Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 981 del 3 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 981/XVI - Interpellanza: "Estensione al personale amministrativo e tecnico delle istituzioni scolastiche degli incentivi e riconoscimenti previsti per il personale scolastico".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Possiamo tornare al punto 29 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione dell'interpellanza la consigliera Spelgatti che si è prenotata e ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Presidente, le dico che, se fossimo stati in un altro periodo e non in questo particolare momento storico, che impone anche a noi della minoranza di avere sempre un atteggiamento costruttivo, di fronte alla richiesta di rinviare un'iniziativa presentata un mese fa perché mancano dei dati, le avrei risposto: "la discutiamo lo stesso senza i dati mancanti", soprattutto calcolando che arriva da Consigli precedenti e sarei curiosa di sapere, dopo un mese, quali dati possono mancare al momento della discussione in aula.

Considerato che dall'inizio dell'emergenza epidemiologica le scuole regionali hanno potuto godere di finanziamenti straordinari destinati all'acquisto di strumenti informatici e connettività per le famiglie meno abbienti, di materiale di consumo per l'igienizzazione degli ambienti e per ogni altro acquisto necessario in relazione all'emergenza Covid-19, di riconoscimenti economici ai docenti individuati quali referenti Covid, operatività di formazione ai colleghi sull'uso degli strumenti digitali per la didattica a distanza, di personale ausiliario aggiuntivo con qualifica di bidello dedicato all'igienizzazione degli ambienti, alla collaborazione con i docenti per la sorveglianza degli alunni e il distanziamento, alla regolamentazione e al controllo degli accessi ai locali.

Considerato, inoltre, che anche le scuole paritarie hanno dovuto rispondere alle esigenze dei docenti delle famiglie e sono sottoposte dallo scorso anno scolastico agli stessi protocolli di sicurezza, tra cui il controllo degli accessi, l'igienizzazione degli ambienti, le misure di distanziamento e quant'altro.

Osservato che il personale amministrativo e tecnico delle istituzioni scolastiche, personale ATA, pur essendo a tutti gli effetti personale regionale e perciò titolare del medesimo contratto di lavoro dei dipendenti in servizio presso gli uffici dell'Amministrazione regionale, viene ricompreso nel personale scolastico, e quindi sottoposto a tutti gli obblighi e limitazioni imposti al comparto scuole, da ultimo l'obbligo del green pass dal primo settembre 2021.

Tenuto conto dell'entità del lavoro aggiuntivo, riversato sulle segreterie dalle istituzioni scolastiche in relazione alla pandemia, che il personale ATA ha dovuto fronteggiare e che in molti casi ha determinato difficoltà o impossibilità di utilizzo dell'istituto del lavoro agile, sospeso per gli ATA con decreto legge 104 dal 14 agosto 2020, e del congedo ordinario spettante e infine, dal primo settembre 2021, si trova a gestire con le medesime risorse di personale il controllo delle certificazioni Covid.

Per questo noi interpelliamo l'Assessore competente per conoscere: se ed eventualmente quali siano state le misure messe in campo in relazione all'aumento considerevole di lavoro amministrativo e tecnico delle segreterie delle istituzioni scolastiche, già storicamente penalizzate da carenza di personale; se ed eventualmente quali siano stati i riconoscimenti, gli incentivi per il personale ATA, in relazione alla specificità derivante dall'inclusione nella categoria personale scolastico; se gli interventi economici straordinari sopra descritti e le dotazioni di personale aggiuntivo per l'anno scolastico 2020/2021 siano stati concessi anche alle scuole paritarie e/o se siano state previste per l'anno scolastico in corso, date le stesse problematiche da affrontare in aggiunta a esse e l'incombenza del controllo del green pass; in caso di risposta negativa se intenda procedere con le azioni sovraesposte nei confronti del personale amministrativo e tecnico di tutte le istituzioni scolastiche della regione.

Il punto, come evidenziato nell'iniziativa, riguarda vari aspetti. Il primo riguarda il personale tecnico-amministrativo di tutto il comparto scuola, tenendo presente tutto il lavoro aggiuntivo che è stato dato. Faccio degli esempi: tutti i finanziamenti straordinari, acquisti di tutti i generi, che per la pubblica amministrazione sono delle procedure, come sappiamo, tutt'altro che semplici, la gestione del personale aggiuntivo, i bidelli ad esempio, che è ricaduta completamente sul personale tecnico- amministrativo, dalla gestione delle presenze/assenze, alla formazione, all'acquisto di attrezzature, delle divise, per tutto l'anno scolastico passato più quello in corso. In più c'è la questione delle scuole paritarie, perché noi sappiamo che, grazie alle convenzioni che ci sono, la Regione copre quasi tutte le spese di gestione, perciò le famiglie non pagano nessuna retta e alle scuole è vietato richiederla. Però ci sono delle spese che non sono comprese nella convenzione, alle quali i gestori delle scuole devono far fronte con delle risorse proprie e in questi due anni di pandemia, che ovviamente non hanno risparmiato le scuole paritarie, non ci sono stati finanziamenti straordinari in aggiunta a quelli previsti dalla convenzione, almeno così a me risulta. Infatti, i fondi statali che sono stati destinati alle scuole paritarie per rispondere alle spese dovute all'emergenza Covid sono stati assegnati dallo Stato alla Regione, la quale poi li ha assegnati alle scuole paritarie, ma poi sono stati detratti dall'importo totale del finanziamento annuale previsto dalla convenzione. Infatti, se noi andiamo a leggere alcune delibere, si legge che i fondi vengono dati e poi se ne terrà conto in sede di determinazione del totale del contributo.

Questo deriva dalla delibera della Giunta regionale n. 279 del 14 marzo 2014, dove è stato stabilito che, a decorrere dall'anno scolastico 2014-2015, i fondi di cui trattasi, eventualmente erogati in futuro dallo Stato, siano suddivisi in parti uguali tra tutte le scuole dell'infanzia, primarie e paritarie della regione per il loro funzionamento e che di tale finanziamento si tenga conto in sede di successiva determinazione dell'entità del contributo previsto dalla legge regionale 55 del 1986. Teniamo presente che, però, durante il periodo della pandemia ci sono state tantissime difficoltà che le scuole paritarie hanno dovuto affrontare esattamente come le scuole pubbliche, essendo state sottoposte a tutte le misure previste per le scuole regionali in quanto paritarie, però non sono state considerate nella concessione di interventi aggiuntivi per fronteggiare l'emergenza.

Facciamo degli esempi: attivazione della DAD. Alle scuole regionali è stato concesso un finanziamento straordinario per l'acquisto di PC e connettività, SIM e modem WiFi, alle paritarie - sembra - nulla. Le scuole regionali hanno un tecnico informatico, un aiutante tecnico che durante il lockdown era presente a scuola, infatti era tra le figure escluse dallo smart working, per supportare docenti e famiglie con la DAD, distribuire PC portatili, eccetera. Nella convenzione tra la Regione e le paritarie la figura del tecnico non è prevista, quindi chi assume un tecnico ne sostiene interamente la spesa. I docenti delle paritarie hanno dovuto fare tutto da soli, da autodidatti, oppure con l'aiuto di personale esterno retribuito a spese degli istituti.

Altro esempio: formazione e nomina del referente Covid. Tutte le scuole, comprese le paritarie, hanno dovuto nominare e formare un referente Covid per la gestione degli alunni sintomatici e altro. Alle scuole regionali è stato dato un finanziamento di circa mille euro da destinare alle attività formative svolte dal referente Covid, alle paritarie non è stato nulla.

Ulteriore esempio: igienizzazione e regolamentazione degli accessi. Alle scuole regionali è stato assegnato personale ausiliario aggiuntivo per l'igienizzazione dei locali scolastici, il controllo degli accessi, la collaborazione con i docenti per gli ingressi distanziati degli alunni, per la sorveglianza, eccetera; alle paritarie, di nuovo, nulla.

Poiché, però, le paritarie non possono chiedere nulla alle famiglie, ci si domanda come le scuole paritarie possano rispondere alle richieste in modo adeguato, senza gli strumenti che le scuole hanno. Ho infatti qua, per esempio, una mail che è stata inviata a tutte le scuole con gli importi dei finanziamenti che vengono dati e alla fine si dice: "Si precisa che l'importo sarà erogato unicamente alle scuole regionali, così come è avvenuto per l'anno scolastico 2020/2021, considerato che le scuole paritarie accendono ai finanziamenti statali vincolati all'emergenza Covid". Peccato che poi, però, questi finanziamenti sono stati dati, che erano quelli relativi soprattutto ai mancati introiti per le rette, ma poi sono stati decurtati in relazione al finanziamento ordinario. Quindi, in conclusione, le paritarie non hanno preso nulla: questo è sostanzialmente il problema. Aspetto una risposta.

Presidente - Per la risposta il presidente della Regione Lavevaz, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Ringrazio la collega Spelgatti anche per aver fatto la gentilezza di spostare un po' avanti il punto. In realtà non mancavano i dati, avevo chiesto semplicemente di fare una verifica su una questione che non mi quadrava rileggendo l'interpellanza e che mi è stata chiarita, relativamente al FUA, quindi niente di sostanziale.

Per quanto riguarda il primo quesito, cioè se siano state messe in campo le misure relative all'aumento considerevole del lavoro amministrativo e tecnico delle segreterie, già storicamente penalizzate dalla carenza di personale, la Regione, come noto, ha provveduto a stanziare risorse specifiche per l'assunzione del personale ausiliario necessario per la sanificazione dei locali scolastici a seguito dell'emergenza Covid-19, di cui abbiamo parlato in diverse iniziative. Per le segreterie delle istituzioni scolastiche è prevista una dotazione organica minima che si è cercato di garantire con l'assunzione di personale anche a tempo determinato; ancora in queste settimane ci sono diversi spostamenti che regolarmente sono analizzati in Giunta. Ovviamente, si cerca di garantire almeno la dotazione organica minima per il funzionamento delle segreterie.

Il secondo quesito: se ed eventualmente quali siano stati i riconoscimenti e gli incentivi per il personale regionale ATA in relazione alla specificità derivante dall'inclusione della categoria personale scolastico. Va premesso che dal 15 ottobre scorso, come sappiamo, tutto il personale regionale è sottoposto a disposizioni in materia di possesso e verifica delle certificazioni verdi Covid-19 analoghe a quelle che il mondo scolastico applica dall'inizio dell'anno scolastico, cioè dal primo settembre 2021. Gli incentivi per tutto il personale regionale sono determinati in sede di contrattazione decentrata del fondo unico aziendale per l'anno 2021, che sarà oggetto di accordo sindacale nel mese corrente, quindi nelle prossime settimane.

Il terzo quesito: se gli interventi economici straordinari sopra descritti e la dotazione di personale aggiuntivo all'anno scolastico siano stati concessi anche alle scuole paritarie, eccetera. Va detto che si è operato quanto previsto dalla normativa vigente, in particolare dalla legge regionale 8 del 2020, che non ha previsto il potenziamento degli organici delle scuole paritarie che, si ricorda ma è cosa nota, non dipendono dalla Regione, ma ricevono finanziamenti specifici che si gestiscono in maniera autonoma per il loro funzionamento.

Per le scuole paritarie che ne hanno fatto richiesta e per le quali vi sono convenzioni con la Regione che lo permettono, e comunque sempre nel limite degli stanziamenti di bilancio, è stato possibile accordare l'assunzione di bidelli part-time e a tempo determinato per esigenze quali la sanificazione dei locali e i controlli vari legati alla pandemia. Inoltre, sono state trasferite alle scuole paritarie le specifiche risorse messe a disposizione dallo Stato per le attività straordinarie legate alla pandemia, come ad esempio l'acquisto di materiali per la sanificazione dei locali. Infine, per quanto riguarda il controllo delle certificazioni verdi, le scuole paritarie valdostane, a differenza di quanto avviene a livello statale, sono state incluse nella richiesta di accesso alla piattaforma del sistema informativo dell'istruzione, che consentirà di accertare immediatamente la validità delle certificazioni per il personale scolastico in servizio.

Presidente - Per la replica la consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - La risposta non mi soddisfa minimamente, perché il problema è che i soldi dallo Stato sono arrivati per le scuole paritarie, sono stati assegnati, ma poi la Regione se li è ripresi, in relazione a quello che è stato il contributo ordinario, perché le somme, quelle sostanziose, al di là di pochi soldi che sono stati dati, qualche centinaio di euro per l'acquisto del materiale per sanificare i locali, con chiaramente una disparità enorme, se andiamo a vedere le cifre rispetto a quello che è stato dato a tutti gli altri istituti scolastici, però almeno quelli sono stati dati. Il problema è che dallo Stato i soldi sono arrivati, però vengono dati alle paritarie, ma poi vengono detratti da quello che è il contributo ordinario, quindi sostanzialmente il saldo è a zero. Di conseguenza, la Regione si dovrebbe preoccupare del fatto che in un periodo di pandemia alle scuole paritarie è stato richiesto tutto lo sforzo che è stato richiesto a tutti gli altri istituti, però le scuole paritarie non possono chiedere delle rette ai genitori, i finanziamenti statali non gli vengono sostanzialmente poi dati, perché sono stati dati come anticipo. ma poi tolti dall'importo definitivo. La domanda è: come fanno poi a fare quadrare i bilanci con tutte le spese che ci sono state?

La Regione dovrebbe comunque intervenire e provvedere su questo punto, perché non trovo assolutamente corretto che si diano a tutte le scuole degli aiuti anche per venire incontro agli studenti - stiamo parlando di PC, delle connettività, di tutto quello che bisogna fare, i tecnici; è stato dato tutto, somme anche assolutamente importanti -invece alle paritarie no. Ma più che altro perché questi fondi sono arrivati comunque dallo Stato per le scuole paritarie.

Le chiedo di approfondire il problema e di guardare per il futuro se si possa fare qualche cosa, perché mi chiedo veramente come si pensa che possano poi far quadrare i conti; e comunque si crea una disparità di trattamento per gli allievi che sono nelle scuole paritarie. Non è un servizio che, trovo, sia dato correttamente alla cittadinanza.