Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1568 del 5 novembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1568/XIV - Reiezione di risoluzione: "Criteri per il rinnovo dei vertici amministrativi e dirigenziali della società Monterosa S.p.A."

Presidente - Chiede la parola, per l'illustrazione della risoluzione, il Consigliere Ferrero; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente. Cercherò di essere rapido, come mi ero impegnato.

L'aver saputo che il 16 ci sarà il Consiglio di amministrazione della Monterosa ovviamente richiedeva, secondo noi, una presa di responsabilità riguardo alle nomine da parte del Governo regionale. A nostro avviso, dopo quello che è stato detto oggi nel dibattito sull'Autonomia - noi non siamo intervenuti, si è parlato di "modello Valle d'Aosta" - bisogna anche pensare che, per quanto riguarda le società partecipate, il modello Valle d'Aosta non si può dire che funzioni, abbia funzionato e possa funzionare se viene portato avanti così!

Per quanto riguarda la Monterosa, che è un esempio sicuramente tra altri esempi di malfunzionamento, io penso che siamo ad un bivio; con le nuove nomine, con una situazione disastrata come quella dell'azienda, bisogna effettivamente capire se c'è la volontà di cambiare marcia da parte della maggioranza regionale oppure no. Mi spiego meglio: vogliamo mantenere la logica del clan? La Monterosa è nell'area della Valle d'Ayas, vicino c'è la Valtournenche, poi c'è la Valle di Gressoney, poi c'è Champorcher...e, allora, cosa si fa? Andiamo a reperire in quella zona il solito Sindaco di seconda mano. Io ho visto tra l'altro i curricula dei Sindaci della zona, senza nulla togliere...non so, saranno bravi nel loro mestiere, però...diciamo anche che a livello di titoli di studio e di esperienza professionale specifica li trovo un po' poverelli, un pochettino poverelli? Andiamo a prendere il solito maestri di sci? Ma no, facciamo una cosa, lasciamolo sulle piste che lì fa bene il suo lavoro! Andiamo a prendere la solita guida alpina? No, lasciamola andare a fare il suo corso, arrampicarsi sulle montagne, perché lì sa fare il suo lavoro! Allora, se usciamo dalla logica del clan e troviamo effettivamente una persona o due persone per quanto riguarda il Consiglio di amministrazione - che tra l'altro potrebbe essere benissimo ridotto - che siano competenti e soprattutto che siano anche preparate, abbiano dell'esperienza professionale, manageriale, possiamo risollevare la sorte della società, sennò diversamente assisteremo alla solita storia! Si cambia un Consiglio di amministrazione - ne abbiamo cambiati diversi in questi ultimi anni - ma sostanzialmente non è cambiato nulla, il passivo c'è sempre! Soprattutto teniamo conto che il Presidente uscente - io non lo conoscevo - ha avuto comunque l'onestà intellettuale di denunciare una situazione all'interno della società che è insostenibile, insostenibile perché ha riconosciuto che effettivamente non c'è un minimo di coscienza sulla società pubblica, perché comunque la Monterosa è una società pubblica! Questa estate...so già che non mi prendo la querela, perché se poi andiamo a vedere i conti poi dopo sono cavoli amari per qualcuno...questa estate è stato fatto un affidamento, d'emblée, per diverse centinaia di migliaia di euro, d'emblée, senza nulla! Allora, noi non possiamo continuare in questa direzione e dobbiamo soprattutto chiederci un'altra cosa: possiamo anche cambiare il Consiglio di amministrazione, ma se non mettiamo mano a chi all'interno ha delle qualifiche dirigenziali e gli facciamo un discorsetto, oppure lo prendiamo e lo mettiamo a fare qualcos'altro, non usciamo da questa cosa! Picchieremo di nuovo la testa e ci troveremo di nuovo con un passivo da affrontare.

Allora, la richiesta è molto semplice: ci si mette ad un tavolo e si stabiliscono prima i requisiti che deve avere l'Amministratore (e devono essere dei requisiti veramente di valore), se viene da fuori non importa, l'importante è che salvi la società, questa è la priorità. Se non è l'amico di uno o l'amico dell'altro, se nel Consiglio di amministrazione non ce n'è uno di una parte e uno dell'altra...ebbè, lasciamo perdere! Che poi, anche lì, siete abbastanza noiosi, perché anche tra i vostri sono sempre gli stessi che girano, prendetene qualcuno magari di diverso, potrebbe anche andar bene! Quindi quello che chiediamo è: si stabiliscano le regole prima, in maniera tale da non cucire cappottini addosso a qualcuno, per favore, perché sennò se andiamo a fare quel discorso cuciamo un cappottino addosso a qualcuno, diciamo i requisiti, certo non "questo ha gli occhi azzurri, i capelli lunghi, è alto 1,75", quindi senza scadere in queste cose, ma se c'è la volontà effettivamente di andare in questa direzione. Io ho sentito anche alcuni dei consiglieri di amministrazione nell'audizione e non mi sono sembrati tutti...perché sennò sembra quasi che siano tutti dei fessi per aver fatto delle considerazioni, ma hanno fatto delle considerazioni molto semplici, hanno detto che il Direttore amministrativo, nominato da poco, se ne è andato via...elegantemente hanno detto "per motivi personali", ma se ne è andato via perché non esiste un'amministrazione in quella società, non esiste, la roba dai magazzini sparisce senza che ci siano alluvioni, viene persa, non si capisce bene, automezzi che vanno e vengono, e allora poi il passivo non è neanche un passivo, perché se si togliessero tutti questi sprechi lo si può recuperare, eh, il passivo possiamo recuperarlo iniziando a tagliare gli sprechi, iniziando a tagliare dei privilegi che riguardano alcune persone all'interno della società.

Guardate, stasera non faccio i nomi di nessuno in maniera tale che non ci siano poi delle questioni, ma è noto a tutti e ci è stato detto in audizione: qui parliamo di centinaia e centinaia di migliaia di euro pagati come stipendi. E al prossimo Consiglio io vedrò quale sarà poi la scelta che...ma se nel prossimo Consiglio a un certo punto la volontà sarà poi quella di perseguire nella logica del clan e della spartizione, allora a quel punto veramente porterò anche alcune questioni che sono abbastanza scottanti. Perché nominare anche una persona che sia fuori dal giro? Perché lo sappiamo bene come funziona in Valle d'Aosta: andiamo a prendere magari uno della vallata, ma alcuni dipendenti - lo sappiamo bene - possono essere degli amici, possono essere dei parenti, e se c'è il dipendente che è amico o parente ma che è un lavativo e merita di essere licenziato sappiamo che diventa difficile farlo, se è un amico o un parente! E allora prendiamo una persona esterna che possa dare un segnale e che possa soprattutto intraprendere decisioni magari anche dure e pesanti che però consentiranno il risanamento della società. In questo noi chiederemmo un impegno, oltre ovviamente all'impegno di ridurre i compensi e ridurre il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione. Secondo noi si può fare, secondo noi sarebbe una svolta, potrebbe essere anche un esperimento per far vedere che le cose possono cambiare; però lasciate perdere la logica del clan, una volta per tutte, perché la logica del clan ci porterà a chiudere tutte le società partecipate.

Presidente - Grazie. Ci sono richieste di intervento? Chiede la parola il Consigliere Cognetta; ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Rispetto a quanto detto dal mio collega, volevo solo aggiungere alcuni passi della trascrizione dell'audizione avvenuta in Consiglio...prego? Non ho sentito, non ho capito...qual è il problema? No, non capisco, posso parlare Presidente?

Presidente - Prego, continui.

...no, non ho capito...dicevo, volevo leggere al Consiglio alcuni passi dell'audizione in commissione, in particolare...

Presidente - Chiedo scusa, collega, la lettura di ciò che è avvenuto in commissione non è consentita; o pone una sintesi, ma non può leggere...

...non ho capito, mi scusi.

Presidente - Non può leggere apertamente quello che è stato...

...ma perché, era una commissione segreta?

Presidente - Gli atti delle commissioni sono...

...allora, fatemi capire: quello che si dice in commissione e che registriamo non si può leggere in aula perché è segreto?

Presidente - È pubblico...

...se è pubblico lo posso dire allora!

Presidente - Non è pubblico.

...se è segreto...è pubblico o no? Non ho capito, mi scusi...cioè quello che viene detto in commissione non è pubblico e quindi non può essere letto qui.

Presidente - Esatto.

...posso fare una sintesi.

Presidente - Una sintesi è fattibile, perfetto.

...va bene, scusate, non lo sapevo; quindi registriamo, ci sono gli atti, ma non possono essere letti, è veramente un'interpretazione...ogni volta ne scopriamo una nuova, è bellissima questa cosa qui! Quindi noi abbiamo le trascrizioni, ma non ci servono perché non sono pubbliche...caspita!

Presidente - Ma può fare la sintesi.

...va bene, facciamo la sintesi!

Presidente - Prosegua, grazie.

...grazie, allora scusate se magari sbaglio qualche passaggio perché non ho fatto la sintesi, la faccio al volo. Che cosa ci è stato detto? Tra le varie cose che ci sono state dette, sostanzialmente c'è che il nuovo Consiglio di amministrazione, quando si è installato, ha trovato una situazione talmente strana, sia dal punto di vista della gestione del protocollo che dal punto di vista degli ordini, che si sono trovati, diciamo così, in estrema difficoltà. Allora, che cosa è successo? Che sollecitati anche dal Collegio sindacale hanno messo mano a questa cosa e, quando hanno cominciato a mettere mano a questa cosa, si sono trovati delle enormi resistenze all'interno della società, perché c'erano delle tali rendite di posizione che chiaramente hanno trovato, diciamo così, un grosso scontro nel cercare di metterle in atto, scontro che poi si è sviluppato fino alle dimissioni del Direttore amministrativo, prima ancora delle dimissioni dell'intero CdA.

Ora, quello che ci ha colpito molto cosa è stato? Il fatto che sostanzialmente è venuto fuori che per esempio gli ordini non avevano il giustificativo, e quindi erano fatti così, non si capiva bene come mai erano fatti, oppure...non so, succedeva che i rapportini dei lavori venivano compilati mesi dopo che era stato fatto il lavoro, mettendo in difficoltà chi doveva gestire la contabilità fino ad arrivare addirittura al fatto che non c'era una gestione coordinata e coerente del magazzino, tant'è che - vado a memoria rispetto al riassunto - si dice che alcuni materiali si smarrivano. Ora, pensate voi cosa vuol dire quando i materiali in magazzino si smarriscono! Il protocollo, come ho detto, non era bloccato, ma poteva essere modificato tranquillamente e tutte queste cose assieme...c'era ancora una questione sulle automobili che non erano neanche marchiate, nel senso che le automobili non avevano il marchio della società, quindi ognuno le poteva prendere, lasciare e usare come meglio credeva. Dicevo, tutte queste cose, più altre che adesso non mi vengono in mente perché sto facendo una sintesi al volo, hanno fatto capire che chi si è trovato a gestire quella società ha trovato una situazione...come dire? da un punto di vista tecnico-amministrativo piuttosto precaria e, nonostante tutto questo, ha cercato di fare qualcosa che però gli è stato impedito. Ora, non so se questo impedimento nasce - come ci è stato detto - da questioni tecniche interne o da limiti loro...io credo che molto sia dovuto questioni tecniche interne.

Il problema grosso della gestione poi si ripercuote su quello che è successo dopo, e cioè dopo che c'è stata quest'audizione come se fosse deflagrata una bomba all'interno del Consiglio di amministrazione e alla fine c'è stata la capitolazione. Adesso stiamo cercando di capire che cosa metterete come CdA. È strano, perché poi c'è da pensare anche ai rapporti di parentela - come diceva il mio collega, sui clan, e così via -, perché all'Ufficio acquisti c'è per esempio il parente di un Sindaco, e quindi già questo magari può creare un altro ulteriore problema, se poi proviamo a pensare di mettere un Sindaco che già sappiamo abbia un parente all'interno dell'Ufficio acquisti. Sono tutte questioni che...insomma, c'è veramente da stare con calma a capire che cosa volete fare.

L'obiettivo di questa risoluzione è quindi quello di cercare di mettere qualche punto fermo, se possibile...nel nostro interesse, eh, non solo del vostro, perché è una società che fattura...non mi ricordo se 15 o 16 milioni di euro, comunque è un giro di affari piuttosto grande, e devo dire che, se gestita come abbiamo sentito in commissione, non è che sia il massimo della gestione, insomma! Pare a me...poi, per carità, se per voi è normale tutto quello che ci è stato detto, va bene! Grazie.

Presidente - Grazie. Ci sono interventi da parte del Governo? Ci sono interventi? Non ci sono altre richieste di intervento? Chiudo la discussione generale? La discussione è chiusa. Chiede la parola l'Assessore Marguerettaz; ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Sicuramente nell'ambito di questa risoluzione ci sono dei passaggi che sono suggestivi. Ora, da un lato mi si dice che l'audizione del Consiglio di amministrazione in commissione è stata apprezzabile, è stata apprezzabile la franchezza, è stata apprezzabile l'attività svolta che - a seconda di quanto è stato relazionato - ha trovato delle resistenze della società. Se vi devo dire la verità, l'apprezzamento sul Consiglio di amministrazione l'ho avuto anche da parte del Collegio sindacale, Collegio sindacale che ha dichiarato che in Consiglio di amministrazione ha cercato di fare tutta una serie di attività e le ha fatte, in parte, e sono quelle che avete citato: il protocollo è stato bloccato in modo tale che non ci fossero eventuali possibilità di manomissioni, il regolamento di acquisti e di forniture è molto più rigido, poi si può discutere se invitarne tre o cinque, ma è cosa diversa rispetto a un affidamento diretto, quindi tutta una serie di cose sono state fatte. Ora, questo Consiglio di amministrazione non è decaduto perché ha lavorato male; credo che sia ormai sotto gli occhi di tutti: è stato dichiarato dappertutto che è decaduto perché al suo interno c'erano problemi di rapporti interpersonali che si sono deteriorati e che impedivano l'amministrazione della società. Pertanto il ragionamento non era sul profilo della laurea, del diploma o di determinate caratteristiche, ma era il collettivo che non funzionava più, per cui c'è stata un'attività che è stata svolta per un po' di mesi in modo adeguato, con tutte le difficoltà possibili ed immaginabili, dal consiglio di amministrazione che si è ritrovato poi alla fine ad avere dei problemi relazionali, ed è per questo che c'è stata poi una presa d'atto - peraltro condivisa - del fatto che non si poteva più amministrare con queste condizioni.

Ora, un conto è fare dei ragionamenti in generale su tutte le partecipate e quindi fare delle valutazioni con un disegno di legge che sicuramente va ripreso per dare un'armonizzazione, ma per la Monterosa non dobbiamo immaginare un'azione diversa! Quindi, per quanto riguarda il primo punto della delibera, poi potremo discutere se quella del maestro di sci è una professionalità adeguata o non adeguata, su quello ognuno si potrà tenere la propria valutazione, ma riteniamo che questo lavoro venga fatto: la scelta di un Consiglio di amministrazione è la definizione di un gruppo che peraltro ha poi una serie di vincoli; anche la norma della parità di genere interverrà, e interverrà pesantemente, per cui in questa nuova composizione la percentuale della parità di genere sale e quindi bisognerà anche lì fare delle definizioni. Ora, non è una provocazione, collega Cognetta, ma se dobbiamo andare a vedere il cognome è verosimile che in Valle d'Aosta cominciamo a mettere dei paletti, mettiamo tutta una serie di attività che potrebbero creare non poche difficoltà perché uno potrebbe dire: "Tu sei privilegiato, ma non vorremmo neanche che tu fossi penalizzato"...allora, se tu ti chiami Marguerettaz non puoi far parte di nessun Consiglio di amministrazione (sto ovviamente utilizzando il mio cognome).

Sul secondo punto della delibera non è un approccio occhiuto, ma la figura del Direttore amministrativo...mi pare che la figura di cui ci sia la necessità sia quella del Direttore generale, figura che dovrebbe esserci in tutte le società, che dà una continuità aziendale e che ritroviamo in tutta una serie di società; quindi qua la figura che bisognerà trovare è sicuramente quella di un Direttore generale che potrà avere anche competenze amministrative, ma che ha sotto di sé tutte le leve per poter gestire la parte amministrativa e anche la parte tecnica. Ciò detto, questa figura è individuata dal Consiglio di amministrazione, non è l'assemblea o il Consiglio regionale che definisce i profili di una dirigenza, anche perché la dirigenza risponde al Consiglio di amministrazione e non all'assemblea, non alla proprietà; quindi è quasi obbligatorio che il Direttore generale abbia determinate garanzie. Abbiamo avuto modo di parlare anche del Direttore di esercizio...quindi avere all'interno delle competenze per svolgere determinate mansioni. Pertanto sul secondo punto all'ordine del giorno addirittura andiamo ultra petita, andiamo cioè fuori dal nostro raggio d'azione.

Sul terzo punto anche qui volevo fare un ragionamento: da un lato, mi portate sempre più in alto i profili, quindi lauree e determinati requisiti e, dall'altro, dobbiamo diminuire sempre più i compensi. Le due cose sono antitetiche, perché nel momento in cui uno ha la necessità di prendere delle professionalità di un certo tipo, poi non gli si può dire: "Guarda, ti pago come un impiegato", se voglio avere delle professionalità alla fine dovrò poi pagarle, perché alla fine poi le società partecipate - che oggi sono viste con una particolare ostilità da parte di tutti - recupereranno le persone che non trovano collocazione o quelle che non hanno offerte particolarmente interessanti. Io sono sempre dall'avviso che le professionalità vadano pagate, per cui aprioristicamente dire "dobbiamo diminuire" mi pare anche questo un ragionamento non perfettamente applicabile, a meno che non si voglia mettere l'asticella sempre più in basso, ma siccome volete mettere l'asticella sempre più in alto, su questo discorso...

Per cui, senza voler avere la pretesa di convincervi dicendo che sicuramente sul primo punto i criteri e le valutazioni per mettere un Consiglio di amministrazione adeguato verranno fatti, noi non siamo nella condizione - per il punto 2, come per il punto 3, ma ovviamente neanche per il punto 1 scritto in questi termini - di votare questa risoluzione. Certamente è interesse di tutti avere un Consiglio di amministrazione adeguato. Mi fermo, perché lei è stato sintetico e devo esserlo anch'io. Non è detto che il Consiglio di amministrazione debba avere poi le competenze specifiche, e lo dico a mo' di battuta, perché noi abbiamo un grande manager, forse il più grande manager che oggi lavora in Italia e in America, che è laureato in filosofia; per la grande azienda che fa automobili non hanno preso un ingegnere, ha un altro profilo, quindi bisogna cercare delle professionalità che abbiano le capacità manageriali per gestire un'azienda, non tecniche specifiche.

Presidente - Per la risposta chiede la parola il Consigliere Ferrero; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Rapidamente: non si tratta di pagare meno la gente che vale di più, noi vogliamo inserire il criterio che "Se tu mi dai i risultati, io ti pago, se non mi dai i risultati ti pago come un impiegato normale, quindi se mi rendi ti pago, se non mi rendi ti becchi quello che è pattuito e non ti do neanche una lira in più", perché abbiamo visto fino adesso i pirati che si sono avvicendati nelle varie partecipate, che si sono sempre presi lo stipendio intero e se ne sono andati e hanno lasciato i danni!

Sulla questione della penalizzazione del figlio del Sindaco piuttosto che del cugino del Sindaco io sono pienamente d'accordo con lei, Assessore, ma sono pienamente d'accordo con lei se queste persone che sono entrate in queste partecipate avessero fatto i concorsi! Se il figlio dell'Assessore, del Sindaco avessero fatto i concorsi a me andrebbe bene, ma dato che questi sono entrati con queste fantomatiche selezioni con colloqui verbali, se poi il padre si ritrova ad essere nel Consiglio di amministrazione e il figlio magari in un ufficio strategico...accidenti, allora, scusate, diventa una cosa veramente pesante anche da digerire per le persone normali! Perché poi tante altre persone non hanno potuto fare queste selezioni perché alle volte le selezioni non erano abbastanza pubblicizzate, non se ne è saputo, erano lontane, magari l'hanno fatta il 31 di luglio, io non dico che sempre c'è la malafede, ci possono essere dei fattori temporali che vanno a influire. E poi nascondersi...certo, voi che siete la maggioranza, ma anche noi...ma siamo la proprietà, e io penso che come proprietà possiamo dare qualche indicazione! Anche perché possiamo fare finta che non ci sia un tappo all'interno di Monterosa, io per educazione e per rispetto del Regolamento non faccio nome e cognome, tanto lo sapete tutti...possiamo fare finta che non ci sia stato, ma il tappo c'è! Se il tappo lo lasciate, ci potete mettere anche il Marchion valdôtain che arriva da...non so, dalla Bocconi, e viene catapultato alla Monterosa, ma c'è niente da fare! Come è successo al buon Direttore amministrativo, insomma...guarda che l'amministrazione non esiste, e io che cavolo ci sto a fare qua? Poi magari mi arrivano anche addosso e mi contestano qualcosa come Direttore amministrativo...se ne va via subito! È questo che noi chiedevamo, non era poi sulla limatura delle parole, si poteva anche andare a fare un distinguo. E poi a nostro avviso, basta, basta mettere nelle società partecipate i politici che hanno già un incarico, che sono già Sindaci, che sono già Vicesindaci, che sono già Assessori, lasciamo far loro quello che riescono a fare! Giustamente - l'ha detto l'Assessore - non è una questione di titoli di studio, però guardiamo com'è stata ridotta la società e guardiamo chi c'è stato a livello di titoli di studio negli ultimi anni...io penso che non sia un caso se le cose sono andate così! E penso che anche ci vogliano delle persone di carattere che siano in grado di adottare delle decisioni, decisioni anche pesanti. Se ci sono queste persone, tiratele fuori, però che abbiano poi il coraggio di andare a mettere il coltello nella piaga e fare un lavoro che consenta a queste società di riprendersi, perché diversamente è una condanna!

Io spero veramente, al di là del fatto che voi non accettiate questa risoluzione, che non ci troviamo di fronte al solito Consiglio di amministrazione di "Sindaci quaquaraquà"; abbiamo visto poi come votano i Sindaci anche al CELVA, quindi la popolazione dice una cosa, i Sindaci ne votano un'altra e, ovviamente, il CELVA un'altra ancora... Presenteremo - me ne faccio carico io - una proposta di legge per sopprimerla, è una cosa che, per come funziona adesso, può tranquillamente essere soppressa, non serve a niente, e allora lasciamo fare i manager ai manager, lasciamo fare i Sindaci - quando riescono a farlo - ai Sindaci! Grazie.

Presidente - Grazie. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi? Mettiamo in votazione la risoluzione...no, c'è la richiesta del Consigliere Viérin Laurent; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Sì, avremmo auspicato che anche qualcun altro delle altre forze politiche della maggioranza si esprimesse, al di là dell'Assessore che rappresenta il Governo.

Noi vorremmo esprimere alcuni concetti partendo da alcune considerazioni fatte dai colleghi e da alcune informazioni che abbiamo appreso in aula. Intanto siamo stati tutti un po'...non attoniti, ma ci siamo un po' stupiti dell'audizione degli esponenti della Monterosa, e abbiamo percepito dall'audizione che, al di là della poca armonia...l'abbiamo capito oggi dalle parole dell'Assessore che è stata alla base delle dimissioni, perché non lo sapevamo, abbiamo solo saputo che c'è stata una telefonata al mattino o alla sera prima da parte dell'Assessore che diceva: "Domani dovete dimettervi", e non avremmo anche voluto sapere in aula che il motivo della richiesta delle dimissioni era la mancata armonia, anche se in commissione l'avevamo leggermente intuito.

Non vorremmo neanche entrare nelle faide interne dei movimenti, perché poi forse sono più faide personali che purtroppo in certi movimenti hanno degenerato e che, in parte, sono anche cose che abbiamo vissuto male quando eravamo in quel movimento. Ci sono cose che rovinano certi movimenti. Perché poi alla fine o si ha uno spirito politico collaborativo, o altrimenti, se ci si fa trascinare nella questione delle faide interne, soprattutto se si è poi traslati nelle società e si portano i problemi e gli asti all'interno delle società, è un qualcosa che non fa onore sicuramente alla politica in generale, al di là di essere nominati dalla politica, che può scegliere bene o male. Noi su questo non abbiamo preclusioni, al di là dei criteri. Noi concordiamo però con l'Assessore su questa legge benedetta, ogni Consiglio noi la sollecitiamo, dovrebbe essere una legge che fissa i paletti, perché poi diventa difficile dire: "Perché noi adesso alla Monterosa effettivamente dobbiamo essere oggetto di certi criteri, mentre gli altri no?". E poi sui criteri non è neanche facile, noi non siamo neanche per forza gli amanti dei titoli di studio tout court, perché poi non è "Il n'y a pas de sots métiers, il n'y a que de sottes gents", e neanche il titolo di studio fa poi per forza il genio della lampada che sa risolvere i problemi! Noi crediamo che l'esperienza, la capacità e la conoscenza del territorio sia qualcosa di molto importante, come non pensiamo neanche di banalizzare il ruolo dei Sindaci. Noi non sappiamo...prendiamo atto che anche oggi c'è una situazione di stallo e speriamo che si risolva in fretta, ma come non diciamo "no" a un laureato e diciamo "sì" a qualcuno che ha la competenza, che sia laureato o meno, diciamo anche che rifiutiamo il fatto di dire "no" ai Sindaci o "no" a certi Sindaci, appunto perché magari uno è più simpatico e l'altro meno. Siamo comunque d'accordo sull'evitare di caricare i Sindaci di 100 incarichi, questo sicuramente.

Oggi abbiamo appreso che il vertice di Monterosa si è dimesso o è stato invitato alle dimissioni, e poi neanche fino in fondo, perché non è decaduto per tutte le dimissioni, ma solo per alcune. Prendiamo anche atto che i rapporti deteriorati oggi hanno portato a una situazione - per quello che abbiamo capito - di assunzione di responsabilità da parte di certi Amministratori locali, che hanno cercato di dire: "Noi ci preoccupiamo della società", sarà compito del Governo di fare queste nomine. Quello su cui noi concordiamo è il fatto di andare a scegliere bene queste persone, soprattutto dopo questo fallimento a solo un anno di distanza, è un qualcosa di fondamentale, che si crei l'armonia che non c'era, sicuramente, e che si crei un equilibrio in territori non facili, al di là delle appartenenze politiche, perché sono valli diverse, perché ci sono caratteri diversi, e ognuno, per com'è l'indole valdostana, cercherà sicuramente di pensare in primis al proprio territorio e poi un po' a quello dell'altro...quindi sicuramente un'armonia, e le capacità.

Noi siamo abbastanza favorevoli alle modifiche proposte, nel senso di non irrigidire troppo sui titoli di studio e di proporre un'alternativa; però, come diceva il collega Ferrero, non pensiamo che siano poi le modifiche che fanno la differenza. Noi concordiamo sul fatto che questa iniziativa sia molto valida nel sollecitare il Governo ad andare in una certa direzione, e immagino che lo spirito sia questo, e non ci fossilizziamo, anche perché quando si fanno le regole troppo strette, si va...ci ricordiamo il suo PREFIN, Assessore Marguerettaz, è stata una bella regola teorica, ma poi quando è stata applicata ci ha messo in seria difficoltà (lo dico in senso positivo). Questo per dire che noi auspichiamo che questa legge delle partecipate arrivi, con tutto il dibattito che abbiamo fatto, sapendo che anche in commissione ci siamo confrontati sulla questione dei criteri, perché poi sui criteri non è neanche semplice. Noi sicuramente vorremmo...e non giudichiamo le persone prima che siano arrivate, come non abbiamo giudicato questi, abbiamo dato loro il tempo di lavorare un anno, abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni sulla situazione contabile e finanziaria; poi abbiamo capito che c'erano dei problemi, ma sicuramente non andiamo a fare il processo alle intenzioni o già giudichiamo chi ancora non è stato nominato.

Sicuramente, per quanto ci riguarda, seguiremo con attenzione queste nomine chiedendo la massima attenzione per quei criteri che abbiamo citato: l'armonia, la conoscenza del territorio, la rappresentatività, chiaramente di genere, ma non solo, anche territoriale, affinché si possa effettivamente pensare al bene della Monterosa, perché, Assessore Marguerettaz, siamo alla vigilia dell'apertura della stagione sciistica e non si sa ancora...è chiaro che se lei dice: "Non sono stati revocati perché non hanno lavorato male", probabilmente avete intenzione di mettere qualcuno degli stessi, questo ce lo deve dire lei, non lo so! Colui che ha lavorato bene probabilmente lo salverete...poi bisogna capire perché non andavano d'accordo, chi aveva ragione, quindi probabilmente lei sa già chi aveva ragione tra le persone che non andavano d'accordo! Ma allora su questo ha ragione il collega Ferrero quando dice: "Ma come fate a dire queste cose?"...è difficile dire che li abbiamo messi via solo perché non andavano d'accordo...allora qualcuno fra quelli che non andavano d'accordo aveva ragione e quello sarà salvato, come quello che ha lavorato bene, non so se il Collegio dei Sindaci le ha detto chi tra i cinque ha lavorato bene e chi ha lavorato male! Noi abbiamo semplicemente detto a questi signori che è difficile essere messi lì e poi non essere messi in condizione di lavorare, soprattutto se non vanno d'accordo.

Se non ci sono le modifiche, come abbiamo intuito, noi ci asterremo; questo per dire che siamo d'accordo sullo spirito, ma non vorremmo poi essere irrigiditi - anche se tanto non abbiamo illusioni che passi, quindi lo facciamo più per sofismo - nel dire che, coi distinguo che ci contraddistinguono - scusate il gioco di parole - ci asterremo...per dire che siamo d'accordo nella sostanza e nella forma non condividiamo alcuni passaggi, ma proprio di leggera forma. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Roscio; ne ha facoltà.

Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.

A nome del gruppo ALPE, dico che abbiamo seguito anche noi quella commissione dove i vertici aziendali sono venuti a esternare il loro disagio e anche a manifestare quelle criticità che si trovano a fronteggiare ogni giorno. Il tema che sollevano i colleghi del Movimento Cinque Stelle è sicuramente interessante. Noi, come gruppo, riteniamo una cosa: siccome ci sono dei ruoli, la politica dovrebbe fare il suo compito, nel senso che la politica dovrebbe dare gli indirizzi all'azienda, dovrebbe fare le nomine che le competono e fermarsi lì. Quello che è emerso è che in questa società ci sono interferenze di tutti i tipi, avallate poi dalla politica, purtroppo. Ecco, chi viene scelto ad amministrare la società, qualunque essa sia - e noi auspichiamo che la legge in discussione sulle partecipate sia il luogo dove le regole vanno ben definite una volta per tutte -, dev'essere scelto tra persone capaci, soprattutto dev'essere messo in condizione di poter amministrare. Non è ammissibile che vi siano delle baronie interne, dei capi, dei sottocapi che possano gestire e non rispondere a nessuno, con la conseguenza che l'azienda vada a ramengo, e neanche il Direttore amministrativo sia in grado di poter gestire tutto questo.

Ciò detto, nel ribadire che lo spirito viene pienamente condiviso (anche perché sono battaglie che ALPE fa da anni), vi sono dei passaggi nella risoluzione che veramente sono un po' forti e che sono difficili per trovare poi una corretta applicazione. Quindi anche per noi il voto sarà di astensione, pur condividendo lo spirito, e credo e spero che anche la maggioranza andrà in questo senso con l'approvazione della legge. Grazie.

Presidente - Altri interventi? Se non ci sono altri interventi mettiamo in votazione la risoluzione. La votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione? La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 23

Favorevoli: 2

Contrari: 21

Astenuti: 12 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Fabbri, Gerandin, Grosjean, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)

La risoluzione non è approvata.

Prima di chiudere, chiederei un attimo di attenzione. Semplicemente per atto di correttezza, sulla precedente mozione, negli emendamenti, un coordinamento formale che vi comunico, dopo il "Consiglio regionale impegna", abbiamo dimenticato cosa: "a sollecitare il Governo nazionale:..." e il resto rimane tale e quale. Per correttezza, si comunica.

Il Consiglio si conclude, buona serata a tutti.

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L'adunanza termina alle ore 20,42.