Oggetto del Consiglio n. 360 del 5 febbraio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 360/XV - Interrogazione: "Effettuazione di uno studio sullo stato delle locazioni di depositi, magazzini e strutture assimilabili in carico all'Amministrazione regionale".
Rini (Presidente) - Passiamo al punto n. 8 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - I quesiti: "se sia stato fatto uno studio complessivo e organico per conoscere lo stato attuale delle locazioni di depositi, magazzini e strutture assimilabili in carico all'Amministrazione regionale, al fine di razionalizzare sia la spesa complessiva sia la logistica di tali strumenti di azione della Pubblica Amministrazione"; secondo quesito: "in caso positivo, quali siano le risultanze di tale studio e, in particolare, quale sia la spesa complessiva annua in canoni di locazione". Gli uffici che si occupano di locazioni da diversi anni esercitano il controllo sulla spesa sostenuta per i canoni di locazione e operano con l'obiettivo di riorganizzare gli spazi in uso al fine del contenimento della spesa sostenuta, così come dispone, tra l'altro, l'articolo 3 della legge 7 agosto 2012, n. 135, recante: "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini". Tale norma prevede, infatti, specifiche disposizioni di razionalizzazione del patrimonio pubblico e di riduzione dei costi per locazioni passive. La situazione riguardante le locazioni e i costi da sostenere è conosciuta e monitorata in quanto esiste una banca dati contenente tutti i contratti di locazione, compresi quelli di depositi e magazzini. Sul sito della Regione online, nella sezione riguardante l'amministrazione trasparente, è inoltre presente l'elencazione costantemente aggiornata di tutti i contratti di locazione passiva in essere.
Per giungere al punto specifico dell'interrogazione, ricordo che nel 2017 è stato fatto dalle strutture regionali Patrimonio e Logistica uno specifico studio riguardante l'individuazione delle sedi di lavoro adibite a deposito al fine di valutare una possibile riorganizzazione degli spazi al fine della riduzione della spesa sostenuta per la locazione degli stessi: questo ha rappresentato il punto di partenza e ha consentito di disporre di una fotografia dell'esistente al fine di verificare la potenziale attività di razionalizzazione e di alleggerimento delle locazioni in essere. Sono state quindi individuate alcune strade percorribili, procedendo all'accorpamento di più sedi in una sede idonea, con conseguente risparmio di costi da sostenere per mantenere le diverse sedi, quali, per esempio, l'accorpamento delle falegnamerie in un'unica sede, realizzando delle procedure di censimento del materiale oggi conservato nei magazzini e depositi, al fine di arrivare a una serie di attività di smaltimento del materiale e dei documenti la cui conservazione non è ritenuta più necessaria. A tal proposito, si evidenzia come i relativi sopralluoghi siano già stati effettuati presso le strutture interessate al fine di effettuare le dovute valutazioni per poter poi procedere e poi investendo, laddove possibile, sulle proprietà regionali, provvedendo agli interventi di messa a norma di quegli immobili che possono sopperire alle esigenze di archivio e deposito. La necessità di provvedere a suddette azioni richiede in ogni caso una precisa attività di coordinamento che non può essere lasciata all'iniziativa di ogni singola struttura dirigenziale, ma che si ritiene debba essere promossa da un'unica struttura, che coordini le attività dei diversi Assessorati. Gli uffici stanno dunque lavorando in questo senso per giungere ad azioni concrete e individuare tale struttura, affinché la stessa possa costituire un valido capofila per l'espletamento di un'attività che fino ad oggi è rimasta nella competenza delle diverse strutture interessate. Riguardo alla spesa complessiva sostenute per i canoni di locazione di immobili adibiti a depositi, magazzini e strutture e similari, la stessa ammonta a euro 657.910 relativamente a 12 immobili dei quali peraltro poco meno della metà sono riferibili ad attività legate all'istruzione e alla cultura che l'interrogante presumo ben conosca considerato il suo recente passato da Assessore in tale ambito ed è comunque disponibile un elenco delle locazioni, che poi le fornirò.
Présidente - Pour la réplique, la parole au collègue Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore Testolin della risposta ed è appunto quello che speravo di sentire, nel senso che, proprio perché ho svolto la funzione di Assessore, che si occupava naturalmente di istruzione e di beni culturali, avevo notato che proprio quei dipartimenti avevano e hanno delle locazioni che sono anche piuttosto ingenti come costo assoluto per anno. È un lavoro che poi non ho potuto completare naturalmente, ma ritenevo che fosse necessario cercare di razionalizzare questo tipo di attività e di attenzionare sempre i canoni di locazione, le spese e la logistica dei magazzini stessi, anche perché ho notato e notavo che sono contratti che risalgono già a qualche anno addietro, come tutti sapranno, ai sensi della legge n. 392/1978 e delle successive modifiche. Si tratta di contratti di locazione commerciali e che hanno una durata di almeno sei anni e quindi bisogna sempre prevedere per tempo la possibilità eventualmente di disdettare questi contratti laddove non ci fosse più una necessità assoluta di mantenere questi immobili per far sì non soltanto di razionalizzare appunto, ma anche di rinegoziare eventualmente i contratti di locazione, soprattutto i canoni che, anche per l'andamento del mercato immobiliare, negli ultimi anni sono rimasti stabili o addirittura scesi, ma non certo aumentati. È proprio in quest'ottica che il fatto di pensare a un'unica cabina di regia per gestire tutti questi rapporti contrattuali sarebbe auspicabile e credo molto utile ai fini di ottenere nel lungo periodo un notevole risparmio per l'Amministrazione pubblica.