Oggetto del Consiglio n. 1079 del 10 marzo 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1079/XIII - Interrogazione a risposta immediata: "Misure atte a garantire la sicurezza e l'incolumità delle persone ricoverate presso l'Ospedale Umberto Parini di Aosta".
Interrogazione a risposta immediata
Appreso dagli organi di stampa che la tutela della sicurezza dei pazienti ricoverati presso l'Ospedale Parini durante le ore notturne è affidata unicamente ad una guardia giurata e che non vi è controllo dell'accesso di estranei ai reparti di degenza;
Ritenuto necessario garantire l'incolumità dei pazienti e prevenire il verificarsi di furti a danno dei pazienti e del personale all'interno delle strutture ospedaliere regionali;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) quali misure sono messe in atto per garantire la sicurezza e l'incolumità delle persone ricoverate.
F.to: Patrizia Morelli - Chatrian - Bertin - Giuseppe Cerise - Louvin
Presidente - La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci, M. le Président. Une bonne journée à tout le monde. "L'Ospedale Umberto Parini - dicono pazienti e familiari e pure qualche dipendente - quando cala il buio, diventa terra di nessuno". Le problème de la sécurité dans les hôpitaux est un problème connu, il est redevenu à la une en Vallée d'Aoste grâce à un article que nous avons pu lire dans "La Stampa" de dimanche, entre autres je me félicite même avec l'auteur de l'article, qui exerce un genre de journalisme qui est assez peu répandu: le journalisme d'enquête. La journaliste est entrée dans l'hôpital à 22 heures 24 et elle en est sortie à 23 heures 40 et pendant ce temps elle a pu vérifier directement comme il serait facile effectivement de voler les effets des patients, car elle a pu entrer dans les différents services: "nulla e nessuno le ha impedito di vagare fra stanze e corridoi". Voilà donc le sens de notre initiative: justement de comprendre quelles sont les mesures de sécurité qui sont mises en acte dans les hôpitaux, non seulement l'Hôpital Parini, mais aussi l'Hôpital Beauregard, car effectivement le risque de vol aux patients, mais même au personnel est un risque réel. Voilà le sens de notre question.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie, Presidente. Il servizio di vigilanza attualmente svolto dalla ditta aggiudicataria è organizzato nel seguente modo. Nel reparto di psichiatria di Corso Saint-Martin de Corléans il servizio è svolto sulla base delle seguenti necessità: copertura 24 ore su 24 e, in considerazione della particolare natura del servizio di portariato, non è effettuato con l'ausilio di armi; i punti più rilevanti ai fini della sicurezza sono dalle ore 22,00 alle 6,00 e riguardano i controlli sulla struttura interna ed esterna, supporto al personale infermieristico in momenti critici vista la tipologia di utenza in psichiatria, verifica della centralina antincendio, custodia chiavi cassaforte, valori pazienti, apertura e chiusura della porta di accesso. In casi particolari naturalmente il vigilante è tenuto a contattare le forze dell'ordine.
Al Presidio ospedaliero Umberto Parini la sorveglianza con guardia armata è effettuata dalle ore 22,00 alle 5,00, nei giorni festivi e prefestivi compresi e comprende, fra le altre, le seguenti incombenze: controllo e chiusura di tutte le porte di accesso dai sotterranei fino al piano terreno del vecchio e del nuovo edifico e della piastra, con chiusura di dette porte dalle 22,30 e apertura delle medesime alle 5,00 in più, esiste un elenco dettagliato di tutte le attività che svolgono i vigilanti. Va precisato che, in accordo con la Questura di Aosta, sono presenti presso il Pronto soccorso dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00 n. 2 unità di personale appartenenti alle forze di polizia, a cui spetta fra l'altro il compito di intervenire in tutti i casi in cui le circostanze lo richiedono. La presenza è ulteriormente rafforzata da due turni pomeridiani variabili nell'articolazione organizzativa sulla base delle necessità.
Al Beauregard invece il servizio di sorveglianza viene svolto mediante l'effettuazione di 3 ronde della durata di 3 ore giornaliere, in cui si sostanziano i seguenti momenti qualificanti: sorveglianza all'interno dell'edificio e delle aree cortilizie e gestione della portineria in caso di assenza del personale addetto.
Il servizio di vigilanza si sostanzia per tutte e tre le sedi, in ulteriori prescrizioni aggiuntive, tra le quali si segnalano: gestione degli allarmi, gestione dei casi di effrazione e gestione degli atti vandalici. Inoltre, durante il periodo di gestione del servizio di vigilanza sono comunque stati effettuati servizi aggiuntivi con copertura giornaliera totale presso i Presidi in tutte le situazioni in cui l'Azienda ne ha rilevato la necessità, in caso di guasti alle porte del Pronto soccorso, eccetera. In conclusione si può dire che il servizio di vigilanza articolato secondo quanto sopra costituisce una giusta mediazione fra necessarie esigenze di sicurezza del paziente e le altrettanto opportune esigenze di razionalizzazione e controllo della spesa per i servizi, pur sempre accessori rispetto alle prestazioni principali che si propongono a carico dell'Azienda USL. Oltretutto indagini interne denotano la sostanziale trascurabilità attuale per non dire inesistente di situazioni quali denunce o segnalazioni tali da comportarne la rivisitazione delle attuali modalità organizzative del servizio.
Presidente - La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci, M. le Président. Notre initiative ne voulait pas susciter des alarmismes injustifiés, ni même souhaiter une "présidiation" des hôpitaux de la part des forces armées, au contraire c'est justement pour garantir la sérénité dans les hôpitaux qui en ont extrêmement besoin. Probablement, sans arriver à des mesures plus strictes du point de vue policier, il suffirait de fermer les portes d'accès aux différents services après une certaine heure, de façon que l'accès des personnes de l'extérieur soit contrôlé.