Oggetto del Consiglio n. 1126 del 21 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1126/XV - Interpellanza: "Valutazioni per un nuovo utilizzo del materiale e degli impianti della tramvia Pila/Cogne nel comune di Gressan".
Rini (Presidente) - Passiamo al punto n. 34 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Se dovessimo rappresentare come il monumento all'inefficienza o allo spreco e all'incompetenza della Pubblica Amministrazione di certa politica, penso che il trenino di Cogne sarebbe il simbolo che meglio riassume tutto quanto, ma perché andiamo a riparlare del trenino di Cogne? Perché dopo i circa 30 milioni di euro che ci è costato, grazie alla sollecitazione di un amico, sono andato a farmi un giro proprio alla stazione di Acque Fredde per dare uno sguardo e per vedere che cos'era successo nel frattempo. La stazione di Acque Fredde è completamente abbandonata, le reti sono bucate, quindi si può accedere tranquillamente, ci sono andato anch'io, ho fatto un filmato e la vista di questa stazione è veramente spettrale perché, da un lato, c'è un fabbricato fatto come si deve, che è costato, c'è una pavimentazione in pietra, ci sono due trenini abbandonati davanti alla stazione alle intemperie, ci sono stati sicuramente degli atti di vandalismo, e poi c'è un altro trenino o forse due, è difficile dirlo perché mi sono dovuto infilare con l'occhio nel vetro rotto della palazzina che sta vicino alla stazione perché ovviamente i vandali sono passati anche lì.
La desolazione è veramente completa, ci sono una decina di estintori che sono stati buttati qua e là, ci sono in giro dei chiari segni di effrazione per quanto riguarda i cavi, i cavi lo sappiamo sono di rame e qualcuno è andato a servirsi. Se andate a vedere i pluviali delle palazzine, la maggior parte, essendo di rame, sono stati rimossi. C'è poi una serie di materiale che è lì abbandonato e che veramente grida vendetta. Allora correva l'anno 2011 e sono passati quasi dieci anni da quando è stata abbandonata la realizzazione dell'opera con tutti i pasticci che ne sono seguiti, io mi chiedevo se in questi dieci anni qualcuno è andato in letargo oppure, chissà, pensava a qualcos'altro, perché, oltre aver gettato veramente nella poubelle 30 milioni, adesso noi stiamo mettendo veramente a repentaglio anche il valore di questi trenini che sono lì depositati e il valore degli immobili... tra l'altro, immobili di cui io chiedo conto nella interpellanza e dico: ma in questi anni di questi immobili qualcuno avrà pagato le tasse? Qualcuno avrà pagato l'IMU? Ci saranno costati qualcosa? Il grande punto interrogativo è: in tutti questi anni qualcuno si è posto il problema di cosa ne facciamo di queste cose? Riusciamo magari a rivenderle? Riusciamo a dare un'utilizzazione alternativa? Non ci faremo più il trenino, ci facciamo... non lo so. Tecnicamente bisogna fare una verifica ma dovevate farla voi. Ci facciamo una pista ciclabile? Ci facciamo un collegamento? Ci facciamo una specie di museo sotterraneo nella galleria? Ci facciamo qualcosa? Perché lasciare tutta quella serie di impianti così veramente ha poco senso. Gradirei una risposta che non sia delle risposte molto simpatiche che aveva dato anche l'assessore Bertschy quando aveva sentito che l'autostrada per la frana di Quincinetto sarebbe stata bloccata per tre mesi o più mesi e lui si era arrabbiato come un'iena, magari se partecipavi o ti inserivi nelle riunioni che facevano prima, ti arrabbiavi un po' meno. Gradirei quindi una risposta, non ditemi: "la questione è su un binario morto". Per favore, datemi una risposta, che sia una risposta decente e che non offenda la mia suscettibilità, che avrò modo poi di manifestare successivamente.
Presidente - La parola all'assessore Bertschy.
Bertschy (AV) - Collega Ferrero, sono sicuro che la sua suscettibilità sarà già offesa ancor prima di rispondere ma solo una piccola precisazione: con tutti i limiti del caso abbiamo costituito, grazie a un lavoro di alcuni mesi, un comitato dove finalmente la Regione Valle d'Aosta ha una sua voce nel giugno scorso con delibera Piemonte-Valle d'Aosta, un comitato tecnico-politico dove la Valle d'Aosta, rispetto alla frana di Quincinetto, può portare la sua voce. Tutte le riunioni sono riunioni alle quali la Protezione civile, o il Presidente, o l'Assessore hanno partecipato e quel grido di allarme, quella arrabbiatura che lei segnala non era altro che una risposta a un articolo di giornale a una presentazione di un progetto che non era stato presentato nel comitato, nel comitato è stato presentato non più tardi di dieci giorni fa ed è stato respinto.
Detto questo, invece tra i tanti Assessori che si sono occupati di questo argomento io oggi rispondo anche a nome dei colleghi Borrello e Testolin, che sono sicuro di essere contenti di essere citati in questa risposta, sono passati tanti Governi, leggermente anche il Governo che ci ha preceduto ma proprio in leggerezza, sicuramente il Governo Spelgatti non poteva occuparsi in quei sei mesi di un problema di dieci anni.
Detto questo, abbiamo un minimo di tempo davanti, chissà fino a quando, ma ce ne stiamo occupando. L'argomento che solleva è un argomento che è stato poi deliberato nel 2012 con la DGR n. 1628/2012, sono stati dati gli indirizzi a varie strutture per intervenire, comunque per venire alle sue domande: "a chi fa capo la proprietà degli immobili di cui si tratta e del materiale rotabile". La proprietà degli immobili e del materiale rotabile è della Regione sia per i beni situati nel comune di Gressan, sia per quelli che ricadono in comune di Cogne.
Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, come stavo dicendo prima, nel 2012 è stata dichiarata con la DGR n. 1628 l'inservibilità ai fini di un sistema di trasporto pubblico e i beni sono stati inseriti nel piano di alienazione e valorizzazione immobiliare della Regione. Per quanto invece concerne il materiale rotabile, ora che da pochissimo si è conclusa in primo grado una controversia che c'era con i fornitori, stiamo avviando le procedure di vendita del materiale rotabile, a oggi non era possibile farlo perché c'era questo ricorso in atto con i fornitori.
Per quanto riguarda il punto n. 2: "a quanto ammontano i tributi comunali, regionali e statali pagati a far data dal 2011 dall'Amministrazione regionale o eventuali altri enti partecipati a qualsiasi titolo dalla Regione", sugli immobili attuali, che non tutti sono accatastati nella stessa maniera, la Regione versa un IMU per un valore di circa 4500 euro annui, più precisamente 4527,60, e una TASI di importo annuo di 107,44 euro.
Per quanto riguarda a chi è stata affidata la manutenzione delle strutture e del materiale rotabile presente nella stazione di Acque Fredde, inizialmente, 2012-2015 alla società Pila, dopo, per contenere i costi, dal 2015 in avanti le spese e le manutenzioni sono fatte direttamente in economia dall'Assessorato opere pubbliche e territorio edilizia residenziale pubblica e in parte dagli operai della struttura dell'Assessorato dei trasporti. Non esiste un contratto di fornitura, quindi non un costo diretto ma queste infrastrutture sono gestite attraverso un lavoro in economia. Sono stati fatti dei danneggiamenti segnalati puntualmente alle Forze dell'ordine ed era stato anche segnalato un furto importante come lei ha detto.
Punto 4: "se è intenzione del Governo regionale valutare un utilizzo alternativo dei locali, del materiale e degli impianti che erano stati realizzati in base al progetto iniziale", diciamo che questo Governo in questi primi dieci mesi ha preso in carico anche questo dossier, sono stati fatti alcuni sopralluoghi puntuali con società Pila e gli Enti locali interessati, quindi Comune di Cogne e Comune di Gressan. La delibera del 2012 dava questa indicazione: "chiusura delle gallerie del Drink in modo da inibirne l'accesso, conversione del tratto di sedime ferroviario in Comune di Gressan in un nuovo collegamento stradale con il villaggio di Plan Praz e successivo trasferimento al Comune, conversione del tratto di sedime ferroviario tra Cogne ed Epinel in una nuova pista ciclabile e pedonale e successivo trasferimento al Comune, conversione della stazione ferroviaria di Cogne in stazione dell'Arma dei Carabinieri e alloggi del personale dell'Arma e alienazione degli altri beni immobili. Infine dismissione e alienazione dei beni mobili, materiale rotabile, apparecchiature tecnologiche. Questo Governo, come dicevamo, ha verificato con i Comuni con alcuni incontri e sopralluoghi l'effettivo interesse rispetto a queste indicazioni della delibera del 2012, interesse che permane e soprattutto sono state riscontrate ulteriori necessità in particolare per una sovrapposizione che c'è tra gli impianti delle piste di collegamento in zona Gressan e l'infrastruttura attuale ferroviaria dell'ex trenino di Cogne.
Rispetto a questo, abbiamo costruito, insieme agli Enti locali, una possibile programmazione, stiamo definendo un accordo di programma ed evidentemente da lì in avanti bisognerà finanziare le opere come previste dal 2012 in avanti. Per quanto riguarda la galleria, sono in corso alcune valutazioni per valutare la possibilità e l'economia nel farlo di recuperare questa galleria per eventuali trasporti di reti tecnologiche oppure trasporto di gas, c'è stata una proposta di uno dei due Comuni, oppure un recupero e c'è una valutazione anche di tipo economico in corso con finalità diverse dell'attuale percorrenza. Permane l'interesse in particolare del Comune di Cogne di avere una possibile percorribilità quanto meno pedonale per problemi di protezione civile della galleria nel caso che si dovessero verificare particolari difficoltà di gestione della propria comunità. Nel prossimo periodo quindi si avanzerà rispetto a questa linea che direi è ferma da tempo e questo Governo sta cercando di fare il possibile per dare un'operatività alla programmazione appunto ferma dal 2012.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Innanzitutto apprezzo l'onestà intellettuale dell'assessore Bertschy, che almeno nei cinque mesi di Giunta non ha attribuito a Nicoletta Spelgatti anche il cambiamento climatico globale, quindi questo è sicuramente apprezzabile. Secondariamente certo, i dieci anni sono passati, adesso sono state fatte delle dichiarazioni da parte dell'Assessore, però rimane comunque il punto interrogativo sui tempi che saranno poi i tempi in cui vengono effettivamente riutilizzati questi locali. Riguardo alla manutenzione, permettetemi, se andate a vedere, ma c'è anche un video su Facebook e ve lo andate a vedere, voi avete parlato di manutenzioni in economia, Assessore Borrello, è stata veramente economia la manutenzione che è stata fatta perché, a vedere lo stato sia degli immobili che del trenino, la manutenzione è stata veramente tanto tanto in economia. Ci sarebbe anche forse da mettere veramente in sicurezza la questione della recinzione perché se ci va un Consigliere regionale per fare delle foto e fare un filmato, è un discorso, ma tenete conto che lì ci stanno anche poi turisti con bambini che si possono infilare dentro e se qualcuno si infila dentro e casca sui binari, magari quando c'è il ghiaccio o qualcosa, poi potrebbe venire fuori anche una responsabilità a carico di chi doveva accollarsi quel tipo di manutenzione. Certo sono 4500 euro all'anno, sì, sono passati dieci anni e intanto abbiamo pagato di IMU 45 mila euro più il resto per le tasse dei rifiuti che sono state buttate. Quel fatidico conto di circa 30 milioni quindi diventa 30 milioni e 45 mila più tutti i lavori che sono stati fatti in economia così così e più tutti gli altri disagi che quell'opera comunque ha comportato. Staremo comunque a monitorare, fate in modo di non perdere un'altra volta il treno.
Presidente - Per mozione d'ordine, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Volevo chiedere una breve sospensione per una riunione dei gruppi Lega, MOUV' e Gruppo Misto.
Presidente - Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 17:04 alle ore 17:18.
Rini (Presidente) - Riprendiamo i lavori. La parola al collega Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Soltanto per chiarire la breve interruzione che è stata fatta dai tre gruppi: è stata fatta per coordinarci sulle prossime iniziative e su un'eventuale, se ci sarà e quando ci sarà, inversione dell'ordine del giorno.
Presidente - Io chiederei poi dopo una riunione dei Capigruppo, aspettiamo solo che rientrino il Presidente e il Vicepresidente del Consiglio anche e il Capogruppo della Lega.