Oggetto del Consiglio n. 491 del 21 aprile 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 491/XVI - D.L. n. 20: "Misure urgenti per lo svolgimento dell'esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste".
Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 5 dell'ordine del giorno. Ricordo, passando a questo punto all'ordine del giorno, come fatto in precedenza, che i consiglieri presenti in aula voteranno utilizzando il sistema elettronico e i consiglieri che presenti in remoto voteranno attraverso la chiamata nominale. Il relatore di questo disegno di legge è il consigliere Padovani che si è prenotato e ne ha facoltà.
Padovani (PCP) - Il presente disegno di legge, presentato dall'assessore e dalla soprintendente nella V Commissione, la quale poi ha dato parere favorevole all'unanimità il 10 aprile, reca, limitatamente all'anno scolastico 2020/2021, misure urgenti per lo svolgimento dell'esame di Stato e delle prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria della Regione, necessarie in considerazione dell'evolversi dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il disegno di legge è composto da sei articoli. L'articolo 1 definisce l'oggetto e le finalità. La disciplina ivi recata è finalizzata a garantire, in relazione all'evolversi della situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, il corretto svolgimento degli esami di Stato e delle prove di conoscenza linguistica negli istituti di istruzione secondaria della regione. Detta disciplina è coerente con quanto previsto a livello statale dalle ordinanze del Ministro dell'istruzione che, in attuazione dell'articolo 1 comma 504 della legge 30 dicembre 2020 n. 178, hanno adottato specifiche misure per la valutazione degli apprendimenti e per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo d'istruzione e costituisce attuazione del decreto legislativo 3 marzo 2016 n. 44 che, in considerazione della specificità dell'ordinamento scolastico della Valle d'Aosta, derivanti dallo statuto speciale e dalle relative norme di attuazione, nonché dagli adattamenti dei programmi di insegnamento alle necessità locali, prevede che con la legge regionale siano definite le modalità e i tempi per l'applicazione dei principi della legge 13 luglio 2015 n. 107.
L'articolo 2 reca misure urgenti per lo svolgimento dell'esame di Stato negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado della regione". Tale disposizione prevede, in via straordinaria e limitatamente all'anno scolastico 2020-2021, che allo scopo di disciplinare lo svolgimento della prova regionale scritta e orale di lingua francese da sostenere in aggiunta alle prove dell'esame di Stato, ai sensi della legge regionale 17 dicembre 2018 n. 11, siano adottate con decreto dell'assessore regionale competente in materia di istruzione le necessarie misure di adeguamento all'articolo 1 comma 504 della legge 178 del 2020 e alle successive disposizioni attuative, anche in deroga a quanto previsto dalla richiamata legge regionale 11 del 2018.
L'articolo 3 disciplina in via straordinaria, e limitatamente all'anno scolastico 2020-2021, lo svolgimento negli istituti di istruzione secondaria della Regione delle prove di conoscenza della lingua francese e della lingua inglese che, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 44 del 2016, si aggiungono alle prove Invalsi previste per il restante territorio nazionale in base alle tipologie e con le modalità definite, secondo quanto previsto dall'articolo 6 della legge regionale 3 agosto 2016 n. 18, con decreto dell'assessore regionale competente in materia di istruzione. A tale riguardo occorre considerare che, ai sensi della normativa statale vigente, le prove Invalsi, limitatamente all'anno scolastico 2020-2021, non costituiscono requisito di ammissione all'esame di Stato, né per le classi terze delle scuole secondarie di primo grado, né per le classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado. Ciò è stato previsto in attuazione dell'articolo 1 comma 504 della legge 178 del 2020, rispettivamente dall'articolo 6 comma 1 dell'ordinanza ministeriale 3 marzo 2021 n. 52 e dall'articolo 3 comma 1 lettera A dell'ordinanza ministeriale del 3 marzo 2021 n. 53 del decreto legislativo 62 del 2017. Conseguentemente si prevede al comma 1 che limitatamente all'anno scolastico 2020-2021 nemmeno le prove di conoscenza di lingua francese di cui all'articolo 6 della legge regionale 18 del 2016 costituiscono condizione per l'ammissione all'esame di Stato per gli alunni delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado della regione. Analogamente al comma 2 si prevede che, limitatamente all'anno scolastico 2020-2021, le prove di conoscenza di lingua francese, di cui all'articolo 2 della legge regionale 11 del 2018, non costituiscono requisito di ammissione all'esame di Stato per gli alunni delle classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado della regione.
Infine, considerato il periodo eccezionale caratterizzato dall'emergenza sanitaria e dallo svolgimento della didattica digitale integrata, il comma 3 prevede, per evitare alle istituzioni scolastiche ulteriori incombenze organizzative non previste a livello nazionale, che limitatamente all'anno scolastico 2020-2021 le prove di conoscenza di lingua francese e inglese, di cui all'articolo 6 della legge regionale 18 del 2016 non si svolgano nelle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado della regione.
L'articolo 4 prevede il rinvio all'anno scolastico 2021-2022 dell'adozione del curriculum della studentessa e dello studente, curriculum disciplinato a livello statale dall'articolo 1 comma 28 della legge 15 luglio 2015 n. 107 e dall'articolo 21 del decreto legislativo 62 del 2017. In attuazione delle predette disposizioni, nonché dell'articolo 24 del medesimo decreto legislativo 62 del 2017, l'articolo 5 comma 1 della legge regionale 18 del 2016 demanda alla Giunta regionale l'istituzione con propria deliberazione del curriculum della studentessa e dello studente. In considerazione della richiamata norma di salvaguardia il presente articolo prevede che il curriculum della studentessa e dello studente, adottato a livello statale dal decreto del Ministro dell'istruzione il 6 agosto 2020 n. 88, sia istituito in Valle d'Aosta ai sensi del richiamato articolo 5 comma 1 della legge regionale 18 del 2016 come modificato dal comma 1, a partire dall'anno scolastico 2021-2022. Ciò in quanto l'anagrafica degli alunni delle scuole della regione non è presente nella banca dati nazionale SIDI, ma è gestita da una banca dati regionale denominata SIAL che al momento non si interfaccia con SIDI. Di conseguenza, per poter gestire i dati e inserire le informazioni necessarie alla compilazione del curriculum della studentessa e dello studente, peraltro da redigere in versione bilingue italiano-francese, occorre predisporre una piattaforma ad hoc, oppure creare un collegamento tra la banca dati SIDI e la banca SIAL.
L'articolo 5 reca la clausola di invarianza finanziaria e infine l'articolo 6 la dichiarazione di urgenza.
Presidente - Con questo apriamo la discussione generale. Consigliere Perron ne ha facoltà.
Perron (LEGA VDA) - Mi smarcherò un po' dal tecnicismo della nota del precedente collega con qualche considerazione anche un po' più generale. Innanzitutto, neanche i più pessimisti di noi lo scorso anno a settembre avrebbero potuto immaginare che un anno dopo la partenza della pandemia ci saremmo di nuovo ritrovati in condizioni di così grave criticità.
L'esame di Stato che viene disciplinato a livello nazionale nei suoi canoni generali rimarca e ricalca in gran parte quello che è già stato lo scorso anno. In particolare, c'è una prospettiva di personalizzazione degli apprendimenti, cosa fanno i ragazzi in pratica; questo lo dico a beneficio non solo magari dei colleghi, ma anche di chi ci segue da casa che magari riuscirà a capire come verrà svolto a grandi linee l'esame di Stato. Da una parte c'è una forte personalizzazione degli apprendimenti con la stesura di un elaborato, le classiche "tesine" che venivano fatte e vengono ancora fatte, la stesura di queste tesine sia alle medie e poi tesine più ampie ovviamente alle superiori. Gli alunni vengono accompagnati dai docenti al percorso dell'elaborazione di queste tesi e poi ci sarà una prova che però sarà soltanto di tipo orale, quindi con particolare riferimento alle capacità di argomentazione dei ragazzi.
Alle superiori ovviamente la questione è più ampia, perché c'è un riferimento importante all'alternanza scuola-lavoro che viene inserita in questo percorso. Oggi si chiama PCTO, c'è un proliferare di sigle incredibile nel mondo della scuola che ricorda un po' la neolingua orwelliana, questo sarebbe un campo da approfondire. Questa alternanza scuola-lavoro e l'educazione civica rientrano in questo elaborato e non solo, ci sarà anche una discussione di un breve testo di lingua e letteratura italiana a compendio di questa parte che ritengo decisamente importante. Ricordo, tra l'altro, che a livello OCSE gli studenti italiani, la popolazione italiana rileva i più bassi punteggi di comprensione di testi scritti e questo è un gravissimo problema ovviamente, perché significa che abbiamo ampi strati di popolazione che non riescono magari nemmeno a leggere un giornale, cioè non riescono a comprendere a fondo i testi; questo è un gravissimo problema e ritengo che l'ottica sia quella appunto di doverlo superare.
Dicevo che quello che troviamo positivo è questa personalizzazione del corso di studi, che è un po' la visione verso cui va il mondo della scuola, e poi c'è il discorso del curriculum dello studente, creato nel 2015, come già detto prima, e disciplinato nel 2017, su qui ritornerò.
Nello specifico della legge è già stato detto tutto, farò una brevissima sintesi. Il francese in aggiunta alla nuova prova nazionale, la quale è demandata a un decreto dell'assessore, quindi dovremo vedere come sarà applicato. La prova di francese e di inglese come le prove Invalsi a livello nazionale non costituiranno requisito di ammissione all'esame di Stato, questo né nelle terze medie né nella quinta superiore. L'ultimo aspetto, anche più critico al di là del contingente ma che riguarda un aspetto più ampio, è questo rinvio all'anno prossimo dell'adozione del curriculum dello studente come allegato all'esame di Stato, questo a differenza di quanto avviene invece a livello nazionale.
Cos'è questo curriculum dello studente? È appunto un tentativo, un'ottica di allargare l'orizzonte dello studente, per cui lo studente verrà accompagnato da questo suo curriculum che non riguarda soltanto le questioni meramente scolastiche, ma anche i suoi interessi, i suoi certificati, i suoi risultati nel mondo dello sport, nella cultura, eccetera. Quindi un approccio olistico sulla persona che potrà far sì che uno studente abbia una scheda, per cui anche quando cambiasse scuola, se dovesse cambiarla, o quando si interfaccerà con il mondo del lavoro si potrà andare a vedere quali sono effettivamente le capacità, le competenze e le attitudini degli studenti.
In questo caso, come già rilevato dalla precedente relazione, noi abbiamo questo problema per cui saremo in ritardo in pratica sull'adeguamento di questo curriculum, perché a livello nazionale c'è la piattaforma SIDI come già ricordato, su quella regionale noi ce l'abbiamo a livello regionale, ma questi dati non verranno, mi pare di capire, letti sulla piattaforma nazionale, quindi abbiamo questo ritardo. Si rimanda poi a una piattaforma ad hoc o a un collegamento tra le due: lo riteniamo importante. È un tema annoso già affrontato su altri campi, in particolare quello dell'aggiornamento delle graduatorie, quindi questo è un aspetto decisamente critico.
Esprimiamo voto favorevole, anche in virtù del fatto che siamo in condizioni di emergenza, ma rileviamo questo tipo di criticità e speriamo che possano essere affrontate e risolte queste questioni di interfacciamento delle piattaforme, perché sono già parecchi anni che questi problemi si pongono e quindi poi, quando arriva la normativa a livello nazionale, ci troviamo in rincorsa a doverci adeguare su questo. Quindi esprimiamo voto favorevole in virtù dei tempi che stiamo correndo, ma questa criticità crediamo sia importante rilevarla.
Presidente - Consigliere Padovani ne ha facoltà.
Padovani (PCP) - Dopo la relazione tecnica, solo due questioni di ordine generale, due osservazioni mie personali. Come diceva prima il collega Perron, e condivido, siamo in una situazione emergenziale che nessuno di noi avrebbe mai immaginato e dalla quale tutte e tutti noi vorremmo uscire il prima possibile, e vorremmo che la scuola in primis tornasse a una situazione di normalità, di presenza, di contatto e di istruzione in presenza.
Sugli esami di Stato e su quello che li accompagna due questioni di ordine personale. Io sono con quella parte di società, di associazionismo studentesco, di insegnanti e di persone che da sempre contesta un po' la validità del test Invalsi come strumento utile alla valutazione degli studenti - questa è una questione di ordine politico, più generale da mettere a fattor comune nella discussione - come mi trovo d'accordo con quel fronte di associazioni e di persone, studenti, insegnanti e genitori che trova l'istituzione del cosiddetto curriculum della studentessa e dello studente uno strumento classista che, invece di cancellare le disuguaglianze, cosa che si dovrebbe fare in ordine generale sempre, ma soprattutto in questo periodo, le acuisce. Perché in questo curriculum lo studente o la studentessa dovrà poi inserire tutta una serie di certificati, di risultati e di questioni che hanno un costo: i corsi hanno un costo, i risultati sportivi e l'iscrizione a una società hanno un costo, i corsi privati che possono essere di lingua piuttosto che di altre discipline hanno un costo. Quindi trovo di condividere quello che dice quel fronte di associazioni e di persone che contestano questa disposizione, che ricordo ovviamente è nazionale.
Detto questo ovviamente voterò a favore, ma volevo solo mettere a fattor comune queste considerazioni del tutto personali.
Presidente - Consigliere Perron per il secondo intervento.
Perron (LEGA VDA) - Solo una breve puntualizzazione, visto che il tema in realtà sarebbe molto interessante e molto ampio. Il problema dal nostro punto di vista è che se la scuola non consente anche l'emergere delle individualità, delle differenze specifiche di ognuno e poi dei meriti, non potremo mai avere una società che realizza gli individui, ma una società di uguali che già nella storia si è dimostrata terribilmente fallimentare. Quindi quest'ottica di avere un curriculum che fotografa semplicemente una situazione, ciò che gli alunni sono o che fanno all'esterno, va nell'ottica di una valorizzazione. Certo che se la visione è quella per cui è meglio essere tutti uguali al ribasso, piuttosto che lasciare che nella società emergano coloro che riescono ad avere dei buoni risultati! E tra l'altro è soltanto quel tipo di società che può far sviluppare chiunque nelle sue capacità, perché se non si hanno possibilità all'esterno le differenze di classe che ci sono già anche nelle scuole non verranno mai appianate. Questa è la nostra visione politica, per cui più le persone hanno la possibilità di agire nella società, di emergere, quello sì che le fa diversificare e realizzare. Quindi non è sempre un creare dei compartimenti stagni come è la visione della sinistra, per cui si fanno le quote rosa da una parte o le quote di un certo tipo. No, maggiori possibilità con il merito: quelli che sono bravi, quelli che lavorano di più, quelli che si fanno il "mazzo" più degli altri e hanno risultati, vivaddio! che possano andare a ottenere i risultati nella società. Finché avremo un atteggiamento egualitario di questo tipo non ci muoveremo mai e non risolveremo i problemi della società; è un tema ovviamente prettamente politico che va un po' al di là di questo, ma che nella scuola purtroppo è estremamente presente, come il collega Padovani ha testé evidenziato.
Presidente - Siamo sempre in discussione generale. Qualcun altro vuole intervenire? Non vedo altre richieste di intervento. Chiudiamo la discussione generale. Per la replica del Governo, l'assessore Caveri ne ha facoltà.
Caveri (VdA Unie) - Ringrazio molto il relatore Padovani che con grande minuzia ha ricostruito il quadro di questa leggina. Questo avviene in un periodo molto particolare per la scuola, di cui questa leggina è una ridondanza. Siamo in una situazione veramente incredibile e hanno ragione da un certo punto di vista tutti coloro che hanno manifestato nei giorni scorsi in Piazza Chanoux, per dire che la scuola è altra cosa. E noi oggi dobbiamo agire purtroppo in un regime di straordinarietà e di eccezionalità. Mi convince già meno la manifestazione che ci sarà sabato, perché mi sembra che ci saranno no vax, no mask e cose di questo genere, per cui un plauso da una parte ed estreme titubanze dall'altra parte. Tra l'altro anche con dispendio di soldi, perché mentre la prima era una manifestazione "pauperistica" e auto-nata, non mi viene il termine giusto, quella di sabato vede anche un certo dispendio di energie, a fronte però di una situazione che lascia ancora un po' amareggiati. Io ero poco fa con la dottoressa Fei qui all'ingresso del Consiglio, d'accordo con l'assessore Minelli dobbiamo decidere quale sarà la percentuale delle scuole superiori a partire dalla settimana prossima, ma non sappiamo ancora fino a venerdì pomeriggio o forse venerdì sera di che colore saremo. Quindi dovremo un po' usare i bussolotti per trovare una soluzione che sia verso l'apertura delle scuole, ma sapendo anche che in materia di trasporti abbiamo dei limiti, soprattutto perché se si vogliono più ragazzi nelle scuole superiori bisogna anche aumentare la capienza dei pullman, perché sennò non si capisce bene che cosa si possa fare.
Per il resto poche risposte. Anche io, consigliere Perron, non amo gli acronimi. Il peggiore di tutti è RAVA, secondo me, l'utilizzo di Regione Autonoma Valle d'Aosta diventa RAVA ed è veramente bruttissimo. Ma al di là di questa cosa scherzosa voi avete affrontato nei vostri interventi dei temi molto interessanti.
La questione dell'informatica è importante, i software e le piattaforme che hanno creato una situazione distonica tra noi e quelle nazionali. Da una parte è assolutamente giusto che noi si abbia un elemento di originalità, dovuto non solo ai fattori linguistici ma anche geografici e culturali, dall'altra dobbiamo comunque fare in modo che ci si possa parlare con le piattaforme nazionali. Noi abbiamo avuto in queste ultime settimane con la dottoressa Fei numerosissime riunioni e siamo incappati alla fine anche in questioni che cerchiamo di risolvere in questo momento, di richiesta di inserimento di vicendevolezza dei sistemi informatici che ci potrebbero costare un occhio della testa.
Quindi si tratta di trattare con il Ministero della pubblica istruzione sapendo che un nostro eventuale inserimento deve avvenire senza chiedere delle spese folli, partendo dal presupposto che le aziende informatiche che gestiscono questi servizi sono aziende con appalti di decine e decine di milioni di euro e quindi non vorremmo che la Valle d'Aosta venisse in qualche maniera "sfruttata" rispetto a questa esigenza che abbiamo.
In particolare, perché come Bolzano noi abbiamo rallentato il curriculum dello studente, io rispetto molto quello che dice Andrea Padovani. Io credo anche per mia idea che i meritevoli non hanno classe sociale. Talvolta la storia dell'autonomia valdostana e di alcuni suoi personaggi del dopoguerra dimostra che moltissimi avevano origini anche modeste e avevano avuto la possibilità di esprimersi all'interno di un quadro scolastico.
È vero che il curriculum dello studente va fatto bene ed è anche vero, e mi permetto solo questa osservazione, che forse se c'è un elemento classista che si sta manifestando, si manifesta nell'orientamento, cioè tante volte si dice: "Tu figlio della bourgeoisie aostana non puoi che fare il liceo classico, tu figlio dell'operaio della Cogne è meglio se vai a fare la scuola tecnica". Esiste nell'orientamento talvolta un elemento che forse definire classista fa un po' marxista retrò, ma in effetti c'è in qualche maniera una incidenza pesante sul fatto che per il clima familiare automaticamente uno diventi una certa persona. Anche nell'esperienza che tutti noi abbiamo avuto nella scuola, io ricordo i tempi del ginnasio, c'erano ragazzi di origine più modesta che però avevano delle genialità che poi hanno potuto esprimere nella propria vita. Però quando faremo il curriculum vedremo, da parte nostra nell'integrazione, di trovare qualche elemento che eviti questa frattura.
Sull'Invalsi io devo dire che ho trovato il ministro Bianchi attualmente al Governo caldissimo, cioè a lui l'Invalsi piace moltissimo ed è un test che vorrebbe allargare. Io devo dire che non ho un'opinione definitiva. I miei figli hanno fatto gli Invalsi, si scopre poi - come scrivo quest'oggi nel mio blog - che ci sono zone dell'Italia dove l'analfabetismo funzionale è elevatissimo, che però a scuola e nelle prove Invalsi prendono dei voti molto superiori ai nostri. Allora forse nella prova Invalsi, se si vuole dare una serietà, bisogna fare in maniera che tutti gli istituti scolastici di Italia abbiano, rispetto a questa prova, un qualche equilibrio.
L'occasione di oggi è fruttuosa per ribadire quanto è stato l'impegno della scuola valdostana in occasione di questa situazione del tutto anomala. Ci auguriamo di poter chiudere con l'esame di maturità questo anno così travagliato e stiamo lavorando, e lo faremo anche nella normativa che riguarderà i ristori, nella quale inseriremo anche quelle garanzie per gli insegnanti, per il personale scolastico e per i bidelli che possa consentire di essere comunque in qualche maniera corazzati rispetto a un inizio di anno scolastico che potesse ancora registrare purtroppo una presenza del Covid.
Presidente - Se non vi sono dichiarazioni di voto, passiamo all'analisi del testo. Consigliere Baccega ne ha facoltà, per dichiarazione di voto.
Baccega (PA) - Semplicemente per dichiarazione di voto, per confermare il nostro voto positivo a questa legge o leggina. È certamente un anno complicato e difficile, un anno nel quale l'emergenza sanitaria ci ha posto tutta una serie di problematiche, dei vincoli difficili. Io in famiglia vivo con uno studente che ha passato un anno di didattica digitale: dapprima ci si adeguava, adesso diventa davvero pesante e quindi bisogna oltrepassare e guardare alla normalità.
L'obiettivo di questa legge o leggina, Assessore, era quello di garantire il corretto svolgimento dell'esame di Stato. Ci sono tutti i presupposti per farlo, ci sono anche delle note interessanti, come la personalizzazione del corso di studi che va anche nella direzione, e condividiamo quello che dice il collega Perron, di guardare soprattutto alla meritocrazia. C'è questo alone che riguarda le piattaforme, che non è solo in ambito istruzione ma purtroppo anche in sanità lo abbiamo vissuto: spesso le banche dati non si parlano con il nazionale e ci mettono fortemente in difficoltà.
Quindi noi questa legge la votiamo con convinzione, perché ha raggiunto l'obiettivo che si era prefissata.
Presidente - Altre dichiarazioni di voto? Non vedo altre dichiarazioni di voto, pertanto passiamo alla analisi dell'articolato. Articolo n. 1. Se non vi sono richieste mettiamo direttamente in votazione l'articolo n. 1. La votazione è aperta. Invito il collega Segretario a collegarsi con i consiglieri presenti via Zoom.
Appello nominale dei consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma Zoom.
Lavevaz (UV) - Favorevole.
Marzi (AV-SA) - Favorevole.
Presidente - La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.
Posso dare lo stesso risultato per l'articolo n. 2? Stesso risultato. Articolo n. 3: stesso risultato. Articolo n. 4: stesso risultato. Articolo n. 5: stesso risultato. Articolo n. 6: stesso risultato.
Possiamo a questo punto passare alla votazione della legge nel suo insieme. La votazione è aperta. Invito il collega Segretario a collegarsi con i consiglieri presenti via zoom.
Appello nominale dei consiglieri presenti in remoto sulla piattaforma zoom.
Lavevaz (UV) - Favorevole.
Marzi (AV-SA) - Favorevole.
Presidente - La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.
Approvata questa legge sospendiamo per arieggiare i locali un quarto d'ora. Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 11:34 alle ore 11:49.