Oggetto del Consiglio n. 725 del 25 settembre 2014 - Verbale

Oggetto n. 725/XIV

del 25/09/2014

APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE SPAZIO ALPINO 2014/20.

Il Presidente Marco VIÉRIN, in relazione al dibattito avvenuto (oggetto n. 721/XIV), invita il Consiglio a procedere alla votazione della proposta indicata in oggetto e iscritta al punto 41.04 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

IL CONSIGLIO

a. richiamate le proposte di pacchetto legislativo, approvate dalla Commissione europea il 6 e il 19 ottobre 2011 [COM(2011) 615, 614, 607, 611, 627 e 628], relative alla Politica di coesione e allo sviluppo rurale nell’ambito della Politica agricola comune per il periodo 2014/20, che contengono, in particolare, le disposizioni comuni e specifiche relative al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al Fondo sociale europeo (FSE) e al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

b. richiamata, inoltre, la proposta [COM(2011) 398], presentata dalla Commissione europea il 29 giugno 2011, di Quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea per il periodo dal 2014 al 2020, comprendente, in larga misura, le risorse dedicate alla Politica di coesione e alla Politica agricola comune e di sviluppo rurale;

c. richiamato, inoltre, il d.lgs. 31 maggio 2011, n. 88, recante ?Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali? che disciplina il Fondo statale per lo sviluppo e la coesione (già FAS, Fondo per le aree sottoutilizzate);

d. evidenziato che con l’approvazione delle predette proposte di pacchetto legislativo, sottoposte all’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio, ha preso, a suo tempo, avvio il negoziato con gli Stati, con il coinvolgimento delle Regioni in relazione al loro ruolo nella definizione, nell’attuazione e nel finanziamento di tali politiche;

e. preso atto che in esito al lungo e complesso negoziato, con gli Stati e tra le istituzioni, sono stati approvati, a dicembre del 2013:

e.1. il pacchetto legislativo per i Fondi strutturali 2014/20, composto da un regolamento comune e da regolamenti specifici relativi a ciascun Fondo;

e.2. il Quadro finanziario pluriennale (QFP) dell’Unione europea, per il settennio 2014/20;

f. richiamati i seguenti regolamenti europei, concernenti la Politica di coesione e di sviluppo rurale 2014/20, costituenti il pacchetto legislativo di cui in e.1:

f.1. regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), sul Fondo sociale europeo (FSE), sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

f.2. regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;

f.3. regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;

f.4. regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

f.5. regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea;

g. rilevati, fra gli aspetti che caratterizzano la nuova fase di programmazione, la ricerca di una reale integrazione strategica tra la Politica di coesione (FESR e FSE) e la Politica agricola comune (almeno per il ?II pilastro’, cioè la componente relativa allo Sviluppo rurale, gestita attraverso il FEASR) sotto il cappello comune delle priorità di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva contenute nella Strategia ?Europa 2020’, oltre alla conferma del principio di unitarietà della Politica regionale di sviluppo, nelle sue componenti europea e nazionale;

h. rilevato che l’architettura complessiva risulta imperniata su:

h.1. un ?Quadro strategico comune’ allegato al citato regolamento (UE) n. 1303/2013;

h.2. un ?Accordo di partenariato’, predisposto da ciascuno Stato membro per l’approvazione della Commissione europea, che deve, tra l’altro, definire un ?approccio integrato di sviluppo territoriale’ con il concorso di tutti i Fondi;

h.3. ?Programmi operativi nazionali e regionali’, con caratteristiche definite per ciascun Fondo, come nell’attuale periodo, ma comunque contenenti la strategia per il contributo del Programma agli obiettivi della Strategia ?Europa 2020’, in coerenza con il Quadro strategico comune e con l’Accordo di partenariato;

h.4. ?Programmi di cooperazione territoriale europea’, nelle componenti transfrontaliera, transnazionale e interregionale;

i. evidenziato che i regolamenti, a partire dalle priorità della Strategia ?Europa 2020’ (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), definiscono 11 obiettivi tematici, cui corrispondono specifiche priorità di investimento, tra i quali ciascun Programma deve operare una scelta più o meno ampia, ma comunque obbligata di concentrazione degli interventi;

j. ricordato che nelle more della conclusione del negoziato di cui in e., il Ministro per la coesione territoriale ha diffuso, il 17 dicembre 2012, il documento ?Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020?, che ha introdotto innovazioni di metodo, impegnando, tra l’altro, i responsabili dei Programmi a definire, in modo circostanziato, i risultati attesi e le azioni con cui tali risultati sono conseguiti;

k. preso atto che il metodo proposto, coerentemente con la citata focalizzazione sui risultati attesi, è fondato sull’individuazione di interventi dai quali far discendere pertinenti azioni fattibili in tempi dati e con risorse certe, capaci di determinare cambiamenti per un gruppo più o meno esteso di beneficiari individuabili;

l. dato atto che le attività volte alla definizione dei contenuti dell’Accordo di partenariato sono avanzate, a livello tecnico, nell’ambito di Tavoli di confronto partenariale e, a livello politico, attraverso specifici incontri nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e tra il Ministro per la coesione territoriale e una rappresentanza delle Regioni e delle Province autonome;

m. dato atto, inoltre, della complessità di tale attività, stante la necessità:

m.1.di tener conto, nei riguardi della Commissione europea, oltre che delle nuove norme regolamentari anche di orientamenti, talvolta prescrittivi, di vario genere, provenienti dalla medesima, quali le Raccomandazioni sul Programma nazionale di riforma (PNR) del 2013 e il Position paper del 2012 sulla preparazione dell’Accordo di partenariato e dei Programmi dell’Italia per il periodo 2014/20;

m.2.di coniugare le diverse istanze statali e regionali, al fine di pervenire ad un quadro di riferimento dei risultati attesi e delle corrispondenti azioni dell’Accordo di partenariato sufficientemente ridotto e semplificato per rispondere alle richieste della Commissione ma adatto ad assicurare la necessaria coerenza con i Programmi operativi nazionali e regionali;

n. evidenziato che, nelle more dell’avanzamento del negoziato sulle proposte di regolamenti, sul nuovo bilancio dell’Unione e sulle bozze di Accordo di partenariato, la Regione ha avviato la definizione della Politica regionale di sviluppo 2014/20;

o. dato atto che, al fine di coordinare l’azione dei diversi Programmi cofinanziati previsti per la Valle d’Aosta e di contribuire, con le particolarità regionali, alla definizione dell’Accordo di partenariato dell’Italia, la Regione, analogamente a molte altre Regioni italiane, ha avviato l’elaborazione di un Quadro strategico regionale (QSR), improntato all’integrazione tra livelli di governo, settori e politiche, programmi, strumenti, progetti e fondi, soggetti e territori, anche al livello sovraregionale;

p. dato atto che le attività preparatorie sono state coordinate dal Dipartimento politiche strutturali e affari europei dalla Presidenza della Regione, cui sono affidate le funzioni di Cabina di regia, principalmente, nell’ambito del Nucleo di valutazione dei Programmi a finalità strutturale (Nuval) e del Coordinamento delle Autorità di gestione dei Programmi;

q. dato atto che a partire dal posizionamento della Valle d’Aosta rispetto alle priorità e agli indicatori della Strategia ?Europa 2020’, derivante dal benchmarking rispetto alle altre regioni del centro-nord, all’Italia nel complesso e all’UE, sono state, dapprima, elaborate l’analisi di contesto e le linee di indirizzo, tradotte nel documento ?Strategia Valle d’Aosta 2020’, tenendo conto della visione di numerosi rappresentanti del partenariato socio-economico e istituzionale;

r. dato atto che le Strutture regionali previste quali future Autorità di gestione (o a queste assimilabili per i Programmi di Cooperazione territoriale) hanno, quindi, avviato congiuntamente, in coerenza con il Quadro strategico regionale (QSR) in via di elaborazione, l’attività di predisposizione dei seguenti nuovi Programmi che interesseranno la Valle d’Aosta:

r.1. Programma investimenti per la crescita e l’occupazione (FESR);

r.2. Programma investimenti per la crescita e l’occupazione (FSE);

r.3. Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Francia, Alcotra (FESR)

r.4. Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera (FESR);

r.5. Programma di Cooperazione transnazionale Spazio alpino (FESR);

r.6. Programma di Cooperazione transnazionale Europa centrale (FESR);

r.7. Programma di Cooperazione transnazionale Mediterraneo (FESR);

r.8. Programma di Cooperazione interregionale (FESR);

r.9. Programma di Sviluppo rurale (FEASR);

r.10.Programma del Fondo di sviluppo e coesione (FSC);

s. dato atto che in aggiunta ai suddetti programmi la Regione parteciperà ad alcuni Programmi operativi nazionali riferiti alle regioni più sviluppate;

t. ricordato che, secondo quanto previsto dalla consolidata normativa europea e dallo specifico Codice di condotta, la definizione dei nuovi Programmi è avvenuta con il coinvolgimento attivo del partenariato;

u. dato atto che la partecipazione attiva del partenariato è stata realizzata mediante coinvolgimento diretto di vari soggetti nella definizione non solo delle linee strategiche generali ma anche dei contenuti dei singoli Programmi, al fine di garantire, fin dall’inizio del periodo, l’operatività e il forte orientamento ai risultati dei nuovi Programmi;

v. dato atto che ai sensi del paragrafo 2, articolo 26, del regolamento (UE) n. 1303/2013 e del paragrafo 10, articolo 8, del regolamento (UE) n. 1299/2013, alla redazione dei Programmi di cooperazione territoriale, provvedono gli Stati membri e i Paesi o territori terzi partecipanti, una volta accettato l’invito a partecipare;

w. dato atto che il Programma interessa i seguenti Stati: Austria, Germania, Italia, Francia, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein;

x. dato atto che nei Programmi di cooperazione transnazionale, la posizione unitaria nazionale viene decisa in appositi Comitati nazionali, costituiti con decisione della Conferenza Stato/Regioni, composti da rappresentanti delle Amministrazioni statali e di quelle regionali interessate, che ne assicurano altresì la Presidenza e la Vicepresidenza;

y. dato atto che, su mandato del Comitato di sorveglianza del Programma Spazio alpino 2007/13 - costituito ai sensi dell’articolo 63 e segg. del regolamento (CE) n. 1083/2006, composto dalle delegazioni nazionali, costituite da un rappresentante dell’Amministrazione dello Stato e dai rappresentanti delle Amministrazioni regionali che assicurano la presidenza e la vicepresidenza del Comitato nazionale ? i rappresentanti nazionali hanno istituito, il 14 dicembre 2012, a Zurigo, un gruppo di lavoro incaricato di redigere il Programma Spazio alpino 2014/20;

z. dato atto che la Regione assicura la Vicepresidenza del Comitato nazionale italiano, per il tramite dell’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles, e che, a questo titolo, è parte della delegazione nazionale italiana nel Comitato di sorveglianza;

aa. dato atto che l’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles ha partecipato, in qualità di Vicepresidente del Comitato nazionale alle riunioni del gruppo di lavoro, di cui in y., tenutesi a Milano il 23 febbraio 2013 e a Vienna il 9 ottobre 2013, contribuendo a formare gli orientamenti strategici del Programma Spazio alpino 2014/20;

bb. richiamato il regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione europea, del 25 febbraio 2014, recante, fra l’altro, il modello per i Programmi di cooperazione territoriale nell'ambito dell'obiettivo cooperazione territoriale europea;

cc. dato atto che il Programma in argomento è stato elaborato secondo il predetto modello;

dd. atteso che l’articolo 9 del regolamento (UE) n. 1303/2013 prevede che, al fine di contribuire alla realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e delle missioni specifiche di ciascun Fondo conformemente ai loro obiettivi basati sul Trattato, compresa la coesione economica, sociale e territoriale, ogni Fondo sostiene gli obiettivi tematici seguenti:

dd.1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;

dd.2. migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime;

dd.3. accrescere la competitività delle PMI;

dd.4. sostenere la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori;

dd.5. promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;

dd.6. preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;

dd.7. promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;

dd.8. promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;

dd.9. promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni discriminazione;

dd.10.investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente, sviluppando l'infrastruttura scolastica e formativa;

dd.11.rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente mediante azioni volte a rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici relativi all'attuazione del FESR, affiancando le azioni svolte nell'ambito del FSE per rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza della pubblica amministrazione;

ee. atteso che l’articolo 6 del regolamento (UE) n. 1299/2013 prevede che almeno l'80% della dotazione FESR destinata a ciascun Programma di cooperazione transfrontaliera e transnazionale debba concentrarsi su un massimo di quattro degli obiettivi tematici di cui alla precedente lettera dd.;

ff. dato atto che, al fine di individuare gli obiettivi tematici del Programma, il Comitato nazionale italiano ha organizzato due eventi per la consultazione del partenariato socio-economico italiano, tenutisi a Venezia e a Torino, nel novembre 2012;

gg. dato atto che l’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles della Regione ha contribuito all’organizzazione e all’animazione dell’evento di Torino, di cui in ff.;

hh. dato atto che gli organi di Programma hanno proceduto a lanciare, sul sito internet ufficiale del Programma Spazio alpino 2007/13, una consultazione pubblica, conclusasi il 29 novembre 2013;

ii. dato atto che, in esito alle attività summenzionate, il gruppo di lavoro ha individuato i seguenti quattro obiettivi tematici:

ii.1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;

ii.2. sostenere la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori;

ii.3. preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;

ii.4. rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente mediante azioni volte a rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici relativi all'attuazione del FESR, affiancando le azioni svolte nell'ambito del FSE per rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza della pubblica amministrazione;

jj. dato atto che la proposta di Programma Spazio alpino 2014/20 è ormai completa in tutte le sue parti;

kk. dato atto che il Programma è completamente cofinanziato a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e sulle contropartite pubbliche nazionali e che la sua dotazione finanziaria ammonta complessivamente a 139.751.454,00 euro, di cui 116.635.466,00 euro a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), e 23.115.988,00 euro sulle contropartite nazionali, per l’Italia assicurate dal Fondo di rotazione, di cui alla legge n. 183/1987;

ll. appurato che l’Autorità di gestione, il ?Dipartimento 15 per l’economia, il turismo e l’energia, del Governo del Land di Salisburgo’, ha provveduto a condurre un primo confronto informale con i competenti Servizi della Commissione europea, volto a condividere i primi contenuti del Programma Spazio alpino 2014/20;

mm. atteso che, ai sensi del paragrafo 4, articolo 26, del regolamento (UE) n. 1303/2013, ciascun Programma deve essere corredato di una valutazione ex-ante, per migliorare la qualità della progettazione, effettuata da esperti funzionalmente indipendenti dall'Autorità di gestione;

nn. atteso che l’Autorità di gestione ha proceduto all’affido dell’incarico relativo alla valutazione ex-ante alla società italiana ?T33 Srl’;

oo. vista la direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente;

pp. dato atto che, alla luce delle disposizioni della direttiva di cui alla lettera oo., la valutazione ambientale strategica (VAS) è risultata necessaria per il Programma Spazio alpino 2014/20;

qq. dato atto che l’Autorità di gestione ha proceduto all’affido dell’incarico relativo alla Valutazione ambientale strategica (VAS) all’Università di Vienna, ?Dipartimento delle risorse naturali e scienze della vita ? Boku’;

rr. dato atto che la consultazione per la Valutazione ambientale strategica (VAS) si è conclusa il 29 novembre 2013;

ss. considerato che il processo di valutazione ex-ante si concluderà contestualmente alla finalizzazione del Programma Spazio alpino 2014/20;

tt. dato atto che la proposta di Programma è stata trasmessa alla Commissione europea per l’avvio della procedura di negoziato il 23 luglio 2014;

uu. rilevato che ai sensi dell'articolo 1, della legge regionale n. 66/1979, l'approvazione del Programma Spazio alpino 2014/20, per la Valle d’Aosta, compete al Consiglio regionale;

vv. dato atto che, nel caso di specie, la proposta di Programma è soggetta a negoziato con i servizi della Commissione europea e, pertanto, occorre prevedere l'approvazione della proposta stessa ed una successiva approvazione definitiva per tener conto di eventuali modificazioni richieste dalla Commissione europea in esito al negoziato sul Programma stesso;

ww.dato atto che, al negoziato di cui in vv., provvederà l’Autorità di gestione del Programma, supportata a tal fine dal gruppo di lavoro di cui in y.;

xx. considerata la necessità e l’urgenza di approvare il presente atto, al fine di permettere all’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles di partecipare, all’interno del gruppo di lavoro, al negoziato di cui in vv.;

yy. rilevata, quindi, la necessità che l'approvazione del Consiglio regionale avvenga in tempo utile nel rispetto di quanto sopra indicato;

zz. vista la lettera d), comma 2, articolo 65, della legge regionale n. 54/1998, che prevede che il Consiglio regionale o la Giunta regionale, secondo le rispettive competenze, sottopongano al Consiglio permanente degli enti locali, per il prescritto parere, le proposte di provvedimenti amministrativi a carattere generale o regolamentare che interessano gli enti locali;

aaa. dato atto che il il Programma in argomento è stato trasmesso al Consiglio permanente degli enti locali;

bbb. atteso che la presente deliberazione è finalizzata al conseguimento dell’obiettivo n. 1.11.09.26 ?Programmi di cooperazione territoriale 2014/2020?;

ccc. richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2186, in data 31 dicembre 2013, concernente l'approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2014/2016, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati, del bilancio di cassa per l’anno 2014 e di disposizioni applicative;

ddd.visto il parere favorevole di legittimità, sulla proposta della presente deliberazione, rilasciato dal Capo dell’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, della legge regionale n. 22/2010;

Visto il parere della I Commissione consiliare permanente;

Visto il parere del Consiglio permanente degli Enti locali;

Ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: trentacinque);

DELIBERA

1) di approvare la proposta, ai Servizi della Commissione europea, del Programma di cooperazione transnazionale Spazio alpino 2014/20, allegato alla presente deliberazione e di cui costituisce parte integrante;

2) di dare atto che l’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles, della Presidenza della Regione, parteciperà, nell’ambito del gruppo di lavoro incaricato di redigere il Programma 2014/20, al negoziato della proposta di Programma con i Servizi della Commissione europea, finalizzato a concertare il testo definitivo del Programma Spazio alpino 2014/20, rinviando ad una successiva propria deliberazione l’approvazione del testo finale.

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