Oggetto del Consiglio n. 561 del 4 aprile 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 561/XV - Interpellanza: "Realizzazione nel corso dell'anno 2019 dei lavori finanziati nell'ambito del Contratto di programma fra Ministero dei Trasporti e RFI".
Distort (Presidente) - Punto n. 27 all'ordine del giorno. La parola alla collega Minelli per l'esposizione.
Minelli (RC-AC) - Questa è un'interpellanza da 36 milioni. Come è noto e come abbiamo appreso dagli organi di stampa e dalle comunicazioni della Giunta, nell'ambito del Contratto di programma 2017/2021 tra il Ministero dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana alla tratta Aosta/Pont-Saint-Martin sono stati stanziati per il 2019 ben 36 milioni, quindi una cifra importante, significativa, che è frutto dell'impegno di molti soggetti, non soltanto dell'Amministrazione, ma dell'impegno delle associazioni di categoria, del Comitato "La Valle d'Aosta Riparte" e anche dell'attenzione che a questo argomento ha riservato la Deputata della Valle d'Aosta Elisa Tripodi. Dicevo che è una cifra importante. Ho fatto una piccola ricerca e bisogna andare indietro di più di dieci anni, ai tempi in cui era Deputato l'Onorevole Nicco, per trovare un finanziamento di una simile entità per la ferrovia valdostana. È quindi una buona notizia, l'abbiamo accolta favorevolmente.
Con questa interpellanza noi sostanzialmente chiediamo quale sarà l'utilizzo di questa cifra. Sull'avvio del progetto definitivo dell'elettrificazione ricordo che c'è stato un impegno dell'Assessore ad operare in modo che Rete Ferroviaria Italiana lo affidi entro il primo semestre del 2019, quindi entro giugno. Sappiamo che RFI ha consegnato un aggiornamento del progetto preliminare che conferma - e anche questa è una notizia importante - la fattibilità dell'opera e, anzi, ne riduce un pochino i costi che sono valutati in 80 milioni di euro. La richiesta che noi facciamo con questa interpellanza è pertanto quella di sapere quali sono le priorità che sono state indicate a Rete Ferroviaria Italiana per l'utilizzo dei 36 milioni, e anche come si intende operare affinché i lavori finanziati con il Contratto di programma trovino un'effettiva realizzazione nel corso di questo anno 2019.
Presidente - La risposta, per il Governo, è data dall'Assessore Bertschy.
Bertschy (AV) - La vostra preoccupazione è anche la nostra. Il fatto di avere trovato questo primo stanziamento importante di 36 milioni di euro non ci deve far dimenticare che RFI ha dimostrato attenzione per la Valle d'Aosta, ma - come dicevamo ieri sera - non sempre è poi così efficace e veloce nell'utilizzo delle risorse, anche perché è un'azienda molto grande. La mia non vuole essere una critica, però le direzioni sono tantissime e forse tocca anche a noi costruire delle relazioni e delle interlocuzioni con le persone che ci mettano nelle condizioni di avere davanti non un'azienda, ma dei visi e dei ruoli e, con queste, metterci a lavorare. Quindi è un po' questo lo spirito con il quale ci siamo mossi in questi primi mesi ed è questo che ha un po' animato anche il lavoro dei tecnici che accompagnano con me il lavoro politico che sto cercando di portare avanti. È molto importante non perdere tempo, anche perché in bilanci così grandi come quelli pubblici, nonostante i contratti e i programmi diano indicazioni trasparenti e significative, si rischia poi - come abbiamo visto per l'accordo di programma del 2007 - di dover discutere ancora oggi per una somma residua che ad oggi non viene riconosciuta.
Punto n. 1: "quali incontri, contatti e "trattative" ci sono stati con RFI nel corso dei mesi di febbraio e marzo affinché RFI utilizzi una (sia pur piccola) parte dei 36 milioni di euro per la progettazione definitiva dell'elettrificazione e quando tale incarico sarà formalizzato". Successivamente all'incontro che avevamo svolto a Roma il 30 gennaio, ci sono stati questi due incontri: uno il 5 febbraio tra i nostri uffici, RFI e il Comune di Aosta in merito all'intervento che è previsto sulla stazione e poi si è tenuta una seduta del tavolo tecnico previsto dal PDL, a cui ho partecipato in prima persona e dove ho rimarcato la necessità che anche nel tavolo tecnico si costruiscano tappe ma si prendano pure decisioni, perché vanno bene gli organi di consultazione, però poi bisogna anche procedere. Direi che è stato particolarmente importante l'appuntamento del 25 febbraio, l'incontro che ho avuto con l'ingegner Frignola di RFI, Responsabile commerciale del Nord-Ovest. Abbiamo avuto un incontro nel quale ne abbiamo stabilito uno successivo, che si terrà l'11 aprile, in cui per tutto il giorno lavoreremo su RFI in Valle d'Aosta e sugli impegni di RFI in Valle d'Aosta, quindi vi saranno dei sopralluoghi ai passaggi a livello e si affronterà la questione della stazione di Aosta, nonché quella relativa alle iniziative che dobbiamo mettere in campo. Speriamo per quella data di avere anche qualche ritorno dal ricorso che verrà discusso il 9 aprile, perché il tema delle biglietterie è legato alla gestione, ma anche ai lavori che vanno fatti all'interno delle stazioni per poterle riaprire. Il 14 marzo abbiamo poi fatto - e direi che è anche importante, ne abbiamo già parlato ieri - una lettera congiunta con l'Assessore della Regione Piemonte, Francesco Balocco, in cui abbiamo chiesto puntualmente a RFI di incaricare i progettisti per la progettazione definitiva utilizzando, per ora, parte delle risorse del capiente capitolo dei 36 milioni, proprio per non dare una risposta vaga rispetto alla possibilità di incaricare professionisti al riguardo. Abbiamo sollecitato questo nei giorni scorsi e anche la lettera di ieri inviata al Viceministro Rixi va in questa direzione. Ne abbiamo parlato con Dell'Orco, ne abbiamo parlato con Rixi, per cui ripeto: speriamo che ci possa essere da parte della componente politica attualmente al Governo l'attenzione verso le nostre necessità. La stessa lettera mandata al Ministro l'abbiamo mandata a RFI, in modo che si potesse prendere coscienza del fatto che l'indicazione non è solo politica, ma anche tecnica.
Punto n. 2: "quali priorità sono state indicate a RFI per l'utilizzo dei 36 milioni di euro". La prima - come abbiamo detto - è quella della richiesta del progetto di elettrificazione, quindi l'impegno è sul progetto. Le priorità che noi abbiamo sono sicuramente quelle di continuare ad investire sull'efficienza della linea, inteso che il sistema dei passaggi a livello è sicuramente da migliorare attraverso interventi che non ci mettano nella condizione di fare quello che succede ogni tanto. Loro le chiamano "perturbazioni", il che vuol dire che quando non si chiude un passaggio a livello salta generalmente il treno successivo, ma poi va ad incidere pesantemente sulle corse di tutta la giornata. Le priorità sono quindi i passaggi a livello, la valutazione sugli scambi contemporanei della linea che permette la possibilità di affiancare in determinate stazioni i treni, in modo da poter permettere uno scambio maggiore. Ci sono stazioni già dotate, ma anche quelle dotate hanno problemi, o di abbattimento di barriere architettoniche, oppure di miglioramento dei sistemi. Il tema che vorremmo poi portare all'attenzione è che occorre comunque progettare l'elevazione del rango e cominciare a capire se, a risorse concesse, si potrà pensare anche a qualche binario che permetta lo scambio dei treni, soprattutto lungo il tragitto tra Chivasso e Aosta, perché la linea continua ad essere a binario unico.
Punto n. 3: "come si intende operare perché i lavori finanziari con il Contratto di programma e relativi al 2019 trovino effettiva realizzazione in corso d'anno". Evidentemente sarebbe bello poter avere un impegno diretto sul Contratto di programma e quindi una possibilità di gestione. Noi possiamo presidiare - come stiamo cercando di fare e come state cercando di fare voi - giorno dopo giorno e mensilmente il lavoro che è da fare con RFI. L'impegno dell'11, ripeto, è un incontro molto importante, perché parleremo di interventi, ma parleremo anche un po' di programmazione futura della linea. C'è il problema dell'infrastruttura, ma c'è anche quello di tutte le stazioni che vanno presidiate e prese in carico. Vorremmo fare un ragionamento non solo su quello che passa sui binari, ma anche sul servizio nel suo complesso. Abbiamo chiesto di poterci mettere in contatto con tutte le direzioni, in particolare quelle del patrimonio, perché potrebbe essere interessante provare a sviluppare una progettazione regionale sulle stazioni ferroviarie in accordo con gli enti locali. Oggi le stazioni sono vuote, o comunque per una buona parte non utilizzate, e questo in futuro non potrà che compromettere ancora di più la qualità dei servizi, al di là delle biglietterie. Noi facciamo questo e quello che fate voi nei nostri confronti è quest'altro. Dobbiamo cercare di fare in modo che tra tutti si muovano le cose e già a partire dall'impegno della prossima finanziaria nazionale si dia continuità comunque all'impegno dei 36 milioni. Noi sappiamo che per metterci in condizione di elettrificare, ma anche di qualificare tutti gli altri servizi, dobbiamo parlare almeno di 100-120 milioni di euro se vogliamo un investimento che abbia finalmente un'efficacia per la nostra linea. Se poi ne avremo di più, ben venga, avremo anche la possibilità di cominciare a raddoppiare in qualche tratto i binari. L'impegno che ci assumiamo è pertanto quello e stiamo lavorando con tutta la capacità e le attenzioni del caso proprio in questa direzione.
Dalle ore 11:43 riassume la presidenza la Presidente Rini.
Rini (Presidente) - La parola alla collega Minelli per la replica.
Minelli (RC-AC) - Ieri ho usato un po' la matita rossa, oggi invece devo dire che della risposta dell'Assessore devo dichiararmi abbastanza soddisfatta. Prendiamo atto che ci sono azioni importanti in corso e che questo impegno ad ottenere l'affidamento della progettazione definitiva entro il primo semestre del 2019 dovrebbe essere rispettato. Io continuo ad utilizzare il condizionale, perché fin quando non lo vediamo noi siamo con San Tommaso. Assessore, noi controlleremo; ci aspettiamo e ci auguriamo, visto che parliamo di treni, una precisione svizzera in tal senso, speriamo sia così.
Concordo sul fatto che sia importante che la Regione definisca le sue priorità in merito all'utilizzo dei 36 milioni e le indichi, è molto importante che non si lasci in mano la partita soltanto a RFI. Inoltre è bene pensare ad una piccola parte di finanziamento per il progetto definitivo dell'elettrificazione - priorità che abbiamo tutti quanti - e poi a qualche intervento per velocizzare il servizio come lei ci ha sottolineato, quindi non solo la questione dei passaggi a livello, ma anche quella delle biglietterie e delle stazioni, perché sappiamo bene che le stazioni, sia quelle dismesse - che purtroppo sono nelle condizioni in cui sono -, ma anche quelle che invece vedono l'arresto dei treni, non sono tutte come quella di Hône. C'è sicuramente da intervenire sugli stabili com'è stato fatto in alcune situazioni.
Assessore, le chiediamo di tenere il fiato sul collo a RFI come noi lo terremo sul suo.