ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Nous venons d'une discussion par rapport à celles qui sont les priorités au niveau européen du Conseil de la Vallée et de la politique valdôtaine dans son ensemble, que nous avons cherché de développer dans la passé session du Conseil de la Vallée. Nous avons parlé pas mal de celles qui sont les initiatives qui aurons eu lieu dans cette période et évidemment les deux programmes que l'Assesseur nous a présenté, ils représentent un point de départ tout à fait important pour comprendre ce qui sera le développement des initiatives au niveau européen à faveur de notre région dans les années prochaines.

Credo che in questa seduta del Consiglio valga per lo meno la pena di sottolineare, anche in un clima che evidentemente è condizionato da altre situazioni e dalla situazione politica in primis, l'importanza di seguire attentamente questo processo di acquisizione di questi fondi. Chi ha avuto modo di leggere questi due programmi, ha potuto, a mio avviso, cogliere due elementi sostanziali. Uno è la continuità rispetto alle tematiche che l'Assessore ha sottolineato e che possono caratterizzare favorevolmente quello che è lo sviluppo nella nostra regione, perché ben si adatta a quelle che sono le caratteristiche di input dati dall'Unione europea per la valorizzazione del territorio da un punto di vista ambientale, da un punto di vista delle risorse rinnovabili, dell'energia pulita, dell'attenzione al sociale, elementi che sono sempre stati caratterizzanti la vita politica all'interno della nostra regione.

Ma io ho voluto cogliere anche alcune iniziative che vanno verso quello che è il metodo della semplificazione. Qua diciamo che le strutture competenti hanno, a mio avviso, lavorato in maniera proficua nell'individuare alcuni elementi di semplificazione in quelle che sono le procedure che dovranno approcciare gli utenti e i beneficiari finali, per poter attingere a quelle che sono le risorse messe a disposizione dall'Unione europea. Sovente la burocrazia frena anche le attività dei singoli portatori di interesse verso l'accesso a queste risorse, che di più in più rappresentano forse una delle residue possibilità di accedere a dei fondi a fondo perso per modernizzare e per migliorare quelle che sono le nostre iniziative.

Colgo in questo aspetto e anche nell'attenzione rispetto alle opportunità di lavoro dei giovani e alla conciliazione di quelle che sono le esigenze delle aziende con la possibilità di sviluppare dei percorsi post diploma, che possano rendere appetibile alle aziende e accogliere nuovi giovani al loro interno e diano ai giovani delle opportunità di trovare dei percorsi lavorativi sicuri alla fine di un percorso di studio.

Detto questo, mi sembrava opportuno sottolineare in qualche modo l'importanza del lavoro che è stato svolto e rinnovare il sollecito a una maggiore partecipazione da parte di quest'aula consiliare nel futuro di quelle che saranno le opportunità di confrontarsi su queste tematiche, sull'utilizzo di questi fondi e sulle iniziative che verranno presentate ed elaborate sicuramente dalle strutture competenti, ma che devono vedere la politica partecipe in questo processo decisionale e in questo processo di sviluppo. È con questo spirito che sicuramente ci sono tutti i presupposti per andare ad approvare questo documento, che entro il 17 deve essere presentato, per poi però proporsi di attenzionare quelli che saranno i momenti di confronto su queste tematiche e nei prossimi sette anni, per dare le risposte che anche l'opinione pubblica si aspetta.

Presidente - Ci sono altri che intendono intervenire? Consigliere Marquis ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Mi unisco alle parole che sono state espresse poc'anzi dal collega Testolin, che ha sottolineato l'importanza dei programmi che sono sottoposti all'attenzione oggi del Consiglio regionale, in particolare il FESR e l'FSE+. Sono i due pilastri della programmazione europea che possono dare delle grosse opportunità per garantire e favorire lo sviluppo delle realtà territoriali e anche la coesione sociale all'interno delle medesime. Come è stato detto, sono delle opportunità che vanno colte appieno. È apprezzabile anche l'approccio semplificativo e su questo si dovrà ancora insistere e lavorare molto, perché tutti sappiamo quanto è difficile seguire queste logiche che sono messe in atto dalla Commissione europea riguardo all'accesso a questi fondi. Soprattutto in una piccola realtà come la nostra, una realtà in cui pochi sono dotati di grande capacità amministrativa, c'è grossa tribolazione poi a utilizzare queste risorse. Il lavoro da fare sarà sicuramente ancora importante in quest'ambito, comunque è apprezzabile lo sforzo che si coglie.

Per questa ragione voteremo convintamente questo provvedimento, con la consapevolezza dell'importanza che ha per le finanze della nostra Regione e per le opportunità che vengono offerte ai cittadini e alle imprese.