Oggetto del Consiglio n. 2629 del 23 febbraio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2629/XIV - Interpellanza: "Riorganizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti con l'introduzione di forme tariffarie".
Rosset (Presidente) - Punto n. 23 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Roscio, ne ha facoltà.
Roscio (ALPE) - Questa nostra iniziativa riguarda ancora una volta il tema dei rifiuti, per cui non possiamo fare a meno di fare alcune osservazioni. Questo Consiglio già nel 2015 ha approvato il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, che, tra l'altro, prevede che tutti i sotto-ambiti, che in allora erano nove, sono stati ridotti oggi, debbano riorganizzare il loro servizio per riuscire ad allinearsi a quanto previsto dal piano regionale. Tralasciando il fatto che alcune iniziative che erano già state intraprese manifestavano già alla nascita delle criticità, però comunque erano dei percorsi già intrapresi che poi era difficile da abbandonare senza delle ricadute economiche molto pesanti; ad ogni modo, per quanto abbiamo avuto modo di osservare e per le segnalazioni che ci sono arrivate, nella fase di riorganizzazione del servizio questi cambiamenti non sono stati sufficientemente, a nostro parere, accompagnati da comunicazione, da informazione alla popolazione nella raccolta, per cui il risultato è che per mille ragioni, perché sono cambiate anche le frequenze delle raccolte, la situazione dove sono state prese queste iniziative non è corretta: vi sono diversi casi ancora di conferimento errato, ma soprattutto vi sono ancora diversi casi di abbandono di rifiuti, che anzi quasi prima non vi erano più, oggi invece si evidenziano, con tutte le conseguenze del caso, nel senso che viene meno il decoro urbano, vi sono lamentele da parte dei cittadini e tutto questo però in un quadro dove l'applicazione di quanto contenuto nero su bianco nel piano regionale non trova poi applicazione, perché diverse cose sono scritte ma non vengono fatte. Un esempio: vi è stata la riorganizzazione dei flussi, ma vi è stato l'annuncio - io parlo dei seminterrati - della chiusura con calotta per passare a tariffa, la nostra preoccupazione è che se già in questa fase la mancata, insufficiente informazione alla popolazione causa l'abbandono dei rifiuti sul pubblico terreno, nel momento in cui si passerà alla chiusura con la calotta e l'uso della tessera, se questo processo non è accuratamente accompagnato e soprattutto le informazioni non sono omogenee su tutto il territorio, per cui c'è il rischio che un sotto-ambito faccia una cosa e un altro ne faccia un'altra, c'è il rischio che questa situazione che già adesso mostra le sue criticità possa esplodere e possa diventare veramente critica.
Da questo punto di vista, quello che noi chiediamo all'Assessore è se ritiene - io immagino che delle criticità presenti ne sia a conoscenza come noi - che la comunicazione e le modalità di applicazione di quanto contenuto nel piano regionale di gestione dei rifiuti sia coerente con quello che sta succedendo sul territorio e se non ritiene anche di intervenire ulteriormente presso i sotto-ambiti affinché si attivino ad avere tutti il medesimo comportamento, in modo che la popolazione non sia confusa e quindi, da un lato, non conferisca in maniera anomala e inopportuna e, dall'altro, non vi siano casi di abbandono, per cui ripeto la nostra preoccupazione che, quando si passerà alla tariffa, questo sarà ancora incrementato.
Presidente - Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Bianchi, ne ha facoltà.
Bianchi (UV) - Sicuramente con l'interpellanza che abbiamo rimandato al prossimo Consiglio avremmo potuto fare un quadro anche dei risultati, con delle valutazioni più complessive.
Entrando invece nel merito di questa interpellanza, faccio una specificazione, vale a dire, che la raccolta dei rifiuti non è in capo all'Amministrazione regionale, ma ai territori, quindi ai subAto e ai Comuni.
A seguito dell'avvenuta approvazione, con la legge regionale n. 22, dell'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, e su questo colgo l'occasione per evidenziare che la Regione Valle d'Aosta approvando il piano rifiuti con quelle tempistiche non è tra le Regioni ad essere sanzionate dall'Unione europea, sono state avviate da parte des Unités des Communes le procedure tecnico-amministrative per adeguare la gestione dei rifiuti urbani alla nuova configurazione dei subAto, come ricordava il collega Roscio passando da nove subAto a cinque.
La legge n. 6 prevede entro quando debba avvenire questa riorganizzazione, tempistiche dettate dagli appalti in corso che sicuramente avrebbero inciso negativamente sulla tariffa.
Allo scopo di consentire un percorso di riorganizzazione omogeneo dei diversi subAto, è stato istituito un tavolo tecnico composto dai rappresentanti delle strutture tecnico-amministrative des Unités des Communes e del Comune di Aosta, nonché dei funzionari della struttura regionale competente di gestione dei rifiuti. Il tavolo tecnico che si riunisce con regolarità, quindi esiste un tavolo tecnico, ha esaminato e approvato la bozza del documento riportante le linee guida per la redazione dei piani di gestione dei rifiuti da adottare a livello di subAto e per l'applicazione della tariffa puntuale agli utenti (tariffazione puntuale), quindi da questo i territori possono partire.
Nell'ultima riunione del tavolo tecnico tenutasi lo scorso 14 febbraio i subAto hanno chiesto alla struttura regionale competente l'integrazione del documento approvato in via tecnica nella precedente riunione del 17 gennaio 2017 - come vede, le riunioni sono frequenti - con l'indicazione sulle modalità di applicazione del decreto del Ministero dell'ambiente approvato in via definitiva il 29 dicembre 2016 non ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica, che riporta i criteri operativi e le procedure amministrative semplificate per l'attività di compostaggio di comunità - come si ricorderà, collega Roscio, era uno dei punti di cui avevamo anche discusso relativamente all'approvazione del piano rifiuti, perché era un'opportunità importante per il nostro territorio -, normativa che integra le disposizioni emanate dal Ministero medesimo riportanti i criteri del calcolo della differenziata dei rifiuti urbani, approvato con decreto ministeriale il 26 maggio 2016 (Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani). L'applicazione di tale guida è comunque subordinata al recepimento e adeguamento alle specificità regionali, recepimento che sarà effettuato con deliberazione della Giunta regionale, la cui bozza è già stata sottoposta all'esame del tavolo tecnico sopra richiamato, che l'ha approvato in linea tecnica nella riunione del 17 gennaio.
Con riferimento ai quesiti: "come valuta le criticità di cui in premessa e se ritenga che le modalità di riorganizzazione della raccolta rifiuti in atto a livello dei sotto-ambiti siano coerenti con gli obiettivi del piano regionale della raccolta rifiuti"; la riorganizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti urbani all'interno dei nuovi subAto è in fase di avvio e, come sopra specificato, sarà attuata in piena collaborazione con la struttura regionale competente, la quale opera in pieno accordo con i subAto stessi attraverso l'apposito tavolo tecnico, che opera ormai da alcuni mesi. È indubbio che alcuni problemi di carattere tecnico, quando si è passati da una tipologia di raccolta ad un'altra...alcuni Comuni, alcuni subAto hanno fatto una pubblicità sufficiente, per alcuni molto probabilmente è stata insufficiente e quindi questo ha sicuramente creato delle problematiche per gli utenti e per i cittadini. Come specificato, tale riorganizzazione sarà attuata sulla base di apposite linee guida, la cui predisposizione è in fase di completamento e dalla prossima entrata in vigore di nuove normative tecniche statali, che dovranno essere recepite dalla Regione al fine di ampliare le attività finalizzate alla riduzione e alla produzione di rifiuti, al recupero diretto dei rifiuti, con particolare riferimento alle attività di compostaggio domestico e di compostaggio collettivo.
In merito alle segnalazioni che pervengono da Valeco con riferimento alla presenza di frazioni estranee nei diversi flussi di rifiuti conferiti presso il centro regionale di trattamento di Brissogne, tali segnalazioni riguardano principalmente i flussi di raccolta multimateriale del vetro. Sono infatti risultate insignificanti o nulle le altre segnalazioni. Volevo ricordarle che la Regione Valle d'Aosta quest'anno è stata premiata anche come raccolta del vetro, come qualità per la raccolta del vetro come migliore Regione. Sicuramente quindi le segnalazioni sono aumentate, e alcune criticità ci sono, e sono evidenti, ma in ogni caso dobbiamo dire che queste segnalazioni sono aumentate anche in funzione al numero dei controlli che facciamo, che sono aumentati. Era in ogni caso prevedibile che in fase di avvio dei nuovi flussi risultasse necessario dare tempo agli utenti per adeguarsi alle nuove modalità di raccolta e che non si possa non sostenere che ci sia una criticità.
Relativamente al punto n. 2: "se l'informazione data ai cittadini sui cambiamenti in atto in merito alla riorganizzazione delle raccolte e all'applicazione di modalità tariffarie sia sufficiente o se intenda porre in essere un coordinamento dei subAto"; come noto, la Regione ha promosso un'importante azione informativa agli utenti in fase preventiva all'avvio dei flussi, e continua ad esserlo, e sicuramente bisognerà continuare in questa direzione, sono d'accordo con lei che bisogna continuare in collaborazione con i territori, con i subAto e con i Comuni. Tale azione di informazione comunque è continuata anche all'interno delle scuole - e, a mio avviso, è estremamente importante - e nell'ambito dei subAto. Inoltre gli utenti possono approfondire diverse problematiche connesse con la corretta gestione dei rifiuti scaricando sia dal sito internet della Regione che dei subAto, nonché dai siti delle imprese e via dicendo tutte le informazioni utili. A questo aggiungo che sicuramente l'abbandono dei rifiuti è un problema, stiamo vedendo di fare dei corsi, stiamo già facendo dei corsi alle Polizie locali proprio per il controllo di questo problema, quindi, a mio avviso, stiamo andando nella giusta direzione.
Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Roscio, ne ha facoltà.
Roscio (ALPE) - Grazie Assessore per la risposta. Vorrei provare a fare un paio di ragionamenti e ad allargarmi un po' non solo al tema. Credo che il cambiamento, per quanto riguarda anche la raccolta dei rifiuti, deve essere in primo luogo neanche tecnico ma deve essere culturale, per cui è bene che ci siano i tavoli tecnici, è bene che ci sia un certo coordinamento tra la Regione e i sotto-ambiti, ma evidentemente, perché i risultati sono quelli, c'è un qualche meccanismo per cui il passaggio di informazioni non è così efficace, per cui da qualche parte si perde nel mentre. Adesso resta da vedere a che livello della comunicazione si perde, ma di fatto poi ai cittadini non arriva l'informazione corretta, non arriva la sollecitazione, per cui succede che il cittadino che ancora non ha elaborato questi cambiamenti difficilmente poi si prenderà la briga di andare a vedere sul sito come fare. Bisogna quindi cercare di trovare qualche altro modo per riuscire a raggiungerlo, ma non solo, per riuscire a fargli comprendere come un comportamento corretto possa avere un vantaggio per lui, ma anche per la collettività. Questo come premessa.
Ritornando invece ad un discorso più generico, andando a riprendere il nostro piano regionale appena approvato, dove si individuano le fasi di realizzazione del piano, vi è una prima fase che va dall'approvazione del piano a dicembre 2017 - quindi alla fine di quest'anno - dove si dice: "obiettivo raccolta differenziata 65 percento, minimo di legge", ma dove altrettanto si dice: "imperativo - c'è proprio scritto: "imperativo" -: attivazione completa della raccolta dell'organico", invece noi ci chiediamo come può avvenire questo, al di là delle utenze selezionate, con i moloch, perché lì l'organico non c'è e non ci risulta che abbiano intenzione di fare alcuna altra iniziativa, almeno ad oggi l'informazione nei sotto-ambiti è nulla su quella parte. Poi, fase due, che va fino a dicembre 2020: 70 percento. Oltre il 2020 si dice: "coerentemente con l'idea di arrivare a rifiuti zero, 80 percento di raccolta differenziata". Questo diventa quasi impossibile, se non si fa, da un lato, la raccolta anche dell'organico e, dall'altro, non si lavora, come ha anche detto lei, sulla riduzione della produzione, che è fondamentale perché ancora oggi troppi rifiuti vengono prodotti e se non si lavora sull'informazione dei cittadini.
Ultima osservazione. Noi diciamo: nonostante tutto i risultati ci sono, ma se ci ricordiamo, certi risultati di oggi poco tempo fa sembravano non difficili da raggiungere, impossibili. Si diceva: "è impossibile arrivare a quel livello". Io dico: nonostante tutto, perché ad oggi vorrei ricordare che prima del piano regionale lo smaltimento prevalente era la discarica, oggi non è cambiato niente. La tariffa non c'era, non c'è neanche oggi; gli impianti non c'erano, oggi non ci sono; il coinvolgimento degli Enti locali era praticamente nullo perché gli Enti locali aspettavano un intervento della Regione, oggi mi dice che c'è un tavolo, però risultati pochini; la raccolta dell'organico comincia a partire qua e là, ma non ancora convintamente; la revisione dei flussi è l'unica cosa che è stata attuata in tutto questo. Tantissime cose che c'erano da fare rimangono da fare, quindi è bastato un piccolo correttivo per cominciare già ad andare nella direzione corretta per raggiungere i risultati che pochi anni fa sembravano impossibili da raggiungere. Noi quindi chiediamo che su tutti questi punti vi sia un'intensificazione dell'impegno perché non cali l'attenzione sul tema, che poi diventa molto deleterio.
Adesso non vedo il collega Marquis, Presidente della III Commissione, ma su tutti i punti che ho elencato, come lei ha detto, Assessore, che avete pronta un'indicazione per andare a vedere cosa succederà alla scadenza della convenzione Valeco...noi chiediamo di avere contezza su questo, perché ancora oggi la commissione non ha conoscenza di questo percorso, che comunque ha delle scadenze molto ravvicinate. Noi sollecitiamo perché si arrivi a condividere questa informazione per riuscire ad avere almeno la conoscenza minima sulle intenzioni del Governo.