Oggetto del Consiglio n. 892 del 18 novembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 892/XIV - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 2 agosto 1999, n. 20 (Disciplina del commercio su aree pubbliche e modifiche alla legge regionale 16 febbraio 1995, n. 6 (Disciplina delle manifestazioni fieristiche))".
Presidente - La parola alla relatrice Péaquin Bertolin.
Péaquin (UV) - Grazie Presidente.
Questa è una valutazione politica di carattere generale del disegno di legge regionale n. 33. L'Italia sta attraversando un periodo di recessione che genera inevitabilmente un calo del potere di acquisto delle famiglie e un cambiamento delle condizioni socio-economiche delle stesse. In questo contesto il cambiamento sta interessando in particolare i consumi degli italiani, sempre più orientati verso canali di distribuzione caratterizzati da una maggiore convenienza in termini economici, che hanno comportato una marcata riduzione degli acquisti in determinati settori merceologici, quali, ad esempio, l'abbigliamento, le automobili, gli arredi e gli elettrodomestici.
La contrazione dei consumi e una maggiore cura degli italiani nel fare la spesa ha contribuito ad accrescere l'attenzione verso forme di distribuzione che, attraverso la struttura ridotta dei costi di approvvigionamento e contestualmente alla crescita di "servizi di prossimità", permettono un minore impatto sui costi gestionali dell'impresa e una maggiore flessibilità rispetto ai nuovi bisogni dei consumatori. Tra queste nuove forme distributive vi sono i "commercianti itineranti" e le attività commerciali svolte nelle aree mercatali, ovvero ciò che viene comunemente definito "commercio su aree pubbliche", forma distributiva che a livello nazionale mostra segni di controtendenza rispetto agli effetti della crisi economica che tardano a scomparire. Le ragioni di tale dinamica crescente sono ascrivibili principalmente alla maggior convenienza dei prodotti, alla frequente vendita di prodotti alimentari che provengono dal territorio e alla facile raggiungibilità delle aree mercatali. Nella nostra regione la presenza dei mercati può essere rafforzata, specialmente nella bella stagione anche nelle nostre località di montagna. Possono costituire un'alternativa "sostenibile" alla media e alla grande distribuzione al dettaglio, ma possono anche andare incontro ad esigenze di tipo sociale. La crescente quota di popolazione anziana, con minori possibilità di spostamento e generalmente con un reddito contenuto, potrebbe trovare giovamento in una più comoda accessibilità ai mercati e agli operatori itineranti su aree pubbliche. Non bisogna inoltre trascurare, proprio per l'effetto della riduzione del potere d'acquisto dei consumatori, il fatto che questa forma di attività commerciale pratica ribassi dei prezzi sul finire dell'orario lavorativo.
In generale, quindi, la realtà del commercio su area pubblica e degli operatori che ne animano l'attività si dimostra in crescita e con peculiarità significative. Anche per queste ragioni l'Amministrazione con il presente disegno di legge regionale, composto di 28 articoli, ha inteso apportare un ammodernamento significativo alla disciplina regionale del commercio su area pubblica recata dalla legge regionale del 2 agosto 1999 n. 20. Non ultima la finalità di addivenire ad un sistema normativo rigoroso che consenta agli organi di vigilanza di porre in essere forme di controllo e di sanzionamento in grado di limitare alcuni abusi e inadempienze che sono stati riscontrati negli ultimi anni.
La modificazione della disciplina vigente, in particolare di natura procedimentale, si inserisce nel più ampio contesto del processo di liberalizzazione del mercato e delle attività economiche che sta interessando l'ordinamento italiano per effetto delle direttive europee volte all'instaurazione di un mercato unico europeo e al superamento di eventuali restrizioni e limitazioni alla libera iniziativa economica ai fini della tutela della concorrenza. Sono anche introdotte disposizioni di ammodernamento derivanti dall'esperienza sin qui maturata e proposta dagli Enti locali e dalle associazioni di rappresentanza delle imprese interessate.
Il disegno di legge regionale introduce anche importanti elementi di semplificazione rispetto alla norma precedente relativamente al rilascio di autorizzazioni e di titoli abilitativi e fa venire meno i limiti temporali che possono contrastare con il principio di liberalizzazione degli orari.
Presidente - Grazie collega. Siamo in discussione generale. Ricordo che si discute sul nuovo testo della IV Commissione. Se non ci sono interventi...la parola al collega Certan.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Velocemente due considerazioni. Intanto ringrazio la collega Bertolin per la relazione e anche per il lavoro che è stato fatto in commissione. Sono state fatte a questo proposito anche delle audizioni proprio per sentire dalle varie rappresentanti sindacali e di categoria che cosa pensassero una volta che chiaramente il parere anche del Celva è stato analizzato. Due passaggi: sicuramente si è cercato di andare verso una...direi di agevolare la sburocratizzazione e l'altro passaggio a mio avviso importante è cercare di mettere in atto un sistema di regole che sia più rigoroso e permetta un controllo e una vigilanza e sia equo per tutti: questo credo fosse uno dei temi che sono stati chiesti anche da RETE Imprese quando le abbiamo audite. A mio avviso...a nostro avviso, si poteva fare ancora qualche passaggio in più, il nostro voto sarà di astensione.
Presidente - Grazie collega. Altri interventi? Se non ci sono altri interventi, chiudo la discussione generale. Dichiarazioni di voto, sono già state fatte dalla collega Certan...la parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Rispetto a questo disegno di legge, abbiamo registrato che da parte di alcune organizzazioni del commercio c'è un sostanziale assenso, anche se il nostro punto di vista, come bene riportava la collega Certan, non c'è quel percorso di reale sburocratizzazione che agevolerebbe sicuramente gli operatori del settore. Non è certamente questa legge che da sola può intervenire su quel settore, rispetto alle esigenze espresse dalla collega, molte scelte a livello comunale che vanno verso una riduzione magari dei costi, delle tasse che ci sono per questo tipo di commercio potrebbero più agevolmente agevolare in questa fase difficile questo tipo di attività, che va detto è anche un'attività che ha una risposta anche per le fasce più deboli che non hanno accesso naturalmente, soprattutto nei territori, per esempio, di montagna, ad alcuni negozi, che magari giustamente praticano i prezzi delle località turistiche, quindi si svolge anche un'opera, guardo l'Assessore, che è meritoria da questo punto di vista e bisogna fare il possibile perché queste possibilità siano mantenute.
Devo dire che, avendo fatto come molti di voi attività politica e frequentando i mercati anche nei piccoli territori, si vede che anche una certa fascia di turisti, soprattutto quelli che usano la cosiddetta "seconda casa", utilizza questo tipo di commercio, quindi è una cosa da guardare con rispetto, quindi guardiamo con attenzione a questo testo. Il voto di astensione non è ovviamente un voto contrario, ma è il voto che dice che qualcosa in più in generale va fatto per questo settore.
Presidente - Grazie collega Donzel. Altre dichiarazioni di voto? Nessun'altra dichiarazione? Metto in votazione l'articolo 1 del disegno di legge, siete pregati di votare. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 16 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)
Il Consiglio approva.
Articolo 2. Stesso risultato. Articolo 3. Stesso risultato. Articolo 4. Stesso risultato. Articolo 5. Stesso risultato. Articolo 6. Stesso risultato. Articolo 7. Stesso risultato. Articolo 8. Stesso risultato. Articolo 9. Stesso risultato. Articolo 10. Stesso risultato. Articolo 11. Stesso risultato. Articolo 12. Stesso risultato. Articolo 13. Stesso risultato. Articolo 14. Stesso risultato. Articolo 15. Stesso risultato. Articolo 16. Stesso risultato. Articolo 17. Stesso risultato. Articolo 18. Stesso risultato. Articolo 19. Stesso risultato. Articolo 20. Stesso risultato. Articolo 21. Stesso risultato. Articolo 22. Stesso risultato. Articolo 23. Stesso risultato. Articolo 24. Stesso risultato. Articolo 25. Stesso risultato. Articolo 26. Stesso risultato. Articolo 27. Stesso risultato. Articolo 28. Stesso risultato.
Si vota l'atto nel suo complesso. I colleghi sono pregati di votare. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 16 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)
Il Consiglio approva.