Oggetto del Consiglio n. 959 del 15 gennaio 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 959/XIV - D.L. n. 15: "Disposizioni in materia di impiego di organismi geneticamente modificati sul territorio della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Abrogazione della legge regionale 18 novembre 2005, n. 29 (Disposizioni in materia di coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche)".
Presidente - La parola al relatore Restano.
Restano (UV) - Grazie di nuovo, Presidente.
Prima di passare all'illustrazione della norma di cui parleremo, vi riferisco che la terza commissione, per analizzare il disegno di legge in questione, si è riunita tre volte. A tale proposito vorrei ringraziare i commissari per la sensibilità, la serietà e la competenza dimostrate nell'affrontare un tema che è diventato di vitale importanza per la salute pubblica e per la tutela dell'ambiente in cui noi viviamo.
Effettivamente oggi quando si parla di OGM la comunità civile e quella scientifica si dividono in favorevoli e contrari. A tutt'oggi non si è ancora giunti a un definitivo chiarimento in merito alla pericolosità di tali alimenti. Molte fonti di informazione scientifica dichiarano che non vi sono rischi accertati per il consumo di alimenti OGM. Vi sono poi numerosi studi che proverebbero degli effetti dannosi collegabili al consumo di alimenti OGM e altri che smentirebbero le dichiarate capacità delle coltivazioni OGM di portare maggior reddito agli agricoltori e aumentare le risorse alimentari del pianeta.
In merito all'argomento di cui trattiamo, l'amministrazione regionale, nell'ambito dei principi fissati dalla direttiva della Comunità europea n. 18 del 2001, direttiva del Parlamento europeo del consiglio sull'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati e dalla legge 5 del 2005, "disposizioni urgenti per assicurare la coesistenza tra le forme di agricoltura transgenica convenzionale e biologica", la legge regionale, la 29 del 2005 definiva il quadro normativo per realizzare la coesistenza tra colture transgeniche convenzionali e biologiche sul territorio regionale. Con la proposta normativa che oggi discutiamo si intende fare un ulteriore passo avanti. La legge, infatti, persegue più obiettivi.
Il primo è sicuramente di fornire una regola chiara e certa. Le misure di coesistenza attualmente in vigore, di fatto, sancivano la quasi impossibilità di coltivare prodotti OGM sul territorio della Valle d'Aosta, ma non fornivano la garanzia nei confronti di un'eventuale involontaria contaminazione crociata di OGM verso le colture convenzionali e biologiche. Attraverso tale proposta normativa l'amministrazione regionale assume una posizione chiara ed inequivocabile. Sul territorio valdostano non sono ammesse coltivazioni geneticamente modificate.
Altro obiettivo è la prevenzione della salute. In tema di prevenzione della salute, quando le prove scientifiche implicano delle incertezze o non sono sufficienti a prendere una decisione definitiva su attività che potrebbero nuocere all'ambiente e all'uomo, le autorità competenti hanno la facoltà di intervenire in via cautelativa applicando il cosiddetto principio di precauzione. La Commissione europea definisce il principio di precauzione come una strategia di gestione del rischio. Attraverso questa scelta, relativamente alla presenza di alimenti OGM, si intende quindi tutelare la salute dei valdostani applicando tale principio della precauzione su tutto il territorio regionale e quindi vietando coltivazioni OGM.
Altro obiettivo è la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale. Considerato l'assetto morfologico, idrogeologico e climatico del territorio regionale, nonché la forte frammentazione e parcellizzazione della proprietà fondiaria, le misure di coesistenza non sarebbero in grado di impedire la presenza involontaria di OGM nelle colture convenzionali e biologiche, con conseguente alto pericolo di contaminazione e potenziale grave danno all'ambiente, alle risorse naturali e alle coltivazioni. L'esigenza di garantire l'integrità delle colture convenzionali è per altro legata al fatto che le produzioni agricole locali e, in modo particolare, quelle oggetto di tutela a livello comunitario, prodotti DOP e IGP, sono state riconosciute come tali poiché strettamente legate al territorio e alla tradizione valdostana. È perciò indispensabile evitare che in un territorio destinato alle produzioni di qualità vengano inserite piante geneticamente modificate, dal momento che la loro interazione ridurrebbe irrimediabilmente il valore della specificità e che l'identità storica di ciascun prodotto finirebbe con il venire meno, risultando compromesse le vocazioni colturali di vaste aree produttive.
In ultimo l'esistenza sul territorio regionale di numerose aree protette riconducibili alla rete natura 2000, riconosciute e tutelate a livello comunitario per l'elevato grado di biodiversità, comporta certamente la necessità di ridurre i rischi ambientali derivanti dalle coltivazioni OGM. Ulteriore obiettivo è l'azione di marketing territoriale. La Valle d'Aosta è la regione delle montagne più alte d'Europa, è la regione del Monte Bianco, possiede montagne e ghiacciai dai quali trovano poi origine sorgenti di acqua microbiologicamente pura. Il nostro territorio viene descritto, raccontato e successivamente identificato come un ambiente sano e incontaminato, in grado di produrre prodotti di alta qualità. E l'amministrazione regionale che, insieme alle aziende agricole del territorio, attraverso azioni mirate, promuove prodotti del territorio biologici, produce vini e altri alimenti di alta qualità. Pertanto la scelta di riconoscersi come territorio OGM free appare la naturale conseguenza rispetto a investimenti portati avanti nel tempo, che adesso devono essere debitamente promossi. Come già detto dal Ministro delle Politiche agricole è più che mai attuale per la nostra regione, dobbiamo porci su un livello di distinzione rispetto alla concorrenza e con questa norma lo stiamo facendo. Vogliamo anche garantire pratiche commerciali leali a tutela dell'interesse dei consumatori.
La presenza di una norma chiara è sinonimo di garanzia commerciale e pone il consumatore nella condizione di individuare nelle aziende valdostane degli interlocutori di fiducia. Il presente disegno di legge si compone di 7 articoli.
Il primo afferma che la norma disciplina le modalità per prevenire la presenza e la contaminazione involontaria di organismi geneticamente modificati nelle colture convenzionali e biologiche presenti sul territorio regionale. L'articolo 2 introduce il divieto generale di coltivazioni OGM su tutto il territorio valdostano. L'articolo 3, vigilanza e controllo, recita: ferme restando le competenze di altre autorità previste da leggi statali e regionali in materia di OGM, alla vigilanza e controllo sull'applicazione della presente legge provvede il Corpo forestale della Valle d'Aosta in collaborazione con la struttura regionale competente in materia di produzioni vegetali e servizi fitosanitari, avvalendosi dei laboratori accreditati per gli accertamenti analitici. Relativamente a quanto previsto da questo articolo vale la pena sottolineare che da una prima lettura si potrebbe intendere che tutte le competenze di vigilanza siano attribuite al Corpo forestale valdostano, senza tener conto di quanto previsto dal regolamento 882/2004 che tratta di controlli ufficiali intesi a verificare la conformità degli alimenti alle norme sulla salute per gli esseri umani e quindi prevenire, ridurre a livelli accettabili i rischi diretti o veicolati dall'ambiente per gli esseri umani. In realtà con le parole "ferme restando le competenze di altre autorità previste da leggi statali e regionali in materia di OGM" il legislatore intende proporre un'armonizzazione tra le varie istituzioni cui spettano i controlli sull'ambiente e sugli alimenti nella fase di produzione primaria, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legge 91 del 2014, poi convertito nella legge numero 116 dell'11 agosto 2014 che afferma: "i controlli ispettivi nei confronti delle imprese agricole sono effettuati dagli organi di vigilanza in modo coordinato, tenuto conto del piano nazionale integrato di cui all'articolo 41 del regolamento 882/2004 del Parlamento europeo, evitando sovrapposizioni e duplicazioni, garantendo l'accesso all'informazione sui controlli".
Da quanto attiene il laboratorio incaricato dei controlli analitici, viene evidenziata la necessità di avvalersi di laboratori accreditati così come peraltro previsto dal piano nazionale di controllo OGM. A tale proposito appare, quindi, corretto significare che gli Assessori alla Sanità, salute e politiche sociali e all'Agricoltura e risorse naturali hanno già provveduto a predisporre una nota di indirizzo operativo da inviare agli organismi interessati, nella fattispecie il dipartimento prevenzione dell'USL, il Corpo forestale valdostano, l'istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, l'ARPA e la struttura regionale per i prodotti vegetali. Tale nota recita: "le attività di controllo e vigilanza devono essere svolte in forma coordinata e in tal senso gli organismi in indirizzo opereranno di volta in volta sul territorio regionale in maniera congiunta e nel rispetto delle diverse competenze attribuite dalle leggi nazionali e dalla presente legge regionale, nonché in applicazione di quanto previsto dal regolamento CE 852 del 2004, quale norma compresa nel pacchetto igiene". Tale strutturazione del lavoro vuole anticipare lo spirito di semplificazione nei controlli sulle imprese agricole al fine di assicurare l'esercizio unitario dell'attività ispettiva di cui al decreto 91 del 2014.
L'articolo 4 prevede, fatta salva l'applicazione delle sanzioni amministrative, l'obbligo per il conduttore del fondo, in caso di accertata violazione, di rimuovere e distruggere le piante coltivate e l'eventuale ulteriore semente, semenze che da esse si siano prodotte. In caso di non ottemperanza, vi provvederà il Corpo forestale, addebitando le spese al conduttore del fondo. L'articolo 5 stabilisce le sanzioni. L'articolo 6 prevede le disposizioni finanziarie, mentre l'articolo 7 reca infine l'abrogazione della legge 29 del 2005.
In conclusione, anche per sottolineare l'attualità e la tempestività di questa norma, vi comunico che due giorni fa l'europarlamento si è espresso in merito agli OGM, deliberando che ogni singolo Stato potrà autorizzare o vietare la coltivazione degli OGM purché approvati dalla Commissione europea. Ritengo che questa sia una norma importante che ci pone all'avanguardia sull'argomento in questione rispetto a tutte le altre norme e le altre regioni d'Italia. Grazie.
Presidente - Discussione generale. Chi chiede la parola? La parola al collega Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Innanzitutto voglio ringraziare il Consigliere Restano che ci ha esposto in maniera chiara la legge sugli organismi geneticamente modificati. Vorrei innanzitutto dire chiaramente che il gruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste...è importante chiarirlo, perché lo sentano tutti, perché forse c'è stato qualche disguido nelle scorse settimane...in linea di principio è sicuramente d'accordo su questa legge. Abbiamo solo alcuni dubbi, che ho già esternato in sede di Commissione e onestamente vorrei riportarli nell'aula del Consiglio.
Il primo non è un dubbio, ma è una constatazione. Questa legge ci è stata presentata in commissione, ce l'ha presentata l'Assessore con un dirigente, dicendoci che questa legge comunque non poteva essere modificata. È stata presentata in commissione come un pacchetto preconfezionato, perché era già passata a Bruxelles e quindi non poteva essere toccata. Questo ci è parso un po' fuori posto, diciamo, perché non vedo, allora, che funzione può avere la Commissione quando ci si presenta e si faccia una dichiarazione del genere; ma questa è una constatazione su come si è operato. Vorrei, invece, entrare un po' nel contesto della legge, soprattutto per due cose. Innanzitutto, in questo caso il Consigliere Restano ha un po' sorvolato, ma noi già in sede di Commissione abbiamo contestato quanto erano le sanzioni. A noi le sanzioni sembrano a dir poco esagerate; ci possono essere delle motivazioni perché ci siano delle sanzioni così alte e posso anche capirle. Però, ascoltando attentamente quanto ha letto il Consigliere Restano nella relazione, quando si dice...di un'eventuale involontaria contaminazione crociata di OGM; anche solo proprio questa frase. E questo era riferito alla legge che c'era prima qui in Valle d'Aosta, che si riferiva a dei campi vicini dove c'erano degli OGM o delle piantagioni non OGM. Mettiamoci adesso nei panni di qualcuno. Lo sappiamo tutti che in Valle d'Aosta non ci saranno delle piantagioni enormi di niente, siamo in una regione che produce prodotti di nicchia. Mettiamo che un agricoltore si voglia piantare a Pont-Saint-Martin, con i limiti col Piemonte, un campetto di mais e che dall'altra parte a Carema, a 30, 50 metri, ci sia un agricoltore che pianta degli OGM modificati. Ecco, ci troviamo che se c'è una contaminazione, come ha previsto nella sua relazione il Consigliere Restano, il Corpo Forestale Valdostano deve andare da questo signore e dargli una sanzione di 100.000 euro per un campetto che potrebbe essere anche la metà di questa sala. Ecco, questa era una considerazione che secondo me si doveva fare.
Poi, vi dirò, sono andato anche...così, perché per quello che mi ricordavo del mio lavoro...a prendermi la legge, la 689, che è sulla depenalizzazione. La 689 sulla depenalizzazione cita: la sanzione amministrativa pecuniaria consiste nel pagamento di una somma non inferiore a euro 10 e non superiore a euro 15.000. Poi qui parla di sanzioni proporzionali, che non è questo il caso. E poi, ha ancora un altro paragrafo, dove ho chiesto anche agli uffici legali nostri se...perché, capite se...perché qui la legge prevede che è depenalizzata questa legge. Allora, su una depenalizzazione è normale che si mettano dei limiti minimi e massimi; mi sembra un po' esagerato, se una legge è depenalizzata, dover pagare 100.000 euro. Che è il minimo eh! Perché questa legge prevede un minimo di 50.000 e un massimo di 500.000 euro.
Allora, si fa sempre quello che conviene di più al trasgressore; in questo caso è il doppio del minimo e sono 100.000 euro. Perciò la sanzione minima son 100.000 euro. Allora, su una legge depenalizzata, pagare 100.000 euro mi sembra anche come ratio un po' strano. Gli uffici legali m'hanno detto che, se la legge è stata fatta così, probabilmente si può. Non lo so. Io vi chiedo: verificate questa cosa perché secondo me c'è qualcosa che qui non funziona.
Altra cosa che vorrei far rilevare è proprio sull'aspetto del controllo. E qui...e qui il controllo...io subito, nella prima riunione della Commissione, avevo fatto rilevare che molto probabilmente il Corpo Forestale non ha le competenze per fare dei controlli del genere. Devo dire che tutti i commissari mi hanno dato ragione su questo. Ecco, allora avevo fatto anche delle proposte, è proprio per questo che dico magari, se fosse stato possibile averla avuta prima questa legge, qualcosa a livello di Commissione si poteva cambiare. Si è tacconato dicendo facciamo un accordo con l'USL - che ci sia un accordo con l'USL va benissimo - sui controlli. Però come si è evinto da quanto ci ha spiegato adesso il Consigliere Restano, in base anche a tutti i regolamenti CE, l'882 che prevede il controllo da parte dell'USL, in fondo...ecco, allora era più normale magari che fosse il Corpo Forestale ad assumere quattro persone all'interno del Corpo stesso che provenivano dall'USL per fare questi controlli, oppure che fosse direttamente l'USL a fare questi controlli. Adesso ci ritroviamo come Corpo Forestale che accompagna, che fa e che deve dare la contravvenzione. Perché poi dico: mettetevi un po' tutti nei panni di un qualcuno che va, si presenta dall'agricoltore che ha un campetto grosso come questa stanza e dice guarda, devi pagarmi 100.000 euro di sanzione perché è stato contaminato il tuo campo, oppure, tu hai piantato - perché poi dimostrarlo non è così facile - dell'OGM modificato.
Queste sono le perplessità che abbiamo come gruppo dell'UVP. Ribadisco, siamo perfettamente d'accordo con questa legge. È una cosa buonissima che si è fatta. Forse bisognava farla anche prima. Per la Valle d'Aosta è una cosa importante perché noi ci poniamo come regione a OGM free. Tra l'altro questa era anche un qualcosa che il gruppo di ALPE aveva presentato negli anni passati e finalmente si è arrivati a questo. È un di più che noi possiamo presentare sul mercato dei prodotti. Vi anticipo qui adesso che il nostro voto sarà di astensione, ma non sarà un voto di astensione perché siamo contrari. Come ho detto...ve l'ho ribadito dieci volte; siamo perfettamente d'accordo. È un voto di astensione perché vorremmo che al più presto questo Consiglio riprendesse in mano questa legge per modificare queste cose che secondo me sono...secondo noi, scusate, sono un po' in questo momento fuori dalle righe. Grazie.
Presidente - Grazie collega Nogara. La parola al collega Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Ho ascoltato la relazione del collega Restano e anche con attenzione le perplessità che ha espresso il collega Nogara. E devo dire una cosa a nome del gruppo di ALPE: nel complesso, dopo il percorso che c'è stato in Commissione e a nostro modo di vedere questa legge va sostenuta. Nel senso che è pur vero che esistono delle criticità che sono già state ricordate e le maggiori sono quelle che riguardano le sanzioni. È già stato ricordato che si tratta di sanzioni molto importanti.
E l'altra parte era la questione che riguarda i controlli; dove chi è deputato a farli nel testo di legge ha delle difficoltà perché attualmente non è attrezzato per farlo. E su queste problematiche si è discusso anche in Commissione e adesso è in corso probabilmente un qualche accorgimento per cercare di evitare questi problemi. Quello che poi dobbiamo far rilevare è quello ed è stato ricordato anche dal relatore. Nel senso che recentemente il Parlamento Europeo si è espresso su questo tema, dando sostanzialmente libertà agli Stati di legiferare sul tema delle manipolazioni genetiche in agricoltura. Senza voler in questo caso rientrare nel tema complessivo, cioè se gli OGM siano un rischio oppure favoriranno in futuro...cioè acquisteranno una ricchezza per la popolazione mondiale. Credo che, come noi abbiamo fatto, il ragionamento è di andare a calare questo discorso nella realtà valdostana e forse è lì la valenza principale di questo tema. Non andiamo a dare dei giudizi generalizzati sugli OGM, abbiamo una nostra idea, ma non possiamo pensare che la nostra idea debba prevalere su tutte le altre. Calato nella Valle d'Aosta questo tema, a nostro modo di vedere, ha sicuramente una sua validità, nel senso che riteniamo che la Valle d'Aosta non possa ospitare colture manipolate geneticamente, per diversi motivi che sono non solo la tutela della salute, importantissima perché ricordiamo qui...è stato ricordato nella relazione...il principio di precauzione, ma anche per tutelare le particolarità della Valle d'Aosta. È stato ben detto, ci sono i DOC, i DOP, gli IGP che non possono coesistere con gli OGM. Alla fine, dunque, del percorso noi possiamo arrivare a questo. Siccome il Parlamento Europeo si è espresso in tale modo forse si poteva evitare le criticità, che magari saranno risolte, ma si poteva evitare direttamente il testo della legge se il percorso fosse stato diverso. Noi riteniamo che, se si fosse discusso prima nella Commissione, queste perplessità sarebbero venute fuori prima. Col pronunciamento del Parlamento Europeo probabilmente un testo modificato poteva tranquillamente essere accettato, sia per quanto riguarda le sanzioni sia per i controlli, evitando questi problemi.
Sul metodo, quindi, qualche perplessità continua a rimanere e anche sull'applicabilità effettiva della legge. Ma nel complesso la valutazione per noi non può che essere positiva: infatti abbiamo votato a favore della legge in Commissione e voteremo a favore di questa legge anche in Consiglio, proprio perché riteniamo che la possibilità per la Valle d'Aosta di potersi fregiare di questo titolo...anche solo come marketing, come attrattività, all'esterno, e dire noi siamo la prima regione libera da OGM, regione OGM free...prevalga sugli altri aspetti. Ecco perché convintamente...e come è già stato ricordato dal collega Nogara, a suo tempo il gruppo ALPE aveva già fatto una proposta di legge su questo tema. Non possiamo, quindi, che accogliere con soddisfazione il fatto che finalmente i tempi sono maturi e si è riusciti a trovare una condivisione su questo tema. Per cui non possiamo che essere favorevoli. Grazie.
Presidente - Grazie collega Roscio. La parola la collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.
Anche noi annunciamo il voto di astensione rispetto a questa legge. Ce ne rammarichiamo moltissimo perché è una legge che per noi è estremamente sentita e importante. Abbiamo partecipato...diciamo così...in maniera efficiente ed efficace a tutta la discussione che c'è stata in Commissione, anche se non siamo membri ufficiali di quella Commissione, perché l'iter della legge ci è parso...cioè lo spirito della legge ci è parso molto molto importante. È l'iter che proprio non ci è piaciuto. Ancora una volta il Consiglio Valle sottostà...diciamo così...a qualcosa di esterno al Consiglio Valle. E questa è una cosa che non possiamo accettare, mai e per nessun motivo. In questo caso forse c'è stato un errore tecnico, forse c'è stata...diciamo così...una svista da parte degli uffici. Non imputo direttamente ai politici questo tipo di iter, però non è così che si possono fare le leggi che non possono arrivare a scatola chiusa. Non possiamo neanche presentare degli emendamenti, che è una cosa che secondo noi è assolutamente inammissibile. Perché sono delle cose che abbiamo discusso in Commissione, che potevano essere tranquillamente viste e valutate, perché siamo noi che legiferiamo. Ma se qualcun altro ce le piazza lì e ci dice è così e dovete votarlo così e basta ritorniamo al discorso che faccio spesso, no? È inutile la nostra presenza.
Fermo restando, quindi, che il fatto di essere la prima Regione a OGM free potrebbe essere un cosa effettivamente molto importante, ritengo molto più importante invece la centralità del Consiglio. E quindi per questo motivo noi restiamo con la nostra idea di astenerci da questa votazione. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Altri? La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Monsieur le Président.
La prima battuta è mieux vaut tard que jamais. Avremmo già potuto essere i precursori cinque anni fa perché oggettivamente le condizioni morfologiche della nostra regione fanno sì che le colture OGM non siano proprio introducibili in Valle d'Aosta. Abbiamo una parcellizzazione tale per cui la commistione è impossibile: ci sono sul territorio valdostano 320.000 particelle! Di cui 220.000 di superficie inferiore ai 1.000 metri. Che si arrivi, quindi, oggi a varare una legge per dichiarare gli OGM proibiti in Valle d'Aosta, noi ne siamo soddisfatti, ma diciamo che forse tutto questo poteva essere già fatto da alcuni anni. Non sto a ripetere le osservazioni fatte dal collega Roscio e dal collega Nogara, che condivido. Nella nostra proposta di legge la sanzione era da 2.500 a 25.000 euro; è evidente che una sanzione da 50.000 a 500.000 è assolutamente inaccettabile. In questo senso, quindi, noi chiediamo, pur votando a favore della legge, l'impegno della Giunta per far sì che questa disposizione non sia applicata, venga modificata, perché è assolutamente inaccettabile, proprio per le condizioni morfologiche e climatiche della nostra regione. La valle centrale, lo sappiamo, è caratterizzata da presenza di vento e quindi i pollini vengono trasportati con grande facilità. E poi anche l'assetto morfologico del territorio valdostano, con pendenze naturali che favoriscono l'erosione e quindi il trasporto di materiali organici a valle che possono andare a contaminare altri terreni.
Veramente, quindi, l'invito all'Assessore e alla Giunta è quello di apportare al più presto i correttivi dovuti a questa legge che, ribadisco, noi condividiamo per gli effetti benefici che avrà proprio sulla produzione agricola, che è una produzione di qualità, e non potrà che trarre profitto da un label OGM free.
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Nessuno del Partito Democratico-Sinistra VdA è membro ufficiale della III Commissione, ma abbiamo seguito con attenzione questo disegno di legge sugli OGM perché, come bene hanno ricordato i colleghi di ALPE che furono promotori nel 2011 di una legge in questa direzione, fu proprio nel 2011 che cominciammo ad approfondire questa questione in Consiglio regionale, con una linea che è quella che ci viene finalmente presentata oggi dal Governo regionale, cioè quella di dichiarare non possibili le coltivazioni OGM sul territorio regionale.
Una legge che naturalmente ha un suo percorso più complicato, articolato, perché ha dovuto fare un passaggio attraverso le Commissioni Europee e in qualche modo avere il via libera. Quello che mi fa molto piacere è cogliere nell'intervento del collega relatore Restano un linguaggio che da anni aspettavamo venisse non solo da parte nostra, della minoranza, ma fosse patrimonio collettivo di quest'aula. Da questo punto di vista, quindi, un grosso balzo in avanti culturale è stato fatto. Merito certamente di quelle forze che alle volte vengono sottovalutate in Consiglio regionale; nella scorsa legislatura erano ALPE, Partito Democratico...dice: ma cosa ci sta a fare l'opposizione? Beh, fa un lavoro, per esempio, di tipo culturale non indifferente. Le leggo un passo, perché lei non c'era nel 2011 in quest'aula e forse non seguì quella discussione. Citai, perché feci delle ricerche per capire esattamente come funzionavano questi OGM...e andai a verificare che la stessa Chiesa cattolica, che aveva fatto un'apertura agli OGM, poi sull'esperienza africana si era ricreduta perché veramente l'utilizzo di alcune colture OGM in Africa aveva portato ad aumentare la povertà dei piccoli villaggi contadini africani e dei vescovi avevano scritto al Vaticano per cortesia, prendiamo le distanze da questa situazione. Citando un documento nazionale del Partito Democratico di allora, leggevo queste parole che traggo dal resoconto ufficiale. Per quanto riguarda l'impiego degli OGM in Italia, in un quadro di incertezza sull'impatto ambientale e per la salute umana, riteniamo che non ci siano le condizioni strutturali per l'ingresso di colture geneticamente modificate e quindi la nostra opzione va chiaramente, senza dubbi, a condividere il principio di precauzione e a favore della coltivazione biologica e convenzionale.
Principio di precauzione che lei finalmente, dopo 5 anni, cita in quest'aula e che noi avevamo citato nel 2011. E mi fa molto piacere che la maggioranza regionale citi il principio di precauzione, perché è lo stesso principio che, chi si ricorda, noi usammo anche nella battaglia sulla questione del pirogassificatore. Che la maggioranza regionale, quindi, in qualche modo cominci ad accettare i concetti culturali per cui per anni ci siamo battuti in quest'aula, è un ulteriore valore aggiunto rispetto alla questione che è posta.
Nel merito, quindi, delle colture OGM conveniamo tutti...devo dire che si conveniva già allora ma ci fu solo timidezza nell'andare fino in fondo, nel dire già subito no, assolutamente. Non è che nel 2011 non si condividesse che non bisognava usare gli OGM, ma c'era una certa resistenza a dirlo. Oggi lo si dice e quindi bene per noi. A noi fa piacere questa cosa qui.
Sull'iter della legge e sulle perplessità dei colleghi è chiaro che anch'io convengo che ci fosse maggiore condivisione, maggiore dialogo. È chiaro che le cose che calano dall'alto sono brutte, ma quando una volta tanto ti cala una cosa bella in aula è meglio prenderla al volo e dire: bene questa ce la teniamo. Perché vedo anche nel linguaggio, nei contenuti, nell'approccio mentale e culturale al no agli OGM, un fatto importante. Ed è importante che al più presto si possa utilizzare questa sorta di marchio, che dovremmo creare, inventarci per una regione a OGM free. In un momento in cui viviamo una crisi turistica, una crisi agricola senza precedenti, questo va speso al massimo. L'unico neo vero di questa vicenda, e bene l'ha evidenziato il collega Nogara, è la questione delle sanzioni. Ora, vorrei ancora tentare in aula un passaggio con l'Assessore rispetto alla questione delle sanzioni. Se l'Assessore mi dà un secondo di attenzione, ritorno sulla questione delle sanzioni, evidenziata correttamente dal collega Nogara perché rispetto alla questione delle sanzioni, si è convenuto sul fatto che sono eccessive. Tutti siamo d'accordo che sono eccessive. L'obiezione è tecnica e cioè se noi modifichiamo il testo che ha avuto il via libera in sede europea rischiamo di bloccare tutto. Allora, io dico è vero che questi europei sono dei testoni e ne combinano una al giorno; però me lo spiega perché tanta timidezza nel dire modifico la sanzione, rimando in là il testo di legge e dopodiché se mi dicono...ah no, non mettete delle sanzioni abbastanza alte, non si può fare...lo ricorreggiamo. Abbiamo aspettato 5 anni; non possiamo fare...buttare il cuore oltre l'ostacolo! Subemendamento, si scrive immediatamente la sanzione inferiore...non capisco perché un tecnico europeo che conviene su tutta la legge, su tutti gli articoli, dice eh no, ma qua la sanzione...Cioè, questa cosa che già in Commissione non mi ha...non ci ha convinti, ecco. Perché una timidezza di questo tipo? Perché questa cosa ci...anzi! Questa cosa non ci impedisce di dire che siamo OGM free; non ci impedisce di dire che il Consiglio regionale ha votato l'OGM free. Non ci impedisce di continuare ed eventualmente correggere, e solo dopo dire abbiamo dovuto mantenere questa sanzione perché veramente c'è un testone a Bruxelles che non la vuol capire, ragazzi. Ma, fare un gesto di questo tipo...dov'è la difficoltà? Chiarisco, quindi, che noi votiamo questa legge convintamente, come Partito Democratico, ma che mi sfugge la ratio con cui l'Assessore non riesce a cogliere quest'esigenza che abbiamo espresso. L'esigenza che abbiamo espresso! E quindi ci vuole alle volte anche un po' di coraggio. Alle volte diciamo...l'autonomia facciamo giornate sull'autonomia, poi Bruxelles ci dice calmi lì, se non fate come dico io l'autonomia non c'è più. Eh beh! Te la dico io, nel nostro territorio quella sanzione non ha senso. Ti rapporto l'esigenza. Quella sanzione è una sanzione padana, da applicare in un territorio come il Texas, come la Normandia; dove ci sono estensioni di campi coltivabili. Che senso ha mettere quella sanzione qua? Legislatore europeo, ti sei accorto che c'è la Valle d'Aosta? Questo dico. E questo è a prescindere dal voto convinto di questa legge perché se nel 2011 ho votato in un certo modo con tutto il gruppo del Partito Democratico a favore del no agli OGM...cioè, non ci rimangiamo quella posizione! E cogliamo anche...come dire...il linguaggio molto più adeguato ai tempi del collega Restano. Però, sono convinto che un subemendamento potrebbe portare a una ben più larga condivisione in quest'aula della legge. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 9,53 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.
Follien (Presidente) - Grazie. La parola al Consigliere Borrello.
Borrello (SA) - Grazie Presidente.
Buongiorno a tutti. Il tema è stato affrontato all'interno della terza Commissione e, così come ha anticipato il collega Restano, è stato un dibattito proficuo, in cui le diverse sensibilità politiche hanno manifestato un apprezzamento rispetto allo spirito nobile di questo disegno di legge, legato essenzialmente a rendere la Valle d'Aosta un territorio OGM free. È un aspetto che, così come ha detto il collega Restano, ha dei punti di valore che sono facilmente individuabili, legati essenzialmente a fornire una regola chiara e certa, lo ha definito all'interno della sua relazione: andare a fare un ragionamento legato alla prevenzione della salute e a valorizzare quello che è il patrimonio ambientale. Bisogna anche dire che questo ci permette, da un punto di vista più generale, di andare...essendo i primi in Italia...di poter utilizzare questo tipo di riferimento normativo per fare un'azione di marketing territoriale, sicuramente molto importante per andare a pubblicizzare la specificità dal punto di vista agricolo e ambientale della Valle d'Aosta. Non entro in merito al disegno di legge precedentemente proposto all'interno di quest'aula, mi fermo solo...mi soffermo solo ad affrontare un attimino le ragioni che ci hanno portato a votare favorevolmente all'interno della Commissione; che son quelle di avere la possibilità di caratterizzare la Valle d'Aosta rispetto a questa necessità di avere un territorio OGM free. All'interno della Commissione il dibattito è stato acceso soprattutto su due punti, legati da un certo punto di vista al vincolo della Comunità Europea, del controllo della Comunità Europea, da una parte e dall'altra rispetto al discorso delle sanzioni. Devo essere sincero: tutti i colleghi hanno formulato delle considerazioni in tal senso. Ricordo quello che ho detto già all'interno della Commissione e cioè che ritengo che le sanzioni è giusto che siano alte nel momento in cui c'è la volontarietà di produrre...la volontarietà nell'utilizzo dell'OGM. Qualora ci sia il discorso involontario...forse sarebbe opportuno andare a definire una diversificazione del discorso delle sanzioni. È un ragionamento che secondo me potremmo affrontare in un futuro, andando a sottolineare il discorso della volontarietà nell'utilizzo di OGM e la non volontarietà dello stesso utilizzo. Ed è per questo che, a nome della Stella Alpina, votiamo a favore di questo disegno di legge.
Presidente - Grazie Consigliere. Qualcun altro? Siamo sempre in discussione generale. Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi...la parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
A seguito di quelle che sono delle osservazioni che sono state ribadite da molti Consiglieri in quest'aula così come si era già, diciamo, ampiamente discusso sul tema in Commissione, credo che alla luce anche di quello che sono delle nuove indicazioni che arrivano dalla Comunità europea e che sono effettivamente dell'altro ieri - quindi quando ci siamo incontrati e nella fase di presentazione della norma non erano state approvate - penso che sia, magari, interessante e opportuno chiedere un attimo di sospensione per un confronto su un'opportunità da mettere sul tavolo e da condividere in merito alle sanzioni. In modo da condividere un approccio che sia e permetta di arrivare a una condivisione complessiva da parte dell'aula su un tema che appartiene a tutta la comunità valdostana, in modo da bypassare questo impasse tecnico che condiziona magari il vuoto di qualcuno. Su questo argomento sarebbe magari interessante a livello anche di immagine propulsiva di un disegno di legge come questo e della sua approvazione per dare un segnale forte all'esterno. Se siete d'accordo, quindi, con quelli che hanno partecipato alla Commissione e con tutti i gruppi, magari, fare un attimo di sospensione e chiarirci su questo argomento.
Presidente - Grazie Assessore. Cinque minuti di sospensione.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 10 alle ore 10,26 e che dalle ore 10,26 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.
Viérin M. (Presidente) - Si riprendono i lavori. Qualcuno che chiede la parola? Ricordo che è stato depositato, dopo la sospensione, l'emendamento che è in distribuzione. È già stato distribuito? Lo mettiamo in distribuzione. La parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) -Solo per comunicare che in seguito all'incontro che si è avuto con i membri della Commissione, con i capigruppo si è giunti, diciamo, a una soluzione che permetta l'accoglimento in maniera trasversale di questo importante disegno di legge e approfitto per presentare l'emendamento che per altro non prevede altro che una diminuzione del minimo applicabile in sede di sanzione e che ci permettiamo così di proporre, di presentare alla Commissione Europea nel disegno di legge definitivo in funzione delle modifiche che a livello comunitario sono state apportate in merito all'argomento OGM e alla possibilità di legiferare in ogni singolo Stato.
Da questo punto di vista, quindi, penso che con questo passaggio importante, a mio avviso, si sia trovata una...così, collegialità e un'unità di intenti su questo importante argomento che, come dicevo prima, è patrimonio dell'intera regione e dovrà essere speso proprio in questo senso, sottolineando anche la volontà comune e unitaria di tutti per portare avanti un discorso di qualità del nostro territorio e dei nostri prodotti.
Presidente - Grazie Assessore. Quindi con questo credo che possiamo chiudere la discussione generale. No, ha chiesto la parola il collega Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Visto che il gruppo dell'UVP, come avevamo già specificato nel mio intervento precedente, in linea di principio ero assolutamente d'accordo con una legge del genere, OGM free in Valle d'Aosta, diciamo che siamo la prima regione, c'è la Provincia autonoma di Bolzano, ma è una provincia che già è OGM free. Ci rallegriamo per questo, per l'incontro che è stato fatto, perché siamo riusciti a risolvere un problema che, diciamo, che era il problema forse più grosso all'interno di questa proposta di legge. Perciò come gruppo dell'UVP, a questo punto, daremo il voto favorevole per l'approvazione di questa legge. Grazie.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Anche noi alla luce di questa modifica voteremo favorevolmente questa legge perché finalmente, diciamo così, prendiamo coraggio e ci poniamo anche in maniera più puntuale, più precisa contro l'Europa che non sempre fa delle cose corrette. Grazie.
Presidente - La parola al collega Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Brevemente, a nome del gruppo ALPE solo per sottolineare che già prima avremmo votato a favore della legge, adesso con questo emendamento a maggior ragione voteremo a favore del testo che sosteniamo e, quindi, con delle sanzioni più ragionevoli riteniamo che la legge sia per forza migliorata.
Presidente - Grazie collega. Altri? Chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Passiamo...collega Roscio, se può venire qui così...
La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Sì, grazie.
Molto brevemente, solo per dire che il disguido che c'era stato sulla non possibilità di modifica era collegata, voglio precisarlo per chiarezza, anche al fatto che finora l'Europa su questa era stata...la Commissione Europea era stata molto rigida, nel senso di mantenere le competenze. Oggi, dopo questa decisione, si dà la possibilità agli Stati di decidere e quindi delle regioni che sono conseguentemente nella situazione di poterlo fare. Voglio spiegare questo passaggio perché se non c'era questo, probabilmente, già nella discussione in commissione si risolveva tutto. Voglio dirlo per correttezza, ringraziando i colleghi che hanno capito la difficoltà e anche perché non c'era un atteggiamento più, tra virgolette, di apertura, ma era conseguente a questa decisione dell'unione che oggi è cambiata, finalmente. E ci dà la possibilità, quindi, di essere, come tutti hanno ricordato - credo che questo sia un po' il punto- la prima regione che è OGM free.
Presidente - Grazie Presidente. Passiamo alla votazione dell'articolato.
Articolo 1. I colleghi sono pregati di votare. Prego. Votazione chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.
Articolo 2. Stesso risultato? Stesso risultato.
Articolo 3. Stesso risultato? Stesso risultato.
Articolo 4. Stesso risultato? Stesso risultato.
Articolo 5, c'è l'emendamento del concordato con l'Assessore Testolin. Possiamo dire stesso risultato? Stesso risultato. Votiamo all'articolo 5 emendato. Possiamo dare lo stesso risultato? Stesso risultato.
Articolo 6. Articolo 6 c'è l'emendamento della I Commissione, quindi possiamo andare all'emendamento della I Commissione? Della II, chiedo scusa. Stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 6, comprensivo dell'emendamento della II Commissione che sostituisce l'articolo Stesso risultato? Stesso risultato.
Articolo 7. Stesso risultato.
Mettiamo in votazione adesso la legge nel suo complesso. Siete pregati di votare. Votazione chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità. Punto 23 all'ordine del giorno.