Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 449 del 11 marzo 2014 - Resoconto

OBJET N° 449/XIV - Communications du Président du Conseil régional.

Président - Point 1 à l'ordre du jour. Je vous communique les réunions qui ont eu lieu à partir du 26 février: Bureau de la Présidence une fois; Ie Commission, IIIe et IVe Commission une fois; IIe Commission et Ve Commission deux fois.

La 18ème session du Parlement jeunesse de la fédération Wallonie-Bruxelles s'est déroulée du 3 au 7 mars dernier dans la capitale belge. Le Conseil de la Vallée d'Aoste était représenté par un jeune étudiant de Valtournenche, Marco Carrel, inscrit à la troisième année de Science de l'économie et de la gestion d'entreprise, à l'Université de la Vallée d'Aoste. Marco, qui avait participé à la sélection organisée par notre Assemblée, est revenu enthousiaste de cette expérience de simulation parlementaire. Nous le remercions d'avoir apporté une importante contribution au débat et nous sommes convaincus que cette initiative est une occasion formidable pour nos jeunes. Elle reflète l'avis de s'engager de construire un futur pour la participation démocratique, autant qu'instrument pour le développement des droits humains et de la communauté.

Le riforme istituzionali e le ragioni della specialità sono state le tematiche affrontate mercoledì 5 marzo scorso, dalla I Commissione Istituzione e autonomia, che ringrazio, ringrazio nella persona del Presidente e di tutti i Commissari, per aver accolto la mia richiesta di illustrare, congiuntamente al Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, che è anche coordinatore delle Regioni a Statuto speciale per la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee, il lavoro che stiamo portando avanti all'interno della conferenza stessa. Si è trattato di un incontro particolarmente proficuo, che ci ha permesso di approfondire con tutti i gruppi consiliari la tematica della valorizzazione della nostra Autonomia. Il tema, così come comunicato informalmente a tutti i Capigruppo, verrà affrontato nel corso di una seduta consiliare dedicata, che sarà convocata lo stesso giorno, alla stessa ora, da tutti i Consigli regionali d'Italia.

Questa proposta sarà discussa, di convocazione appunto, sarà discussa nel corso dell'Assemblea plenaria della Conferenza dei Parlamenti regionali, che si riunirà venerdì 14 marzo, alla quale parteciperò, e ovviamente sarà mia premura informarvi subito, informare il Consiglio regionale al riguardo.

Il 7 marzo questa Presidenza ha ricevuto l'atto di rinuncia parziale dell'impugnativa promossa dal Presidente del Consiglio dei Ministri, relativamente alla legge regionale 8 del 2013, recante assestamento del bilancio di previsione per l'anno 2013. Essendo state apportate consistenti modifiche con la legge finanziaria 2014-2016, tali da far venire meno il contrasto con le norme della Costituzione. Copia dell'atto è a disposizione dei Consiglieri presso la segreteria generale del Consiglio. Est-ce qu'il y a des requêtes d'intervention? A demandé la parole le collègue Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Apprendo con piacere del successo che ha avuto la partecipazione del giovane valdostano all'iniziativa parlamentare con gli altri giovani. Mi permetto di rimarcare ancora una volta che, come sempre ricordiamo in questo Consiglio regionale, queste iniziative siano molto positive e vorrei ricordare che da anni si sta lavorando a un progetto, perché questi giovani sono scelti con dei criteri validi, ci hanno sempre fatto ben figurare, e ho avuto modo di seguirne alcuni. Sono veramente dei giovani in gamba, abbiamo da parecchi anni intrapreso, già con il Presidente Cerise, un'attività sia nell'APF sia nelle commissioni consiliari regionali, per arrivare a fare eleggere ai giovani un Consiglio regionale dei giovani, un Conseil régional des jeunes.

È un obiettivo che dobbiamo ogni volta riproporci, perché la pratica della nomina è una pratica che fino ad oggi ha dato risultati positivi. Per il futuro, però, bisognerà maturare questa scelta che in qualche modo non riusciamo a perfezionare. È una cosa che deve di nuovo vederci attivi in questa direzione, perché sia valorizzata ancora di più la partecipazione della Valle d'Aosta a questi incontri ai quali, ricordo, per le altre Regioni e Stati europei, partecipano giovani che sono eletti dagli altri giovani di quella Regione. Grazie.

Presidente - La parole au collègue Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Merci Présidente.

Intervengo in merito alle riforme, all'interessante iniziativa della I Commissione, sulla questione dell'evoluzione a livello nazionale, di ciò che è l'assetto istituzionale, costituzionale e normativo dell'Italia e soprattutto del ruolo delle Regioni a Statuto speciale in questa evoluzione.

Ci fa piacere aver audito il Presidente del Friuli, aver partecipato ai massimi dibattiti nazionali, ma in queste ore si sta votando a Roma una riforma elettorale importante che molto probabilmente ha anche delle incidenze - dai testi che abbiamo ritrovato su Internet, dai dibattiti che esistono - sulla Valle d'Aosta.

Sappiamo che l'articolo 47 dello Statuto, che è un articolo elevato a rango costituzionale, essendo appunto una legge costituzionale, prevede che agli effetti delle elezioni della Camera del Senato, la Valle d'Aosta forma una circoscrizione elettorale. Sappiamo che questo nel tempo ci ha consentito, malgrado le leggi elettorali del "mattarellum" e del "porcellum", di avere una nostra circoscrizione, nella forma di un sistema di voto uninominale all'inglese, senza i resti. In questo momento si vota, anzi questa mattina probabilmente si voterà questa riforma e qual è stato il dibattito e l'apporto del Consiglio regionale, Presidente Perron, della I Commissione consiliare su questa cosa?

Le elezioni politiche si sono svolte un anno fa, i nostri cari Parlamentari nelle gite che fanno da Aosta-Roma e da Roma-Aosta, si sono degnati di presentarsi in I Commissione una volta sola. Io sono andato a cercare i dibattiti in commissione e in aula e non c'è stato e spero di essermi sbagliato - questa mattina ho chiesto anche aiuto agli uffici del Consiglio - non ho trovato una traccia di dibattito, di interventi dei nostri Parlamentari su questa cosa. Non un intervento.

Allora, se non ho capito male, ci sono due testi che adesso sto stampando, magari li metterò anche a disposizione dei colleghi. Uno è favorevole, l'altro non è favorevole, i resti non sono più resti che rimangono in Valle d'Aosta, ma molto probabilmente contribuiscono all'apporto nazionale delle forze politiche.

Dico questo per dire che mi va bene, ci va bene che si inviti il Presidente del Consiglio del Friuli, ma iniziamo a invitare i nostri Parlamentari, che devono portare avanti le riforme istituzionali con l'apporto del Consiglio regionale e non rispondendo a loro stessi. Continuiamo a denunciare questa cosa da settimane, per non dire da mesi, chiediamo sempre il coinvolgimento della I Commissione. Abbiamo avuto l'esempio del bilancio, della legge di stabilità dello Stato, in cui il Südtirol e il Trentino hanno saputo ottenere, attraverso degli emendamenti, dei risultati favorevoli per le loro comunità. Noi, attraverso un tweet, di notte, abbiamo saputo che c'erano vantaggi per la Valle d'Aosta, che poi non c'erano, perché c'era una virgola che qualcuno non aveva letto e ancora oggi c'è una mancanza di condivisione su queste cose.

Presidente Rini, anche lei, mi fa piacere che partecipi a tutte queste riunioni a livello nazionale, ma magari faccia una telefonata, si senta con questi Parlamentari. Mi rivolgo anche al Presidente della Regione, eventualmente nelle sue comunicazioni, perché il Presidente della Regione nelle sue competenze ha la materia dei rapporti con lo Stato, quindi vorremmo sapere se l'Ufficio elettorale regionale, se gli uffici competenti, se le commissioni, almeno la maggioranza si è confrontata su questo?

Chiedo al Presidente Perron se magari sa darci lumi su questo, se ci informa Presidente, perché io credo che i tempi della politica in queste ore, in questi giorni, siano più veloci di quelli delle riunioni o dei crismi della vecchia politica. Allora chiediamo conto altrimenti poniamo al Presidente Perron e al Presidente Rini una domanda: a cosa servono le commissioni e a cosa serve quest'aula se siamo stati chiamati dal popolo valdostano semplicemente per venire a ratificare quello che qualcuno assume in quanto decisioni fuori da quest'aula.

Presidente - Grazie collega Viérin. Collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Presidente Rini, qualche settimana fa abbiamo affrontato in quest'aula una giornata interessante per quanto riguarda le società partecipate e controllate. Lei in quest'aula ha detto che avrebbe cercato di controllare, verificare e soprattutto farsi garante per i quesiti che noi Consiglieri poniamo alle varie strutture. In questi 9 mesi di legislatura diverse volte abbiamo affrontato il dossier Vallée d'Aoste Structure, la gestione dei suoi immobili, le incapacità di queste aziende di dare delle risposte, di locare i nostri beni industriali, a destinazione industriale e artigianale. Il sottoscritto e la collega Morelli, quasi 2 mesi fa, hanno richiesto una piccola memo, io dico una piccola memo, che qualsiasi società che ha quasi 35 dipendenti dovrebbe avere all'istante, per avere un prospetto sugli spazi disponibili dei 40 immobili che la società gestisce, i locatari, il nome dei locatari, la piccola superficie corrispondente a ogni locatario, l'affitto dovuto da ogni locatario e i costi di gestione addebitati a ogni locatario.

Son passati, Presidente Rini, 60 giorni, la struttura ci ha risposto un mese e mezzo fa, dicendo che la nostra richiesta era complessa e complicata e doveva elaborare questi dati. Ecco, le chiedo Presidente Rini, noi non vogliamo farci prendere in giro da questi personaggi, da personaggi nominati, ben pagati, ben retribuiti che ad oggi non forniscono questi dati, a noi fondamentali per poter esercitare il nostro mandato.

Società che in questo momento ha dei debiti annuali che superano i 3 milioni di euro per la mal gestione, per l'inefficacia, per l'incapacità e noi Consiglieri non abbiamo neanche la possibilità di avere lo stato dell'arte. Le chiediamo un intervento subito, celere, in modo che questa società che gestisce comunque soldi pubblici, proprietà pubbliche, un Assessorato che è inerte, dormiente, fornisca i dati perché a oggi noi non possiamo neanche sapere e conoscere lo stato dell'arte. Questo la politica non può più accettarlo. È un dibattito, una discussione fatta tre settimane fa in quest'aula, quando sembrava che a tutti interessassero, comunque, le cose che le società controllate e partecipate stanno portando in campo. Le chiedo, veramente, di prendere in mano questo piccolo dossier, perché è simbolico che questi nominati dalla politica continuino a farsi gli affari loro e non gli affari dei valdostani.

Président - La parole au collègue Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Era solo per fare una considerazione sul documento dell'Assemblea plenaria dei Presidenti dei Consigli regionali. È sicuramente apprezzabile, è stato uno studio, un contributo da parte di tutti i Presidenti. Non vorrei però che ci fosse l'idea che questo fosse oro colato. Questo documento contiene, ad esempio, per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle, delle resistenze sulla soppressione delle Province. Qui si dice chiaramente, "ribadendo la contrarietà della soppressione delle province, all'esterno di..." bla, bla, bla.

Ci sono dei punti che assolutamente non sono condivisibili, noi vogliamo già subito mettere in chiaro che non si tratta di una questione da fare all'unanimità, sarà una cosa da discutere, se ci saranno delle variazioni. Questo è solo uno dei punti su cui noi siamo completamente contrari e pertanto, pur apprezzando la questione di analizzare, di esaminare il documento, ecco, che non ci si venga a portare questo documento come la Bibbia, perché la Bibbia è un'altra cosa. Solo questo, per chiarezza. Grazie.

Président - A demandé la parole la collègue Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci, Madame la Présidente.

Intervengo anch'io sulle riforme e sul percorso che sta avvenendo alla Camera in questi giorni e, come il collega Viérin, anche noi saremmo curiosi di sapere qual è il contributo dei nostri Parlamentari e qual è stata la posizione anche sulla votazione che si è svolta ieri.

Credo che ieri si sia persa un'occasione per rendere l'Italia una democrazia moderna, al pari delle altre democrazie europee. Non si tratta di quote rosa colleghi, si tratta semplicemente di garantire pari opportunità, parità di candidatura, non di elezione. Quote rosa vorrebbe dire garantire una quota di elette. Qui si tratta semplicemente di risolvere, di affrontare un deficit di democrazia rappresentativa che nel nostro Paese esiste ancora. Credo, e mi auguro, che il nostro Consiglio regionale saprà fare di meglio e che, dopo la riforma degli Enti locali, che stiamo affrontando in questo periodo in I Commissione, si metta mano alle legge elettorale per le elezioni regionali. E lì, credo, che potremo dimostrare se veramente questo Consiglio è degno del suo ruolo e vorrà garantire che all'interno delle liste per le elezioni regionali sia data uguale possibilità di elezione a uomini e donne...non di elezione, pardon, di candidatura a uomini e donne, che è una cosa diversa.

Poi, per le elezioni, ognuno dovrà fare valere i propri meriti e le proprie competenze, ma credo che dare uguale possibilità a entrambi i generi, di partecipare a una competizione elettorale, che evidentemente è ancora viziata da arretratezza culturale, da leadership politiche e partitiche, che sono ancora radicate a pregiudizi che, a nostro modo di vedere, è giunto il momento di superare. Grazie.

Président - A demandé la parole le collègue Perron.

Perron (UV) - Grazie.

Avevo capito collega, Presidente Rini, che non si parlava oggi di questa materia, altrimenti avremmo certamente approfondito il tema. Dal mio punto di vista non posso, collega Viérin, che condividere la sua impostazione circa il necessario coinvolgimento, per quello che ci compete, del Consiglio regionale.

Sull'incontro della I Commissione avremo modo di ritornarci ed entrare nel merito. Dal mio punto di vista non posso far altro che dar lettura di una lettera che ho firmato ieri mattina, di richiesta di incontro al senatore e al deputato della Valle d'Aosta.

"Richiesta di incontro con la I Commissione consiliare competente e permanente. Egregi Parlamentari, nel corso della riunione del 20 settembre 2013, in occasione dell'esame dei disegni di legge costituzionale numero 42, recante modifiche agli statuti delle Regioni ad autonomia speciale, concernenti la procedura per la modificazione degli Statuti medesimi e 363, recante modifica agli Statuti delle Regioni ad autonomia speciale, concernente la procedura per la modificazione degli Statuti medesimi, era stata riaffermata la validità del confronto e dello scambio di informazioni con la I Commissione e la vostra disponibilità al riguardo, alla luce di un interesse trasversale di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, sul tema delle riforme istituzionali. È di questi giorni l'avvio dell'iter della nuova legge elettorale per la Camera e del dibattito sulla riforma del Senato del Titolo V della Costituzione. A tal fine, quindi, di conoscere lo stato dell'arte delle riforme costituzionali in discussione al Parlamento e di discutere e sviluppare congiuntamente delle considerazioni sul tema, chiedo la disponibilità delle Signorie Vostre a voler incontrare la commissione, per riferire in ordine alle problematiche sopra evidenziate. Ringraziando per il riscontro che vorrete cortesemente dare a questa richiesta, porgo distinti saluti".

Da parte mia non posso che riaffermare la piena e totale volontà della commissione a svolgere il suo ruolo, perlomeno di informazione, di conoscenza circa un percorso di riforme che ovviamente deve poter vedere il contributo che le forze politiche vogliono dare su questo tema. In quanto Presidente della commissione, ritengo di aver svolto, per quel che mi competeva, il mio ruolo. L'ho avanzato anche in occasione, se vi ricordate colleghi, dell'incontro della I Commissione con il Presidente: ho sottolineato il fatto che, insomma, quest'aula vede due poltrone che sono riservate al Deputato e al Senatore della Valle d'Aosta e sarebbe buona prassi se i nostri Parlamentari trovassero delle occasioni concordate con la Presidenza del Consiglio in cui, sul tema delle riforme, sul tema delle questioni che riguardano da vicino i rapporti tra la Valle d'Aosta e lo Stato italiano, trovassero, perché no, dei momenti di informazione e di confronto diretto con il Consiglio regionale.

Nulla in contrario, anzi ben venga, lo auspico allo stesso modo, che vi sia un rapporto diretto, continuo, costante con la I Commissione, che è quella competente per trattare il tema delle riforme. Credo che avrebbe un valore politico, istituzionale e costituzionale da un punto di vista giuridico, ancora più forte, se i nostri due Parlamentari trovassero dei momenti di confronto direttamente con l'aula. Quindi, rilancio, qui, pubblicamente, questa proposta che avevo fatto, quale Presidente della I Commissione, nell'incontro con il coordinatore delle speciali, per ribadire la nostra volontà di avere, con i Parlamentari, sui temi che riguardano la Valle d'Aosta, un confronto continuo e costante affinché in quest'aula, che è il centro del dibattito politico, dove la politica può esprimere le sue opinioni, anche per quel che riguarda i rapporti con Roma, trovi dei momenti di confronto e dei momenti di ampio e approfondito dibattito.

Presidente - Grazie collega Perron. La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Un piccolo chiarimento e anche per dare la possibilità di capire il perché si sta sviluppando un dibattito. Con il Presidente Rini ieri ci siamo sentiti come Capigruppo e siamo stati informati che il documento che avremmo voluto discutere insieme verrà discusso probabilmente venerdì, e ci sarà occasione per fare una discussione un po' più ufficiale per prendere posizione.

Cosa diversa è invece oggi, come bene ha detto il collega Viérin, nel valutare quali sono i rapporti che abbiamo con le istituzioni, con il Parlamento, attraverso i nostri rappresentanti. Da tempo sollecitiamo un interesse verso il ruolo del Consiglio regionale, verso il ruolo dei Consiglieri, soprattutto sollecitiamo la possibilità di avere un dibattito, un confronto, un confronto costante. Oggi la politica ha giustamente dei tempi che sono molto diversi dai tempi di discussione che noi ci diamo. Avvengono decisioni che a volte non sono neanche discusse nelle sedi politiche e quindi non potersi confrontare è un'occasione mancata, tra l'altro su cose che avvengono anche in termini molto concreti. Il Presidente della Giunta ha dovuto difendersi pubblicamente da un attacco "politico" di un Senatore della Repubblica, e il nostro Senatore non ha più detto niente rispetto a questo argomento.

E allora, bene fa il Presidente a difendere gli interessi della nostra Regione, nella conoscenza delle cause che ha, ma quelle leggi sono state votate da persone diverse. Ci piacerebbe sentire il parere del nostro Senatore a riguardo, perché è chiaro che la confusione è tanta, eppure si cerca di fare chiarezza all'interno di questo "dibattito" sui 521 milioni che ormai si trascina da parecchi mesi. Fa bene, quindi, il Presidente Ego Perron a sollecitare l'appartenenza di quelle sedie a due ruoli che abbiamo visto nella fase di elezione del Consiglio e poi abbiamo visto per le pubbliche relazioni o per i dibattiti, soprattutto, della Giunta.

Quindi, quelle due sedie sarebbe bello vederle, nel limite del possibile, negli impegni di tutti, delle difficoltà che ci sono ad essere presenti, soprattutto quando ci sono dei momenti nei quali il Consiglio regionale ha bisogno di trovare delle risposte a cose che conosce meno, perché non siamo a Roma a dibattere, a discutere e non conosciamo le cose che vengono discusse. Fa piacere quindi, rilevare che il Presidente della I Commissione ha raccolto l'invito, addirittura ieri ha già scritto una lettera al riguardo, speriamo che non siano quelle situazioni che poi - se ci si dimentica di sollecitare come gruppi di minoranza - si perdono nel vuoto e ci rivediamo a richiamarle poi tra un annetto. È necessario, quindi, fare fronte comune, conoscere gli argomenti che sono in discussione, far sì che il Consiglio regionale faccia un percorso insieme ai nostri rappresentanti, noi li chiamiamo "nostri rappresentanti", per far sì che la Regione, la nostra Regione, possa difendersi attivamente in questa fase di grande, grande difficoltà, soprattutto per le Regioni a Statuto speciale.

Président - Merci. Pas d'autres? La parole au collègue Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Avremmo gradito avere qualche risposta anche da lei, al di là del Presidente Perron, visto che lei ha organizzato questo incontro, ha partecipato ai tavoli delle riforme ed è stata interpellata su questo punto, per esprimere almeno un pensiero, se mai ce lo avesse.

Ringrazio, invece, il collega Perron, anche se sappiamo che i tempi delle lettere...abbiamo la lettera mandata a Frigerio, ci ha messo sei mesi per fargli restituire il premio, quindi, speriamo che questo incontro con i Parlamentari sia un po' più rapido. Al di là delle lettere che la I Commissione deve mandare, è un dovere istituzionale che i nostri Parlamentari devono avere e una delicatezza e un garbo nei confronti del Consiglio regionale. Il procedimento è inverso: sono loro che nei momenti di urgenza, nei momenti cruciali di riforme devono dire "un attimo, ci vediamo", poi se c'è il Consiglio, se c'è la commissione, se c'è anche solo qualcuno disposto a incontrarli, ad esempio i Capigruppo, si fa la riunione. Non è che dobbiamo seguire i crismi della politica per forza o della corrispondenza, con persone che si sentono probabilmente tutte le settimane.

Noi eravamo rimasti alla Vallé d'Aoste avant tout, la schiena dritta, ci accontentiamo di un raccordo, quando c'è un problema che riguarda la Valle d'Aosta, loro devono rispondere alla Valle d'Aosta, alla comunità in primis, e noi, attraverso questo Consiglio regionale, siamo la comunità. Non capiamo, allora, perché non succede, credo che chi è stato in Parlamento in questi decenni lo abbia sempre fatto, non è un problema di cui miracolosamente ci accorgiamo.

Crediamo che a Roma sia giunta l'ora di mettersi in moto per i nostri due Parlamentari. Si devono mettere in moto, leggendo i dossier, cercando di stare sul pezzo, cercando di essere al passo con queste riforme che ci sono, essendo i portavoce di tutta la comunità valdostana. Abbiamo perso la questione della fiscalità, perché l'abbiamo persa quell'occasione. In questi giorni basta leggere i giornali del Trentino e del Südtirol per capire che loro stanno dando attuazione a tutte queste materie di cui hanno avuto beneficio, attraverso la legge di stabilità.

I nostri non c'erano, non avevano capito, non avevano letto, qui nessuno sapeva niente, sospensioni...ma che testo ci sarà? Non so, a questo punto visto che ci sarà la riforma aboliamo il collegio della Valle d'Aosta. Cosa serve avere dei Parlamentari? A cosa serve?

Sono ancora lì che stanno cercando i 521 milioni di euro e non sanno dove sono. Viene un senatore e dice che ci sono, il Presidente dice di no. I Parlamentari non si sa dove siano, saranno ancora lì che li cercano questi soldi, chissà magari, magari li troveranno anche. Fatto sta, che qui, visto che il Presidente Rini che ha parlato di un Consiglio uguale, cioè convocato nel medesimo momento in tutta Italia, pensiamo a un Consiglio straordinario e parliamo di legge di legge, di riforme costituzionali, di autonomia.

Intanto, se vengono anche i nostri Parlamentari per una volta avrete un numero adeguato per...la maggioranza sarà aumentata di due numeri. Si potrà di nuovo avere un equilibrio che vi fa piacere. Al di là delle battute, crediamo che questo Consiglio regionale sia completamente esautorato in questo momento. Lei, Presidente Rini, è il Presidente di nessuno, capisce? È il Presidente di nessuno" Perché, sì, fa i suoi viaggi, fa queste riunioni, ma che voce porta avanti? La voce di chi? Se poi questo viene completamente dimenticato nelle riforme che vengono portate a Roma.

Si interroghi, quindi, anche sul suo ruolo, al di là del nostro interrogarci sul ruolo che stiamo svolgendo in quest'aula e nelle commissioni, che anche quelle ci chiediamo cosa servano.

In conclusione, Presidente Rini, al di là delle risposte del Presidente Perron, riconducendo un po' i ruoli che ognuno di noi ha in quest'aula, le chiediamo di farsi interprete anche lei nelle riunioni, nei pourparler e in tutte le riforme costituzionali che stanno coinvolgendo le Assemblee parlamentari italiane...di avere un minimo di raccordo anche con i nostri Parlamentari. Altrimenti saremo ancora qui a scrivere lettere, affinché questi si presentino e quando si presenteranno la legge elettorale sarà già stata approvata, al di là di ciò che sicuramente sarà mantenuto in termini di riforme costituzionali - è una norma che ha valenza costituzionale, quindi sicuramente - ma è una questione di principio. Anche sulla questione delle quote rosa, che idea è stata portata avanti? Piuttosto che su altri argomenti. Sono delle riforme importanti e visto che ci interroghiamo noi Consiglieri, vorremmo anche sapere cosa pensano i nostri Parlamentari.

Presidente - Grazie collega Viérin.

La ringrazio anche per il suggerimento e le assicuro che ogni giorno, con molta umiltà, cerco di interrogarmi sul mio ruolo. Ognuno opera nelle proprie sedi per quello che è il proprio ruolo, che è stato chiamato a ricoprire. Ho ritenuto opportuno condividere con la I Commissione consiliare, quindi dove c'è la rappresentanza di tutte le forze politiche, quello che è il ruolo che sono stata chiamata a svolgere, che sto portando avanti, nel tavolo che mi appartiene, che è quello della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee. Stiamo parlando di cose, come giustamente il collega Bertschy ha ben evidenziato, di cose molto diverse. Naturalmente il coinvolgimento dei Parlamentari non può che essere auspicabile e come ha giustamente suggerito, sarà mia premura chiedere la presenza in aula, nel caso appunto di una convocazione di un Consiglio tematico sulla questione delle riforme istituzionali.

Altri? Se non ci sono altri possiamo passare al punto 2 all'ordine del giorno. Collega Chatrian. Vi invito poi solo a prenotarvi, così...prego.

Chatrian (ALPE) - Sì, Presidente.

Con garbo, ho aspettato sinceramente una sua risposta, per quello che ho aspettato qualche secondo in più. I quesiti che abbiamo posto non sono sulle riforme, ma su dei temi molto pratici, che hanno delle ricadute molto importanti. Aspettavo, quanto meno, gentilmente, signora Presidente, una sua risposta, dato che abbiamo posto un problema per noi importante. A oggi non abbiamo risposte da questa società, la situazione è gravissima per quanto riguarda le ricadute industriali e artigianali e l'inefficienza e l'incapacità di tale società. Avremmo gradito, quanto meno, una piccola, una risposta, se gentilmente, tarda mattinata o questo pomeriggio, lei si fa garante di questo Consiglio. Ecco perché ho aspettato a prendere la parola.

Presidente - Certo collega Chatrian, ha ragione. Oggi invieremo un nuovo risollecito. Le ricordo che al nostro sollecito, avevano risposto che chiedevano un'ulteriore tempistica. Chiederemo quale tempistica intendono loro per ulteriore dilazione del tempo e chiederemo una risposta rapida sui suoi quesiti. Collega Chatrian, prego.

Chatrian (ALPE) - Presidente Rini, le chiedo solo di non prenderci per stupidi. Il nostro sollecito è di due mesi fa. Abbiamo chiesto quattro quesiti puntuali sui 40 immobili che gestisce Vallée d'Aoste Structure. Per favore, non ci prenda per stupidi e faccia il suo ruolo, noi facciamo il nostro.

Presidente - Punto 2 all''ordine del giorno.