Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1857 del 25 febbraio 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1857/XIV - Reiezione di mozione: "Impegno per la sospensione di iniziative finalizzate all'organizzazione di un nuovo "Tor" e per la riapertura di un tavolo di confronto per il regolare svolgimento del Tor des Géants 2016".

Follien (Presidente) - Punto n. 58 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Il titolo è lungo quasi come tutta la mozione. Su questo tema che è molto sentito negli ultimi giorni c'è stato un crescendo di notizie dei media che dicevano che si andava dalla rottura definitiva per gli attori in campo ad un possibile riavvicinamento, ad altre cose. Sui social network è apparso qualcosa di quasi grottesco di quello che è emerso dalle decisioni, dalla contrapposizione che ha visto la Regione contro la società Valle d'Aosta Trailers, richiamando anche le saghe di Tolkien e cose del genere. È una cosa abbastanza preoccupante per l'immagine della Valle d'Aosta e su quello forse bisognerebbe fare una riflessione, perché su riviste specialistiche dedicate ai trail a livello internazionale come Runner's World è emersa un'immagine io dico triste della Valle d'Aosta, è in spagnolo ma si capisce molto bene, perché titola: "La muerte del Tor des Géants", che la dice lunga su quello che poi è uscito al di fuori della Valle d'Aosta, leggo alcuni passaggi: "il Tor des Géants ha i giorni contati, forse questo sarà l'ultimo anno della sua esistenza, la Valle d'Aosta è luogo di nascita della forse migliore e più lunga ultra trail del pianeta, la prima ad essere andata oltre le cento miglia, a causa di disaccordi tra il Governo della Valle d'Aosta e l'organizzazione della gara". Quello che è uscito al di fuori della Valle d'Aosta è quest'immagine di due attori che non riescono in alcun modo a mettersi d'accordo e alla fine con le loro posizioni contrapposte compromettono la buona riuscita di una manifestazione che credo sia riconosciuta a livello internazionale come qualcosa di prestigioso e di estremamente interessante per chi è del mestiere.

Nelle ultime notizie di stampa sia la Regione che Valle d'Aosta Trailers dicono di essere pronti a riaprire un tavolo di dialogo, anche se poi tra due dichiaranti che sono aperti al dialogo si vede che le posizioni rimangono ancora molto lontane. Noi crediamo che, al di là di tutte le questioni, ad oggi, dopo sei edizioni che si sono svolte del Tor des Géants, l'immagine complessiva, nonostante le difficoltà che ci sono state che hanno riguardato anche la sicurezza e altre questioni, che è venuta fuori è complessivamente positiva, tant'è vero che ancora adesso il riscontro è enorme. La notizia è che comunque il Tor des Géants ha aperto le iscrizioni, ci sono stati i sorteggi, un enorme numero di atleti di alto livello ha aderito a quest'iniziativa, per cui ci si crede.

Leggendo un'intervista che ha rilasciato il Presidente della Regione poco tempo fa, si dice tra le motivazioni per cui la Regione ha dovuto agire come ha fatto - cito testualmente -: "la Regione come istituzione ha preso in mano per non lasciare cadere nel vuoto la manifestazione", credo che siano le testuali parole, però dall'altra parte mi sembra abbastanza evidente che c'è un'altra manifestazione che non sta cadendo nel vuoto...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...non lo so, questo lo dice lei, poi magari lo ribadirà. L'altra associazione, che ha un marchio comunque registrato, sta portando avanti, ha avuto 2500 adesioni di atleti, ha dichiarato...e sui siti c'è anche una dichiarazione di un main sponsor importante a livello internazionale che ha già dichiarato la propria adesione. Non sembra quindi che ci sia qualcosa che cada nel vuoto, piuttosto sembra che ci sia una sovrapposizione. Noi riteniamo che questa sovrapposizione sia deleteria non tanto per le parti in gioco quanto alla fine per l'immagine della Valle d'Aosta: la Valle d'Aosta intendendo l'intera comunità valdostana e non l'Amministrazione regionale.

Di tutto questo oggi ne parliamo, ma fino ad oggi il Consiglio non ha avuto modo di entrare nel merito di queste decisioni, è stato tenuto all'oscuro di tutto, nessuno si è sognato di dare spiegazioni in un senso come nell'altro e in questo caso tra i due litiganti non c'è nessuno che gode, anzi ci sono solo dei danni per l'immagine della Valle d'Aosta e noi riteniamo anche per coloro che hanno aderito nelle edizioni passate con tanto entusiasmo: penso ai volontari senza i quali questa manifestazione non si potrebbe fare...né l'una, né l'altra penso...e che alla fine si sentono anche un po' in difficoltà perché non sanno più quale delle due è quella buona, qual è la scelta che devono fare in maniera noi riteniamo del tutto libera, perché, come dice la parola "volontario", uno dovrebbe essere messo in condizioni di poter scegliere liberamente.

In tutto ciò alla fine, leggendo comunque tutti gli articoli che sono usciti e vedendo le posizioni rispettive molto distanti, non è chiaro quali sono le contestazioni puntuali che vengono fatte alla società Valle d'Aosta Trailers, per questo chiediamo che l'Assessore ci fornisca una relazione dettagliata per cercare di capire, per avere quelle che il mio collega Chatrian direbbe: le pari informazioni e per cercare di andare con i piedi di piombo in questo momento, di non mettersi ad organizzare due eventi che, se venissero portati in porto entrambi, sarebbero veramente un pessimo segnale per quello che viene al mondo esterno. Ho già letto prima articoli circa il fatto che veramente non si capisce quello che sta succedendo. Vedono questa come un'intromissione in un'iniziativa privata neanche dal punto di vista politico, ma quasi dal punto di vista personale, il che è ancora più grave, cioè vedono come qualcosa di personale da parte di un'Amministrazione regionale contro un'impresa che alla fine fa il suo mestiere.

Noi chiediamo che si abbia un po' di buon senso e comunque chiediamo che in ogni caso la Regione, visto che mi sembra di capire che l'idea è quella di continuare nonostante tutto, comunque spieghi le sue ragioni e dica anche pubblicamente quali sono gli addebiti che hanno rilevato nelle passate edizioni. Adesso io non so chi mi risponderà, se l'Assessore o il Presidente, perché vedo che alle passate interpellanze ha risposto l'Assessore, poi nelle dichiarazioni pubbliche è il Presidente che invece precede...comunque noi speriamo che su questo ci sia chiarezza.

Quello che noi vorremmo è veramente riuscire ad aprire un tavolo, a trovare una mediazione, le ultime agenzie di stampa dicono che si sta intavolando un tavolo diplomatico per cercare veramente alla fine, per il bene della Valle d'Aosta, di arrivare a fare un'edizione del Tor des Géants che sia il più possibile sicura, senza dare informazioni sbagliate, perché comunque stiamo parlando di una gara che è riconosciuta come essere la più dura del mondo, una gara che ha qualcosa di somigliante a sport estremi, quindi da quel lato bisogna mettere in conto che la sicurezza si può garantire, ma comunque non è una passeggiata che possono affrontare tutti, quindi non bisogna neanche dare un'immagine sbagliata che tutti possono partecipare senza preparazione, senza un'adeguata conoscenza del territorio dove si va a lavorare, e nel contempo però cercare di trovare, io dico insieme tra tutti gli attori, quali sono le migliori modalità per garantire il massimo livello di sicurezza e di conoscenza di dove si trovano gli atleti in ogni momento della gara. Su questo noi speriamo che la Regione voglia darci innanzitutto chiarezza, ma voglia dare anche un segnale di apertura per cercare - io dico nell'interesse di tutti - di far sì che questa manifestazione possa svolgersi al meglio. Grazie.

Presidente - Apriamo la discussione generale. La parola al Consigliere Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Non avremmo mai voluto essere qui a discutere del Tor, non perché il Tor non sia importante - adesso lo spieghiamo - ma perché con quello che è successo si è dimostrato che effettivamente in Valle d'Aosta non c'è la mafia siciliana, non c'è la 'ndrangheta calabrese, non c'è la camorra napoletana, c'è un'organizzazione trasversale che potremmo definire la "gamolla valdostana", che prende il nome da quel piccolo parassita che va ad infestare i formaggi e piano piano si divora, iniziando dalla crosta, tutto il formaggio. Stiamo cercando di capire chi sia il capo di quest'organizzazione, ci dicono che si chiami "Gargamolla", ma non sappiamo ancora bene, anche se abbiamo un'idea di chi potrebbe essere. Ci siamo immaginati questo tour: lo "Tor di Gargamolla", in cui il Presidente della Regione con il pettorale n. 1 sta alla partenza, attorniato da alcuni componenti della Giunta con gli altri pettorali. Hanno deciso tutto, sotto lo striscione c'è una scritta che inneggia allo sport, l'importante non è partecipare è stravincere e anche organizzare; qua e là vediamo distribuiti dirigenti delle società partecipate, chi ha un asciugamano, chi un barilotto al collo con generi di conforto per i concorrenti illustri.

Qui si è verificata veramente una cosa incresciosa, perché, quando la politica vuole mettere anche le mani sullo sport, si arriva ad un punto che è un punto di non ritorno. Al di là di quello che succederà, il grande danno è già stato fatto, perché sentir dire da un politico che non metterà a disposizione la Protezione civile per l'organizzazione di una manifestazione che, con tutti i miglioramenti che poteva avere, era comunque una manifestazione che ha portato un ritorno d'immagine e soprattutto anche ha portato molta gente a venire in Valle d'Aosta a scoprirla, la Valle d'Aosta è diventata a livello internazionale comunque il simbolo di una manifestazione che funzionava. Queste minacce non ci sono piaciute, non ci è piaciuto l'atteggiamento servile da zerbino dei Sindaci, che sostanzialmente hanno chinato il capo e hanno detto di essere per il nuovo Tor e non per il vecchio, una cosa veramente incresciosa. Non ci è piaciuto neanche, segnalato peraltro da una testata on line, il fatto che tale Adriano Favre si sia intestato il dominio di un sito, che, guarda caso, porta il nome di quella che poteva essere la nuova manifestazione.

Noi allora vorremmo interrompere sinceramente questo teatro in cui probabilmente voi stavate cercando qualche posto, qualche incarico interessante per qualche cugino, per qualche fidanzata o fidanzato pro tempore, per qualche altro parente. Lasciamo perdere queste miserie, si abbia il coraggio di dire che si è sbagliato, si abbia il coraggio di dire che non tutto del Tor che veniva fatto andava bene e che ci potevano essere dei miglioramenti, ma da lì ad arrivare ad un ricatto - perché di questo si tratta, quello che è stato fatto - ci passa molto. Qui quindi si chiede sinceramente, per il bene e per l'immagine della Valle d'Aosta, un passo indietro, un tavolo di trattativa con dei tempi certi per mettere fine a questo teatrino. Se poi volete farvi la gara e stabilire già anche l'ordine di partenza e l'ordine di arrivo, fatelo, però sinceramente non pensiamo che questo vada nel senso di dare credibilità alla nostra Regione.

Presidente - La parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

Anticipo che vorremmo chiederle, Assessore Marguerettaz, alla fine del mio breve intervento un'esposizione dei fatti e rimanere in discussione generale se possibile, perché in IV Commissione abbiamo chiesto di poter audire prima della discussione di oggi la sua figura, eventualmente quella del Presidente e anche la responsabile Nicoletti di VdA Trailers per avere gli elementi per discutere oggi, perché non vorremmo neanche fare una discussione a vuoto o senza avere - spero di non mettervi in difficoltà con questa proposta - tutti gli elementi per esprimere un giudizio per eventualmente modificare la mozione, per fare tutto quello che vogliamo.

Fino ad oggi - non so i colleghi di maggioranza - noi siamo stati tenuti all'oscuro di questa vicenda ed è per quello che abbiamo voluto portare questa mozione in Consiglio e fare un comunicato che vorrei riportare sugli indirizzi della mozione. Noi non abbiamo preso posizione per l'uno o per l'altro perché i valdostani oggi quello che vogliono è rimanere uniti intorno al Tor des Géants, non vogliono dare ragione all'uno o all'altro, anzi si dividono nella misura in cui non si riesce a trovare una soluzione. Il messaggio che abbiamo voluto lanciare con questa mozione quindi è questo e vi invitiamo nel dibattito a fare in modo di arrivare ad una soluzione. La mozione chiede una sospensione, la riapertura di un tavolo di trattative e di ritornare all'interesse generale. Questo Tor des Géants nato dal nulla è diventato importante grazie a chi l'ha pensato, ma grazie a chi l'ha sostenuto, quindi voi del Governo in questo periodo, grazie a chi insieme ha fatto squadra affinché questa manifestazione diventasse non solo una manifestazione sportiva, ma un volano economico importante.

Oggi perché parliamo di Tor des Géants qua? Perché l'immagine, il ritorno turistico e tutto quello che ha portato il Tor des Géants grazie alla squadra che si è formata intorno a VdA Trailers è di grande levatura. È lì che vogliamo arrivare. Assessore Marguerettaz, l'abbiamo lasciata in Alto Adige con la IV Commissione molto fiero, io ricordo le sue parole, la fierezza che aveva vicino al Presidente Pacher, ma mi ricordo bene con quali parole e con quale emozione presentava il Tor des Géants fuori dalla nostra regione e consegnava il libro del Tor des Géants al Presidente dell'Alto Adige. Da allora ad oggi cosa può essere successo di così grande che noi non abbiamo saputo per arrivare ad una soluzione così estrema? Lanciare cioè un nuovo Tor e, se è così, ce lo dirà dopo, valuteremo anche se queste condizioni sono quelle per le quali prendere delle decisioni. Cosa può essere successo però per intervenire in maniera così tardiva? Perché se i problemi erano così grandi, a settembre, finito il Tor, bisognava prendere posizione e trovare le soluzioni, lanciare le proposte, creare anche con il Consiglio regionale e con le Commissioni la possibilità di valutare cosa stava succedendo. Assessore Marguerettaz, quindi qualche cosa a noi sfugge, lei probabilmente, avendo partecipato a tutti questi tavoli, le cose le conosce meglio di noi, avremo occasione anche di sentire, spero, in IV Commissione chi fino ad oggi si è occupato di questa manifestazione.

Il messaggio che vogliamo lanciare con questa mozione però è che vogliamo un unico Tor in Valle d'Aosta e vogliamo soprattutto che i valdostani non si dividano intorno e per una manifestazione così importante che forse per la prima volta negli ultimi anni ha dato entusiasmo, ha creato unità e ha creato solidarietà nella comunità. Bravi tutti quindi coloro che fino ad ora sono riusciti ad arrivare fino a questo punto. Molto male se non troveremo invece una condizione di unità per proseguire verso questo cammino, che è stato un cammino di speranza in un'esperienza tutta nuova per la comunità. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 19.32 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - Altri che chiedono la parola? La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Intervengo molto volentieri cercando di dare qualche elemento, perché sicuramente, se c'è stato un atteggiamento, è stato quello di buttarla in politica, quindi sostanzialmente mettere in atto una serie di atteggiamenti, una serie di dichiarazioni in modo tale da non analizzare le cose per quelle che sono.

Mi permetteranno di dire che il trail non l'abbiamo inventato in Valle d'Aosta: il trail è un fenomeno mondiale, prima Roscio parlava di siti spagnoli, potremmo trovare siti americani, il fenomeno è un fenomeno straordinario, un fenomeno coinvolgente. Quali sono stati gli ingredienti straordinari che hanno fatto diventare il trail della Valle d'Aosta un trail degno di interesse a livello mondiale? Sicuramente non un marchio, sicuramente non un nome, ma l'Alta Via n. 1 e l'Alta Via n. 2, cioè un insieme di investimenti che negli anni la Valle d'Aosta ha fatto costruendo dei sentieri che sono straordinari, che sono dei panorami mozzafiato e che ad un certo punto sono stati valorizzati con una manifestazione, che qualcuno probabilmente ritiene essere una manifestazione che, in virtù di una registrazione di un marchio, è proprietà privata. I colleghi credo che con molta facilità andranno a prendere i contratti che abbiamo sottoscritto negli anni - vi farò perdere due minuti - proprio citando testualmente che "la competizione denominata - questa la ritroviamo nel 2012, nel 2013, nel 2014 - Tor des Géants-Endurance Trail è un'iniziativa nata d'intesa tra la Regione autonoma Valle d'Aosta, l'Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti e la società Valle d'Aosta Trailers. Il marchio e il logo "Tor des Géants-Endurance Trail della Valle d'Aosta" sono stati registrati a cura della società Valle d'Aosta Trailers previo accordo con la Regione autonoma Valle d'Aosta e previo impegno della società a non cedere in nessun caso a terzi l'utilizzo del marchio, né ad utilizzarlo in modo autonomo senza il preventivo consenso e accordo dell'Amministrazione regionale coideatore della gara e committente della sua organizzazione". Io credo che questa frase sgombri tutti i campi circa il dire: "mah, cosa ha fatto la Regione?, avete sentito: "coideatore", il marchio non può essere utilizzato senza l'autorizzazione.

L'equivoco è dovuto al fatto che nel 2015, quindi, dopo una serie di cinque anni di Tor, abbiamo cambiato la metodologia di sostegno e, in virtù dello storico, abbiamo detto: possiamo assumere il ruolo degli sponsor, ovvero lasciare per quest'iniziativa la gestione in prima linea alla società VdA Trailers. Noi siamo stati decisamente insoddisfatti della gestione 2015. Collega Roscio, mi ricordo anche le sue esternazioni nel momento in cui c'è stata l'interruzione, dove probabilmente a caldo, preso dalla gara, si è lamentato di tutta una serie di fatti, ma queste sue lamentele non erano isolate, erano delle lamentele diffuse. Io non voglio essere catastrofico, ma da più parti, addirittura su dei giornali come Repubblica, hanno detto: "in Valle d'Aosta sono dei pazzi, perché fanno una gara senza nessun requisito di sicurezza, non hanno GPS, non hanno la situazione sotto controllo", lei l'ha vissuta direttamente. Ad un certo punto c'era il caos nelle basi vita, nei punti di ristoro, c'era il caos nei rifugi, era fuori controllo. Da questo punto di vista, quello che noi diciamo molto brevemente è che quest'organizzazione non è all'altezza di gestire una manifestazione così complicata, non ci sono i requisiti di sicurezza.

Qualcuno mi ha detto: "ma ti svegli alla vigilia?". Non è che siamo in un ispettorato di polizia, vi posso dire che ho sollecitato diverse volte degli incontri al termine del Tor, anche perché noi abbiamo dei modi di compararci. Vediamo quello che succede con l'Ultra Trail du Mont Blanc, finito il quale, gli organizzatori mettono i partner tutti attorno ad un tavolo per verificare cosa funziona e cosa no. Noi siamo riusciti a fare questa riunione il 30 ottobre, per carità, non è esattamente a ridosso della manifestazione, ma il 30 ottobre, dove mi è stato portato un report in cui sostanzialmente c'erano gli accessi internet da tutto il mondo - e lì la notorietà del Tor des Géants non è in discussione, abbiamo lavorato per questo e poi ci ritorno -, il problema era un dossier dove si affrontavano le criticità in modo tale da potersi organizzare per migliorare. In quella sede abbiamo avuto modo, io insieme ai miei dirigenti, di dire le cose che non avevano funzionato e che ci si aspettava un'attività di ulteriore analisi, dopodiché gli organizzatori sono spariti. Semplicemente per testimoniare quello che è successo il 26 novembre, quindi quasi un mese dopo, finalmente qualcuno mi ha scritto, ma per dirmi: "abbiamo l'intenzione di presentare una piattaforma multimediale e poi non abbiamo avuto riscontro per l'invito a cena con i volontari". La mia e-mail di risposta, che è quindi anche questa certificata, è di questo tenore: "mi aspettavo un riscontro dopo la nostra chiacchierata passata. Per il prosieguo ritengo che l'Amministrazione regionale, prima di confermare l'interesse per una collaborazione ad una nuova eventuale edizione, deve condividere alcuni elementi fondamentali". Vi sembra che ci siano dubbi su uno scritto di questo genere? Non credo. Morale: non abbiamo sentito più nulla, per cui alla fine verso la vigilia di Natale ho telefonato di nuovo e ho detto: "guardate che non ci siamo, non abbiamo avuto nessun riscontro, niente di niente".

Una parentesi: questo tavolo veniva chiesto anche dagli sponsor tecnici che erano i più importanti, ovvero Montura e Tecnica. Gli altri sponsor mettono delle risorse per della visibilità, ma questi due sono due sponsor tecnici, cioè vivono di trail, vendono del materiale di trail e anche loro hanno chiesto questo tavolo per poter fare questo tipo di analisi, anche a loro è stato negato, risultato: questi due sponsor sono andati via. Le insinuazioni sono una brutta cosa e mi è stato detto: "perché tu devi parlare con gli sponsor", semplicemente per questo fatto. In tutti questi anni, salvo il 2015, nell'articolato era scritto: "la società si impegna a ricercare degli sponsor per la gara, d'intesa con la Direzione promozione e marketing dell'Assessorato del turismo. I contratti di sponsorizzazione sono sottoscritti tra la società e lo sponsor previa acquisizione del benestare formalizzato da parte della Direzione promozione e marketing circa il gradimento dello sponsor e i contenuti dell'accordo di sponsorizzazione. È fatto divieto alla società di concludere accordi di sponsorizzazione senza avere preventivamente acquisito il suddetto benestare di cui al punto 2. La gestione degli sponsor e dei contratti di sponsorizzazione è di competenza della società. Con riguardo all'uso dell'immagine del Tor des Géants da parte degli sponsor, modalità di utilizzo, mezzi e linguaggi di comunicazione selezionati, gli stessi dovranno essere preventivamente di volta in volta autorizzati dalla competente Direzione promozione e marketing". Vi sembra che il rapporto tra Regione e sponsor sia estraneo all'attività contrattuale? Ricordo che questi sponsor, quelli che ho citato, sono sponsor da svariati anni, quindi sempre sottoposti a queste norme contrattuali: ecco perché ci sentiamo con la coscienza a posto di aver fatto tutto il possibile per poter comunicare che quest'organizzazione non era all'altezza e che era necessario fare un cambio di rotta.

Nel 2015 abbiamo riconosciuto l'errore, abbiamo immaginato di assumere la figura degli sponsor e di affidarci, abbiamo fatto male, perché, da questo punto di vista, l'edizione è un'edizione con molte critiche, e vi dirò di più: questo tipo di direzione, questa sì porterà alla morte del Tor, ma non alla morte di un marchio, perché quello che è più grave è la credibilità di una Regione, di un sistema. La prova l'abbiamo avuta l'anno scorso: quando le cose non andavano bene, telefonavano in Assessorato per chiedere cosa stava succedendo. Le famiglie che non sapevano dov'erano i loro parenti e i loro corridori a chi telefonavano? In Assessorato. Capite che, al di là della figura sponsor o non sponsor, in tutto il mondo considerano che il riferimento è la Regione e noi abbiamo il diritto, ma soprattutto il dovere di tutelare la Regione.

Mi consentirete solo una battuta ancora sull'impresa privata. Il Tor è nato perché l'Amministrazione regionale ha fatto una prima delibera di 200 mila euro in cui ha previsto un'edizione zero, ovvero nel 2009, l'anno prima del primo Tor, ha fatto una simulazione con quattro atleti, ma soprattutto ha fatto una campagna promozionale facendo dei video, facendo delle foto e mettendo a disposizione tutta la potenza che può avere un'Amministrazione regionale nel comunicare questo percorso delle alte vie. Eravamo l'Assessore Isabellon ed io in allora quando la prima versione del Tor è arrivata in modo grezzo e abbiamo fatto una riunione con i suoi tecnici, con il dottor Cugnod, con il dottor Bianchetti, per andare a bonificare e vedere tutti i sentieri e l'edizione zero è servita per mettere a punto tutto. Nel 2010 abbiamo fatto la prima edizione. Solo per darvi la sensazione, perché, quando la politica ti viene incontro, la politica è benedetta; quando la politica in qualche modo ti pone dei problemi, diventa un'intrusione. Ma sa qual è stata, Ferrero, l'intrusione del 2010? Che abbiamo fatto una delibera il 31 dicembre dove abbiamo ripianato una perdita di 30 mila euro. Ha capito qual è stata l'intrusione della politica? "Maledetta politica"...io ho sentito veramente un urlo dal Fondovalle: "ma cosa state facendo, vi state intromettendo nel Tor?". Abbiamo fatto una delibera, la società aveva una perdita di 30 mila euro, giustificata dal fatto che erano aumentate le spese dell'USL, nessuno ha fatto delle cose straordinarie, ma era solo per dire che la politica è intervenuta, tant'è che negli anni successivi il contributo è stato decisamente superiore. Leggere sui giornali che la Regione è uno sponsor come tutti gli altri e non è necessario io credo che la dica lunga su qual è l'atteggiamento, ovvero: finché la Regione serve, finché siamo in una fase di startup bene, dopodiché ci facciamo stramaledettamente i fatti nostri.

Non voglio andare oltre, andare a vedere tutta una serie di piccolezze, se questa società è senza scopo di lucro oppure qualcuno l'ha eletto ad un proprio lavoro, lasciamo perdere. Il concetto è che l'Amministrazione regionale ritiene che la promozione del suo territorio passi per gli eventi sportivi che sono tipici della montagna, per fare dei nomi: i trail di alta montagna, c'è questo ma ce ne sono altri, gli eventi sportivi d'inverno, il Mezzalama, il Tour du Rutor, c'è tutta una serie di attività che sono quelle che ci distinguono, andate a vedere nel piano di marketing, sono i prodotti star.

Non possiamo permettere allora di avere una manifestazione come questa, che non ha i requisiti di garanzia, quindi, da questo punto di vista, l'Amministrazione regionale va avanti nel proporre una manifestazione che ha tutti i requisiti di sicurezza, ha tutta una serie di attività che sono utili alla promozione.

Ancora una battuta: i Sindaci sono considerati degli zerbini? Io voglio solo ricordarle una cosa: che questi Sindaci zerbini sono quelli che nel 2009 e nel 2010 hanno attivato tutta la rete dei volontari, perché, al di là di qualcuno che può avere delle idee, sul territorio ero un emerito sconosciuto e i Sindaci sono stati chiamati dalla Regione, ma c'è scritto anche nella delibera, andate a vedere, andate a prendervi la prima delibera del 2009: c'è proprio scritto che gli Assessorati dell'agricoltura e del turismo hanno convocato tutti i Sindaci, in modo tale che al loro interno attivassero tutte le attività per poter lanciare quest'evento. Capite che i Sindaci non sono uno zerbino, sono veramente coloro che hanno permesso questo processo importante di coinvolgimento di tutta la comunità, senza l'attività dei Sindaci, non ci sarebbe stato. Le farò ancora presente che abbiamo fatto due riunioni, perché nel 2010, come si può ben intuire, ci sono state le elezioni comunali, quindi abbiamo fatto una prima riunione ante elezioni, poi, siccome erano cambiati dei Sindaci, abbiamo fatto anche una riunione post e c'è sempre stata un'adesione. Non sono quindi degli zerbini: sono dei soggetti che hanno vissuto sulla propria pelle tutte le problematiche giorno per giorno, perché poi, quando le cose non funzionano sul territorio, la gente arriva in Regione, ma va anche nelle case comunali. Da questo punto di vista, quindi credetemi, non voglio farvi perdere così tanto tempo, ma ci sentiamo con la coscienza veramente a posto e quest'intervento è un intervento per difendere una manifestazione, non è una questione di marchi, i marchi sono tutti dei discorsi...è un affare di legali e io non voglio entrare in questo meccanismo. Quello che conta è che la Valle d'Aosta sia sempre all'altezza e, nel momento in cui ci metteremo alla prova, partirà la manifestazione, andrà tutto molto bene...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...l'ho già detto nell'e-mail, poi ancora successivamente abbiamo cercato di recuperare, il Presidente, dopo i miei tentativi, ha voluto fare un altro tentativo. Abbiamo fatto una riunione, abbiamo proposto un comitato che sovrintenda alla manifestazione, quindi nessuno in quella situazione voleva estromettere nessuno. Voglio però dirvi che questo comitato non è un'improvvisazione. La prima delibera diceva nei vari impegni: "la definizione del percorso di gara in collaborazione con il Servizio di sentieristica dell'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali - parlavamo degli obblighi della società - la predisposizione del piano di sicurezza e del piano di emergenza in accordo con la Direzione Protezione civile, Soccorso alpino valdostano, l'USL e l'UVGAM". Già allora, all'inizio c'era questo tipo di necessità, quindi lì abbiamo semplicemente riproposto, viste le difficoltà del 2015, di rimettere in piedi quest'organizzazione. Purtroppo qual è stata la risposta? O meglio lì non ci hanno risposto, hanno detto: "ci pensiamo". Il giorno dopo sono partiti con le iscrizioni. Noi avevamo detto: "vi facciamo questa proposta, soprassedete alle iscrizioni e andiamo a definire", ma perché soprassedere alle iscrizioni? Perché probabilmente c'era da intervenire sul regolamento. Io non posso prendere delle iscrizioni che vengono fatte su un regolamento e cambiare il regolamento dopo, quindi non era una stupidaggine quella che abbiamo fatto nel dire di sospendere, perché se volevamo intervenire, dovevamo intervenire prima delle iscrizioni. Di tutta risposta noi andiamo avanti e ancora adesso negli incontri che ho avuto...hanno avuto come risposta: "facciamo i sorteggi, mandiamo le e-mail". Devo dire quindi che le possibilità di accordo non sono state interrotte da parte nostra e quindi riteniamo di dover procedere in questa direzione.

Presidente - La parola al collega Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Président.

Intanto ringraziamo l'Assessore per la sua illustrazione, abbiamo ascoltato con attenzione, forse...anzi sicuramente il passaggio mancante è stato questo, perché noi ci siamo trovati - abbiamo parlato questa mattina di condivisione su certi dossier - in queste settimane, e avete visto che la posizione delle opposizioni è stata anche nella costruzione del documento molto prudente, nel cercare anche di interpretare i nostri sentimenti, cioè di non dividerci anche sul Tor des Géants: il Tor dei bianchi, il Tor dei rossi, il Tor dei rossoneri, dei progressisti...allora, la mancanza di informazione e la mancanza di possibilità di farsi un'idea e anche di difendere una posizione eventualmente condivisa dell'Amministrazione è stata la difficoltà che noi abbiamo riscontrato, perché sono settimane che non si parla d'altro. Penso che anche voi siate stati sollecitati su quest'argomento, perché effettivamente l'attesa sul Tor, la grande crescita di quest'evento sportivo e la convinzione di tutti noi che questo è uno dei più grandi trail esistenti - non vogliamo sbilanciarci troppo, però esistenti in tutto ciò che è il panorama dei trail soprattutto estremi - e soprattutto anche ciò che negli anni è stato sviluppato attorno, anche durante l'anno, su quest'importante evento...ci ha lasciati un po' stupiti e attoniti proprio il non sapere che cosa stava succedendo.

È chiaro quindi che, non essendo poi stato convocato il Consiglio regionale, nelle scorse settimane abbiamo cercato di costruire una mozione che chiedeva...e poi chiederemo all'Assessore anche di rispondere puntualmente sulle richieste, il secondo punto chiaramente è stato esaurito, nel senso che la dettagliata relazione è stata fatta, ma, al di là di questo, la nostra posizione è stata quella di richiedere un passaggio in Commissione. Non volevamo che in Consiglio si parlasse di tutto, ma volevamo avere contezza di ciò che effettivamente era successo. Sicuramente la ricostruzione dell'Assessore...ci ricordiamo benissimo quand'è nato il Tor e l'iniziativa che è partita da un'idea, che poi è stata presa in carico dall'Amministrazione sapendo che si andava, con tutti i rischi del caso, ad interpretare una gara estrema con tutti i rischi che questo può avere, come peraltro è per questo genere di manifestazione.

La prima considerazione, Assessore, è che sarebbe stata sufficiente anche la convocazione di una Capigruppo per informare delle cose che sono state dette qui ai Capigruppo, o poi a chi era interessato per poter effettivamente conoscere i contenuti. Con i Sindaci probabilmente lo avete fatto, perché se avete fatto una riunione anche a porte chiuse, perché noi capiamo che ci sono delle questioni più delicate, meno delicate, ci sono delle ricostruzioni e ci sono gli atti e le lettere, ma avere effettivamente...perché tutti noi abbiamo capito che qualcosa era successo, perché tra di noi ci chiedevamo perché si va a non sostenere più una certa manifestazione che apparentemente funzionava, poi certi problemi ce li avete detti oggi, qualcosa si capiva anche l'anno scorso effettivamente su certe problematiche, al di là della tragedia dell'edizione precedente. Quello che noi avremmo voluto è effettivamente avere gli elementi per poter farci un'idea, invece si è corso da una parte, dall'altra proprio perché - come dice lei, Assessore - sono partite le iscrizioni e quindi l'Amministrazione ha dovuto...e abbiamo capito che qualcosa non ha funzionato. La prima considerazione quindi è che su argomenti che hanno effettivamente una trasversalità e un interesse così generale, come il Tor des Géants, sarebbe stato, secondo noi, più prudente e soprattutto più utile per tutti, onde evitare poi di fare polemica solo per fare polemica - che poi non era assolutamente intenzione, e l'iniziativa lo dimostra -, effettivamente essere coinvolti.

L'altra considerazione è che abbiamo letto nelle ultime ore che c'è stata una riunione e ci sono stati dei tentativi di mediazione, se non abbiamo capito male, e quindi va nell'ottica di ciò che noi avevamo richiesto. Al di là di sospendere ogni iniziativa che poi nel frattempo si è portata avanti con gli atti, ciò che si chiedeva era una dettagliata relazione e di riaprire un tavolo che lei, Assessore, se non abbiamo capito male, ha riaperto ieri. Questo quindi per dire che le nostre proposte non sono lontane dalle vostre posizioni: ecco perché il collega Bertschy in premessa ha chiesto di poter intervenire sulla discussione generale, per cercare una sintesi, perché noi effettivamente, come si è ricordato, non vorremmo anche dividerci sul Tor des Géants, perché effettivamente è qualcosa che ha confuso e sballottato anche i valdostani, sapendo che ci sono state le reazioni più disparate e comunque se n'è parlato molto. Noi quindi vorremmo vedere se c'è la possibilità effettivamente di avere poi ulteriori elementi - che lei, se non abbiamo capito male, si è riservato di darci anche in Commissione - e di capire questa sintesi che state cercando se può produrre...perché siamo obiettivi: sarà molto difficile che ci siano due Tor, uno dopo l'altro con tutte le problematiche con i volontari, con gli iscritti da una parte, gli iscritti dall'altra, gli esclusi di qua che poi si iscrivono di là. Effettivamente la sintesi conviene a tutti, la sintesi conviene sia all'Amministrazione che a chi oggi è già partito con un'organizzazione portandosi un po' avanti.

Noi quindi vorremmo semplicemente capire se c'è la possibilità effettivamente di trovare una sintesi su questo documento, che crediamo potrebbe veramente fare del bene a tutti e soprattutto alla politica, perché quello che è passato effettivamente è che la politica, come l'Assessore poi ha ricordato in certi interventi, ha voluto...allora, noi non vogliamo neanche che la politica si schieri da una parte o dall'altra. Noi su questa cosa effettivamente, Assessore, ci teniamo molto affinché si possa capire, se c'è ancora uno spiraglio, se queste trattative di queste ultime ore stanno producendo dei frutti, anche per evitare di fare discussioni che poi non porterebbero da nessuna parte. Veramente l'auspicio è che ci possa essere una soluzione a questa vicenda, che più si protrarranno le settimane e più diventerà devastante mediaticamente, e non solo, e soprattutto non farà fare una bella figura alla Valle d'Aosta. Grazie.

Presidente - La parola alla Consigliera Certan.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Credo che il Tor des Géants abbia avuto in questi anni un grandissimo pregio: quello di portare in montagna e di far camminare non solo i trailer, ma anche molti valdostani che prima non erano soliti camminare o andare in montagna, andare sui sentieri e non conoscevano le alte vie. Ha messo in moto un'attenzione e un avvicinamento alla montagna sicuramente innovativo e anche intrigante. Sicuramente qualcosa di nuovo che non è stato certo inventato in Valle d'Aosta. D'altra parte Il Grande Fratello o queste grandi trasmissioni non sono state inventate in Italia, ma in America e poi sono state importate. Benissimo, questa gara ha messo in moto una sinergia e una solidarietà fra enti e istituzioni direi, perché non opera solo il Governo regionale, ma diversi enti e diverse istituzioni che hanno collaborato sempre fattivamente, il che da tempo non si vedeva più in Valle d'Aosta; un'imprenditoria anche privata, che ha cercato di attivarsi, di mettersi in moto e di cercare una sinergia. Ripeto: da tempo non si vedeva più questo. Ha messo in moto soprattutto i cittadini e tantissimi volontari che sono sì stati organizzati da terzi, ma credo che abbiano scelto con la loro volontà di partecipare proprio perché attratti.

In questi giorni, tutto di colpo, dopo mesi di silenzio, abbiamo sentito di tutto e il contrario di tutto. Sull'importanza però di questa manifestazione pensavamo di non dover aggiungere nulla, perché ci sembrava talmente scontata e talmente evidente; ci pareva chiaro che questa manifestazione avesse messo al centro, oltre all'aspetto agonistico, sportivo, sociale, anche quello di promozione e di marketing della Valle d'Aosta, quel piano di marketing che sogniamo da un po' di anni, dall'inizio della legislatura ma che non abbiamo ancora visto.

Vi è un altro aspetto che ci sembrava ovvio e insindacabile: l'organizzazione mista fra privato e pubblico, dove l'ideazione di Valle d'Aosta Trailers (...probabilmente lei ha altri contratti, poi magari me li fornirà, però quello del 2009 a me risulta, perché li ho letti, che dica...)

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...no, ho chiesto di fornirmi, se può, le due copie...dice che la competizione denominata Tor des Géants- Endurance Trailer Valle d'Aosta in programma dal 12 al 19 settembre 2010 è un'iniziativa nata su proposta dell'Associazione Courmayeur Trailers, che andrebbe un po' in contraddizione con quanto ha detto in un'intervista fiume il Presidente, quindi questo a me risulta essere il contratto del 2009...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...Assessore Marguerettaz, deve portare pazienza se siamo un po' ignoranti in materia, non ci avete dato nessun elemento né in Commissione, né in Consiglio, vi siete tranquillamente fatti, rifatti...avete deciso voi quello che dovevate fare, quindi scusi se leggo male...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...fatti e rifatti, scusi, ho dimenticato il passaggio, tutto il calendario e tutte le varie tappe. Volevo tagliare, ma sarò più precisa. Crediamo quindi che, come ogni scelta e ogni evento, ogni manifestazione, sicuramente aveva delle pecche, sicuramente poteva essere letto sotto diverse facette. Noi, come gruppo, non siamo certo qui a parteggiare per gli uni o per gli altri, non siamo qui a fare il tifo per nessuno, però siamo qui che cerchiamo di difendere una cosa che è entrata nel cuore dei valdostani, crediamo che sia entrata in modo anche positivo e riteniamo che non possa essere liquidata, perché voi avete liquidato una manifestazione che funzionava, in questo modo. Credo che fosse lecito che tutti i partner, avete citato sponsor, corridori, volontari, Enti locali, fossero autorizzati ad evidenziare le criticità, le problematiche, poiché ognuno avesse avuto sicuramente un ruolo fondamentale nella riuscita. La Valle d'Aosta finalmente, Assessore Marguerettaz, con il Tor è stata promossa in modo internazionale, certo grazie anche alle sue bellezze, ma altresì per questa sinergia e per l'organizzazione riuscita.

Avremmo poi pensato di dover portare anche noi in Consiglio delle nostre idee magari, o in Commissione, come hanno chiesto i colleghi precedentemente, portare idee, migliorie. Sicuramente l'aspetto della sicurezza non è certo un aspetto che noi avremmo sottovalutato. Ci aspettavamo anche che, prima di prendere certe decisioni, aveste fatto un passaggio in Commissione o eventualmente con i Capigruppo o in Consiglio, ma sappiamo che non perdete tempo per convocare un Consiglio a tema. Questa era una decisione, siccome coinvolgeva tutta la Valle d'Aosta, quasi da Consiglio straordinario, Assessore e Presidente, non da scelte solitarie e prese di posizione assolutamente arbitrarie. Ci siamo ritrovati a discutere come si fa all'asilo: noi siamo qui che partecipiamo ad un dibattito come si fa all'asilo fra i bimbetti di tre anni, che si strappano un giochino, sicuramente un bel giochino: questa è la maturità di questa Giunta regionale che ha dato quest'immagine a tutta la Valle d'Aosta. Purtroppo, ormai con i social la Valle d'Aosta non è più une île bien fermée, ma è sotto gli occhi e l'attenzione di tutti. Siamo adesso in una situazione in cui noi pensiamo che ci sia ancora la possibilità di trovare degli accordi. Direi di trovare un accordo comune perché è nell'interesse di tutti, l'hanno già detto anche i colleghi che mi hanno preceduto.

Aggiungerò ancora un altro passaggio: i problemi della Valle d'Aosta non sono solamente e prioritariamente il Tor des Géants, credo che lo sappiamo tutti e lo sa tutta la Valle d'Aosta. In questi giorni l'abbiamo anche dimostrato, sappiamo quali sono i problemi, quali sono gli investimenti che deve fare la Valle d'Aosta. Riteniamo però che il modo, il metodo con cui voi, come Governo regionale, avete affrontato un evento che è di proprietà di tutta la Valle d'Aosta, neppure vostra, non sia assolutamente adeguato. Questo metodo, che ben conosciamo, è un metodo autoritario dove uno solo decide. Sicuramente sarebbe stato importante avere il confronto che abbiamo auspicato in Commissione e che ci è stato negato stranamente, perché ci siamo chiesti come mai altre volte i confronti li abbiamo avuti e invece su questo non si è voluto fare.

Abbiamo anche dovuto apprendere tutta una serie di informazioni da un'intervista del Presidente della Regione, un'intervista fiume sulla quale magari ritorno dopo, ma mi farebbe piacere capire a questo punto, dopo che lei ci ha letto anche i vari contratti, se ci potete rispondere chiaramente di chi è la proprietà del marchio del Tor des Géants in questo momento. Se è vero che da dopo il 30 ottobre...perché abbiamo avuto anche noi delle informazioni e ci risulta, ad esempio, che l'Assessore Marguerettaz abbia saltato un'informazione che lui ha ricevuto a metà...abbia dimenticato e saltato nella dicitura...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...no, non c'è più un Presidente, si va avanti così, ognuno può fare quello che vuole, Presidente Viérin? Non so...

Presidente - Ho richiamato più volte l'Assemblea, lo rifaccio. Prego, continui.

Certan (ALPE) - ...perché ci risulta che non è vero che non abbia ricevuto, Assessore...nelle riunioni dove si comunicavano dei dati organizzativi, ma alcuni aspetti sono stati affrontati in una mail e sono stati affrontati gli aspetti dello sponsor, della sicurezza, del regolamento, delle quote, dell'iscrizione, eccetera. Crediamo proprio per quello che possiamo conoscere - le ripeto, Assessore: noi siamo stati all'oscuro, così come lo sono stati i valdostani, di tutta una serie di aspetti, non li conosciamo perché appositamente voi non ce li avete forniti - che il torto, come molte volte si dice, non è mai tutto da una parte. Per il bene proprio della Valle d'Aosta e per quanto in questi anni è stato fatto, soprattutto dalla popolazione, dai cittadini che si sono offerti con il loro lavoro - molte persone hanno preso ferie per poter andare a fare i volontari -, quindi per tutti questi aspetti che sono anche sociali, noi vi chiediamo di non guardare solo gli aspetti economici e di ripicche personali, perché questa è una situazione di ripicca personale, di giochino rubato, di giochino non abbastanza a disposizione di qualcuno. Proprio per questo motivo, quindi chiediamo veramente che si arrivi ad un accordo, se lei ieri, così come ha dichiarato, si è visto e state cercando di incontrarvi con gli altri organizzatori, pensiamo che sia per una risoluzione proficua di questa situazione.

Devo dire, facendo un passaggio su quanto ha detto il collega Ferrero, che ci ha stupito anche l'atteggiamento, il collega faceva il paragone con le gamolle, ma c'è anche tutto il contorno delle gamolle, c'è anche chi ha cambiato in fretta posizione e tutto d'un colpo ha promosso tranquillamente altre soluzioni. Rispondendo ad una provocazione su Facebook di un cittadino, un Assessore ha detto: "anche nel cielo più luminoso può sempre volare un corvo o un gufo, ma bisogna anche saper entusiasmarsi delle cose buone per poter trovare la forza di costruirne ancora. Chi non sa godere del raccolto non se lo merita". Adesso quindi ci chiediamo chi dovrebbe godersi il raccolto, la Valle d'Aosta o il Governo regionale? "Mercoledì in Consiglio ulteriori chiarimenti sull'Endurance Trail Valle d'Aosta. Dopo il successo di La Thuile VdA avremo quello di Cogne e di tutta la Valle d'Aosta"; questo è davvero un commento: "chi non sa godere del raccolto non se lo merita", io sono indignata di fronte a questi passaggi.

Presidente - La parola al Consigliere Fabbri.

Fabbri (UVP) - Grazie Presidente.

Il mio intervento sarà molto breve. Siccome mi riconosco perfettamente in quanto hanno detto i colleghi Viérin e Bertschy, non sto a ripetere tutto quello che è stato detto e tutte le motivazioni che hanno addotto. Io vorrei semplicemente invitare chi ci rappresenta ad evitare di arrivare al punto di dover ricorrere poi alle carte bollate, ai tribunali. Purtroppo abbiamo già dei brutti esempi, dove ci siamo arenati davanti a delle situazioni che poi ci siamo trascinati negli anni, quindi vorrei veramente invitare chi ci rappresenta a non arrivare a questo punto e vorrei che alla fine di tutta questa storia non ci fosse una vittima, cioè la Valle d'Aosta, e ci fosse invece un vincitore, cioè la Valle d'Aosta. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Roscio.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

Sono stato chiamato in causa prima dall'Assessore, volevo dire ancora due parole. L'Assessore ha richiamato il fatto che il valore aggiunto di questa competizione sono le Alte Vie: la n. 1 e la n. 2 e le bellezze della Valle d'Aosta e probabilmente è anche vero. Io credo che le Alte Vie siano un patrimonio che viene messo a disposizione non solo per il trail del Tor des Géants, ma abbiano una valenza ben più ampia, anzi forse il trail è servito anche per dare conoscenza e per fare in modo che questi sentieri, che alla fine sono di tutti, possano essere conosciuti e maggiormente percorsi e quindi diano un valore aggiunto a chi opera in montagna, a chi lavora, sapete che su questo noi siamo sensibili. Ha ricordato anche l'articolo di Repubblica, dove ha detto che la Valle d'Aosta fa una cosa folle senza alcuna sicurezza. Una riflessione: forse il motivo del successo del Tor sta proprio anche in questi aspetti e se il Tor avesse un'immagine di una garetta, forse parteciperebbe un terzo degli iscritti, anche questi aspetti di estremo hanno dato l'immagine di quello che poi ha fatto la fortuna, perché altrimenti non ci sarebbe motivazione, è nella sfida che sta il motivo per cui uno si iscrive. I francesi dicono: "s'engager", cioè il fatto che bisogna prepararsi, bisogna andare incontro a delle regole del gioco fa sì che poi uno accetti queste regole del gioco e si impegni in questo e le mie lamentele andavano in quella direzione. A Tor chiuso, le mie parole sono state: abbiamo corso in condizioni molto difficili, una volta che le condizioni andavano a migliorare diventa difficile capire..." e difatti è stato spiegato successivamente, ma al momento era difficile capire le motivazioni dopo le condizioni in cui abbiamo corso...e questo può testimoniarlo anche il Presidente visto che c'era.

Detto questo, non vorrei che passasse qualcosa di strano sulla sicurezza, perché la discussione che viene fatta qua verte molto sulla sicurezza. Assessore, mi sembra di capire che ad una richiesta della Regione di aumentare i requisiti di sicurezza, Valle d'Aosta Trailers ha detto: "non ce ne frega proprio un tubo, andiamo avanti così come se niente fosse", questa è un'affermazione abbastanza grave. Io non so perché non ho sentito l'altra voce, però dalle parole dell'Assessore sembra quasi che ad una richiesta di incrementare la sicurezza dall'altro interlocutore sia venuto un diniego. Senza voler entrare nel merito, perché l'Assessore ha fatto una difesa che forse non interessava neanche come spirito della mozione capire se la Regione avesse tutte le ragioni e dall'altra parte Valle d'Aosta Trailers tutti i torti, né viceversa, non ci interessa questa cosa qua: a noi interessa - ed è evidente, forse non mi sono spiegato bene prima - che due eventi, qualora venissero portati, non sarebbero una bella immagine e ad oggi quella che esce dalla Valle d'Aosta non è una bella immagine, perché per mille motivi quello che è uscito è una disputa fra due soggetti su cui alla fine...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...non sarà così, Presidente, ma allora prenda la parola e spieghi meglio, perché quello che esce ad oggi è che ci sono due litiganti e chi ci rimette è la Valle d'Aosta. Se dovessero veramente avvenire due eventi e un volontario decidesse di partecipare ad uno piuttosto che all'altro...in cosa si distinguono i volontari? In volontari bravi e volontari cattivi, quelli che hanno partecipato ad uno piuttosto che all'altro evento? Noi vorremmo che comunque se mancano i requisiti al Tor des Géants, quello che c'è sempre stato fino ad oggi, la Regione liberamente potesse sfilarsi dicendo: "non ci sono i requisiti di sicurezza", ma non vorremmo che la Regione facesse alcun tipo di boicottaggio sulla riuscita dell'altro. La Regione potrebbe dire: "noi non ti diamo i finanziamenti perché riteniamo che non sei in grado di garantire la sicurezza, ma le garanzie in caso di incidente quelle te lo garantiamo", non andiamo a dire: "la protezione civile non te le daremo", Presidente, lei lo ha dichiarato questo. Lei comunque può tranquillamente spiegare se abbiamo capito male e se è stato ripreso male, noi non vorremmo questo e poniamo anche che la Regione abbia ragione da vendere, ma questo non esula da cercare di trovare delle mediazioni, perché forse il compito della politica è cercare di trovare delle mediazioni. Noi pensiamo che se in tutte le dispute, anche a livello internazionale, gli interlocutori si fossero messi ad un tavolo pensando ognuno di avere ognuno più ragione dell'altro, forse certi trattati non sarebbero mai stati firmati. A maggior ragione su questo, anche se la Regione pensa di avere molte ragioni, forse è il caso di cercare di smussare certi spigoli per cercare di trovare un accordo. Da qui alla fine - è stato ripreso in maniera molto sintetica, ma molto corretta dal collega Fabbri - da un tavolo di mediazione non potrà che uscire un vincitore che è la Valle d'Aosta e non l'Amministrazione regionale, o questo, o quell'altro contendente, e noi auspichiamo che si vada in questa direzione. Grazie.

Presidente - La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

In rapida sintesi, anche perché non abbiamo nessuna intenzione di trasformare questa discussione in una valutazione di fatti, di storia e di rendere tutto questo una gazzarra alla quale non vogliamo iscriverci, a noi interessa capire. Assessore, lei ha fatto una ricostruzione ed è quella che nella mozione era richiesta...avremo la possibilità probabilmente di avere anche un'altra versione, a noi quello che interessa oggi con la mozione è sapere, perché questa invece è una risposta che non ci ha dato, se è possibile riaprire - con lo spirito di unità che ha contraddistinto questa mozione, la posizione anche delle opposizioni fino ad oggi - una trattativa e verificare se ci sono le condizioni per arrivare ad un unico Tor: questa è la risposta conclusiva che intenderemmo sentire, altrimenti è inutile discutere, perché veramente poi cominciamo a dividerci anche qui in Consiglio regionale e non è questo lo spirito.

Presidente - La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Collega Bertschy e colleghi, proprio perché questa, per riprendere la dichiarazione che ha fatto il collega Roscio, non è una manifestazione che può essere ricondotta nella titolarità di qualcuno, qua si parla di Valle d'Aosta, quindi a poco servirebbe il fatto di dire: io non partecipo a questa manifestazione nel momento in cui dovessero esserci dei problemi, perché l'immagine che sarebbe compromessa sarebbe quella della Valle d'Aosta, quindi non è possibile dire: "io comunque ti do un sostegno passivo". Noi con quel tipo di manifestazione non abbiamo nessun rapporto proprio perché la riteniamo pericolosa e qualora, Dio non voglia, venissero fuori dei problemi anche di un certo tipo, l'immagine della Valle d'Aosta sarebbe compromessa. Non vi ricordate le dichiarazioni, i titoli dei giornali quando c'è qualcuno che finisce sotto una valanga, quando qualcuno cade in montagna? "Montagna assassina". Sarebbe un danno di immagine importante. È chiaro che non esiste il rischio zero, lo sappiamo, ma non è che l'estremo vuol dire non fare tutto quello che è possibile per evitarlo. Il rischio zero non esiste, in montagna non esiste, ma tu devi dimostrare di aver fatto tutto quello che era in tua facoltà per evitarlo.

Era solo per dirvi che, partendo da questo presupposto e partendo dal fatto che non vogliamo sprecare niente del lavoro che è stato fatto in tutti questi anni, ovviamente ci siamo mossi. Non è possibile oggi immaginare un'attività di questo genere, interromperla, anche perché se tu vuoi fare una manifestazione a settembre, ci sono dei tempi. Riteniamo che sia un appeal per gli italiani, per gli europei, per gli americani, per gli orientali e quindi bisogna prenotare aerei, bisogna fare delle cose, quindi non c'è più tempo da perdere. Da questo punto di vista, collega Bertschy, quindi non è possibile fermare la macchina. Ormai hanno tagliato tutti i ponti che abbiamo offerto, per cui ancora due giorni fa c'era una situazione in cui abbiamo fatto un'esplorazione. Intanto avevano già pubblicato gli elenchi...per fare che cosa? Se tu hai una voglia di trovare un accordo, ti fermi, invece nessuno si ferma. Da questo punto di vista, le due organizzazioni sono sostanzialmente due cose diverse. Noi stiamo andando avanti, abbiamo preso tutta una serie di accordi. Vi faccio solo un esempio: noi riteniamo che il GPS sia fondamentale, per fare questo bisogna individuare dei soggetti che con degli strumenti satellitari siano in grado di individuare sempre dove sei. Lasciamo perdere tutte le beghe di coloro che hanno tagliato, non tagliato il percorso, tutte discussioni inutili che attengono al mondo sportivo, ma parliamo della sicurezza... L'anno scorso c'era la nebbia, non si sapeva dove erano i trailers. C'era qualcuno che davano per disperso, invece era tornato in macchina e noi eravamo disperati, per fare questo, bisogna fare un investimento importante, bisogna prenotare e bisogna fare dei contratti. Se vogliamo essere all'altezza di quello che abbiamo dichiarato, quindi l'azione non è più ormai interrompibile, dopodiché tutte le altre valutazioni sul nome, sul marchio, quelle possono essere tranquillamente fatte, ma l'organizzazione è ovvio che va avanti, quindi, da questo punto di vista, collega Bertschy, noi non possiamo accettare questa mozione, non possiamo votarla.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Mi sarebbe piaciuto fare questa discussione in Commissione, Assessore, perché le avrei fatto qualche domanda: tipo se per caso non stiate cercando di rimediare ad un errore con un altro errore. Ha detto lei che c'è stato un errore nella gestione degli accordi con VdA Trailers e che adesso state rimediando, creando uno sfacelo. Sostanzialmente tutta questa discussione si poteva fare in un'altra sede, magari ci chiarivamo più in fretta, magari non stavamo semplicemente ad ascoltare le sue dichiarazioni senza avere nessun contraddittorio, perché non abbiamo altri elementi per fare contraddittorio.

Un'altra cosa invece molto interessante sono le dichiarazioni che ha fatto il Presidente Rollandin rispetto all'opinione pubblica in un'intervista, dove ha detto: "dell'opinione pubblica, tutto sommato, a noi interessa poco" e infatti si vede da come vi state comportando. Alla fine quindi quello che noi cerchiamo di fare è sostanzialmente evitare che l'immagine della Valle d'Aosta vada a pezzi. È chiaro che la montagna è assassina quando succede qualcosa, anche il mare lo è quando affoga qualcuno o la discoteca quando i ragazzi hanno dei problemi quando tornano a casa. Se vogliamo fare sensazionalismo, ne abbiamo finché vogliamo.

Voi non votate questa mozione, quindi vuol dire che non verrete in Commissione a raccontarci le cose?

(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...siete disponibili a venire in Commissione, è questo il discorso? Siete disponibili anche ad avere un confronto serio? Non quello che è stato fatto fin qui in questo momento, dove avete deciso non sappiamo neanche che cosa? Grazie.

Presidente - La parola alla collega Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Président.

Io volevo solo ricordare che nel 2009 la mia era stata una voce critica nei confronti dell'organizzazione del primo Tor des Géants per motivi diversi, alcuni continuo a sostenerli, su altri mi sono ricreduta, on dit: "il n'y a que les imbéciles qui ne changent d'avis". Ritengo che il Tor des Géants sia stato uno strumento di promozione della nostra immagine straordinario, ma non solo, il Tor des Géants ha avuto un'altra valenza che è tutta interna alla Valle d'Aosta, che è quasi diventata una componente identitaria. Non credo di esagerare, credo che il fatto di essersi trovati insieme a sostenere i concorrenti alle basi vita, a vivere il Tor des Géants dall'interno insieme, sia stato un momento di unione e di coesione straordinario.

Come i colleghi, io non voglio andare a ricercare quali siano le responsabilità di questa querelle, probabilmente ce ne sono da tutte e due le parti, e questo non è un tribunale. Noi abbiamo sentito le motivazioni dell'Assessore, non abbiamo avuto modo di sentire quelle dell'altra parte, ma poi giustamente, qualcun altro lo diceva, il collega Bertschy, non siamo qui per decidere per parteggiare per l'una o per l'altra soluzione.

Nel settembre 2014, dopo l'edizione 2014 del Tor, io avevo presentato un'interpellanza proprio riguardo alla sicurezza e l'Assessore Marguerettaz ci aveva rassicurati nel senso che si sarebbe fatto tutto il possibile, si sarebbe analizzato il regolamento e si sarebbe dato corso a tutte le modifiche ritenute necessarie. Assessore Marguerettaz, io non so cosa lei abbia fatto in quest'ultimo anno tra l'edizione 2014 e l'edizione 2015, se i risultati sono stati questi, forse una parte di responsabilità ce l'avete anche voi. È comodo fare lo sponsor dopo aver fatto certe dichiarazioni in Consiglio regionale ed essersi presi certe responsabilità, è molto "ponzio pilatesco" fare lo sponsor! A me francamente viene il dubbio che la posizione dello sponsor vi abbia fatto comodo, vi abbia fatto gioco, perché avevate pensato prima dell'ultima edizione di arrivare alla rottura e questa è una responsabilità che vi prendete voi, che dovete assumervi completamente.

La nostra mozione credo dava la possibilità di sospendere la querelle, di sedersi intorno ad un tavolo, perché questo è il ruolo della politica se condividiamo il valore del Tor come manifestazione sportiva, come manifestazione promozionale e come fattore di unione e di coesione per la nostra regione, perché è anche questo che è diventato, non dimentichiamocelo.

Président - La parole au Président de la Région.

Rollandin (UV) - Grazie.

L'intervento dell'Assessore - sollecitato a giusto titolo, perché non avevamo avuto l'occasione che magari serviva in altra sede per chiarire, e questo lo condivido - ha toccato sostanzialmente due aspetti importanti: uno è la cronistoria che doveva essere fatta per far capire cosa succedeva e com'erano questi accordi, tranne l'anno scorso; il secondo punto sostanziale è che fin dalla fine del Tor si erano sollecitati degli incontri per analizzare l'organizzazione e in particolare la sicurezza. Io voglio ricordare a tutti noi che tre anni prima c'era stato un morto. Che cos'è successo della sicurezza? La collega Morelli è testimone di quello che è successo. Era appena mancato il concorrente cinese, quando si è arrivati a Planaval - credo ci fosse la Morelli con il Sindaco di Arvier, Lucianaz -, la domanda che mi è stata fatta è: "cosa facciamo, andiamo avanti o fermiamo il Tor?". Credo che ci siano buoni testimoni. A quel punto nessuno rispondeva di che cosa si dovesse fare, nessuno prendeva una posizione, al che, tenendo conto che si pensava che le condizioni migliorassero e che c'erano persone disperse su tutto il territorio, ho preso la decisione di andare avanti. Ma, secondo voi, ero io che dovevo prendere la decisione? Però non rispondeva più nessuno. Io voglio solo ricordare questo per dire che l'altro aspetto indispensabile è la sicurezza, però la sicurezza non è arrivare dopo, è arrivare prima, è prevenire. Quando ha detto del GPS...non è una banalità, il GPS è la sicurezza, tutti gli atleti ci chiedono come mai in una gara, la più dura del mondo, non c'è il GPS ed è quello che noi abbiamo chiesto. Non è che con la controparte...qui ci dite: "eh, la buttate in politica", la politica non c'entra niente, non deve entrarci per niente, perché è stato fatto solo il discorso..."facciamo il comitato previsto dalla delibera". Alla fine sembrava che si arrivasse ad un accordo, tre minuti dopo hanno detto: "queste sono le nostre decisioni, andiamo avanti comunque". Richiamata, la stessa cosa. Ma vi sembra normale? Provate, sono lì. E cosa dobbiamo fare? Fermarci? Ecco la ragione per cui la politica non c'entra niente. I discorsi sono quelli, sono stati fatti discorsi tecnici sulla sicurezza innanzitutto, perché la responsabilità di fare quello che si può per la sicurezza è indispensabile, che poi succeda qualcosa può anche darsi, ma, una volta che hai fatto tutto il possibile, hai la coscienza a posto.

Presidente - Possiamo passare alla votazione? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 14

Contrari: 21

Il Consiglio non approva.