Oggetto del Consiglio n. 113 del 6 ottobre 1961 - Verbale
OGGETTO N. 113/61 - CONCESSIONE DI UNA INDENNITÀ DI SECONDA LINGUA A FAVORE DEI DIPENDENTI DELLO STATO E DI ALTRE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE CHE SVOLGONO ATTIVITÀ IN VALLE D'AOSTA E CHE CONOSCONO LA LINGUA FRANCESE. (Interrogazione del Consigliere regionale Signor Dujany Cesare)
Il Presidente, FILLIETROZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interrogazione del Consigliere regionale Signor Dujany Cesare, concernente l'oggetto: "Concessione di una indennità di seconda lingua a favore dei dipendenti dello Stato e di altre Amministrazioni pubbliche che svolgono attività in Valle d'Aosta e che conoscono la lingua francese", interrogazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 6 ottobre 1961:
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Al Signor PRESIDENTE del Consiglio regionale
AOSTA
La pregherei di voler cortesemente inserire nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio la seguente interrogazione:
Il sottoscritto chiede al Presidente della Giunta regionale se non ritenga opportuno aprire trattative per ottenere dal Governo e dal Parlamento provvedimenti legislativi tendenti alla concessione di una indennità di seconda lingua a favore dei dipendenti dello Stato e di altre Amministrazioni Pubbliche che svolgono attività in Valle d'Aosta e che conoscano la lingua francese.
Ringrazia e porge ossequi.
F.to Dujany Cesare
Châtillon, 18 settembre 1961.
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Il Consigliere DUJANY informa il Consiglio che nel 1960, per iniziativa di alcuni Parlamentari, è stata presentata al Parlamento una proposta di legge intesa ad istituire una indennità speciale di seconda lingua, ai magistrati, ai dipendenti civili dello Stato, compresi quelli delle Amministrazioni con ordinamento autonomo, e agli appartenenti alle Forze Armate e ai Corpi organizzati militarmente in servizio nella Provincia di Bolzano o presso uffici sedenti in Trento ed aventi competenza regionale.
Comunica che detta proposta di legge veniva discussa dalla "prima Commissione permanente Affari Costituzionali, ecc." della Camera nella seduta del 15 giugno 1960 e, successivamente nella seduta del 13 luglio 1961 dalla "prima Commissione permanente Affari Costituzionali" del Senato della Repubblica che, però, apportava una variante al testo di disegno di legge approvato dalla prima Commissione permanente della Camera, per cui il disegno di legge veniva rinviato alla Presidenza della Camera per l'ulteriore corso.
Dà lettura del seguente stralcio della relazione alla suddetta proposta di legge di iniziativa parlamentare:
"Il disegno di legge in esame ha lo scopo di attribuire ai magistrati e ai dipendenti civili e militari dello Stato, in servizio nella Provincia di Bolzano, personale insegnante compreso, e negli uffici sedenti in Trento ed aventi competenza regionale, che sappiano correttamente parlare e scrivere la lingua tedesca, una indennità speciale di seconda lingua.
Unico requisito richiesto è la conoscenza della lingua tedesca che gli interessati dovranno dimostrare di possedere, superando una prova di esame scritta ed orale, effettuate con apposite modalità.
La iniziativa trova la sua giustificazione nella esigenza inderogabile della conoscenza del tedesco da parte dei pubblici dipendenti, dato l'ordinamento linguistico vigente, e risponde alla necessità di invogliare allo studio della lingua tedesca sia il personale già in servizio negli uffici, sia quello in servizio nelle altre Provincie, che gradisca essere trasferito, sia, infine, i nuovi aspiranti a pubblici impieghi".
Il Consigliere Dujany riferisce che, secondo quanto stabilito nella suddetta proposta di legge, la concessione di una indennità speciale di seconda lingua è subordinata all'accertamento della conoscenza della lingua tedesca, accertamento che viene effettuato da apposite Commissioni la cui composizione varia a seconda del grado dei funzionari dello Stato che richiedono la concessione dell'indennità. Precisa che l'indennità dovrebbe essere corrisposta nelle seguenti misure:
- L. 30.000 mensili per il personale delle carriere direttive, per i magistrati e gli ufficiali;
- L. 25.000 mensili per il personale delle carriere di concetto ed equiparati;
- L. 20.000 mensili per il personale delle carriere esecutive ed equiparati e i sottufficiali;
- L. 18.000 mensili per il personale delle carriere ausiliarie ed equiparato, per gli operai permanenti, temporanei e giornalieri, per i procaccia postali e per il rimanente personale militare.
Osserva che, secondo le norme del disegno di legge, l'indennità mensile di cui si tratta non sarebbe computabile agli effetti del trattamento di quiescenza e non sarebbe corrisposta durante i periodi di destinazione, anche temporanea, in sedi o uffici diversi da quelli indicati nella proposta di legge.
Fa presente che le prove di esame, da sostenersi davanti alle apposite Commissioni ed intese ad accertare la conoscenza della lingua tedesca da parte dei dipendenti civili dello Stato, dei magistrati e degli appartenenti alle Forze armate, sarebbero più impegnative per i gradi più alti e meno impegnative per i gradi più bassi.
Informa che nella proposta di legge è previsto che i Comuni della Provincia di Bolzano possono, mediante deliberazioni approvate dal competente Organo di controllo, attribuire una indennità di bilinguismo, nelle misure fissate dalla emananda legge, al personale dipendente.
Precisa che tale facoltà possono esercitare gli Enti e gli Istituti di diritto pubblico operanti nella Provincia di Bolzano, mediante deliberazioni dei competenti organi, da approvare con decreto del Ministro cui sia affidata la vigilanza, di concerto con il Ministro per il Tesoro.
Rileva che anche in Valle d'Aosta vi è il bilinguismo, poiché la lingua francese è parificata a quella italiana, per cui analoga iniziativa dovrebbe essere promossa nell'interesse dei dipendenti civili dello Stato, dai magistrati e degli appartenenti alle Forze armate che prestano servizio in Valle d'Aosta.
Lamenta che, allorquando la suddetta proposta di legge è stata discussa dalle competenti Commissioni della Camera e del Senato, i Parlamentari della Valle d'Aosta non siano intervenuti per richiedere che le disposizioni di cui alla suddetta legge venissero estese anche al territorio della Valle d'Aosta.
Conclude, dichiarando di aver presentato l'interrogazione in discussione per sapere dal Presidente della Giunta regionale se non ritenga opportuno di intervenire presso il Governo ed il Parlamento nei modi che riterrà più opportuni al fine di ottenere che l'indennità speciale di seconda lingua di cui alla menzionata proposta di legge di iniziativa parlamentare venga estesa anche ai dipendenti civili dello Stato, ai magistrati e agli appartenenti alle Forze armate che prestano servizio nella Valle d'Aosta.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, premette che l'iniziativa del Consigliere Dujany è ottima e non può che essere approvata dalla Giunta, perché è giusto che quanto si fa per l'Alto Adige debba essere fatto anche per la Valle d'Aosta.
Dichiara, però, di essere alquanto scettico sul buon risultato di una proposta al Governo per l'adozione del provvedimento legislativo suggerito dal Consigliere Dujany.
Anzitutto, - egli dice, - perché, come è a conoscenza del Consiglio, da vari anni l'Amministrazione regionale ha chiesto e chiede, ma inutilmente, alle Amministrazioni dello Stato che, in ossequio all'art. 38 (ultimo comma) dello Statuto regionale, nel bandire pubblici concorsi per la copertura di posti nel territorio della Valle d'Aosta sia riservato un certo numero di posti a favore di funzionari originari della Regione o che conoscano la lingua francese.
Fa presente che fu risposto da Roma che la richiesta della Regione non rientra nello spirito delle leggi sulla assunzione dei dipendenti statali e che, tutt'al più, per aderire ai desiderata della Regione, si sarebbe potuto, in occasione di trasferimenti di impiegati statali in Valle d'Aosta, dare la preferenza a coloro che conoscono la lingua francese.
Riferisce, inoltre, che non vengono accolte neanche le richieste fatte dalla Regione per il finanziamento di maggiori spese obbligatorie, nelle quali rientrano i 187 milioni di maggiori spese che la Regione deve sostenere per i nuovi miglioramenti apportati alle retribuzioni degli insegnanti.
Osserva che è da ritenersi tanto meno probabile, trattandosi di una rilevante spesa facoltativa, - che lo Stato accolga una richiesta della Regione intesa ad istituire una indennità speciale di seconda lingua per il personale civile dello Stato, per i magistrati e per gli appartenenti alle Forze armate che prestano servizio in Valle d'Aosta.
Assicura comunque che, nella sua qualità di Presidente della Giunta regionale, farà tutto quanto è possibile per richiedere e per ottenere quanto proposto dal Consigliere Dujany.
Il Consigliere DUJANY riconosce che non sarà facile trattare con lo Stato quando si deve chiedere il finanziamento di rilevanti spese del genere di quelle di cui si tratta.
Dichiara che, per quanto riguarda la questione della indennità speciale di seconda lingua, i dipendenti statali che prestano servizio in Valle d'Aosta si trovano sullo stesso piano di quelli che prestano servizio nell'Alto Adige, e hanno, quindi, diritto di chiedere la concessione della indennità di bilinguismo.
Il Consiglio prende atto.
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