Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2613 del 23 febbraio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2613/XIV - Interrogazione: "Decisioni assunte a tutela dei lavoratori della società AVDA".

Rosset (Presidente) - Punto n. 4 dell'ordine del giorno. Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Prima di rispondere in modo puntuale - credo in parte abbia già avuto modo di vederlo dagli organi di stampa -, mi premeva dire, considerato che nelle premesse il collega Bertin parla di madornale errore - e io ho avuto modo di dirgli che sicuramente non dubito delle sue competenze in materia di aviazione -, una volta per tutte che questo è un progetto approvato dal Consiglio regionale nel 2007, che ha avuto la firma del Ministero dell'economia e delle finanze nel 2005, la firma del Ministero delle infrastrutture e trasporti sempre nel 2005 e la validazione da parte di ENAC nel 2007. Tutte le posizioni ovviamente sono legittime, ma continuiamo a parlare di un progetto che, oltre ad essere stato approvato dal Consiglio regionale, ha avuto tutte le approvazioni del caso; questo per quanto è nelle premesse.

Per quello che è delle istanze delle organizzazioni sindacali in merito al pagamento degli stipendi, il 10 febbraio si è svolto un incontro presso il Dipartimento politiche del lavoro e della formazione alla presenza del Coordinatore, del Presidente dell'AVDA, del suo consulente legale, dei rappresentanti sindacali e di un dirigente dell'Assessorato, durante il quale sono state discusse le problematiche relative agli stipendi e si è cercata una soluzione che potesse accelerare i tempi di pagamento degli stipendi, tutelando nel contempo l'Amministrazione. Nel corso dell'incontro, anche sulla base di quello che era stato previamente approfondito con i legali della Regione, è stato deciso di procedere come segue: dopo la regolarizzazione delle posizioni nei confronti di INPS, INAIL e AVDA, emetterà un ordine irrevocabile di bonifico a favore di ciascuno dei propri dipendenti per gli stipendi del mese di dicembre, questo perché il DURC era negativo, quindi non poteva essere pagato, non c'erano le condizioni. Successivamente a questo, alla regolarizzazione, la Regione provvederà a sbloccare parzialmente la fattura relativa al corrispettivo di gestione del mese di dicembre erogando un importo corrispondente alla somma degli stipendi. Ad avvenuta conferma, supportata da adeguata documentazione, la riscossione degli stipendi da parte dei dipendenti, la Regione sbloccherà anche la parte residua del corrispettivo di dicembre.

Mi pare che tutte queste attività siano già state fatte dall'Assessorato delle finanze e quindi il problema dei dipendenti, in virtù di questa procedura, se volete irrituale ma legittima, dove a fronte di una regolarizzazione delle posizioni previdenziali, ordine di bonifico irrevocabile...si è completata la procedura. Tutto quello che vi ho detto quindi è stato un percorso condiviso con AVDA e con le organizzazioni sindacali.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Procediamo per ordine. Per quanto riguarda il fatto che sia stato un errore trasformare l'aeroporto di Aosta in un grande aeroporto commerciale, non sono io che lo dico in quanto aviatore o esperto di aviazione: non sono né un aviatore, né un esperto in aviazione, sono i fatti che lo dicono, caro Assessore. Dal 2014 di aerei in quel posto non ce ne sono passati, di passeggeri non ne abbiamo visti e abbiamo visto costi per poco meno di 100 milioni di euro. Un errore tragico perché la Valle d'Aosta non aveva bisogno di quell'aeroporto e non c'era da parte del territorio la domanda di aeroporto perché, come ha scoperto anche La Torre qualche tempo fa, abbiamo un aeroporto internazionale a 80 chilometri, inoltre ne abbiamo uno a Milano e uno a Ginevra. La Valle d'Aosta non ne aveva bisogno e non c'è una domanda del territorio. È stato un giocattolo della politica di cui nessuno sentiva la necessità, un giocattolo che si è rotto immediatamente e di cui oggi abbiamo soltanto i cocci. È emblematica la convenzione trentennale nella quale con 2 milioni all'anno la Regione paga indipendentemente dal fatto che ci siano aerei o meno, pertanto incaponirsi dicendo che dal 2004 questa è stata una scelta giusta e di buon senso è francamente una cosa fuori dal mondo.

Ritorniamo all'interrogazione. Questa interrogazione era stata presentata prima dell'incontro avuto con i sindacati che abbiamo letto sui giornali e che fortunatamente hanno sbloccato la situazione per il mese di dicembre, gennaio e nel breve periodo possono risolvere la questione. Resta il fatto che questo giocattolo della politica si è rotto e a pagare non possono essere soltanto i lavoratori; in qualche modo bisogna trovare una strategia d'uscita, una exit strategy - sono ormai quasi dieci anni che lo ripeto - per l'aeroporto e anche per i lavoratori. Naturalmente poi bisogna essere tutti consapevoli della situazione dell'aeroporto, che caparbiamente avete voluto sostenere e negare anche la realtà che non poteva funzionare...lo avete voluto realizzare a tutti i costi, non è sostenibile. Tutti dobbiamo esserne consapevoli: i lavoratori e i cittadini. Bisogna riuscire a trovare una strategia di uscita da questa follia, da questa idea che ripeto spesso ritengo folle e megalomane, che costa e costerà tanto alla Valle d'Aosta, ma in qualche modo bisogna trovare una strategia di uscita che tenga conto anche dei lavoratori e che minimizzi i danni di questo che è stato un errore madornale: il voler realizzare ad Aosta un grande aeroporto quando quello che c'era era più che sufficiente.