Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1174 del 12 maggio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1174/XIII - Interrogazione: "Promozione di iniziative a sostegno della lotta alla povertà e all'esclusione sociale".

Interrogazione

Ricordato che la Commissione Europea ha designato il 2010 quale Anno Europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale;

Sottolineato che il tema dell'Anno Europeo cade in un momento estremamente critico da un punto di vista economico per una crisi legata ad aspetti congiunturali internazionali che sta provocando processi di trasformazione sociale anche nella realtà valdostana;

Preso atto della fotografia emersa dalla recente indagine regionale per la conoscenza dell'incidenza della povertà;

Ricordato che sono quattro gli obiettivi specifici promossi dalla campagna europea;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali per conoscere:

1) quali sono le azioni promosse dal Governo regionale per sostenere nella nostra regione gli obiettivi strategici decisi dall'Unione Europea;

2) se non ritiene opportuno ed utile relazionare, prima dell'estate, in Consiglio regionale, sulla situazione valdostana in merito alla povertà e all'esclusione sociale.

F.to: Rigo - Carmela Fontana - Donzel

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie, Presidente. Grazie per questa interrogazione, che permette di fare il punto della situazione per quanto riguarda il problema della povertà presente anche nella nostra regione. Con decisione n. 1098/2008/CE del 22 ottobre il Parlamento europeo e il Consiglio hanno designato il 2010 come Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale. All'articolo 2 vengono esplicitati gli obiettivi e i principi guida, che riprendiamo:

"a) riconoscimento di diritti: riconoscere il diritto fondamentale delle persone in condizioni di povertà e di esclusione sociale di vivere dignitosamente e di far parte a pieno titolo della società, agevolando il loro efficace accesso a tutti i diritti sociali, economici e culturali, a risorse sufficienti e a servizi di qualità e contribuendo a combattere gli stereotipi e la stigmatizzazione; b) responsabilità condivisa e partecipazione: aumentare la partecipazione pubblica alle politiche e alle azioni di inclusione sociale, sottolineando la responsabilità collettiva e individuale nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale e l'importanza di promuovere e sostenere le attività di volontariato, creando possibilità di partecipazione di tutti i cittadini; c) coesione: promuovere una società più coesa, sensibilizzando i cittadini sui vantaggi offerti a tutti da una società senza povertà, che consenta l'equità distributiva e nella quale nessuno è emarginato, sostenendo e sviluppando la qualità della vita, delle competenze, dell'occupazione e il benessere sociale, garantendo lo sviluppo sostenibile e la solidarietà intergenerazionale; d) impegno e azioni concrete: riaffermare il fermo impegno politico dell'Unione Europea e degli Stati membri ad attivarsi con determinazione per eliminare la povertà e l'esclusione sociale e promuovere tale impegno con azioni a tutti i livelli di potere."

Gli obiettivi proposti investono più aree di intervento, in una prospettiva estesa, complessa e multidimensionale. Le azioni coinvolgono coerentemente un corpus di soggetti pubblici e del privato sociale, impegnati nelle politiche sociali, ma anche in quelle del lavoro, dell'istruzione, della formazione, della casa in maniera sistematica. Per partire da quest'ultimo punto: quello degli impegni e delle azioni concrete, gli obiettivi dell'anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale sono già da tempo attivamente perseguiti in Valle d'Aosta, regione nella quale la solidarietà sociale è tanto radicata nella cultura popolare quanto nell'impegno delle istituzioni, ispirata dallo stesso spirito di concretezza. Negli ultimi mesi è evidente l'incremento delle azioni e delle iniziative di questa Amministrazione, da parte di più assessorati e strutture competenti in materia di casa, trasporti, politiche sociali a contrasto della situazione di crisi... che registra un sensibile aumento delle situazioni a rischio e mobilita verso la pianificazione di politiche adeguate rivolte sia ai singoli casi, sia al contesto socio-economico in generale.

Nel nuovo piano socio-sanitario 2010-2012 in fase di ultimazione si darà ulteriore enfasi ai principi di equità e di accessibilità in un'ottica di condivisione fin dalle prime fasi di programmazione di azioni con il territorio nelle sue specificità e sfaccettature, in modo tale da rispondere ai bisogni particolari con risposte puntuali ed efficaci. Un altro strumento di programmazione che entra in relazione con il tema della povertà e dell'esclusione sociale è il piano di politica del lavoro per il triennio 2009-2011 che presta particolare attenzione all'integrazione fra lavoro e formazione, all'innovazione, alla ricerca e alla vocazione all'imprenditorialità, alle fasce deboli: giovani, donne, forza lavoro con qualifiche e competenze di basso profilo, persone in situazione di svantaggio sociale, alla responsabilità sociale delle imprese, prevedendo specifici interventi per affrontare l'attuale momento di crisi. Ricordiamo inoltre che recentemente è stato firmato l'accordo di programma per l'adozione del Piano di Zona della Valle d'Aosta e per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali, un ulteriore strumento di programmazione delle politiche sociali, che necessariamente avrà delle ricadute a livello concreto sul territorio. È prevista la realizzazione di progetti locali e un progetto regionale, il cui tema sarà l'accesso ai servizi e il segretariato sociale.

Come strategia di fondo, quindi, l'Amministrazione regionale ha adottato un sistema che prevede di pianificare azioni concrete sulla base di dati raccolti tramite indagini competenti, svolte con l'ausilio di un dispositivo di strumenti di rilevazione, in modo da intercettare i bisogni impliciti ed espliciti reali e dimostrabili. La buona prassi dunque è quella di impostare un'attività di ricerca e di studio sul contesto sociale, individuare i problemi, mettere a punto le soluzioni e realizzare progetti operativi dall'efficacia misurabile. In questa prospettiva è stata pubblicata ad ottobre 2009 la ricerca "Quali condizioni di vita in Valle d'Aosta", che riporta "gli esiti dell'indagine regionale per la conoscenza dell'incidenza della povertà", che quindi consideriamo ancora valida ed attuale, attraverso la quale è stato possibile approfondire l'individuazione delle condizioni di maggiore fragilità e povertà nella nostra regione e prospettare possibili soluzioni, in particolare in questo momento di difficoltà. Sono note le misure anticrisi attivate dall'Amministrazione regionale per far fronte alla difficile situazione socio-economica attuale, rivolte a tutte le famiglie: sospensione del pagamento delle rate di mutui regionali, bonus chauffage (sconto sulla componente energia) e alle famiglie a basso reddito (bonus energia, esenzione del pagamento della tassa sui rifiuti, della tariffa per l'acqua, sostegno dei versamenti di contributi alla previdenza integrativa). Provvedimenti specifici invece per ciò che concerne le situazioni di difficoltà temporanea sono previsti nella legge 23 dicembre 2009 n. 52: "Interventi regionali per l'accesso al credito sociale", che prevede programmi di microcredito e concessione di prestiti sociali d'onore nella forma di mutuo chirografario o del contributo. L'applicazione della legge partirà a fine di questo mese. Inoltre il disegno di legge n. 95/XIII: "Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale, abrogazione di leggi regionali", presentato il 27 aprile 2010 dalla Giunta regionale al Consiglio, propone un'azione diretta a prevenire e rimuovere le cause di ordine economico e sociale che possono provocare stati di disagio, marginalità e non autonomia, in una prospettiva di recupero e reintegrazione sociale all'interno del più ampio sistema di protezione sociale, secondo una logica di rete e in base al principio della sussidiarietà. Il disegno di legge presenta gli interventi economici di sostegno e di promozione sociale in base alle caratteristiche dei destinatari in termini di età, difficoltà socio-economica e livello di non autosufficienza, per perseguire i seguenti obiettivi, che saranno poi oggetto di discussione in commissione e in Consiglio: attestare il diritto dei minori e delle loro famiglie ad essere sostenuti nei loro bisogni socio-educativi assistenziali, promuovere la domiciliarizzazione per le persone non autosufficienti riconoscendo anche il lavoro di cura e di assistenza prestato dal nucleo familiare (qui ci saranno delle importanti novità che spiegheremo); sostenere economicamente le persone non autosufficienti e le loro famiglie allorquando sia necessario il loro inserimento in strutture; sostenere economicamente i singoli nuclei familiari che si trovano a vivere in situazioni di difficoltà socio-economica anche temporanea.

Per quanto concerne invece le attività specifiche, rivolte a situazioni di povertà e di disagio, ricordo le deliberazioni della Giunta regionale n. 411/2010: "Approvazione del finanziamento per il triennio 2010-2012 e dei criteri per la selezione di progetti destinati a persone che versano in situazione di povertà ed esclusione sociale, ai sensi dell'articolo 28 della legge n. 328/2000, impegno e finanziamento di spesa", questo bando è stato attivo fin dal 2002, poi la delibera n. 1099/2010: "Approvazione del finanziamento, nonché dei criteri e delle modalità di presentazione e selezione nell'anno scolastico 2010-2011 di progetti socio-educativi di doposcuola, destinati in particolare a minori appartenenti a famiglie che versano in situazione di disagio, finanziamento di spesa" e questa è una novità rispetto ai provvedimenti del Governo regionale.

In merito invece ad aspetti più generali e legati alla cultura dell'inclusione sociale, dell'integrazione e dell'accoglienza, della promozione del protagonismo del territorio, in un'ottica di prevenzione dell'esclusione sociale e dell'emarginazione di soggetti in situazioni di fragilità, ricordiamo che l'Amministrazione regionale propone con cadenza regolare le seguenti possibilità di finanziamento: piano di intervento per l'archiviazione di progetti rivolti all'infanzia e all'adolescenza, piano di intervento per l'attivazione di progetti in favore dei giovani, progetti di autorganizzazione familiare, bando per la realizzazione di azioni positive e progetti che afferiscono ai settori della casa, dei trasporti e delle attività turistico-ricreative dello sport, della cultura e della formazione. Per concludere, ricordiamo che l'Amministrazione appoggia iniziative di promozione e sensibilizzazione che nascono da chi pratica sul campo azioni virtuose di volontariato, anche a favore delle persone in condizioni di bisogno: fra queste la Festa dell'Europa quest'anno 7-8 maggio, con tema principale l'Anno europeo della lotta alla povertà ed esclusione sociale.

Ho fatto un intervento un po' lungo, ma era necessario fare questa carrellata di importanti iniziative che il Governo regionale sta portando avanti.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la relazione, per l'impegno, in particolare per le azioni di lungo periodo che ci ha indicato. Sembra quasi un aspetto superficiale, marginale, rispetto alla crisi che sta investendo e che ha investito in pieno l'Europa in questi giorni, parlare di Anno europeo della lotta alla povertà, invece quasi 84.000.000 di cittadini europei sono esposti al rischio della povertà, quindi vivono nell'insicurezza e nella mancanza di quanto la maggior parte dei cittadini dà usualmente per scontato. Vivere in povertà può comportare una serie di problemi: dalla mancanza di denaro necessario per procurarsi cibo e vestiti, a vivere in alloggi inadeguati, addirittura ad essere senza tetto. La povertà significa anche essere costretto ad uno stile di vita molto limitato, che può portare all'esclusione sociale.

Anche in Valle d'Aosta, come ha giustamente ricordato l'Assessore, sono ben presenti i segnali di allarme: i posti di lavoro persi, ne abbiamo più volte parlato in questo Consiglio, la cassa integrazione, ancora questa mattina il Presidente della Regione ci ha messo al corrente di una situazione particolare, la mobilità, l'indagine dell'Osservatorio regionale per le politiche sociali, con il richiamo relativo al 5 per cento delle famiglie residenti che vivono al di sotto della soglia di povertà, ovvero con meno di 400 euro al mese. Il pignoramento della casa di abitazione, anche di questo abbiamo parlato, il numero delle persone che si rivolgono costantemente alla tavola amica o al banco alimentare. Ecco l'Anno europeo ha il compito di avere un impatto forte e cruciale in materia di sensibilizzazione sull'esclusione sociale, di promozione all'inclusione attiva, poiché nessun Paese, piccolo o grande, nessuna autorità, nessun settore pubblico o privato può sottrarsi alle conseguenze di questa crisi mondiale. Il documento presentato, il quadro strategico preparato dalla Commissione europea all'indirizzo degli organismi nazionali non poteva certo indicare precisi campi di intervento per ogni Paese o realtà locale, ma il suo obiettivo era quello di assicurare che i programmi nazionali, d'intesa con le realtà regionali, fossero coerenti con gli obiettivi dell'Anno europeo 2010 e con la strategia per la protezione e l'inclusione sociale. Insomma, obiettivi ricordati anche dall'Assessore, che mirano a far crescere la consapevolezza dei cittadini nei confronti di queste problematiche: dare voce alle persone vittime della povertà ed ispirare un coinvolgimento diretto dei cittadini europei e degli altri attori. L'Anno europeo mira a mettere in discussione gli stereotipi e la percezione collettiva della povertà, abbracciando i principi di solidarietà e collaborazione. Non solo quindi interventi diretti, immediati, necessari, concreti, ma una politica culturale e di orientamento alla cittadinanza attiva e alla sussidiarietà. Ed allora certo la Regione, gli enti locali, le istituzioni valdostane hanno in questi mesi messo in campo provvedimenti importanti, lo ha ricordato l'Assessore, per contrastare la crisi e i suoi effetti sulle famiglie e sulle imprese valdostane; lo sappiamo, lo abbiamo condiviso con il Consiglio, lo abbiamo sempre riconosciuto, ma con questa iniziativa invece volevamo sapere dalla Regione come si è mossa per fare propri quegli obiettivi e in parte l'Assessore ce lo ha elencato. Un'iniziativa nata per due ragioni: la prima, dalla lettura di una notizia relativa alla non presenza della Valle d'Aosta fra le Regioni che hanno presentato progetti per l'attuazione del programma nazionale nell'ambito europeo. Alla fine del 2009 infatti una direttiva del Ministero del lavoro prevedeva la presentazione e la selezione di azioni progettuali di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, che potevano essere realizzate da amministrazioni pubbliche o da enti non profit sia a livello territoriale, sia nazionale. Tutte le Regioni hanno presentato progetti che sono stati finanziati o considerati idonei, ma non finanziati, oppure non idonei, o ancora non ammessi; fra le centinaia di progetti la Valle d'Aosta non ne ha presentato neanche uno; allora, preoccupati di questo, volevamo con tale interrogazione capire meglio gli interventi dell'Amministrazione regionale in base a questo programma, che bene ha ricordato prima l'Assessore. Mi dispiace che non siamo presenti in questo panorama nazionale e chiediamo - ed è la seconda richiesta - se fosse possibile, d'accordo con la commissione, prima dell'estate o subito dopo fare un punto della situazione, ossia come la Valle d'Aosta si è mossa in questa direzione. Credo che possa essere un momento per arricchire il dibattito in Consiglio regionale, per rendere edotti i cittadini e per fare cultura su questo tema.

Président - Collègues, moi je me permets d'inviter tous au respect des temps, parce que sinon on sorte des prévisions. Je vous annonce qui ont été déposés à la Présidence le rapport du Conseiller Crétaz sur la proposition de règlement n° 7: "Disciplina dell'accesso e della mobilità nell'ambito dell'organico del Corpo forestale della Valle d'Aosta, ai sensi degli articoli 5, comma 3, e 11 della legge regionale 8 luglio 2002, n. 12", inscrite à l'objet n° 21; le rapport du Conseiller Maquignaz sur le projet de loi n° 89: "Interventi regionali per il recupero e la riqualificazione del poligono di tiro militare di Clou-Neuf", inscrit à l'objet n° 24. Le groupe ALPE a déposé 13 amendements sur la proposition de règlement n° 7, l'Assesseur Lavoyer a déposé 2 amendements sur la proposition d'acte administratif: "Affrancazione dell'enfiteusi di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 457/1977 e l'acquisto relativo a locali situati in comune di Saint-Christophe ubicati all'interno del condominio "Carrefour 2"", inscrit à l'objet n° 23. Ont été déposées aussi deux propositions de résolution de la part des groupes ALPE et PD, concernant respectivement la ratifica integrale della Convenzione delle Alpi et les problématiques relatives à l'actuation du fédéralisme fiscal.