Oggetto del Consiglio n. 1128 del 12 gennaio 2022 - Resoconto
OBJET N° 1128/XVI - Communications du Président de la Région.
Bertin (Presidente) - Punto n. 2 all'ordine del giorno. La parola al presidente della Regione Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Approfitto ancora una volta di questo spazio per portare all'aula alcuni degli elementi della situazione attuale nella nostra regione.
Il ritorno in zona gialla è segno di una pressione ospedaliera che ormai è costante e che ha portato la riapertura dei reparti dedicati specificatamente alla cura dei contagiati.
L'attenzione deve essere altissima perché i piccoli numeri della Valle d'Aosta, come sappiamo, possono portare cambiamenti di colore anche per situazioni puntuali legate ai ricoveri.
I dati sono inequivocabili, la grande maggioranza dei ricoverati è composta da chi ancora non ha aderito alla campagna vaccinale. Più che mai ora la vaccinazione è un dovere civico, l'immunizzazione e proteggere dalle forme più gravi della malattia, quelle che portano in Ospedale, e che quindi mettono in difficoltà anche chi deve accedere al sistema sanitario per altra patologia o per altri percorsi.
La Valle d'Aosta brilla per la velocità di somministrazione delle terze dosi, ma ancora molto può essere fatto per chi inizia adesso questo percorso.
Ribadisco il mio invito a non aver paura: vaccinarsi significa prendersi cura di coloro che si ha intorno in una dinamica di comunità che deve renderci orgogliosi dei risultati che possiamo ancora raggiungere.
Alla luce dei cambiamenti normativi dell'ultimo periodo, nelle ultime settimane ci siamo confrontati a più riprese in Conferenza delle Regioni e con il Governo, chiedendo in particolare d'intervenire per semplificare le procedure delle quarantene. Negli ultimi giorni si è susseguito un confronto serrato anche con le nostre strutture, con l'Azienda, con il Consiglio permanente degli enti locali per arrivare a una definizione più chiara e soprattutto più semplice delle procedure sia amministrative che sanitarie.
Ritengo anche opportuno ribadire in questa sede l'importanza che ha lo sforzo fatto per tenere aperte le scuole. Questa è una priorità del Governo centrale che condividiamo appieno. Credo che garantire il più possibile la didattica in presenza sia un impegno di cui dobbiamo tutti farci carico, pensando a quanto sia fondamentale l'esperienza vissuta dai nostri bambini e dai nostri ragazzi in un'emergenza che anzitutto per loro è vissuta con tempi molto dilatati.
La formazione a distanza non deve essere la normalità e dobbiamo tutti impegnarci in questa direzione. Siamo in una fase in cui alla lotta contro il contagio si affiancano spazi di convivenza con il virus, che dobbiamo imparare a gestire per riprendere in mano appieno le nostre vite.