Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1090 del 7 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1090/XV - Approvazione di mozione: "Impegno per l'intitolazione dei locali della Struttura semplice cure palliative e Hospice dell'Ospedale Beauregard di Aosta ad Ivana Meynet".

Distort (Presidente) - Punto n. 35 dell'ordine del giorno. Per l'esposizione, la parola al presidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Colleghe e colleghi, è con una certa emozione che prendo la parola oggi per presentare il testo di questa mozione che innanzitutto mi preme sottolineare come sia un atto e come sia una mozione sottoscritta da tutte le forze politiche in quest'Aula e io non posso per questo che ringraziare davvero tutti i Capigruppo che hanno voluto sostenere questa iniziativa. Questo atto vuole in qualche modo essere un tributo reso a una persona davvero speciale, dalla professionalità ma aggiungerei anche dall'umanità esemplari, una donna, una mamma che ci ha lasciato davvero troppo presto, un tributo a tutto ciò che ha fatto e un modo anche di ricordare questa grande donna anche per tutto quello che ha fatto nella sua professione, poi ci tornerò, ma un tributo anche alla sua famiglia che le è stata vicino in questo duro momento e penso soprattutto che oggi il Consiglio regionale pensa davvero, oltre al marito Daniele, soprattutto alla piccola Cecilia. Di Ivana ho avuto il privilegio di apprezzare l'intelligenza acuta, la bontà d'animo e lo straordinario spirito di servizio con il quale si rendeva sempre disponibile ad aiutare il prossimo sin dai tempi della nostra presenza all'interno della Consulta regionale per le pari opportunità in cui abbiamo lavorato fianco a fianco per diversi anni anche con la collega Morelli che è qui. Ivana già a quei tempi si era distinta per la dinamicità e per il grande impegno che metteva ogni giorno e ogni volta nel suo impegno in tutto quello che faceva anche, lo voglio sottolineare, nel suo impegno politico amministrativo all'interno dell'Amministrazione comunale di Sarre e soprattutto all'interno del Movimento dell'Union Valdôtaine che lei tanto amava e che davvero ha portato fortemente nel cuore quella passione per la politica e quell'amore per l'Union Valdôtaine che le è stata fortemente tramandata dal papà.

Veniamo brevemente al testo della mozione perché l'iniziativa in discussione intende impegnare la Presidenza della Regione e, per quanto ovviamente di competenza anche l'azienda USL della Valle d'Aosta, ad assumere tutte le azioni necessarie all'intitolazione a Ivana Meynet dei locali che ospitano la struttura semplice Cure palliative e Hospice dell'Ospedale Beauregard di Aosta. Un'iniziativa quella della mozione che sto presentando partita... e io oggi sono una semplice portavoce perché l'iniziativa nasce proprio dalle sue colleghe, da chi con lei lavorava, noi abbiamo semplicemente raccolto questa istanza e ovviamente fatta nostra, come può non essere altrimenti, memore della grande professionalità e dell'altrettanto, come dicevo prima, grande umanità da lei dimostrate quotidianamente sul luogo di lavoro visto che Ivana Meynet può essere davvero considerata a tutti gli effetti uno dei pionieri in Valle d'Aosta dell'accompagnamento al fine vita dei pazienti e soprattutto anche all'accompagnamento, a tutto quel duro e faticoso percorso delle famiglie dei pazienti,

essendo stata davvero Ivana una figura centrale e di riferimento nello sviluppare, nel far conoscere e nel sostenere proprio le cure palliative nella nostra regione. Di lei non a caso va sottolineato anche il concreto e determinato apporto fornito negli anni sul tema non soltanto attraverso la sua instancabile e unanimemente apprezzata opera quotidiana prestata all'interno dell'Hospice dell'Ospedale Beauregard ma anche attraverso pubblicazioni, partecipazioni a convegni di studi in qualità di relatrice, attività di docenza promossa in favore dei colleghi e iniziative di sensibilizzazione organizzate a favore dell'intera popolazione. Insomma ci sembra davvero un gesto importante dedicare l'Hospice di Aosta, che ad oggi ancora non ha un nome, proprio a colei che è stata davvero la pioniera di queste cure e che, per uno strano perverso gioco del destino, ahimè, ci ha dovuto lasciare così presto proprio per una malattia oncologica. La legge dice che bisogna aspettare dieci anni dalla scomparsa di una persona affinché si possa dedicare qualsivoglia luogo e spazio, però c'è la disposizione contenuta nei commi 1 e 4 dell'articolo 1 quater della legge regionale 9 dicembre 1976 n. 61, che dice che ci può essere un'eccezione a questa previsione dei dieci anni quando si è di fronte a un evento o a una persona straordinaria, eccezionale e soprattutto particolarmente benemerita così da poter quindi prevedere la possibilità davvero di applicare la deroga che citavo prima. Bene, io credo e comprendete anche l'emozione ovviamente a trattare il tema, l'abbiamo firmata tutti come Capigruppo e quindi in rappresentanza dei gruppi consci di ciò che Ivana ha fatto per la sanità valdostana, per le cure oncologiche, le cure palliative, crediamo che tutti i requisiti richiesti per andare in deroga a quella previsione ordinaria siano assolutamente presenti e vivi in questa richiesta. Lo facciamo affinché la sua memoria, la memoria di ciò che ha fatto per un settore così difficile, così delicato possa restare viva per lei e per la sua famiglia come dicevo prima.

Presidente - Si apre la discussione generale. Ha chiesto la parola la collega Morelli.

Morelli (AV) - Per sostenere brevemente e condividere quanto è stato ben esposto dalla presidente Rini in merito a questa figura, che potrei definire un eroe del quotidiano come Ivana Meynet con cui ha ricordato anche la Presidente abbiamo condiviso un percorso nella Consulta e nella quale lei si era da subito distinta per il proprio valore in quanto persona per la sua umanità, per il buon senso, per la dedizione che anche lì aveva saputo dimostrare. C'è quindi tutta la nostra profonda convinzione che questa iniziativa sia da sostenere anche in deroga a quanto prevede la legge, perché, come giustamente è stato ricordato, Ivana è mancata proprio a causa del male di cui normalmente si fa carico quella struttura che lei aveva contribuito a creare, l'Hospice, e in cui aveva dato tutta la sua professionalità, la sua umanità, la sua capacità di empatia. Riteniamo quindi che sia un gesto bello e doveroso che il Consiglio regionale fa per ricordare una persona, rendere omaggio, ma allo stesso tempo anche esprimere riconoscenza e gratitudine nei confronti di una struttura come quella dell'Hospice, che svolge un ruolo importantissimo. Da parte nostra quindi vi è tutto il sostegno e tutta l'approvazione possibile per questa iniziativa.

Presidente - Siamo in discussione generale. Ha chiesto la parola il collega Peinetti.

Peinetti (UV) - Anch'io non nascondo una certa emozione nel ricordare la figura di Ivana, Ivy per gli amici, che è stata una ragazza perché morta, come sapete, molto giovane con una bambina piccola per una malattia rarissima peraltro, che l'ha colpita improvvisamente e altrettanto rapidamente purtroppo l'ha portata a morire. Io ho avuto la fortuna di conoscerla bene sia quando sono stato per tanti anni a Sarre, l'ho conosciuta bene per motivi anche di tipo ovviamente professionale e devo dire che è sempre stata una persona molto disponibile, una persona che ha sempre fatto del volontariato, oltre che del suo lavoro, una missione quotidiana. È stata la dimostrazione più lampante di quanto lei fosse amata e fosse benvoluta da tutta la popolazione, non sono dalla popolazione di Sarre ma da tutti quelli che avevano avuto modo di incontrarla, la fiumana di gente che c'era al suo funerale a Sarre ha veramente colpito il cuore.

Io credo che ci sono delle cose che vanno un po' al di là probabilmente della legge, delle norme, della divisione politica e, come ha detto bene la presidente Rini, lei si fa portavoce di un'iniziativa che credo sia assolutamente condivisibile e credo che anche per il ruolo che lei svolgeva all'interno dell'Hospice e anche perché questa richiesta è partita dalle sue colleghe a dimostrazione del fatto che non era proprio una persona normale Ivana, penso che bisogna credo sostenere in maniera molto convinta questa iniziativa, che peraltro è stata sottoscritta da tutti i gruppi, quindi credo che, da questo punto di vista, non faremo sicuramente fatica. È quindi un giusto riconoscimento a una persona speciale ma è un giusto riconoscimento, come ha detto anche la collega Morelli, a una persona che rappresenta la normalità delle persone che tutti i giorni lavorano a volte in condizioni difficili e in situazioni estreme come può essere quella dell'Hospice, che accompagna i malati oncologici nell'ultimo tratto della loro vita. Il destino ha riservato a Ivana una cosa simile, lei ha accolto questa cosa con il sorriso e ha consolato molte delle persone che sono andate a trovarla e devo dire che anche questa è stata una cosa che ha colpito molte persone. A titolo personale ma come gruppo dell'Union Valdôtaine pertanto noi ovviamente sosterremo questa iniziativa.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - A differenza di chi mi ha preceduta, io non ho conosciuto personalmente Ivana Meynet, ma, come penso purtroppo molti di voi che siete qui, mi è toccato in sorte di avere più di un familiare ricoverato presso l'Hospice del Beauregard. Credo che il riconoscimento che oggi viene dato a questa donna sia anche trasversalmente un riconoscimento per tutte le persone che in quella struttura operano con una straordinaria umanità per le persone che sono ricoverate, che sono ammalate ma anche per i familiari che devono accompagnare i loro cari in questo momento difficile. Un'opera estremamente importante. Io credo che siamo fortunati ad avere nella nostra regione una struttura che è davvero di eccellenza. Ritengo pertanto che questa mozione, questa intitolazione che si vuole fare oggi sia giustamente un riconoscimento a chi più magari di altre persone ha lavorato per creare la struttura, ma è al tempo stesso una forma di ringraziamento per tutti coloro che quotidianamente, con grande spirito di abnegazione, con grande umanità, come dicevo, si dedicano all'assistenza degli ammalati e delle loro famiglie.

Presidente - Siamo ancora in discussione generale. Ha chiesto la parola l'assessore Viérin.

Viérin (AV) - Je remercie les collègues qui ont pensé à cette initiative. Je m'associe aux considérations qui ont été formulées par le Président du Conseil, par les collègues et je crois que c'est une action de grande sensibilité pour rappeler une personne qui a tant donné pour les autres, qui a travaillé dans un domaine très délicat, qui a toujours dédié ses énergies, son temps, ses forces aux malades et qui a malheureusement quitté notre communauté trop prématurément. J'ai un très beau souvenir de Ivana car le 20 de janvier elle m'avait fait appeler par un ami en commun car elle avait été ramenée à la maison après une longue période passée justement dans l'endroit où elle avait travaillé pendant des années et elle avait organisé chez elle avec i clown della Missione sorriso... donc ces bénévoles qui vont dans les hôpitaux, qui vont dans les maisons pour soulager la douleur de qui malheureusement n'a plus espoir de vie.

È stato un momento di estrema intensità in cui si erano ricordati i momenti di condivisione al lavoro in quanto nel periodo in cui ero alla sanità e il collega Peinetti ha ricordato alcune iniziative, alcune battaglie, alcuni anche momenti di orgoglio per avere una realtà che, pur nella negatività del luogo che rappresenta, è un luogo di eccellenza perché assiste veramente in modo unico i malati, spesso terminali, perché non sempre è così, ma spesso terminali nella maggior parte dei casi, con un'umanità, con una passione, con una dedizione incredibile. Credo che quindi l'idea di intitolare questo pezzo di sanità sociale valdostana a Ivana sia veramente stata un'idea... e ringrazio, abbiamo aderito sin da subito, e credo, com'è stato ricordato, che attraverso il suo esempio si ricordano le tante persone che quotidianamente dedicano appunto le energie. Questo ci deve spronare perché effettivamente la nostra Regione è una Regione dove la casistica è una casistica elevata... l'Assessore credo ne parlerà perché abbiamo investito tanto negli anni e sicuramente oggi una problematica della nostra comunità rapportata a tutti gli sforzi che si fanno è ancora una realtà dai dati, anche nella rete oncologica questo emerge... malgrado l'alta qualità, purtroppo è una casistica elevata.

Semplicemente quindi per ringraziare Ivana e tutte le persone che hanno lavorato e che lavorano quotidianamente per il prossimo e per le persone ammalate, chi ha passato esperienze in alcuni luoghi dell'Ospedale sa che cosa vuol dire avere delle persone accanto che esprimano umanità e che sappiano in modo professionale ma anche umano rimanere vicino ai familiari di chi sta male. Credo quindi che l'esempio che Ivana ha rappresentato debba essere un esempio che possa essere tramandato anche a tutte le future generazioni e che rimanga, come ogni volta in cui si intitola qualcosa, affinché non passi, al di là del nome e del cognome, ciò che questa persona ha rappresentato.

Presidente - Siamo ancora in discussione generale. Qualcuno vuole chiedere la parola? La discussione generale è chiusa. Per la risposta, la parola all'assessore Baccega.

Baccega (UV) - Ringrazio il presidente Fosson che mi ha incaricato di dare il saluto e comunque di prendere la parola su un argomento così importante. Io voglio ricordare la figura di Ivana Meynet che ho avuto il piacere di conoscere nel contesto della campagna elettorale 2018, prima non la conoscevo, ma subito i suoi occhi mi hanno illuminato. Non avendo appunto una conoscenza approfondita, ho captato dalle persone che le sono state vicine in questi anni una serie di riflessioni e di considerazioni pur avendola frequentata pochissimo. Ivana Meynet è stata una figura straordinaria, impegnata su più fronti, sempre, non solo disponibile ma pronta ad affrontare con coerenza, rigore ed entusiasmo tutte le vicende liete o tristi, facili o ardue che la vita quotidianamente le poneva. Vulcanica in certi momenti, ricordo quando fui nominato Assessore, subito mi telefonò: "che bello", insomma... e per certi aspetti assumendo sempre su di sé l'onere di quello che proponeva, cercando sempre di collaborare, di essere disponibile con tutti senza mai scaricare il fardello sugli altri. Già Consigliera comunale a Sarre si era candidata alle ultime elezioni regionali, mi disse: "per dare il mio apporto alla collettività valdostana", ricordo queste parole in modo chiaro e inequivocabile. La sua azione politica si è collocata ovviamente nel solco della tradizione e dell'educazione ricevuta, non solo in famiglia ma anche in quella che è stata la comunità di Sarre ai tempi della sua crescita e nel rispetto degli ideali fondanti dell'appartenenza alla comunità valdostana da lei fortemente sentita come Union Valdôtaine di tutti i valdostani, di coloro cioè che conoscono, amano e rispettano la Valléé e lottano per una petite patrie migliore. Questa era Ivana, straordinaria.

Per quanto riguarda poi l'impegno istituzionale che ci occupa nella discussione, cioè l'intitolazione a Ivana Meynet dei locali che ospitano la Struttura semplice Cure palliative e Hospice che lei adorava, amava, nella quale lavorava con tutta la passione possibile e immaginabile, ricordo che la materia è regolata dalla legge regionale 9 dicembre e, per una donna così grande che ha dato tanto alla sanità e alla sua professione, credo si debba adoperarsi per arrivare alla procedura di deroga per intitolare quello spazio a Ivana Meynet.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Testolin.

Testolin (UV) - Anche se in realtà tutto è stato detto, credo che anche solo a livello personale sia obbligo da parte mia rivolgere qualche considerazione in merito all'assoluta necessità da parte dell'Amministrazione regionale di dare corso a quanto è stato illustrato dal collega Baccega: un percorso che, in deroga a delle regole e a quanto una norma stabilisce, possa intitolare uno spazio a una persona che ha dato un esempio che è partito dal basso, molti lo hanno sottolineato, un esempio che la Valle d'Aosta sa offrire molto sovente, perché il popolo valdostano racchiude in sé quei sentimenti di vicinanza al suo prossimo, di attenzione nel momento del bisogno e proprio in quei momenti sa essere più unito che mai, come lo dimostra anche questa mozione, che è stata firmata da tutti i Capigruppo e che unanimemente vuole riconoscere a una persona, al suo operato, alla sua attività, alla sua umiltà, alla sua attenzione al prossimo ma anche a una struttura, a delle altre sue colleghe che si continuano a operare con la stessa emozione, con la stessa vicinanza al dolore un qualcosa che vuole essere simbolico, ancor più che personalizzato, che vuole riportare l'attenzione sui valori corretti della vita e di quello che ognuno di noi, per quello che svolge, può dare a beneficio della collettività tutta. Questo è un percorso che in tutte le nostre comunità è ben identificato dai nostri cittadini e ci saranno occasioni penso a breve anche da parte di Comuni di chiedere questo stesso riconoscimento per altre persone che a vario titolo hanno saputo essere vicine alla propria comunità in ambito dell'Amministrazione, piuttosto che culturale, piuttosto che sportivo, e questo è un segnale importante, il riconoscere a qualcuno che ha saputo, nella normalità e nel lavoro di tutti i giorni, essere qualcosa di speciale, essere un esempio, vuole rappresentare per un popolo che, come dicevo prima, da sempre è molto attento, soprattutto nel momento del bisogno, alle azioni da mettere in campo, le cose da valorizzare e i sentimenti da mettere a disposizione degli altri. Questo vuole essere un percorso non solo amministrativo ma un percorso veramente che tocchi tutta la nostra comunità, così come ha toccato tutto il Consiglio regionale, che oggi ha voluto far presente questa opportunità perché di opportunità si tratta per dare il giusto peso a una vita spesa in maniera esemplare.

Presidente - Diamo spazio, se la prima proponente vuole replicare... Qualcuno vuole fare la dichiarazione di voto? Pongo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Il Consiglio approva all'unanimità.

Dalle ore 19:41 riassume la presidenza la presidente Rini.